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Puntualissimi ecco ritornare i Last Autumn’s Dream con il loro quattordicesimo studio album Fourteen. Come ogni anno dal 2003 ad oggi Erlandsson e soci sfornano un album AoR riempito di tanta melodia e buoni riff di chitarra. Il tempo e il numero di dischi comincia però a farsi sentire e le uscite degli ultimi anni peccano anche nel lato sonoro e di produzione. Nonostante questo la Escape Music decide di continuare la collaborazione e la formazione vista nell’ultimo In Disguise (2017) si ripropone con Erlandsson alla voce, Peter Soderstrom alla chitarra, Nalle Pahisson al basso, Ulf Wahlberg alle tastiere e Jamie Borger alle pelli.
Incredibili questi Last Autumn’s Dream, siamo infatti di fronte al 14°(Quattordicesimo!!) album in 14 anni di carriera! Vale la pena ricordare tutti i lavori per chi li avesse appena conosciuti … Last Autumn’s Dream (2003), II (2005), Winter In Paradise (2006), Saturn Skyline (2007), Hunting Shadows (2008), Live In Germany (2008), Dreamcatcher (2009), A Touch Of Heaven (2010), Yes (2010), Nine Lives (2011), Ten Tangerine Tales (2012), Level Eleven (2014), Paintings (2016) e questo nuovo In Disguise (2017).
Capitanati sempre dalla voce di Mikael Erlandsson, troviamo Peter Soderstrom alla chitarra, Nalle Pahlsson al basso, Ulf Wahlberg alle tastiere e l’immancabile Jamie Borger alla batteria….
Anticipiamo subito che stavolta siamo di fronte ad un album di sole cover, quindi niente materiale nuovo e il suono rispetto agli altri dischi si è leggermente indurito passando dall’Aor dei primi lavori ad un Melodic Rock con spunti old style con dei bei riff e più assoli di chitarra rispetto al passato. Ma su un album di cover spesso è inevitabile la decisione di doversi adattare al sound della canzone originale, per non stravolgere totalmente le canzoni. Più che altro è incredibile per un gruppo come i LAD la mancanza di una ballad! Anche se solo un disco di cover una love song non poteva mancare! Altro punto debole di questo disco è senza dubbio la produzione, gli strumenti a volte tendono a coprirsi l’uno con l’altro creando a volte suoni non ben calibrati. Peccato.
…e siamo a quota dodici. Il marchio Last Autumn’s Dream continua a macinare album e puntualmente ogni anno ci delizia con una nuova uscita. E’ la volta di Paintings, dove i “nuovi” Peter Soderstrom alla chitarra, Nalle Pahlsson al basso e il fresco innesto di Ulf Wahlberg alle tastiere si confermano un’ottima scelta per la band. Completano la formazione Mikael Erlandsson e Jamie Borger come songwriter e pilastri del gruppo che rimangono una garanzia.
Chi ama i Last Autumn’s Dream si troverà un album pieno di melodia, AoR mischiato al miglior rock melodico svedese, altri però si lamenteranno dell’ormai ripetitività di alcuni arrangiamenti, pezzi e suoni che però sono un marchio dei LAD. Su quest’ultimo argomento si potrebbe aprire un discorso infinito; chi dice che dodici album con lo stesso sound sono noiosi, chi sostiene che è giusto mantenere il proprio sound, chi dice che sarebbe meglio sperimentare nuovi suoni rischiando di perdere i propri fan….ci sono migliaia di interpretazioni e con questa recensione vorrei essere imparziale, cercando di “liberarmi” da questi pensieri.
I melodic rockers svedesi Last Autumn’s Dream rilasceranno il loro 12° studio album dal titolo “Paintings” il 26 Febbraio 2016 in Europa, tramite l’etichetta AOR Heaven.
Mikael Erlandsson è oggi considerato uno dei migliori cantanti e songwriter di tutta la Scandinavia. Dopo aver inciso quattro album da solista, alla sua casa discografica giapponese, in collaborazione con la XTC Productions, venne l’idea di metterlo insieme con il fantastico chitarrista Andy Malecek, fresco del successo coi tedeschi Fair Warning. Mikael e Andy si dimostrarono subito entusiasti e pian piano l’idea della nuova release cominciò a crescere.
Venne poi chiesto a Ian Haugland, Mic Michaeli e John Leven, membri storici degli Europe, se fossero interessati a partecipare, e, vista la risposta affermativa, nacquero subito i Last Autumn’s Dream.
Il loro omonimo album di debutto proponeva un sound degno della migliore eredità del Melodic Rock scandinavo, ma con l’aggiunta di una chiara influenza Hard Rock tedesca proprio alla Fair Warning, dovuta chiaramente alla chitarra di Malecek.
