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Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
Non ci stupisce affatto sia la Andromeda Relix la label di riferimento nel ritorno discografico della band hard rock tarantina Mother Nature, inattiva in studio dal 1998 ma oggi nei negozi con il suo secondo album […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
E’ uscito a inizio novembre 2017 il quarto capitolo della saga rock di Alan Simon, nata nel 1998 e da sempre ispirata al mondo leggendario di Re Artù. Excalibur IV: The Dark Age Of The Dragon, questo il titolo […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
Due carriere trentennali messe a confronto, o meglio unite verso un intento comune, difficilmente possono sbagliare! Se poi queste due carriere fanno capo a due pesi massimi, Michael Sweet (Stryper) in ambito […]
E sono due centri pieni, poche chiacchiere….prima parte heavy che si ricollega al primo disco, una seconda più varia e articolata meno d’impatto ma ugualmente efficace.
ma….a me non dicono niente nessun dei due album….canzoni raffazzonate con poco piglio….se le canzoni non dicono nulla e’ inutile infarcirle di stars di hollywood….progetto trascurabile!!!!
Io non ho ascoltato il disco per intero, e non credo lo farò perché sono molto poco interessato al progetto: il poco che ho ascoltato non mi ha assolutamente impressionato, come d’altra parte non fece il primo disco… mediocre ed anonimo, con un’altra produzione discutibilissima.
Il mio scarso interesse è dettato anche da una scarsa considerazione dei due personaggi coinvolti: non discuto le qualità tecniche, ma storicamente sia Sweet, sia Lynch, si sono arenati fin troppo presto a livello creativo.
Gli Stryper li ho sempre trovati ridicoli: sono riuscito ad apprezzare solo il primo disco nelle vesti da solista di Sweet.
I Dokken hanno fatto un paio di ottimi dischi, qualche gran pezzo, e poco altro (con Lynch alla chitarra…).
Mai piaciuti poi i Lynch Mob.
…seguo la scia scritta lasciata da Bontropi.
Di mio metto sul piatto un paio di buone canzoni: “Walk” e “Unified”.
Al contrario di Bontropi nutro grande stima nel duo in questione.
Mi aspettavo molto dal primo, di cui ricordo solo un pezzo.
Lo comprai, ma lo apprezzai moderatamente.
I nuovi singoli sono piacevoli, ma non mi hanno invogliato a ascoltare/comprare tutto l’album.
Magari lo prendo al Frontiers fest se costa poco.
Il video di Walk e’ simpatico.
Kxm fuori di testa li ho entrambi ma credo non siano nelle corde della maggior parte degli amici che popolano questo sito.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
Nella mia testa ci sono sempre state due visioni dell’AOR… quella più radiofonica, da soundtrack e pop-corn di cui i gruppi più seminali sono sicuramente stati i Survivor e i Journey e poi c’è un ramo più sof […]
Moniker e cover puzzano di toto, spero almeno il sound sia più personale ……
Mark… è la cosa più TOTO Style che ho sentito dopo i TOTO… 😀 ma non scade mai nel plagio a mio parere… molto bravi! 😉
Ho iniziato in questi giorni l ascolto…ritorno a breve…ma sembra promettere bene….
OMG 😮
Denis mi pop-cornizza Survivor e Journey..SI SALVI CHI PUOOOOO”’!!!!!
😀
Tu scherzi ma io ho conosciuto i Survivor pop corn in mano quando mio padre mi faceva vedere Rocky IV… e mia madre era convinta che quella sera mi avrebbe fatto vedere un film della Disney… La Carica dei 101 ho ancora da vederlo adesso e mia madre per anni è stata convinta fosse uno dei miei film preferiti…
non c’ho capito un ca**o..comunque i popcorn mi piacciono!
😀 😀 😀
torno IT e dico la mia limitandomi alle due tracce visibili/ascoltabili..
c’è gusto e cura, la voce di Davide (nelle parti più acute) mi rimanda un po’ all’ottimo Damian Wilson (Threshold su tutti e Maiden United, stratosferici!)..però..già, però..come per tanti nostri connazionali..manca l’affondo, il graffio, l’unghiata definitiva..
mi resta sempre una sensazione di acerbo o di qualcosa che poteva essere e non è stato..
..comunque c’è potenziale..
Preciso che il disco è su Spotify: così evitiamo di fare un altro bordello, ahhahaha 🙂
Cosa dire…
Sono senza parole.
Grandissimo disco già al primo ascolto.
Tornerò sicuramente per un parere più dettagliato, ma le prime impressioni a caldo sono incredibilmente positive.
La cosa che mi ha impressionato di più è stata la oramai tanto discussa “produzione”: il disco è f-e-n-o-m-e-n-a-l-e a livello produttivo. Si sente in un modo incredibile e non sembra assolutamente una produzione da disco d’esordio.
Le prestazioni dei singoli sono eccezionali: un paio di palle quadrate per singolo componente.
L’unica cosa che non mi torna è il genere di cui ha parlato Denis in recensione: sì, c’è sicuramente del West Coast dei Toto di Joseph WIlliams, ma a me in alcuni fraseggi ricordano tanto i Dream Theater di Awake….e sento anche qualcosa dei Tool. C’è infatti una certa oscurità di fondo nella musica di questa band.
In ogni caso siamo su livelli altissimi. E credo che acquisterò la mia copia “personalizzata” sul loro sito.
Che disco!
Pure i tool …..mah appena rientro gli do subito un ascolto .
Bellissimo lavoro. Sicuramente molto Toto oriented, ma penso che non ci sia nulla di male. In un periodo in cui miriadi di bands sono uguali tra loro, avere qualcuno che esce dal coro proponendo uno stile per nulla facile da suonare, per me è oro. Ottima produzione, grande tecnica compositiva, songwriting niente male (e da drummer faccio un plauso alle partiture ed arrangiamenti della batteria e a come è stata suonata). Una delle migliori uscite del 2017. Ed in più…..sono italiani!!!! Ora sono curioso di vederli live (stasera).
fenomenali….classe da vendere….rivelazione 2017…non ho dubbi<<<<<
ottimo album davvero con rimandi soprattutto ai toto ma intravedo soluzioni particolari alla yes/world trade periodo patinato…alcune tracce veramente belle con soluzioni molto ricercate alias assolo nella parte finale della canzone stessa sinonimo di grande destrezza compositiva e personalita’,voce molto corposa che da’ un senso ancor piu’ particolare al tutto sezione ritmica pulita e potente e un plauso particolare a mio avviso al chitarrista che pur non violentando le canzoni con la sua presenza ne incide in positivo l’ efficacia finale soprattutto nell’assolo….la tanto discussa produzione qui’ se pur non patinata e’ vincente poiche’ essenziale pulita onesta fresca e riesce nel suo intento finale di non amplificare alcuni suoni all’ossesso e a farci capire che anche se cloni in questo intero minutaggio c’e’ gente che suona con la s maiuscola….bravi….concordo il voto della recensione
Per il sottoscritto un album davvero interessante dove oltre ai già citati Toto sento anche qualche riferimento ai World Trade (e qui concordo con Giovanni…ma quante ne sai.. 🙂 ) e ai grandissimi Saga.
Un album prodotto e arrangiato in maniera più che dignitosa ed un lotto di canzoni che si fanno ben ascoltare anche se ,a mio parere, manca il guizzo vincente (soprattutto nei ritornelli) per far si che i pezzi rimangano nella mia testolina.
Mio brano preferito SKYLINE….
La “puzza” di toto si è trasformata in profumo,che Cazzo di disco Han tirato fuori questi????
Eleganza e classe al servizio di canzoni davvero ben fatte e soprattutto concise senza tante masturbazioni tecnico strumentali , suoni più che buoni non iper prodotti,
Sezione ritmica precisa , assoli essenziali ma ficcanti e messi al punto giusto ( chi ha detto raintimes?)
Voce dalla buona timbrica …..insomma siamo davanti ad un signor disco , non venderà una mazza ma è innegabile l’alta qualità messa in mostra da un gruppo di ragazzi che hanno deciso di “scommettere” in un genere troppo di nicchia che rende la strada irta di difficoltà.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 12 mesi fa
Se esiste un Artista che al giorno d’oggi ancora riesce ad impersonare alla perfezione quell’AOR mainstream da soundtrack di film d’azione anni ’80, terreno che ha reso grande una band come i Survivor, fatto di […]
Bravo Denis, complimenti, gran bella recensione condivido tutto, solo io sarei stato un pelino più alto nel voto direi 85/100, ma mi rendo conto che sono di parte perché adoro Stan Bush, ultimo baluardo dell’ AOR esplicitamente a stelle e strisce da colonna sonora. E per dimostrartelo ti cito: “Se i Survivor dopo la prematura scomparsa di Jimi Jamison (R.ip.) hanno lasciato un’eredità vagante nel panorama dell’AOR, bene, penso che questa possa tranquillamente oggi essere raccolta da un Artista come Stan Bush” Parole sante che fotografano al meglio il “peso” in termini di autorità ed importanza che ha questo disco nel panorama AOR attuale, pur non essendo propriamente un capolavoro .
Finché escono dischi cosi io sento ancora che posso dire la mia…. dopo sarò solo un vecchio nostalgico, che inizierà ogni frase dicendo “c’era una volta…”.
nutro comunque tantissime aspettative sul disco solista di Dave Bickler, ma non doveva uscire nel 2017??
Per il voto ho fatto questo ragionamento… doveva arrivare ad 80, “barriera psicologica” del “album da tenere in considerazione tra le uscite dell’anno”… ma con tre cover tra cui la solita The Touch secondo me non poteva andare oltre. Ho aggiunto un punto in più per la qualità del primo pezzo e per comunque l’ottima nuova versione di Never Surrender… 😉
Su Dave Bickler non si è più saputo nulla…
Il disco mi è piaciuto, ed alcuni pezzi sono davvero trascinanti.
Ovviamente va detto che è un disco che va a “fermare” un pò il tempo…con tutti i pro ed i contro del caso.
Sembrerà infatti di essere catapultati nel 1986 per tutta la durata del disco.
Stan ha poi una grandissima voce, suandente e magnetica allo stesso tempo: chi ama le grandi voci non potrà che restare ammaliato ancora una volta.
