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Nico D'andrea

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Ok, la voce di Steve Walsh non c’è più… diciamolo subito così se quello che cercate in questo disco è solo il ricordo di una splendida voce… bene, andate pure altrove. Se invece siete di mente un po’ più aper […]

    • voto giusto ma dalle tue parole sembra un 70 eh eh , cmq io li ho tutti , su questo predomina la componente aor ed anche qui non ce n’è per nessuno , io qui ci sento cose diverse e non il piattume compositivo che ammorba il genere ,lascio perdere il discorso voti che è meglio (godetevi ancora un pò di spumante che tanto tra poco si torna in trincea sull’argomento!) . Walsh si difende bene vocalmente e non ha bisogno di strillare , insomma qui c’è la classe altrove no!

      • Se Walsh fosse il vecchio Walsh questo sarebbe stato un album da 95!!! 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, trovo che la sua voce sia purtroppo il punto più debole di questo album che per il resto a mio parere è molto bello!

    • Per me un disco che alterna delle buone cose (vedi i brani Winds of War, Now Until Forever e Warsaw) con altre decisamente non esaltanti in un disco ben prodotto e suonato mentre la voce del grande Steve (pur non essendo più quella dei tempi andati) si mantiene su livelli più che dignitosi.
      Un disco che per me non va oltre un 67/100….

    • per me questo disco e’ un gioiello sia a livello di melodie ricercate che di esecuzione dei brani in scaletta e sinceramente non capisco come si possa accogliere in maniera cosi’ tiepida un disco del genere e a confronto portare in pompa magna il vessillo del nuovo boulevard o il platter dei raintimes ….non penso possa bastarmi il degustibus di facciata….probabilmente mi sto sbagliando io…bhooo

      • Era quello che intendevo dire nel mio post Giovanni solo che tu sei stato più esplicito .

      • ..per me caro Giovanni manco da confrontare questa opera solo discreta del mito STEVE WALSH rispetto al grandissimo ritorno dei BOULEVARD…sicuramente de gustibus…poi se ti stai sbagliando tu non so… 😉

    • Considerando l’estro compositivo di cui è capace Steve Walsh e la partecipazione di gente del calibro di Tommy Denander e Steve Overland sinceramente mi aspettavo altro. Trovo il lavoro ovviamente ben suonato ma compositivamente troppo scontato. Non riesce proprio a piacermi, sorry…

    • Niente da fare disco di una classe superiore…..si passa dal walsh solista ai Kansas ai toto ed una spruzzata di simple minds in hell or high water.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    I Soul Seller sul palco ormai lo sappiamo, sono una garanzia… per i Mindfeels il discorso è invece ben diverso, mai visti su un palco, ma con un album “stuzzicante” fresco fresco di pubblicazione (e di […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Auguri di Buone Feste a tutti i nostri lettori dalla redazione di MelodicRock.it…

    … e che sia per Voi un Natale pieno di (buona) Musica… possibilmente Melodic Rock! 😉

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi (parafrasando un famoso attore drammatico italiano)… ma che si potrebbe dire d’altro parlando di una band che unisce nel suo sound H.E.A.T. (quelli del primo […]

    • Ne ho sentito parlare un gran bene anche da altre parti…ascolto e torno….

      PS Denis….mo pure le citazioni cinematografiche….naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… 😉

    • Album che ho divorato per motivi di recensione (poi ceduta al buon Denis); semplicemente un gran bell’esordio.
      Le mie preferite sono l’iniziale “War inside my head “, “Collide” & “Alibi”.
      Candidato ad uno dei migliori debut-album dell’anno nel suo genere.

    • ma….mi sembra la solita minestra…in piu’ la voce ha una timbrica non bellissima….per me restano meglio gli houston!!!!….direi che ci sono notevoli affinita’ con il sound houston….piu’che a quello eclipse ….

      • Anche se mi riservo ulteriori ascolti, per adesso quoto Capitan Andy e anche io trovo l’ultimo degli Houston una spanna sopra (nello stesso genere).

        • Urca… io invece al contratio ho trovato l’ultimo Houston nettamente in discesa… non è male ma ormai hanno perso il loro tocco personale e sono diventati nettamente più Pop a mio parere

    • ….dove sentite poi i poodles …a me sembra c’entrano un fico secco!!!! jacob canta in modo diverso….la band e’ molto piu’ moderna dei wildness

    • Ho ascoltato 2 o 3 pezzi e mi sono piaciuti. Anch’io , come il buon Mimmo, li approfondiro’.
      Bella rece Jerry Cala’, ehm cioe’ Dennis 🙂

    • Eccoci coi Wildness!

      È da novembre che, alcuni amici, mi hanno spaccato con War Inside My Head.
      Band capacissima anche secondo me, però, ci sono due punti che non mi piacciono:
      il primo è la timbrica di Lindmark che a me, personalmente, non appassiona più di tanto, anzi, diciamo serenamente che non mi dice nulla.

      Il secondo è la produzione, in molti la trovano sfolgorante, io no, trovo degli sballamenti nell’equilibrio tonale che non mi piacciono.

    • forse il colpo di coda per un eventuale new entry nella top 10 dell’anno .
      approposito a quando la classifica ? 🙂
      il disco non è affatto male, ricorda un pò gli heat degli esordi in alcuni passaggi.
      nemmeno io capisco dove ci sentiate i the poodles cmq :).
      bellissime collide e the flame

    • Quindi solo io sul ritornello di Shadowland ho sentito i migliori Poodles degli esordi??? 😀

      • Shadowland per me è la più bella del lotto (e ammetto che in parte mi sono ricreduto sul disco nel complesso). E sì, ora che ci penso qualcosa di Poodles nel pezzo potrebbe pure esserci!

    • Mi inserisco a malincuore anche io nel partito dei “tiepidi”.

      Dico “a malincuore” perché questo disco ha delle potenzialità incredibili: ci sono soli, melodie e ritornelli di livello altissimo…ma purtroppo il tutto viene penalizzato ancora una volta da una produzione, come detto efficacemente da Giovanni Alberti, molto “amatoriale”.
      Ci tengo a sottolineare questo aspetto perché, omettendolo, rischierei di apparire fazioso e poco corretto nei confronti dei Raintimes, ai quali non ho risparmiato critiche in tal senso.
      Il problema principale di questa pubblicazione, infatti, come avrete capito, risiede nella batteria plastificata, e nelle ritmiche eccessivamente compresse e zanzarose.
      È un difetto molto grave a mio parere, e che va ad influire pesantemente sulla valutazione finale.

      È un peccato perché il disco è molto piacevole e ci sono gran pezzi come “Alibi” che avrebbero meritato ben altra produzione.

      Mio malgrado sono costretto ad assegnare un 65/100…

    • Mi sembra un buon disco tutto sommato con tanti dejavu, un suono che “va e viene” ma si lascia ascoltare però……c’è sempre un però…..a metà disco mi sono rotto i maroni…..boh?

    • …..poi ho ripreso l’ascolto e con highlands mi son detto ” cazzo i ten!”
      Bel tiro forse il migliore dell’intero cd poi si prosegue verso il finale dignitosamente, trovo la voce non brutta ma impersonale insomma sto disco si può tranquillamente confondere con mille altri dischi aor ad ogni modo nonostante la lunghezza un 75 ci sta .

