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Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Domenica 5 novembre 2017: fuori tuona e c’è il diluvio, dentro al Legend Club di Milano c’è la musica, e quindi il sole.
Eh sì, perchè il ritorno in Italia degli amastissimi H.e.a.t coincide, ahimè, con una […]
Iacopo Mezzano ha cambiato la foto del profilo 7 anni fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Con colpevolissimo ed enorme ritardo arrivo soltanto ora, a sette mesi di distanza dalla data di uscita (7 aprile 2017, BMG), ad ascoltare il nuovo e ottavo album dei pop rockers britannici Mike & The Mechanics, […]
Nonostante sia un fan del grandissimo Mike (tassativo per chiunque ami la buona musica il suo primo disco solista a nome SMALLCREEP’S DAY…poi gli immensi manco li nomino perchè tanto so già essere nelle collezioni di ognuno di noi….) debbo dire di non aver mai approfondito questi Mike & the Mechanics…questa nuova uscita potrebbe essere l occasione giusta…Iacopo la tua recensione mi ha incuriosito 😉
garanzia<<<<
Ringrazio molto Iacopo, perchè non conoscevo questi Mike & The Mechanics. In realtà neanche i Genesis mi hanno mai fatto saltare dalla sedia, nonostante riconosca la validità della loro proposta musicale. Vi basti sapere che mi sono sempre piaciuti molto di più i Genesis “di Phil Collins” che non quelli “di Peter Gabriel”.
Non a caso credo che le cose migliori, sia Phil, sia Peter, le abbiano fatte nelle loro vesti solistiche.
Mi sono documentato sul disco in questione, per verificare se il mio parere (e quello di Iacopo) coincideva con quello della fan base dei Genesis, e la risposta è stata ovviamente “no”: l’album sembra avere raccolto tanti insulti e delusioni…e direi forse anche ingiustamente.
Secondo me si tratta di un album magnificamente prodotto e arrangiato, in cui, certo, le sonorità proposte sono di stampo dichiaratamente pop…ma che pop!
Voto giusto, album geniale e curatissimo.
85/100 meritato.
Cristo manco le basi bontropi e magari il loro capolavoro è stato i can dance ……arrrrrghhhhh fatti un ripasso fino ad abacab ( ce lo metto a stento quest’ ultimo).
I can dance clamorosissima! 🙂
mi trovo in linea con bontropi espotensialita’ massima di collins e gabriel sicuramente da solisti anche perche’ parliamo di fuori quota che piu’ liberi sono e meglio e’…per quanto riguarda i mike & the mecanics questo lavoro e’ una pataccata anche se discreto nella media in confronto ai loro storici primi 3 platter chi permetto di consigliare a tutti voi
E no…però io non volevo intervenire ma se anche tu caro Giovanni ti metti a dire certe cose…capisco Bontropi…ma dire che PETER GABRIEL e PHIL COLLINS hanno fatto meglio da solisti che non nei GENESIS mi sembra una STRONZATA pazzesca…e scusate la volgarità…piuttosto dite che i GENESIS non fanno il vostro genere…ma CAPOLAVORI come SELLING ENGLAND BY THE POUND, FOXTROT e THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY spazzano via tutti i dischi solisti di questi due signori…non scherziamo e non facciamo paragoni inutili…please!
Mah. Io davvero non capisco certe sparate…ed onestamente, per come sono fatto, non credo le capirò mai.
Mi piacerebbe capire in cosa, esattamente, risiederebbe l’essere “stronzata” nel dire che piace una cosa più di un’altra.
Io ci vedo solo una diversità di gusti…tu magari ci vedi una “stronzata”. E per carità: sei libero di pensarlo…ma è il tipico pensiero di un interlocutore con cui non sono interessato più a confrontarmi.
In parole povere: mi sono rotto le palle di leggere queste cose. Mi sembra di parlare con bambini di quinta elementare.
E mi scuso con i bambini di quinta elementare per averli paragonati a te.
Ultimamente caro Bontropi ti sento un po nervosetto…datti una calmata e prenditi una camomilla che il mondo va avanti uguale…ed il leone da tastiera magari lo vai a fare da un altra parte…ciaoooooooo
Ma quale leone da tastiera?
Il leone da tastiera è chi dice in faccia quello che pensa? Tu credi che non sarei capace di dirti quello che penso se ti avessi di fronte? Non mi conosci, chiaramente.
Conta fino a 100 prima di scrivere che qualcuno ha detto una stronzata e vedrai che certe risposte da me non le avrai mai.
Buona serata.
Bontropi oramai mi dovresti conoscere..e sai che a me piace scherzare e prenderti un po per il culo…ed anche la STRONZATA pazzesca voleva essere solo una citazione…errata anche (sarebbe dovuta essere una CAGATA pazzesca)…chiedo umilmente scusa…non pensavo la prendessi cosi male…sono perdonato??? 🙂
Io non ho niente di cui perdonarti, perchè non sto qui con la bacchettina in mano a fare il maestrino e a riprendervi quando mi girano…
Sono anzi sempre il primo a scherzare e a mettere a proprio agio il prossimo: la presa di culo è sempre gradita perchè sono io per primo ad essere incline alla battuta.
Ma come in tutte le cose c’è una misura: se nei tuoi messaggi leggo ogni due o per tre “AHHHHAAAHHH”, “Ehhhh”, e battute onestamente trite e ritrite, sono portato a pensare che più di quello non vai…
Non sto dicendo che dobbiamo prenderci sempre sul serio, ma onestamente, dopo aver scherzato ad esempio con Denis sulla sua tendenza ad essere di manica larga, non sto a ripeterglielo ogni due per tre.
Perchè risulterebbe pesante.
Sono poi ancora più pesanti quelle battute cretine che lasciano intendere presunte verità in realtà inesistenti.
Dammi modo di pensare che anche tu riesci ad apportare contributi concreti alla discussione.
Perchè sto iniziando a saltare sistematicamente i tuoi post.
Detto questo, io la chiudo qui. Perchè onestamente la trovo una discussione cretina della quale agli altri interessa sicuramente pochissimo.
Vabbuo allora potevi anche chiuderla prima senza sproloquiare come al solito…sei diventato pesante…mamma mia che pesante…poi mi sa tanto che devi scendere un po dal tuo piedistallo e tornare in mezzo alla gente comune caro il mio so tutto io..e sai che mi frega se salti o meno i miei post…me ne farò una ragione….ma pure io la chiudo qua…onestamente il confronto con QUESTO bontropi poco mi interessa…e come dice Tex Willer…ADIOSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
Purtroppo quando si dicono in faccia le cose si passa sempre per “Signor so tutto io”.
E’ sempre più facile accusare gli altri di essere dei presuntuosi e saputelli anzichè farsi un esame di coscienza e riconoscere che magari, per una volta, s’è fatta fuori dal vaso.
Ma ormai ci sono abituato.
ma non l avevi chiusa qui?!?!?
E cmq io ho fatto ammenda ma tu nonostante ciò sei entrato in gamba tesa…e allora ci cazz vuoi ancora?!?
Se vuoi fare l “offesino” continua pure io pensavo che la cosa fosse già finita dopo il mio posto di ieri delle 21 26…..
E piantala di fare la mestruatA, e vieni con me a commentare il nuovo capolavoro di Diamante! 🙂
P.s.: …la prossima volta che la fai fuori dal vaso, quando ti vedo, salgo sulla scala che mi ha suggerito Mark e ti do tante di quelle botte in testa da farti dimenticare chi è Tave! 🙂
incredibilleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…Bontropi è tornato in seeeeeeeeeeeeee… 🙂 🙂
sono contento che sia tornato tutto come prima..o almeno lo spero 😉 e dagli un occhiata ai miei commenti ogni tanto…lo so di essere ripetitivo e sgarzolino ma che ce vo fa…son fatto cosi…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
un abbraccione al mio Bontropiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ricordati che io ti porto rancore solo perchè c’hai provato con la mia donna…ma per il resto mi incazzo alla stessa velocità con cui mi disincazzo! 🙂
P.s.: sì che li leggo i tuoi post, testina… 🙂
bene…sun cuntent…anche se io penso che sei riuscito a scamparla all invasione degli ultracorpi…probabilmente il tuo baccello era difettoso…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
PS Tave è miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tave è mia.
seeeeeeeeeeeeeeeee mo….tu poi manco ti sei presentato stasera ai Brother Firetribe…anzi a dire il vero dov era il popolo di MR.it?????????????????????????
Canaglieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee..ma simpatiche… 🙂
ci vediamo agli HEAT 😉
se trovo ancora il biglietto 😉
come promesso ti ho inviato sull email di MR.it quanto mi hai richiesto…non come qualcuno che mi ha promesso pasta fresca a go go e poi non ho mai visto nulla…he he he.. 🙂
E CHI CAZZO è STA DIAMANTE???????????
caro Giovanni..tu sei un po un paraculo…e ti sei salvato in corner…he he he…cmq conosco a memoria i dischi di Peter solista cosi come quelli del grande Phil ma secondo me entrambi sono lontani dalla magnificenza targata Genesis (almeno fino a Duke)…cmq la battuta sulle scorreggie mi è piaciuta assai…aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
PS adesso ci manca qualcuno che mi dica che i dischi solisti di Steve Perry e di Jonathan Cain sono migliori rispetto a Frontiers ed Escape…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
me la stavo godendo ……peccato!!!! Eh eh eh
Mi raccomando bontropi per parlare in faccia al mimmo munisciti di una scala……argh arfg arch ah ah ah
comunque mimmo volevo dirti che for the love of strange medicine e’ molto meglio di raise on radio….e sul mio piede destro ho tatuato lo scarabeo egizio del “viaggio” non so’ se mi spiego….ahahahhahahahahahahha.
dai bontropi che con mimmo siamo veramente a casa…rock on ragazzi
Giovanni giovanni…ma prima o poi ti becco in giro 🙂 🙂 ..magari al prox FFestival…e vai tranzi….dopo che ho conosciuto Mark non mi impressiona più nulla…aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
L’artista canadese Billy Pettinger, alias Billy The Kid, ha annunciato alcune date europee per il mese di novembre 2017.
Presente in lista anche l’Italia, con ben due date, rispettivamente a Milano e a Roma. […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Light In The Dark è il titolo dell’attesissimo secondo album del super-gruppo melodic rock Revolution Saints, composto da un trio di musicisti incredibili come Deen Castronovo, Jack Blades e Doug Aldrich, con […]
Inizia il disco ed inizio già ad esaltarmi…la voce di Castronovo è grandiosa…I Would Change a Thing è stupenda…va tutto alla grande…peccato che dopo il quinto pezzo il disco si sgonfi un po…ma le due zampate finali (Another Change e Falling Apart) ci riportano ai livelli iniziali per un disco che per 7/undicesimi mi ha veramente preso bene…gran bel ritorno per i Revolution Saints per un album suonato alla grande e cantato ancor di più….permettetemi poi un elogio finale al nostro Alessandro per un lavoro alle tastiere veramente di altissimo livello..e adesso si riprende…Freedommmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Mancano altri 4 brani delle deluxe…..li mortacci loro e sta politica del cazzo …..Sgrunt.
non ho capito…nell edizione Deluxe ci sono 4 brani in piu??
Si ma sono solo pezzi live del Frf dello scorso anno.
ah…e allora cimmenefutt….grrrrrrrrrrrrrr
Ottimo ritorno per i Revolution Saints che mettono a segno a mio parere uno degli album più interessanti dell’anno. Come detto da Iacopo in fase di recensione si sente molto di più la coesione del gruppo a tutto vantaggio di un ascolto globale più “coerente”… e finalmente, cosa che forse mancava un po’ nel primo, si sente un contributo da parte di Aldrich veramente di primo livello! Gran bel centro per i Revolution Saints e ora si spera in qualche live di questa super band… che se dal vivo riesce a fare lo stesso miglioramente che in studio allora potrebbe diventare a livello live veramente devastante!!!
Non mi ha convinto per niente.
Ho ascoltato questo album con particolare attenzione, perchè i Revolution Saints sono composti per 2/3 da artisti per i quali stravedo: Deen Castronovo e Doug Aldrich. Non me ne voglia il caro Jack Blades…
E’ stato fatto sicuramente un passo in avanti, a livello di produzione, rispetto al primo disco…ma ho avvertito una certa approssimazione nei pezzi. E’ come se alle volte si avesse la sensazione di trovarsi di fronte a rocciosi riff sui quali si sarebbe potuto fare molto di più. Ed invece si finisce sempre con l’andare su, verso l’alto, per l’inevitabile ritornello sparato su tonalità altissime (e alla lunga frastornanti) per mettere in evidenza il cantato di Deen, per la verità estremamente ripetitivo e monolitico.
Mi sono piaciute parzialmente Ride On, Don’t Surrender, Running on the edge…e poco altro sparso qui e lì.
Non ho trovato organicità e coesione nel songwriting. Ho avuto per l’ennesima volta quella strana sensazione di “puzzle” incollato alla bell’e meglio. E non va assolutamente bene.
Non so se poi sono il solo a pensare che la voce di Deen non sia in grado di mantenersi all’interno della soglia della sopportabilità superati i due pezzi consecutivi…
Per me un 60/100. principalmente per il gran lavoro alla chitarra di Doug.
Tanta noia.
Non concordo assolutamente sul discorso riguardo la voce di Deen… una delle migliori che ho sentito su album quest’anno e non concordo neanche sull’impressione che hai avuto di un cantato ripetitivo e monolitico.
Tranquillo Denis tra una settimana avrà cambiato idea….eh eh eh .a parte le battute non ho ascoltato nulla , credo sarà una prosecuzione del primo con un mix di journey night Ranger et altri.
Purtroppo no, ragazzi…
La tranvata mi capita statisticamente una volta all’anno: 2016 Treat, 2017 Scherer…quindi ho già dato 🙂 .
