Jonathan Cain: sul mercato l’album solista “What God Wants To Hear”

E’ sul mercato dal 21 Ottobre, tramite Identity Records, “What God Wants To Hear“, nuovo album solista di Jonathan Cain, noto tastierista dei leggendari Journey.

Il disco – che rappresenta la sua ottava uscita personale – vede il musicista riprendere il contatto con la sua fede cristiana, che è stata al centro del processo creativo. “Solo Dio può prendere del caos e trasformarlo in un messaggio, una prova in una testimonianza, un esperimento in un trionfo, una vittima in una vittoria”, ha detto Cain. “Sono sempre stato alla ricerca di canzoni sin da quando ero giovane. Non ho mai avuto idea di quanto sia ricca la Bibbia con le sue immagini. Mi ci sono perso. Sento come se avessi iniziato a credere di nuovo”.

Registrato a Nashville presso lo studio personale di Jonathan, “What God Wants To Hear” segna il primo album solista dell’artista da “Where I Live” del 2006 e rappresenta una sorta di reunion con l’ex drummer dei Journey, Deen Castronovo, che infatti suona la batteria sul full-length.

“Avere Deen che suona e canta sull’album è stato un gioco da ragazzi, dato che non solo conosceva tutta la musica, ma aveva un grande legame emotivo con essa”, ha proseguito Cain. “La sua batteria fornisce una forte spina dorsale e dà un impulso che guida il disco fino all’ultima canzone. Faccio tesoro della sua amicizia e gli auguro tutto il meglio per la sua carriera”.

Sul sito ufficiale del musicista è possibile anche ascoltare l’intera bonus track “Remove Every Veil”, mentre nel player sottostante è disponibile il lyric video del brano “Deeper Than Deep”.



TRACKLIST
01. Deeper Than Deep
02. Bold In Prayer
03. Rush Into Me
04. Have Your Way With Us
05. In Your Waters
06. What God Wants To Hear
07. Sanctify Segue
08. Sanctify
09. Fall Into You
10. This House
11. Can’t Take My Eyes Off Of You
12. Why I Breathe
13. Because The Blood

Bad English – Bad English – Classico

Ristampe: Supergruppo, parola che ricorre spesso in questi ultimi anni ma che per l’AOR ha le radici che affondano lontano di più di vent’anni! Nel 1989 si stava per chiudere il decennio d’oro dell’AOR e del Melodic Rock, decennio che ci ha regalato perle preziose e che ci ha lasciato in pegno Artisti di spessore che ancora oggi riescono a farci sognare con la loro musica.

Quasi a consacrazione e sigillo di quanto detto sopra a chiusura degli ’80 arrivò sul mercato un supergruppo che avrebbe segnato più di una generazione di amanti dell’AOR, i Bad English!
Supergruppo nel senso più ampio del termine, perchè oltre ad una formazione realmente stellare che vedeva John Waite alla voce (che arrivava dai The Baby e da una strabiliante carriera solista) coadiuvato per le parti strumentali da Neal Schon (Journey) alle chitarre, Jonathan Cain (Journey, The Babys) alle tastiere, Ricky Phillips (Styx, The Babys) al basso e Deen Castronovo (Journey, Hardline) alla batteria, vedava Richie Zito alla produzione, uno che ha messo le mani su alcuni dei lavori più iconici di questo genere lavorando con nomi quali Mr. Big, White Lion, Tyketto, Cheap Trick…, e Mike Fraser (che ha lavorato con AC/DC, Aerosmith, Metallica) al mixing!
Con simili premesse risultava difficile sbagliare il colpo!

… infatti i Bad English non sbagliarono raggiungendo la vetta delle classifiche con la stupenda ballata e secondo singolo estatto dall’album intitolato When I See You Smile, ad oggi sicuramente il pezzo più conosciuto della band ed il loro maggior successo. Primo singolo fu al tempo Forget Me Not, dall’intro tastieristico su cui si infilavano in successione basso, batteria e chitarra per dare slancio alla voce magistrale di Waite.
Dall’album verranno poi estratti altri quattro singoli nel biennio ’89 / ’90, Best of What I Got dal ritmo trascinante, Price of Love che si gioca lo scettro di ballata strappalacrime con la più nota When i See You Smile, la rocckeggiante Heaven Is a 4 Letter Word e nel ’90 si chiuderà con la dolce e semi acustica Possession.
Notevoli comunque anche alcuni pezzi meno noti di questo lavoro quali l’emozionante ed epica Ghost In Your Heart, il funky rock (si sente il tocco di Neal Schon) di Lay Down, la meno conosciuta semi ballata The Restless Ones impreziosita dai tocchi del piano in perfetta sintonia con voce, chitarra e batteria che esplode in un refrain arioso e trionfante o ancora la prova Maiuscola alla voce di Waite in chiusura di disco sulle note di Don’t Walk Away. Continue…

