Yuri Picasso

Non male @Yuri

esatto @yuri

A livello estetico si beve a colazione Chez Kane.
Scherzi a parte, (ho preso spunto dal commento del buon @Lorenzo), a me vocalmente non dispiace, anche se è un clone del 2023 di cose già sentite in un grande passato.
Avvallo quanto a scritto @Yuri:
“l’attitudine c’è”
e solo da levigare 🙂

Effettivamente il terzo album è la cosiddetta prova del nove.
L’ho ascoltato alcune volte e non mi ha preso come “Time for a miracle”.
Ci sono delle discrete canzoni (“Surrender” e “Emelie” su tutte) un lento che, come ha detto @yuri, non è all’altezza di quelli presenti nell’album solista di Kent.
Nel complesso mi aggrego al voto dato in recensione.

Sono d’accordo con @Yuri anche se il suono della batteria non mi piace!

Bella recensione @yuri.
Prendo spunto da una tua frase posta a fine recensione:
“Lavorando spesso su tonalità ed ottave acute, alcune canzoni (all’interno della loro intera discografia) risultano similari”
Effettivamente all’ascolto dell’intero disco io mi sono perso e ad un certo punto mi è sembrato un pò tutto uguale.
Però qualche canzo…[Leggi tutto]

In linea con quanto scritto da @Yuri.
Per quanto riguarda questo “III”, devo dire che i due singoli “Let Life Begin Tonight” e “Purple Dynamite” mi piacciono (più il primo che il secondo). Il resto mi sembra il solito minestrone.

Hai perfettamente ragione @Yuri.
Qualche giorno fa sono andato a riascoltare il vinile di “Tunguska” dei Treat. Beh, produzione imbarazzante.

Sono in linea con quanto scritto da te in merito a “questo è il terzo disco dei PP”.
Inizialmente avevo preparato un pezzo di recensione, poi diventata un piccolo contributo a quella di @Yuri, in cui mi chiedevo un pò il senso di questo album solista. Alla fine della fiera, ne apprezzo il contenuto, dove Kent dimostra la sua classe dietro il microfono.