Bulletrain – Start Talking – Recensione
La quantità di album e gruppi rock che la Svezia sta producendo è ormai qualcosa di incredibile e nonostante questo la qualità dei loro lavori non si abbassa mai di livello. Questa è la volta dei Bulletrain che con il loro debut album Start Talking ci catapultano in pieno rock anni 80.
Il gruppo si è formato nel lontano 2006 a Helsingborg ed ha pubblicato due EP di buon livello ed un singolo. L’etichetta AOR Heaven li mette subito sotto contratto ma al momento di registrare l’album l’ex cantante Robert Lindell decise di lasciare il gruppo. Dopo anni di difficoltà, nel 2013 fu reclutato il nuovo e attuale cantante Sebastian Sundberg e l’AoR Heaven decise così di dargli un’altra possibilità affiancandogli il produttore RamPac(Crashdiet). Il gruppo si stabilizza nella line up con Sebastian Sundberg alla voce, Mattias Person alla chitarra solista, Robin Bengtsson alla chitarra ritmica, Niklas Mansson al basso e Jonas Tillheden alla batteria e finalmente riesce a registrare l’album.
Parlando del cd, le influenze ottantiane si fanno sentire, ma anche quelle dei “colleghi” H.e.a.t. e della scena hard rock svedese non sono da meno. Le canzoni funzionano tutte e non troviamo filler e ho trovato un ottimo lavoro alle chitarre ritmiche oltre ai grandi assoli. Già il primo singolo Out Of Control ci fa capire cosa vogliono dirci i ragazzi. Hard Rock melodico, grandi riff e assolo un po alla Slash se vogliamo esagerare. Pezzi come Nothing But Trouble, All For One dove il suond degli Heat prende sopravvento funzionano alla grande, la title track Start Talking molto hard rock nell’intro e molto moderna nel refrain, fino alla semi acustica Bad Blood, un bel pezzo dove parte elettrica e acustica si fondono perfettamente e con un bellissimo riff. Ma è Even With My Eyes Closed che fa la differenza; un pezzo “da novanta” con un riff iniziale da brividi, la ritmica arpeggiata ad accompagnare la bellissima melodia, il bridge e l’esplosione del refrain melodico e riuscitissimo. La potente Dicing With Death con la batteria indemoniata e il suo hard rock trascinante, Take Me To The Sun dove si respira aria più modern rock ma non mancano riff e melodia e la conclusiva Joannas Secret riassume quello che l’album ci ha raccontato. Un grande lavoro alle ritmiche con una melodia superba, cori e refrain da manuale.
IN CONCLUSIONE:
Chi ama il rock scandinavo non può lasciarsi scappare questo album, consiglio sempre un ascolto preventivo ma se amate gruppi come Crashdiet, Crazy Lixx o Heat l’acquisto è d’obbligo.