Va detto che comunque anche questo disco soffre di problemi di produzione a basso costo. La batteria è infatti molto “discutibile”…
Problemi che spariranno non appena si verrà travolti dalle bordate di melodia rilasciate dalla voce di Stan e dai riuscitissimi cori.
Disco gasante per gasati (“…presente!”).
75/100
Prendo spunto dal tuo commento Bontropi per una riflessione sul concetto di produzione a “basso costo”… probabilmente partiamo da un livello che identifica una produzione “professionale” da una “amatoriale” nettamente diverso. 😉
Se ascolto questo album di Stan Bush (ma anche molti album attuali del nostro genere) per me si sente che dietro in fase di produzione c’è la mano di un “professionista”, cioè di qualcuno che sa cosa sta facendo con i suoni e che ha cercato di dare una certa impronta all’album. Quello che trovo io, se proprio vogliamo andare fino in fondo, non è tanto un discorso di produzione a basso costo quanto una certa standardizzazione delle produzioni attuali dovute penso anche all’avvento dell’era digitale che da una parte ha portato a poter avere sicuramente produzioni “valide” più alla portata di tutti (produrre un disco “decentemente” costa oggi sicuramente molto meno che non negli anni ’80) ma che dall’altra penso porti a perdere certe sfumature che rendevano uniche le mega produzioni degli anni ’80. O meglio, è molto più difficile riuscire a creare certe sfumature che differenziano album da album… perchè in quel caso i costi tornerebbero a salire parecchio.
Come al solito questa cosa ha pro e contro… da una parte secondo me c’è un livello qualitativamente migliore sul totale delle produzioni generali, ma dall’altra i picchi di “eccellenza” in un anno si contano sulle dita di una mano (pure monca)… per fare un esempio quest’anno trovo che solo due produzioni siano riuscite a puntare veramente in alto… la prima sull’album dei Boulevard, la seconda addirittura su un album che è uscito per il solo Giappone, cioè la nuova versione di Undying dei Danger Zone a cura di Roberto Priori dove i suoni a mio parere sono veramente spaziali!
Da li si scende con alcuni altri album di valore (parlando sempre di produzione) come Jim Jidhed, Snakecharmer andando giù a toccare Code Red, Raintimes (che può non piacere come risultato finale ma per me il lavoro a livello produzione è sicuramente notevole e indirizzato verso un tipo di suono ben definito 😉 ) o Harem Scarem… da qui in giù si va su produzioni sicuramente accettabili e che non hanno di per se “difetti” ma risultano meno identificabili…
P.s.: questo è il Bontropi che, pur con le nostre divergenze di opinioni (come sempre 😀 ), mi mancava… 😉
Volevo fare un applauso al tuo intervento ma dopo il P.s. finale ti meriti solo un gran pernacchione…PPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR 🙂
PS BLVD ha una produzione GRANDIOSA!
PS2 ma ci vuoi dire ci cazz viene alla Melodic Night di febbraio?!?!?
Comincio dal “P.s.”, e dico che io ho sempre visto l’utenza di MelodicRock.it (Amministratori compresi) come un’unica, enorme, band virtuale in cui gli scazzi ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno ancora, com’è giusto e normale che sia: l’importante è chiarirsi sempre (anche con propedeutiche parolacce) per meglio capirsi e “conoscersi”. Anche perchè sono convinto che nessuno di noi scriva con intenti denigratori e demolitori.
Semplicemente: siamo diversi. Ed è assolutamente un bene.
Ad esempio, io e te, Denis, abbiamo visioni e concezioni musicali alle volte radicalmente diverse, ma è proprio questo che rende sempre interessante ed appassionante il confronto fra noi.
🙂
Venendo al discorso sulla “Produzione”, sono ovviamente d’accordo, ed anzi ti ringrazio per aver esplicitato il mio pensiero, perchè a volte per spiegarmi dovrei riempire papiri interi, e finirei chiaramente con l’annoiare chi mi legge.
Il punto è che oggi c’è un profondo appiattimento qualitativo in ambito produttivo, e come giustamente facevi notare tu, la causa principale è da imputarsi alla svolta “tecnologica” del settore.
Tenendo conto quindi di tutto il tuo discorso, non nascondo che l’era delle “grandi produzioni” è secondo me conclusa ormai da tempo immemore.
Non credo che, salvo rarissime eccezioni, avremo più la possibilità di godere delle gioie sonore delle produzioni in analogico, in cui i dischi assumevano le fattezze di vere e proprie gemme sonore (penso ai dischi dei Dire Straits, Police, Phil Collins, Sade, Prince, o per restare nel nostro genere, Europe, Bad English, Journey, Hardline, Toto…).
La dinamica degli strumenti, la pressione sonora invariata, la spazialità e la definizione dei suoni, erano tutti elementi sempre presenti nelle produzioni degli anni ’80.
Il discorso da fare poi sulla strumentazione a disposizione, e quindi sui mezzi di cui si può usufruire in base ad un determinato budget, sarebbe tremendamente ampio.
Chiarisco dunque, una volta per tutte, che quando critico la produzione lo faccio ben consapevole di come gli Artisti, alle volte, ben poco possano fare in quel determinato ambito.
Quanto ai miei dischi preferiti del recente passato, se dovessi citarne qualcuno, direi sicuramente ultimo Scarem, ultimo Vega, ultimi Eclipse.
Poi ci sono anche i gusti personali da considerare, e quindi non si finirebbe più di discutere: a me ad esempio piacciono tantissimo le produzioni di Martensson e Dennis Ward, ma mi pare di aver letto in un’intervista a Mario De Riso che non tutti erano contenti delle produzioni di Ward. Quindi è sempre tutto molto soggettivo.
Per me il Sacro Graal delle produzioni è assolutamente il Black Album dei Metallica.
MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII…..CHE PAPIRO!!!!!!!!
SI VEDE CHE SEI TORNATO…HE HE HE… 🙂
ahahhahahahahha 🙂
Io ho sempre considerato la produzione di Achtung Baby perfetta, al netto dell’idiosincrasia che si può provare per la band irlandese.
Sì, assolutamente: grande produzione Achtung Baby.
Anche Zooropa fu di alto livello.
Seeeee “questo è il bontropi che noi amiamo ” Cazzo è arrivato Natale ma per piacere , mi fate salire la glicemia cosi.
Ps le produzioni o suoni di quasi tutti i dischi aor fanno cagare (secondo me)
Ascoltate infinite dei deep purple o paranormal di alice Cooper e poi ne riparliamo.
Discorso Stan Bush….disco non indispensabile ma tremendamente efficace nel suo essere così “retrò “.
Resta sempre una garanzia.
… è che da Stan Bush sai cosa aspettarti… e lui non ti tradisce praticamente mai…
concordo pienamente su..vicinanza ai Survivor e produzione ‘anomala’ (la batteria che hanno usato è quella con il + e il – che montiamo sull’auto, qui non v’è traccia di pelli..)..
il disco..dicesi pulp AOR = AOR polpettone ..c’è la melodia, la voce..ma non mi lascia una mazza..
PS ‘Warrior’ sono i Manowar che fanno AOR 😀 😀 😀
classe da vendere…non ci sono dubbi….un gradino sotto..al precedente lavoro….ma basta con the touch…guaranted<<<<<
Disco decisamente piacevole da parte del nostro Stan con un lotto di canzoni di facile ascolto e discretamente efficaci…quello che mi ha lasciato un po perplesso è la produzione un po “plastificata” soprattutto nei suoni della batteria.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 12 mesi fa
Aurelio Follieri è un chitarrista originario di Foggia che nel 2017 ha pubblicato la sua prima release solista Overnight (Red Cat Records), che riprende il titolo del suo primo demotape, risalente al […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Il super-duo composto da Geoff Downes & Chris Braide, conosciuto come Downes Braide Association (DBA), ha pubblicato il suo nuovo e terzo album Skyscraper Souls il 17 novembre tramite la propria label X2X Records, […]
lo voglioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gli darò un ascolto se è sulla scia dei “suoi” Asia ci sto alla grande!
se è sulla scia dei primi due album a nome DBA con gli Asia c entra solo marginalmente….
Dba mai conosciuti prima .
mmmmmm…non penso possano piacerti piu di tanto…passa direttamente ai Pestilence…please! 😉
Eh eh eh ci provo comunque!
Si tratta di un genere molto distante dagli Asia, più vicino al pop e all’elettronica.
Grazie raga ma riesco a passare tranquillamente da tori Amos (sto consumando l’ultimo) ai morbid angel eh eh
Disco davvero bello , mi hanno riportato ai tempi della new wave , si avvertono note alla prefab sprout e degli anathema…..insomma bella musica.
da ascoltare assolutamente<<<<<
Disco di gran classe dove il duo Downes/Braide conferma la bontà degli album precedenti (concordo con Iacopo quando parla di influenze anche prog in questo Skyscraper) grazie a due musicisti davvero ispirati e ad una proposta sonora non banale….per me poi LIGHTHOUSE è da applausi…bravissimi DBA!!!!!!!
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Il 22 novembre 2017, dopo tre anni di assenza dalla nostra Nazione, la cantautrice canadese Billy ‘The Kid’ Pettinger è ritornata in Italia per due date acustiche, di cui una al Blue Rose Club di Bresso […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Un 2017 per ampi tratti davvero ricco di grandi pubblicazioni discografiche è pronto a regalarci un suo ultimo grande botto. Il 1° dicembre uscirà infatti nei negozi per Frontiers Music Srl il disco di de […]
Verissimo molti dischi suonano tutti uguali ma questo non suona uguale ai the stormo???? Cmq lo ascolterò con piacere.
no, assolutamente no. Si ispira ai The Storm, ma non è un copia e incolla 🙂
Understood
Album che ho amato da subito! Il duo Zorro / Dave Rox raramente delute e qui secondo me ha tirato fuori un piccolo gioiello a livello di pezzi sorretto da una band veramente di altissimo livello… poi per me Missing Piece ha un valore particolare e per questo piccolo gesto non li ringrazierò mai abbastanza…
si vabbè dischetto carino ma completamente accantonabile ..madonna ragazzi ..parlare di the storm, journey e addirittura bad english ..eheh mi pare francamente fuori luogo ..
l’hai già sentito tutto?
questo album me lo voglio proprio ascoltare con grande interesse…..amo la splendida voce di shotton e i ragazzi italiani mi sembra abbiano fatto un gran lavoro….ascoltando i singoli perlomeno!!!!….complimenti!
i von groove sono una band eccezionale…rivalutata e riascoltata ultimamente dal sottoscritto ma le sonorita’ di questo disco non mi entusiasmano assolutamente. passo
Allora ….sarò brevissimo.
