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Samuele Mannini ha commentato l'articolo The Darkness: disponibile l'official visualizer di Rock And Roll Party Cowboy 1 ora, 2 minuti fa
si li ho in vinile gli slave rider…ti dirò la verità…mi han sempre fatto abbastanza cag….:-)
Samuele Mannini ha commentato l'articolo OrmaSonora – OrmaSonora – EP 1 ora, 8 minuti fa
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Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 22 ore, 36 minuti fa
Trouble Tribe – Trouble Tribe – Gemma SepoltaCorreva l’anno 1990 e il mondo del rock si trovava a un bivio. Il grunge iniziava a ribollire nel sottobosco di Seattle, mentre il glam metal, a […]
Samuele Mannini ha commentato l'articolo OrmaSonora – OrmaSonora – EP 23 ore, 6 minuti fa
Grazie per il tuo commento Luigi. A noi fa piacere dare spazio anche alle band underground e, in questo caso, a maggior ragione visto che si tratta di un nostro redattore. E’ un argomento che ci stà molto a cuore che ho anche personalmente trattato nell’ultimo editoriale, noi ci proviamo nel nostro piccolo a tenere alta la fiamma del rock, se poi…[Leggi tutto]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 21 ore fa
Trishula – Becoming The Enemy – Recensione“Becoming The Enemy” è il quarto album della band britannica Trishula. La formazione è guidata dal chitarrista e compositore Neil Fraser, noto per l […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 1 giorno fa
OrmaSonora – OrmaSonora – EPCe la concedete una piccola marchetta per uno dei nostri scribacchini? Sì? Grazie mille, perché vorremo presentarvi una band di Reggio Calabria che […]
sto ascoltando ora le tracce e debbo dire che sono molto buone……la speranza, da vecchio rocker di 63 anni, e che finalmente in questo paese si possa dare a tutti la possibilità di emrgere e farsi conoscere…..la realtà purtroppo è che la scena musicale italiana attuale è quella che è……finta musica, finti talenti ed altrettanto finti miti……oramai se non è rap ….trap …o come cazzo si chiama non vieni calcolato da nessuno……..poveri noi ahimè……questi non sanno manco che vuol dire suonare uno strumento….fare musica vera…..e si atteggiano pure a simboli……MAMMA MIA COME STANNO ….POVERACCI.
Detto questo ROCK ON FOREVER fino alla morte ed un grande in bocca al lupo a tutti qui ragazzi e ragazze che fanno si BUONA MUSICA e se infischiano di tutto e tutti…dritti per la loro strada e con fermezza nelle loro idee musicali…..COMPLIMENTI VERI ai RAGAZZI di OrmaSonora
Grazie per il tuo commento Luigi. A noi fa piacere dare spazio anche alle band underground e, in questo caso, a maggior ragione visto che si tratta di un nostro redattore. E’ un argomento che ci stà molto a cuore che ho anche personalmente trattato nell’ultimo editoriale, noi ci proviamo nel nostro piccolo a tenere alta la fiamma del rock, se poi è pure nostrano, tanto meglio.
Ed io ringrazio tutti voi ed i vostri collaboratori per il grande lavoro che fate…..avervi scoperto è stata una grande cosa per me….vi seguo da molto tempo.
Siete uno dei miei riferimenti musicali più importanti….mi aiutate a conoscere…..scoprire….riscoprire band ed artisti che fanno GRANDE MUSICA…..LA MIA MUSICA….LA NOSTRA MUSICA, forte…adrenalica…potente….melodica…..spettacolare ed inossidabile nel tempo.