    • una versione piu’ dokkeniana di queste neo band che pensano che solo col grande impatto si possa sviluppare nella sua interezza un bel disco ….vocalist probabilmente non azzeccato in pieno anche se alla fine fa’ il suo, brani alcuni validi veramente altri nella media …menzione particolare per il chitarrista che oltre alla tecnica ha veramente un buon gusto …avanti il prossimo

    • grande debutto….preso al volo<<<<

    • Denis …parlavo degli houston fin ora…..l’ultimo l’ho ascoltato poco ma e’ vero…ci sono poche canzoni brillanti come loro sapevano fare…probabilmente devin sapeva scrivere molto bene…ora che devono camminare con le loro gambe non e’ facile centrare songs efficaci!….questi wildness comunque mi sembrano sempre piu’ ….”non pervenuti”….ma

    • E debbo dire che pure questo Wildness è un bel dischetto…piacevole e godibilissimo….bravo il chitarrista (concordo con Giovanni) e non male la voce…9 canzoni su 12 hanno un bel tiro…le mie preferite SHADOWLAND e YOUR LAST ROMANCE….dopo One Desire, The Nights e Code Red un altro gruppo valido emergente dalle terre scandinave…bravi…

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Sono 4 giovani virgulti svedesi che, nel 2016, uniscono le forze di due bands di Goteborg. Nel giugno dello stesso anno rilasciano un EP e un videoclip richiamando l’attenzione di molti seguaci delle sonorità Sl […]

    • WOW!

      Questa è la prima cosa che ho pensato dopo il primo ascolto di questo piccolo gioiello.
      Il disco è un concentrato assoluto di pura energia dal primo all’ultimo pezzo.
      Raramente mi è capitato di ascoltare un disco così energizzante negli ultimi anni.

      La produzione è di altissimo livello, e valorizza il contenuto bombarolo e dinamitardo di una band che sembra non conoscere pause ed essere concentrata sul solo intento di atterrare l’ascoltatore a suon di riff cattivissimi, ritornelli esplosivi e bordate di rullante.
      A livello compositivo ci troviamo di fronte ad influenze di ogni genere in ambito hard rock, ma a me è sembrato di ascoltare una certa preponderanza di Guns n’Roses, Ratt, Motley Crue e, non so se Marco è d’accordo, Turbonegro. Il cantato mi rimanda infatti proprio al’ Hank Von Helvete più ispirato (quello di Apocalypse Dudes).

      Il 2017, a mio parere, è stato un anno di grandi debutti.
      Disco fiero, tamarro e ignorante.

      GRANDISSIMI.
      88/100

    • Bella band… sound diretto e personale! Album veramente gradevole! 85

    • Ascolto piacevole …na bella botta!!!
      Cose già sentite ma efficaci .
      Consiglio l’ascolto anche degli atomic bitchwax gran bel disco l’ultimo.

    • Probabilmente il fatto di aver ascoltato quest’album dopo i Ten Years After non è stata una buona idea. Una noia mortale, rumore buono ad allontanare gli storni dagli uliveti nei giorni di silenzio venatorio. Insomma roba ampiamente dimenticabile.
      P.s. ma chi è che accende con l’account di Bontropi?? O l’avete gonfiato di botte?? oppure c’è stata la tregua di natale come nel 1914 e non sono stato avvisato?? Scherzo ragazzi solo che sto ravvisando troppa complicità maschile e comincio a preoccuparmi.

      • …rumore buono ad allontanare gli storni dagli uliveti nei giorni di silenzio venatorio….bellissima ah ah ah

      • Ahahahaha, grandissimo Bad! 🙂

        Sarà sicuramente Denis ad aver hackerato il mio account! Ahaha!
        No, scherzi a parte, a me questo disco è piaciuto moltissimo: la sua forza secondo me risiede proprio nella sua immediata tamarragine. Insomma ogni tanto ci sta “spingere” sull’acceleratore a manetta con tanto di dito medio fuori dal finestrino…
        E direi che questo disco riesce perfettamente nell’intento che si prefigge.
        Niente “baby”, ballads inesistenti, ma tanti tanti riffs assassini.

        Poi è chiaro, se ascoltiamo questo disco con i Ten Years After freschi freschi nelle orecchie, tutto il Melodic Rock dei tempi moderni ci sembrerà una schifezza senza fine.
        Comunque colgo l’occasione per ricollegarmi ad una osservazione fatta recentemente dal nostro Luka Shakeme (se non è stato lui, vi chiedo perdono…).
        Mi pare che Luka si lamentasse del fatto di come la platea del MR fosse per definizione molto chiusa ed intransigente a livello di gusti musicali.
        Onestamente io ho riscontrato l’esatto contrario. Io noto grandi poliedricità e versatilità musicali nei gusti dei nostri utenti.
        Bad ne è l’ulteriore conferma.
        Certo, c’è qualcuno di noi che ascolta solo Melodic Rock, ma credo sia davvero una minima parte.
        La cultura media però, e parlo proprio di cultura media al di là del genere, è molto alta.
        Il caro amico Giovanni Alberti ad esempio conosce dischi (di altissimo livello) che io ignoravo…
        Cioè, secondo me siamo su alti livelli sul nostro sito.
        Poi non so se Luka faceva una considerazione di carattere generale o proprio riferita a MelodicRock.it .

        • Non sei tu vero ? ESCI DAL CORPO DI BONTROPI….TE LO ORDINO!!!!!

        • Sul discorso che il livello di cultura musicale media su questo sito sia molto alta mi trova pienamente in accordo con il Bontropi… e direi anche sul fatto che qui dentro c’è gente che alla fine non si limita solo al melodic rock… ed è la seconda volta che concordo con Bontropi… nello stesso commento… e dire che Natale è già passato… 😀 😀 😀

    • Ragazzi che vi devo dire, questo tipo di musica non mi prende. La sola traccia Coal Burnin ‘ dell’album degli Honeymoon Disease ( che sto ascoltando da settimane ricavandone un gran gusto) fa fare una brutta figura a queso lavoro a prescindere dai diversi tipi di rock. Poi se voglio sentire dei caciaroni brutti ,sporchi e cattivi metto su i the Wild.

    • Bel disco, questa è la roba che mi piace! Yeahhhh!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Non ci stupisce affatto sia la Andromeda Relix la label di riferimento nel ritorno discografico della band hard rock tarantina Mother Nature, inattiva in studio dal 1998 ma oggi nei negozi con il suo secondo album […]

    • Disco uscito da un po’ e digerito alla grande e soprattutto mooolto originali contrariamente alla maggior parte delle uscite che sembrano tutte copie .
      Gran bel lavoro e poi sono Tarantini.
      Respect!!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    E’ uscito a inizio novembre 2017 il quarto capitolo della saga rock di Alan Simon, nata nel 1998 e da sempre ispirata al mondo leggendario di Re Artù. Excalibur IV: The Dark Age Of The Dragon, questo il titolo […]

    • Mmmm ho come la sensazione che mi troverò alle prese con un polpettone indigesto ma dato che siamo quasi a Natale un ascolto glielo concedo, chissà magari….

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Due carriere trentennali messe a confronto, o meglio unite verso un intento comune, difficilmente possono sbagliare! Se poi queste due carriere fanno capo a due pesi massimi, Michael Sweet (Stryper) in ambito […]

    • E sono due centri pieni, poche chiacchiere….prima parte heavy che si ricollega al primo disco, una seconda più varia e articolata meno d’impatto ma ugualmente efficace.

    • ma….a me non dicono niente nessun dei due album….canzoni raffazzonate con poco piglio….se le canzoni non dicono nulla e’ inutile infarcirle di stars di hollywood….progetto trascurabile!!!!

      • Io non ho ascoltato il disco per intero, e non credo lo farò perché sono molto poco interessato al progetto: il poco che ho ascoltato non mi ha assolutamente impressionato, come d’altra parte non fece il primo disco… mediocre ed anonimo, con un’altra produzione discutibilissima.

