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Redazione MelodicRock.it ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa
Top 2024 By MelodicRock.it Anno strano il 2024, con tantissime uscite. Questo ormai è un trend da diversi anni, ma con un differenziale qualitativo notevole tra i migliori e i […]
Redazione MelodicRock.it ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa
CWF (Champlin-Williams-Friestedt) – III – Recensionedi: Yuri Picasso e Samuele Mannini Alle volte, presi da un sacco di cose da fare, ci perdiamo alcuni dischi e complice il fatto che la distribuzione […]
Redazione MelodicRock.it ha scritto un nuovo articolo 7 mesi, 3 settimane fa
Demon – Invincible – RecensioneRecensione a cura di Luke Bosio che la redazione di MelodicRock.it ringrazia! Come un novello Saruman, Denis Abello (direttore di MelodicRock.it […]
Band che seguo dagli esordi , stile inconfondibile, sono unici e particolari, completerò la collezione anche con questo ultimo lavoro.
Personalmente trovo che l’unico tratto distintivo dei fasti del passato (fino a “Taking the World by Storm”, a mio modo di vedere) sia la voce di Dave Hill.
Per il resto trovo il songwriting piuttosto piatto e le chitarre spesso monotone.
Salverei “Break the Spell” (in antitesi con il recensore, sorry…), “Breaking the Silence” e poco altro.
Boh, cosa vi devo dire…sarò io ormai da rottamare…
Restando tra coevi, sempre a mio opinabile giudizio, i nuovi lavori di Lionheart e Praying Mantis sono di un altro livello.
In parte condivido il tuo giudizio, dopo un paio di ascolti trovo che vi siano troppi mid tempo e avrei graffiato di più sulle chitarre , i brani sono un po’ portati per le lunghe. Ma ci sono affezionato a sta band.
Confermo in pieno circa il nuovo prayng mantis, davvero ispirato.
Grazie Mark,
per la risposta e la condivisione dei pensieri.
Ecco, ispirazione…è proprio questo che ho sentito mancare sul nuovo Demon.
Lo dico con dispiacere….comprai il vinile dell’esordio appena uscito (1981) e li ho seguiti fedelmente fino a “Spaced Out Monkey” che è stata la prima delusione. Prima di questo lavoro ogni loro mutazione (The Plague etc…) non mi aveva mai lasciato indifferente.
Redazione MelodicRock.it ha scritto un nuovo articolo 1 anno fa
Best Of 2023 By MelodicRock.it E come tutti gli anni cerchiamo di continuare la tradizione di condensare in 10 dischi un anno di musica e nonostante numericamente sia stato un […]
Premetto che un po’ per pigrizia e un po’ per il carattere effimero delle classifiche di fine anno (le preferenze possono cambiare da un giorno all’altro), ho dato uno sguardo alle vostre classifiche e su un dato mi trovo assolutamente d’accordo , “QUANTO CAZZO HO SPESO QUEST’ANNO IN MUSICA?????????????????”. In ogni lista ho trovato ameno 2-3 cd acquistati , in una addirittura 8 cd su 10 !!!!!!! (credo sia quella di Giorgio B.) …………..li mortacci 🙂
p.s. Giulio B. stai tranquillo che ho comprato anche il nuovo Rolling Stones ….meraviglioso!!!
Ad ogni modo eccetto qualche disco che non mi ha preso per niente Hugo’s voyage e i Ten per il resto siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
Rock on forever!!!!!!
Grande @mark huge
Buon anno
a occhio i più citati sono nitrate e winger ? 🙂
Mi trovo abbastanza allineato con Samuele a causa delle contaminazioni Prog presenti anche dalle mie parti.
Martin Miller, Mystery, Pendragon e Boys From Heaven i miei preferiti a cui aggiungerei Angel.
Per il resto ho difficoltà ad arrivare a 10 salvo sconfinare in generi poco coerenti con il sito…
Mi permetto solo di citare “Crown Lands”, off topic ma sicuramente degno di menzione.
Buona Musica a tutti!
Perché noi siamo buongustai 🙂
Forse quello che è mancato quest’anno è l’album “Botto”, quello che praticamente fa concordare il 90% delle persone su uno dei primi tre posti in classifica… puntiamo al prossimo anno con i Signal se sono veri i rumors che stanno girando??? 😀
mmm……mmm…..con quale line up dovrebbero ripresentarsi senza erik scot ? mark baker songwriter ? vedremo 🙂
Già svelato l’arcano… sembra che oggi in Spagna sia una specie di nostro primo aprile… era tutto uno scherzo…
per fortuna è una fake news 🙂
per (S)fortuna
Per me il 2023 è stato indiscutibilmente l’anno dei Tempt e dei Creeper.
