Talon – Fourplay – Recensione
La band di cui ho il piacere di parlarvi ebbe l’onore di esser presente in “Outbreak” film interpetato dal grande Dustin Hoffman e riscuotere dunque rilievo internazionale. “Sacrifice” fu il disco di debutto che ricevette grande spinta promozionale dal film in questione. Il platter uscì con il moniker Voxen e qualche anno più tardi si giunse al cambio in Talon. “Fourplay” è il loro quarto lavoro, ergo il terzo con il moniker Talon e ammetto di essere stato travolto positivamente da un prodotto che non ha pecche se non quella di essere indirizzato ai palati raffinati del genere Class/Hard Rock/AOR, se la si può considerare una colpa.
“Spun” è una splendida opener, hard rock incalzante nei chorus mi lascia sperare in un prodotto corposo ma allo stesso tempo avvolgente. Le premesse sono di grande livello, la produzione cristallina enfatizza ogni elemento coinvolto. “Sin City Sister” verte su un basso pulsante, splendide e ariose armonie vocali dilatano un pezzo anch’esso di indubbia classe.
Al momento la palma del pezzo più roccioso però spetta a “Holly Would”. Come sempre chitarre così roboanti vengono ammansite da aperture vocali di pregevole fattura pronte ad esser canticchiate fin dal primo ascolto.
“Set Me Free” riesce a conservare la freschezza e l’appeal degli episodi precedenti. Stupendo il lavoro svolto sulle soliste che tuttavia non risultano mai invadenti lasciando spazio ad un songwriting ispiratissimo.
Tempo di una bella power-ballad; “Tonight”. Intensità, calore ed estremo pathos confermano le ottime impressioni su un lavoro che ha tutte le carte in regola per essere fra i migliori album Hard Rock del 2015.
“It’s a Fine Line Between Love And Lust”. Che spettacolo; quanta passione emerge tra i solchi di una composizione trascinante che potrà solo gonfiare il cuore dei rockers più nostalgici e mai domi nel ricercare immediatezza e melodia nonostante il canovaccio sia ampiamente sfruttato.
“Evil” mostra il lato più spigoloso e “acido”. Spazio dunque all’anima più ruggente del combo nonostante i chorus siano relativamente aperti e le chitarre fanno davvero fuoco e fiamme. In generale tutta la band dimostra quanto possa essere camaleontica. Continue…