        Il mio scarso interesse è dettato anche da una scarsa considerazione dei due personaggi coinvolti: non discuto le qualità tecniche, ma storicamente sia Sweet, sia Lynch, si sono arenati fin troppo presto a livello creativo.
        Gli Stryper li ho sempre trovati ridicoli: sono riuscito ad apprezzare solo il primo disco nelle vesti da solista di Sweet.
        I Dokken hanno fatto un paio di ottimi dischi, qualche gran pezzo, e poco altro (con Lynch alla chitarra…).
        Mai piaciuti poi i Lynch Mob.

    • …seguo la scia scritta lasciata da Bontropi.
      Di mio metto sul piatto un paio di buone canzoni: “Walk” e “Unified”.

    • Al contrario di Bontropi nutro grande stima nel duo in questione.
      Mi aspettavo molto dal primo, di cui ricordo solo un pezzo.
      Lo comprai, ma lo apprezzai moderatamente.
      I nuovi singoli sono piacevoli, ma non mi hanno invogliato a ascoltare/comprare tutto l’album.
      Magari lo prendo al Frontiers fest se costa poco.
      Il video di Walk e’ simpatico.

    • Kxm fuori di testa li ho entrambi ma credo non siano nelle corde della maggior parte degli amici che popolano questo sito.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa

    Nella mia testa ci sono sempre state due visioni dell’AOR… quella più radiofonica, da soundtrack e pop-corn di cui i gruppi più seminali sono sicuramente stati i Survivor e i Journey e poi c’è un ramo più sof […]

    • Moniker e cover puzzano di toto, spero almeno il sound sia più personale ……

      • Mark… è la cosa più TOTO Style che ho sentito dopo i TOTO… 😀 ma non scade mai nel plagio a mio parere… molto bravi! 😉

    • Ho iniziato in questi giorni l ascolto…ritorno a breve…ma sembra promettere bene….

    • OMG 😮
      Denis mi pop-cornizza Survivor e Journey..SI SALVI CHI PUOOOOO”’!!!!!
      😀

      • Tu scherzi ma io ho conosciuto i Survivor pop corn in mano quando mio padre mi faceva vedere Rocky IV… e mia madre era convinta che quella sera mi avrebbe fatto vedere un film della Disney… La Carica dei 101 ho ancora da vederlo adesso e mia madre per anni è stata convinta fosse uno dei miei film preferiti…

    • torno IT e dico la mia limitandomi alle due tracce visibili/ascoltabili..
      c’è gusto e cura, la voce di Davide (nelle parti più acute) mi rimanda un po’ all’ottimo Damian Wilson (Threshold su tutti e Maiden United, stratosferici!)..però..già, però..come per tanti nostri connazionali..manca l’affondo, il graffio, l’unghiata definitiva..
      mi resta sempre una sensazione di acerbo o di qualcosa che poteva essere e non è stato..
      ..comunque c’è potenziale..

    • Preciso che il disco è su Spotify: così evitiamo di fare un altro bordello, ahhahaha 🙂

      Cosa dire…
      Sono senza parole.

      Grandissimo disco già al primo ascolto.
      Tornerò sicuramente per un parere più dettagliato, ma le prime impressioni a caldo sono incredibilmente positive.
      La cosa che mi ha impressionato di più è stata la oramai tanto discussa “produzione”: il disco è f-e-n-o-m-e-n-a-l-e a livello produttivo. Si sente in un modo incredibile e non sembra assolutamente una produzione da disco d’esordio.
      Le prestazioni dei singoli sono eccezionali: un paio di palle quadrate per singolo componente.

      L’unica cosa che non mi torna è il genere di cui ha parlato Denis in recensione: sì, c’è sicuramente del West Coast dei Toto di Joseph WIlliams, ma a me in alcuni fraseggi ricordano tanto i Dream Theater di Awake….e sento anche qualcosa dei Tool. C’è infatti una certa oscurità di fondo nella musica di questa band.

      In ogni caso siamo su livelli altissimi. E credo che acquisterò la mia copia “personalizzata” sul loro sito.
      Che disco!

    • Bellissimo lavoro. Sicuramente molto Toto oriented, ma penso che non ci sia nulla di male. In un periodo in cui miriadi di bands sono uguali tra loro, avere qualcuno che esce dal coro proponendo uno stile per nulla facile da suonare, per me è oro. Ottima produzione, grande tecnica compositiva, songwriting niente male (e da drummer faccio un plauso alle partiture ed arrangiamenti della batteria e a come è stata suonata). Una delle migliori uscite del 2017. Ed in più…..sono italiani!!!! Ora sono curioso di vederli live (stasera).

    • fenomenali….classe da vendere….rivelazione 2017…non ho dubbi<<<<<

    • ottimo album davvero con rimandi soprattutto ai toto ma intravedo soluzioni particolari alla yes/world trade periodo patinato…alcune tracce veramente belle con soluzioni molto ricercate alias assolo nella parte finale della canzone stessa sinonimo di grande destrezza compositiva e personalita’,voce molto corposa che da’ un senso ancor piu’ particolare al tutto sezione ritmica pulita e potente e un plauso particolare a mio avviso al chitarrista che pur non violentando le canzoni con la sua presenza ne incide in positivo l’ efficacia finale soprattutto nell’assolo….la tanto discussa produzione qui’ se pur non patinata e’ vincente poiche’ essenziale pulita onesta fresca e riesce nel suo intento finale di non amplificare alcuni suoni all’ossesso e a farci capire che anche se cloni in questo intero minutaggio c’e’ gente che suona con la s maiuscola….bravi….concordo il voto della recensione

    • Per il sottoscritto un album davvero interessante dove oltre ai già citati Toto sento anche qualche riferimento ai World Trade (e qui concordo con Giovanni…ma quante ne sai.. 🙂 ) e ai grandissimi Saga.
      Un album prodotto e arrangiato in maniera più che dignitosa ed un lotto di canzoni che si fanno ben ascoltare anche se ,a mio parere, manca il guizzo vincente (soprattutto nei ritornelli) per far si che i pezzi rimangano nella mia testolina.
      Mio brano preferito SKYLINE….

    • La “puzza” di toto si è trasformata in profumo,che Cazzo di disco Han tirato fuori questi????
      Eleganza e classe al servizio di canzoni davvero ben fatte e soprattutto concise senza tante masturbazioni tecnico strumentali , suoni più che buoni non iper prodotti,
      Sezione ritmica precisa , assoli essenziali ma ficcanti e messi al punto giusto ( chi ha detto raintimes?)
      Voce dalla buona timbrica …..insomma siamo davanti ad un signor disco , non venderà una mazza ma è innegabile l’alta qualità messa in mostra da un gruppo di ragazzi che hanno deciso di “scommettere” in un genere troppo di nicchia che rende la strada irta di difficoltà.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 12 mesi fa

    Se esiste un Artista che al giorno d’oggi ancora riesce ad impersonare alla perfezione quell’AOR mainstream da soundtrack di film d’azione anni ’80, terreno che ha reso grande una band come i Survivor, fatto di […]

    • Bravo Denis, complimenti, gran bella recensione condivido tutto, solo io sarei stato un pelino più alto nel voto direi 85/100, ma mi rendo conto che sono di parte perché adoro Stan Bush, ultimo baluardo dell’ AOR esplicitamente a stelle e strisce da colonna sonora. E per dimostrartelo ti cito: “Se i Survivor dopo la prematura scomparsa di Jimi Jamison (R.ip.) hanno lasciato un’eredità vagante nel panorama dell’AOR, bene, penso che questa possa tranquillamente oggi essere raccolta da un Artista come Stan Bush” Parole sante che fotografano al meglio il “peso” in termini di autorità ed importanza che ha questo disco nel panorama AOR attuale, pur non essendo propriamente un capolavoro .
      Finché escono dischi cosi io sento ancora che posso dire la mia…. dopo sarò solo un vecchio nostalgico, che inizierà ogni frase dicendo “c’era una volta…”.
      nutro comunque tantissime aspettative sul disco solista di Dave Bickler, ma non doveva uscire nel 2017??

