Chris Lyne (Mother Road, Soul Doctor) – intervista

chris_lyneHo sempre apprezzato il lavoro di Chris Lyne come chitarrista, prima con i Soul Doctor ed ora ammetto anche con il sound dal tratto rock blues dei suoi Mother Road (qui la recensione).
E’ stata però una vera sorpresa trovarsi di fronte un personaggio diretto, schietto e simpatico come si è rivelato essere Chris in questa breve intervista! 😉

Denis Abello

Intervista a cura di Denis Abello

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chris_lyne_mother_roadMR: Grazie Chris per questa intervista e complimenti per quanto fatto con i Mother Road!
CL: Grazie a te Denis per questa intervista e ancora grazie per le tue belle parole. Felice che ti piaccia il nostro gruppo e la nostra musica!

MR: Parliamo subito dei Mother Road! Come e quando è nata l’idea di questa band e da qui come è nata la tua collaborazione con Keith Slack?
CL: Quando l’idea di questa band è nata io ed il mio manager abbiamo iniziato a cercare un cantante, subito dopo aver lasciato i Soul Doctor. Abbiamo ricevuto un sacco di provini da molti ragazzi talentuosi, ma volevo di più che un cantante rock blues con il giusto feeling e sentimento per questo genere di musica. Tuttavia, nessuno di questi cantanti davvero si adattava alla band. Il mio manager poi mi ha fatto sentire alcune canzoni della band STEELHOUSE LANE e mi ha chiesto cosa ne pensavo del cantante.
Mi è piaciuto subito, ma Keith mi ha fatto letteralmente impazzire quando ci siamo imbattuti in un bootleg della sua vecchia band MUDPIE. Lo abbiamo contattato subito. Gli ho mandato due canzoni che gli sono subito piaciute. Due giorni dopo, mi ha restituito una canzone e ancora una volta sono saltato sulla sedia! Mi sono reso conto immediatamente che avevamo la stessa chimica per il songwriting, come mai mi era accaduto in passato in fase di songwriting! Keith ha sicuramente nel suo sangue il giusto feeling e tutto ciò che è necessario per questo genere di musica. Lui canta e si esibisce nella sua lingua madre ed è cresciuto dove ZZ Top, Gallagher e i Winter Brothers sono nati, il che la dice lunga! La sua voce è un dono dal cielo e lui è uno dei più talentuosi musicisti che abbia mai incontrato nella mia vita!

MR: Puoi darci anche due informazioni su come si è poi completata la band? In formazione, e ne siamo fieri, c’è anche il nostro Alessandro Del Vecchio, come siete arrivati a questa formazione definitiva?
CL: Ha ha ha…… gli Italiani 😉
Keith e io abbiamo iniziato uno scambio di idee su quali musicisti ci sarebbe piaciuto avere nella nostra nuova band, e che ci avrebbero potuto impegnarsi onestamente e sinceramente per la band. Noi stavamo mettendo insieme un ‘gruppo’ e non un altro ‘progetto’ come si fa spesso al giorno d’oggi.
Sì, Ale è un bravo ragazzo ed è un suonatore di Hammond infernale, ed un gran cantante e produttore! Comuqnue tutti i ragazzi della banda sono incredibili! Il mio amico di lunga data Zacky è un batterista mostruoso di classe mondiale, e Franky è uno dei migliori bassisti per me. Ho lavorato con loro due in un sacco di progetti in passato. Con Zacky ho suonato a lungo nei SOUL DOCTOR e Franky ha condiviso un sacco di lavoro in studio con me. Sapevo quanto fosse difficile trovare un buon suonatore di Hammond e pianista, quando abbiamo dato vita ai Mother Road. Ho chiesto a Ale se lui sarebbe stato interessato a suonare con noi. In qualche modo ho avuto fortuna e ha detto sì. Sembra che gli piacesse quello che aveva sentito 😉
Sono molto felice e onorato di suonari con così tanti musicisti di talento e persone così umili!

