Torna a parlare Mick Jones, storico membro dei Foreigner, che in un’intervista rilasciata durante un episodio di One On One With Mitch Lafon ha discusso dei suoi recenti problemi di salute, delle prossime date del Tour della band, dell’ultimo album acustico “In Concert – Unplugged”, dell’innesto di Kelly Hansen, della produzione di “5150” dei Van Halen, della possibilità di tornare a lavorare di nuovo con Lou Gramm, dei piani per celebrare il 40° Anniversario (con reunion della line-up di “Head Games”) e tante altre cose ancora. Riportiamo i punti salienti.
Sui suoi problemi al cuore: “Questi mi hanno veramente dato la possibilità di fermarmi e di pensare a un po’ di cose. A pensare prima di tutto dove diavolo andrà la mia vita dopo tutto questo…”
Su Kelly Hansen: “E’ stata un’incredibile aggiunta alla band. Era assolutamente fondamentale che trovassimo qualcuno che calzasse perfettamente quel ruolo. E tutto è andato sempre meglio. Non riesco a descriverlo realmente. Lui è proprio così dedito al gruppo…”
Su “5150” dei Van Halen: “Penso che mi piaceva vivere pericolosamente. Ho conosciuto Sammy Hagar abbastanza bene nel corso degli anni e quella era la connessione. C’era un’atmosfera formidabile quando sono arrivato ed ero nervoso, veramente nervoso!”
Sul 40° Anniversario e su Lou Gramm: “E’ tutto molto probabile. Abbiamo effettivamente parlato di questo e stiamo lavorando tutti insieme per cercare di farlo accadere. E’ davvero un qualcosa di eccitante. Speriamo sia fattibile…”
Sulla reunion della line-up di “Head Games”: “Lou ed io ci siamo sentiti e abbiamo mantenuto anche una sorta di comunicazione con Ian McDonald, Al Greenwood, Dennis Elliott e Rick Wills. Siamo alle prime fasi, ma stiamo cercando di mettere insieme qualcosa per commemorare (è spaventoso quando lo dico!) i 40 anni…”