Black Star Riders – The Killer Instinct – Recensione

I Black Star Riders di Ricky Warwick (The Almighty, Circus Diablo) e del leggendario chitarrista Scott Gorham (Thin Lizzy, 21 Guns) sono ormai prossimi alla pubblicazione (fissata per il 23 febbraio via Nuclear Blast) di The Killer Instinct, il loro secondo album in studio nell’arco dei tre anni trascorsi dalla loro fondazione.

Con Phil Lynott e i Thin Lizzy sempre incastonati nei cuori, i cinque musicisti hanno lavorato assieme a Nick Raskulinecz (produttore di fama mondiale al lavoro per artisti come Death Angel, Mastodon, Foo Fighters, Alice In Chains, Rush, Velvet Revolver, Duff McKagan e molti altri) a un nuovo disco di puro hard rock, forte di quell’originale e stupendo intreccio di chitarre soliste che aveva reso celebre lo storico ensemble irlandese da cui la band ha avuto origine. Qui però, diversamente dal predecessore All Hell Breaks Loose (2013), i Black Star Riders riescono a discostarsi maggiormente dalla loro influenza primaria, producendo un disco un po’ più originale e forte di qualche spunto più moderno, insomma, meno derivativo e con lo spirito di gruppo maggiormente in rilievo. L’eredità lasciata dal compianto Lynott è dai ragazzi sempre raccolta, questo è certo, e Ricky Warwick appare sempre perfetto nel vestire i pesanti panni del Rocker, ma la sua prova oggi non è più soltanto una imitazione, ma bensì una riesecuzione ispirata, convincente e qualitativamente ineccepibile degli insegnamenti del Maestro. Tanto che il suo sodalizio con Gorham brilla di luce propria e raggiante, mostrandosi ancora più rafforzato che nel debutto, merito anche dell’intenso periodo passato dai due assieme a meglio conoscersi in tour. Damon Johnson dal canto suo è sempre perfetto nel supporto del suo compagno di corde, con il quale duetta in parti chitarristiche a cinque e più stelle, mentre il neo-ingresso Robbie Crane al basso regala un ottimo groove al platter, combinandosi alla perfezione con Jimmy DeGrasso alle pelli.

Le canzoni, tutte e dieci dotate di un songwriting sopra le righe, si intrecciano tra di loro dando alla registrazione una bella continuità di suoni, senza mai più di tanto ripetersi nelle strutture. E se il già singolo The Killer Instinct, assieme a Bullet Blues, vuole dare in apertura un senso di linearità con il precedente capitolo, ci pensa Finest Hour a cambiare definitivamente passo all’opera, con un sound classico, ma allo stesso tempo moderno alla Nickelback, che è davvero la fine del mondo, e che lancia immediatamente questo brano ai vertici di questa tracklist. Parimenti, Soldierstown è una stupenda cavalcata melodica in puro stile Lizzy, che lascia ampio spazio alle chitarre e al carisma vocale del singer irlandese, con Charlie I Gotta Go che si mette in luce invece grazie alla energia sprigionata dal suo refrain, corale, da stadio.

In tanti, lo ricordo, si erano chiesti perchè i BSR non avessero composto una ballad nel loro debutto. Beh, forse Gorham e soci qualche commento qua e là devono averlo letto, ed ecco presentata Blindsided, la mid-tempo che tutti noi sognavamo, capace di abbinare emozioni e melodie in un gioco di suoni e feeling degno solo dei grandi. Da brividi. Avanti poi con la solida Through The Motions, a cui segue una Sex, Guns & Gasoline in perfetto stile party, alcolica e divertentissima, marmorea nel suo avanzare roccioso, ma privo di particolari accelerate. Infine, nuova potenziale hit di questo album è Turn In Your Arms, la canzone capace di abbinare al meglio riffing, vocalità, e melodie, con assoli tremendi e tanto, tantissimo stile e groove, da vendere. Chiude l’opera You Little Liar, un altro componimento meritevole della stellina di ‘migliore canzone’ dell’album, energico e brillante grazie ad un sound ancora spettacolare e un refrain dall’appeal unico. Sensazionale.