Scherzi a parte, ascoltalo Mark…poi ci dirai. Sono curioso di ascoltare il tuo parere anche sulla voce di Deen.
Mimmo, tra Deen ed Arnel c’é di mezzo l’oceano Pacifico. A favore di Arnel, ovviamente.
be da uno che ha Arnel come immagine-utente su questo sito non potevo che aspettarmi una risposta del genere…caro il mio prevedibilone…aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…a me Arnel non mi ha mai fatto impazzire…non una brutta voce ma manca di phatos..ed anche in sede live quando vidi i Journey a Milano nel 2011 poco mi trasmise… e che rimpianto non aver potuto sentire l immenso Steve..sigh….
Arnel è secondo me un fuoriclasse indiscutibile. Come uomo poi non ne parliamo nemmeno perché per lui stravedo. Umile e simpatico come pochi altri al mondo nell’ambiente musicale.
Non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento del suo effettivo valore (letteralmente immenso) solo perché è stato preceduto da The Voice.
Il film che hanno fatto su di lui poi é epico.
Non concordo sul pathos, perché la voce di Arnel è assolutamente ricca di pathos…
Magari oggi non canterà più come nel 2008, ma nei primi anni di Journey ha fatto cose incredibili.
No, per me non c’è proprio paragone con Deen…che ha solo una buona estensione. Ma zero espressività e poca varietà di registro.
sulla zero espressività di Deen non concordo assolutamente….
la mia opinione sulla voce di Deen l ho gia espressa precedentemente…e dirò di piu…se prendesse il posto di Arnel nei Journey a me non dispiacerebbe affatto…sempre che i Journey siano ancora in giro…ovviamente…..
Avete rotto la minchia voi due…….ahhhh .cmq io preferisco deen in quanto ogni tanto “sporca” la sua timbrica, arnel è troppo pulito diciamo.
Ps art nation non mi fanno ne caldo né freddo, HEAT due spanne sopra.
Beccate questa!!!!!!:)
quando hai ragione hai ragione…ma oramai Bontropi è diventato MR Bastiancontrario…aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
noia allo stato puro …
Certo che pensavo di essere io un po tirato con i voti e decisamente poco incline alle nuove uscite ma tu caro Leonardo mi batti alla grande!!!!!! 🙂
A parte i Tokyo Mother (se non ricordo male da te recensiti ed osannati con squilli di tromba) ti è piaciuto altro di questo 2017????
ahah hai ragione mimmo ..il 2017 è stato un “annus horribilis” quanto a melodic rock ..salvo i tokyo motor fist e monumentum dei miei amati eclipse, che non deludono mai ..poi qualche pezzo qua e là, e poi veramente un mare di nulla .. !
aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh..mi fai morire 🙂 …cmq è giusto che ci sia qualcuno anche all opposizione (di Denis e di tutti i manica-larga di questo sito..)..he he he.. 🙂
si si assolutamente ..mi candido come capo partito della “manica stretta voti” 🙂
Io ce l’ho già la mia classifica 2017
The nightfly orchestra
Cats in space
Eclipse
Styx
Inglorious…….
Direi che può bastare.
Il resto lo prendo in altri generi che si robba buona ce n’è.
ti sei scordato i Lionhearttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt 🙂
E invece ci metto i tyketto……tiè!
seeeeeeeeeeeee…con l album dell anno scorso…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
Volevo vedere se eri attento arrrrghhhhhh!!!!@
Parto dalla copertina: mi piace, fuori dal comune e dunque originale!
Migliore del primo album che, non so perché, non mi ha mai preso; questo “light in the dark” alterna buonissimi passaggi a qualche raro momento di “dark in the light” :-)))
Giro di parole a parte, si sente che suonano meglio, più da gruppo coeso ed il disco ne trae giovamento.
Su tutte, mi piacciono la title-track, dove il combo di voci funziona, Don’t Surrender ed i lenti.
un grandissimo chitarrista al servizio di brani mediocri e notevolmente scontati che vogliono partire chissa’ per dove e non riescono a spostare piu’ di tanto…forse a mio avviso meglio il primo episodio di 2 anni fa’ piu’ efficacie nella globalita’ …sulla questione cantato….arnel pineda e’ il piu’ grande karaoke/boy del mondo ,castronovo e’ un grande batterista che nel cantato prende molto bene una /due modulazioni del perry stile ma va bene per alcuni episodi dei journey non per un full leight intero
Non riesco a capire tutte ste critiche su questo disco che è inattaccabile almeno fino alla 7 canzone poi un leggero calo con una ballad insulsa poi chiude bene con falling apart.
Poi adesso mettiamo in discussione uno come castronovo e su dai.
Mi sbilancio ma siamo davanti ad una delle migliori uscite Frontiers di quest’anno ( ed io non sono mai stato tanto tenero con la label). Certamente il valore aggiunto di questa band è quel mostro di Doug aldritch, senza lui i pezzi sarebbero poca cosa.
Dico solo che zio dave coverdale mastichera ‘ amaro senza Doug sul prox whitesnake. 80/100 amen!!!!
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Ritornano nei negozi i The Darkness con Pinewood Smile, il loro quinto album di studio uscito il 6 ottobre 2017 per Cooking Vinyl/Edel, forti del loro immancabile e inconfondibile stile hard rock anni ’70, che da […]
Premesso che non mi hanno mai fatto impazzire, ma forse avevano bisogno proprio di fare un salto qualitativo. Il nuovo innesto alle percussioni fa la differenza e nel complesso è un bel disco.
Il nuovo innesto è il figlio del batterista dei queen!!!!
Figlio d’arte! Si sente
Concordo in piano con Osvaldo!
Un solo ascolto ma promette , forse due , tre pezzi anonimi, da risentire.
Iacopo mancano tre o quattro brani dalla deluxe ed.
Mortacci loro!!@!!!!!!!!
il promo fornitomi non li aveva :/
Non mi trovo d’accordo col recensore nel senso che a mio parere PS non mi sembra superiore a LOOK , forse anche al voto avrei dato un paio di punti in meno comunque un buonissimo album . Convengo sul fatto che Rufus Tiger abbia portato nuova linfa nella band non solo nella semplice capacità da batterista( probabilmente avrà imparato prima a picchiare le pelli che a camminare), ma anche a livello di songwriting e di voce ( sua in Stampede of love…una piacevole sorpresa) . Davvero particolari quelle che dovrebbero essere le ballad. Buccaneers e Japanese dei gran pezzi, non mi convincono Happiness e I wish I was in heaven. Delle bonus mi piace molto Rack of glam. L’album è stato già messo alla prova nelle varie situazioni di vita pratica: in auto, mentre si è impegnati nella pulizia dei box dei cani, giocando ad air-guitar con la prole ed in completo relax…funziona sempre ! Non vedo l’ora di vederli live !
“mentre si è impegnati nella pulizia dei box dei cani”… TOP! 😀
Questo disco mi ha un pò sorpreso.
Mi ha sorpreso perchè mi aspettavo un album estremamente ruffiano, con riff che si stampano in testa fin dal primo ascolto, sulla scorta di quello che è stato il primo, riuscitissimo, singolo “Solid Rock”.
Invece mi sono trovato di fronte ad un lavoro estremamente variegato e ricco di sfumature.
I Darkness sono riusciti nell’impresa di dare alle stampe un album difficilmente catalogabile da un punto di vista stilistico. Ci sono riff potentissimi, cambi di tempo che non ti aspetti, accelerazioni improvvise, citazioni a Santana, Supertramp, Eagles, Ac/Dc, ed ovviamente Queen…
I pezzi, per poter essere apprezzati al meglio, necessitano di diversi ascolti…ma che risultano comunque sempre gratificanti.
E’ un album impegnativo, ma che ripaga pienamente l’ascoltatore della fiducia in esso riposta.
Bel disco davvero. Divertentissimo: Solid Rock, Japanese Prisoner Of love, Stampede Of Love ed Happiness valgono da sole l’acquisto di questo nuovo lavoro dei Darkness.
Grandissima band.
85/100
P.s.: le bonus track sono bellissime!
per carità ..non sono mai riuscito ad ascoltare una loro canzone per piu di 30 secondi ..e non capisco nemmeno cosa ci facciano su questo sito ..
Sono una parody band. Inascoltabili.
No, quelli sono i Bon Jovi attuali.
I Darkness sono una band vera.
I BJ sono indifendibili, ma questo è un altro tema.
Ciò non toglie che i darkness siano delle macchiette che scimmiottano le band hair metal del passato, con un cantante insopportabile nella voce e negli atteggiamenti.
Scimmiottano le band del passato hair o aor di 30 anni fa come l’80% delle band di cui si parla qua dentro, l’altro 15 % è formato da band che scimmiottano se stesse perché sono in piedi da 30 anni. Tutte scimmiottano che ne so i NY dolls ecc…capisco che può stare sulle balle JH ( il mondo è bello perché è vario) la cosa che mi fa trasecolare è che credo di aver capito che non avete mai ascoltato un album dei Darkness per intero quindi non vedo come possiate essere così drastici.
Date al Cobra una fanciulla da salvare ed un Cattivo da pestare… che se continua a scaricarsi sulla musica ci fa saltare il sito… 😀 😀 😀
T.V.B. Cobra! 😉 😀
ahahahahah 😛
“Permission To Land” è una perla…. da li in poi qualche buona canzone (Last of our Kind su tutte) sparsa nei successivi 3 album ma senza più centrare il bersaglio.
Copertina demenziale a parte, lo ascolterà nei prossimi gg.
l ho ascoltato un paio di volte ieri sera e mi ha lasciato …spiazzato (troppo caotico?).
la cosa strana è che le canzoni che mi hanno “impressionato” di più sono le bonus tracks….. cosa per certi versi allarmante.
Tra le “altre” salvo Solid Rock, Japanese Prisoner Of love, Stampede Of Love a cui però dovrò dare altri ascolti
Confermo 80/100 bel dischetto va ascoltato più volte , forse meno immediato ma più ( maturo ) direi.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Questa volta mi sono dovuto prendere un po’ di tempo in più, e ho lavorato a questa recensione dopo un periodo di ascolti sicuramente più lungo rispetto a quello necessario a stilare un parere su molte altre r […]
E’ la prima volta in cui mi è capitato che un album degli HEAT dopo pochi ascolti non mi abbia più fatto tornare la voglia di riascoltarlo… bruttissimo segno! Per quanto non si possa dire che è un album brutto per il mio gusto personale è sicuramente un passo indietro, o forse sarebbe meglio dire, “diverso” rispetto al loro passato…
Ecco che il boss torna coi piedi per terra eh eh …..! Cmq io il disco l’ho ascoltato decine di volte e mi è piaciuto sempre , all’inizio spiazza un pochino ma poi si riconosce il tipico HEAT sound , forse un po’ edulcorato o “ammaestrato” diciamo .
Ho l’impressione che volessero fare ( almeno nelle intenzioni) un loro “hysteria ” ( si talebani qui siamo di fronte a del pop hard rock come lo era quel Disco!) Quindi non fate gli schizzinosi per i vari oh oh oh oh, che altrove ne abusano . Qui c è un po’ di HEAT, muse e tante altre influenze che mescolate a dovere ( si può migliorare) Han dato vita ad un disco che si distingue dal marasma di uscite tutte simili tra loro.
Io premio la voglia di rimettersi in discussione (Non più di tanto per carità) però ho apprezzato il disco.
Voto 7+
Recensione generosa in linea come quelle che si leggono sul web. Mi sembra di assistere a quegli incontri di boxe dove al momento del verdetto tu pensi che l’arbitro abbia alzato il braccio al pugile sbagliato e ci sia stato un errore. Dopo il primo ascolto di primo acchito la sensazione che ho avuto è di aver perso 44.42 minuti della mia vita inutilmente. Dopo il secondo e il terzo ed ultimo giro l’album è stato cancellato con una convinzione: gli Heat non sostituiranno la Volvo, Borg,Klas Ingesson e gli ABBA nella mia “idea” di Svezia . Io personalmente avrei evitato ancora il riferimento al prog( poi gli Uriah e i Purple ? ma dai…) perché ci vuole pelo sullo stomaco. Ad ogni modo mi fermo qui, perché qualcuno può pensare che voglia denigrare la band, non è cosi io sono deluso dal prodotto offerto e lo esterno , non mi faccio piacere tutto solo perché c’è il marchio Heat.
Comunque non solo Iacopo ma anch’io ho pensato agli Uriah al primo ascolto del pezzo Into The Great Unknown… 😀
Pure la squadra per la quale tifavo l’altra settimana ha fatto un gol con tre passaggi di prima, ma non ho mica pensato diventassero come il Barca di Dinho, Messi ed Eto… Renga ,Pezzali e Nek hanno scopiazzato Brilliant Disguise ma non li paragono al Boss, non capisco il nesso.
Dai Badboyboogie… penso che il senso della frase nella recensione sia chiaro… mica è stato detto che gli HEAT sono diventati i nuovi Uriah Heep!!! 🙂
“su una base di suoni hard rock epici e classici (quasi alla Uriah Heep o alla Deep Purple), sviluppa la sua fresca melodia, senza disdegnare cambi di tempo inattesi che la fanno quasi avvicinare allo stile progressive.”…io leggo questo,ai miei occhi è una assoluta esagerazione ed offende la mia intelligenza e quella di tanta altra gente. Sulla recensione taccio perché altri utenti sia qui che in altre discussioni hanno già espresso l’impressione che si ha “dall’esterno”.