…..ME SO FATTO DU PALLE GROSSE COSììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi riservo ancora un paio di ascolti (se reggo) , per ora SV
Secondo me, assegnando un voto così alto, il disco sarà atteso da molti ascoltatori come una specie di “Sacro Graal dell’AOR 2017”.
E purtroppo siamo quanto mai lontani da una tale definizione.
L’album non è da cestinare, ma oltre ai già segnalati problemi di produzione, a delle prestazioni non sempre all’altezza di una pubblicazione internazionale, ci sono anche tante incertezze a livello di songwriting: si ha spesso come l’impressione che gli Artisti coinvolti abbiano voluto strafare, inserendo ad esempio assoli di chitarra dove non se ne sentiva onestamente il bisogno (…mi ha colpito la presenza di un secondo, e per vero assai sballato, assolo di chitarra che accompagna il coro nel ritornello finale di “Just a Little Bit More”). Si è così appesantito inutilmente un disco il cui ascolto completo è già di per sè un’impresa titanica da portare a termine.
Il problema più grave di questo album è però la totale latitanza di pezzi che riescano in qualche modo a colpire l’ascoltatore: tutto già sentito, tutto troppo ovvio….e sì: tutto troppo noioso.
Non concordo con Iacopo, dunque, quando dice che questo disco si discosta dalla mole informe di pubblicazioni più tipicamente AOR.
Al contrario: Raintimes rappresenta il perfetto esercizio di musicalità trite e ritrite fino allo sfinimento più totale.
Mi viene da pensare che gli AORsters più incalliti potrebbero forse rinvenire una maggiore quantità di spunti positivi di quanto non sia riuscito e trovarne io, che, ad onor del vero, non apprezzo di buon grado le mielose e ammorbanti sonorità dell’AOR più sdolcinato….genere nel quale la pubblicazione in oggetto si inserisce perfettamente.
Per me è dunque un 52/100. Ma non mi stupirei se qualcuno assegnasse un punteggio fra 70 e 75/100.
Il 96/100, quello sì, per me non sta nè in cielo, nè in terra.
Un analisi quella che hai fatto che mi sento di sposare in pieno caro bontropi soprattutto sul discorso sound , eccesso di mielosita’ , assoli infilati ovunque ( anche pregevoli per carità) ed una pesantezza di fondo che mi ha reso difficile arrivare in fondo all’ ascolto, anche la voce a tratti non mi convince. Si ha la sensazione che si sia voluto strafare .
Sul voto ormai non mi pronuncio tanto è inutile , quello che per alcuni è una ciofeca per altri è un capolavoro.
‘
Anche io trovo che il cantato sia molto pericolante. C’è anche una logorroica verbosità che stanca da subito: tante, troppe parole….davvero troppe.
Alle volte basterebbe un verso più incisivo, un coro privo di 27 controcori…
Non so, sembra si sia voluto dare una prova muscolare pur non avendone nè i numeri, nè i mezzi.
Scusate l’informazione…ma dove cavolo li ascoltate gli album prima che escano??? Io ho sentito solo i 4 singoli…tante volte vedo giudicare gli album ed io riesco solo a sentire 30 secondi di clip…grazie.
Il web gimmy il web , sembra ci siano nuovi siti da cui scaricare per esempio emule e torrent eh eh eh…..
non intervengo mai su nulla, e vi lascio liberi di dire e fare come volete, lo sapete.
Ma quando si parla di download illegale divento davvero sensibile. E mi irrito.
Quindi vi chiedo – per favore e a tutti – di non commentare prima dell’uscita degli album, facendo intendere di non avere il possesso legale e materiale dell’album. Fatemelo come piacere personale. Vi ringrazio.
Cercheremo di rispettare la tua sensibilità ma ciò non cambia la realtà delle cose. Io personalmente non conosco le date di uscita dei dischi se non in pochi casi , leggo le rece e poi me li ritrovo in rete amen.
Funziona così da quando esiste il web e cmq tutto ciò non mi impedisce di spendere in cd/vinili 2000 € all’ anno 2000 mica fagiolini ,quindi caro Iacopo la tua irritazione dovresti indirizzarla su cose più “sensibili”.
Ultimamente vi irritate tutti molto facilmente.
Il discorso da fare sarebbe molto lungo e complesso. Si dovrebbe parlare del concetto di “proprietà materiale”, di “proprietà intellettuale”, di “Diritto d’autore”, di “percezione dell’offensività” di una condotta che sta lentamente perdendo la sua portata lesiva nella coscienza sociale. Si dovrebbe parlare poi della differenza che intercorre fra Spotify ed Itunes, considerati strumenti “legali” e posti “a salvaguardia” degli Artisti “emergenti”, e verificare poi in concreto quali sono i mezzi di finanziamento dei suddetti motori multimediali, quali sono le royalties che vengono pagate e a chi vengono pagate.
Insomma ce ne sarebbe da discutere prima di liquidare tutto con un invito a star zitti perchè altrimenti ci si irrita.
Per il resto concordo con le becere e quanto mai vere argomentazioni addotte da Mark.
Saremo due morti di fame io e Mark, che ci vuoi fare…ma abbiamo il vizio di divorare musica: praticamente finiremmo sotto un ponte dopo 15 giorni, mentre i figli di Mottola girano in Ferrari.
Da come parli direi tu sia un avvocato e quindi non entro troppo nel merito perchè di certe cose non me ne intendo…ma ho da poco sentito un incontro su questi temi e la cosa rimane illegale, girala come vuoi, ma tale è. Poi capisco benissimo il discorso di Mark e centomila volte meglio chi fa come lui rispetto a chi non considera la musica…
Gimmy, tante cose sono illegali.
Eppure quotidianamente compiamo gesti che possono essere considerati ai limiti della legalità, e non ce ne rendiamo neanche conto.
Tante cose sono state dette, ed ancora si diranno, sulla pirateria nell’industria discografica e cinematografica…ma è indubbio che qualcosa si stia muovendo.
Forse si sta finalmente capendo che è possibile “educare” la platea con strategie al passo coi tempi.
Prima non ho volutamente concluso il discorso: il filesharing può essere arenato se viene data la possibilità al pubblico di ascoltare ciò che lo incuriosisce.
Se il pubblico ascolta, e gradisce…e se è un pubblico che ama e rispetta la musica, necessariamente acquisterà.
E’ quello che faccio io.
Io ascolto, e se il disco mi piace, sta’ pur certo che investirò i miei soldi nel supporto di quel dato Artista.
La casa discografica preme nel sostenere il contrario perchè in questo modo, si dice, chi ascolta non sempre compra…e chi compra è in numero assai inferiore di chi ascolta.
E’ vero. Ma allora abbassiamo ulteriormente i prezzi, e vediamo cosa succede.
Vendiamo i cd di nuova uscita a 5 euro. Vendiamo i vinili di catalogo a 5 euro.
Non so voi, ma io comprerei almeno 5 dischi al mese.
Con questi prezzi, invece, e con questa qualità, capiterà forse che ormai acquisti un disco ogni due mesi.
Ti sta parlando un malato con una collezione da un migliaio e passa di cd, acquistati in 25 anni di passione.
La discussione diventa interessante ma tanto non ne usciamo…..A me Amazon coi prezzi stracciati che fa mi sta “rovinando” e sono uno di quelli a cui piace ancora entrare in un negozio di dischi (gimmy il buon Gigi di magic bus ne sa qualcosa ) io non credo che i dischi non si vendono per colpa del download illegale tutte cazzate , noi appassionati veri i soldi li spendiamo eccome, il problema è che ormai ci sono tante , troppe uscite, qualunque minchione oggi può farsi un disco in casa e poi ci sono più musicisti che ascoltatori e il numero esiguo di persone ai concerti ne è la prova ( sto divagando Lo so) ma Cazzo la tecnologia avrebbe dovuto far abbassare i prezzi dei dischi ed invece costano cari , un vinile non lo paghi meno di 20€ , addirittura anche quelli che vendono cd/lp nei mercatini si sono fatti furbi Cazzo. Insomma è la solita solfa , un po come le tasse , se me le aumenti e devo darti il 50% dei miei guadagni aallora fanculo!!!!
Ecco ora mi sono un tantino irritato eh eh eh
Senz’altro.
E sicuramente, questo degli “Artisti della Domenica”, con improvvisati studi casalinghi, è un altro punto centrale.
Prova lampante ne è come si sentono da schifo i dischi attuali, e che bombe atomiche erano dischi come Backlash o Out Of This World.
Ma va be’…come dice Mark, non divaghiamo.
Backlash l’ho ascoltato di nuovo ieri sera…ovvio che siano dei fenomeni e che suoni da Dio…ripeto comunque che a mio esclusivo gusto ci sono 4/5 grandi pezzi ed il resto è normale. Out of this world invece è uno dei pochissimi dischi a cui ho dato 100…
Il discorso delle produzioni è un gatto che si morde la coda…se la gente spende sempre meno nella musica gli artisti dovranno spendere meno in produzione e magari dovranno adeguarsi alla richiesta del mercato per sopravvivere mettendo da parte i propri istinti. Comunque in genere preferirei anche io meno uscite e più qualità…detto ciò quest’anno ho trovato tante cose di livello!!!!
scusa eh….ma gli anni 80 son finiti da mo…gli album citati avevano almeno un milione di euro a cranio di budget se non di piu’….ora si fa anche troppo con pochi mezzi….a mio avviso, diciamocela tutta, negli 80 suanava benissimo anche il classico album di merda dai!
Ma mo’ che cacchio sei andato a riprendere?!? 😀 ahahahha, Capitá, TVB! 🙂
E lasciatemi dire che voglio bene anche a Denis: quando litighiamo, siamo il top! 🙂
Ma a proposito, Room Experience 2 non esce più?! Mi ricordo che ci fu uno sneak peak di un pezzo che sembrava una bomba atomica!
