Revolution Road: nuovo progetto con Stefan Berggren al microfono

revolutionroad250I Revolution Road sono un nuovo progetto nato dalla mente di Alessandro Del Vecchio (Edge Of Forever, Hardline, Lionville, Fergie Frederiksen) e Gregor Klee, mastermind dell’etichetta Avenue Of Allies.

L’idea dei due era quella di far uscire un nuovo disco pescando il cantante tra quei nomi che negli ultimi anni non avevano rilasciato alcun materiale arrivando a scegliere il nome di Stefan Berggren, cantante degli Snakes In Paradise e Company of Snakes.

Revolution Road uscirà il prossimo 22 Novembre.

 

Tracklist:

1) Wings Of Hope    4:15 (Music & lyrics : Alessandro Del Vecchio)
2) Shooting Star     4:34 (Music: Stefan Berggren, lyrics: Stefan Berggren / Thomas Jakobsson)
3) Revolution Road     5:18 (Music: Carmine Martone / Alessandro Del Vecchio, lyrics: Alessandro Del Vecchio)
4) Hold On     4:20 (Music: Francesco Marras / Alessandro Del Vecchio, lyrics: Alessandro Del Vecchio)
5) Ain’t Gonna Give My Heart Away     6:09   (Music & lyrics: Alessandro Del Vecchio)
6) Love’s Got A Hold On Me    4:07 (Music: Stefan Berggren / Markus Jidell, lyrics: Stefan Berggren)
7) Losing You     4:37 (Music: Carmine Martone / Alessandro Del Vecchio, lyrics: Alessandro Del Vecchio)
8) Take Your Love To Town      5:25 (Music: Paul Logue / Alessandro Del Vecchio, lyrics: Alessandro Del Vecchio)
9) Pretending Hearts     3:54 (Music & lyrics: Stefan Berggren / Thomas Jakobsson)
10) Balloon     5:18 (Music: Stefan Berggren, lyrics: Stefan Berggren / Thomas Jakobsson)

Prodotto da Alessandro Del Vecchio.
Registrato, mixato e masterizzato da Alessandro Del Vecchio negli Ivorytears Music Works, Italy.

Registrazioni addizionali agli Grandjam Production, Sweden, Screaming Shadows Studio, Italy, Masquerade Ball Studio, Scotland, GuitarSlinger Studio, Germany.
Produttore Esecutivo: Gregor Klee.

Revolution Road:

Stefan Berggren: Lead vocals, backing vocals, acoustic guitar on “Shooting Star”, “Pretending Hearts” and “Balloon”;
Alessandro Del Vecchio: Keyboards, Hammond and backing vocals;
Francesco Marras: Lead and rhythm guitars;
Carmine Martone: Lead and rhythm guitars;
Paul Logue: Bass;
Francesco Jovino: Drums.

Guest musicians:

Alex Beyrodt: Guitar solo on “Ain’t Gonna Give My Heart Away”;
Thomas Jakobsson: Additional rhythm guitars on “Pretending Hearts”;
Marcus Jidell: Lead guitar solo and additional rhythm guitars on “Love’s Got A Hold On Me”;
Stefan Jonsson: Lead guitar solo & additional rhythm guitars on “Shooting Star”, lead guitar and rhythm guitar solo on “Pretending Hearts”.

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Fate: tutti i dettagli di “If Not For The Devil”

fate2013-cover-webI danesi Fate tornano sul mercato con un nuovo album intitolato “If Not For The Devil”, che verrà rilasciato in tutto il mondo il 22 Novembre tramite Avenue Of Allies.

A distanza di due anni da “Ghosts From The Past”, il gruppo torna con la stessa line up del precedente lavoro: Dagfinn Joensen al microfono, Torben Enevoldsen alle chitarre, Mikkel Henderson alle tastiere, Peter Steincke al basso e Jens Berglid alla batteria.

Tracklist di “If Not For The Devil”:

01. Reaping
02. If Not For The Devil
03. Bridges Are Burning   (clicca qui per l’anteprima)
04. Feel Like Making Love
05. Gambler
06. Hard To Say Goodbye   (clicca qui per l’anteprima)
07. Made Of Stone
08. Man Against The Wall    (clicca qui per l’anteprima)
09. My World
10. Turn Back Time     (clicca qui per l’anteprima)
11. Taught To Kill
12. Gimme All Your Love

Tutte le canzoni scritte e prodotte dai Fate. Mixato e masterizzato da Jacob Hansen negli Hansen Studios.

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Fab Box – Music from the Fab Box – recensione

A pochi giorni dal compleanno di Fabrizio Ugolini MelodicRock.it decide di fargli un piccolo regalo. Facciamo infatti un salto nel 2009 e recuperiamo uno degli album che in quell’anno hanno tenuto alto il tricolore  per quella rinascita Italiana in ambito Aor avvenuta nell’ultimo periodo e  iniziata idealmente l’anno prima con lo splendido No Man’s Land dei Myland e che continuerà nel 2010 con Shining Line e nel 2011 con l’ottimo Lionville.
Stiamo parlando dei Fab Box e del loro Music from the Fab Box, album nato dalla collaborazione proprio tra Fabrizio Ugolini e Massimo Bozzi, due artisti Italiani con un passato musicale di tutto rispetto sia sul territorio nazionale (Lucio Dalla, Biagio Antonacci, Mina, gli Stadio…) che internazionale (Joseph Williams dei Toto e Danny Vaughn dei Tyketto per fare due nomi…).

