Deep Purple – Now What?! – Recensione

A otto anni dall’ultimo studio-album Rapture of The Deep, tornano gli storici Deep Purple con il nuovo Now What?!. “E adesso”cosa ci aspetta? La domanda è d’obbligo anche perchè un gruppo che ha venduto milioni di dischi e che ha alle spalle oltre 40 anni di attività può far pensare ad un prodotto pubblicato solo per denaro o comunque trascurabile. E invece non è così: ci troviamo di fronte ad un album meno “diretto” rispetto ai classici, ma suonato con la classe e l’eleganza che solo questi veri Rocker sanno dare. La formazione, che è giunta ormai alla Mark VIII, è orfana dell’immenso Jon Lord, sostituto alle tastiere da Don Airey mentre alla chitarra Steve Morse ha gusto e classe in ogni singola canzone. I grandi Ian Gillan, Roger Glover e Ian Paice non hanno sicuramente bisogno di presentazioni….

L’album, composto da undici pezzi, è prodotto dal veterano Bob Ezrin (Kiss,Alice Cooper,Pink Floyd…) e parte forte con A Simple Man, dove l’hammond di Don Airey apre le danze e la chitarra di Morse rende il pezzo un classico dell’hard rock. Weirdistan cambia già personalità, sound moderno, voce effettata, una song veloce e diretta con un bel solo di synth. Out Of Land e Hell To Pay sono maestose grazie alle parti orchestrali, al solito grande lavoro della chitarra e l’hammond sempre presente. La sezione ritmica invece fa la differenza in Body Line, con il risultato di una canzone coinvolgente, frizzante e accompagnata dall’organo in netta evidenza. Above And Beyond è dedicata a Jon Lord; canzone con venature prog, di grande effetto. Blood From A Stone è blues puro; lenta, malinconica, con un refrain dove Gillan esprime tutto la sua potenza vocale. L’epica Uncommon Man è un insieme di chitarre-organo e orchestra e ci accompagna per oltre sette minuti di bellezza mentre Apres Vous suona più dura, rocciosa, sempre sorretta dall’hammond di Airey e dal basso in rilievo di Glover. All The Time In The World è il pezzo più radiofonico del lotto, pur rimanendo di alto livello mentre la conclusiva Vincent Price è la traccia più ambigua; suono duro,atmosfera cupa per una song diversa dal resto dell’album ma di grande impatto.

IN CONCLUSIONE:

Now What?! dimostra come i Deep Purple sappiano ancora graffiare e scrivere canzoni di alto livello e come abbiano l’hard rock che scorre nelle vene, confezionando un lavoro di alta caratura.

Ian Gillan: Deep Purple pronti per un nuovo album

ian_gillanIan Gillan, storico cantante/frontman dei Deep Purple ha precisato durante una conferenza stampa tenutasi in Messico il 22 Febbraio che la band si sente pronta per ritornare in studio per registrare un nuovo album di inediti.

Il gruppo, secondo il cantante, comincerà molto presto a buttar giù le nuove idee e se tutto andrà per il verso giusto il nuovo disco potrebbe vedere la luce nel giro di pochi mesi.

Ricordiamo che l’ultimo album in studio della band è Rapture Of The Deep (datato 2005, 18° album in carriera), quarto album con il nuovo chitarrista Steve Morse e secondo album col nuovo tastierista Don Airey, sostituti rispettamente di Ritchie Blackmore e Jon Lord.