Mai più di oggi, in un mondo inevitabilmente diretto verso il baratro dell’inferno, occorreva un ritorno degli eroi del metal cristiano Stryper per ridare nuova forza, fede ed energia alle nazioni del rock.
No More Hell To Pay, uscito il 1 novembre (non a caso giorno di Tutti i Santi) per la Frontiers Records, ha in se salda la promessa di rivelarsi come la produzione più massiccia e affilata mai pubblicata da questa storica realtà. Sarà davvero così?
Sì, indubbiamente sì. Il primo elemento che infatti ci colpisce una volta pigiato il tasto play del nostro lettore è proprio l’irrobustimento avvenuto in seno al gruppo, con una serie di riff 100% heavy metal del duo Oz Fox e Michael Sweet che viene accompagnato da un basso profondissimo e roboante di Timothy Gaines e da una batteria possente e davvero cattiva di Robert Sweet, per un sound che si fa ora forse meno fine e ricercato, ma altresì di ascolto più facile e immediato, specie per chi mastica più ascolti metal e meno christian rock. La stessa vocalità di Sweet si eleva sugli scudi in modo mai così netto, con il cantante autore di una prova davvero celestiale, precisissima e sempre espressiva, acuto dopo acuto, battuta dopo battuta. Chiudono il cerchio una produzione e un mastering dai volumi potentissimi, ed ecco che la risurrezione del genere umano dal periodo di nero oblio è servita dai nsotri su un piatto d’argento, merito anche e soprattutto di una tracklist d’impatto, che rasenta la perfezione nota dopo nota, canzone dopo canzone. Continue…