intervista a cura di Iacopo Mezzano (con l’aiuto in lavorazione di Alessandro Lifonti)
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Scimmiottando una nota pubblicità televisiva, essere contattati dalla manager del cantante Johnny Gioeli, voce di formazioni come Hardline, Axel Rudi Pell, Crush 40, per una intervista esclusiva per Melodicrock.it fortemente richiesta dal suo assistito, non ha prezzo. E ci da la portata della bontà del lavoro che stiamo svolgendo e dell’affetto che stiamo ricevendo non solo da parte vostra, nostri incredibili lettori, ma anche da chi lavora nel business, e che da diversi anni ne è simbolo.
Gioeli. Beh, Johnny l’avevamo conosciuto qualche anno fa durante le riprese del video di Fever Dreams e ne avevamo immediatamente apprezzato l’incredibile carattere e la sua capacità di far sentire a proprio agio le persone intorno a lui. E’ uno che avrebbe i mezzi per potersela tirare come una star, è un armadio di muscoli che ha talento più di ogni altro (e lo dimostra anche quando canticchia un motivetto da quattro soldi, ve lo assicuro), ma invece è un ragazzone come tanti, uno che viene lì, scherza con te e ti da una pacca sulla spalla invece che stringerti in modo freddo la mano. E’ un mito, davvero, e non lo dico da fan, ma da adetto ai lavori che ha spesso a che fare con artisti simili.
Con lui non potevamo perciò limitarci a una intervista di dieci domande e via, magari concentrata solo sul suo prossimo e primo album solista in uscita. No. Sapendo come Johnny è fatto, ne abbiamo approfittato immediatamente e siamo andati a scomodarlo più del dovuto con una miriade di domande che ripercorrono ogni istante della sua carriera. Gioeli si è fatto trovare pronto, e ha sfornato una serie di risposte che hanno dello straordinario. Non scherzo. Non a caso, è lui il nostro idolo italo-americano preferito..
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