Non mi sembra che ci sia scritto che gli HEAT sono diventati i nuovi Uriah Heep o Deep Purple… che poi sia stato scritto che Into The Great Unknown ha alcuni spunti da brano progressive non la trovo una “bestialità” (anzi, anche per me li ha)… almeno non da offendere l’intelligenza di qualcuno…
…ma se abbiamo comunque offeso la tua intelligenza ne prendo atto, posso dirti che sinceramente mi dispiace e non penso fosse intenzione neanche di chi ha fatto la recensione offendere qualcuno, ma ti invito a questo punto a sorvolare direttamente sulle nostre recensioni se tanto le trovi così pessime o poco obiettive… non penso avrai grossi problemi a trovare altre webzine o magazine che possano darti pareri più competenti, professionali e obiettivi di quelli che puoi leggere su queste pagine…
Indubbiamente, forse anche siti dove non censurano chi la pensa diversamente da voi.
Se posso, senza andare a giudicare i gusti di nessuno, ma secondo me il problema di questo lavoro è che porta il marchio HEAT, gente che ci aveva abituato ad altre cose come genere musicale… perchè se lo si prende così com’è penso che non si possa dire che sia un album brutto… se questo fosse il primo album di una nuova band penso che nessuno si lamenterebbe. Non so se mi sono spiegato… 😉
Appunto ….perciò fatevi passare i pruriti e concentratevi sulla musica e non sul nome della band…..in fondo non è che sono passati dal rock melodico al Death.. …ecchecazz!!!!
OK… ma con questo disco hanno sancito in modo definitivo la morte dei primi H.E.A.T. … facci almeno vivere il nostro lutto in santa pace… ecchecazz!!! 😀 😀 😀
Come ho già scritto non sono qua per fare l’esperto o convincere qualcuno . Non ho pruriti da farmi passare se dovevo concentrarmi sulla musica avrei stoppato alla terza traccia. Non sono un integralista poiché nelle mie playlist puoi trovare dai Faces agli AM, dai Beastie Boys ai Co Sang , Lady Gaga o Tony Marciano. L’album per me non è melodicrock, men che meno progressive è un pop/rock(più il primo che il secondo) poi se a qualcuno piace non ho nulla in contrario basta chiamare le cose con il loro nome. Io preferisco ascoltare altro o i loro vecchi lavori. Poi sarà il tempo a dire come andrà a finire la favola.
dai ragazzi diciamolo…l’album è brutto, a parte la sola redifined ..e la cosa più grave è questa loro volontà a cambiare genere, per cercare di conquistare platee di pubblico più ampie, cosa che puntualmente non accadrà ..
Ah ottima la produzione, ma assolutamente fuori luogo per gli Heat.
E ADESSO PREPARO I POP CORN perché sarà una sezione commenti tempestosa eheh
Idem come sopra… una delle prime cose che ho pensato e che ho ribadito nei commenti a uno dei singoli in uscita, è che il “vestito” della produzione non fosse adatto e che, non solo è inappropriato, quanto molto di più, penalizzi l’intero album.
Anche al sottoscritto al primo ascolto non era piaciuto..o almeno non più di tanto..ed invece per 7/10 questo disco mi piace…e nonostante siano passate un paio di settimane ancora lo ascolto…sicuramente risulta essere l album più brutto firmato H.E.A.T. ma non per questo è un album da buttare…anzi…per il resto concordo con Iacopo e Mark….
Sui nomi dei brani ho pensato la stessa cosa… 😀
Cercherò di essere breve ed incisivo.
Non darò inizio a sterili polemiche sul voto; non stroncherò la recensione di Iacopo (che per la prima volta, in non so quanti anni di MelodicRock.it, mi è sembrato quasi timoroso nello scegliere le frasi giuste per poter giustificare il suo giudizio su questo disco…ma sarà stata forse una mia sensazione…); non lascerò intendere che gli altri non capiscono nulla e che io sia l’unico depositario della verità rivelata.
Mi limiterò semplicemente a dire quello che penso di questo disco con il massimo rispetto per l’opinione di chi mi ha preceduto e di chi mi succederà.
Questa è la doverosa premessa che mi sono sentito di fare per non dare spazio a facili risentimenti che potrebbero insorgere per le cose che mi accingo a dire.
Il disco è una porcheria senza un domani.
Non mi capacito di come si possano trovare elementi positivi in una schifezza di dimensioni galattiche come questa.
Ho letto di tutto “Gronwall in grande spolvero”, “venature progressive” a destra e “disco 70s” a sinistra. Non è che se un pezzo viene allungato fino a 7 minuti, ci troviamo di fronte ad un pezzo progressive…
Io non ho davvero la più pallida idea di quale sostanza stupefacente si debba assumere per dire certe cose
Il nuovo disco degli Heat non ha assolutamente comtaminazioni progressive, tantomeno derivazioni di stampo 70s. Si tratta semplicemente di un disco di squallidissimo Pop della peggior specie. Del Pop che suonano nel 2017, tanto per intenderci.
Non siamo di certo di fronte al Pop di Prince, tanto per voler fare un esempio.
Ma non è un problema di questo o quel genere per me.
E’ che le canzoni fanno proprio schifo: fanno schifo le prestazioni dei singoli, fa pena la produzione, è da bimbo-minchia il songwriting. Dalone si sente davvero in tre pezzi, il cantato di Gronwall è imbarazzante per quanto strozzato e nasale, i testi sono da quinta elementare.
In cotanto squallore, alla fine dell’ascolto, si è come tramortiti da una vagonata di musica che non ti saresti mai neanche aspettato da una band che, fino a poco prima dell’arrivo di Gronwall, incideva 1000 Miles.
Non è rimasto nulla degli H.e.a.t. stilosi e travolgenti dell’esordio e di Freedom Rock.
Questa è assolutamente la band di Erik Gronwall.
Gli H.e.a.t sono morti nel 2009.
Dio li abbia in gloria.
32/100
Come immaginavo fin’ora la migliore sezione commenti di sempre!
92 minuti di applausi a Bontropi e ABBASSO IL FILTRO ANTI-SPAM 🙂 !
ahahahah, in realtà Denis mi paga per fare casino… 😀
Ma avete letto letto la recensione di Andrew McNeice?!?!
Io sono senza parole.
“Eye Of The Storm is simply one of the best ballads I’ve heard in a decade. It’s just beyond huge. And the impassioned We Rule is the band’s ode to Queen’s Show Must Go On meets We Are The Champions – and its every bit as big. Erik Gronwall is the vocalist of the decade.”
Ma quali sostanze assume?!
Su Eye Of The Storm mi sono già pronunciato (in sede live sarà uno Storm sì, ma di stecche!).
We Rule è da querela, come sti recensori prezzolati fanfaroni
No però fatemi capire una cosa..perchè qui ce sta qualcuno che ci sta a coglionare…cioè tu caro Bontropi non più di 3 anni fa parlavi del precedente lavoro TEARING DOWN THE WALLS come disco dell anno 2014 e del brano LIVING ON THE RUN (da Adress the Nation) come uno dei brani migliori usciti negli ultimi e adesso vieni fuori dicendo “Gli H.e.a.t sono morti nel 2009″…cioè fammi capire??? All improvviso anche i due album precedenti ti fanno cacare???
Poi Gronwall fino a 3 anni fa era un fenomeno ora è diventato scarso???
La produzione da grande che era ora fa pena???
Mah…qui gatta ci cova…o Erik ti ha piombato la donna ed allora si iniziano a capire tante cose o davvero non capisco alcune tue frasi scritte di sopra…sempre che poi come nel caso dei Treat tu non debba rimangiarti il tutto…e allora li sciambolaaaaaaaaaaaa…aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh (piccola punzecchiatura…zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz) 🙂
PS cmq concordo anch io che di riferimenti al prog e agli anni 70 in questo disco manco l ombra…..
Via, Mimmo…non darmi velatamente del fazioso.
Non ho mai detto che Adress e Walls fossero due schifezze. Anzi, resto convinto della loro validità: soprattutto di Adress, che, come ho già più volte detto e ribadito, resta l’album di riferimento per il Melodic Rock del nuovo corso.
Vero è che, oggi, a posteriori, si può dire che l’inizio della fine ebbe origine proprio con Adress, e con l’arrivo di Gronwall. Ma al tempo nessuno di noi se ne accorse: sottoscritto compreso.
Le prime crepe si avvertirono con Walls, e vuoi per gli ottimi pezzi che figurarono in quel disco, vuoi per un entusiasmo che gli H.e.a.t. erano riusciti a tenere elevato anche con prestazioni live di buon livello registrate nel tour di Adress, nessuno gli diede peso: sì, ancora una volta sottoscritto compreso.
L’inizio della svaccata si avvertì durante il tour di Walls, e nel relativo, pessimo, live registrato durante quelle date.
Mi sconvolse sentire un pessimo Gronwall, quasi privo di voce e del tutto inespressivo.
Oggi sono molto deluso e amareggiato, perchè questo disco è pessimo…e perchè è caratterizzato da sonorità che si rivolgono ad un pubblico ben diverso da quello al quale gli H.e.a.t. si sono sempre rivolti.
E’ in questo che avverto la bassezza della pubblicazione.
Cosa credete che accadrà se questo disco avrà successo?
Sì, esatto, avremo altre pubblicazioni di questo livello…con sommo gaudio della Sony.
Sulla battuta relativa ai Treat sorvolo, perchè se tu non ti sei mai ricreduto su un disco, o se non hai mai avuto ripensamenti in vita tua, ti faccio i miei complimenti. Io, di ripensamenti, ne ho di continuo.
Concludendo: sì, gli H.e.a.t., senza Leckremo, non sono stati più gli stessi, e nessuno di noi è riuscito a capirlo a tempo debito.
E vorrò vedere quanti di voi, che parlano di “buon” album, continueranno ancora ad ascoltarlo una volta superata l’ondata di polemica che l’ha investito.
Io sarò qui ad aspettarvi.
Mah…mi spiace ma questa volta non mi convinci caro Bontropi…e cmq la mia risposta era riferita ad un tuo commento del tipo “Gli H.e.a.t sono morti nel 2009″…l’ultimo non ti è piaciuto… benissimo ma non sputiamo laddove fino a tre anni fa ci si leccava ancora le dita…poi ripeto io tutti sti peggioramenti a livello vocale e di produzione proprio non li vedo…magari sono sordo io..a me poi dell’ondata di polemica non me ne può fregar de meno…ho parlato di un album che si fa ben ascoltare per 7/10 (3 pezzi li ho cestinati da mo…) e che nonostante siano passati giorni ancora ascolto…..cmq tu aspettami…io prima o poi arrivo… 🙂
PS sui Treat era solo una battuta..magari mi è uscita male…certo che se anche tu ti metti a fare il permalosino…aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh…poi al prox giro ti aspetto io però… 🙂
Allora non hai seguito il mio discorso, testina: la dichiarazione mortuaria viene fatta a posteriori, alla luce di quello che è accaduto dopo Freedom Rock fino ad oggi.
Sempre a proposito di quei famosi ripensamenti: è vero che Walls non mi fa schifo…ma oggi non mi entusiasma neanche più come un tempo. Molti dei pezzi contenuti in quel disco li trovo oggi mediocri. Così come alcuni li trovo molto riusciti. Volendo restare in tema di voti, oggi non darei più di 75/100 a Walls.
Il mio giudizio su Address resta invece invariato.
Mi dispiace che per alcuni di voi i giudizi sui dischi siano qualcosa di immutabile.
Io avrò cambiato idea su determinati album chissà quante volte.
Ovvio che su alcuni questo non è avvenuto.
Il tempo saprà dire chi rivaluterà cosa, ed in quali termini.
Conoscendoti musicalmente, secondo me questo disco ti stancherà all’incirca fra un mesetto….e vedrai che dirai, come sempre, “…quel cagacazzi del Bontropi aveva ragione…”.
In realtà io, Giorgio e Badboy vi aspettiamo tutti al varco. 🙂
“Permaloso” sai bene che non lo sono, scemotto… 🙂
aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhh,,,mi fai morire…sei un pirla ma ti voglio bene 🙂 …
…cmq per me giudizi immutabili no…ma è anche vero che vista la marea di roba che ho da ascoltare raramente riascolto cose vecchie se non classici o dischi che mi hanno fatto godere…per me Walls era gia un 75 ai tempi o giu di li…
PS il fatto che stai facendo comunella con Giorgio e Badboy significa che da solo non ce la puoi più fare…eeeeeeeeeeeeee sta maledetta vecchiaia…aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
Vengo anch’io ooooooooo!!!!!!
NO TU NO!!!!!! 🙂
vabbuo va..per stavolta…he he…eccarica su il Bontropi e venite su insieme al prox FF…ecchecazz….
Non sono in grado di prometterlo mimmo ma ogni anno il frf è il mio primo obbiettivo, ritengo sia il migliore festival soprattutto a livello umano……poi se il bontropi ci fa il favore di muovere il culo dal suo feudo calabrese tanto meglio , magari porta la nduja piccante così la spalmiamo in faccia al direttore……..arrgggggg!!!!!!!!!!!!!
aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh…grande…vediamo cosa possiamo fare con il Bontropi…dopo che l ho addomesticato ti posso assicurare che in macchina non sporca…he he he….e poi vediamo effettivamente se ha il coraggio di farsi vedere…cunigghiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu 🙂 🙂
ahahahahhahaha 😀
Siete due pirloni! 😀
Speriamo proprio di vederci a ‘sto giro! Come minimo una cena insieme ci vuole! Abbiamo troppe cose da dirci! 🙂
Annamo tutti all Osteria GLI INCIVILI…aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
Secondo me è proprio questo il vero banco di prova della bontà di un album: avere voglia di riascoltarlo. Prima per capirlo, studiarlo ed eventualmente apprezzarlo…e poi per assaporarlo come un buon vino che invecchia.
Il problema è quando questa voglia non ce l’hai proprio.
Io al terzo ascolto ero già incazzato come un cinghiale a primavera.
Al quarto non ci sono mai arrivato.
