Andy Rock – This Time – recensione
Il rock melodico tenta disperatamente di rivivere una seconda giovinezza e lo fa da qualche anno a questa parte con il supporto di grandi etichette discografiche che là dove sentono profumo di grandi potenzialità investono e riescono a tirare su giovanissime rock star che avranno poi l’ingombrante fardello di tenere in auge l’intero movimento Hard Rock. Ci sono invece artisti che purtroppo non riescono a scrollarsi di dosso clichè troppo ancorati ad un AoR destinato esclusivamente a vecchie stazioni radio americane bisognose di ciò che si viveva negli eighties. Nulla di accattivante; principalmente perché eccessivamente morbido e lontano da sonorità che oggi si fanno sempre più taglienti anche nel mondo dell’Hard Rock; giocando con sapiente astuzia e giostrandosi fra la compatezza dell’Alternative e la sfrontatezza dello Street/Sleazy. Il chitarrista greco Andy Rock leader e fondatore dei Wild Rose malgrado abbia buone frecce al suo arco, non riesce ad allontanarsi da un sound che per far gridare veramente al miracolo avrebbe bisogno di un songwriting ispirato e di arrangiamenti che facciano da ponte fra il vecchio e il nuovo. Non accade e il tutto risulta essere un omaggio a nomi portanti del movimento AoR a stelle e strisce.. Andy Rock presenta “This Time”, il suo secondo lavoro solista e non sembra si allontani troppo da ciò che propone con i suoi Wild Rose.