IN CONCLUSIONE

I Black Star Riders si sono coraggiosamente tolti di dosso la nomea di ”nuovi Thin Lizzy” e hanno pubblicato un nuovo album sì debitore del genio di Phil Lynott, ma allo stesso tempo forte di uno spirito di gruppo inedito, che non è mai stato così forte in precedenza. Ne giovano il songwriting e la prova di insieme dei musicisti, tutti quanti sugli scudi e fondamentali per l’ottima resa di un platter davvero riuscito ed emozionante, da acquistare sicuramente per le vostre collezioni.

Questa band non è più una meteora, questo deve essere ormai chiaro a tutti, ma un solido gruppo a cui guardare per il proseguo futuro dell’hard rock-come-si-deve. Gorham e soci hanno fondato una realtà hard rock solida e di roseo divenire, l’unica in grado di proseguire con coerenza quel cammino musicale che si era troppo presto interrotto, nel silenzio, una trentina di anni fa. Lasciatemelo dire: tanto di cappello!

Black Star Riders: artwork e data di pubblicazione di “The Killer Instinct”

blackstarriders-480x468I Black Star Riders di Ricky Warwick (The Almighty, Circus Diablo) e Scott Gorham (Thin Lizzy, 21 Guns) hanno svelato l’artwork della copertina di “The Killer Instinct”, secondo album della band, che sarà sul mercato dal 23 Febbraio 2015 via Nuclear Blast.
La release è stata registrata lo scorso Ottobre a Nashville, Tennessee, assieme a Nick Raskulinecz, produttore di fama mondiale, già al lavoro per artisti come Death Angel, Mastodon, Foo Fighters, Alice In Chains, Rush, Velvet Revolver, Duff McKagan e molti altri.
Per promuovere il disco, il gruppo sosterrà un Tour nel Regno Unito assieme agli Europe.

TRACKLIST:
01. The Killer Instinct
02. Bullet Blues
03. Finest Hour
04. Soldierstown
05. Charlie I Gotta Go
06. Blindsided
07. Through The Motions
08. Sex, Guns & Gasoline
09. Turn In Your Arms
10. You Little Liar

I Black Star Riders sono:
Ricky Warwick – voce
Scott Gorham – chitarra
Damon Johnson – chitarra
Robbie Crane – basso
Jimmy DeGrasso – batteria

Official Website: http://blackstarriders.com/
Official Facebook: https://www.facebook.com/BlackStarRidersOfficial

A Febbraio “The Killer Instinct”, nuovo lavoro dei Black Star Riders

Black Star RidersGli hard rockers Black Star Riders hanno confermato che il loro secondo album, “The Killer Instinct”, sarà rilasciato nel mese di Febbraio tramite la Nuclear Blast.
Il seguito del debutto “All Hell Breaks Loose” del 2013 (la recensione a questo link) contiene 10 brani e uscirà poco prima del Tour che la band terrà nel Regno Unito assieme agli Europe.

Il frontman Ricky Warwick racconta: “La vita non è giusta. Non lo è stata, non lo sarà mai. A volte si deve andare avanti con un istinto assassino solo per sopravvivere nella ricerca della felicità. Nessuno può fare per voi quello che dovreste fare per voi stessi.”

La band ha lavorato con il produttore Nick Raskulinecz, dopo che il singer Def Leppard, Joe Elliott, si è ritirato dal progetto, a causa del poco tempo disponibile.
“Nick ha dimostrato di essere il produttore di classe mondiale di cui avevamo sentito tanto parlare”, spiega il chitarrista Damon Johnson. “Ha pazientemente seguito la lista completa delle canzoni con tutta la band e poi ci siamo concentrati sul giusto materiale per rappresentare al meglio i Black Star Riders nel 2015.”

TRACKLIST
01. The Killer Instinct
02. Bullet Blues
03. Finest Hour
04. Soldierstown
05. Charlie I Gotta Go
06. Blindsided
07. Through The Motions
08. Sex, Guns & Gasoline
09. Turn In Your Arms
10. You Little Liar

Official Website: http://blackstarriders.com/
Official Facebook: https://www.facebook.com/BlackStarRidersOfficial

Black Star Riders: il nuovo album sarà prodotto da Joe Elliott

blackstarridersbandI Black Star Riders entreranno in studio alla fine del 2014 per registrare il successore del debut “All Hell Breaks Loose” (qui la nostra recensione) uscito lo scorso anno tramite Nuclear Blast.