Manco ricordavo sta discussione
Sul tante troppe uscite concordo assolutamente, anche sul fatto che escano prodotti non professionali…ma certe volte dietro budget nulli o limitati si nasconde del talento!!! Prendo l’esempio di Johnny Lima, che adoro senza se e senza ma ed è considerato da molti una nullità…
Riavvolgendo un poco il nastro…ho riascoltato ieri sera i 4 pezzi presentati e mi piacciono un sacco, per me se tutto è su questi livelli è un netto passo avanti rispetto a Charming grace.
Tante belle parole Bontropi, ma resta il fatto che al momento il download da certi siti è illegale e perseguibile… e quello che viene scritto, anche su un sito piccolo come questo, resta… liberi di fare come meglio credete e pensate ma praticamente scrivere pubblicamente che state facendo delle azioni illegali, scusatemi, ma non è un atteggiamento molto furbo… non si tratta di rispettare la sensibilità di qualcuno, si tratta di non infrangere una legge… poi siete liberi di farlo e di autoaccusarvi… però…
Detto questo comunque su queste pagine non vogliamo sentire inneggiare ad azioni che diano sostegno alla pirateria… e su questo non si transige!
Secondo me, in questo particolare periodo, siete davvero poco sereni con l’utenza. E logicamente con voi stessi.
L’impressione è che siate fomentati da pressioni esterne che non riuscite più a gestire.
Di quello di cui dovremo rispondere, e soprattutto “se” dovremo risponderne, ce ne assumeremo le relative responsabilità nelle sedi opportune. Tanto più non capisco cosa tu intenda per “inneggiare ad azioni che diano sostegno alla pirateria…”: in democrazia si parla di tutto. “Parlare” è una cosa diversa dal “fare apologia”.
Prima di fare la morale agli altri chiedetevi nell’ordine:
1) ho mai fotocopiato un libro?
2) ho mai visto una vhs pirata?
3) ho mai copiato un cd su cassetta ad un amico?
4) ho mai installato un programma su pc di cui non ho pagato la licenza?
5) ho mai installato un videogame su pc che non fosse originale?
6) ho mai “scaricato” un film?
7) ho mai masterizzato un cd?
8) ho mai visto su youtube un film caricato da soggetti terzi?
9) sono mai andato su youporn?
Se non avete mai fatto nulla di tutto questo, allora venite pure da me e fatemi la morale. L’accetterò.
Diversamente, non perdete anche questa preziosa occasione per tacere.
Ma poi guarda, sono stanco di dover precisare ogni volta tutto.
Ti ripeto; siete poco sereni, è evidente.
Sembra quasi che ci sia qualcuno a leggerci, pronto a mitragliare chi non si allinea ad un dato sistema di dire o addirittura pensare determinate cose.
Per me potete continuare su questa linea, perchè io saluto e me ne vado. L’aria è davvero irrespirabile.
Ma vorrò vedere quante visite al giorno avrà melodicrock.it quando ad andarsene saranno anche gli altri.
Scaricare Musica da siti pirata (tra l’altro ancora prima che l’album sia uscito ufficialmente) è ILLEGALE! Più chiaro di così penso di non poterlo scrivere, chi vuole capire cosa questo implica e può comportare lo capisca, ma su questo sito in ogni caso non viene accettato che venga palesemente detto che si fanno azioni illegali di nessun tipo per di più facendole passare come una cosa “normale”… e su questo spero di essere stato chiaro!
Va be’, non hai letto quello che ho scritto.
O se l’hai letto, hai fatto finta di niente.
Statemi bene.
Bontropi, tu hai letto quello che ho scritto io?
Se una cosa è ILLEGALE se ne può benissimo parlare, ma che uno o più utenti vengano a scrivere (molto poco velatamente) che per loro è prassi comune farla facendola passare come una cosa “normale”, mi dispiace ma su queste pagine non è una cosa accettata e non lo sarà mai… e scusami, ma mi sembra anche una cosa abbastanza normale!
Non abbiamo molte regole su questo sito e siamo sempre stati parecchio permissivi con i commenti, ma su questa cosa non si transige!
Nel caso ci sia qualche utente a cui non dovesse andare bene, mi dispiace, ma sono io a questo punto ad invitarlo senza rancore a lasciare queste pagine.
Guarda, stai facendo una crociata veramente senza senso. O meglio un senso io lo avrei anche trovato: ed è unicamente il tuo (…o forse dovrei dire “vostro”…) aver perso il controllo perchè il disco dei vostri amici ne sta uscendo molto male dai commenti…
E non sapendo come fermare la cosa, ti stai attaccando a questa fesseria. Che poi, tra l’altro non hai bisogno di andare oltre, dato che ho già deciso di alzare i tacchi e andarmene, visto che ora ho ben chiaro come stanno le cose.
Probabilmente se di queste cose avessimo parlato in un’altra sezione di commenti, con ben altro tenore di commenti alle spalle, non ti saresti scatenato in questo modo.
Tra l’altro, per difendere i tuoi amici, e per cercare di zittirmi, fai una pessima figura con chi ha un minimo di cervello: come credi che siano stati depenalizzati tantissimi reati dal 1942 sino ad oggi?
Con la bacchetta magica?
O forse, più realisticamente, a fronte di un dibattito che si è sviluppato anzitutto nella collettività sociale?
Quale pensi sia la prima causa di decisione del legislatore di revocare la rilevanza penale di determinati fatti?
Sai cos’è la coscienza sociale del disvalore di un determinato fatto?
Ma io non sono qui per fare i sermoni e cercare di aprire i tuoi occhi di modo tale da consentirti di confrontarti con approccio critico a determinate problematiche.
Io sono qui solo perchè mi piace parlare di musica.
Vedo però che non è più il luogo adatto per farlo.
Quanta ipocrisia.
Ma quanta.
Gimmy usa Spotify, è un programma che puoi installare su PC, tablet (ed eventualmente telefonino, ma lì se non paghi il premium i pezzi saranno in shuffle, ovvero non potrai deciderli). E’ abbastanza fornito, anche di questo genere, e i dischi li caricano lo stesso giorno dell’uscita ufficiale, tutto legale.
Grazie mille…ho fatto da poco l’abbonamento da itunes music e sono soddisfattissimo!!! Ovviamente poi compro sempre in cd…ma almeno compro solo ciò che ritengo veramente valido!!!!
Ultimamente si è aggiunto anche Amazon Music… anche se per chi vuole farsi un’idea LEGALMENTE e appena esce l’album penso che la soluzione migliore continui a rimanere Spotify che è utilizzabile da pc e tablet in modo completo anche se ad una qualità leggermente peggiore rispetto alla versione premium, ma comunque più che soddisfacente per farsi un’idea… 😉
trovo pertinente la risposta di mark huge sulla musica nel web…. ma mi ritrovo comunque pero’ preoccupato dei 2000 euro annui spesi da lui in musica…che cazzo hai comprato?
ah ah ah ah ah la passione è passione giovanni ed è anche una maledizione e poi non mi limito all’aor ma spazio veramente su tutto lo scibile musicale(purtroppo) , tra ristampe in vinile , mercatini del vinile ed anche li mi ci fiondo (si trova sempre qualcosa) , aggiungo che da quando ho un piatto nuovo per i vinili la spesa è aumentata , i vinili costano di piu’ cazzo , infine c’è amazon con o senza prime…..e guarda che a 1000/2000 euri ci arrivi eccome , quindi ben venga il download (legale o meno) così evito di spendere in dischi del cazzo data l’enorme mole di uscite.Comunque non è che tutti gli anni è così però in effetti spendo molto , se poi ci si mette anche l’edicolante a stuzzicarmi (sto per finire le 60 uscite del “blues in vinile”) ed ho appena iniziato “il prog italiano in vinile” cazzzzooooo.
Per il PROG ITALIANO IN VINILE applausi…clap clap clap…anche se li tengo già tutti! 🙂
Non può essere se ancora devono uscire …….merdacciaaaaaa arhhhhhhhg
Ma bestia..io ho gli originali…capraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Torno sulla recensione dopo un po’ di divagazioni che ci sono state… MARK… ho letto il tuo commento sul discorso della “noia” di questo album… a me a differenza tua invece è proprio l’AOR come questo quello che piace di più… bello mieloso e bello infarcito di cori, controcori e assoli vari… 😀
Al momento insieme all’album dei Boulevard è quello che mi è piaciuto di più di questo 2017… 😉
..il mestiere tuo era..L’APICOLTORE..
:))))
Sui boulevard sono in sintonia con te Denis , sui raintimes che dire…. che ti salga l’insulina allora eh eh.
Ps lungi da me consigliare metodi di download legali o meno , siamo grandi e vaccinati ognuno faccia come crede ma è innegabile che il web offre molte se non infinite alternative / possibilità , il web non puoi controllarlo, se tu ci metti di tutto
(Film , musica, libri , ricette etc poi non puoi intimarmi di non farlo, dimmi te chi non ne approfitta .TUTTI!!!!
Come nell’avvocato del diavolo (il film) “guarda ma non toccare , tocca ma non gustare…….Ma per piacere.
Per il sottoscritto tra l ultimo Boulevard e Raintimes ci sono almeno 20 punti di differenza in favore dei primi…come già detto per i BLVD produzione e arrangiamenti di altri tempi…ed un lotto di canzoni di altissimo valore…su Raintimes torno a breve…lo ascolto per la quarta volta e poi dico la mia…a presto 😉
che vi devo dire…..guaranted<<<<<<<<
Ed eccomi di ritorno per parlare di questo Raintimes…
…un disco non esente da difetti (come già fatto notare da qualcuno troppo insistiti gli assoli sparsi nei vari brani e veramente pessimo il suono della batteria che sa tanto di “plastificata”) ma che in linea generale propone una discreta qualità dei pezzi anche se mancano vere e proprio canzoni “da urlo” e cioè quelle che metteresti in un ipotetico Best of di fine anno.
La voce di Shotton non mi dispiace ma sono ben altri i cantanti con cui mi esalto.
In definitiva un album che si attesta sui 68/100 ma che non reputo essere tra le cose migliori di quest’anno (Boulevard di un altra categoria) pur ritenendolo un disco dall ascolto piacevole.
