25/11/2012: Devo ammettere che entrare all’Alcatraz di Milano senza la minima fila, con la tranquillità di mettersi di fronte al palco e vedere il locale semi-vuoto mi ha fatto venire un colpo … Per fortuna è stato solo un momento di “stanca” in quanto pochi minuti dopo, esattamente alle 19:45, i posti cominciano a scarseggiare e il gruppo di apertura, i PlanetHard, sprigiona una grande energia presentando il nuovo album No Deal.
Ma la serata è tutta per i Gotthard, che dopo la presenza al Gods Of Metal minata da diversi problemi tecnici e dal poco tempo a disposizione, si presentano alla prova generale in Italia come headliner. Il primo indiziato della serata non poteva che essere l’erede di Steve Lee, Nic Maeder che diciamolo subito, si è comportato egregiamente e si è fatto
amare dal nostro pubblico il quale non si è mai risparmiato in fatto di applausi e apprezzamenti. Il monumento del gruppo Leo Leoni era in serata di grazia; prima fa spostare tutta la security da davanti al palco per permettere migliore visione e foto, poi intrattiene il pubblico con la sua simpatia, oltre naturalmente a scatenarsi con la chitarra in spalla! Anche i restanti membri del gruppo sprigionano energia pura e la voglia di suonare e divertirsi si legge chiaramente sui loro volti. La new entry alle tastiere Ernesto Ghezzi svetta con arrangiamenti di classe che non fanno rimpiangere Nicolò Fragile.
Precisi come solo gli svizzeri sanno essere, i Gotthard si presentano alle 21:00 con il locale pieno in tutti gli angoli. Subito potenza e classe con le hit Dream On e Gone Too Far che portano il pubblico al settimo cielo, per poi continuare con le nuove Starlight, che dal vivo perde un po’ di smalto e Remember It’s Me che invece colpisce per la sua bellezza live. Sister Moon e Hush pigiano sull’acceleratore scatenando la folla, ma la dolcezza di One Life One Soul, con dedica a Steve Lee e in nuova veste pianoforte-voce, rievoca purtroppo tristi ricordi.Inoltre la visione di Leo Leoni con gli occhi gonfi di lacrime può solo confermare il legame che questi due artisti avevano…si continua con la nuova The Story’s Over che riaccende gli animi e sentire la sorpresa Fist In Your Face dal vivo è qualcosa di immenso! Ancora da Firebirth troviamo la settantiana Give Me Real che apre le danze a Hena Habbeger e il suo assolo di batteria. Ecco arrivare gli sgabelli e le chitarre acustiche: il trio Falling,Tell Me e Heaven ci fa toccare il cielo con un dito facendo sentire l’anima di Steve vicina a noi. Nic Maeder da brividi su tutti i pezzi. Passata la malinconia ecco arrivare Mountain Mama, ma Leo si “dimentica” l’intro e per ben tre volte “sbaglia”: prima iniziando con Hell Bells poi con Shoot To Thrill e infine con Burn! Siparietto divertente che apre le porte alla canzone originale che non perde smalto ad ogni ascolto…il talk box ci porta alla nuova Right On, trascinante e potente fino a quando la batteria scandisce il tempo di Lift U Up e il pubblico si scatena! La canzone perde qualcosa sull’aspetto vocale rispetto al passato, ma rimane un classico per la band!Sembra finita ma Leo Leoni si ripresenta sul palco sulle note della Pantera Rosa per poi attaccare con Master Of Illusion e infine con la superba Anytime Anywhere che rimane coinvolgente ed è perfetta come canzone di chiusura….Al pubblico però non basta e si conclude definitivamente con Top Of The World!!
Grandi Gotthard e ottima prova di Nic Maeder. Ricominciare e tornare a questi livelli dopo la perdita di un cantante, amico e uomo come Steve Lee era compito arduo…ma Leo e soci ce l’hanno fatta!!!
SETLIST:
01. Dream On
02. Gone Too Far
03. Starlight
04. Remember It’s Me
05. Sister Moon
06. Hush
07. One Life, One Soul
08. The Story’s Over
09. Fist in Your Face
10. Give Me Real
Drum Solo
11. Falling (Acoustic)
12. Tell Me (Acoustic)
13. Heaven (Acoustic)
Hells Bells / Shoot to Thrill / Burn (intro)
14. Mountain Mama
15. Right On
16. Lift U Up
Encore 1:
17. Master of Illusion
18. Anytime Anywhere
Encore 2:
19. Top Of The World