      • Per il voto ho fatto questo ragionamento… doveva arrivare ad 80, “barriera psicologica” del “album da tenere in considerazione tra le uscite dell’anno”… ma con tre cover tra cui la solita The Touch secondo me non poteva andare oltre. Ho aggiunto un punto in più per la qualità del primo pezzo e per comunque l’ottima nuova versione di Never Surrender… 😉
        Su Dave Bickler non si è più saputo nulla…

    • Il disco mi è piaciuto, ed alcuni pezzi sono davvero trascinanti.
      Ovviamente va detto che è un disco che va a “fermare” un pò il tempo…con tutti i pro ed i contro del caso.
      Sembrerà infatti di essere catapultati nel 1986 per tutta la durata del disco.
      Stan ha poi una grandissima voce, suandente e magnetica allo stesso tempo: chi ama le grandi voci non potrà che restare ammaliato ancora una volta.

      Va detto che comunque anche questo disco soffre di problemi di produzione a basso costo. La batteria è infatti molto “discutibile”…
      Problemi che spariranno non appena si verrà travolti dalle bordate di melodia rilasciate dalla voce di Stan e dai riuscitissimi cori.

      Disco gasante per gasati (“…presente!”).
      75/100

      • Prendo spunto dal tuo commento Bontropi per una riflessione sul concetto di produzione a “basso costo”… probabilmente partiamo da un livello che identifica una produzione “professionale” da una “amatoriale” nettamente diverso. 😉
        Se ascolto questo album di Stan Bush (ma anche molti album attuali del nostro genere) per me si sente che dietro in fase di produzione c’è la mano di un “professionista”, cioè di qualcuno che sa cosa sta facendo con i suoni e che ha cercato di dare una certa impronta all’album. Quello che trovo io, se proprio vogliamo andare fino in fondo, non è tanto un discorso di produzione a basso costo quanto una certa standardizzazione delle produzioni attuali dovute penso anche all’avvento dell’era digitale che da una parte ha portato a poter avere sicuramente produzioni “valide” più alla portata di tutti (produrre un disco “decentemente” costa oggi sicuramente molto meno che non negli anni ’80) ma che dall’altra penso porti a perdere certe sfumature che rendevano uniche le mega produzioni degli anni ’80. O meglio, è molto più difficile riuscire a creare certe sfumature che differenziano album da album… perchè in quel caso i costi tornerebbero a salire parecchio.
        Come al solito questa cosa ha pro e contro… da una parte secondo me c’è un livello qualitativamente migliore sul totale delle produzioni generali, ma dall’altra i picchi di “eccellenza” in un anno si contano sulle dita di una mano (pure monca)… per fare un esempio quest’anno trovo che solo due produzioni siano riuscite a puntare veramente in alto… la prima sull’album dei Boulevard, la seconda addirittura su un album che è uscito per il solo Giappone, cioè la nuova versione di Undying dei Danger Zone a cura di Roberto Priori dove i suoni a mio parere sono veramente spaziali!
        Da li si scende con alcuni altri album di valore (parlando sempre di produzione) come Jim Jidhed, Snakecharmer andando giù a toccare Code Red, Raintimes (che può non piacere come risultato finale ma per me il lavoro a livello produzione è sicuramente notevole e indirizzato verso un tipo di suono ben definito 😉 ) o Harem Scarem… da qui in giù si va su produzioni sicuramente accettabili e che non hanno di per se “difetti” ma risultano meno identificabili…

        P.s.: questo è il Bontropi che, pur con le nostre divergenze di opinioni (come sempre 😀 ), mi mancava… 😉

        • Volevo fare un applauso al tuo intervento ma dopo il P.s. finale ti meriti solo un gran pernacchione…PPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR 🙂

          PS BLVD ha una produzione GRANDIOSA!

          PS2 ma ci vuoi dire ci cazz viene alla Melodic Night di febbraio?!?!?

        • Comincio dal “P.s.”, e dico che io ho sempre visto l’utenza di MelodicRock.it (Amministratori compresi) come un’unica, enorme, band virtuale in cui gli scazzi ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno ancora, com’è giusto e normale che sia: l’importante è chiarirsi sempre (anche con propedeutiche parolacce) per meglio capirsi e “conoscersi”. Anche perchè sono convinto che nessuno di noi scriva con intenti denigratori e demolitori.
          Semplicemente: siamo diversi. Ed è assolutamente un bene.
          Ad esempio, io e te, Denis, abbiamo visioni e concezioni musicali alle volte radicalmente diverse, ma è proprio questo che rende sempre interessante ed appassionante il confronto fra noi.

          🙂

          Venendo al discorso sulla “Produzione”, sono ovviamente d’accordo, ed anzi ti ringrazio per aver esplicitato il mio pensiero, perchè a volte per spiegarmi dovrei riempire papiri interi, e finirei chiaramente con l’annoiare chi mi legge.
          Il punto è che oggi c’è un profondo appiattimento qualitativo in ambito produttivo, e come giustamente facevi notare tu, la causa principale è da imputarsi alla svolta “tecnologica” del settore.

          Tenendo conto quindi di tutto il tuo discorso, non nascondo che l’era delle “grandi produzioni” è secondo me conclusa ormai da tempo immemore.
          Non credo che, salvo rarissime eccezioni, avremo più la possibilità di godere delle gioie sonore delle produzioni in analogico, in cui i dischi assumevano le fattezze di vere e proprie gemme sonore (penso ai dischi dei Dire Straits, Police, Phil Collins, Sade, Prince, o per restare nel nostro genere, Europe, Bad English, Journey, Hardline, Toto…).
          La dinamica degli strumenti, la pressione sonora invariata, la spazialità e la definizione dei suoni, erano tutti elementi sempre presenti nelle produzioni degli anni ’80.

          Il discorso da fare poi sulla strumentazione a disposizione, e quindi sui mezzi di cui si può usufruire in base ad un determinato budget, sarebbe tremendamente ampio.
          Chiarisco dunque, una volta per tutte, che quando critico la produzione lo faccio ben consapevole di come gli Artisti, alle volte, ben poco possano fare in quel determinato ambito.

          Quanto ai miei dischi preferiti del recente passato, se dovessi citarne qualcuno, direi sicuramente ultimo Scarem, ultimo Vega, ultimi Eclipse.
          Poi ci sono anche i gusti personali da considerare, e quindi non si finirebbe più di discutere: a me ad esempio piacciono tantissimo le produzioni di Martensson e Dennis Ward, ma mi pare di aver letto in un’intervista a Mario De Riso che non tutti erano contenti delle produzioni di Ward. Quindi è sempre tutto molto soggettivo.

          Per me il Sacro Graal delle produzioni è assolutamente il Black Album dei Metallica.

    • Seeeee “questo è il bontropi che noi amiamo ” Cazzo è arrivato Natale ma per piacere , mi fate salire la glicemia cosi.
      Ps le produzioni o suoni di quasi tutti i dischi aor fanno cagare (secondo me)
      Ascoltate infinite dei deep purple o paranormal di alice Cooper e poi ne riparliamo.

    • Discorso Stan Bush….disco non indispensabile ma tremendamente efficace nel suo essere così “retrò “.
      Resta sempre una garanzia.

