Revenge – Survival Instinct – recensione
Revenge + Survival Istinct =
Hard Rock + Qualità = Album da Avere!!!
Recensione finita!
No, perchè in un periodo in cui tutto si fa di fretta e non c’è più tempo da perdere una semplice schematizzazione delle cose vale più di mille parole… ma se siete ancora qui a leggere forse un pò di tempo vi è rimasto e quindi è giusto approfondire meglio questa nuova uscita firmata REVENGE!
Partiamo subito dicendo che per chi ha qualche annetto in più sulle spalle ed ha vissuto il periodo d’oro del genere (gli anni ’80) il nome REVENGE non potrà che far ribattere il cuore da rockettari duri e puri e sparire quel velo di patina del tempo dal proprio “chiodo” in pelle.
Con i REVENGE facciamo un salto nel passato dell’Hard Rock tricolore e atterriamo nella metà degli anni ottanta con l’uscita del primo EP ufficiale della band, Hot Zone (1985), che fece seguito alla comparsa della band nella mitica (e quasi mistica per gli amanti del genere) compilation Heavy Metal Eruption (1983 con il brano Angels in Leather).
Da li il salto temporale è notevole e bisogna arrivare fino al 2008 con l’album Archives, una compilation che raccoglieva tutta la passata storia della band e due pezzi inediti, per rivedere il nome Revenge sulla copertina di un disco.
2014, fine del salto temporale per noi ed inizio di una nuova storia per i REVENGE! Formazione che rivede insieme gli storici Kevin Throat, Red Crotalo ed Erik Lumen a cui si va ad aggiungere Vallo al basso.
Agli esordi la band parlava l’Heavy Metal più duro e cattivo che nel tempo diventerà sempre più simile ad un Hard Rock melodico sullo stile di band quali Dokken o Whitesnake. Ora non ci resta quindi che testare qual’e il nuovo sound che la band porta con se ai giorni nostri.