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Vittorio Mortara

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    7th Crystal – Delirium – RecensioneDefinire il genere musicale proposto da questo nuovo combo svedese è la prima difficoltà di questa recensione. Senz’altro la prima cosa che salta all […]

    • Lasciato completamente indietro e… che errore… album veramente interessantissimo che spazia in più territori (dal pop rock al melodic rock, hard rock e qualcosina di metal) e lo fa sempre con grande qualità… voce poi veramente fantastica.

    • In lista d’ascolto da qualche giorno ed ora che ho letto la buonissima recensione di Vittorio la curiosità cresce…….

    • Album attualmente in ascolto insieme ai Levara…
      Saprò presto dirvi.
      In ogni caso, sono troppo contento quando escono album di ragazzi così giovani e motivati.

      • LEVARA se non sei un metallaro puro (tradotto: ti piace anche roba soft rock al limite del Pop) per me è un gran bell’album!

        • Infatti la prima impressione a caldissimo è proprio quella del gran disco… 🙂

          • Ho ascoltato i Levara. La mia impressione a caldo è che il giovane Lukather, come molti suoi coetanei, sia un fan dei Coldplay. In aggiunta ha assunto pure il bassista degli One Direction. Risultato: il sound è quello del pop rock degli anni 2000 con un cantante di gran lunga superiore a quello delle band citate e con qualche influenza della musica di papà. Piacevole ma non da gridare al capolavoro e tantomeno originale…

        • Levara ascoltato e sinceramente assieme agli OCEAN HILL sono fra le piacevoli sorprese in ambito rock pop melodic etc etc , etichette a parte è da un pò che vado alla ricerca di nuove band decisamente più stimolanti ed originali invece dei soliti cloni heat/eclipse/wet/e bla bla bla

    • 5,5 !!!! Questo è il voto dato su una stranota rivista……vabbè non discuto i gusti ma mi chiedo come si fa dare una insufficienza piena a sto cd. Forse al recensore di turno arrivano troppi promo e non riesce ad ascoltarli con attenzione ( voglio essere buono) ma qui siamo davanti ad un prodotto che merita, niente di stratosferico ma piacevole e soprattutto abbastanza personale . Va ascoltato più volte per apprezzarne ogni sfumatura, non é un disco da una botta e via, ottimi i suoni. 7,5 ci sta tutto.

      • Pienamente concorde.
        Come anche giustamente evidenziato in recensione: il disco non è banale, è raffinato nella ricerca delle melodie che sono varie ed articolate oltre a rimanere molto orecchiabili.
        Il cantante è un valore aggiunto non trascurabile.
        5.5 non si può sentire
        Per me 8 pieno (anche se il puro voto e un numero “arido” e soggettivo.)….ascoltare, riascoltare e poi giudicare.

    • L’ho ascoltato tre volte finora e anche a me sembra molto bello… sicuramente cresce con gli ascolti, in ogni caso mi sembra una band molto interessante e da tenere in considerazione

    • Anche per me si tratta di un eccellente disco di esordio.
      La produzione è assolutamente spaziale, moderna, piena e potente, esattamente come piace a me.
      I pezzi ci sono, e non sono di facile presa come potrebbe sembrare.
      L’album è in realtà molto complesso e necessita di molteplici ascolti per poter essere apprezzato appieno.
      Notevole la vena malinconica che pervade un po’ tutto il disco.
      Li definirei gli Evanescence del Melodic Rock.

      A me sono piaciuti moltissimo.

      83/100

      P.s.: attenzione, non siamo in pieno “Tamarr Melodic Rock”: per quello aspettiamo la bomba atomica degli Eclipse che sarà sganciata fra qualche giorno…

    • Questi Seventh Crystal hanno fatto un gran bel lavoro. Dalla copertina alle canzoni che sono molto interessanti, per struttura e idee.
      Bravi!
      Ps Non toccatemi la voce di Danny Vaughn 🙂

    • Un 70/100 lo merita tutto, tanti cliches fin troppo abusati ma almeno 4/5 brani si fanno ascoltare con molto piacere

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    Ma chi sono questi Save The World? A parte la militanza di Dan Tracey nella band di Alan Parson in qualità di cantante e chitarrista, la bio parla della partecipazione dello stesso alla composizione delle colonne […]

