Yuri Picasso

lavoro piacevole, maturo che sa guardare al passato della band aggiornando il sound dove necessario
7 glielo do

Buon disco, sulla falsa riga del precedente. Alcune linee vocali più malinconiche, peccato per i suoni troppo omologati. Promosso

grazie rockest. quest’album aldilà della prevedibilità e della standardizzazione dei suoni risulta + che valido oggi e sarà cosi in futuro 🙂

concordo su tutto , e mi auguro sti progetti vengano abrogati di legge

ascolterò !

Concordo con paolo
Peccato, qualche buono spunto ce per quanto ordinario

Bah bah bah….. Tralasciamo.

purtroppo a questo giro sento il disco diversamente dalle orecchie del sempre ottimo samu.
da “Princess Alice….” in poi, i dischi dei Magnum sono quasi intercambiabili , qualcuno uscito meglio, qualcuno peggio. Eccesso di omogeneità vista la quantità (discorso simile ad axel rudi pell). Stima per l’età, per la carriera e per alcune fasi de…[Leggi tutto]

per (S)fortuna

mmm……mmm…..con quale line up dovrebbero ripresentarsi senza erik scot ? mark baker songwriter ? vedremo 🙂

a occhio i più citati sono nitrate e winger ? 🙂

band consigliata da Francesco
ottimo disco, ottima band

in buona parte d’accordo con vittorio.
voce monocorde, pezzi scontati, privi di personalità o di spunti memorabili.
salvo “danger” solo parzialmente perchè il bridge è identico a un passaggio delle vixen (non ricordo il titolo del brano).
e “here i am” per la partitura di pianoforte

bel disco, in linea con i precedenti Epic e Contagious
pezzo preferito Under the Blood Red Sky

Mi trovo d’accordo con Giulio e Mark per quanto riguarda la perizia dei lenti.
Nonostante il timbro di Calle non mi esalti. 75 se lo merita.
Buona band, a patto che le uscite discografiche non aumentino di frequenza

Concordo con voi, disco che zoppica, 6 non di più

Come sottolineato da Vittorio un buon disco, valido, clone dello Steve Perry solista e dei Journey di raised on radio. C’è chi lo amerà e chi lo disprezzera’ x lo stesso motivo

li ho ascoltati su spotify. sembra un tentativo di rendere brutte canzoni belle, non riuscito grazie a degli arrangiamenti simili agli originali