MR: Drive parla la lingua dell’Hard Rock Blues, come mai questa scelta stilistica?
CL: Bene, credo che la migliore musica rock è stata scritta negli anni 70. A mio parere, quel tempo era pieno di incredibili e prolifici cantautori. Questo è ciò che mi sforzo di essere più di tutto al momento. Voglio dire, sì deve padroneggiare il proprio strumento, ma in definitiva si tratta di canzoni. Solitamente non mi piace separare la musica Rock in stili. Penso che una buona canzone è una buona canzone, e una buona produzione è una buona produzione. Non ho mai provato a suonare o copiare qualcuno. L’unica cosa che voglio è quello di scrivere un autentico album con grandi canzoni!
La musica viene dal mio cuore. La chimica tra me è Keith è stata giusta, pensiamo e sentiamo allo stesso modo quando si tratta di scrivere canzoni.
MOTHER ROAD è un gran insieme di musicisti talentuosi ed esperti e tutti hanno aggiunto il proprio stile alle canzoni, e questo ha creato un nuovo sound nostro senza negare le nostre influenze.

MR: Come si è sviluppato l’album e come sono nati i pezzi che lo compongono?
CL: Keith e io ci sentivamo via telefono o skype e usavamo internet per scambiarci le parti e lavorare sugli arrangiamenti. Entrambi Possediamo uno studio dove possiamo registrare e comporre. La chimica e le idee erano tutti sullo stesso livello per intenderci. Il processo di songwriting funzionava bene sia che fossimo in paesi differenti che nella stessa stanza. Il motivo è
che io e Keith abbiamo un gran feeling nello scrivere insieme ed è raro oggi giorno.
Normalmente io non sono un fan del comporre a lunga distanza e mi piacerebbe poter discutere faccia a faccia, ma non è sempre fattibile. Speriamo che nel prossimo futuro possa accadere. OK, torniamo alla tua domanda. Keith dopo è venuto a Berlino per quattro settimane e abbiamo completato il processo. Un paio di canzoni sono state scritte in studio e abbiamo registrato il resto dell’album. Poi è andato in Italia e ha visitato Ale nel suo studio, dove abbiamo registrato le parti di Hammond e alcuni cori. Tornato a Berlino ho aperto le mie orecchie e abbiamo finito il mix. La mia ricetta per “DRIVE” è stato un vero Blues band rock da primi anni 70, parecchie evidenti influenze dai membri della band e un pizzico di ciò che è attuale in stile e produzione. Il resto è storia… LOL

MR: Quale ritieni sia il pezzo che più ti rappresenta o a cui ti senti più legato di Drive?
CL: Ad essere onesto, questa per me è una domanda molto difficile a cui rispondere. Sai, adoro tutte le canzoni, sono tutte le mie bambine 😉 Quando ascolto non sento una canzone brutta. È importante per me non dare ai fan un brano riempitivo o un album debole, ma dare il massimo per i soldi che spendono. OK, penso che le canzoni che abbiamo scritto insieme nella stessa stanza, mi hanno regalato maggiori feeling e sensazioni più speciali. Come esempio “FEATHER IN YOUR HAT”, una killer song con un groove incredibile e soulfull con un incedere incredibile. “DRIVE ME CRAZY”, ha davvero grande coro. “THESE SHOES”, incredibile voce soul, grande melodia, fantastico Hammond. “THE SUN WILL SHINE AGAIN”, un fantastico rock con un buon messaggio e tutte le infuenze dei primi LED ZEPPELIN, FREE e WHITESNAKE. Solo per citarne alcuni… LOL

MR: Pensi che ci sia la possibilità di vedere dal vivo i Mother Road prossimamente?
CL: Spero presto, non vedo l’ora di prendere questa band e portarla sulla strada!!! MOTHER ROAD è una rock band con ragazzi che suonano appassionatamente “la merda fuori i loro strumenti” (letteralmente nell’intervista ha detto “the shit out of their instruments”… LOL… n.d.r.), e che non può aspettare di salire sul palco e far muovere i propri culi! Sicuramente non siamo solo un gruppo da studio o un progetto!!! Ci sono ancora molti fan di questo genere di musica là fuori e noi vogliamo dargli quello che gli è mancato in tutti questi anni. Sarà un esplosione!