GRAZIE DI ESISTERE MELODICROCK.IT…………ROCK ON GUYS……FOREVER ❤️❤️❤️
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Samuele Mannini ha commentato l'articolo Top 2024 By MelodicRock.it 1 settimana, 3 giorni fa
beh dai 4 su sette sono anche nella mia:-) che è anche una delle classifiche meno tipiche per il sito insieme a quella di giorgio 🙂
Samuele Mannini ha commentato l'articolo The Big Deal – Electrified – Recensione 1 settimana, 3 giorni fa
se facessero un dvd solo video sarei un fan accanito….è la parte audio il problema
Samuele Mannini ha commentato l'articolo Quireboys – A Bit Of What You Fancy – Classico 1 settimana, 6 giorni fa
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Samuele Mannini ha commentato l'articolo Tre indizi… Una prova: un'occhiata sulla scena melodic rock italica – Editoriale 2 settimane, 1 giorno fa
Io sui gusti non discuto e se ti garbano di più i Big Deal dei Nightblaze o chi per loro, non è un problema, quello era un esempio se poi pensi che i big deal vendano più dischi dei Nightblaze o di altre band nostrane perché hanno maggior appeal internazionale…sappi che non è sempre vero e che a parità di distribuzione non ci sono diffe…[Leggi tutto]
Samuele Mannini ha commentato l'articolo Tre indizi… Una prova: un'occhiata sulla scena melodic rock italica – Editoriale 2 settimane, 1 giorno fa
Guarda, mi sa che stiamo facendo polemica su due cose diverse, io nell’articolo mi riferisco alla scena italiana del melodic rock, ben considerando le dimensioni economiche attuali, non è che mi son fumato un peyote e ho sognato i Nightblaze live at Wembley :-). Sappiamo benissimo quali siano le dimensioni di fatturato attuali rispetto a quelle…[Leggi tutto]
Samuele Mannini ha commentato l'articolo Tre indizi… Una prova: un'occhiata sulla scena melodic rock italica – Editoriale 2 settimane, 1 giorno fa
se tutti fanno codesto discorso, vai tranquillo che non cambierà mai nulla 🙂 , per arrivare al professionismo ci vogliono risorse che in questo paese ben raramente vengono dirottate sulla scena nostrana, mentre in svezia probabilmente si, e cmq a livello di idee e di tecnica, ma anche di feeling ultimamente penso proprio che potremmo insegnare…[Leggi tutto]
Samuele Mannini ha commentato l'articolo Tre indizi… Una prova: un'occhiata sulla scena melodic rock italica – Editoriale 2 settimane, 1 giorno fa
Si, ma qui si parla di successo a livello di ‘scena’ e in questo ambito potremmo fare di più e meglio, per il successo ‘assoluto’ e ovvio che il nostro genere non sarà mai più mainstream…
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa
Tre indizi… Una prova: un'occhiata sulla scena melodic rock italica – Editoriale Da giorni ho in mente di scrivere un editoriale su questo tema, una riflessione che mi ha accompagnato mentre stilavo la top ten di Melodicrock.it. […]
Bella disanima su una scena, quella Italiana, che è tutt’altro che ferma e morta. Direi anzi che dal 2010 in avanti, con band e progetti quali Shining Line, Edge of Forever, Wheels of Fire, Soul Seller, Hungryheart, Charming Grace, Room Experience, Alchemy, Lionville, Laneslide e Perfect View si è visto un crescere continuo della qualità della nostra scena e le uscite del 2025 con Nightblaze, Steve Emm, Night Pleasure Hotel e ci aggiungerei anche lo splendido weastcost a firma Mike Della Bella Project confermano il trend sempre più positivo.
Quello che manca è però una fan base ed un’esposizione mediatica che possano supportare il Talento che i nostri stanno mettendo in campo, anche se sempre più spesso questo viene anche riconosciuto fuori dai confini Italiani (vedi il caso dei Nightblaze su Rock Report)… purtroppo però resto poco fiducioso che in futuro si possano aprire orizzonti più ampi per la nostra scena, ma in generale per tutta la scena Melodic Rock, Hard Rock e AOR.
Tutto giusto, purtroppo c’è veramente poca speranza dal punto di vista dell’esposizione mediatica generale, ricordiamo che laggente vuole Tony Effe e tutte le altre porcherie che vanno a Sanremo, non i Lionville.
Certo, se avessimo avuto Steve Emm e compagnia nel 1985…
Si, ma qui si parla di successo a livello di ‘scena’ e in questo ambito potremmo fare di più e meglio, per il successo ‘assoluto’ e ovvio che il nostro genere non sarà mai più mainstream…
Scena “meravigliosa”, a parer mio, proprio no.
Poi magari possiamo metterci d’accordo sul concetto di “meraviglioso” e guardare la cosa sotto altra prospettiva: perché se ci concentriamo sulla tanta forza di volontà di alcuni aspiranti artisti della scena italica, posso anche essere d’accordo sul fatto che possa esserci dall’ottimismo per il futuro di questa musica…ma se ci soffermiamo sul puro aspetto musicale, per me le cose sono ferme sullo stesso punto da anni.
Tra i nomi citati da Denis, faccio fatica a trovarne uno che mi dia una sensazione di “professionismo”: forse solo i Lionville meritano di essere inseriti nel novero della scena professionistica.
Tutti gli altri sono amatori che fanno dischi amatoriali per nostalgici che li valutano sulla base del loro approccio nostalgico.
