Tre Leoni inglesi e già la cosa profuma di campi verdi pronti alla battaglia, di epiche imprese e duelli memorabili. Aggiungiamo ancora un pò di pathos con la storia che segue due dei Leoni coinvolti, il leggendario Vinny Burns alle chitarre (Dare, Ten, Asia) e il suo compagno di ventura Greg Morgan (Dare, Ten) e per concludere ci vuole l’incognita, l’ultimo Leone a scendere in campo per la prima volta, Nigel Bailey che porta in battaglia la sua voce ed il suo basso.
Già, ma qui non ci troviamo di fronte ad un film che rievoca leggende e gloria di un passato di cavalieri e spade, ma i tre Leoni si trovano ad affrontare un terreno ben più ostico, quello dell’Hard Rock, che nel tempo ha consacrato eroi ma anche massacrato con estrema crudeltà chi si avvicinava troppo avventatamente sul suo terreno.
Se due dei tre personaggi coinvolti però portano un bagaglio che parla di Dare e Ten e se alle spalle vedono un reame glorioso come quello che ha saputo creare la Frontiers Records, direi che almeno sulla carta non mancano le buone intenzioni.
Togliamoci allora subito un pò di dubbi buttando li una domanda, ma Nigel Bailey dov’è stato nascosto finora? Non più proprio un giovanotto, il debuttante Bailey sfoggia una voce calda e profonda, un pò segnata dall’età che gli dona però quel non so che di poetico e vissuto che non può non ammaliare già dalle prime note di Trouble In A Red Dress anche se è su pezzi secondo me più tormentati e passionali come Two Hearts Beat As One che da il meglio di se.
Ammetto che dalle prime notizie su questa band che vede due Dare / Ten in formazione mi aspettavo un sound misto tra l’epico dei Ten e l’etereo degli ultimi Dare mentre invece qui il linguaggio è uno e uno soltanto, Hard Rock melodico a tutto tondo! Va detto però che la caratura, ed il passato di Vinny Burns e Greg Morgan regalano quel prezioso tocco di classe ed eleganza ai pezzi di questo lavoro che fa si che il suono risulti maturo e assolutamente ricercato, di classe insomma (ma di questo ne parleremo anche in conclusione! 😉 ).
Come dicevamo quindi si parla la lingua dell’hard rock melodico, anche se vedremo che non mancano comunque venature AOR qua e la, come in Magdalene. Quindi si parte con una serie di pezzi tirati come il trio di entrata Trouble In A Red Dress, Hold Me Down e Twisted Soul (che giro di chitarra in sottofondo che regala questo pezzo), Just a Man, la riuscitissima Holy Water dove chitarra, batteria e voce duellano per un posto di primo piano anche se lo ammetto sul ritornello la voce di Bailey spazza via tutto… ma che solo di chitarra che sa comunque regalare Burns! Sul piano “Hard Rock” merita ancora un accenno la bella Hellfire Highway, una vera e propria corazzata di batteria e chitarra. Continue…