    • Band estremamente interessante fatta di ottimi interpreti.
      A me è piaciuto molto + il primo “One” (pure la cover era più ispirata) che questa seconda uscita.
      Le mie preferite sono la stupenda “Miss Muse”, Defenders Of The Faith” e “Daphne Blue”.
      Bella sorpresa

    • Ogni tanto tra l’infinita marea di uscite, frontiers ne azzecca qualcuna e questa è veramente ottima , dalla cover pensavo al solito gruppo power trita palle metal invece sono rimasto piacevolmente sorpreso , ad un primo ascolto distratto ne sono seguiti altri che mi coinvolgevano sempre di più . Giustissimi i richiami ai boston ma il disco si regge da solo, ottimi veramente ottimi sti STW , 8 pieno!!!!!!!!!!!

    • ….e cmq a me who’s that girl di madonna piace :-):-)

    • Secondo me sono un inno alla mediocrità.
      Sono mediocri negli intenti, nell’immagine e nelle prestazioni.

      A parte la loro improponibilità visiva (…una band di obesi…), i pezzi producono delle sensazioni di deja-vu imbarazzanti. Lui ha una voce che strema dopo solo tre canzoni…la produzione è ovviamente di plastica…

      Da parte mia un fraterno invito a dimagrire il prima possibile.

      57/100

    • L ho trovato imprevedibilmente piacevole.
      Si salta da una sfumatura all’altra all’interno dell’universo melodic rock. Nulla da strizzare gli occhi, ma cmq un buon mix

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    Devo dire la verità, di fronte a band come questi FarCry, il vostro redattore si trova in grave difficoltà nel redigere una recensione. Da non confondere con i quasi omonimi Farrcry, autori nel 1992 del m […]

    • Quando una copertina è il presagio del contenuto.
      L’ho ascoltato solo fino alla canzone n°7 e poi mi sono fermato bruscamente.
      Salvo solo ” I Am Your Man”; sono in linea con voto e buona parte della recensione.

    • Heaven del loro debut continua ad essere una delle canzoni sconosciute più fighe di tutti i tempi

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    All’inizio furono i Beatles, con le loro canzoncine facili facili che tutti conoscevano e canticchiavano sotto la doccia. Poi giunsero i Led Zeppelin, con i loro riffoni di chitarra distorta e la voce sensuale d […]

    • Sempre grandi i cheap, li seguo da sempre e per me questo ritorno alle origini funziona alla grande. Già ordinato!!!!!

    • Sono molto scettico.

      Vittorio lo lascia intendere fra le righe: non ne hanno preso più una dal loro trionfo di fine anni 80, quando piovevano hits e canzoni di epicità incredibile (…Mighty wings è per me completamente alla pari con Eye of the Tiger , quanto ad iconicità sonora e immortalità motivazionale…).
      Dubito molto che possano tornare su quei livelli…
      Un’altra band che ricorderò per com’era…

    • Ma se questi il successo lo hanno avuto sin dagli esordi , hanno iniziato nel 1977 , se poi quando uno è scettico da 80/100 ……mah!

  • A me Lynch piaceva ai tempi di “Back for the attack”. Per me il top sia suo che di Don Dokken.
    Questi dovrebbero essere i Dokken senza Don, però suonano tutta un’altra cosa… Non riesco a farmeli piacere…
    La stessa operazione fu fatta facendo sorgere dalle ceneri dei Journey i Bad English… Ma il risultato fu decisamente diverso!

  • E’ il loro migliore. Io lascerei perdere il primo e mi procurerei il precedente “Untamed”

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 9 mesi fa

    Immaginate la sfera emotiva di una persona, in un determinato momento, come un puzzle incompleto, con alcuni tasselli mancanti. I dischi che quella persona ascolta in quel periodo sono tesserine. Alcune non si […]

    • Lo attendo con impazienza, dalle clip che ho sentito mi pare di assoluto livello….appena mi arriva darò giudizio definitivo.

