Damn Yankees – Damn Yankees – Classico

L’attuale clamore suscitato dall’unione di tre autorità come Jack Blades, Deen Castronovo e Doug Aldritch sotto l’affascinante nome di Revolution Saints, ci offre l’occasione per celebrare un grande classico della scena hard rock statunitense: L’omonimo fragoroso debutto dei Damn Yankees, All star band fondata proprio da Blades (Night Ranger), Tommy Shaw (Styx) ed il selvaggio “Motor City Madman” Ted Nugent. Come per i Revolution Saints ad incuriosire è la bizzarra combinazione tra entità di così diversa natura. Signori dall’inprinting melodico sopraffino che incrociano vagabondi ed impetuosi “riffeurs”.

Il raffinato fraseggio dell’opener Coming of Age ci ripresenta un Ted Nugent nell’insolita veste simil-AOR già esibita nell’album solista “Penetrator” (1984, Brian Howe alla voce) prima di esplodere in un irresistibile chorus che toglie il fiato. Nemmeno il tempo per riprenderci ed il riff incendiario di Bad Reputation ci mette al tappeto. “I got a bad bad reputation oh yeah” che refrain signori !
D’alta scuola i cori di Blades e Shaw in Runaway. Difficile trovare altrove una simile simbiosi tra le voci ed il successivo hit single High Enough ne è la conferma.
Armonie vocali in stratosfera per una ballata da antologia. Emozionante l’intro acustica di Come Again con Blades e Shaw ancora sugli scudi ed un crescendo elettrico che accellera nello straripante solo finale di Nugent. Il disco non perde d’intensità nemmeno negli episodi più vicini al tradizionale sound del guitar hero di Detroit. Dalla slide del robusto blues semi acustico di Mystified al dirompente inno Rock City. Tell Me How You want It riporta in alta quota la cifra melodica di un’album dal songwriting semplicemente stellare.

IN CONCLUSIONE

Il Songwriting e l’eccezionale livello esecutivo delle parti vocali sono indubbiamente i tratti distintivi di questa leggendaria testimonianza di genuino Hard Rock made in USA.
Per i più attempati di noi un rigenerante tuffo nel passato. Per i più giovani l’occasione per scoprire un pezzo di storia al tramonto di un’epoca che non tornerà più.

Revolution Saints – Revolution Saints – recensione

Journey, Bad English, Ozzy Osbourne, Whitesnake, Dio, Night Ranger e Damn Yankees! No, non sto elencando alcuni dei cardini su cui ruota la storia dell’hard rock e del melodic rock, ma semplicemente ho snocciolato alcuni Assi che i Revolution Saints si trovano in mano in questa loro partita sul tavolo da poker dei generi sopra citati. Impressionante vero?
Progetto nato per mano del presidente Serafino Perugino della Frontiers Music e che vede coinvolti tre pesi massimi del genere come Deen Castronovo (voce principale e batteria – Journey, Bad English, Ozzy Osbourne), Jack Blades (voce e basso – Night Ranger, Damn Yankees) e Doug Aldrich (chitarre – Whitesnake, Dio, Burning Rain). Se a questo aggiungiamo come quarto membro “nascosto” il nostro Alessandro Del Vecchio, qui in veste di songwriter, produttore nonchè tastierista, voce e cori allora si capisce come le aspettative di un album come questo debutto dei Revolution Saints siano in grado di far fremere il cuore di ben più di un appassionato!
Ultima chicca è finalmente trovare Deen Castronovo, conosciuto soprattutto per essere il batterista dei Journey, dare finalmente il suo imprint vocale ad un’opera come questa… ed era ora direi, trent’anni di carriera e finalmente la sua splendida voce trova ora un pulpito da cui esplodere verso la folla.

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Night Ranger: nuovo album previsto per settembre

nightranger-logogold200I Night Ranger sono pronti a iniziare i lavori sul loro nuovo studio album, in uscita a settembre via Frontiers Records.