    • concordo pienamente su..vicinanza ai Survivor e produzione ‘anomala’ (la batteria che hanno usato è quella con il + e il – che montiamo sull’auto, qui non v’è traccia di pelli..)..
      il disco..dicesi pulp AOR = AOR polpettone ..c’è la melodia, la voce..ma non mi lascia una mazza..

      PS ‘Warrior’ sono i Manowar che fanno AOR 😀 😀 😀

    • classe da vendere…non ci sono dubbi….un gradino sotto..al precedente lavoro….ma basta con the touch…guaranted<<<<<

    • Disco decisamente piacevole da parte del nostro Stan con un lotto di canzoni di facile ascolto e discretamente efficaci…quello che mi ha lasciato un po perplesso è la produzione un po “plastificata” soprattutto nei suoni della batteria.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 12 mesi fa

    Aurelio Follieri è un chitarrista originario di Foggia che nel 2017 ha pubblicato la sua prima release solista Overnight (Red Cat Records), che riprende il titolo del suo primo demotape, risalente al […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Il super-duo composto da Geoff Downes & Chris Braide, conosciuto come Downes Braide Association (DBA), ha pubblicato il suo nuovo e terzo album Skyscraper Souls il 17 novembre tramite la propria label X2X Records, […]

    • mimmo replied 7 anni fa

      lo voglioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Gli darò un ascolto se è sulla scia dei “suoi” Asia ci sto alla grande!

      • mimmo replied 7 anni fa

        se è sulla scia dei primi due album a nome DBA con gli Asia c entra solo marginalmente….

    • Si tratta di un genere molto distante dagli Asia, più vicino al pop e all’elettronica.

    • Grazie raga ma riesco a passare tranquillamente da tori Amos (sto consumando l’ultimo) ai morbid angel eh eh

    • Disco davvero bello , mi hanno riportato ai tempi della new wave , si avvertono note alla prefab sprout e degli anathema…..insomma bella musica.

    • da ascoltare assolutamente<<<<<

    • Disco di gran classe dove il duo Downes/Braide conferma la bontà degli album precedenti (concordo con Iacopo quando parla di influenze anche prog in questo Skyscraper) grazie a due musicisti davvero ispirati e ad una proposta sonora non banale….per me poi LIGHTHOUSE è da applausi…bravissimi DBA!!!!!!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Il 22 novembre 2017, dopo tre anni di assenza dalla nostra Nazione, la cantautrice canadese Billy ‘The Kid’ Pettinger è ritornata in Italia per due date acustiche, di cui una al Blue Rose Club di Bresso […]

  • Gimmy ha cambiato la foto del profilo 7 anni fa

  • Gimmy ha cambiato la foto del profilo 7 anni fa

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Un 2017 per ampi tratti davvero ricco di grandi pubblicazioni discografiche è pronto a regalarci un suo ultimo grande botto. Il 1° dicembre uscirà infatti nei negozi per Frontiers Music Srl il disco di de […]

    • Verissimo molti dischi suonano tutti uguali ma questo non suona uguale ai the stormo???? Cmq lo ascolterò con piacere.

    • Album che ho amato da subito! Il duo Zorro / Dave Rox raramente delute e qui secondo me ha tirato fuori un piccolo gioiello a livello di pezzi sorretto da una band veramente di altissimo livello… poi per me Missing Piece ha un valore particolare e per questo piccolo gesto non li ringrazierò mai abbastanza…

    • si vabbè dischetto carino ma completamente accantonabile ..madonna ragazzi ..parlare di the storm, journey e addirittura bad english ..eheh mi pare francamente fuori luogo ..

    • questo album me lo voglio proprio ascoltare con grande interesse…..amo la splendida voce di shotton e i ragazzi italiani mi sembra abbiano fatto un gran lavoro….ascoltando i singoli perlomeno!!!!….complimenti!

    • i von groove sono una band eccezionale…rivalutata e riascoltata ultimamente dal sottoscritto ma le sonorita’ di questo disco non mi entusiasmano assolutamente. passo

    • Allora ….sarò brevissimo.
      …..ME SO FATTO DU PALLE GROSSE COSììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

      Mi riservo ancora un paio di ascolti (se reggo) , per ora SV

      • Secondo me, assegnando un voto così alto, il disco sarà atteso da molti ascoltatori come una specie di “Sacro Graal dell’AOR 2017”.
        E purtroppo siamo quanto mai lontani da una tale definizione.
        L’album non è da cestinare, ma oltre ai già segnalati problemi di produzione, a delle prestazioni non sempre all’altezza di una pubblicazione internazionale, ci sono anche tante incertezze a livello di songwriting: si ha spesso come l’impressione che gli Artisti coinvolti abbiano voluto strafare, inserendo ad esempio assoli di chitarra dove non se ne sentiva onestamente il bisogno (…mi ha colpito la presenza di un secondo, e per vero assai sballato, assolo di chitarra che accompagna il coro nel ritornello finale di “Just a Little Bit More”). Si è così appesantito inutilmente un disco il cui ascolto completo è già di per sè un’impresa titanica da portare a termine.
        Il problema più grave di questo album è però la totale latitanza di pezzi che riescano in qualche modo a colpire l’ascoltatore: tutto già sentito, tutto troppo ovvio….e sì: tutto troppo noioso.
        Non concordo con Iacopo, dunque, quando dice che questo disco si discosta dalla mole informe di pubblicazioni più tipicamente AOR.
        Al contrario: Raintimes rappresenta il perfetto esercizio di musicalità trite e ritrite fino allo sfinimento più totale.
        Mi viene da pensare che gli AORsters più incalliti potrebbero forse rinvenire una maggiore quantità di spunti positivi di quanto non sia riuscito e trovarne io, che, ad onor del vero, non apprezzo di buon grado le mielose e ammorbanti sonorità dell’AOR più sdolcinato….genere nel quale la pubblicazione in oggetto si inserisce perfettamente.

        Per me è dunque un 52/100. Ma non mi stupirei se qualcuno assegnasse un punteggio fra 70 e 75/100.
        Il 96/100, quello sì, per me non sta nè in cielo, nè in terra.

        • Un analisi quella che hai fatto che mi sento di sposare in pieno caro bontropi soprattutto sul discorso sound , eccesso di mielosita’ , assoli infilati ovunque ( anche pregevoli per carità) ed una pesantezza di fondo che mi ha reso difficile arrivare in fondo all’ ascolto, anche la voce a tratti non mi convince. Si ha la sensazione che si sia voluto strafare .
          Sul voto ormai non mi pronuncio tanto è inutile , quello che per alcuni è una ciofeca per altri è un capolavoro.

          • Anche io trovo che il cantato sia molto pericolante. C’è anche una logorroica verbosità che stanca da subito: tante, troppe parole….davvero troppe.
            Alle volte basterebbe un verso più incisivo, un coro privo di 27 controcori…

            Non so, sembra si sia voluto dare una prova muscolare pur non avendone nè i numeri, nè i mezzi.

    • Gimmy replied 7 anni fa

      Scusate l’informazione…ma dove cavolo li ascoltate gli album prima che escano??? Io ho sentito solo i 4 singoli…tante volte vedo giudicare gli album ed io riesco solo a sentire 30 secondi di clip…grazie.

      • Il web gimmy il web , sembra ci siano nuovi siti da cui scaricare per esempio emule e torrent eh eh eh…..

        • non intervengo mai su nulla, e vi lascio liberi di dire e fare come volete, lo sapete.
          Ma quando si parla di download illegale divento davvero sensibile. E mi irrito.
          Quindi vi chiedo – per favore e a tutti – di non commentare prima dell’uscita degli album, facendo intendere di non avere il possesso legale e materiale dell’album. Fatemelo come piacere personale. Vi ringrazio.