Journey – Eclipse – Recensione

A 3 anni di distanza dal precedente Revelation i Journey si apprestano a inaugurare questo 2011 con Eclipse, nuovo album che ci mostra innanzitutto una band in stato di grazia compositiva nonostante alla fine il risultato non sia proprio quello aspettato. Prodotto da Kevin Shirley (reduce da un deludente lavoro con i Mr.Big) la formazione di questo Eclipse è sempre la stessa e vede Neal Schon alle chitarre (il plurale questa volta è d’obbligo), Jonathan Cain alle tastiere, Ross Valory al basso, Deen Castronovo alla batteria e Arnel Pineda al microfono, ormai perfettamente integrato nella band. Forte di un affinità sempre maggiore col resto del gruppo, il filippino risulta alla fine essere la punta di diamante di questo Eclipse, album a tratti oscuro e pieno di mille sfaccettature quasi anomale per il solito stile Journey. Ebbene si, proprio oscuro, credo che sia l’aggettivo più indicato per descrivere quanto creato da Schon & Cain, che per questo disco hanno pensato bene di abbandonare in linea generale le melodie ariose e gioiose tipiche della loro musica per far spazio ad un enorme lavoro di chitarre, mai così dirette, aggressive e potenti senza quei ritornelli commerciali da stadio. Se da un lato al primo ascolto questo potrà sorprendere e non poco i vecchi fan della band, dall’altro riesce sicuramente a valorizzare meglio il concept sulla vita e sull’esistenza che fa da sfondo a questo disco con canzoni che spesso superano i 6 minuti di durata. A tutti i fan del Neal Schon di “Late Nite” o “Beyond the Horizon”: l’ascolto di Eclipse potrebbe causarvi seri danni in quanto mai come in questo album il chitarrista losangelino sfodera riff serrati e assoli al fulmicotone, aiutato molto spesso da Jonathan Cain sempre più presente come chitarrista ritmico piuttosto che come pianista/tastierista. Ascoltatori avvisati…

Riuscirà l’eclisse a superare la rivelazione? Scopriamolo insieme…
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Journey: ecco l’EPK ufficiale di Eclipse

journey eclipseI Journey hanno reso disponibile l’EPK (Electronic Press Kit) ufficiale del loro prossimo album “Eclipse” in uscita il prossimo 27 Maggio tramite Frontiers Records.

Tracklist di Eclipse:

01. City Of Hope
02. Edge Of The Moment
03. Chain Of Love
04. Tantra
05. Anything Is Possible
06. Resonate
07. She’s A Mystery
08. Human Feel
09. Ritual
10. To Whom It May Concern
11. Someone
12. Venus

httpv://www.youtube.com/watch?v=3PWiEhzJkPU&feature=player_embedded

Journey: sarà “City Of Hope” il primo singolo di “Eclipse”

cityofhopeDirettamente dal comunicato ufficiale della Frontiers Records, apprendiamo che sarà “City Of Hope” il primo singolo digitale di “Eclipse”, nuovo attesissimo album dei Journey che, ricordiamo, sarà disponibile in Europa a partire dal 27 Maggio.

Sarà possibile acquistare “City Of Hope” in tutti i negozi di musica online europei (come per es. iTunes…) a partire dal 4 Aprile.

Altro discorso invece per il Sud America: sarà invece “Human Feel”, e non “City Of Hope” il primo singolo estratto dal nuovo album “Eclipse”, anch’esso disponibile dal 4 Aprile in tutti i negozi digitali.

Su Youtube è già possibile ascoltare “City Of Hope” nonostante la non eccellente qualità rispetto alla versione acquistabile. Ecco il link:

Ascolta City Of Hope

Journey: Arnel Pineda (voce), Neal Schon (Chitarre), Ross Valory (Basso), Jonathan Cain (Tastiere), Deen Castronovo (Batteria)