La band (3/5 provenienti dai Thin Lizzy) ha inoltre annunciato Joe Elliott (Def Leppard) come produttore del nuovo disco, con uscita prevista nel 2015.

Black Star Riders:

Ricky Warwick (vocals)
Scott Gorham
(guitar)
Damon Johnson
(guitar)
Marco Mendoza
(bass)
Jimmy DeGrasso
(drums)

HiRock Festival 2013 – Day 1 –

HiRock-Festival-2013-Chiemgau

    HiRock Festival 2013  – Day 1 –

   Max Aicher Arena  Inzell – Germany-

Melodicrock.it non poteva mancare all’appuntamento con l’HiRock Festival, che si è svolto in un piccolo paese nel sud della Germania chiamato Inzell. La pioggia ci accompagna fin dall’arrivo in Germania ma nonostante tutto l’affluenza del pubblico è notevole e la location, la Max Aicher Arena, ci accoglie con un bel palco di medie dimensioni, tantissimi stand di vendita merchandising, dischi e tutto quello che un rocker può sognare, birra compresa!

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A causa del traffico e della pioggia purtroppo arriviamo alle 15:35, proprio quando gli H.E.A.T. stanno salutando il pubblico….peccato perchè nonostante il poco tempo a disposizione sembra sia stato un gran concerto….

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Attendiamo i Voodoo Circle e puntualissimi ecco arrivare David Readman(voce), Alex Beyrodt(chitarra) e Mat Sinner(basso) che si presentano sul palco  e il pubblico si infiamma! L’hard rock melodico, figlio dei Whitesnake è classe pura; la voce di David è carica,potente e cristallina e le canzoni non sono da meno.Beyrodt alla chitarra è perfetto e non sbaglia una nota e le canzoni sono trascinanti e ben suonate. Heart Of Babylon è da applausi, Cry For Love live ha una marcia in più e canzoni come Graveyard City e Tears In The Rain (perfetta per la giornata) trasmettono emozioni pure. Grande Performance. Un gruppo da seguire e troppo sottovalutato.

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DSCN3707Tocca ora ai Black Star Riders (o Thin Lizzy 2). Il loro è un debutto live in quanto si tratta della seconda data con la nuova formazione, con il solo Scott Gorham rimasto della storica band. La setlist si suddivide in pezzi del nuovo album e parecchi pezzi storici. Le nuove All Hell Breaks Loose, Bound For Glory riescono a lasciare il segno grazie anche all’ottima performance vocale di Ricky Warwick, ma è su brani come Jailbreak,Waiting for an Alibi e The Boys are Back In Town che il pubblico esplode e canta a squarciagola. Mendoza al basso è una macchina da hard rock e Gorham è sempre una garanzia. Ottimi.

SETLIST:
1. All Hell Breaks Loose
2. Jailbreak
3. Bloodshot
4. Waiting For An Alibi
5. Hoodoo Voodoo
6. Massacre
7. Kingdom Of The Lost
8. Valley Of The Stones
9. Emerald
10. Bound For Glory
11. The Boys Are Back In Town

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DSCN3750 Si arriva agli Europe, il primo dei tre “grandi” nomi; le canzoni proposte virano tutte sugli ultimi lavori della band e Tempest sembra faticare parecchio con la voce. Ne abbiamo la prova sui canzoni come Carrie,Rock The Night e Superstitious dove ci sono vistosi cali di tono ed errori. Nonostante questo il pubblico si esalta sulle bellissime Riches To Rags, Last Look At Eden, Not Supposed To Sing The Blues e sull’immancabile The Final Countdown.Il gruppo invece è sempre carico, con un John Norum sugli scudi,impeccabile e con dei gran suoni di chitarra.