          • Cercheremo di rispettare la tua sensibilità ma ciò non cambia la realtà delle cose. Io personalmente non conosco le date di uscita dei dischi se non in pochi casi , leggo le rece e poi me li ritrovo in rete amen.
            Funziona così da quando esiste il web e cmq tutto ciò non mi impedisce di spendere in cd/vinili 2000 € all’ anno 2000 mica fagiolini ,quindi caro Iacopo la tua irritazione dovresti indirizzarla su cose più “sensibili”.

          • Ultimamente vi irritate tutti molto facilmente.
            Il discorso da fare sarebbe molto lungo e complesso. Si dovrebbe parlare del concetto di “proprietà materiale”, di “proprietà intellettuale”, di “Diritto d’autore”, di “percezione dell’offensività” di una condotta che sta lentamente perdendo la sua portata lesiva nella coscienza sociale. Si dovrebbe parlare poi della differenza che intercorre fra Spotify ed Itunes, considerati strumenti “legali” e posti “a salvaguardia” degli Artisti “emergenti”, e verificare poi in concreto quali sono i mezzi di finanziamento dei suddetti motori multimediali, quali sono le royalties che vengono pagate e a chi vengono pagate.

            Insomma ce ne sarebbe da discutere prima di liquidare tutto con un invito a star zitti perchè altrimenti ci si irrita.

            Per il resto concordo con le becere e quanto mai vere argomentazioni addotte da Mark.
            Saremo due morti di fame io e Mark, che ci vuoi fare…ma abbiamo il vizio di divorare musica: praticamente finiremmo sotto un ponte dopo 15 giorni, mentre i figli di Mottola girano in Ferrari.

            • Gimmy replied 7 anni fa

              Da come parli direi tu sia un avvocato e quindi non entro troppo nel merito perchè di certe cose non me ne intendo…ma ho da poco sentito un incontro su questi temi e la cosa rimane illegale, girala come vuoi, ma tale è. Poi capisco benissimo il discorso di Mark e centomila volte meglio chi fa come lui rispetto a chi non considera la musica…

              • Gimmy, tante cose sono illegali.
                Eppure quotidianamente compiamo gesti che possono essere considerati ai limiti della legalità, e non ce ne rendiamo neanche conto.
                Tante cose sono state dette, ed ancora si diranno, sulla pirateria nell’industria discografica e cinematografica…ma è indubbio che qualcosa si stia muovendo.
                Forse si sta finalmente capendo che è possibile “educare” la platea con strategie al passo coi tempi.

                Prima non ho volutamente concluso il discorso: il filesharing può essere arenato se viene data la possibilità al pubblico di ascoltare ciò che lo incuriosisce.
                Se il pubblico ascolta, e gradisce…e se è un pubblico che ama e rispetta la musica, necessariamente acquisterà.
                E’ quello che faccio io.
                Io ascolto, e se il disco mi piace, sta’ pur certo che investirò i miei soldi nel supporto di quel dato Artista.

                La casa discografica preme nel sostenere il contrario perchè in questo modo, si dice, chi ascolta non sempre compra…e chi compra è in numero assai inferiore di chi ascolta.
                E’ vero. Ma allora abbassiamo ulteriormente i prezzi, e vediamo cosa succede.
                Vendiamo i cd di nuova uscita a 5 euro. Vendiamo i vinili di catalogo a 5 euro.
                Non so voi, ma io comprerei almeno 5 dischi al mese.
                Con questi prezzi, invece, e con questa qualità, capiterà forse che ormai acquisti un disco ogni due mesi.
                Ti sta parlando un malato con una collezione da un migliaio e passa di cd, acquistati in 25 anni di passione.

                • La discussione diventa interessante ma tanto non ne usciamo…..A me Amazon coi prezzi stracciati che fa mi sta “rovinando” e sono uno di quelli a cui piace ancora entrare in un negozio di dischi (gimmy il buon Gigi di magic bus ne sa qualcosa ) io non credo che i dischi non si vendono per colpa del download illegale tutte cazzate , noi appassionati veri i soldi li spendiamo eccome, il problema è che ormai ci sono tante , troppe uscite, qualunque minchione oggi può farsi un disco in casa e poi ci sono più musicisti che ascoltatori e il numero esiguo di persone ai concerti ne è la prova ( sto divagando Lo so) ma Cazzo la tecnologia avrebbe dovuto far abbassare i prezzi dei dischi ed invece costano cari , un vinile non lo paghi meno di 20€ , addirittura anche quelli che vendono cd/lp nei mercatini si sono fatti furbi Cazzo. Insomma è la solita solfa , un po come le tasse , se me le aumenti e devo darti il 50% dei miei guadagni aallora fanculo!!!!
                  Ecco ora mi sono un tantino irritato eh eh eh

                  • Senz’altro.

                    E sicuramente, questo degli “Artisti della Domenica”, con improvvisati studi casalinghi, è un altro punto centrale.
                    Prova lampante ne è come si sentono da schifo i dischi attuali, e che bombe atomiche erano dischi come Backlash o Out Of This World.

                    Ma va be’…come dice Mark, non divaghiamo.

                    • Gimmy replied 7 anni fa

                      Backlash l’ho ascoltato di nuovo ieri sera…ovvio che siano dei fenomeni e che suoni da Dio…ripeto comunque che a mio esclusivo gusto ci sono 4/5 grandi pezzi ed il resto è normale. Out of this world invece è uno dei pochissimi dischi a cui ho dato 100…
                      Il discorso delle produzioni è un gatto che si morde la coda…se la gente spende sempre meno nella musica gli artisti dovranno spendere meno in produzione e magari dovranno adeguarsi alla richiesta del mercato per sopravvivere mettendo da parte i propri istinti. Comunque in genere preferirei anche io meno uscite e più qualità…detto ciò quest’anno ho trovato tante cose di livello!!!!

                    • scusa eh….ma gli anni 80 son finiti da mo…gli album citati avevano almeno un milione di euro a cranio di budget se non di piu’….ora si fa anche troppo con pochi mezzi….a mio avviso, diciamocela tutta, negli 80 suanava benissimo anche il classico album di merda dai!

                      • Ma mo’ che cacchio sei andato a riprendere?!? 😀 ahahahha, Capitá, TVB! 🙂
                        E lasciatemi dire che voglio bene anche a Denis: quando litighiamo, siamo il top! 🙂

                        Ma a proposito, Room Experience 2 non esce più?! Mi ricordo che ci fu uno sneak peak di un pezzo che sembrava una bomba atomica!

                  • Gimmy replied 7 anni fa

                    Sul tante troppe uscite concordo assolutamente, anche sul fatto che escano prodotti non professionali…ma certe volte dietro budget nulli o limitati si nasconde del talento!!! Prendo l’esempio di Johnny Lima, che adoro senza se e senza ma ed è considerato da molti una nullità…
                    Riavvolgendo un poco il nastro…ho riascoltato ieri sera i 4 pezzi presentati e mi piacciono un sacco, per me se tutto è su questi livelli è un netto passo avanti rispetto a Charming grace.

          • Tante belle parole Bontropi, ma resta il fatto che al momento il download da certi siti è illegale e perseguibile… e quello che viene scritto, anche su un sito piccolo come questo, resta… liberi di fare come meglio credete e pensate ma praticamente scrivere pubblicamente che state facendo delle azioni illegali, scusatemi, ma non è un atteggiamento molto furbo… non si tratta di rispettare la sensibilità di qualcuno, si tratta di non infrangere una legge… poi siete liberi di farlo e di autoaccusarvi… però…

            Detto questo comunque su queste pagine non vogliamo sentire inneggiare ad azioni che diano sostegno alla pirateria… e su questo non si transige!