Jack Blades dichiara infatti a melodicrock.com: “Abbiamo lavorato duramente per comporre pezzi killer per il nuovo album…..qualche titolo di tracce in lavorazione: St. Bartholomew, Rollin’ on, Brothers, Coming Home. Se vi è piaciuto Somewhere In California amerete questo disco. KK è come sempre al top, Brad e Joel sono gli dei delle armonie di chitarra! E Eric…..Yea…oh Yea…..”

Night Ranger – 24 Strings And A Drummer – Recensione

Release acustica per i Night Ranger, che dopo l’ottimo “Somewhere in California” e un tour mondiale sold out, ritornano con questo “24 Strings And a Drummer” per celebrare il trentesimo anno della band, sempre guidata dall’inossidabile Jack Blades e dai fidi Brad Gillis alla chitarra, Kelly Keagy alla batteria e con i nuovi elementi Joel Hoekstra alla seconda chitarra e Eric Levy alle tastiere.

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Jack Blades: nuovo album solista in arrivo

jack blades coverIl songwriter/bassista/cantante Jack Blades (Night Ranger) ha annunciato l’uscita di “Rock N’ Roll Ride”, suo nuovo album solista in arrivo il 23 Marzo in Europa e il 27 Marzo in Nord America tramite Frontiers Records.

Il disco, il secondo per l’artista ad uscire per l’etichetta partenopea, avrà le collaborazioni di Brad Gillis, Kelly Keagy, Joel Hoekstra ed Eric Levy (compagni di Blades nei Night Ranger) con la partecipazione di Robin Zander dei Cheap Trick come ospite speciale.

“Back In The Game”, primo singolo dell’album, sarà presto disponibile per l’ascolto in tutte le radio.

Tracklist “Rock ‘n’ Roll Ride”:

Back In The Game Rock ‘N’ Roll Ride; Hardest Word To Say; Anything For You; Love Life; West Hollywood; Born For This; Don’t Give Up; Say You Will; Rise And Shine; Hey Now

Weblinks: www.jackblades.netwww.frontiers.it

Line Up:

Jack Blades: Voce, Basso, Chitarra elettrica, Chitarra acustica e Cori
Joel Hoekstra: Chitarra
Will Evankovich: Chitarra acustica, mandolino, chitarre addizionali, Sitar, Cori
Kelly Keagy e Brian Tichy: Batteria
Eric Levy e Christian Matthew Cullen: Tastiere
Robin Zander: Voce su “Anything for you”
Colin Blades, Kelly Keagy: Cori addizionali
Brad Gillis: Assolo su “Say you Will”

Jack Blades

Night Ranger: infortunio per Jack Blades, ma gli show continueranno

Jack Blades 2011Fortunatamente nessun danno serio. Jack Blades, frontman dei Night Ranger, si è infortunato ieri sera durante il primo concerto del tour europeo della band tenutosi ad Hannover.  Jack è scivolato sul palco ed è finito in una sorta di spaccata che ha danneggiato il tendine del suo ginocchio. Nessuna data del tour sarà annullata ma Blades sarà costretto ad esibirsi da seduto per la restante parte del tour.

Queste le parole rilasciate dello stesso Jack Blades dopo l’accaduto:

Sono in Svizzera..ho appena finito il concerto. Sono scivolato su qualcosa sul palco di Hannover – il primo show – e ho letteralmente fatto la spaccata…ho sentito un forte dolore e non riuscivo ad alzarmi…Brad ha dovuto sollevarmi. Questo è successo alla seconda canzone…ho dovuto proseguire il concerto seduto su uno sgabello. Sono stato portato all’ospedale finito lo show. Grazie a Dio non mi sono strappato, ho solo stirato fortemente il mio tendine del ginocchio. Continuerò il tour ma su uno sgabello…una grossa delusione per me, non mi accadeva dal 1985…oh va beh…la band è ancora in forma! Domani (oggi, ndr) sarò a Milano per lo show di Martedì.” ~ JB

Insomma, è andata bene. Possiamo anche noi tirare un grosso sospiro di sollievo, vista l’incombenza dell’evento di domani a Rho che vedrà la band esbirsi con i Thin Lizzy in apertura del tour combinato di Journey e Foreigner.