SETLIST:
1. Riches To Rags
2. Firebox
3. Not Supposed To Sing The Blues
4. Scream of Anger
5. Superstitious
6. Love Is Not the Enemy
7. Carrie
8. Seven Doors Hotel
9. Rock the Night
10. Last Look at Eden
11. The Final Countdown

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DSCN3811Pronti per l’arrivo dei Journey, scopriamo che c’è stato un cambio di headliner e vediamo alzarsi il simbolo del serpente bianco, i Whitesnake…Notiamo subito l’immenso “muro”di amplificatori del duo Doug Aldrich e Reb Beach e l’imponente batteria del grande Tommy Aldridge ma gli occhi sono puntati tutti su David Coverdale. La critica sul suo stato vocale è stata impietosa, ed effettivamente le canzoni sono calate tanto di tonalità e la fatica sui vecchi brani è notevole. Nonostante questo Mr.Coverdale ha un carisma incredibile, movenze uniche e le canzoni sono micidiali e fanno dimenticare tutti i problemi appena descritti. Da ricordare l’impressionante assolo di batteria di Aldridge fatto tutto senza bacchette e a mani nude!! Spettacolo puro!

SETLIST:
1. Give Me All You Love
2. Ready an’ Willing
3. Can You hear The Wind Blows
4. Don’t Break My Heart Again
5. Is This Love
6. Gambler / Love Will Set You Free
7. Guitar Duel
8. Steal Your Heart Away (con Drum solo)
9. Forevermore
10. Best years/Bad Boys
11. Fool For Your Loving
12. Here I Go Again
13. Still Of The Night

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Ore 21:30, il palco è praticamente svuotato, solo un amplificatore, una batteria e un pianoforte….ed ecco arrivare la leggenda Journey. Il “piccolo” Arnel Pineda ha un leggeroDSCN3874 calo vocale e si nota fin dalla prima Separate Ways, ma passando il tempo riesce a cavarsela egregiamente. Any Way You Want It è un altro inno che il pubblico apprezza, mentre Keep On Runnin’ porta alla voce il batterista Deen Castronovo con una prova superba. Momento di dolcezza con Lights e Open Arms dove Pineda è impeccabile mentre Neal Schon è in piena forma e non sbaglia nulla. Jonathan Cain tra chitarra e pianoforte riesce sempre ad incantare, mentre l’inossidabile Ross Valory al basso e all’alba dei suoi 64 anni(!) riesce ad emozionare sempre. La chiusura è affidata al classico Don’t Stop Believin’ e ancora una volta il pubblico si emoziona ed entusiasma come fosse la prima esibizione dei Journey. Immensi.

SETLIST:
1. Separate Ways (Worlds Apart)
2. Any Way You Want It
3. Ask The Lonely
4. Only The Young
5. Stone In Love
6. Keep On Runnin’
7. Edge Of The Blade
8. Lights
9. Open Arms
10. One More
11. Escape
12. Dead Or Alive
13. Wheel In The Sky
14. Be Good To Yourself
15. Faithfully
16. Don’t Stop Believin’

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Una grandissima giornata di Rock, un festival ben organizzato in un posto incantevole e con un impianto sonoro degno dei nomi sul palco!!!

Grazie HiRock !!

Black Star Riders – All Hell Breaks Loose – Recensione

Se ne sono dette di tutti i colori su questo nuovo progetto nato dalle ceneri della reunion dei Thin Lizzy, e sul se fosse o meno giusto procedere con questa nuova musica, sul se si dovesse o meno mantenere lo storico moniker, sul fatto che l’uscita di un nuovo disco volesse cancellare la memoria di una leggenda come Phil Lynott, sul se invece ciò volesse essere un ulteriore tributo alla sua figura, eccetera, eccetera.

Con l’uscita dalla formazione dei membri storici Brian Downey e Darren Wharton credo che la band abbia fatto il giusto gesto di depositare sui morbidi guanciali della storia l’imponente nome Thin Lizzy per dar vita ufficialmente ai Black Star Riders, sostanzialmente un nuovo gruppo (dei Lizzy resta il solo originale Scott Gorham) che ha debuttato con All Hell Breaks Loose il 24 maggio via Nuclear Blast.
Continue…