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Lionville – Lionville – Recensione

I Lionville non sono altro che il nuovo progetto in cui la Avenue of Allies del grande Gregor Klee ha puntato molte delle sue scommesse in ambito AOR. Dietro questo curioso monicker si cela un talento anzi, dei talenti tutti italiani che rispondono al nome di Stefano Lionetti e suo fratello Alessandro Lionetti (in veste di produttore esecutivo). I due fratelli, guidati da una passione sfrenata per l’Aor appunto, che ha avuto il suo culmine nei gloriosi anni ottanta e che ultimamente sta riscoprendo una rinascita e una rifioritura grazie alla linfa preziosa delle nuove leve (in aggiunta alle band storiche), hanno pensato bene di chiedere l’aiuto alla struttura portante degli Shining Line (altro super progetto ITALIANO di qualità sopraffina uscito nel 2010 e di cui potete leggere qui la recensione) primo fra tutti il suo creatore Pierpaolo “Zorro11” Monti in veste anche qui di batterista, seguito da Mario Percudani (HungryHeart, Shining Line…) e Andrea Maddalone (Jon Anderson, Zucchero…) alle chitarre, Amos Monti (altro membro Shining Line) e Anna Portalupi (Skill In Veins ecc.) al basso e dall’ormai iperattivo Alessandro Del Vecchio come tastierista e produttore. Mancava da scegliere soltanto il singer, e stavolta si è deciso di puntare su un cantante unico in tutte le tracce piuttosto che varie guest stars che si alternavano come negli Shining Line e la scelta è caduta su Lars Säfsund, giovane promessa del panorama melodico scandinavo che ha già dimostrato tutta la sua bravura nel debutto stratosferico dei Work Of Art nel 2008. Lars canta da solista su quasi tutte le canzoni affiancato di tanto in tanto al microfono da Stefano Lionetti in vari duetti, nonostante quest’ultimo si soffermi più che altro ai cori e a qualche incursione alla chitarra. Se ancora tutto questo non vi sembra abbastanza vi basti sapere che al disco hanno collaborato grandi nomi della scena rock melodica come Richard MarxBruce Gaitsch (Richard Marx, Chicago ecc…), Tommy Denander, Sven Larsson (Street Talk), Arabella Vitanc (Alyson Avenue) ed Eric Martensson (Eclipse, W.E.T.). La parte fondamentale però quando si parla di un album musicale sono le canzoni di cui esso è composto per cui tuffiamoci in questo vortice incredibile.
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Danger Zone – Line Of Fire – Recensione

In pochi fra i giovani conosceranno la triste storia degli italianissimi Danger Zone, un gruppo nato a metà anni 80 in quel di Bologna per volontà del mastermind Roberto Priori (chitarra solista) e che nel giro di pochi anni sarebbe stato sicuramente una delle stelle più brillanti nel panorama melodic rock mondiale. Avete letto bene, “sarebbe stato”, perchè purtroppo per tutta una serie di motivi la band non è riuscita a fare quell’ultimo passo che li avrebbe consacrati come realtà importante nel genere al pari perchè no dei Danger Danger, Ratt, Winger & Co. Ma procediamo con ordine: la band nell’1984 pubblica il suo primo Ep “Victim Of Fate” che permette loro di girare in diversi festival fino ad aprire ad un gruppo importante e famoso come i Saxon. Da quel momento la band sembra pronta a fare il salto di qualità pronta ad approdare in quel di Los Angeles, nell’America tanto importante e cara che avrebbe permesso ai Danger Zone di ottenere il meritato successo. L’album era stato registrato durante tutto il 1989 nei dintorni di Venezia e mancava solo il mixing finale che si stava svolgendo nei Quad Studios di New York sotto la guida di produttori importanti come Stephan Galfas (Meat Loaf, Savatage, Stryper, Saxon), Jody Gray e Mark Cobrin (Loudness, EZO) ma qualcosa andò per il verso sbagliato: la band allora composta da Giacomo “Giga” Gigantelli (voce), Stefano Peresson (chitarra e tastiere), Stefano Gregori (basso), Paolo Palmieri (batteria) oltre che dallo stesso Priori dovette affrontare vari problemi con la casa discografica che ritardò l’uscita di “Line Of Fire”. Tutto questo percorso però non fu immediato e ciliegina sulla torta l’arrivo di quel tornado proveniente da Seattle chiamato grunge che distrusse definitivamente ogni speranza per tutte le band di quel genere melodico (e cotonato) che avevano dominato per tutti gli anni ’80, Danger Zone compresi. Il disco comunque riuscì a guadagnarsi negli anni una certa fama tra gli estimatori del genere circolando quasi come un clandestino per tutti questi anni fino a quando nel 2010 Roberto Priori decise di riunire la band che con l’aiuto dell’etichetta Avenue Of Allies è riuscita finalmente a regalarci questo “Line Of Fire”: un tuffo tutto italiano nel mondo del rock anni 80!
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Arrivano gli “Avenue of Allies Archives”

