Dare – Road To Eden – Recensione

Prima di iniziare a scrivere faccio un ultimo respiro, profondo. Interrompe una apnea sofferta, uno scarico di ossigeno continuato ai polmoni. Per intenderci, dice fine a quella sensazione di soffocamento che tutti noi proviamo di fronte alla lunga attesa per qualcosa che da tanto tempo aspettiamo. Che magari vediamo da vicino, ma che non possiamo ancora raggiungere. Che vorremmo già ora, ma che magari non arriverà neppure domani. 

Voi mi conoscete, mi leggete da più di dieci anni ormai. Non ho mai nascosto il mio AMORE viscerale verso la musica degli inglesi DARE. Sapete quanto le loro melodie mi scavino dentro, mi coccolino il cuore. L’ho sempre detto, l’ho sempre scritto, senza censura. E non è un caso, non lo è davvero, che io sia tornato a parlare in modo così regolare di musica in questo ultimo mese, dopo due anni di (non) scrittura che definire altalenanti sarebbe un eufemismo.

Ho avuto il privilegio di iniziare ad ascoltare questo nuovo disco dei Dare proprio un mese fa, e immediatamente, come per magia, si è diradata a poco a poco in me quella fitta nebbia, quel grigiore, che mi annichiliva. Ho soffiato via il buio, perchè la musica non mi emozionava più da quando non la potevo più vivere in prima persona (sotto un palco con gran parte di voi amici), da quando nelle sue note in qualche modo sentivo che non parlava più di quello che stavo – anzi, stavamo – vivendo. Mi sono liberato, nella mente prima di tutto, da quelle centinaia e centinaia di schifezze lette, viste, sentite, e talvolta dette in questo orrendo periodo umano. Dove, nella finzione di essere uniti, ci siamo sempre più divisi e annientati. Ritrovandoci soli.

Ora, scaldato il cuore con quello che più amo, respiro. Sono tornato, Iacopo prima di tutto.
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Thin Lizzy: Phil Lynott sarà onorato con una moneta d’argento da 15 Euro

La Banca Centrale d’Irlanda ha annunciato che il prossimo mese rilascerà una speciale moneta d’argento da 15 Euro in edizione limitata in onore del leggendario frontman dei Thin Lizzy, Phil Lynott.

Il cantante e bassista avrebbe festeggiato il suo 70° compleanno quest’anno, e l’Istituto è pronto a coniare 3000 pezzi per il 27 Novembre.

Sarà la seconda di una serie di tre monete intitolata Modern Irish Musicians, che ha avuto inizio con Rory Gallagher nel 2018 e continuerà con il co-fondatore dei Dubliner, Luke Kelly, nel 2020.

La moneta, che avrà un prezzo di 65 Euro, sarà disponibile per l’acquisto tramite collectorscoins.ie.

Thin Lizzy: Tom Hamilton e Scott Travis per il Tour dell’Anniversario

Tom Hamilton Scott TravisI Thin Lizzy hanno confermato che il bassista degli Aerosmith, Tom Hamilton, e il batterista dei Judas Priest, Scott Travis, si uniranno alla band per il Tour che celebrerà il 30° Anniversario della morte di Phil Lynott e il 40° del classico album “Jailbreak”.

Scott Gorham & company hanno sei show prefissati nei prossimi mesi. La formazione sarà completata dal frontman Ricky Warwick, dal chitarrista Damon Johnson e dal tastierista Darren Wharton.

Il batterista dei Motorhead, Mikkey Dee, era in lizza per suonare con il gruppo ma “a causa di circostanze che verranno chiarite molto presto non posso suonare quegli spettacoli. Mi sarebbe piaciuto aver fatto parte di tutto ciò.”

Travis, che sarà dietro i tamburi per tutti i concerti tranne uno (il batterista degli Europe, Ian Haugland, suonerà allo Skogsrojet Festival in Svezia il 6 Agosto), ha dichiarato: “I Thin Lizzy sono delle leggende indiscusse ed essere una piccola parte del loro lignaggio è un grande onore.”

Infine, Hamilton: “Sono davvero esaltato di suonare questi show durante il mio periodo di inattività con gli Aerosmith. Sarà grande scatenarsi con quei classici sul palco!”.