Ah..mi scordavo…l unica similitudine con i due grandissimi album a nome THE STORM sta nel tuono che riecheggia nel brano Raintimes…poi nulla più… 🙂
Io di solito mi trovo sulla linea di Iacopo e Denis….se scaricate illegalmente un po di buon senso …non ditelo!!!…il dubbio piu’ inquietante a mio parere pero’ e’……..ma chi li mette in rete prima dell’uscita???….ma possibile non si riesca a proteggere il copyright almeno fino all’uscita???…dentro le case discografiche ci sono delle talpe senza dubbio!
seee c’è lo zoo nelle case discografiche…….a volte mi chiedo come si fa ad essere così ingenui è dai tempi di napster (eravate nati vero?) contro i metallica che va avanti sta solfa e nonostante l’ingresso di siti per il download legale o lo streaming i dischi e dico TUTTI I DISCHI, si trovano in rete (fatevi un giro ), qui non si parla solo dei Maiden o Metallica ma di gruppetti che non venderebbero due copie neanche campassero cent’anni , secondo voi ? Chiedetevi il motivo per cui si vendono tanti pc su cui poi scaricare i vari programmi di download a gratis……..Falcone diceva “occorre seguire il denaro” quindi chi ce li mette sti file ha un suo tornaconto.
Fine della storia.
ascoltato oggi nella su interezza …disco a dir poco noiso con pregevoli inserti strumentali del chitarrista …..nessuna killer song in un contesto totale che sfiora l’amatoriale, nei suoni soprattutto….adoro il cantante da sempre ma da solo senza un contesto favorevole non puo’ fare molto per rendere il tutto migliore….volevo solamente aggiungere che il disco degli harem scarem ha preso meno di questo disco…89……ripeto 89…..buona serata
ps: caro mimmo ti incazzi con me perche’ ti dico che gabriel solista e’ meglio dei genesis e a quelli che danno del capolavoro a questa sontuosa testimonianza musicale che vuole prendere i the storm come punto di riferimento non dici niente?mi sa che il paraculo sei te alla fine ahahahahahhahaha
caro Giovanni come già scritto reputo questo disco un discreto album, ben suonato, con dei “buchi” nella produzione e senza canzoni da tramandare ai posteri…poi se per qualcuno è un capolavoro buon per lui…sulle votazioni oramai ho perso le speranze (come già detto più volte se penso che Toto XIV ha preso 85/100…ma di che stiamo parlando…) …e allora come si dice “Il mondo è bello perchè è avariato”…paraculiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 🙂
Parere mio… ma non mi sembra proprio che i suoni sfiorino l’amatoriale in questo album, anzi, mi sembra che Priori abbia fatto veramente un buon lavoro generale. 😉 Per il discorso dei pezzi per me già la sola Swan si candida come una delle ballate dell’anno.
Dopo tanto ho ascoltato l’intero album!!!!….a mio parere le prime 5 songs sono fenomenali poi di botto si spegne la luce…nella seconda parte purtroppo le canzoni non emergono piu’ della sufficenza…..comunque complimenti bella prova di tutti ….michael shotton pero’ e’ ancora grande come ai tempi dei primi album dei Von Groove!!!!!!!!!!!!!!!!
arrivo con colpevole ritardo a dare un mio commento a questo disco.
dopo averlo ascoltato un pò di volte, non mi capacito, da ascoltatore critico quale sono, cosi tante critiche negative.
il disco è sorretto da un romanticismo di fondo , testi e arrangiamenti, non cosi comuni per essere nel 2017/2018.
non trovo nemmeno fuori luogo gli assoli e le parti strumentali che sorreggono buona parte dei pezzi, anzi, sono spesso e volentieri di gran gusto .
il timbro del cantante non mi esalta , però i pezzi ci sono .
non trovo nemmeno troppo azzeccato l ‘accostamento ai the storm a essere sincero….
però il disco per me merita.
voto 80 pieno …Swan, I Need Tonight, Forever Gone i miei pezzi preferiti .
Bravi ragazzi !
essential guys
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Sono state ben sei le date che l’artista canadese Bryan Adams ha regalato all’Italia all’interno del suo lungo tour 2017, il Get Up Tour, intrapreso a supporto del suo ultimo album Get Up.
Padova, Milano, Torino, […]
Io ero a Roma che dire , 2 ore di capolavori ( quando si è in possesso di canzoni del genere puoi fare quello che vuoi) Bryan in formissima band coi controcazzi niente fronzoli niente basi preregistrate, manico tiro e attitudine da vendere ,finalmente ho potuto vedere uno dei miei eroi di gioventù ……grandissimo!
Ps facesse un disco degno dei fasti del passato però.
Mark oggi è così raro avere la botte piena, la moglie ubriaca e l’uva nella vigna…hai visto un grande show, con un grande artista ancora bravissimo e con tanta passione verso la musica come lui! Pazienza se gli ultimi lavori non sono all’altezza del leggendario passato, ma almeno live ti fa ancora godere, non come altri! Dei miei cari amici hanno assistito al concerto commossi nel vero senso della parola! Un grande…leggenda vivente…niente da discutere!
Ero presente al concerto di Milano, ho solo un rammarico, non aver mai ascoltato Bryan Adams live prima dell’11 novembre 2017.
È stato maiuscolo, è l’unico termine che mi viene per descriverlo.
Ha trasmesso emozione a fiumi…
Grande voce che parla all’anima, bellissima la timbrica – pensavo col tempo e live di sentire dei cambiamenti – perfetto, senza nessuna forzatura, sbavatura, canta ancora in tonalità originale, zero accordature in Eb e zero stecche, una mano fantastica anche alla chitarra, la band che, per conto mio, arriva da Marte.
Se fosse stato possibile avrei portato tutti gli amici lí, al Forum, perché artisti così vanno assolutamente vissuti… e ancora, grande energia fusa ad una classe indescrivibile, se facciamo una panoramica, la maggior parte dei suoi coetanei rockettari sono già tutti ‘disintegrati’, Bryan no… migliora col passare del tempo, è come bere un bicchiere di whisky, del Sazerac Rye.
Concludo, un artista di una grandezza inarrivabile.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
E’ andato ufficialmente online da pochi giorni RockTemple.it, che come recita il loro motto è
“Il primo mailorder 100% Made In Italy dedicato al rock a 360°. Lo store creato dai fans appositamente per i f […]
welcome<<<<
Bel coraggio e auguri…..anche se competere con Amazon é impossibile, non ho letto nulla circa le spese di spedizione però.
Per chiunque ormai è dura competere con Amazon, qui però devo dire che il catalogo è interessante ed i prezzi non sono elevati… le spese di spedizione partono da 3,60 in su… https://www.rocktemple.it/page/spedizioni 😉
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Se parliamo di AOR di matrice Scandinava… beh Signori, per chi scrive con questi CODE RED siamo di fronte forse ad uno dei migliori album dell’anno!
Così buttiamo la bomba subito e ce ne laviamo le mani. […]
un ottimo album che esce dalla quantità di proposte a volte mediocri di quest’anno .
90 è esagerato per conto mio ma un 75 pieno se lo merita .
tra aor scandinavo e aor notturno , iper prodotto, forse troppo. con alcuni pezzi che lasciano il segno.
finirà nella mia top ten dell’anno cmq 🙂
Ho ascoltato 3/4 canzoni; come prima impressione, mi ricorda l’esordio di Palace.
Ascolterò il resto.
Stesso identico pensiero. Esordio dei Palace parte II. A questo punto credo che il lavoro di Michael non si sia ridotto a basso e cori! Che poi anche la sua voce e quella del cantante sono molto simili.
Ad ogni modo confermo ancora: finora Michael Palace = qualità in tutti i progetti dove ha messo le mani
assolutamente..top..altra mia gemma 2017<<<<
Be..niente affatto male questo esordio dei CODE RED grazie ad un buon cantante, un lotto di canzoni decisamente piacevoli (meglio la prima rispetto alla seconda parte dell album dove in qualche brano iniziano a mostrare un po la corda) e ad una produzione valida (a parte il suono della batteria che risulta “plastificato”).
Per una votazione alta avrei dovuto trovare una o più hit all interno di questo INCENDIARY (ed invece non ce ne sono) che cmq risulta una piacevolissima sorpresa…per me voto intorno ai 72/100
PS ho ascoltato Code Red e Wildness praticamente in contemporanea ma questo mi ha preso di più…ora mi ributto sui Wildness e vediamo…
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
In attesa dell’uscita di Re-Idolized (The Soundtrack To The Crimson Idol) – la ri-registrazione integrale del capolavoro discografico hard ‘n’ heavy The Crimson Idol, inizialmente prevista per settembre 2017, ma […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Sono tre le date italiane che gli inglesi The Darkness hanno riservato all’Italia all’interno del tour a supporto del loro ultimo disco Pinewood Smile, uscito ormai qualche settimana fa.
La prima di queste si […]
Presente al Vox di Nonantola… é valsa la pena macinare 15 ore totali di auto io per JH & c. Show dall’impatto sonoro ottimo! Qualche problema di voce per Justin che ha cercato di tamponare il tutto con lo spray beccandosi una spruzzatina nell’occhio destro da parte del tecnico delle chitarre. Rufus davvero bravo mi ha stupito dal vivo confermandosi ottimo sui cori. Dan un po troppo preso dal ruolo di ” dai diamoci da fare che è tardi ” scuotendo il capo sconsolato all’ennesimo coro fatto partire per la band. Frankie gran bassista e singolare personaggio. Assoli eseguiti benissimo anche in sede live …davvero un gran bel concerto! Ad I believe ecc. pensavo venisse giù il locale ! Pubblico variegato e partecipe, nota di merito al ragazzo disabile anche per il fatto di averci provato con la nostra amica ed al papa/rocker con figlio al seguito! Tutta la band, tranne Rufus, gentile anche nel riscendere dal pullman all’una di notte per le foto al richiamo del fan che ha urlato ” c’mon Justin we are just four cats” ! Bravi davvero i Blackfoot (due sono diciannovenni!) Mi hanno fatto divertire.
In definitiva grande presenza scenica di JH e grande live band, che ha permesso anche a un fan diciassettenne di suonare la chitarra in one way ticket all’orion di Ciampino. Ripeto per motivi logistici e familiari posso seguire solo alcuni Show, questo non potevo mancarlo!
