Harem Scarem – United – recensione
Quando parlo di Harem Scarem mi sovvengono due immagini diametralmente opposte: la a-dir-poco-inquietante copertina dell’omonimo primo disco, degna di un maestro dell’horror e i suoni dello stesso album, solari, spensierati, scritti ed interpretati con qualità top…
Forse quel disco (1990) rappresenta una delle prime testimonianze di come l’AOR si stesse evolvendo verso una direzione più moderna (non modernista..) che ha trovato piena maturazione solo negli ultimi anni…
Nessuna sorpresa nella formazione che continua ad essere ben rappresentata dalla premiata ditta Hess & Lesperance, affiancata dalla base ritmica di Doane e dall’incontenibile Darren Smith (il ricordo della sua performance acustica very boozed, il venerdì sera del FRF 2015, è ancora limpido…)