THIN LIZZY ANNIVERSARY SHOWS

Jun 17: Loreley Freilichtbuhne, Germany – with Rainbow
Jun 18: Bietigheim Festplatz, Germany – with Rainbow
Jul 17: Barcelona Rock Fest, Spain
Jul 23: Maidstone Ramblin’ Man Fair, UK
Aug 06: Rejmeyre Skogsrojet Festival, Sweden – with Ian Haugland
Jan 19-23: Fort Lauderdale Rock Legends V Cruise, FL

Thin Lizzy: in uscita la biografia autorizzata di Phil Lynott

Thin Lizzy, Phil LynottPubblicato nell’anno del trentesimo anniversario della sua morte, “Cowboy Song – The Authorised Biography Of Philip Lynott” è un nuovo libro di 345 pagine redatto da Graeme Thomson, uno dei più importanti scrittori di musica del Regno Unito.

“Cowboy Song” è il racconto definitivo e autorizzato della straordinaria vita e carriera del leggendario frontman dei Thin Lizzy, Philip Lynott.

Thomson esplora le affascinanti contraddizioni tra gli eccessi di una sfrenata rock star e la timida sensibilità di un “orfano” cresciuto nel ceto della classe operaia di Dublino, esaminando la miscela unica di influenze culturali che hanno formato il songwriting di Lynott.

Il libro si basa su decine di interviste esclusive con la famiglia, gli amici, i compagni di band e diversi collaboratori, all’interno di un contesto fatto di musica, mito e poesia hard rock, progressive folk, punk, soul e new wave.

I Thin Lizzy pianificano gli show per l’anniversario

Thin LIzzyI leggendari hard rockers Thin Lizzy hanno annunciato alcune date live per celebrare il 30° anniversario della morte di Phil Lynott e per festeggiare i 40 anni del rilascio del loro classico “Jailbreak”.

Il primo spettacolo si svolgerà già quest’anno al Ramblin’ Man Fair ad Ashford nel Kent, UK, il 23 Luglio, mentre il secondo sarà a bordo della Rock Legends Cruise programmata dal 19 al 23 Gennaio 2017, che salperà da Fort Lauderdale, Florida. Gli altri appuntamenti – attesi comunque per il prossimo anno – saranno annunciati a breve.

La line-up sarà costituita dai chitarristi Scott Gorham e Damon Johnson, dal frontman Ricky Warwick e dal tastierista Darren Wharton, con il batterista dei Motorhead, Mikkey Dee, invitato ad unirsi a loro.

“Con i Black Star Riders che si prenderanno un po’ di tempo per lavorare al loro terzo album, ho pensato che sarebbe stato davvero bello fare un po’ di concerti con i Thin Lizzy per divertirsi un po’ e rivivere i bei vecchi tempi”, racconta Gorham. “Faremo credo solo una mezza dozzina di date o giù di lì, per tenerle speciali. Per motivi personali, Brian Downey non sarà con noi, ma avremo l’incredibile Mikkey Dee sullo sgabello dei tamburi, cosa di cui siamo tutti molto entusiasti. Vi annunceremo a breve chi ci sarà al basso”.

 

Thin Lizzy: a Settembre il libro “Are You Ready?”

Thin LizzyIl 10 Settembre uscirà sul mercato il nuovo libro sugli storici hard rockers irlandesi Thin Lizzy dal titolo “Are You Ready?”.

Scritto da un loro grande fan come Alan Byrne, il libro propone un aspetto forse troppe volte trascurato della band di Phil Lynott, ovvero il modo con cui sono stati registrati tutti i dischi in studio.
Ma ora tale omissione è stata rettificata con la scrittura di questo volume, che segue album-by-album la storia di questo fantastico gruppo.
Il tutto è stato realizzato con l’asusilio di interviste originali dell’epoca a musicisti, produttori, amici e pure fotografi.
Niente viene trascurato in quella che si può ritenere un’opera completa e fondamentale per ogni fan dei Thin Lizzy.