            • Secondo me, in questo particolare periodo, siete davvero poco sereni con l’utenza. E logicamente con voi stessi.

              L’impressione è che siate fomentati da pressioni esterne che non riuscite più a gestire.
              Di quello di cui dovremo rispondere, e soprattutto “se” dovremo risponderne, ce ne assumeremo le relative responsabilità nelle sedi opportune. Tanto più non capisco cosa tu intenda per “inneggiare ad azioni che diano sostegno alla pirateria…”: in democrazia si parla di tutto. “Parlare” è una cosa diversa dal “fare apologia”.

              Prima di fare la morale agli altri chiedetevi nell’ordine:

              1) ho mai fotocopiato un libro?
              2) ho mai visto una vhs pirata?
              3) ho mai copiato un cd su cassetta ad un amico?
              4) ho mai installato un programma su pc di cui non ho pagato la licenza?
              5) ho mai installato un videogame su pc che non fosse originale?
              6) ho mai “scaricato” un film?
              7) ho mai masterizzato un cd?
              8) ho mai visto su youtube un film caricato da soggetti terzi?
              9) sono mai andato su youporn?

              Se non avete mai fatto nulla di tutto questo, allora venite pure da me e fatemi la morale. L’accetterò.
              Diversamente, non perdete anche questa preziosa occasione per tacere.

              Ma poi guarda, sono stanco di dover precisare ogni volta tutto.
              Ti ripeto; siete poco sereni, è evidente.
              Sembra quasi che ci sia qualcuno a leggerci, pronto a mitragliare chi non si allinea ad un dato sistema di dire o addirittura pensare determinate cose.

              Per me potete continuare su questa linea, perchè io saluto e me ne vado. L’aria è davvero irrespirabile.
              Ma vorrò vedere quante visite al giorno avrà melodicrock.it quando ad andarsene saranno anche gli altri.

              • Scaricare Musica da siti pirata (tra l’altro ancora prima che l’album sia uscito ufficialmente) è ILLEGALE! Più chiaro di così penso di non poterlo scrivere, chi vuole capire cosa questo implica e può comportare lo capisca, ma su questo sito in ogni caso non viene accettato che venga palesemente detto che si fanno azioni illegali di nessun tipo per di più facendole passare come una cosa “normale”… e su questo spero di essere stato chiaro!

                • Va be’, non hai letto quello che ho scritto.
                  O se l’hai letto, hai fatto finta di niente.

                  Statemi bene.

                  • Bontropi, tu hai letto quello che ho scritto io?
                    Se una cosa è ILLEGALE se ne può benissimo parlare, ma che uno o più utenti vengano a scrivere (molto poco velatamente) che per loro è prassi comune farla facendola passare come una cosa “normale”, mi dispiace ma su queste pagine non è una cosa accettata e non lo sarà mai… e scusami, ma mi sembra anche una cosa abbastanza normale!
                    Non abbiamo molte regole su questo sito e siamo sempre stati parecchio permissivi con i commenti, ma su questa cosa non si transige!
                    Nel caso ci sia qualche utente a cui non dovesse andare bene, mi dispiace, ma sono io a questo punto ad invitarlo senza rancore a lasciare queste pagine.

                    • Guarda, stai facendo una crociata veramente senza senso. O meglio un senso io lo avrei anche trovato: ed è unicamente il tuo (…o forse dovrei dire “vostro”…) aver perso il controllo perchè il disco dei vostri amici ne sta uscendo molto male dai commenti…
                      E non sapendo come fermare la cosa, ti stai attaccando a questa fesseria. Che poi, tra l’altro non hai bisogno di andare oltre, dato che ho già deciso di alzare i tacchi e andarmene, visto che ora ho ben chiaro come stanno le cose.
                      Probabilmente se di queste cose avessimo parlato in un’altra sezione di commenti, con ben altro tenore di commenti alle spalle, non ti saresti scatenato in questo modo.

                      Tra l’altro, per difendere i tuoi amici, e per cercare di zittirmi, fai una pessima figura con chi ha un minimo di cervello: come credi che siano stati depenalizzati tantissimi reati dal 1942 sino ad oggi?
                      Con la bacchetta magica?
                      O forse, più realisticamente, a fronte di un dibattito che si è sviluppato anzitutto nella collettività sociale?
                      Quale pensi sia la prima causa di decisione del legislatore di revocare la rilevanza penale di determinati fatti?
                      Sai cos’è la coscienza sociale del disvalore di un determinato fatto?

                      Ma io non sono qui per fare i sermoni e cercare di aprire i tuoi occhi di modo tale da consentirti di confrontarti con approccio critico a determinate problematiche.
                      Io sono qui solo perchè mi piace parlare di musica.
                      Vedo però che non è più il luogo adatto per farlo.

                      Quanta ipocrisia.
                      Ma quanta.

      • Gimmy usa Spotify, è un programma che puoi installare su PC, tablet (ed eventualmente telefonino, ma lì se non paghi il premium i pezzi saranno in shuffle, ovvero non potrai deciderli). E’ abbastanza fornito, anche di questo genere, e i dischi li caricano lo stesso giorno dell’uscita ufficiale, tutto legale.

        • Gimmy replied 7 anni fa

          Grazie mille…ho fatto da poco l’abbonamento da itunes music e sono soddisfattissimo!!! Ovviamente poi compro sempre in cd…ma almeno compro solo ciò che ritengo veramente valido!!!!

        • Ultimamente si è aggiunto anche Amazon Music… anche se per chi vuole farsi un’idea LEGALMENTE e appena esce l’album penso che la soluzione migliore continui a rimanere Spotify che è utilizzabile da pc e tablet in modo completo anche se ad una qualità leggermente peggiore rispetto alla versione premium, ma comunque più che soddisfacente per farsi un’idea… 😉

    • trovo pertinente la risposta di mark huge sulla musica nel web…. ma mi ritrovo comunque pero’ preoccupato dei 2000 euro annui spesi da lui in musica…che cazzo hai comprato?

      • ah ah ah ah ah la passione è passione giovanni ed è anche una maledizione e poi non mi limito all’aor ma spazio veramente su tutto lo scibile musicale(purtroppo) , tra ristampe in vinile , mercatini del vinile ed anche li mi ci fiondo (si trova sempre qualcosa) , aggiungo che da quando ho un piatto nuovo per i vinili la spesa è aumentata , i vinili costano di piu’ cazzo , infine c’è amazon con o senza prime…..e guarda che a 1000/2000 euri ci arrivi eccome , quindi ben venga il download (legale o meno) così evito di spendere in dischi del cazzo data l’enorme mole di uscite.Comunque non è che tutti gli anni è così però in effetti spendo molto , se poi ci si mette anche l’edicolante a stuzzicarmi (sto per finire le 60 uscite del “blues in vinile”) ed ho appena iniziato “il prog italiano in vinile” cazzzzooooo.