La band poi perse 3/5 dei membri, a causa del loro ritorno negli Europe. Così, dal secondo disco, subentrarono grandi musicisti come il bassista Marcel Jacob (Talisman), che scomparse tragicamente e fu sostituito da Nalley Pahlsson (Treat, Therion), e infine, il batterista Jamie Borger (Talisman, Treat, Secret Service).
Andy Malecek purtroppo ha deciso di lasciare la band proprio nel 2014 a causa di motivi personali ed è stato sostituito da Peter “Pac” Soderstrom, un altro ottimo chitarrista, che già in precedenza era stato utilizzato dalla band per aggiungere alcune parti di chitarra ritmica. Il produttore Ulf Wahlberg si è infine aggiunto come tastierista.
I melodic rockers svedesi Last Autumn’s Dream hanno rilasciato il video ufficiale di “Bring Out The Heroes”, canzone che farà parte del prossimo album “Paintings” (la cover qui a fianco), atteso in uscita per il 16 Dicembre sul mercato giapponese e disponibile in Europa agli inizi del 2016.
Sotto postata anche la tracklist.
TRACKLIST
01. My Mistake To Make
02. Bring Out The Heroes
03. Out Of Love
04. Too Late
05. Take It On The Run
06. Won’tcha Stay The Night
07. An Eye For An Eye
08. Bitter Blue
09. In Case Of Landing On Water
10. Rock Star Crazy
I Last Autumn’s Dream sono Mikael Erlandsson (voce), Jamie Borger (batteria), Nalle Pahlsson (basso), Peter Pac Soderstrom (chitarra), Ulf Wahlberg (tastiere).
Tornano i Last Autumn’s Dream. Level Eleven è l’undicesimo lavoro in studio per la band svedese capitanata da Mikael Erlandsson; il lavoro farà tanto discutere sia per la qualità delle canzoni, altalenante, sia per il numero di uscite che con la cadenza quasi annuale non può far altro che diminuire le idee e riciclare spesso le melodie. Altro motivo del calo può essere il continuo cambio di line-up che stavolta perde uno dei fondatori e ideatori del gruppo: Andy Malecek, anche autore di diversi pezzi della discografia dei Last Autumn’s Dream. A sostituirlo Peter Soderstrom che non fa altro che compiere il suo onesto lavoro alla chitarra senza lasciare il segno.
Si parte bene con Kiss Me, con il tipico sound dei LAD, anche se la canzone ha bisogno di qualche ascolto prima di essere apprezzata al massimo. Ottime ritmiche e melodia sempre perfetta. Follow Your Heart è ancora dotata di grande melodia e ricorda i vecchi lavori, risultando gradevole. Fight The World parte con una voce femminile con sottofondo di pianoforte….violini e Erlandsson esplodono in una power ballad abbastanza scontata dove stavolta il ritornello non riesce a coinvolgere. La cover di I’ll Be There 4 U di Jeff Scott Soto (ma la musica era stata scritta da Jamie Borger,batteria dei LAD) parte con dei cori accompagnati da una tastiera per partire con una bella chitarra ritmica. Ben prodotta e ben cantata risulta un buon episodio… Losing You parte lenta ma poi la chitarra di Soderstrom comincia a farsi sentire, peccato che la canzone non sia all’altezza, brutto refrain che la rende anonima. Go Go Go – Get Ready For The Show risolleva l’album ritornando al vecchio sound tanto amato dai fan dei LAD. Bei cori, bel sound e ottimo ritornello. Delirious non convince, sound più moderno, song senza mordente che scivola senza infamia ne lode….Made Of Stone è la ballad che solo i LAD riescono a tirare fuori; pianoforte come intro, Erlandsson che sfodera una prestazione superba per un lento che farà riempire i cuori dei fan. Stick Around parte ancora lenta ma il ritornello festoso e le tastiere che riempono, forse fin troppo, la rendono un’ottima song. Star scivola senza lasciare ricordi mentre l’ultima Plz è un lento che, fortunatamente chiude l’album in bellezza……in definitiva un’album con troppi alti e bassi, ma comunque di discreta fattura.
IN CONCLUSIONE:
Disco consigliato solo ai fan più fedeli dei Last Autumn’s Dream. Le troppe uscite hanno minato la qualità delle canzoni, anche se diversi episodi lasciano il segno. Per chi si avvicina la prima volta ai LAD consiglio caldamente i vecchi lavori.
I melodic rockers svedesi Last Autumn’s Dream rilasceranno il loro 11° studio album dal titolo “Level Eleven” il 20 Febbraio in Europa, tramite l’etichetta AOR Heaven.
Mikael Erlandsson è oggi considerato uno dei migliori cantanti e songwriter di tutta la Scandinavia. Dopo aver inciso quattro album da solista, alla sua casa discografica giapponese, in collaborazione con la XTC Productions, venne l’idea di metterlo insieme con il fantastico chitarrista Andy Malecek, fresco del successo coi tedeschi Fair Warning. Mikael e Andy si dimostrarono subito entusiasti e pian piano l’idea della nuova release cominciò a crescere.