Thin Lizzy

Black Star Riders – The Killer Instinct – Recensione

I Black Star Riders di Ricky Warwick (The Almighty, Circus Diablo) e del leggendario chitarrista Scott Gorham (Thin Lizzy, 21 Guns) sono ormai prossimi alla pubblicazione (fissata per il 23 febbraio via Nuclear Blast) di The Killer Instinct, il loro secondo album in studio nell’arco dei tre anni trascorsi dalla loro fondazione.

Con Phil Lynott e i Thin Lizzy sempre incastonati nei cuori, i cinque musicisti hanno lavorato assieme a Nick Raskulinecz (produttore di fama mondiale al lavoro per artisti come Death Angel, Mastodon, Foo Fighters, Alice In Chains, Rush, Velvet Revolver, Duff McKagan e molti altri) a un nuovo disco di puro hard rock, forte di quell’originale e stupendo intreccio di chitarre soliste che aveva reso celebre lo storico ensemble irlandese da cui la band ha avuto origine. Qui però, diversamente dal predecessore All Hell Breaks Loose (2013), i Black Star Riders riescono a discostarsi maggiormente dalla loro influenza primaria, producendo un disco un po’ più originale e forte di qualche spunto più moderno, insomma, meno derivativo e con lo spirito di gruppo maggiormente in rilievo. L’eredità lasciata dal compianto Lynott è dai ragazzi sempre raccolta, questo è certo, e Ricky Warwick appare sempre perfetto nel vestire i pesanti panni del Rocker, ma la sua prova oggi non è più soltanto una imitazione, ma bensì una riesecuzione ispirata, convincente e qualitativamente ineccepibile degli insegnamenti del Maestro. Tanto che il suo sodalizio con Gorham brilla di luce propria e raggiante, mostrandosi ancora più rafforzato che nel debutto, merito anche dell’intenso periodo passato dai due assieme a meglio conoscersi in tour. Damon Johnson dal canto suo è sempre perfetto nel supporto del suo compagno di corde, con il quale duetta in parti chitarristiche a cinque e più stelle, mentre il neo-ingresso Robbie Crane al basso regala un ottimo groove al platter, combinandosi alla perfezione con Jimmy DeGrasso alle pelli.

Le canzoni, tutte e dieci dotate di un songwriting sopra le righe, si intrecciano tra di loro dando alla registrazione una bella continuità di suoni, senza mai più di tanto ripetersi nelle strutture. E se il già singolo The Killer Instinct, assieme a Bullet Blues, vuole dare in apertura un senso di linearità con il precedente capitolo, ci pensa Finest Hour a cambiare definitivamente passo all’opera, con un sound classico, ma allo stesso tempo moderno alla Nickelback, che è davvero la fine del mondo, e che lancia immediatamente questo brano ai vertici di questa tracklist. Parimenti, Soldierstown è una stupenda cavalcata melodica in puro stile Lizzy, che lascia ampio spazio alle chitarre e al carisma vocale del singer irlandese, con Charlie I Gotta Go che si mette in luce invece grazie alla energia sprigionata dal suo refrain, corale, da stadio.

In tanti, lo ricordo, si erano chiesti perchè i BSR non avessero composto una ballad nel loro debutto. Beh, forse Gorham e soci qualche commento qua e là devono averlo letto, ed ecco presentata Blindsided, la mid-tempo che tutti noi sognavamo, capace di abbinare emozioni e melodie in un gioco di suoni e feeling degno solo dei grandi. Da brividi. Avanti poi con la solida Through The Motions, a cui segue una Sex, Guns & Gasoline in perfetto stile party, alcolica e divertentissima, marmorea nel suo avanzare roccioso, ma privo di particolari accelerate. Infine, nuova potenziale hit di questo album è Turn In Your Arms, la canzone capace di abbinare al meglio riffing, vocalità, e melodie, con assoli tremendi e tanto, tantissimo stile e groove, da vendere. Chiude l’opera You Little Liar, un altro componimento meritevole della stellina di ‘migliore canzone’ dell’album, energico e brillante grazie ad un sound ancora spettacolare e un refrain dall’appeal unico. Sensazionale.