Ali’ disse una volta che se a 50 anni hai le stesse idee di quando ne avevi 20 hai perso 30 anni della tua vita, e personalmente non credo abbia tutti i torti. Per esempio io oggi reputo appena passabile TD dei BJ che nel 95 mi sembrava chissà cosa. Ad essere onesti agli Heat sono arrivato tardissimo con TDTW ora sto apprezzando i lavori dell’era del cinghiale bianco(nomignolo affettuoso col quale gratificavo l’ormai superinformissima Leckremo) e li ascolto molto più volentieri del già dimenticato ultimo lavoro. Anche io ,come già affermato in altri commenti, sento qualcosa che non mi convince in questi Heat, in primis ho l’impressione di uno strapotere del frontman rispetto agli altri(membri fondatori), del dover per forza mettere lui in primissimo piano. Inoltre un occhio da intenditore molto più del mio mi ha fatto notare come nel live di presentazione non sembra esserci coesione nella band,si sforzano di fare la scenetta ma sembrano non divertirsi. Ed oltretutto continuo a chiedermi : perché Rivers è uscito dalla band??
Ma sicuramente…
Quante ne avrò sparate io durante la mia carriera di onnivoro musicale?!
Una marea.
A partire col dire, a 18 anni, che Prince mi faceva schifo…che i Pink Floyd mi facevano dormire…che gli Stratovarius erano una band fenomenale…
Oggi Prince è uno dei miei Artisti preferiti di sempre, e la sua musica mi manca infinitamente.
I Pink Floyd sono inarrivabili, e gli Stratovarius sono monnezza.
E’ assurdo, secondo me, in ambito musicale, rinfacciare quello che si è detto tre anni prima.
Tante cose restano come sono. Altre inevitabilmente cambiano.
PERMALOSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂
Ma sono stato censurato?
mi sa di si
Forse perchè a ‘sto giro avrò scritto “songwriting da bimbo-minchia”?!
O sarà stato “porcheria senza un domani”?!
Va bene, ragazzi. Buona discussione.
Questa scelta arbitraria è scandalosa nonchè ridicola come la recensione che avete redatto . Hai tutto il mio appoggio poiché il tuo commento non conteneva niente di censurabile ,conteneva solo la tua opinione…ah si forse quella dava fastidio.
Badboyboogie ti chiederei di smetterla di criticare così pesantemente la recensione (e di conseguenza chi l’ha fatta) solo perchè non rispecchia quello che pensi tu di questo album… questo lo abbiamo capito e lo accettiamo, non ci sono problemi… il fatto di continuare con questo tono invece NO… al prossimo commento che verrà ritenuto offensivo sarò costretto a prendere provvedimenti e bannarti…
Facciamo le persone civili, stiamo pur sempre parlando di musica che già di per se è una cosa soggettiva… e non parliamo di salvare il mondo…
Non credo di averla criticata pesantemente. Però capisco che la tentazione è forte… “Qui si parrà la tua nobilitate”…credo che tu possa capire.
he he he… pare una minaccia… 😉 Comunque spero veramente che non ci sia nessun rancore… e mi dispiace (e ti chiedo scusa nel caso) se anch’io su alcune cose nei commenti sopra posso esserci andato giù un po’ pesante…
ma poi rileggendo…ma hai fatto l offeso?!?!? aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh…sto maleeeeeeeeeeeeeeee…aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh…ma figurati se Denis ti censurerebbe mai…se non scrivi tu papiri e papiri chi lo farebbe mai…aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…
Bontropi, la prossima volta chiedi magari… 😉 non sei stato censurato… esiste un filtro antispam che ha taggato il tuo post come spam e l’ha messo in coda di moderazione… purtroppo ogni tanto capita, è già successo anche ad altri utenti…
L’ho già scritto e lo ribadisco al minuto 3.30 into the ecc… diventa imbarazzante , roba che se la davi in mano alla ragazza che suona l’organo in chiesa l’arrangiava meglio. Personalmente penso che chi sostiene il contrario non sia onesto con se stesso. Melodicrock.com se non erro gli ha assegnato un fantasmagorico 97…ma questi credono che abbiamo le orecchie otturate?
Ma, fatemi capire.
Stavo leggendo un commento molto interessante, aldilá dell’essere a favore o contro con l’opinione del Bontropi, ma ciò che ho letto era un pensiero lucido, fermo, molto analitico, sicuramente ben ponderato.
Può non piacere quella visione ma arrivare a censurare il suo commento lo ritengo oltre che antidemocratico, anche un segno di debolezza.
A chi ha opinioni differenti dalle nostre, si risponde con argomenti pertinenti e, sicuramente, ne può nascere un bel confronto costruttivo.
Di sicuro non è ammutolendo e facendo finta che un utente non esista che si può formulare un giudizio globale sull’argomento trattato.
Trovo il tutto davvero fuori luogo.
Phoenix il commento è stato messo in spam dal filtro antispam… “in teoria” non è mai stato visibile sul sito (come penso possa confermare anche Bontropi)… come hai fatto quindi a leggerlo?
Anche io l’ho letto infatti ho anche commentato alle 14,33. Quindi?
Solitamente il filtro antispam dovrebbe bloccare subito il commento… e quando io sono andato a controllare dall’amministrazione risultava effettivamente in spam per quello secondo me non dovrebbe essere stato possibile leggerlo… di più mi dispiace ma non posso sapere… spero comunque che la cosa si chiuda qua.
Non c’era intenzione da parte di nessuno di censurare nulla (e Bontropi penso lo possa confermare visto che “virtulamente” ci conosce praticamente da una vita ormai)… non lo abbiamo mai fatto fin tanto che si resta nel limite del civile e non è nostra intenzione farlo…
Va bene si è trattato di un malinteso dovuto alla tecnologia.
Comunque Bontropi il tuo commento ora è visibile e spero di aver spiegato cosa è successo… spero quindi che le polemiche si possano chiudere qui…
Ciao Denis.
Perfetto, purtroppo sembrava altro, io ho visualizzato il commento per un certo lasso di tempo ed è chiaro che leggendo le risposte di riferimento proprio a quel post e non vedendolo più ho ovviamente pensato che l’aveste eliminato/censurato.
Siamo tutti a posto così, a presto!
Mi dispiace sinceramente per l’accaduto, non è la prima volta che capita e finora ho sempre pensato che quando succede un caso come questo il commento non sia visibile da subito… purtroppo se togliamo il filtro antispam rischiamo (come già successo in passato) di trovarci con un sacco di commenti fasulli con robe assurde dentro…
Ma facevi solo bene Denis a bloccare il commento del Bontropi perchè francamente ci ha scassato u cazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz…aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
Tutto risolto, ragazzi. Tranquilli. 🙂
Io e Denis ci siamo chiariti. E’ stato davvero un problema tecnico. 🙂
Felice che il commento sia stato recuperato, perchè non avrei saputo riscriverlo! 😀
A me questo album piace, non è di certo un capolavoro, ma è riconoscibile e si toglie dai tanti album fatti con lo stampino che escono quasi tutti i giorni. Gronwall per me canta alla grande, non so se durerà nel tempo la sua voce, ma in fondo è una cosa che non mi interessa. io gli darei tranquillamente 78…e forse può crescere ancora. Ma in fondo io penso che i primi due album siano belli ma lontanissimi dall’essere stupendi…
Wow che casino per una recensione ahahaha. Avessero cambiato nome sarebbe stato meglio, comunque darei un buon 65, alcuni pezzi sono carini, ed a novembre sarò presente, quindi se il recensore vuole un passaggio basta dirlo…
Non posso che concordare con il commento estremamente lucido di Giorgio VII .
Un primo ascolto mi aveva incuriosito. Il secondo non mi ha convinto. Il terzo mi ha annoiato a morte.
La sensazione è che per provare a fare (forzatamente) qualcosa di nuovo alla ricerca di chissà quali consensi, sia sia fatta parecchia confusione. Il tutto per mascherare una palese mancanza di idee.
Un disco così non poteva non far discutere ma senza dilungarsi in troppe chiacchiere qui mancano semplicemente le canzoni…almeno quello che piacciono a noi
album diverso…bisogna abituarsi…che i vecchi HEAT…non torneranno + <<<<<
In piena sintonia con la recensione del Mezza, non è ai livelli di Address e Tearing ma dopo più ascolti a me è piaciuto e non poco, melodie che come sempre ti si stampano nella testa. Presente a Milano per questi svedesoni dalla marcia in più.
80/100
Esempi infiniti di “cambi di sound” opeth , anathema, dark tranquillity, motley crue ( l’omonimo con corabi è stupendo), def leppard, Europe et altri ma sempre grandi!!!!!
…’nsomma, Mark…parliamone.
Crue con Corabi, sono d’accordo con Giovanni, furono terribili.
I Def Leppard di Slang te li appoggio: furono eccezionali. Molto meno quelli che vennero subito dopo (Euphoria escluso).
Europe, lo sai, li reputo terribili da Secret Society in poi.
Dark Tranquillity, The Gallery escluso, sono un gruppo inutile.
Opeth sempre grandi, è vero.
Anathema del nuovo corso…semplicemente inarrivabili.
Anche qui rientrano i gusti personali…..e cmq son tutti gruppi che hanno mantenuto credibilità. Sui def leppard intendevo il cambio da hysteria in avanti ( anche se era già palese da pyromania) in quanto si avvertiva lo stacco dai primi album molto nwobhm.
ma guarda un po come siamo diversi…per me l’omonimo crue con corabi e’ un capolavoro alternativo con brani molto convincenti…mentre slang fu un vero flop!!!!…orribile quell’album…daiiiii…brani insulsi…per questo heat sono tutto sommato daccordo con Jacopo…anzi…io avrei messo qualche punto in piu’ perche’ i brani disponendoli meglio in scaletta avrebbero reso di piu’ all’orecchio dell’ascoltatore …a mio avviso great unknown e’ un branocapolavoro che riprende atmosfere vagamente progressive…blind e’ alltrettanto bella…eye of the storm altro gran pezzo….e redifined e’ comunque bella….sul lato piu’ street non vedo tutto sto modernismo sui brani shit city e best of broken basati sempre su una chiave rock/stradaiola anni 80….we rule e’ queen al 100%…quelli buoni…mentre do you want it con quel falsetto mi piace molto….sa un po di bee gees….la vera stranezza rimane per me time on our side che comunque si fa aprezzare dopo alcuni ascolti….nonostante tutto questo e’ un album riuscito!!!!!
Non so cosa risponderti, Capitano…potremmo star qui per giorni a discutere delle nostre diverse visioni di questo disco, senza riuscire a trovare un solo elemento di condivisione.
Personalmente non ho idea di dove si sentano i Queen (…che per me son tutti “buoni”, perfino quelli di Hot Space…) in We Rule.
Io sento solo i Muse.
Questo disco suona Pop per la maggior parte dei suoi episodi: ci sono alcuni tentativi di mantenere comunque fermo un proprio sound, ma personalmente ritengo che la direzione che si sia voluta intraprendere con questo album è quella del pop contemporaneo.
Nessuno di voi ha citato le influenze dei 30 Seconds to Mars, Fall Out Boy…
Nessuno di voi ha evidenziato le affinità di “Do You Want It” con Kathy Perry…
P.s.: Slang è per me quasi un capolavoro, mentre Corabi ai Crue è stato come il carciofo sulla pizza (…che, attenzione, può anche piacere…).
Bontropi comunque in giro ho letto anche di gente che appioppa un 7,5/8 agli Heat ed un 6 ai Darkness, e mi chiedo se hanno ascoltato Japanese prisoner of love perchè solo quella insomma “spiddicula” il lavoro degli svedesi.
Appena ho un’oretta di calma, mi faccio il nuovo disco dei Darkness e ti dico, caro Bad.
Comunque sia, dopo aver letto la recensione di MelodicRock.com, non credo più a nulla.
Per me si tratta di recensioni pilotatissime, pagate profumatamente da Sony.
Non di spiega altrimenti. Ci sono delle vaccate in quella recensione che neanchei il Batman dell’Adam West più ispirato avrebbe saputo dire al fido Robin…
in piu’ posso dire che non sono assolutamente daccordo con quanto dice bontropi anche perche’ se vogliamo parlare di squallido pop i def leppard ne sono sporchi fino ai baffi…..per me in sto disco ci sono solo tocchi pop….scusa eh…ma bastard ti sembra pop….shit city ti sembra pop….unknown? blind?….per me quanto dici e’ esagerato!
Sottoscrivo il tuo post Cap!
In linea con la recensione. L’album entra in circolo dopo diversi ascolti ma non arriva al livello di nessuno dei precedenti 4. Erik in forma smagliante. Adoro “Eye of the Storn” e di contro altare non mi piace “Best Of The Broken”.
Non avrei saputo esprimerlo meglio!
Sono d’accordo in toto con le tue deduzioni e conclusioni.
Faccio una fatica bestia a seguirvi!!
Ricordo solo che sono in linea con Carlo VII, ho risposto sotto i suoi commenti per evitare di fare macello…
ma….per dire che i darkness sono meglio di questi HEAT ci vuole un bel coraggio!!!…bontropi …guarda…slang son sicuro che piaccia solo a te…ma in tutta europa…ahahah…una porcheria richiamante il periodo grunge ma senza avere il ben che minimo talento per farlo come gli alice in chains….ricordo vendite bassissime e canzoni senza senso…L’impostazione della canzone we rule e’ 100% in stile queen…poi …che discorsi…siamo anni luce dall’ enorme band inglese…certo ci sono anche alcuni richiami ai 30 seconds….muse…pero’ sono sfumature….i pezzi a mio parere non sono poi cosi’ distanti dal suono degli HEAT di TDTW….voglio dire…fece molto piu’ scalpore hysteria nella discografia dei def leppard che questo nella carriera degli HEAT….questo e’ certo….i def leppard si misero a pulsare tamarro come i dancer degli anni 80 provenendo dall’hard rock duro e puro….