    • Questo Pyromide è un bel pugno nello stomaco.
      Le mie preferite sono “Fallen Youth” e “Bad Bad Bad” che, effettivamente, richiama The Offspring in versione più metal.
      Finalmente i Temple Balls hanno realizzato un lento, una giusta variante alla proposta e,direi, anche riuscita.

    • Penso sia il loro miglior album e sicuramente una delle uscite più interessanti del 2021

    • Non li conoscevo, l’ho sentito ieri per caso su Spotify, SBAM totale.
      Chiedo: è il loro migliore o conviene recuperare anche i primi (mi risultano due)?

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 9 mesi fa

    La mazzata tremenda da 9 minuti di cambi di tempo, tastiere magniloquenti, intrecci di chitarre acustiche ed elettriche, scorribande folk ed orientaleggianti dell’opener “Top of the world” potrebbe tranq […]

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 9 mesi fa

    Joseph Williams è, nell’immaginario di chi legge queste pagine, fondamentalmente il cantante dei Toto in “Frenheit” e “Seveth one”, per chi scrive l’apice assoluto della band americana in quanto summa di tecnica, […]

    • Secondo me gran disco. Avrei dato 80 / 85.
      Williams e’ un gran cantante, io stesso lo preferisco a Kimball (anche se adoro pure lui)…. ma Seventh One e’ talmente un capolavoro che mette Williams un passo avanti.
      Concordo non sia un disco di facile assimilazione, ma ci sono classe e tecnica a profusione e grandi canzoni. Non ho ancora ascoltato quello di Lukather, spero sia altrettanto bello.

    • Anche per me “IL” cantante dei Toto, e non posso farci nulla…con buona pace degli integralisti.
      Sono appena alla prima canzone, e sono già con il mouse puntato su “Acquista l’album su Amazon.it”.
      Vi farò sapere, ma intanto ringrazio Vittorio perché, ha trattato finalmente alcuni aspetti che reputo fondamentali ai fini dell’ascolto e del successivo acquisto di un disco: la qualità sonora e l’aspetto produttivo.

    • Anche un non musicista con impianto vintage di livello semi proletario come me è riuscito ad apprezzarlo (nei limiti di quanto gli è concesso).
      Quindi direi ottimo lavoro, giustamente non di canzonette ma secondo me decisamente fruibile.
      Mi è anche venuta voglia di ascoltare “THE Seventh One” che mi sono procurato…circa 33 anni fa se la memoria non comincia ad abbandonarmi.

    • Disco “ostico” va ascoltato più volte (in cuffia) per apprezzarne ogni sfumatura e ce ne sono tante . É un lavoro da ascoltare con attenzione infatti ho iniziato ad assorbirlo al terzo ascolto. In fine é un buon lavoro con varie influenze , avverto i toto certo ma anche yes e steely dan a tratti , insomma disco rilassato (forse troppo) ma elegante ,un 7,5 ci sta.
      Ps preferisco il nuovo lukather ( voto 8) davvero bello , più movimentato e più nelle mie corde . Suoni stupendi per entrambi i lavori …..chapeau!!!
      Aggiungo che se avessero tratto un unico cd col meglio dei due dischi sarebbe venuto fuori un ottimo disco dei toto .
      Sti furbacchioni …..

    • Devo dire che Vittorio é riuscito a calibrare il voto di questo album con grande lungimiranza.
      Anche io trovo che il disco sia tecnicamente ineccepibile: mi verrebbe da dire un vero e proprio capolavoro sonoro…
      Il problema sta nei pezzi, che risultano troppo spesso intricati nell’enorme tessuto sonoro che li caratterizza, facendo risultarne troppo spesso melodie portanti di difficile assimilazione.
      L’arrangiamento di Don’t Give Up, ad esempio, fa perdere al pezzo gran parte del pathos dell’originale di Peter Gabriel (So é un capolavoro dall’inizio alla fine…).

      Vado su un 72/100
      Ascolterò comunque il lavoro di Steve, perché questi sono artisti unici che hanno sempre qualcosa da dire…

  • Taylor è stra brava e stra gnocca!
    Il prossimo lo voglio recensire io!!!!!