Credo che raramente mi sia capitato di ascoltare dischi con una tale voracità.
È una sensazione ancora stupenda quella di non vedere l’ora di tornare a casa per lanciarsi sul divano, sbarrare le porte e ascoltare un album che vuoi continuare ad assaporare come se fosse un buon vino…
Ma il 2023 è stato anche l’anno della riscoperta di Meat Loaf.
Non so quante volte avrò riascoltato Bat II, Dead Ringer ed il primo Bat…
È stato un bellissimo anno per me.
La mia lista discosta un po’ da quelle finora viste. TERJE comunque al primo posto assoluto, ma anche i L.A.N.D. rappresentano un’ottima novità nel panorama hard.
TERJE – Recalibrate
LAZY BONEZ – Eye of the sky
L.A.N.D – Echoes from the past
TRANSWORLD IDENTITY – Seven worlds
CIRCUS OF ROCK – Lost Behind the mask
MYSTERY – Redemption
ARCTIC RAIN – Unity
FROZEN RAIN – One mile from Heartsville
HEART LINE – Rock’n’roll queen
ANGEL – Once upon a time
Interessante vedere le altrui classifiche, per trarne ispirazione per gli ascolti futuri
1 storwarning ( piaciuti solo a me)
2 winger – 7
3 hurricane – reconnected
4 the defiants – drive
5 cobra spell- 666 ( poco citate anche loro)
6 dokken heaven comes down
7 gardner james no string
8 wanted – late attraction (scoperti da pochi giorni sulle altrui classifiche)
9 jon diva & rol- the
big easy
10- winery dogs III
Fuori per un pelo extreme, steel panther e Ten,seventh cristal, perfect wiew, steve emm, lynch mob magari se la rifaccio tra qualche giorno ci entrano in top ten.
Altri lavori interessanti devo ascoltarli per intero, tipo Ronnie Atkins e Damn freaks.
Ho preso spunto da alcune tue dritte in classifica. Ho ascoltato al volo i Wanted, Probabilmente non sono nelle mie corde, però il lento è molto bello.
Damn Freaks hanno fatto un discone!!!!!!! le Cobra spell sono state una piacevolissima sorpresa.
Redazione MelodicRock.it ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 11 mesi fa
Barnabas Sky, quattro chiacchiere con Markus Pfeffer.Dopo l’uscita di What Comes To Light e l’entusiastica recensione di Alberto Rozza (Qui Il link ), abbiamo chiesto al disponibilissimo Markus Pfeffer […]
Concordo con voi sul fatto che sia stato un anno molto strano dal punto di vista strettamente musicale: il 2023 è stato per me, indiscutibilmente, l’anno dei Tempt.
Il 2024 lo ricorderò invece come l’anno degli Scarlett Rebels, Ollie Wride e Jason Aldean.
Menzione a parte per il ritorno di fiamma con H.e.a.t. e Bon Jovi.
2023 Tempt tutta la Vita… 2024 per me l’anno dell’Italia… veramente tantissimi dischi che ho ascoltato spesso e volentieri che sono arrivati dal nostro Amato Stivale!
Ci sono stati notevoli passi in avanti in Italia: senza dubbio.
Finalmente ci stiamo scrollando di dosso la fama di “fans che incidono dischi amatoriali”, per entrare in una scena sempre più professionistica.
La strada è ancora lunga, ma alcuni album del 2024 lasciano ben sperare per il futuro.
Ho dimenticato anche i Fans of the Dark, comunque.
Il loro album è stato roccioso e travolgente. Sicuramente tra gli highlights di questo 2024.
Loro li Adoro da sempre e non vedo l’ora di vederli al Frontiers!
..Buone liste complimenti ! Per il sottoscritto i NESTOR vincono tutto loro, anche se si muovono all’interno di un genere ormai molto “inquadrato” compensano con una passione, energia e una personalità così forte da ricordarmi addirittura gli U2 dei tempi doro(quelli di SundayBloodySunday!)!
Grazie dei suggerimenti.
Neator meno bello dell’esordio, ma tra le migliori uscite annuali.
Poi ho apprezzato Mr big ,Fate e Cruzh ( che non han ricevuto gran consensi).
Inoltre Steve Emnm, Human zoo, 7th crystal, House of lords (sempre una garanzia), Voodoo circle, the end machine.
I Bon jovi continuano a piacermi, tra alti e bassi.
Sono una decina, l’anno scorso lo avevo apprezzato di piu’ , in ambito melodic rock.
Certo che per fare una classifica bisogna tenersi aggiornati, se si asvolta molta musica del passato diventa difficile.
Per me annata ottima…i miei dieci:
Menzione per:
concordo con la tua panoramica specialmente nelle descrizioni 🙂