Porco cane badboy 15 ore ma da dove vieni ???? Cmq i darkness almeno una volta nella vita vanno visti.
7 ore e passa ad andare 7 e passa a tornare…insomma dalla Repubblica democratica di Terronia, ad ogni modo si andavano visti!
Azz Boogie… abbiamo avuto qualche “screzio” in passato… ma qui hai tutta la mia stima!!! Grandissimo!!! 😉
Naturalmente abbiamo pernottato il venerdi notte. Comunque niente in confronto all’ormai lontano 2001 quando da solo andai a Padova a vedere i BJ (non esistevano i low cost,social ecc..) dopo 13 ore di treni notturni sceso dal vagone mi sentivo rintronato… per poi assistere ad un modesto concerto (JBJ aveva un febbrone).
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa
Domenica 5 novembre 2017: fuori tuona e c’è il diluvio, dentro al Legend Club di Milano c’è la musica, e quindi il sole.
Eh sì, perchè il ritorno in Italia degli amastissimi H.e.a.t coincide, ahimè, con una […]
La scaletta degli H.e.a.t. non è niente male. In realtà, nonostante tutto (cioé l’ultimo album)I volevo andare anche io, peccato i classici 500 Km di distanza.
Avrei tantissimo voluto esserci anch’io… ma purtroppo ero ancora bloccato a metter su mattoni del “Rock Temple”… 😀 😀 😀 Comunque splendido report Mazza!!!
Io non c’ero e non me lo rimprovero piu di tanto, non sono un fan degli HEAT, Mi è dispiaciuto molto di più non esserci ai Brother Firetribe. Comunque Cos’è il “ROCK TEMPLE” Denis?
RockTemple.it è l’ultimo lavoro che ho finito… https://www.rocktemple.it …la proprietaria è Stefania di Sound Trek distributions… che poi è la ragazza di Dave dei Soul Seller… 😀
E TU NON SEI VENUTO AGLI H.E.A.T. PER LAVORARE DI DOMENICA?!?!? SERVO DELLA GLEBA…AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…E PURE SFIGATO… 🙂
Mantenerti costa un sacco Mimmo… dovevo dare ragione a chi mi diceva di prendere un cane che un Mimmo rompe solo le balle e costa una cifra… 😀 😀 😀
si ma come sono affettuoso?!?!? aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
PS adesso la smetto con gli “aaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh” che poi il Bontropi mi si arrabbia 🙂
Come una marmotta attaccata ai maroni… ma ti voglio bene lo stesso…
Al prossimo “aaaaaaahhhh” ti cinghio! 🙂
La mia amica Claudia era i miei occhi e le mie orecchie.
So chi siete. 🙂
ma sta Claudia prima o poi voglio capire chi è…è gnocca almeno?!?!? 🙂
Super-gnocca! Ma tu dormi!!!! 🙂
emmandami una foto sulla posta…non essere gelosooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
ahahahahahah, ora muori! La prossima volta presti più attenzione! 🙂
la prox volta in sala grido il tuo e il suo nome poi vediamo se non la trovo…he he he…
Concordo, concertone, Erik credo che sia davvero uno showman completo, oggi uno dei pochi a tenere il palco così, i brani del nuovo album (che per inciso a me è piaciuto) in sede live rendono ancora meglio
E ci credo che è volato fino al ventilatore pesa 50 kg il ragazzo ah ah ah ah
Minchia che scena quella del ventilatore…aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…cmq grande Erik..non so che droghe usi ma sul palco è stato uno spettacolo….bella la scaletta dei brani (e non si poteva non finire con LIVING ON THE RUN) e gran concerto…Iacopo smettila di dimenartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 🙂 🙂
Personalmente mi sconforta il fatto che anche dalla recensione apprendo delle difficolta vocali del buon Erik come già mi avevano detto un paio di amici presenti all’evento. Mi spiace che un trentenne sia già cotto alla…che cosa era la settima o ottava tappa del tour?? Poi se ci accontentiamo delle altre qualità da frontman allora va tutto alla grande…buona grazia che la pala del ventilatore lo abbia centrato sulla tempia e non sull’occhio altrimenti…in quel caso lo si sarebbe potuto soprannominare “il guercio di Knivsta”…a parte gli scherzi per fortuna come è andata.
Purtroppo non ero presente al concerto ma da quello che ho capito si trattava più di un mal di gola da raffreddore che non di una “carenza” di voce… Mimmo e Mezza dateci delucidazioni… 😉
si, pare nulla di serio, solo roba passeggera..
Personalmente non ho trovato tutte queste difficoltà vocali da parte di Erik…è un “urlatore” e questo si sa…ma secondo me stiamo guardando il capello…a me è piaciuto…poi se in qualche brano è risultato meno brillante piuttosto che in altri chi se ne frega…lo show è stato di grande livello lo stesso..nulla da dire…piuttosto do ragione a Phoenix quando dice che si nota in concerto un certo distacco tra Erik ed il resto del gruppo..perchè Erik vuole essere sempre in primo piano…ma le prima donne si sa ci sono ovunque….
Sostanzialmente hai ragione ; )
Super presente all’appuntamento di domenica sera.
Indubbiamente uno show coinvolgente – come ci hanno abituato da tempo gli H.e.a.t – che ha regalato momenti di esaltazione ad altri di suspense ad altri della serie “qualunque cosa respiri, beva Grönwall, deve essere qualcosa di allucinantemente buono! LOL!!! ”
Praticamente aveva addosso una carica che levatevi tutti!!
Su questo punto mi soffermo perché, inevitabilmente, durante l’esibizione, ho notato ciò che non avevo mai notato prima, una band troppo sbilanciata sulla leadership del frontman che, spesso, ha offuscato tutti gli altri.
Dalone non è Rivers, si sa, è bravissimo ma, momentaneamente, forse per varie ragioni, on stage deve essere per buona parte ‘guidato’, lo comprendo e capisco i perché: i brani storici eravamo abituati a sentirli alla Rivers e dal suo suono inconfondibile, Dalone è un gran professionista ma sfido chiunque a suonare qualcosa che ti appartiene parzialmente… inoltre sulle new entry il ragazzo può sbizzarrirsi molto meno poiché i solos sono davvero ridotti al filo interdentale, ad ogni modo ha tutta la mia stima.
Queste sono, ovviamente, mie considerazioni: i nuovi brani live piacciono e sono accettati di buon grado dal pubblico (in passato per una Emergency o una Breaking the Silence appena nate, c’era il delirio…), sui brani storici il pubblico esplode letteralmente e, per quanto mi riguarda, c’è una differenza di stile e sound fra i pezzi più datati ed i secondi di recente uscita che è palpabile ancor più dal vivo e, in particolare, sento la mancanza delle parti di chitarra, dei solos ariosi del chitarrista, questa cosa mi manca davvero un botto.
Peccato non aver potuto sentire Emergency… va beh, al prossimo giro!
Due cose e chiudo.
Erik sa fare egregiamente il suo mestiere, ma la voce l’ho sentita sforzata più volte, in alcuni momenti spinta esageratamente, questo gli ha procurato più di qualche caduta nella tenuta e anche nell’intonazione… riposando dovrebbe tornare sugli scudi.
Per concludere: ma una location più ‘all’altezza’ per sti ragazzi la vogliono trovare o no??
Un Live di Trezzo ad esempio?
Calma calma…Iacopo come al solito mi sembri troppo carico..:)…c’era gente ma non piu’ di tanto…forse 100 persone o non molte di piu’!….i black diamons a me non hanno proprio detto niente…pezzucci cosi’ cosi’ forse troppo acerbi e privi di sound per poter sfondare…almeno per ora….i degreed come seconda band sono penalizzati ancora dai watt troppo bassi a confronto degli HEAT…i brani esposti sono purtroppo incentrati soprattutto sull’ultimo album che a confronto dei due precedenti e’ di molto inferiore…avrebbero potuto bilanciare molto di piu’ la scaletta,il cantante inoltre come detto era un po’ giu’ di voce ma comunque se l’e’ cavata… la cosa piu’ positiva dell’esibizione e’ stato riscontrare un ottima amalgama tra i componenti della band con un drummer veramente tosto e chitarrista tastierista veramente sugli scudi… hanno fatto stacchi e passaggi tecnici da lode!!!…arriviamo agli Heat….a mio avviso la band e’ si superiore come impatto ma gronwall aveva la voce corrosa dalle troppe sbornie di questo tour!…esagera troppo!!!…la sua performance ne ha risentito parecchio…non capisco poi perche’ si ostinino a mettere in scaletta pezzi banalissimi come mannequin show( troppo scopiazzata dalla streisand) e bag bag che e’ troppo stupida quella canzone…in conclusione …ottimo concerto ma in passato gli ho visti in momenti migliori!!!
no dai 100 persone no…piu del doppio secondo me…ai Brother Firetribe saremmo stati 100…forse scarsi…
Guarda, con me sfondi una porta aperta per quanto riguarda Beg Beg Beg, la considero da sempre una canzonetta all’acqua di rose.
Loro, però, la adorano… e valli a capire, con tutti i pezzoni che hanno in repertorio… boh.
☺
phoenix…quella carica li’ si puo’ solo chiamare polvere bianca tirata dal naso… ahahah :)…io comunque rimpiango l’eleganza che aveva Leckremo….era un frontman di ben altro spessore…Erik e’ un pivello scapestrato senza professionalita’ ma con una possibile bella voce!…se si stonasse meno intendo!!!!
Vi dico la verità: ero pronto al peggio.
Invece, dai video che ho visto Gronwall mi è sembrano meno imbarazzante di altre volte.
E’ un dato di fatto che sappia tenere il palco: anche a me è piaciuto quando ha incitato il pubblico con una gran bella carica. Di sicuro mi sarei buttato via anche io…
Se parliamo invece di prestazione canora pura…beh, ragazzi, cantare è ben altro.