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 9 mesi fa

    Ed eccolo, finalmente, questo disco solista del cantante dei Pretty Maids! Non vi nascondo che l’attesa per ascoltare quest’album ha fatto crescere notevolmente le mie aspettative.
    La prima canzone del gruppo mad […]

    • Grande rece ,veramente esaustiva, del disco dico solo che il cd va preso per una serie di motivi . Purtroppo potrebbe essere l’ultimo nonostante l augurio di Vittorio e penso di tutti noi . Questo è un signor disco, lo avevo detto in occasione del disco mediocre di Gary Hughes , qui Ronnie si supera e mi chiedo come cazzo ha fatto a non abbandonarsi allo sconforto con il male incurabile che gli hanno diagnosticato!!!! Stima e rispetto infiniti voto da 90 in su e cd già ordinato.

    • Gran, bella recensione Vittorio. La clono in tutto.
      Alcune delle tue frasi collimano alla perfezione con le mie idee; una su tutte è:
      mi trovavo nella fase transitoria fra il power degli Helloween e la mia nuova scoperta, l’hard rock melodico e l’AOR”. Perfetta.

      Su Ronnie che dire? Un chapeau immenso, grande come la torre Eiffel.
      Ho ordinato anch’io il cd in quanto lo trovo dannatamente bello e, soprattutto, da avere.
      Tra le tante belle canzoni io ne cito alcune: “Picture Yourself” e la stravagante “Subjugated”.
      Forza, grande Ronnie!

      • Più lo ascolto più è bello , non c è un brano debole ma il capolavoro per me è miles away!!!!

    • Ci sono dischi secondo me che vanno oltre il genere proposto e che andrebbero ascoltati a prescindere almeno una volta nella vita da chiunque… questo è uno di quelli… mi inchino davanti alla bravura Artistica (e Umana) di Ronnie Atkins… difficilmente verrà scalzato dal mio primo posto in classifica quest’anno…

    • La qualità del disco è stata perfettamente descritta da tutti. Io faccio fatica ad ascoltarlo perché ogni volta mi assale una grande malinconia pensando a quello che sta passando Ronnie, e ciononostante a quanto lavoro abbia profuso nel disco. Mi dispiace molto che debba finire così, ma quantomeno il disco vale il titolo che porta.

    • Sembra ieri che comprai il vinile di Red hot and heavy ed ho sempre apprezzato Ronnie tra alti e bassi. Avevo quindi grandi aspettative, purtroppo alquanto deluse. Disco bruttino. Sufficienza stiracchiata solo per Frequency of love. Peccato, davvero peccato.

    • una preghiera per ronnie atkins è d’obbligo per quello che sta passando.. questo album invece devo dire non mi è piaciuto un granchè.. ma questo ovviamente non conta molto ..

    • Io non volevo dire nulla, ma vedo che non sono il solo a pensare che questo sia un disco orribile…
      Voglio bene a Ronnie, e gli auguro il meglio con tutto il mio cuore, ma questo album ha dei pezzi che a me sembrano tutti uguali, con una produzione a dir poco oscena.
      Ribadisco: la produzione è scandalosa.
      Una delle peggiori che abbia mai ascoltato.

      Non metto il voto per rispetto a Ronnie.

    • Gran disco, per me lui non ha mai sbagliato e questo cd ne è la conferma!!! Solo un paio di pezzi sottotono, per il resto solo grandi pezzi. Per il resto gli auguro tutto il bene possibile…

    • Mi butto nel Calderone delle opinioni contrastanti.
      A me questo disco piace e…. Rebbe ancor di più se avesse una produzione decente.
      Alle mie orecchie arriva un muro sonoro confuso, peccato.
      Il songwriting e le linee vocali meritano.
      In lìnea agli ultimi pretty maids più melodici

  • Vittorio Mortara ha cambiato la foto del profilo 3 anni, 10 mesi fa

  • Vittorio Mortara ha cambiato la foto del profilo 3 anni, 10 mesi fa

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 10 mesi fa

    Se dovessi cominciare questa recensione con una disamina dettagliata dell’intera produzione discografica di Mikael Erlandsson, leader di questi Autumn’s Child, ne avrei probabilmente per un paio di pagine. Qui […]

    • Disco piacevole e ben fatto.