IN CONCLUSIONE

I Black Star Riders si sono coraggiosamente tolti di dosso la nomea di ”nuovi Thin Lizzy” e hanno pubblicato un nuovo album sì debitore del genio di Phil Lynott, ma allo stesso tempo forte di uno spirito di gruppo inedito, che non è mai stato così forte in precedenza. Ne giovano il songwriting e la prova di insieme dei musicisti, tutti quanti sugli scudi e fondamentali per l’ottima resa di un platter davvero riuscito ed emozionante, da acquistare sicuramente per le vostre collezioni.

Questa band non è più una meteora, questo deve essere ormai chiaro a tutti, ma un solido gruppo a cui guardare per il proseguo futuro dell’hard rock-come-si-deve. Gorham e soci hanno fondato una realtà hard rock solida e di roseo divenire, l’unica in grado di proseguire con coerenza quel cammino musicale che si era troppo presto interrotto, nel silenzio, una trentina di anni fa. Lasciatemelo dire: tanto di cappello!

HiRock Festival 2013 – Day 1 –

HiRock-Festival-2013-Chiemgau

    HiRock Festival 2013  – Day 1 –

   Max Aicher Arena  Inzell – Germany-

Melodicrock.it non poteva mancare all’appuntamento con l’HiRock Festival, che si è svolto in un piccolo paese nel sud della Germania chiamato Inzell. La pioggia ci accompagna fin dall’arrivo in Germania ma nonostante tutto l’affluenza del pubblico è notevole e la location, la Max Aicher Arena, ci accoglie con un bel palco di medie dimensioni, tantissimi stand di vendita merchandising, dischi e tutto quello che un rocker può sognare, birra compresa!

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A causa del traffico e della pioggia purtroppo arriviamo alle 15:35, proprio quando gli H.E.A.T. stanno salutando il pubblico….peccato perchè nonostante il poco tempo a disposizione sembra sia stato un gran concerto….

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Attendiamo i Voodoo Circle e puntualissimi ecco arrivare David Readman(voce), Alex Beyrodt(chitarra) e Mat Sinner(basso) che si presentano sul palco  e il pubblico si infiamma! L’hard rock melodico, figlio dei Whitesnake è classe pura; la voce di David è carica,potente e cristallina e le canzoni non sono da meno.Beyrodt alla chitarra è perfetto e non sbaglia una nota e le canzoni sono trascinanti e ben suonate. Heart Of Babylon è da applausi, Cry For Love live ha una marcia in più e canzoni come Graveyard City e Tears In The Rain (perfetta per la giornata) trasmettono emozioni pure. Grande Performance. Un gruppo da seguire e troppo sottovalutato.

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DSCN3707Tocca ora ai Black Star Riders (o Thin Lizzy 2). Il loro è un debutto live in quanto si tratta della seconda data con la nuova formazione, con il solo Scott Gorham rimasto della storica band. La setlist si suddivide in pezzi del nuovo album e parecchi pezzi storici. Le nuove All Hell Breaks Loose, Bound For Glory riescono a lasciare il segno grazie anche all’ottima performance vocale di Ricky Warwick, ma è su brani come Jailbreak,Waiting for an Alibi e The Boys are Back In Town che il pubblico esplode e canta a squarciagola. Mendoza al basso è una macchina da hard rock e Gorham è sempre una garanzia. Ottimi.

SETLIST:
1. All Hell Breaks Loose
2. Jailbreak
3. Bloodshot
4. Waiting For An Alibi
5. Hoodoo Voodoo
6. Massacre
7. Kingdom Of The Lost
8. Valley Of The Stones
9. Emerald
10. Bound For Glory
11. The Boys Are Back In Town

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DSCN3750 Si arriva agli Europe, il primo dei tre “grandi” nomi; le canzoni proposte virano tutte sugli ultimi lavori della band e Tempest sembra faticare parecchio con la voce. Ne abbiamo la prova sui canzoni come Carrie,Rock The Night e Superstitious dove ci sono vistosi cali di tono ed errori. Nonostante questo il pubblico si esalta sulle bellissime Riches To Rags, Last Look At Eden, Not Supposed To Sing The Blues e sull’immancabile The Final Countdown.Il gruppo invece è sempre carico, con un John Norum sugli scudi,impeccabile e con dei gran suoni di chitarra.