MR: Come vedi il panorama attuale per la musica e quanto ritieni sia difficile per una nuova band riuscire ad affermarsi?
CL: VERAMENTE DURO RAGAZZO!! Troppe etichette e promoters stanno puntanto su vecchi nomi conosciuti e stanno alimentando queste vecchie band con troppo denaro puntando poco sui nuovi artisti. A mio parere, molti di questi gruppi ultimamente hanno pubblicato album davvero deboli e le loro esibizioni dal vivo sono miglia di distanza dalla classe che hanno avuto nei loro tempi migliori. Ci sono tante nuove band di talento che si fanno il culo cercando di ottenere qualche riconoscimento. Stiamo parlando di musica e arte, mi dispiace, ma investire in talento è più importante di fare qualche facile guadagno. Abbiamo lavorato duro per questo album. Abbiamo sacrificato il nostro tempo e il nostro conto in banca per la nostra passione e il sogno e il feedback è stato a dir poco incredibile! Sono così non all’altezza, ma grato e felicissimo per la risposta da parte dei fans, della stampa e della critica. Siamo in sesta posizione nella classifica di vendita di Amazon USA, credo non così male per una nuova band 😉 … mai nei miei sogni più selvaggi avrei pensavo di ottenere una risposta simile.

MR: Domanda sul tuo passato… qua e la in Drive si sente qualche tuo tocco alla Soul Doctor. Cosa puoi raccontarci di quel periodo?
CL: influenze SOUL DOCTOR?… LOL… Denis, Ho scritto più di 50 canzoni per la band e penso che il suono della band rispecchiasse un sacco il mio essere (giuro che in questo momento mi sono sentito un vero idiota per la domanda fatta… LOL… Denis). “DRIVE” riporta gli ascoltatori agli anni 70 guidati dal suono dell’Hammond e all’era dell’hard rock guitar-oriented. La musica in Mother Road è molto più autentica e influenzata dal blues. La Musica è sempre stata la voce e il suono della mia Anima e ora mi sento in pace con me stesso musicalmente parlando!
Ok, torniamo alla seconda parte della tua domanda. Ho passato 12 grandiosi anni con i Soul Doctor, ho girato in tutto il mondo e ho suonato nella maggior parte dei grandi festival. Ho imparato molto sul business e ho avuto momenti belli e momenti brutti. A volte però è tempo di mettere fine alle cose e proseguire per la propria strada. Tuttavia, questo è un periodo che non mi manca.

MR: E’ il tuo momento, cosa vuoi dire ai fans Italiani?
CL: Certamente, sono venuto in Italia tante volte personalmente o suonando su qualche palco. Amo il paese e le persone (soprattutto le ragazze…LOL). Scherzi a parte, vorrei veramente ringraziare ogni persona che ha sostenuto tutti i miei sforzi nel corso degli anni! Mi sento molto onorato e grato di avere una manciata di persone che amano quello che faccio come musicista. Sia che ci siano 3 persone o 3000 nel pubblico quando suoniamo, io so solo che sono grato e tutto questo grazie a te. Non vedo l’ora di vedervi tutti presto!
CIAO, Chris

MR: Grazie ancora infinitamente per questa intervista!
CL: Devo dire grazie a te Denis per questa intervista e per il vostro sostegno!

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Mother Road – Drive – recensione

La Mother Road, ovvero Route 66, simbolo reale e tangibile di un concetto di libertà un pò vintage che ormai fa parte dell’immaginario collettivo. Quale miglior sound che non un hard rock blues suonato con cuore e palle per portare questo stesso concetto in note e musica?
Ci pensano proprio i Mother Road con questo Drive a portare a noi questo sound potente, vibrante ma che a tratti profuma un pò di nostalgia come è giusto che sia per una vecchia strada intrisa di leggendario fascino e poleverosa maestria.
Monicker nato dall’incontro tra il chitarrista tedesco Chris Lyne (Soul Doctor) e l’incredibile voce americana di Keith Slack (Steelhouse Lane, MSG) la band ha poi visto chiudere le sue fila con nomi quali Zacky Tsoukas alla batteria, Frank Binke al basso ed il nostro Alessandro del Vecchio all’hammond e piano.

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Mother Road, il teaser dell’album di debutto

mother_road_chris_lyne I Mother Road sono un supergruppo nato dal geniale chitarrista Chris Lyne (Soul Doctor) che vede alla voce Keith Slack (Steelhouse Lane, MSG), Alessandro Del Vecchio (Edge Of Forever, Hardline, Lionville) alle tastiere, Athanasios Zacky Tsoukas alla batteria e Frank Binke al basso.

Il sound della band è un Hard Rock con radici che affondano negli anni ’70 e che accarezzano sonorità Blues e Southern ma con un impatto più moderno con sonorità che spaziano dai Led Zeppelin ai Thin Lizzy, Bad Company, Free per arrivare ai Whitesnake.

Qui il teaser del loro album di debutto:

Per maggiori informazioni:

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Mother Road Band