Niente di più.
Per me il professionista scrive pezzi memorabili, con produzioni memorabili e con tour promozionali degni di tal nome…
L’amatore non fa nulla di tutto questo.
Gli Heat sono dei professionisti…i Treat…
Capite che partendo da questi presupposti, a parer mio la scena italiana è pressoché irrilevante da anni.
se tutti fanno codesto discorso, vai tranquillo che non cambierà mai nulla 🙂 , per arrivare al professionismo ci vogliono risorse che in questo paese ben raramente vengono dirottate sulla scena nostrana, mentre in svezia probabilmente si, e cmq a livello di idee e di tecnica, ma anche di feeling ultimamente penso proprio che potremmo insegnare qualcosa ai numerosi copia e incolla che vengono dall’estero. Io non valuto i dischi da amatore nostalgico, sia perché non sono nostalgico e nemmeno mi ritengo amatore, giudico con quarant’anni di ascolti e qualcosa in vita mia ho sentito e se mi dici che la produzione dei Barock Project è peggio di qualche svedesata io avrei qualche dubbio, se mi dici che ultimo disco dei Treat suona meglio di quello di Steve Emm avrei ben da ridire anche li…
Ma chi vuoi che investa in musica che non vende e non fa numeri rilevanti, Samuele?
Poi possiamo interpretare i numeri come vogliamo, ma le Major devono vendere e devono vendere bene…
Gli Heat hanno grandi mezzi perché se li sono meritati e perché fanno grandi numeri…
Che il nuovo album dei Treat suoni male, è un discorso che posso condividere ma implicherebbe un’osservazione ad ampio raggio su tutti i dischi attuali, prodotti con MacBook e Focusrite…
Guarda, mi sa che stiamo facendo polemica su due cose diverse, io nell’articolo mi riferisco alla scena italiana del melodic rock, ben considerando le dimensioni economiche attuali, non è che mi son fumato un peyote e ho sognato i Nightblaze live at Wembley :-). Sappiamo benissimo quali siano le dimensioni di fatturato attuali rispetto a quelle degli anni d’oro e gli heat probabilmente venderanno in una carriera quello che gli Whitesnake nel 1987 hanno venduto in un mese, e non è quello il punto. Sarò dunque brutale, ma io voglio dire, invece di spendere ciò che è stato speso per i Big Deal (che sembra Cristina D’avena che rifà i Royal Hunt) la stessa cifra non potrebbe essere investita in un valido gruppo italiano? E’ ovvio che non torneremo mai alle dimensioni economiche degli anni ottanta, ma nel suo piccolo io trovo che la scena italiana sia, mai come oggi, all’altezza di ciò che ci circonda e mi dispiace che vengano buttati soldi in cose ben più misere artisticamente.
Questo è un altro discorso però…
Potremmo criticare per l’ennesima volta Frontiers che preferisce investire soldi in progetti come The Big Deal, anziché puntare tutto sull’Italia…ma anche qui mi toccherebbe comunque in parte difendere Frontiers, che opera su doppio binario: non ha mai abbandonato la strada del progetto “one time wonder”, così come è indubbio che abbia nel suo roster tanti nomi italiani…
Se poi in concreto Frontiers preferisca investire all’estero, questa è una decisione che posso in parte capire e giustificare: Frontiers sa benissimo che i nomi italiani non hanno tutto questo grande appeal sulla scena internazionale, perché è sulla scena internazionale che si fanno le considerazioni di mercato…e quindi capisco benissimo quando si va a prendere la compagine svedese di turno e la si finanzia convinti del maggiore taglio internazionale, perché anche per me è così.
I Fans of The Dark parlano da soli.
Io credo che ci sia una partigiana sopravvalutazione di una scena che è poco più che mediocre. E credo che anche quando si fanno valutazioni di dischi nostrani, lo si faccia da sempre con poca obiettività.
Voi mi direte ovviamente di no, ma questa è una mia convinzione che non è stata smentita neanche in tempi recenti.
I Nightblaze, per tirare fuori uno dei nomi di grido, per me sono imbarazzanti ed infantili. E mi chiedo davvero come possano trovare tutti questi consensi…
Io sui gusti non discuto e se ti garbano di più i Big Deal dei Nightblaze o chi per loro, non è un problema, quello era un esempio se poi pensi che i big deal vendano più dischi dei Nightblaze o di altre band nostrane perché hanno maggior appeal internazionale…sappi che non è sempre vero e che a parità di distribuzione non ci sono differenze così significative, poi la frontiers sceglierà dove spendere i suoi soldi come meglio crede. A me la tua posizione sembra più ideologica che pratica, cmq a ciascuno le sue opinioni, l’ importante è che sia chiaro il messaggio dell’ articolo e che io personalmente non sono un difensore della scena italiana per partito preso e se qualcosa mi piace, dico il perché e se non mi piace spiego altrettanto, sia esso italiano svedese o turco.
