report a cura di Iacopo Mezzano
photo report a cura di Iacopo Mezzano
Verrà ricordata tra le serate memorabili del nostro cuore la nuova calata italiana di Ted Poley, storica voce dei Danger Danger, oggi in veste solista e supportato dalla truppa italiana composta da Alessandro Del Vecchio, Anna Portalupi, Mario Percudani e Alessandro Mori. Il Druso, medio-piccolo (ma attrezzato) locale del bergamasco, rinnovato e trasformato in anfiteatro di emozioni rock, ha stretto al suo interno circa duecento anime festose e pronte a sfidare il freddo e la nebbia per cantare a squarciagola le loro emozioni e le canzoni che hanno accompagnato, o continuano ad accompagnare, la loro gioventù.
Un evento decisamente riuscito, nonostante qualche problema di acustica poi mano a mano risolto dai tecnici, che ha avuto come opening act lo spettacolo di una delle migliori realtà musicali di genere hard rock melodico della nostra Penisola, gli Hungryheart, freschi dell’uscita del loro ultimo lavoro Dirty Italian Job. Josh Zighetti (voce), Mario Percudani (chitarra e cori, l’unico tra i musicisti presenti a salire ad esibirsi due volte sul palco!), Stefano “Skool” Scola (basso) e Paolo Botteschi (batteria) tirano fuori dal cilindro la solita prestazione d’eccellenza tecnica ed esecutiva a cui ci hanno abituato, con un sound grintoso e melodico che fa divertire e cantare tutti i presenti, trovando consensi unanimi. Indimenticabili, per il sottoscritto, le energie sprigionate dalla bellissima One Ticket To Paradise e la chiusura affidata a Shoreline, singolo prezioso estratto dal nuovo album e che, ne sono certo, molti gruppi internazionali invidiano ai nostri artisti tricolori per come sa coinvolgere immediatamente il pubblico ai piedi del palco. Insomma, è stato uno show perfetto che ha confermato, a chi ancora avesse dubbi, quanto la scena rock melodica di casa nostra sia oggi viva e di assoluta qualità.
Inizia invece con Man Alive il concerto adrenalinico di un Ted Poley che sappiamo essere in Italia da diversi giorni per ultimare i lavori sul suo nuovo album solista, in uscita per la Frontiers Records. Il cantante americano non si risparmia di certo per la sua folta platea italiana, scavando nel reportorio dei suoi Danger Danger a caccia dei maggiori successi, anche questa sera egregiamente suonati dalla truppa italiana che lo accompagna e capitanata dal solito Alessandro Del Vecchio, ormai ufficialmente portabandiera della nostra Nazione melodica nel mondo. Dopo un doveroso e sentito tributo ai morti negli attentati di Parigi e del Bataclan, si entra a tutti gli effetti nel clima del concerto, per uno show interamente registrato che apparirà a spezzoni nel prossimo video musicale dell’artista. Così, Shot of Love, Turn It On, Beat the Bullet e Bang Bang vengono eseguite in rapida sequenza, con carisma e grinta da vendere, elettrizzando un pubblico veramente vestito a festa e incapace di stare fermo di fronte ai battiti pulsanti di questa musica. La tipica passeggiata tra la gente sulle note di Don’t Walk Away è la ciliegina sulla torta di uno spettacolo eccellente che, intervallato dalla preziosa Under The Gun, ha avuto un nuovo irripetibile sussulto con la colorazione tatuata di una delle stelle del braccio di Poley, da oggi definitivamente tricolore, avvenuta on stage mentre il cantante intonava Feels Like Love. Infine, One Step From Paradise e Naughty Naughty chiudono, nell’estasi globale, il concerto, prima del bis largamente richiesto dalla gente e affidato alla power ballad I Still Think About You che tutti, e davvero tutti quanti i presenti, hanno intonato in coro con lo statunitense. Fantastico!
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