No. Posso affermare con matematica certezza che Slang piace ad un bel po’ di gente del mondo terracqueo… il che comprende anche me.
Affermare che sia un album brutto è un fatto che appartiene a te.
Fu un album coraggioso davvero, non a parole e non a suon di recensioni ruffiane, quello per i Def Leppard fu un salto nel buio, riuscirono nel difficile intento di coniugare sonorità cupe dettate dalla corrente grunge di quell’epoca, senza snaturarsi.
Personalmente lo reputo il loro album più maturo…
Quello fu un rischiare seriamente perché pur avendo una produzione ed un songwriting eccellenti, non tutti all’epoca riuscirono a capirne il valore, vedo che anche ad oggi qualche raro caso persiste, di conseguenza apparentemente fu un album sottotono…
Apparentemente però, perché ha avuto il grande pregio di invitare al riascolto ma, fatto ancor più importante, di reggere nel tempo forse anche più degli album che lo hanno preceduto e di avere in tracklist tracce tuttora contemporanee, non stancanti, senza troppe sovrastrutture.
La sola Pearl of Euphoria, ha la classe, l’enigmaticità e l’appeal che neppure un album intero della gran parte delle recenti uscite possono ambire ad avere.
Ma poi, disco di platino e d’oro non sono baggianate, se proprio dobbiamo guardare i dati.
Sottoscrivo Phoenix.
E’ storicamente vero che Slang, come dice il Capitano, fu considerato un flop (…per come poteva intendersi un “flop” in quegli anni, quando i dischi si vendevano ancora…). Così come è vero che subì le critiche più feroci da buona parte di critica e fans.
Altro è però dire che “non piacque a nessuno”. Il tempo ha saputo riconoscere il giusto valore di un album che era eccellente allora come ora. Fu semplicemente “diverso”. Contrariamente a questo aborto degli Heat, i pezzi in Slang c’erano.
Eccome se c’erano.
Come ho già detto prima: non è un problema di genere. E’ un problema anzitutto di qualità.
Poi che gli H.e.a.t si pieghino alle logiche di mercato non mi scandalizza più di tanto, così come non mi ha mai scandalizzato l’Artista in genere che decide di lanciare nel water la propria identità musicale in nome di fama e soldi, ben mascherati dalla classica “voglia di sperimentare”.
È chiaro che non sopporti i darkness, basta ammetterlo. Ma il tuo giudizio non credo sia sereno e lucido, così appare da quello che leggo. Da contraltare incensi a dismisura quest’album degli heat dove ci hai trovato accenni di prog, dei queen , dei bee gees visto che c’eri potevi aggiungere l’ottava di Mahler e gli Oliver onions. Solo una constatazione i darkness 3 date in italia, gli heat una in una location non certo entusiasmante.
bad boy…non c’entra proprio niente il numero di date…i darkness hanno le conoscenze e i media dalla loro…gli HEAT no …si dovrebbe cercar di giudicare gli album dalla bellezza dei pezzi e non sempre tenendo conto della fama…i darkness hanno dei pezzi da dodicenni pop rockettino… eddaiiiii….bontropi…puo’ essere che la vostra generazione abbia ascoltato slang sotto altri aspetti semplicemente perche’ avete sentito dopo gli album degli anni ’80….ti posso garantire che per la mia quello era un disco FLOP in tutti i sensi rispetto al loro passato….addirittura meglio furono gli inediti di vault…….io comunque non incenso niente…per gli HEAT sto parlando di vaghe somiglianze con il prog o con i bee gees in quel coro…ripeto senza alcun confronto con il passato storico di bands inarrivabili…oggettivamente pero’ a sentire voi sembra il flop del secolo mentre l’album e’ semplicemente diverso ma sicuramente non peggiore di TDTW….detto questo io non sono mai stato un fan degli HEAT neanche in passato….ho costatato solo che la band e’ cresciuta indipendentemente se a voi piaccia o meno la direzione intrapresa!…e questo a me piace….non e’ facile crescere musicalmente…tante bands non sono riuscite a farlo nel tempo e sono rimaste al palo per decenni….ad esempio axl & slash….era riuscito a progredire con il primo con chinese democracy e ora tutto ritorna nel vintage….guadagneranno di piu’ ma la band non si evolvera’ piu’!!!
Per favore mi spieghi se questa nomea del “raccomandati” dei Darkness è una cosa che hai appreso da qualche parte o è una tua supposizione,poiché io non ne sono a conoscenza. Attualmente(ma anche in passato come quando nel 2004 in pieno fermento per PTL ad MTV italia prima del live Silvestrin li bollò come “fenomeni da baraccone” brutta copia delle band del passato) sono prodotti da una piccola casa che penso non possa permettersi poi tutta questa “pubblicità”. Io guardo i fatti: tre date significano per me che c’è richiesta da parte del pubblico che in definitiva ,magari, se ne frega delle non entusiasmanti recensioni di PS. Per quanto riguarda i testi ognuno se la vede come vuole, personalmente trovo Southern trains molto ironica come è nello stile dei Darkness che comunque nell’album precedente facevano riferimento all’invasione norrena dell’Inghilterra non proprio roba da pop rockettino per dodicenni, non vorrei tu conosca soltanto I believe in a thing called love e su questo basi il tuo giudizio. A me LOOK è piaciuto molto , meno Hot Cakes ma per me sempre godibile. Quando JH ha voluto fare qualcosa di diverso ha fatto dei pezzi con uno pseudonimo producendo musica un pò diversa dal solito(richiamandosi ai suoi amati Spark),come d’altronde fa Alex Turner degli AM. Io trovo che questa sia un’ottima soluzione.
P.s. per la cronaca io gli “anta” li ho superati da un pò quindi gli 80 li ricordo più o meno bene, per me gli album dei Darkness avrebbero fatto la loro porca figura anche all’epoca ma è un discorso senza senso perché non lo sapremo mai.
Concordo!
Io dico solo che i Darkness li ho amati per I believe in a thing called love… non sarà sicuramente la loro canzone più impegnata, ma ricordo al tempo quando girava su MTV, era una boccata d’aria fresca per noi rocker melodici dai cuori teneri…
io NON concordo..i Darkness avrebbero fatto la loro figura anche negli anni 80 anche no…con tutto il ben di Dio che girava allora i Darkness se li sarebbero filati in ben pochi..non perchè sono scarsi (per me cmq appena sufficienti) ma perchè c era moooooolto di meglio…va la….
Credo che Slang sia il peggior disco dei Def Leppard, non deve piacere neanche a loro visto che dal vivo non suonano nessun pezzo.
Concordo con Mimmo, negli 80s c’era di molto meglio dei Darkness, credo che all’epoca li avrei ignorati.
Fede quando ascolto quest ultimo H.e.a.t. penso a te…è pieno di tanti OOOOOOOOOHHHHHHHHH…proprio come piacciono a te…..aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
Ieri ho riascoltato il nuovo album degli Art Nation, che è infinitamente più bello di questo pastrocchio…direi che sono quasi imparagonabili, tale e tanta è la differenza.
La sola Ghost Town fa sparire tutti i pezzi c.d. “Rock” di questo nuovo album degli H.e.a.t. .
Credo in definitiva che gli Art Nation, allo stato attuale, siano una band nettamente superiore agli H.e.a.t. .
E vabbè allora gli do na botta pure a questo poi vediamo…..eh eh
Assolutamente d’accordo. A inizio anno mi ero preparato un Death Match mentale tra HEAT – Art Nation e One Desire. Art Nation vincitori tutta la vita.
Io comunque ho l’occhio lungo e, secondo me, i nuovi campioni del genere potrebbero essere a breve i Creye. Restiamo sintonizzati!
Per il mio gusto personale invece vincono su tutta la linea i One Desire… album veramente bello e che riascolto sempre con piacere. Art Nation per me un gradino sotto (anche se il nuovo è nettamente meglio del loro debutto)… comunque i peggiori restano gli HEAT tra i tre… 😀 😀 😀
E invece ti dirò che per me è diverso, perché con gli One Desire non è assolutamente scoccata la scintilla. Dopo 2-3 ascolti ho completamente abbandonato il loro disco. Addirittura per me la classifica 2017 attuale è 1) Art Nation – 2) HEAT – 3) One Desire, perché comunque non nego che, pur con tutti i difetti del caso, quelle 2-3 tracce fighe nel presente disco degli HEAT le sto tutt’ora ascoltando.
He he he… ognuno ha i propri gusti e ci mancherebbe… 😉
I One Desire sono stati per me in assoluto la grande sorpresa di questo 2017, insieme ai Supernova PlasmaJets.
Se il titolo di best album 2017 è per me una cosa fra Harem Scarem e Cats in The Space, la palma di band rivelazione del 2017 è anche qui una gara a due fra One Desire e Supernova.
Purtroppo i One Desire mi hanno deluso in sede live…o meglio mi ha deluso il loro cantante, che non ne ha preso una che sia una…
Ma discograficamente sono stati terremotanti: ci sono pezzi stupendi su quel disco.
Gli Art Nation, grazie ai miei tempi da bradipo, li ho scoperti solo quest’anno…ma li ho trovati grandiosi sia al debutto che in fase di conferma col secondo disco (…che ho trovato però più ruffianotto del primo…).
In ogni caso non c’è paragone con gli H.e.a.t.: per me candidati numeri 1, insieme ai Mr Big, al titolo di peggior disco dell’anno.
ma non diciamo cazzateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…mo gli Art Nation superiori agli H.E.A.T….a Bontropi ma ripigliatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
A questi H.e.a.t., sicuramente sì.
Non vedo proprio perchè no. Gli Art Nation hanno fatto due dischi fantastici che si mangiano a colazione questo disco e quello che lo ha preceduto.
Poi va be’, c’è scritto “H.e.a.t.” e quindi state tutti in stato di costante adorazione.
Ma se i due dischi degli Art Nation li avessero fatti gli Heat, a questo punto eravate già tutti senza mutande.
A sto giro mi spiace proprio ma continui a non convincermi caro Bontropi…continui costantemente a sputare sull ultimo H.E.A.T. e addirittura su quello precedente mentre osanni due dischi come gli Art Nation che adesso sono diventati due capolavori…e no…qui continuo a pensare che gatta ci cova…mah…
Ma non ho detto che i due Art Nation sono dei capolavori, Mimmo…
Così come non ho “sputato” su Walls.
Non capisco perché dobbiate arrivare sempre a questi estremismi.
perche con sto ultimo H.e.a.t. ci hai scassato la favaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…mollaciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 🙂
Se tu stai a rispondere ad ogni mio commento, è chiaro che poi io ti rispondo di rimando, no…?
Dire poi “gatta ci cova…”…
Ma de che?!
Mica mi pagano per parlare male del nuovo disco degli H.e.a.t. …
Ciao, Mimmo…ti mollo.
Hai ragione Mimmo, gli whoaoaooooo sono cosa buona e giusta, infatti concordo con te,Iacopo e Mark che li avete apprezzati.
Sicuramente son riusciti a far parlare molto di se’, la cosa piu’ spiazzante sono stati i primi 2 singoli. Time che suonava moderno ma piacevole e redifined col ritornello che non arriva mai (non che sia da buttare ma il ritornello l’avrei fatto entrare prima).
Eye of the storm,best of the broken , bastard of society e blind leads the blind mi son piaciute. sul voto credo di concordare con Iacopo tra il 75 e l’80.
Io li preferisco ai Darkness alla stragrande … de gustibus
Vi meritate Do You Want It.
Video dell’anno.
Punto.
I supernova plasmajet non mi fanno impazzire , tolti un paio di pezzi sono noiosetti ed anche lei non mi dice un gran che. Preferivo Claire Cunningham quando stava con le Thundermother, sto apprezzando da un po le ragazze degli honeymoon disease, ma naturalmente qui si va sui gusti personali. Ad ogni modo se volevi far fare una brutta figura a EG …mission accomplished…davvero imbarazzante ed anche gli altri non scherzano.
No, Bad, non c’era davvero nessun secondo fine…
Il video mi è piaciuto e l’ho segnalato: anzitutto perchè non mi aspettavo la presenza di Jennifer ad un concerto degli H.e.a.t. nelle vesti di scatenata fan, e poi perchè mi fa morire dal ridere il modo in cui Erik tenta di strapparle il microfono dalle mani, ma lei non cede neanche morta! ahahahahahah
E poi alla fine non sembra neanche voler scendere dal palco! ahauhauhaua
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Niente da fare, quando entrano in campo i fuoriclasse la partita prende immediatamente la giusta piega e segnare un gol, beh, è decisamente scontato. Ecco allora che i cult AOR rockers canadesi Boulevard, nati n […]
Senza paura di essere smentito… per me uno dei migliori album dal 2000 in avanti…
Seee e magari te li ricordi tutti…….mimmo dije qualcosa va?! Eh eh
aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…credibilità oramai sotto lo zero…aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh…Denis ma fatti na fleboooooooooooooooooooooo 🙂
Comunque si… me li ricordo tutti… quelli che vale la pena ricordare… 😀 Mimmo, stai buono che ho nuovamente immagini imbarazzanti di te… 🙂
girameleeeeeeeeeeeeeeeeee…capraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! 🙂
Per il momento il mio album 2017 è One Desire… aspetto con ansia il 22 allora 😀
Contentissimo del ritorno dei Boulevard…lead me on!
Ma quando esce sto disco?
22 settembre
disco dell anno…guaranted <<<<<
Essential
Finalmente un grande album, qui siamo a livelli superiori, e si sente. Vale i soldi spesi. E’ vero che è sempre questione di gusti, ma qui si cambia marcia.
Mi allineo alla recensione di Iacopo.
Qui siamo di fronte ad Artisti veri. Musicisti di livello superiore.
Inutile soffermarsi su questo o quel pezzo: ciò che riesce a strabiliare è la padronanza dei propri strumenti e la capacità di commistionare suoni con maestrìa indicibile.
