Crazy Lixx – Riot Avenue – Recensione
Che la scena scandinava “ultimamente” (e neanche tanto) stia sfornando una grande quantità di giovani band in campo hard rock melodico è ormai alla vista di tutti. Abbiamo apprezzato moltissimo il grandioso ritorno di qualche anno fa dei “veterani” Treat, ma ci siamo anche sorpresi e divertiti con le nuove leve capaci di imporsi sul mercato con lavori freschi, moderni e ben costruiti come gli H.E.A.T., Work Of Art, Reckless Love, Crashdiet e Crazy Lixx. Proprio quest’ultimi, dopo un buon debutto come “Loud Minority” (2007) sono riusciti solo due anni più tardi a dare alla luce uno splendido album come “New Religion”, prodotto e curato dalle sapienti mani di Chris Laney. Per la band di Danny Rexon adesso bisognava soltanto confermare tutto il proprio talento con questo terzo album, “Riot Avenue” che, ancor prima della sua uscita, porta dietro di sé notizie non proprio incoraggianti. Primo fra tutti la scelta da parte della band di autoprodursi (scelta purtroppo errata, a posteriori) chiudendo di fatto la collaborazione con Chris Laney che aveva così tanto condizionato il sound di New Religion”, e in secondo luogo l’abbandono a fine registrazioni del disco da parte di Loke Rivano e Joey Cirera (rispettivamente bassista e batterista) per “divergenze artistiche”. Se a questo aggiungiamo le dichiarazioni del singer Danny Rexon che annunciava un deciso cambio di sonorità e una maggiore presenza delle chitarre in questo nuovo album allora i dubbi si fanno sempre più grandi. Continue…