Dream Company – The Wildest Season – Recensione

Dopo 13 anni di successi e dopo aver calcato palchi di tutta europa con oltre 600 concerti da cover band dei Bon Jovi è arrivato il momento per i Dream Company del loro primo album di inediti dal titolo The Wildest Season. Già all’anteprima dell’album all’HT Factory(come opener dei grandi Hardline)le canzoni avevano lasciato un segno e l’album non ha che confermato la buona sensazione avuta.
Giulio Garghentini alla voce, Enrico Modini alla chitarra, Stefano Scola al basso e Davide Colombi alla batteria sono la formazione classica dei Dream Company; sotto l’ala della Tanzan Music e del grande Mario Percudani l’album di debutto è un mix di sonorità hard rock con molta melodia.

La produzione, le ottime canzoni, il grande apporto di Stefano Scola, Davide Colombi e il suono potente caratterizzano l’album già a partire dal primo singolo e prima traccia Days In Blue, hard rock melodico e con un refrain trascinante. Mine Mine Mine e la balladScared To Be Loved continuano sulla stessa scia lasciandoci una sensazione di eightes e di raffinatezza. Che inizio! La voce di Giulio è sempre trascinante e in pezzi come Salvation e Revolution dimostra ogni sua sfaccettatura. River Of Love è la seconda ballad, il pianoforte all’inizio e l’attacco di chitarra di un grande Enrico Modini riescono ad emozionare. The Ghost è un altra chicca con un ritornello elettrizzante con un riff moderno. Il trittico finale merita ancora un plauso con pezzi veramente trascinanti; Land Of Freedom, a mio avviso il pezzo migliore del lotto, con l’intro arpeggiato di chitarra e la voce roca di Giulio è semplicemente emozionante. Il tutto rafforzato da un assolo melodico e dolcissimo. Strepitoso. Love Is Possession e Liars sono degli inni all’hard rock degli anni ’80 con dei ritornelli che si stampano in testa già dal primo ascolto e chiudono il disco ad un livello altissimo.

IN CONCLUSIONE:
Uno dei Top Album del 2019 che cresce dopo ogni ascolto; canzoni, produzione, suoni di alta caratura per un disco che gli amanti del rock melodico consumeranno. Grandi.