I can’t tell you why è perfino commovente.
Questo è semplicemente l’AOR del 2017.
Sicuramente entra nella top 3 dell’anno .
bellissimo, emozionante e credibile.
sarei curioso di sapere quali tra queste sono state ripescate da vecchi demo e quali sono nuovi brani !
non capisco inoltre l’esclusione di “good enough” che in una primissima tracklist era stata inclusa, gia proposta nel dvd “live from gastown”, bellissimo pezzo.
85 voto pieno e meritato !
Mi dispiace uscire dal coro, ma per quanto mi riguarda c’è un abisso rispetto ai primi due (datati) album.
Io li voterei complessivamente così:
BOULEVARD – Boulevard (1988) —————> 85/100
BOULEVARD – Into the Street (1990) ———> 90/100
BOULEVARD – Luminescence (2017) ———> 65/100
Unica canzone emozionante di questo ultimo cd: 07 I Can’t Tell You Why.
Le melodie delle altre non le trovo purtroppo graffianti e coinvolgenti.
candidato a top AOR album e migliore copertina nel 2017!
classe da vendere!
il mio voto comunque un po’ sotto alla media: 80/100
concordo con 101 south ..ragazzi se dite che questo è un disco della madonna avete il cuore dominato dalla nostalgia, vi capisco e vi appoggio pure con simpatica, ma ragazzi, sto disco è scarico …ma scarico parecchio …restiamo lucidi per un attimo, ricordiamoci bene talk to me, lead me on di into the street o dream on dell’omonimo boulevard e capiremo che quelli erano altro, una gemma nel firmamento aor, questi invece sono signori che scimmiottano se stessi, ma dove nessun pezzo si avvicina minimamente a quei fasti …
molto carino ma nulla piu’….spostato nettamente in un gradiente piu’ pop oriented volutamente che prettamente aor anche se i suoni potrebbero essere fuorvianti…a me personalmente non piacque piu’ di tanto neanche il loro primo disco probabilmente il loro vero mastepiece rimane into the street…la classe in alcune composizioni rimane tangibile forse un po’ troppo ostentata/ricercarta,voglio dire alcune canzoni sono talmente di facile previsione nelle loro aperture che certi arrangiamenti sembrano anche fuori luogo ….album molto malinconico …..e autocelebrativo…lento ….il fatto piu’ rimarchevole del disco intero la differenza tangibile tra un brano e l’altro, ogni canzone ha un anima a se….dando al prodotto finale forse un tono piu’ serio di quello del suo contenuto effettivo….caratteristico dei pop album a mio avviso….dovessi dare un voto 7meno meno
Un gran bel ritorno questo LUMINESCENCE da parte dei grandissimi BLVD con una cinquina di pezzi iniziali da brividi (Life is a beautiful thing il mio pezzo preferito dell album) anche se la seconda parte del disco risulta meno brillante nonostante I Can t Tell e la sognante What are You propongono ancora grande musica.
Da applausi la prestazione di un Forbes ancora in grandissima forma e di tutta la band in pieno stato di grazia.
Bentornati BOULEVARD!
essential…totally….Bontropi
Classe, raffinatezza e capacità di mettere ogni suono al posto giusto ed al momento giusto. L ‘ album rispecchia queste “skills” dal primo all’ ultimo minuto. Sul piano dell’emozione, e qui andiamo sul soggettivo, mi hanno “preso” solo “I can’t tell you why”, “What Are You Waiting For” ed anche “Life Is a Beautiful Thing” che nessuno ha citato nei commenti come brano “top” ma a me è invece piaciuta. Insomma, non “uno dei migliori album dal 2000 in avanti” (senza voler smentire nessuno eh Denis, ci mancherebbe…) ma sicuramente nella mia top five dell’anno (per ora).
miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…ma allora ultimamente ce l hai con me….nel mio commento ho scritto “Life is a beautiful thing il mio pezzo preferito dell album”…ma allora mi stai proprio snobbando…aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh…ciao mitico!!!!! 🙂
miiii Mimmo, sembra proprio che ce l’abbia con te…ma non lo faccio apposta e forse non è una buona notizia perché oltre a sbagliare non me ne rendo neanche conto….Contento comunque che siamo allineati sul giudizio. Ciao grande!
Disco dell’intera era umana su sta terra…………….MADDAIIIII SU !!!!!!!!!!!!! Sono andato a risentirmi into the street poi ho ascoltato questo , a me sembrano due band completamente diverse , noto più differenze qui che nell’ultimo heat per esempio anche se erano gli anni 90……..cmq disco piacevolissimo su alcuni brani mi hanno ricordato gli Asia.
Ma non eri tu che odiavi i paragoni?!?!? Ci cazz c entra paragonare questi BLVD con quelli di 27 anni fa?!?!?
Non mi fare incazzare Mark che ti inizio a trattare come il Bontropi…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
Non voleva essere un paragone, mica ho detto che il disco fa schifo , anzi …….Sgrunt: )
La grandiosità di un gruppo come questo sta nel riuscire ad impiegare un giro trito e ritrito come quello del ritornello di Running Low senza fartelo pesare, ma anzi riuscendo ad infondere al tutto la magia delle grandi occasioni.
Assolutamente promossi, d’accordo con il voto.
…e cmq questo è il classico disco che cresce ascolto dopo ascolto…arrangiato e suonato in maniera incredibile…e se la prima volta non l avevo menzionata faccio mea culpa ma What I’d Give ha un finale emozionante come poche uscite odierne…Iacopo anche tu con me…OOOOOOOhhhh OOOOOOhhhhhhhhhhhhh….
e sia.. OOOOOOOhhhh OOOOOOhhhhhhhhhhhhh….
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Il 15 settembre 2017 segna la data di debutto di una nuova formazione melodic rock italiana, quella degli Airbound, che vale il ritorno sulle scene del cantante Tomás Borgogna, conosciuto per i suoi Borgogna […]
Un bell’album che riporta a noi la voce di Borgogna… e oltre a questo aggiunge un bel tassello alla scena italiana… ci sono secondo me ancora angoli da smussare ma lo stile e le potenzialità della band ci sono tutte… speranzoso per un roseo futuro per questa band! 😉
grandi<<<<<
Vedo che sto disco se lo sono filato in pochi. Errore direi.discreto lavoro con una partenza assai canonica con la 1 e 2 poi il pezzo forte con la 3 , pezzi 4 5 e 6 così così , 7 buona 8 bruttina , 9 ci siamo alla grande , chiude con la bonjoviana 10 un dischetto che si ascolta con piacere mai stucchevole.
Voto 7
un paio di pezzi hanno una loro personalità e sono riusciti, però non mi prende del tutto sto disco.
65 non di più
Proprio oggi e nel lettore in macchina…ad ogni ascolto cresce, proprio come il singolo, che inizialmente non mi aveva colpito ed ora mi è entrato in testa. Buono il sound, bella la voce e curati gli arrangiamenti…per me promossi assolutamente. Qualche passaggio ancora troppo canonico non inficia il mio voto che potrebbe essere un 78 (che nella mia scala di valori è un bel voto!!!!).
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 2 mesi fa
Nove anni dopo l’ultimo album in studio Good 2B Alive (2008), gli Steelheart del leggendario cantante Miljenko Matijevic tornano sulle scene con un nuovo album, intitolato Through Worlds of Stardust ed edito dalla […]
Non è una questione di produzione Iacopo , il problema è la qualità delle canzoni se saranno buone ok sennò amen …..certo è che 86 …….preparati a difenderti ah ah ah ah ah
…di solito chi tiene il piede in due scarpe si mette in una posizione discutibile….per quanto ho sentito you got me twisted e’ veramente bilanciata e stupenda nelle melodie, ma tutto il platter doveva girare su questo andamento….suoni anche moderni ma ritornelli efficaci e ariosi…le altre due ascoltate pero’ onestamente sono orribili Iacopo!…mi riferisco a come inside e got me running….siccome tu dici che il cd e’ diviso in due parti posso comprarlo mezzo??? me lo dara’ la frontiers??? ….:)
Sarà che non mi aspettavo un granchè da questo ritorno ed invece… mi è piaciuto parecchio! I pezzi più lenti sono favolosi e tutto il resto è una Tamarrata pura… però fatta bene… 😀
…ma poi sto stile Alternative che è?!?!? mah…solo a quel tamarro di Iacopo può piacere….aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhh….Denis lo insulto la prox volta… 🙂
stile alternative = suoni moderni e tamarri… 😀 😀 😀 Comunque il trittico You Got Me Twisted, Lips Of Rain (come canta su sto pezzo!!!) e With Love We Live Again è da colpo diretto al cuore!
L’aggettivo “alternativo” ripetuto più volte mi fa gelare il sangue prima di ascoltarlo.
Può darsi che sia un sound alla adrenaline Mob……boh.
Sapete bene che dove ci sono i suoni tamarri, ci sono anche io…
Però, sinceramente, le canzoni ascoltate fino ad ora non mi hanno per niente convinto.
In particolare non ho trovato “esaltante” proprio la voce di Matijevic.
Ascolterò comunque con curiosità.
sto ascoltando kee of hearts …fammi sapere cosa ne pensi…ciao
CVD…..come volevasi dimostrarsi….non solo chi tiene il piede in due scarpe si mette in una posizione discutibile ma non riesce a farne mezza bene ne dalla parte moderna ne dalla parte melodica….voglio sapere da voi….ma che caxzo di disco ha fatto quel gran talento di matjevic???…..non ho parole…veramente pieno di brutte canzone raffazzonate e confuse….si salva solo twisted e forse my freedom….anche le ballads mi dispiace ma sono melense…Iacopo guarda…30 e’ un voto regalato a questo platter….lo dico con grande rammarico…comunque e’ solo il mio rattristato parere 🙁
no comment <<<<<
American modern hard rock. Se paragoniamo sto disco alle ultime cagate allora un voto alt o ci sta ma non 86 dai su…..il problema è sempre lo stesso, uscire a nome steelheart o come disco solista? Io direi la seconda . Un misto di suoni alla soundgarden o alla nickelback inframmezzato da Ballads carine ma nulla di trascendentale, A me piace la ballad finale per il resto a fine ascolto non mi è venuta la voglia di risentirlo …..torno a riascoltare steelheart e mi basta così.. ….voto 70.
Mah, concordo col Capitano.
Onestamente a me è piaciuta solo You Got me twisted.
Il resto è un’accozzaglia indefinita di suoni difficilmente catalogabile. Sento molto più “alternative” che “Melodic Rock”…sento molto più Chris Cornell, che Miljenko Matijevic…
Che possa piacere, non lo metto in dubbio. Dico però che questo non è il mio genere “preferito”, e dico anche che in ambito alternative ci sono state tante, troppe, schifezze sopravvalutate solo perchè “alternative”, e quindi fuori dal coro.
Non è il mio genere, dunque. Ritengo che tanti gruppi della scena alternative siano sopravvalutatissimi.
Questo disco non fa eccezione: Iacopo lo ha, secondo me, molto sopravvalutato.
Metterei un 39/100…ma sono riuscito ad archiviare un solo ascolto, quindi non mi sembrerebbe corretto stroncarlo.
Consiglio solo di passare oltre a chi, come me, ritiene insulso l’alternative sdoganato nel commerciale. Se poi vi stanno sui medesimi i Foo Fighters e gli Audioslave, evitatelo proprio come la peste.
Ascoltato. Le band dell’epoca d’oro, quasi tutte purtroppo, dovrebbero appendere la scarpe al chiodo con serenità, campare di live (tanto il repertorio ce l’hanno) e godersi i quattrini accumulati quando li è girata bene.
Dischi come questo sono di una tristezza devastante.
le ballads sono ottime, il resto …. non mi convince (pienamente)
Voto: 73/100
Da questo disco mi aspettavo..brani tamarri inascoltabili e ballate fighe…ed invece i brani tamarri sono quasi-ascoltabili e le ballate non cosi fighe…cmq 86/100 è uno sproposito…Iacopo non ce la fai piuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu 🙂
Dopo mesi di attenti ascolti mi sento di promuovere questo disco a pieni voti! Album vario, eclettico e potente con svariate influenze che si amalgamano perfettamente con il classico sound della band. Riconosco la presenza di molti elementi “alternative” (“Got Me Running” potrebbe tranquillamente essere un singolo dei Foo Fighters) ma secondo me si fondono molto bene con tutto il resto senza risultare una accozzaglia e dando anzi un tocco molto particolare al lavoro favorendone la longevità.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 3 mesi fa
Dopo ben quattordici anni di silenzio discografico, i leggendari pomp rockers americani Styx escono sul mercato con un nuovo full-length album, intitolato The Mission, e già disponibile nei negozi dal 16 giugno […]
lo avevo già detto in precedenza …..per disco quasi capolavoro, bel concept , libretto ricchissimo di note con tutta la storia di the mission e musica ad altissimi livelli, c’era bisogno di un disco così vista la monnezza che gira ultimamente …..pomp prog rock al meglio e non esagero se dico che sto mission supera di gran lunga le ultime due prove dei magnum , regge con gli ascolti , non è prolisso (15 brani in 40′!!!!!!!) ed entra in circolo da subito, non gli do 90 perchè se la prendono troppo comoda tra un disco e l’altro tiè…………….ottima la rece di Iacopo che tocca le corde giuste di un disco che non si smette mai di ascoltare…….ed anche marte è conquistato!!!!!!!!!!!
Ormai sta diventando il mio commento ricorrente, ma anche qui: band superiore. Punto.
Capisci di essere al cospetto di una band di categoria superiore quando parte Gone gone gone.
Sono queste le band che adoro e che rispetto. Quelle che pubblicano un disco quando hanno davvero qualcosa da dire…e non per timbrare il cartellino (…”New Jersey, abbiamo un problema…”…).