E’ sicuramente ideologica, perchè la mia ideologia esterofila si è costruita sul dato esperenziale: dopo aver ascoltato per anni i prodotti italiani, sono giunto alla conclusione che non siamo bravi in questo particolare ambito musicale…o perlomeno non lo siamo quanto gli altri.
Samuele Mannini ha commentato l'articolo "Tutto il Vinile… Dalla A alla Z" – Speciali 2 settimane, 5 giorni fa
Leggerò molto volentieri, e mi pare evidente che chi ha fatto studi tecnici possa saper scrivere benissimo…. tant’è che io ho fatto l’ ITI….;-)
Samuele Mannini ha commentato l'articolo "Tutto il Vinile… Dalla A alla Z" – Speciali 2 settimane, 6 giorni fa
altro che imbrattare le tastiere, a me pare tu sia molto qualificato come scrittore….
Samuele Mannini ha commentato l'articolo "Tutto il Vinile… Dalla A alla Z" – Speciali 3 settimane, 2 giorni fa
No no, vai tranquillo hai fatto bene a postare il link e stasera me lo leggo molto volentieri.
Samuele Mannini ha commentato l'articolo "Tutto il Vinile… Dalla A alla Z" – Speciali 3 settimane, 2 giorni fa
Grazie mille Fulvio, il mio intento era proprio fare un quadro definitivo del vinile che fosse accessibile, ma anche completo e soprattutto corroborato da dati tecnici, proprio per evitare polemiche partigiane di qualsiasi natura. Sapevo altresì che non sarebbe stato un articolo ad ampia diffusione, ma speravo proprio risultasse interessante a…[Leggi tutto]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 3 giorni fa
Royal Hunt – Moving Target – ClassicoNegli anni ’90, le uscite di AOR e Hard Rock melodico si trovavano col lumicino, quindi, sentendomi in carenza di nuovi dischi, cercavo nei versanti […]
Quanto ho amato i Royal Hunt tra il 1995 ed il 1997…
Ero convinto che avrebbero sfondato alla grandissima, e non poteva essere altrimenti per una band che non sbagliava un colpo e piazzava album come Moving Target e Paradox…
E poi invece fu il nulla.
Ancora oggi la trovo una cosa inspiegabile.
Fu un processo di autodistruzione incredibile: prima i litigi, poi una vena creativa inspiegabilmente esauritasi…
Anche quando ritornò DC Cooper non ritornarono più su quei livelli.
Ci restano in eredità questo meraviglioso Moving Target, il magnifico live del 1996, e Paradox, del quale ricordo anche un epico video di Massage to God.
In effetti gli ultimi dischi sono abbastanza mediocri.
Concordo al 100% con il mio amico Bontropi. Anche io ho amato alla follia i Royal hunt. I primi 4 dischi sono dei veri capolavori con melodie, suoni e arrangiamenti per i tempi decisamente innovativi.
Dopo Parado x cd cooper lasciò la band per intraprendere la carriera solista (che non ebbe particolare fortuna); essendo Andresen la mente del gruppo io, ai tempi, pensai che sarebbero rimasti sui loro livelli. Sbagliai e le uscite successive furono decisamente inferiori.
Nel 2016 (credo) ci fu il grande ritorno di DC Cooper e l’ingresso della band nel roster Frontiers. Alla notizia molti gridarono al miracolo nella speranza di riascoltare i Royal Hunt che furono, ma le aspettative non furono esaudite e le uscite rievocavano a mala pena i Royal Hunt degli anni ‘90.
Concludo dicendo che oggi il panorama metal è dominato da centinaia di band PROG/SYNPHONIC/FOLK METAL (molte che sembrano fatte con lo stampino), ma i Royal Hunt hanno proposto questo genere negli anni ’90 quando era ancora solo per pochi amatorie e quando (come ci ricorda Samuele) le uscite melodiche si trovavano col lumicino.
A mio avviso, i Royal Hunt non hanno avuto tutto il successo che avrebbero meritato neanche nel modo metal, ma se oggi il genere PROG/SYNPHONIC/FOLK METAL è dominante, se non addirittura inflazionato, è anche merito loro anche se molti gruppi di oggi neanche li conosce.
