Treat – Ghost of Graceland – Recensione
Treat… potremo definirla una band dalla doppia vita, o meglio, dalla doppia carriera. La prima fase vede la loro popolarità crescere negli anni ’80 in pieno boom AOR / Melodic Rock e contrapporsi come band svedese allo strapotere che conquisteranno gli Europe. La loro carriera inizia con Scratch and Bite (1985) a cui seguiranno The Pleasure Principle (1986), Dreamhunter (1987), Organized Crime (1989), Treat (1992, con Mats Levén alla voce).
Dagli anni ’90 come per tante band la strada si interrompe.
Anni 2000, il genere riprende vigore (anche grazie proprio alla Frontiers Music, etichetta di pubblicazione di questo Ghost of Graceland e del precedente Coup De Grace) ed una compilation, Weapons of Choice (2006), rilancia i Treat. Quello sarà il primo ed inaspettato passo della “seconda vita” dei Treat che nel 2010 daranno alle stampe quello che ritengo essere il loro vero capolavoro, Coup De Grace, che a sentire dai rumors avrebbe dovuto siglare la conclusione della loro carriera!
Ghost of Graceland arriva così inaspettato a 6 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio e negli intenti dichiarati dalla band dovrebbe aggiungere un lato più roccioso al sound portanto in scena negli ultimi anni…