Venne poi chiesto a Ian Haugland, Mic Michaeli e John Leven, membri storici degli Europe, se fossero interessati a partecipare, e, vista la risposta affermativa, nacquero subito i Last Autumn’s Dream.
Il loro omonimo album di debutto proponeva un sound degno della migliore eredità del Melodic Rock scandinavo, ma con l’aggiunta di una chiara influenza Hard Rock tedesca proprio alla Fair Warning, dovuta chiaramente alla chitarra di Malecek.
La band poi perse 3/5 dei membri, a causa del loro ritorno negli Europe. Così, dal secondo disco, subentrarono grandi musicisti come il bassista Marcel Jacob (Talisman), che scomparse tragicamente e fu sostituito da Nalley Pahlsson (Treat, Therion), e infine, il batterista Jamie Borger (Talisman, Treat, Secret Service). Andy Malecek purtroppo ha deciso di lasciare la band proprio nel 2014 a causa di motivi personali ed è stato sostituito da Peter “Pac” Soderstrom, un altro ottimo chitarrista, che già in precedenza era stato utilizzato dalla band per aggiungere alcune parti di chitarra ritmica.
Come tutti i precedenti, anche “Level Eleven” è stato registrato agli XTC Studios di Stoccolma, sotto la supervisione del produttore esecutivo Ulf Wahlberg (Secret Serevice).
TRACKLIST
01. Kiss Me
02. Follow Your Heart
03. Fight The World
04. I’ll B There 4 U
05. Losing You
06. Go Go Go – Get Ready For The Show
07. Delirious
08. Made Of Stone
09. Stick Around
10. Star
11. PLZ (+ hidden track)
I Last Autumn’s Dream sono: Mikael Erlandsson – voce Peter Soderstrom – chitarra Nalley Pahlsson – basso Jamie Borger – batteria
Come già ricordato su queste pagine, i melodic rockers svedesi Last Autumn’s Dream rilasceranno a Febbraio il nuovo album “Level Eleven” (su etichetta AOR Heaven), di cui potete vedere l’artwork della copertina qui di fianco.
Sul sito giapponese di Amazon sono già disponibili i samples.
A breve maggiori dettagli su tutta la release.
Puntuali come ogni anno riecco i Last Autumn’s Dream, che ci deliziano col loro decimo lavoro in studio Ten Tangerine Tales. E’incredibile come Erlandsson e compagni riescano a centrare il segno ogni volta. Certo, lo stile indelebile del loro rock melodico non è cambiato, ma ma riesce sempre e comunque a risultare fresco e trascinante. La formazione vincente non cambia e con Mikael Erlandsson alla voce, troviamo gli immancabili Andy Malecek alla chitarra, Nahle Pahlsson al basso e Jamie Borger alle pelli. Proprio quest’ultimo, oltre alla produzione dell’album, ha dato un notevole contributo al songwriting.
Appena inserito il nostro disco attendiamo la title track Ten Tangerine Tales; ma abbiamo subito una delusione in quanto si tratta solamente di un intro chitarristico di 15 secondi! Per fortuna Pickin’ Up The Pieces ci riporta sui binari giusti con la sua freschezza e il suo rock melodico trascinante, tipico dei Last Autumn’s Dream. 2nd Look ci spiazza inizialmente col suo intro ma un ritornello esplosivo rialza i toni. For You è la canzone più pop-oriented con le tastiere che tanto ricordano This Love dei Maroon 5, ma il refrain ancora una volta è impeccabile. The Man I Used To Be col suo intro barocco, risulta il brano più trascinante dell’album, veramente azzeccato, degno di Erlandsson e soci mentre I Will See You Thru è caratterizzata da cori iniziali e un ottimo giro di basso a tenere il ritmo. La chitarra di Malecek chiude un’altra song riuscita. La prima ballad arriva alla settima traccia e si intitola When I Found You; classico sound con pianoforte e chitarre struggenti, che piacerà sicuramente ai fan del gruppo. Lie To My Heart ha un sound più moderno ed ha un bel intermezzo, mentre New York Rain ricorda i primi lavori del gruppo e accelera sul ritornello, con riff che rimangono in testa al primo ascolto. It’s Magic risulta più rockeggiante,grazie al suo intro riffato e si aggiungono tastiere in sottofondo con ottimi cori a sostenere il refrain. Bello anche l’assolo. Finale con l’immancabile ballata My Final Love Song che apre con una chitarra acustica e una elettrica sostenute da un pianoforte. La voce quasi sussurata di Erlandsson prelude all’immancabile ritornello melodico.
IN CONCLUSIONE:
Il marchio Last Autumn’s Dream colpisce ancora. Melodie perfette e canzoni che lasciano il segno per un gruppo a cui manca solamente un’attività live. Non importa se non inventano nulla di nuovo, i LAD sono questi, prendere o lasciare.