Pretty Maids – Kingmaker – recensione
La musica è come i gatti… o meglio la musica può rendere certe Band come i gatti, con più di una vita sulle spalle… un po’ quello che è successo ai Pretty Maids, una di quelle band che, nel periodo in cui tante “old stars” non sono più riuscite a riprendersi, ha saputo invece rinascere a nuova vita e ridando così vita alla propria carriera.
Con un passato glorioso basato sul loro heavy metal melodico la band Danese capitanata dal duo Ronnie Atkins (voce) e Ken Hammer (chitarra) ha dal 2010 con l’album Pandemonium (qui la recensione) saputo, con fare sartoriale, ritagliarsi un nuovo abito che oltre al classico sound heavy metal melodico ha saputo aggiungere orpelli rock melodici ruffianacci e commerciali.
Diciamo quindi che questo Kingmaker, dopo la “particolare” parentesi di Louder Than Ever (qui la recensione), riprende il discorso iniziato dal già citato Pandemonium e continuato nel 2013 con Motherland (qui la recensione).