Produzione STUPENDA, poi.
Mi accodo alla recensione di Iacopo, stavolta: centrata alla grande.
Bel dischetto anche per il sottoscritto…a dire il vero l’inizio non mi aveva del tutto convinto ma da Locomotive in poi è un gran bell’album, tecnicamente veramente valido e con il solito grande lavoro su voci e cori.
Mio brano preferito The Greater Good…e adesso speriamo di non aspettare secoli per il prox disco…..
la band in versione originale con dennis de young era sicuramente la piu’ grande band pomp del ventesimo secolo…questa formazione regge bene….anzi dal vivo rimani scioccato dai cori armonizzati eseguiti da tutti …fan paura….io gli ho visti un paio di volte…qua non ci sono pre – cori registrati ce’ solo grande talento da parte dei componenti…. vocalmente sono ai livelli degli EAGLES….strumentalmente con l’inserto del bravissimo suchermann alcuni anni orsono annientano i piu’…e poi tommy shaw/ james young e’ ancora la coppia chitarristica da battere…troppo talentuosi!!!….l’album prima di giudicarlo lo voglio analizzare bene ma e’ sicuramente proveniente da un altro pianeta 😉
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa
Lampo Gamma è il titolo del terzo album del chitarrista romano Andrea Salini, uscito per la Ticketbus Edizioni Musicali nel corso del 2017.
Composto da sette tracce e poco più lungo di un EP, il disco p […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa
Registrato e mixato da Michele Guberti presso il Freedom Recording Studio e distribuito dalla label (R)esisto, Tenax∞ è l’omonimo debutto su EP del gruppo hard rock italiano Tenax∞, uscito nel maggio 2017 […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa
E’ ancora una volta la ottima label Andromeda Relix a presentarci una realtà italiana emergente di assoluto spessore. Parliamo oggi della band veronese The C.Zek Band, una formazione a cinque di genere […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa
Il progetto rock italiano Yeah!Mutation nasce come quartetto nell’agosto 2013, producendo musica propria, rock elettronico cantato in lingua madre, e trasformandosi poi in un quintetto nell’ottobre 2015. Nel 2017 […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa
Largo alla musica emergente italiana. I Radiocut sono una giovane realtà lombarda attiva dal 2013 che ha debuttato il 7 aprile con un EP omonimo, distribuito e promosso dalla label (R)esisto.
Il rock di questi […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa
Domenica 21 maggio 2017 dove diamine eravate tutti?!
Una cinquantina di spettatori per gli Hardline live nella loro prima data europea dell’Human Nature Tour 2017/18 sono davvero troppo pochi. In Spagna, […]
Luigi62 sfondi una porta aperta , ne abbiamo già parlato tante volte su queste pagine ma tanto non cambierà mai un cazzo (e forse è meglio così) , dei KISS ne hanno parlato anche i tg……almeno i grossi nomi li considerano ancora da queste parti……ora vedremo cosa diranno dei ROLLING STONES A LUCCA A LUGLIO….AH AHA
Comprendo lo sfogo di Iacopo sull’affluena ma se neanche su al nord non vanno a vedere sti concerti vuol dire che ormai anche quel poco di cultura musicale live in italia è andata a farsi fottere………invece per una cazzo di partita di calcio le piazze si riempiono e pure troppo……………..o forse di questi HARDLINE non gline frega niente a nessuno…………..mah
Mark, il problema grosso è che in Italia ai concerti di band tipo Hardline vedi sempre e solo gli stessi volti, che bene o male vanno dalle 50 alle 100 persone (150 se va bene)… è stato così per gli Hardline… ma potrei aggiungere che è così per molti altri, Harem Scarem, Ted Poley, House of Lords… tutta gente che fa muovere si e no un centinaio di persone… purtroppo tra l’altro manca anche un ricircolo di persone che vanno ai concerti, mancano le “nuove leve”… i giovanissimi sono veramente molto pochi…
se serve ancora rincarare la dose, basta vedere che un evento grandioso come il Frontiers Rock Festival si salva grazie al flusso di stranieri…
… il problema non sono le band, sono i fans che in Italia stentano a muoversi. Va anche detto che in un periodo un po’ di crisi per tanti come quello che stiamo passando purtroppo spostarsi per un concerto è comunque diventato in certi casi un bel salasso se magari si arriva da un po’ più lontano, e parlo anche per esperienza personale.
I concerti migliori per il nostro genere si sa che solitamente sono in zona Milano e dintorni, per chi ha la sfortuna (dal punto di vista musicale) di abitare in una zona più esterna e deve spostarsi verso queste zone diventa anche economicamente impegnativo oltre che “fisicamente” impegnativo se non ci si ferma a dormire fuori.
Bel report Mezza… 😉
Benvenuto a Luigi: ci auguriamo che tu possa e voglia scrivere più spesso.
Qui siamo una grande famiglia…e più siamo, meglio è per la nostra musica.
Rispondo un secondo al Mezza e a Denis: ragazzi, avete centrato il punto. Poca gente ai concerti e poca voglia di muoversi.
Purtroppo per me è così…ma capite che muoversi dalla Calabria per andare nelle solite Milano, Torino, Padova, Bologna, per me, come credo per molti altri, sarebbe ogni volta un macello. E non è solo una questione di soldi (…che poi è il problema principale…), credetemi.
Questione Hardline: sapete che per me sono solo, e me ne rammarico, una cover band. Non potrebbe essere altrimenti.
Quindi, al netto delle affrontate questioni logistiche, tendo a giustificare la scarsa affluenza di pubblico.
Ragazzi, questi non sono gli Hardline. Mi dispiace dirlo, credetemi. Ma è così, ammettiamolo.
Non è comunque secondo me un problema di band… Harem Scarem quando sono venuti in Italia (prima del Frontiers)… se non sbaglio sui 130 paganti a Milano…
Denis, per me non è così. E’ anzitutto un problema di band.
Appurato che il nostro genere, per una band di punta come gli Scarem, faccia muovere una platea che si assesta mediamente sull’ordine delle 200 unità per serata (escludendo i festival), è consequenziale ritenere corretto la cinquantina e passa di persone accorse per gli Hardline.
Poi ci sono molti altri elementi da valutare: spesso e volentieri si utilizzano location molto distanti dalle località servite da aeroporti e stazioni raggiungibili da tutte le parti d’Italia.
Brescia è l’esempio tipico. Ma la cosa si è ripetuta anche per gli Heat…che hanno suonato in una località sperduta a metà strada fra Torino e Milano, se non ricordo male…
Insomma, a queste condizioni io non posso muovermi.
Ed ovviamente la band, poi.
Non si tratta, secondo me, come dice Marco, di voler sempre il “Big rock show”. E’ semplicemente che, per una cover band come gli Hardline, io non farei mai migliaia di km. E come me, penso anche molti altri. E quindi le unità partecipanti diminuiscono drasticamente.
Ma non mi muoverei neanche per Poodles, Gotthard, Sebastian Bach…e tutta quella mole di Artisti che io reputo scarsi o poco interessanti.
Insomma, sì: è soprattutto una questione di come si vuole investire i propri soldi in base alla proposta musicale offerta.
Sarò come sempre molto cinico, ma io non vado ai concerti solo perchè si suona Melodic Rock e derivati.
Grazie a te Luigi e ricambio l’abbraccio! 😉
grazie del commento, altrochè!!
Iacopo ha sicuramente ragione..io stavolta non sono riuscito ad andare più che altro x il fatto che il giorno dopo avevo la sveglia alle 5..e se ci aggiungiamo il fatto che li avevo visti neanche un’anno fa a milano e che l’ultimo disco non mi ha fatto certo impazzire,ecco spiegata la mia assenza…
c’è poco da fare ragazzi,la situazione in italia è questa,il nostro genere è di nicchia e di conseguenza l’afflusso ai concerti è sempre risicato,se poi capitano durante la settimana e in luoghi scomodi da raggiungere è quasi impossibile avere una cornice degna..
Purtroppo concordo con te Horus… distanza, orari e posizione influiscono in maniera pesante. Anche io, purtroppo per altri impegni già presi, ho dovuto saltare il concerto e di sicuro la domenica a Brescia non era così allettante dovendo fare 3 ore di macchina ad andare e lo stesso a tornare… il problema però è che se al massimo si può puntare a 150 / 200 persone per eventi di questo tipo e per i problemi più disparati (posizione, giorno della settimana e orario…) ne perdi almeno una cinquantina, si capisce poi come si arrivi ad avere si e no 50 paganti in una serata comunque più che valida per chi ama questo genere musicale…
Ha ha ha… per il punto 6 facciamo partire una campagna di sensibilizzazione per far capire quanto è bello andare ad un concerto in moto e tr…are a fine serata con ancora la musica e l’adrenalina che ti scorrono in corpo… riportiamo i ragazzi verso le Distrazioni importanti della vita… 😀
purtroppo ieri avevo inserito un commento che non è stato salvato..
era il 1°, mannaggia!!
Denis!! tecnologo dei miei stivali, subito al lavoro!! 🙂
a parte gli scherzi..
intanto un abbraccio a Luigi..mi sento a te molto (anagraficamente) vicino 😉
dicevamo..(alcuni punti, tra l’altro, li ha già evidenziati anche Denis)..
1) DEMOGRAFIA: siamo sempre più vecchi..i ‘vecchi’ si muovono poco e hanno esigenze familiari
2) BIG CONCERTS: se non è un concertone (AC/DC, Guns, Iron, vasco, Ligabue o Festival) l’italiano non si muove..vuole poter dire in giro che era all’evento del secolo, non al concerto degli Hardlinechica**oliconosce, a Brescia
3) PIGRIZIA CONGENITA: l’italiano è pigro, punto..
4) CRISI: i soldi sono pochi e gli eventi tanti..visto che gli artisti non tirano su un € dai dischi, fanno concerti (e spesso non propriamente economici)..
5) CULTURA ROCK: quella italica è la stessa che poteva avere un Uomo di Neanderthal (che forse in fatto di ‘Rock’ ne sapeva pure di più..): stazioni radio? ridicole..tv? più che ridicole..esplorare spotify? troppa fatica..
6) DISTRAZIONI: negli anni 70/80 i ragazzi avevano tre interessi prevalenti: il primo è ‘beeeep’ (capito no?!..e quello è rimasto), gli altri due erano la musica e le moto..entrambi sono stati affossati da social e passatempi internet di stacippa..
PS Luigi..bonariamente..i Kiss (forse) spaccheranno ancora il cu*o, ma con una forza empatica da ricovero per anziani… :))
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa
Quattordici anni dopo il debutto Land of the Living, e a sei dall’ultimo Watching Over You, gli Shadowman tornano sulle scene con la loro quinta pubblicazione in studio, Secrets And Lies, in uscita il 19 maggio […]
Grande band……caz oltre ai Thunder mi toccherà comprare anche questo!!!!!!
Ciao, bella rece ..ma “90” è un voto importante ! Stai dicendo quindi che è superiore
ai precedenti “GhostInTheMirror” e “WatchingOverYou” ?
No, perchè alla lunga l’ultimo “WatchingOverYou” mi è sembrato un po fiacco, troppo impostato
e costruito e con ritornelli mai veramente incisivi (ma questo è un problema proprio della band secondo me)
Un’altra cosa: ma dove si possono sentire i samples ?! A pochi giorni dall’uscita ancora niente da nessuna parte (!) grrr##
secondo me si, è più bello! E rimane più in testa 😉
Riguardo ai samples, nulla di disponibile. Avrei voluto inserire qualcosa nell’articolo – come normalmente facciamo – ma è il deserto in rete.
no, non trovo l’utilità di un lavoro come questo ..
perchè la pensi così ?
Sono riuscito a sentire i sample mp3 ! Andate su AMAZON.CO.JP (si quello japan !)
Mamma mia che miglioramento rispetto al passato ! Le 12 canzoni sono una più bella dell’altra
SteveMorris è molto più ispirato e i riff sono più interessanti del solito.. la chitarra è mixata più bassa e con un suono più moderno.. Ben fatto !
Le canzoni sono tutte molto vivaci e “acchiappano” subito già dall’opener “Gravity” molto meglio rispetto al passato (“AcrossTheUniverse”).
Certo ormai questi Shadowman assomigliano sempre più a FM e allo stesso OVERLAND solista.. ma che volete lamentarvi ?
Per ora solo sulla base dei samples posso dire di essere davvero entusiasta !
Un album pieno di ritmo e hardrock, quello magico anni 80, e poi..
..la titletrack Secrets&Lies mi ha davvero stregato con il suo beat saltellante (mi ricorda i China della
bellissima INeedYourLove).. pazzesco, roba che solo Overland e pochi altri possono fare oggigiorno.
Absolutely essential. …ovviamente. ..!!!
Ma come fate a non trovare sto disc o in rete….io dei samples non me ne faccio nulla…..scarico l’album lo ascolto poi decido se comprare o meno……cmq qui nulla di nuovo ma sempre piacevole e soprattutto sound personale …..ho tutti gli altri cd ….mo so cazzi!!!!@b
Allora.. questo nuovo SHADOWMAN lo sto consumando in macchina con l’autoradio (anche 4 volte di fila), è un disco
perfetto per la vostra estate ! Stavolta non ci sono cali di nessun tipo come accadeva nel precedente WATCHINGOVERU che era un album controverso che non sapeva che direzione prendere secondo me.. qui invece la band ha le idee
molto chiare, è ispiratissima e determinata al massimo !
Volete un esempio ?
La bonus track STAND UP AND COUNT, stranamente non recensita da Iacopo, è di un livello pazzescooooo,
tiratissima e da batticuore !
Nel promo che ci è arrivato per la recensione non era presente la bonus… 😉
Solito dischetto a nome Shadowman che si fa ben ascoltare grazie anche al nostro Steve…Gravity il mio pezzo preferito…che gran bel ritornello….