SETLIST:
1. Riches To Rags
2. Firebox
3. Not Supposed To Sing The Blues
4. Scream of Anger
5. Superstitious
6. Love Is Not the Enemy
7. Carrie
8. Seven Doors Hotel
9. Rock the Night
10. Last Look at Eden
11. The Final Countdown

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DSCN3811Pronti per l’arrivo dei Journey, scopriamo che c’è stato un cambio di headliner e vediamo alzarsi il simbolo del serpente bianco, i Whitesnake…Notiamo subito l’immenso “muro”di amplificatori del duo Doug Aldrich e Reb Beach e l’imponente batteria del grande Tommy Aldridge ma gli occhi sono puntati tutti su David Coverdale. La critica sul suo stato vocale è stata impietosa, ed effettivamente le canzoni sono calate tanto di tonalità e la fatica sui vecchi brani è notevole. Nonostante questo Mr.Coverdale ha un carisma incredibile, movenze uniche e le canzoni sono micidiali e fanno dimenticare tutti i problemi appena descritti. Da ricordare l’impressionante assolo di batteria di Aldridge fatto tutto senza bacchette e a mani nude!! Spettacolo puro!

SETLIST:
1. Give Me All You Love
2. Ready an’ Willing
3. Can You hear The Wind Blows
4. Don’t Break My Heart Again
5. Is This Love
6. Gambler / Love Will Set You Free
7. Guitar Duel
8. Steal Your Heart Away (con Drum solo)
9. Forevermore
10. Best years/Bad Boys
11. Fool For Your Loving
12. Here I Go Again
13. Still Of The Night

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Ore 21:30, il palco è praticamente svuotato, solo un amplificatore, una batteria e un pianoforte….ed ecco arrivare la leggenda Journey. Il “piccolo” Arnel Pineda ha un leggeroDSCN3874 calo vocale e si nota fin dalla prima Separate Ways, ma passando il tempo riesce a cavarsela egregiamente. Any Way You Want It è un altro inno che il pubblico apprezza, mentre Keep On Runnin’ porta alla voce il batterista Deen Castronovo con una prova superba. Momento di dolcezza con Lights e Open Arms dove Pineda è impeccabile mentre Neal Schon è in piena forma e non sbaglia nulla. Jonathan Cain tra chitarra e pianoforte riesce sempre ad incantare, mentre l’inossidabile Ross Valory al basso e all’alba dei suoi 64 anni(!) riesce ad emozionare sempre. La chiusura è affidata al classico Don’t Stop Believin’ e ancora una volta il pubblico si emoziona ed entusiasma come fosse la prima esibizione dei Journey. Immensi.

SETLIST:
1. Separate Ways (Worlds Apart)
2. Any Way You Want It
3. Ask The Lonely
4. Only The Young
5. Stone In Love
6. Keep On Runnin’
7. Edge Of The Blade
8. Lights
9. Open Arms
10. One More
11. Escape
12. Dead Or Alive
13. Wheel In The Sky
14. Be Good To Yourself
15. Faithfully
16. Don’t Stop Believin’

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Una grandissima giornata di Rock, un festival ben organizzato in un posto incantevole e con un impianto sonoro degno dei nomi sul palco!!!

Grazie HiRock !!

Black Star Riders – All Hell Breaks Loose – Recensione

Se ne sono dette di tutti i colori su questo nuovo progetto nato dalle ceneri della reunion dei Thin Lizzy, e sul se fosse o meno giusto procedere con questa nuova musica, sul se si dovesse o meno mantenere lo storico moniker, sul fatto che l’uscita di un nuovo disco volesse cancellare la memoria di una leggenda come Phil Lynott, sul se invece ciò volesse essere un ulteriore tributo alla sua figura, eccetera, eccetera.

Con l’uscita dalla formazione dei membri storici Brian Downey e Darren Wharton credo che la band abbia fatto il giusto gesto di depositare sui morbidi guanciali della storia l’imponente nome Thin Lizzy per dar vita ufficialmente ai Black Star Riders, sostanzialmente un nuovo gruppo (dei Lizzy resta il solo originale Scott Gorham) che ha debuttato con All Hell Breaks Loose il 24 maggio via Nuclear Blast.
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