Comunque il ventilatore l’avevo fatto mettere io…così come anche la dottoressa al pronto soccorso che ha provveduto a ricucirgli il taglio era una mia fidata conoscente. Se può interessarvi, Erik se l’è cavata con tre punti di sutura ed un gran dolore alla testa a fine serata. Ma la mia amica dottoressa ha detto che era ubriaco fradicio.
ma tu bontropi venire ai concerti mai no???….mi sa che non hai mai visto neanche albano dal vivo ahahah!
ahahahaah, c’hai ragione, Capitano…ma ti prometto che ci vedremo, cazzo.
Mi sto perdendo un sacco di concerti clamorosi…mi è dispiaciuto molto sia per i Brother Firetribe che per gli H.e.a.t, anche perchè poi c’è sempre da divertirsi nonostante Erik non sia più al top della forma.
minchia se venivi a vedere gli HEAT caro Bontropi scagliavamo te sulla pala del ventilatore..e uno…e due..e treeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee 🙂
Se fossi venuto io, Gronwall non ve lo sareste neanche cagato!
presente..e felice…sono stati fantastici….erik…totally<<<<
a proposito…grande report..iacopo..concordo..su tutto..alla prox bro<<<
Iacopo Mezzano ha cambiato la foto del profilo 7 anni, 1 mese fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Con colpevolissimo ed enorme ritardo arrivo soltanto ora, a sette mesi di distanza dalla data di uscita (7 aprile 2017, BMG), ad ascoltare il nuovo e ottavo album dei pop rockers britannici Mike & The Mechanics, […]
Nonostante sia un fan del grandissimo Mike (tassativo per chiunque ami la buona musica il suo primo disco solista a nome SMALLCREEP’S DAY…poi gli immensi manco li nomino perchè tanto so già essere nelle collezioni di ognuno di noi….) debbo dire di non aver mai approfondito questi Mike & the Mechanics…questa nuova uscita potrebbe essere l occasione giusta…Iacopo la tua recensione mi ha incuriosito 😉
garanzia<<<<
Ringrazio molto Iacopo, perchè non conoscevo questi Mike & The Mechanics. In realtà neanche i Genesis mi hanno mai fatto saltare dalla sedia, nonostante riconosca la validità della loro proposta musicale. Vi basti sapere che mi sono sempre piaciuti molto di più i Genesis “di Phil Collins” che non quelli “di Peter Gabriel”.
Non a caso credo che le cose migliori, sia Phil, sia Peter, le abbiano fatte nelle loro vesti solistiche.
Mi sono documentato sul disco in questione, per verificare se il mio parere (e quello di Iacopo) coincideva con quello della fan base dei Genesis, e la risposta è stata ovviamente “no”: l’album sembra avere raccolto tanti insulti e delusioni…e direi forse anche ingiustamente.
Secondo me si tratta di un album magnificamente prodotto e arrangiato, in cui, certo, le sonorità proposte sono di stampo dichiaratamente pop…ma che pop!
Voto giusto, album geniale e curatissimo.
85/100 meritato.
Cristo manco le basi bontropi e magari il loro capolavoro è stato i can dance ……arrrrrghhhhh fatti un ripasso fino ad abacab ( ce lo metto a stento quest’ ultimo).
I can dance clamorosissima! 🙂
mi trovo in linea con bontropi espotensialita’ massima di collins e gabriel sicuramente da solisti anche perche’ parliamo di fuori quota che piu’ liberi sono e meglio e’…per quanto riguarda i mike & the mecanics questo lavoro e’ una pataccata anche se discreto nella media in confronto ai loro storici primi 3 platter chi permetto di consigliare a tutti voi
E no…però io non volevo intervenire ma se anche tu caro Giovanni ti metti a dire certe cose…capisco Bontropi…ma dire che PETER GABRIEL e PHIL COLLINS hanno fatto meglio da solisti che non nei GENESIS mi sembra una STRONZATA pazzesca…e scusate la volgarità…piuttosto dite che i GENESIS non fanno il vostro genere…ma CAPOLAVORI come SELLING ENGLAND BY THE POUND, FOXTROT e THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY spazzano via tutti i dischi solisti di questi due signori…non scherziamo e non facciamo paragoni inutili…please!
Mah. Io davvero non capisco certe sparate…ed onestamente, per come sono fatto, non credo le capirò mai.
Mi piacerebbe capire in cosa, esattamente, risiederebbe l’essere “stronzata” nel dire che piace una cosa più di un’altra.
Io ci vedo solo una diversità di gusti…tu magari ci vedi una “stronzata”. E per carità: sei libero di pensarlo…ma è il tipico pensiero di un interlocutore con cui non sono interessato più a confrontarmi.
In parole povere: mi sono rotto le palle di leggere queste cose. Mi sembra di parlare con bambini di quinta elementare.
E mi scuso con i bambini di quinta elementare per averli paragonati a te.
Ultimamente caro Bontropi ti sento un po nervosetto…datti una calmata e prenditi una camomilla che il mondo va avanti uguale…ed il leone da tastiera magari lo vai a fare da un altra parte…ciaoooooooo
Ma quale leone da tastiera?
Il leone da tastiera è chi dice in faccia quello che pensa? Tu credi che non sarei capace di dirti quello che penso se ti avessi di fronte? Non mi conosci, chiaramente.
Conta fino a 100 prima di scrivere che qualcuno ha detto una stronzata e vedrai che certe risposte da me non le avrai mai.
Buona serata.
Bontropi oramai mi dovresti conoscere..e sai che a me piace scherzare e prenderti un po per il culo…ed anche la STRONZATA pazzesca voleva essere solo una citazione…errata anche (sarebbe dovuta essere una CAGATA pazzesca)…chiedo umilmente scusa…non pensavo la prendessi cosi male…sono perdonato??? 🙂
Io non ho niente di cui perdonarti, perchè non sto qui con la bacchettina in mano a fare il maestrino e a riprendervi quando mi girano…
Sono anzi sempre il primo a scherzare e a mettere a proprio agio il prossimo: la presa di culo è sempre gradita perchè sono io per primo ad essere incline alla battuta.
Ma come in tutte le cose c’è una misura: se nei tuoi messaggi leggo ogni due o per tre “AHHHHAAAHHH”, “Ehhhh”, e battute onestamente trite e ritrite, sono portato a pensare che più di quello non vai…
Non sto dicendo che dobbiamo prenderci sempre sul serio, ma onestamente, dopo aver scherzato ad esempio con Denis sulla sua tendenza ad essere di manica larga, non sto a ripeterglielo ogni due per tre.
Perchè risulterebbe pesante.
Sono poi ancora più pesanti quelle battute cretine che lasciano intendere presunte verità in realtà inesistenti.
Dammi modo di pensare che anche tu riesci ad apportare contributi concreti alla discussione.
Perchè sto iniziando a saltare sistematicamente i tuoi post.
Detto questo, io la chiudo qui. Perchè onestamente la trovo una discussione cretina della quale agli altri interessa sicuramente pochissimo.
Vabbuo allora potevi anche chiuderla prima senza sproloquiare come al solito…sei diventato pesante…mamma mia che pesante…poi mi sa tanto che devi scendere un po dal tuo piedistallo e tornare in mezzo alla gente comune caro il mio so tutto io..e sai che mi frega se salti o meno i miei post…me ne farò una ragione….ma pure io la chiudo qua…onestamente il confronto con QUESTO bontropi poco mi interessa…e come dice Tex Willer…ADIOSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
Purtroppo quando si dicono in faccia le cose si passa sempre per “Signor so tutto io”.
E’ sempre più facile accusare gli altri di essere dei presuntuosi e saputelli anzichè farsi un esame di coscienza e riconoscere che magari, per una volta, s’è fatta fuori dal vaso.
Ma ormai ci sono abituato.
ma non l avevi chiusa qui?!?!?
E cmq io ho fatto ammenda ma tu nonostante ciò sei entrato in gamba tesa…e allora ci cazz vuoi ancora?!?
Se vuoi fare l “offesino” continua pure io pensavo che la cosa fosse già finita dopo il mio posto di ieri delle 21 26…..
E piantala di fare la mestruatA, e vieni con me a commentare il nuovo capolavoro di Diamante! 🙂
P.s.: …la prossima volta che la fai fuori dal vaso, quando ti vedo, salgo sulla scala che mi ha suggerito Mark e ti do tante di quelle botte in testa da farti dimenticare chi è Tave! 🙂
incredibilleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…Bontropi è tornato in seeeeeeeeeeeeee… 🙂 🙂
sono contento che sia tornato tutto come prima..o almeno lo spero 😉 e dagli un occhiata ai miei commenti ogni tanto…lo so di essere ripetitivo e sgarzolino ma che ce vo fa…son fatto cosi…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
un abbraccione al mio Bontropiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ricordati che io ti porto rancore solo perchè c’hai provato con la mia donna…ma per il resto mi incazzo alla stessa velocità con cui mi disincazzo! 🙂
P.s.: sì che li leggo i tuoi post, testina… 🙂
bene…sun cuntent…anche se io penso che sei riuscito a scamparla all invasione degli ultracorpi…probabilmente il tuo baccello era difettoso…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
PS Tave è miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tave è mia.
seeeeeeeeeeeeeeeee mo….tu poi manco ti sei presentato stasera ai Brother Firetribe…anzi a dire il vero dov era il popolo di MR.it?????????????????????????
Canaglieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee..ma simpatiche… 🙂
ci vediamo agli HEAT 😉
se trovo ancora il biglietto 😉
come promesso ti ho inviato sull email di MR.it quanto mi hai richiesto…non come qualcuno che mi ha promesso pasta fresca a go go e poi non ho mai visto nulla…he he he.. 🙂
E CHI CAZZO è STA DIAMANTE???????????
caro Giovanni..tu sei un po un paraculo…e ti sei salvato in corner…he he he…cmq conosco a memoria i dischi di Peter solista cosi come quelli del grande Phil ma secondo me entrambi sono lontani dalla magnificenza targata Genesis (almeno fino a Duke)…cmq la battuta sulle scorreggie mi è piaciuta assai…aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂 🙂
PS adesso ci manca qualcuno che mi dica che i dischi solisti di Steve Perry e di Jonathan Cain sono migliori rispetto a Frontiers ed Escape…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
me la stavo godendo ……peccato!!!! Eh eh eh
Mi raccomando bontropi per parlare in faccia al mimmo munisciti di una scala……argh arfg arch ah ah ah
comunque mimmo volevo dirti che for the love of strange medicine e’ molto meglio di raise on radio….e sul mio piede destro ho tatuato lo scarabeo egizio del “viaggio” non so’ se mi spiego….ahahahhahahahahahahha.
dai bontropi che con mimmo siamo veramente a casa…rock on ragazzi
Giovanni giovanni…ma prima o poi ti becco in giro 🙂 🙂 ..magari al prox FFestival…e vai tranzi….dopo che ho conosciuto Mark non mi impressiona più nulla…aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Questi Freight Train mi incuriosiscono. Un colpo d’occhio ad una copertina che non fa nulla per nascondere la voglia di USA ed un’immagine globale della band che gioca tra richiami anni ’80 e ’90 a cui si […]
Gran bel dischetto….davvero.