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 6 mesi fa
Ci sono concerti che devono essere recensiti e commentati con particolare riguardo alla prova tecnica dei musicisiti on stage, alla loro bravura esecutiva, alla loro resa sonora piuttosto che visiva. Altri, […]
Ahahahaha, recensione perfetta, ma Scandinavian Girls è imbarazzante
Iacopo…al di la’ del fatto che il 90% delle band scandinave adottano le basi pre registrate….heat ed eclipse compresi(… a me non finiscono certamente di piacere) i reckless love sono stati in grado di essere davanti a molti in questi anni…primo…scrivendo grandi songs…secondo… proponendo un divertente e professionale show che altri non ssono in grado di fare….il talento insomma ce’ eccome ammesso che i brani li scrivano loro come ribadito piu’ volte….il loro modo di fare musica a me piace molto…mescolano sapientemente i vari generi…. dal pop all’hard…riuscendo ad assemblare grandi songs…Toni…anche scandinavian girls e’ geniale…ce’ poco da dire ….una sorta di california girls del nuovo millenio!!!! 🙂
no aspetta un attimo andy,che mi risulti, gli eclipse di basi preregistrate non ne hanno mai fatto uso,li ho visti ormai 4 volte e tu eri con me,ma ti posso assicurare che era tutto rigorosamente live..sugli heat sono d’accordo,mentre sui reckless purtroppo non posso esprimermi dato che non li ho mai visti dal vivo,pur apprezzandone i dischi(tranne l’ultimo)..ma le voci che il cantante dal vivo stecchi molto spesso,si sentono ormai da più parti quindi il fatto che usino le basi non mi sorprende affatto.
Capitan Andy… a me piacciono, credo di essere stato io a coinvolgere Iacopo sui Reckless Love, li trovo davvero divertenti, ma quel pezzo lo trovo davvero poca cosa, comunque io li vado a vedere tutte le volte che vengono in suolo italico, ma l’altra sera credo avessero esagerato con le basi sul cantato, capisco i cori (non sono mica tutti gli Styx ahahah) ma Olli ha cantato Live solo gli auguri di buon compleanno ad una spettatrice e l’inizio di Hot, con tanto di stecca…nonostante ciò mi divertono ed alcuni pezzi sono sopra la media delle ultime uscite.
Gli Eclipse all’ultimo Frontiers avevano le basi migliori di tutti, cori sicuro (tipo stadio), nonostante ciò, a me sono piaciuti un casino, performance incredibile, Erik in formissima
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 6 mesi fa
Si respira l’aria polverosa delle strade d’America nel sound della band imperiese Roommates, attiva dal 2012 e al debutto su disco nel 2017 con il platter Fake, uscito per Nadir Music.
Questi quattro musicisti […]
FANTASTICI !!
CHE DISCONE!!!!!!!!!!!………COMPLIMENTI!!!!!!!!!!! Alla faccia dei dischi da 13/16 brani , cazzo qui in 30′ sti ragazzi mi hanno fatto sognare, sinceramente non ho avvertito la presenza ne dei pearl jam tantomeno dei kyuss ma solo tanta gran bella musica , questi hanno personalità e non mi sembra roba da poco dato l’appiattimento della maggior parte delle ultime uscite aor rock……..insomma un disco rock a 360 e finalmente non vedo in line up i soliti nomi dietro all’ennesimo progetto (mi han rotto le palle) spero che questa band vada avanti …….c’è futuro anche da noi……………intanto continuate a star dietro agli svedesi voialtri!!!!!!!!!!…………..ormai quasi tutti han finito la benza e lo dimostra la scarsa qualità delle ultime uscite!!!!!!!
Questi 30′ spaccano il culo agli ultimi gotthard e nickelback e ho detto tutto.
p.s. Ma uno che se chiama quattrocorde che cosa poteva suonare????????????? aaaah ahhhh
Ribadisco discone, ho consumato persino gli mp3 ora è tempo di acquisto!!!!!
La scaletta degli H.e.a.t. non è niente male. In realtà, nonostante tutto (cioé l’ultimo album)I volevo andare anche io, peccato i classici 500 Km di distanza.
Avrei tantissimo voluto esserci anch’io… ma purtroppo ero ancora bloccato a metter su mattoni del “Rock Temple”… 😀 😀 😀 Comunque splendido report Mazza!!!
Io non c’ero e non me lo rimprovero piu di tanto, non sono un fan degli HEAT, Mi è dispiaciuto molto di più non esserci ai Brother Firetribe. Comunque Cos’è il “ROCK TEMPLE” Denis?
RockTemple.it è l’ultimo lavoro che ho finito… https://www.rocktemple.it …la proprietaria è Stefania di Sound Trek distributions… che poi è la ragazza di Dave dei Soul Seller… 😀
E TU NON SEI VENUTO AGLI H.E.A.T. PER LAVORARE DI DOMENICA?!?!? SERVO DELLA GLEBA…AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…E PURE SFIGATO… 🙂
Mantenerti costa un sacco Mimmo… dovevo dare ragione a chi mi diceva di prendere un cane che un Mimmo rompe solo le balle e costa una cifra… 😀 😀 😀
si ma come sono affettuoso?!?!? aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
PS adesso la smetto con gli “aaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh” che poi il Bontropi mi si arrabbia 🙂
Come una marmotta attaccata ai maroni… ma ti voglio bene lo stesso…
Al prossimo “aaaaaaahhhh” ti cinghio! 🙂
La mia amica Claudia era i miei occhi e le mie orecchie.
So chi siete. 🙂
ma sta Claudia prima o poi voglio capire chi è…è gnocca almeno?!?!? 🙂
Super-gnocca! Ma tu dormi!!!! 🙂
emmandami una foto sulla posta…non essere gelosooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
ahahahahahah, ora muori! La prossima volta presti più attenzione! 🙂
la prox volta in sala grido il tuo e il suo nome poi vediamo se non la trovo…he he he…
Concordo, concertone, Erik credo che sia davvero uno showman completo, oggi uno dei pochi a tenere il palco così, i brani del nuovo album (che per inciso a me è piaciuto) in sede live rendono ancora meglio
E ci credo che è volato fino al ventilatore pesa 50 kg il ragazzo ah ah ah ah
Minchia che scena quella del ventilatore…aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…cmq grande Erik..non so che droghe usi ma sul palco è stato uno spettacolo….bella la scaletta dei brani (e non si poteva non finire con LIVING ON THE RUN) e gran concerto…Iacopo smettila di dimenartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 🙂 🙂
Personalmente mi sconforta il fatto che anche dalla recensione apprendo delle difficolta vocali del buon Erik come già mi avevano detto un paio di amici presenti all’evento. Mi spiace che un trentenne sia già cotto alla…che cosa era la settima o ottava tappa del tour?? Poi se ci accontentiamo delle altre qualità da frontman allora va tutto alla grande…buona grazia che la pala del ventilatore lo abbia centrato sulla tempia e non sull’occhio altrimenti…in quel caso lo si sarebbe potuto soprannominare “il guercio di Knivsta”…a parte gli scherzi per fortuna come è andata.
Purtroppo non ero presente al concerto ma da quello che ho capito si trattava più di un mal di gola da raffreddore che non di una “carenza” di voce… Mimmo e Mezza dateci delucidazioni… 😉
si, pare nulla di serio, solo roba passeggera..
Personalmente non ho trovato tutte queste difficoltà vocali da parte di Erik…è un “urlatore” e questo si sa…ma secondo me stiamo guardando il capello…a me è piaciuto…poi se in qualche brano è risultato meno brillante piuttosto che in altri chi se ne frega…lo show è stato di grande livello lo stesso..nulla da dire…piuttosto do ragione a Phoenix quando dice che si nota in concerto un certo distacco tra Erik ed il resto del gruppo..perchè Erik vuole essere sempre in primo piano…ma le prima donne si sa ci sono ovunque….
Sostanzialmente hai ragione ; )
Super presente all’appuntamento di domenica sera.
Indubbiamente uno show coinvolgente – come ci hanno abituato da tempo gli H.e.a.t – che ha regalato momenti di esaltazione ad altri di suspense ad altri della serie “qualunque cosa respiri, beva Grönwall, deve essere qualcosa di allucinantemente buono! LOL!!! ”
Praticamente aveva addosso una carica che levatevi tutti!!
Su questo punto mi soffermo perché, inevitabilmente, durante l’esibizione, ho notato ciò che non avevo mai notato prima, una band troppo sbilanciata sulla leadership del frontman che, spesso, ha offuscato tutti gli altri.
Dalone non è Rivers, si sa, è bravissimo ma, momentaneamente, forse per varie ragioni, on stage deve essere per buona parte ‘guidato’, lo comprendo e capisco i perché: i brani storici eravamo abituati a sentirli alla Rivers e dal suo suono inconfondibile, Dalone è un gran professionista ma sfido chiunque a suonare qualcosa che ti appartiene parzialmente… inoltre sulle new entry il ragazzo può sbizzarrirsi molto meno poiché i solos sono davvero ridotti al filo interdentale, ad ogni modo ha tutta la mia stima.
Queste sono, ovviamente, mie considerazioni: i nuovi brani live piacciono e sono accettati di buon grado dal pubblico (in passato per una Emergency o una Breaking the Silence appena nate, c’era il delirio…), sui brani storici il pubblico esplode letteralmente e, per quanto mi riguarda, c’è una differenza di stile e sound fra i pezzi più datati ed i secondi di recente uscita che è palpabile ancor più dal vivo e, in particolare, sento la mancanza delle parti di chitarra, dei solos ariosi del chitarrista, questa cosa mi manca davvero un botto.
Peccato non aver potuto sentire Emergency… va beh, al prossimo giro!
Due cose e chiudo.
Erik sa fare egregiamente il suo mestiere, ma la voce l’ho sentita sforzata più volte, in alcuni momenti spinta esageratamente, questo gli ha procurato più di qualche caduta nella tenuta e anche nell’intonazione… riposando dovrebbe tornare sugli scudi.
Per concludere: ma una location più ‘all’altezza’ per sti ragazzi la vogliono trovare o no??
Un Live di Trezzo ad esempio?
Calma calma…Iacopo come al solito mi sembri troppo carico..:)…c’era gente ma non piu’ di tanto…forse 100 persone o non molte di piu’!….i black diamons a me non hanno proprio detto niente…pezzucci cosi’ cosi’ forse troppo acerbi e privi di sound per poter sfondare…almeno per ora….i degreed come seconda band sono penalizzati ancora dai watt troppo bassi a confronto degli HEAT…i brani esposti sono purtroppo incentrati soprattutto sull’ultimo album che a confronto dei due precedenti e’ di molto inferiore…avrebbero potuto bilanciare molto di piu’ la scaletta,il cantante inoltre come detto era un po’ giu’ di voce ma comunque se l’e’ cavata… la cosa piu’ positiva dell’esibizione e’ stato riscontrare un ottima amalgama tra i componenti della band con un drummer veramente tosto e chitarrista tastierista veramente sugli scudi… hanno fatto stacchi e passaggi tecnici da lode!!!…arriviamo agli Heat….a mio avviso la band e’ si superiore come impatto ma gronwall aveva la voce corrosa dalle troppe sbornie di questo tour!…esagera troppo!!!…la sua performance ne ha risentito parecchio…non capisco poi perche’ si ostinino a mettere in scaletta pezzi banalissimi come mannequin show( troppo scopiazzata dalla streisand) e bag bag che e’ troppo stupida quella canzone…in conclusione …ottimo concerto ma in passato gli ho visti in momenti migliori!!!
no dai 100 persone no…piu del doppio secondo me…ai Brother Firetribe saremmo stati 100…forse scarsi…
Guarda, con me sfondi una porta aperta per quanto riguarda Beg Beg Beg, la considero da sempre una canzonetta all’acqua di rose.
Loro, però, la adorano… e valli a capire, con tutti i pezzoni che hanno in repertorio… boh.
☺
phoenix…quella carica li’ si puo’ solo chiamare polvere bianca tirata dal naso… ahahah :)…io comunque rimpiango l’eleganza che aveva Leckremo….era un frontman di ben altro spessore…Erik e’ un pivello scapestrato senza professionalita’ ma con una possibile bella voce!…se si stonasse meno intendo!!!!
Vi dico la verità: ero pronto al peggio.
Invece, dai video che ho visto Gronwall mi è sembrano meno imbarazzante di altre volte.
E’ un dato di fatto che sappia tenere il palco: anche a me è piaciuto quando ha incitato il pubblico con una gran bella carica. Di sicuro mi sarei buttato via anche io…
Se parliamo invece di prestazione canora pura…beh, ragazzi, cantare è ben altro.
Comunque il ventilatore l’avevo fatto mettere io…così come anche la dottoressa al pronto soccorso che ha provveduto a ricucirgli il taglio era una mia fidata conoscente. Se può interessarvi, Erik se l’è cavata con tre punti di sutura ed un gran dolore alla testa a fine serata. Ma la mia amica dottoressa ha detto che era ubriaco fradicio.
ma tu bontropi venire ai concerti mai no???….mi sa che non hai mai visto neanche albano dal vivo ahahah!
ahahahaah, c’hai ragione, Capitano…ma ti prometto che ci vedremo, cazzo.
Mi sto perdendo un sacco di concerti clamorosi…mi è dispiaciuto molto sia per i Brother Firetribe che per gli H.e.a.t, anche perchè poi c’è sempre da divertirsi nonostante Erik non sia più al top della forma.
minchia se venivi a vedere gli HEAT caro Bontropi scagliavamo te sulla pala del ventilatore..e uno…e due..e treeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee 🙂
Se fossi venuto io, Gronwall non ve lo sareste neanche cagato!
presente..e felice…sono stati fantastici….erik…totally<<<<
a proposito…grande report..iacopo..concordo..su tutto..alla prox bro<<<