Il live del 1996 poi è qualcosa di incredibile…che band pazzesca che erano…
Dopo Moving Target e Paradox mi aspettavo sarebbe arrivato il disco della loro definitiva consacrazione… e invece il loro fuoco da li in avanti si è spento… per me questo rimane uno dei Misteri più assurdi legati alla musica di quegli anni…
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 4 settimane fa
"Tutto il Vinile… Dalla A alla Z" – Speciali Ogni volta che guardo un vinile, mi sorprendo di come un semplice pezzo di plastica nero possa suscitarmi emozioni così intense da oramai quasi q […]
Ciao Samuele,
che dire…hai fatto un lavorone!
Ho letto tutto l’articolo con grande interesse, a più riprese per focalizzare bene i vari argomenti.
Se mi permetti un ossimoro trovo l’articolo lungo ma sintetico: ha l’essenziale per descrivere un argomento vastissimo ed è spiegato benissimo, in modo da essere chiaro per chiunque.
Per arrivare a questo risultato c’è una mole di lavoro dietro che difficilmente viene colta da un lettore che non si sia mai cimentato nell’arte dello scrivere: veramente apprezzabile, complimenti!
La parte che mi ha interessato maggiormente è stata quella del mastering, dove avevo più lacune in merito.
Inoltre ecco finalmente che, con dati oggettivi, si pone fine alla stucchevole diatriba/gara vinile vs. CD: esperienze diverse…punto.
Molti di noi, per collezionismo, hanno versioni CD e vinile dello stesso disco e possono farsi una opinione propria ma anche oggettiva.
Pur con i miei limiti ogni tanto imbratto indegnamente la tastiera per un’amico e scrivo sul blog della webradio di cui fa parte: uno degli argomenti che ho trattato è stata l’incisione clandestina su lastre mediche avvenuta a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 in unione sovietica.
Non un trattato tecnico ma più incentrato sulla curiosità e sul significato storico di questa cosa strana ma vera.
Il mondo della musica è pieno di fascino e ricco di storia, un peccato rimanere in superficie senza approfondire.
Grazie,
Un caro saluto!
Grazie mille Fulvio, il mio intento era proprio fare un quadro definitivo del vinile che fosse accessibile, ma anche completo e soprattutto corroborato da dati tecnici, proprio per evitare polemiche partigiane di qualsiasi natura. Sapevo altresì che non sarebbe stato un articolo ad ampia diffusione, ma speravo proprio risultasse interessante a chi avesse avuto la pazienza e la voglia di avventurarsi nella lettura, ed in effetti ti posso confermare che ci sono diversi mesi di lavoro dietro tra ricerca e stesura
.p.s ma lo sai che ho letto qualcosa di quella storia che in unione sovietica usavano le radiografie per importare illegalmente i dischi dall’ estero, magari ho letto proprio quello che hai scritto tu, e vado ad indagare subito.
A scanso di equivoci, questo è il link:
Se hai voglia di leggere non può farmi che piacere, senza impegno.
N.B.: se inserire link in questi commenti è contro qualsiasi tipo di policy cancellate pure.
È una cosa di cui non sono a conoscenza e di cui, eventualmente, mi scuso in anticipo.
Grazie
No no, vai tranquillo hai fatto bene a postare il link e stasera me lo leggo molto volentieri.
altro che imbrattare le tastiere, a me pare tu sia molto qualificato come scrittore….
Grazie Samuele,
Troppo gentile…mi è sempre piaciuto scrivere ma è solo passione…totalmente autodidatta e provengo da studi e vita lavorativa di natura prettamente tecnica.
Se hai voglia di leggere, sullo stesso blog ho scritto per ora una quindicina di articoli cercando sempre argomenti o punti di vista poco battuti…se ti fa aggrada a me puo far solo piacere.
Grazie ancora!
Per facilitare eventuali argomenti di tuo interesse e per individuazione dei miei articoli rispetto agli altri, ecco i temi:
Rodney Matthews: When art meet music
Music into the Bones
Bible Black
Sir Lord Baltimore
White Spirit
Praying Mantis
Lionheart
Heavy Load
Crown Lands
Wings of Steel
Warlord
Marquis de Sade
Indian Metal Scene
2 days prog +1 2024: Day 2
Maiden Meteors: Gogmagog & Stratus
Leggerò molto volentieri, e mi pare evidente che chi ha fatto studi tecnici possa saper scrivere benissimo…. tant’è che io ho fatto l’ ITI….;-)