Avenue of AlliesBuone nuove dall’etichetta tedesca Avenue of Allies che a fine aprile ha dato il via ad una nuova serie chiamata appunto Avenue of Allies  Archives che altro non sono che ristampe di alta qualità di dischi fino ad oggi non disponibili fuori dal territorio Giapponese (almeno per questi primi 5 della serie).
Già questo basterebbe a far sobbalzare più di un Aormaniaco, ma la Avenue non si è fermata qui.  Infatti ogni ristampa conterrà booklets dettagliati con i testi dei pezzi, note degli artisti, i crediti per ogni singolo pezzo e soprattutto dove disponibile delle esclusive bonus tracks.
Ciligina sulla torta, le prime 1000 copie di ogni Cd della serie usciranno in una speciale edizione limitata e numerata!

Questi i primi 5 titoli della serie che vedono la rinascita di vere e proprie perle di Aor e Westcoast internazionale:

King Of Hearts – 1989 (Avenue 1105 0025 – Avenue Archives Vol. 1)

King of Heart - 1989L’album di debutto mai rilasciato. I King of Hearts sono: Tommy Funderburk, Bruce Gaitsch, Kelly Keagy & George Hawkins, con Bill Champlin (Chicago), CJ Vanston (Richard Marx, Steve Lukather), e i membri degli Eagles Timothy B. Schmit & Randy Meisner

George & G. – So Much To Say (Avenue 1106 0026 – Avenue Archives Vol. 2)
George & G - So Much To Say include 2 bonus tracks. Originariamente rilasciato nel 2006, un misto di Westcoast e Aor con un classico sound alla Toto o Chicago e vede la partecipazione di Bill Champlin, Joseph Williams, Jason Scheff, Warren Wiebe, Alex Ligertwood, David Garfield, Eric Marienthal, Lou Pardini and molti altri.

David Roberts – All Dressed Up (Avenue 1107 0027 – Avenue Archives Vol. 3)

David Roberts - All Dressed Up Registrato nel 1982, uno dei classici del Westcoast. Completamente rimasterizzato e con la partecipazione di Jeff Porcaro, Steve Lukather, Jay Graydon, David Foster, Greg Mathieson, Mike Porcaro, Paulinho Da Costa, Bill Champlin, Joe Chemay, Tom Kelly and molti altri.

David Roberts – Better Late Than Never (Avenue 1108 0028 – Avenue Archives Vol. 4)

David Roberts - Better Late Than NeverNel 2008 torna uno dei più grandi autori Aor (Bad English, House Of Lords, Signal, Starship, Jimmy Barnes, Lee Aaron, Boulevard, Nielsen Pearson). Pezzi scitti in collaborazione con John Waite e Randy Goodrum., Michael Landau, Mike Baird, Luis Conte, Fred Mollin, Abraham laboriel Sr., Pat Coil, Shannon Forrest, Brent Mason

David Roberts – The Missing Years (Avenue 1109 0029 – Avenue Archives Vol. 5)

David Roberts - The Missing Years Include due bonus e 15 pezzi rimasterizzati dall’archivio di David. Con la partecipazione di Stan Meissner, John Albani, Anthony Vanderburgh and Arnold Lanni

Hell In The Club: il video di “On The Road”

httpv://www.youtube.com/watch?v=6297s9EEeQE

Direttamente da “Let The Games Begins”, debut album degli italiani Hell In The Club in uscita il 28 Gennaio tramite Avenue Of Allies, ecco il video del primo singolo dal titolo “On The Road”.

Già dai primi secondi questi ragazzi sembrano promettere davvero bene con un sound perfettamente “sleaze”, un bel ritornello sostenuto da ottimi cori e il classico appeal glam.

La band è composta da: Damnagoras (voce), Andrea Buratto (basso), Federico Pennazzato (batteria) e Andrea Piccardi (chitarra).
Come i più esperti avranno già notato, i membri degli Hell In The Club sono tutti musicisti di assoluto valore già in altre band italiane molto famose quali Elvenking (Damnagoras) e i Secret Sphere (Andrea Buratto e Federico Pennazzato).

Motivo in più per tenere d’occhio gli Hell In The Club e il loro “Let The Games Begins”.

Miss Behaviour – Till We Meet Again – video ufficiale

httpv://www.youtube.com/watch?v=SchX6n6EQZg&feature=player_embedded

Arrivati al loro secondo album intitolato Last Woman Standing (uscirà a brevissimo sotto etichetta Avenue of Allies)che segue il primo Heart Of Midwinter del 2006 i Miss Behaviour sembra che puntino molto in alto!

Pur nella sua classicità questa bella ballata non può che essere per loro uno splendido biglietto da visita per quello che noi speriamo sia un bellissimo album! Vi faremo sapere al più presto se i Miss Beahviour manterranno le loro promesse…