Si, peccato che alla fine i brani originali siano solo 6… ma nel complesso sono tutti molto buoni e validi! Band che è stata personalmente una gran bella sorpresa!
Faccio il tifo per loro, visto che sono quasi concittadini. Molto bravi anche dal vivo.
Any way you want it e ‘davvero convincente.
Il video di you won’t fall e’ fatto molto bene.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
L’artista canadese Billy Pettinger, alias Billy The Kid, ha annunciato alcune date europee per il mese di novembre 2017.
Presente in lista anche l’Italia, con ben due date, rispettivamente a Milano e a Roma. […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa
Light In The Dark è il titolo dell’attesissimo secondo album del super-gruppo melodic rock Revolution Saints, composto da un trio di musicisti incredibili come Deen Castronovo, Jack Blades e Doug Aldrich, con […]
Inizia il disco ed inizio già ad esaltarmi…la voce di Castronovo è grandiosa…I Would Change a Thing è stupenda…va tutto alla grande…peccato che dopo il quinto pezzo il disco si sgonfi un po…ma le due zampate finali (Another Change e Falling Apart) ci riportano ai livelli iniziali per un disco che per 7/undicesimi mi ha veramente preso bene…gran bel ritorno per i Revolution Saints per un album suonato alla grande e cantato ancor di più….permettetemi poi un elogio finale al nostro Alessandro per un lavoro alle tastiere veramente di altissimo livello..e adesso si riprende…Freedommmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Mancano altri 4 brani delle deluxe…..li mortacci loro e sta politica del cazzo …..Sgrunt.
non ho capito…nell edizione Deluxe ci sono 4 brani in piu??
Si ma sono solo pezzi live del Frf dello scorso anno.
ah…e allora cimmenefutt….grrrrrrrrrrrrrr
Ottimo ritorno per i Revolution Saints che mettono a segno a mio parere uno degli album più interessanti dell’anno. Come detto da Iacopo in fase di recensione si sente molto di più la coesione del gruppo a tutto vantaggio di un ascolto globale più “coerente”… e finalmente, cosa che forse mancava un po’ nel primo, si sente un contributo da parte di Aldrich veramente di primo livello! Gran bel centro per i Revolution Saints e ora si spera in qualche live di questa super band… che se dal vivo riesce a fare lo stesso miglioramente che in studio allora potrebbe diventare a livello live veramente devastante!!!
Non mi ha convinto per niente.
Ho ascoltato questo album con particolare attenzione, perchè i Revolution Saints sono composti per 2/3 da artisti per i quali stravedo: Deen Castronovo e Doug Aldrich. Non me ne voglia il caro Jack Blades…
E’ stato fatto sicuramente un passo in avanti, a livello di produzione, rispetto al primo disco…ma ho avvertito una certa approssimazione nei pezzi. E’ come se alle volte si avesse la sensazione di trovarsi di fronte a rocciosi riff sui quali si sarebbe potuto fare molto di più. Ed invece si finisce sempre con l’andare su, verso l’alto, per l’inevitabile ritornello sparato su tonalità altissime (e alla lunga frastornanti) per mettere in evidenza il cantato di Deen, per la verità estremamente ripetitivo e monolitico.
Mi sono piaciute parzialmente Ride On, Don’t Surrender, Running on the edge…e poco altro sparso qui e lì.
Non ho trovato organicità e coesione nel songwriting. Ho avuto per l’ennesima volta quella strana sensazione di “puzzle” incollato alla bell’e meglio. E non va assolutamente bene.
Non so se poi sono il solo a pensare che la voce di Deen non sia in grado di mantenersi all’interno della soglia della sopportabilità superati i due pezzi consecutivi…
Per me un 60/100. principalmente per il gran lavoro alla chitarra di Doug.
Tanta noia.
Non concordo assolutamente sul discorso riguardo la voce di Deen… una delle migliori che ho sentito su album quest’anno e non concordo neanche sull’impressione che hai avuto di un cantato ripetitivo e monolitico.
Tranquillo Denis tra una settimana avrà cambiato idea….eh eh eh .a parte le battute non ho ascoltato nulla , credo sarà una prosecuzione del primo con un mix di journey night Ranger et altri.
Purtroppo no, ragazzi…
La tranvata mi capita statisticamente una volta all’anno: 2016 Treat, 2017 Scherer…quindi ho già dato 🙂 .
Scherzi a parte, ascoltalo Mark…poi ci dirai. Sono curioso di ascoltare il tuo parere anche sulla voce di Deen.
Mimmo, tra Deen ed Arnel c’é di mezzo l’oceano Pacifico. A favore di Arnel, ovviamente.
be da uno che ha Arnel come immagine-utente su questo sito non potevo che aspettarmi una risposta del genere…caro il mio prevedibilone…aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…a me Arnel non mi ha mai fatto impazzire…non una brutta voce ma manca di phatos..ed anche in sede live quando vidi i Journey a Milano nel 2011 poco mi trasmise… e che rimpianto non aver potuto sentire l immenso Steve..sigh….
Arnel è secondo me un fuoriclasse indiscutibile. Come uomo poi non ne parliamo nemmeno perché per lui stravedo. Umile e simpatico come pochi altri al mondo nell’ambiente musicale.
Non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento del suo effettivo valore (letteralmente immenso) solo perché è stato preceduto da The Voice.
Il film che hanno fatto su di lui poi é epico.
Non concordo sul pathos, perché la voce di Arnel è assolutamente ricca di pathos…
Magari oggi non canterà più come nel 2008, ma nei primi anni di Journey ha fatto cose incredibili.
No, per me non c’è proprio paragone con Deen…che ha solo una buona estensione. Ma zero espressività e poca varietà di registro.
sulla zero espressività di Deen non concordo assolutamente….
la mia opinione sulla voce di Deen l ho gia espressa precedentemente…e dirò di piu…se prendesse il posto di Arnel nei Journey a me non dispiacerebbe affatto…sempre che i Journey siano ancora in giro…ovviamente…..
Avete rotto la minchia voi due…….ahhhh .cmq io preferisco deen in quanto ogni tanto “sporca” la sua timbrica, arnel è troppo pulito diciamo.
Ps art nation non mi fanno ne caldo né freddo, HEAT due spanne sopra.
Beccate questa!!!!!!:)
quando hai ragione hai ragione…ma oramai Bontropi è diventato MR Bastiancontrario…aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
noia allo stato puro …
Certo che pensavo di essere io un po tirato con i voti e decisamente poco incline alle nuove uscite ma tu caro Leonardo mi batti alla grande!!!!!! 🙂
A parte i Tokyo Mother (se non ricordo male da te recensiti ed osannati con squilli di tromba) ti è piaciuto altro di questo 2017????
ahah hai ragione mimmo ..il 2017 è stato un “annus horribilis” quanto a melodic rock ..salvo i tokyo motor fist e monumentum dei miei amati eclipse, che non deludono mai ..poi qualche pezzo qua e là, e poi veramente un mare di nulla .. !
aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh..mi fai morire 🙂 …cmq è giusto che ci sia qualcuno anche all opposizione (di Denis e di tutti i manica-larga di questo sito..)..he he he.. 🙂
si si assolutamente ..mi candido come capo partito della “manica stretta voti” 🙂
Io ce l’ho già la mia classifica 2017
The nightfly orchestra
Cats in space
Eclipse
Styx
Inglorious…….
Direi che può bastare.
Il resto lo prendo in altri generi che si robba buona ce n’è.
ti sei scordato i Lionhearttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt 🙂
E invece ci metto i tyketto……tiè!
seeeeeeeeeeeee…con l album dell anno scorso…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
Volevo vedere se eri attento arrrrghhhhhh!!!!@
Parto dalla copertina: mi piace, fuori dal comune e dunque originale!
Migliore del primo album che, non so perché, non mi ha mai preso; questo “light in the dark” alterna buonissimi passaggi a qualche raro momento di “dark in the light” :-)))
Giro di parole a parte, si sente che suonano meglio, più da gruppo coeso ed il disco ne trae giovamento.
Su tutte, mi piacciono la title-track, dove il combo di voci funziona, Don’t Surrender ed i lenti.
un grandissimo chitarrista al servizio di brani mediocri e notevolmente scontati che vogliono partire chissa’ per dove e non riescono a spostare piu’ di tanto…forse a mio avviso meglio il primo episodio di 2 anni fa’ piu’ efficacie nella globalita’ …sulla questione cantato….arnel pineda e’ il piu’ grande karaoke/boy del mondo ,castronovo e’ un grande batterista che nel cantato prende molto bene una /due modulazioni del perry stile ma va bene per alcuni episodi dei journey non per un full leight intero
Non riesco a capire tutte ste critiche su questo disco che è inattaccabile almeno fino alla 7 canzone poi un leggero calo con una ballad insulsa poi chiude bene con falling apart.
Poi adesso mettiamo in discussione uno come castronovo e su dai.
Mi sbilancio ma siamo davanti ad una delle migliori uscite Frontiers di quest’anno ( ed io non sono mai stato tanto tenero con la label). Certamente il valore aggiunto di questa band è quel mostro di Doug aldritch, senza lui i pezzi sarebbero poca cosa.
Dico solo che zio dave coverdale mastichera ‘ amaro senza Doug sul prox whitesnake. 80/100 amen!!!!
Disco uscito da un po’ e digerito alla grande e soprattutto mooolto originali contrariamente alla maggior parte delle uscite che sembrano tutte copie .
Gran bel lavoro e poi sono Tarantini.
Respect!!!