    • bella recensione Vittorio.
      Il debutto (se cosi si può definire) di questi Last Autumn Dream sotto altro nome non mi era piaciuto per nulla.
      L’ultimo buon album dei LAD era stato YES, malinconico e ispirato track by track.
      Qua siamo un passo avanti in quanto a songwriting rispetto al disco dell’anno scorso.
      Peccato che Mikael preferisca la quantità alla qualità.

      • Bella battaglia tra Mikael e f. slama con LA A.O.R. 🙂

      • Grazie Yuri!

      • ma….sicuro di averlo ascoltato il primo degli autumn’s child???…e’ molto bello….cryin for love…sayonara eyes…glory…victory…rubicon sign…tutte superiori agli ultimi cd stanchi dei LAD….e’ vero…YES e’ stato l’ultimo grande album!…questo angel’s gate a me pare inferiore complessivamente….comunque mikael ha dimostrato di saper scrivere enormi canzoni nei primi 11 album dei lad!!!!…un vero talento!

        • ho riascoltao i due dischi degli autumn child giusto qualche giorno fa, come fossero un lavoro unico…nulla, preferisco questo secondo disco, lo trovo + ispirato. de gustibus

    • L’esordio per me aveva segnato il lieto ritorno, come sound, dei migliori LAD (cioè quelli fino a Yes: per la cronaca il loro mio preferito non è il primo, mi piacciono molto di più Saturn Skyline e Hunting Shadows). Anche questo è un ottimo album e ne segue le orme, col valore aggiunto (anche in prospettiva futura) del coinvolgimento del bravissimo chitarrista Akesson nella composizione. Mia colonna sonora dell’estate 2021 assieme all’ultimo One Desire (e agli Helloween) 😀

      • …anche winter in paradise e’ spettacolare….ma anche a touch of heaven dedicato a marcel jacob…ispiratissimo…ma poi c’e pure dream catcher con hits pazzesche…..insomma…per anni ha composto su alti livelli mentre negli ultimi aveva lasciato un po troppo il songwriting a jimie borger che non compone esattamente bene come mikael!!!

    • ….non sono completamente daccordo con Vittorio….chi ha seguito i LAD sa benissimo che molti album seguenti l’esordio sono superiori….la formazione con jimie borger e marcel jacob era superiore a quanto fatto con gli ex europe!!!…in molti casi…..saturn skyline ne e’ un esempio ma ne potrei citare altri….un vero fenomeno erlandsson!!!!..un fenomeno andy malecek!!!!, che dalla sua departita la band ha subito molto!

  • Giulio, anche tu sei un romanticone allora…

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 12 mesi fa

    La band norvegese, capitanata dal talentuoso chitarrista Tom Sennerud, arriva con questo “Finally” al traguardo del terzo album. Il debutto “Destination Anyware” e il successivo “Crank a little smile” sono due bu […]

    • Ho avuto la tua stessa impressione: “ al primo ascolto, questo disco non mi è piaciuto un granchè” e la negativa produzione rende il tutto ancora più buio.
      Mi aspettavo molto di più.
      Le mie preferite sono ” Believing”e “Fall”.

    • Mah sinceramente non sento dei suoni così scandalosi, ci si fa l’orecchio subito , disco gradevole nulla di miracoloso e soprattutto di originale (gli A ha lo erano eccome) che lascia delle buone vibrazioni, per me è un 7.

  • Vittorio Mortara ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 12 mesi fa

    Lead vocalist in due album della Bad Company, chitarra e voce nell’indimenticabile “Under one sky” dei The Distance, leader dei Diesel di “Into the fire”, ottimo album AOR del 2014, membro dei Company Of Snakes, a […]

    • Mi permetto di applicare idealmente sulla copertina del disco il mio personale bollino “Bontropi certified 100% Puttan Sound!”

      Disco SPLENDIDO: sonorità sognanti, geniali commistioni di genere, atmosfere d’altri tempi.
      Letteralmente impossibile da descrivere.
      Ascoltatelo e sognate.

      95/100

    • Disco assimilato da tempo…….la classe non è acqua…..!!!

    • Anche per me un bel disco…tante belle canzoni e l ottima voce del nostro Robert…quando uno è bravo è bravo!

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