Danger Zone – Undying – recensione
Band storica dell’Hard Rock italiano che dopo aver dato lo scorso anno alla luce il primo lavoro Line of Fire (qui la recensione), album del ’91 che per anni è circolato in maniera indipendente prima di approdate sui lidi della Avenue of Allies che ne ha decretato la pubblicazione ufficiale, i Danger Zone tornano con Undying, disco che può essere a buon titolo definito come la loro vera prima prova del fuoco per valutare l’effettivo valore attuale del gruppo che vede in formazione Giacomo Gigantelli (voce), Roberto Priori (chitarre), Roberto Galli (basso) e Paolo Palmieri (batteria).
Diciamo subito che i “nostri” si sono buttati “anima e cuore” in questo nuovo lavoro per dimostrare che anche qui da noi si può realizzare dell’ottimo Hard Rock melodico e per farlo non si sono risparmiati facendo la spola tra Italia, nei PriStudio di Bologna di Roberto Priori, e gli USA, negli Studio Z e Grays Nois Studios di New York alla corte di Frank Di Minno e Jody Gray (già membro chiave della producione di Line Of Fire).