        • mimmo replied 7 anni fa

          Per il PROG ITALIANO IN VINILE applausi…clap clap clap…anche se li tengo già tutti! 🙂

          • Non può essere se ancora devono uscire …….merdacciaaaaaa arhhhhhhhg

            • mimmo replied 7 anni fa

              Ma bestia..io ho gli originali…capraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

    • Torno sulla recensione dopo un po’ di divagazioni che ci sono state… MARK… ho letto il tuo commento sul discorso della “noia” di questo album… a me a differenza tua invece è proprio l’AOR come questo quello che piace di più… bello mieloso e bello infarcito di cori, controcori e assoli vari… 😀
      Al momento insieme all’album dei Boulevard è quello che mi è piaciuto di più di questo 2017… 😉

      • ..il mestiere tuo era..L’APICOLTORE..
        :))))

      • Sui boulevard sono in sintonia con te Denis , sui raintimes che dire…. che ti salga l’insulina allora eh eh.
        Ps lungi da me consigliare metodi di download legali o meno , siamo grandi e vaccinati ognuno faccia come crede ma è innegabile che il web offre molte se non infinite alternative / possibilità , il web non puoi controllarlo, se tu ci metti di tutto
        (Film , musica, libri , ricette etc poi non puoi intimarmi di non farlo, dimmi te chi non ne approfitta .TUTTI!!!!
        Come nell’avvocato del diavolo (il film) “guarda ma non toccare , tocca ma non gustare…….Ma per piacere.

    • mimmo replied 7 anni fa

      Per il sottoscritto tra l ultimo Boulevard e Raintimes ci sono almeno 20 punti di differenza in favore dei primi…come già detto per i BLVD produzione e arrangiamenti di altri tempi…ed un lotto di canzoni di altissimo valore…su Raintimes torno a breve…lo ascolto per la quarta volta e poi dico la mia…a presto 😉

    • che vi devo dire…..guaranted<<<<<<<<

    • mimmo replied 7 anni fa

      Ed eccomi di ritorno per parlare di questo Raintimes…
      …un disco non esente da difetti (come già fatto notare da qualcuno troppo insistiti gli assoli sparsi nei vari brani e veramente pessimo il suono della batteria che sa tanto di “plastificata”) ma che in linea generale propone una discreta qualità dei pezzi anche se mancano vere e proprio canzoni “da urlo” e cioè quelle che metteresti in un ipotetico Best of di fine anno.
      La voce di Shotton non mi dispiace ma sono ben altri i cantanti con cui mi esalto.
      In definitiva un album che si attesta sui 68/100 ma che non reputo essere tra le cose migliori di quest’anno (Boulevard di un altra categoria) pur ritenendolo un disco dall ascolto piacevole.

    • mimmo replied 7 anni fa

      Ah..mi scordavo…l unica similitudine con i due grandissimi album a nome THE STORM sta nel tuono che riecheggia nel brano Raintimes…poi nulla più… 🙂

    • Io di solito mi trovo sulla linea di Iacopo e Denis….se scaricate illegalmente un po di buon senso …non ditelo!!!…il dubbio piu’ inquietante a mio parere pero’ e’……..ma chi li mette in rete prima dell’uscita???….ma possibile non si riesca a proteggere il copyright almeno fino all’uscita???…dentro le case discografiche ci sono delle talpe senza dubbio!

    • seee c’è lo zoo nelle case discografiche…….a volte mi chiedo come si fa ad essere così ingenui è dai tempi di napster (eravate nati vero?) contro i metallica che va avanti sta solfa e nonostante l’ingresso di siti per il download legale o lo streaming i dischi e dico TUTTI I DISCHI, si trovano in rete (fatevi un giro ), qui non si parla solo dei Maiden o Metallica ma di gruppetti che non venderebbero due copie neanche campassero cent’anni , secondo voi ? Chiedetevi il motivo per cui si vendono tanti pc su cui poi scaricare i vari programmi di download a gratis……..Falcone diceva “occorre seguire il denaro” quindi chi ce li mette sti file ha un suo tornaconto.
      Fine della storia.

    • ascoltato oggi nella su interezza …disco a dir poco noiso con pregevoli inserti strumentali del chitarrista …..nessuna killer song in un contesto totale che sfiora l’amatoriale, nei suoni soprattutto….adoro il cantante da sempre ma da solo senza un contesto favorevole non puo’ fare molto per rendere il tutto migliore….volevo solamente aggiungere che il disco degli harem scarem ha preso meno di questo disco…89……ripeto 89…..buona serata
      ps: caro mimmo ti incazzi con me perche’ ti dico che gabriel solista e’ meglio dei genesis e a quelli che danno del capolavoro a questa sontuosa testimonianza musicale che vuole prendere i the storm come punto di riferimento non dici niente?mi sa che il paraculo sei te alla fine ahahahahahhahaha

      • caro Giovanni come già scritto reputo questo disco un discreto album, ben suonato, con dei “buchi” nella produzione e senza canzoni da tramandare ai posteri…poi se per qualcuno è un capolavoro buon per lui…sulle votazioni oramai ho perso le speranze (come già detto più volte se penso che Toto XIV ha preso 85/100…ma di che stiamo parlando…) …e allora come si dice “Il mondo è bello perchè è avariato”…paraculiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 🙂

    • Parere mio… ma non mi sembra proprio che i suoni sfiorino l’amatoriale in questo album, anzi, mi sembra che Priori abbia fatto veramente un buon lavoro generale. 😉 Per il discorso dei pezzi per me già la sola Swan si candida come una delle ballate dell’anno.

    • Dopo tanto ho ascoltato l’intero album!!!!….a mio parere le prime 5 songs sono fenomenali poi di botto si spegne la luce…nella seconda parte purtroppo le canzoni non emergono piu’ della sufficenza…..comunque complimenti bella prova di tutti ….michael shotton pero’ e’ ancora grande come ai tempi dei primi album dei Von Groove!!!!!!!!!!!!!!!!

    • arrivo con colpevole ritardo a dare un mio commento a questo disco.
      dopo averlo ascoltato un pò di volte, non mi capacito, da ascoltatore critico quale sono, cosi tante critiche negative.
      il disco è sorretto da un romanticismo di fondo , testi e arrangiamenti, non cosi comuni per essere nel 2017/2018.
      non trovo nemmeno fuori luogo gli assoli e le parti strumentali che sorreggono buona parte dei pezzi, anzi, sono spesso e volentieri di gran gusto .
      il timbro del cantante non mi esalta , però i pezzi ci sono .
      non trovo nemmeno troppo azzeccato l ‘accostamento ai the storm a essere sincero….
      però il disco per me merita.
      voto 80 pieno …Swan, I Need Tonight, Forever Gone i miei pezzi preferiti .
      Bravi ragazzi !

    • essential guys

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Sono state ben sei le date che l’artista canadese Bryan Adams ha regalato all’Italia all’interno del suo lungo tour 2017, il Get Up Tour, intrapreso a supporto del suo ultimo album Get Up.
    Padova, Milano, Torino, […]

    • Io ero a Roma che dire , 2 ore di capolavori ( quando si è in possesso di canzoni del genere puoi fare quello che vuoi) Bryan in formissima band coi controcazzi niente fronzoli niente basi preregistrate, manico tiro e attitudine da vendere ,finalmente ho potuto vedere uno dei miei eroi di gioventù ……grandissimo!
      Ps facesse un disco degno dei fasti del passato però.

      • Mark oggi è così raro avere la botte piena, la moglie ubriaca e l’uva nella vigna…hai visto un grande show, con un grande artista ancora bravissimo e con tanta passione verso la musica come lui! Pazienza se gli ultimi lavori non sono all’altezza del leggendario passato, ma almeno live ti fa ancora godere, non come altri! Dei miei cari amici hanno assistito al concerto commossi nel vero senso della parola! Un grande…leggenda vivente…niente da discutere!

    • Phoenix replied 7 anni fa

      Ero presente al concerto di Milano, ho solo un rammarico, non aver mai ascoltato Bryan Adams live prima dell’11 novembre 2017.
      È stato maiuscolo, è l’unico termine che mi viene per descriverlo.
      Ha trasmesso emozione a fiumi…

      Grande voce che parla all’anima, bellissima la timbrica – pensavo col tempo e live di sentire dei cambiamenti – perfetto, senza nessuna forzatura, sbavatura, canta ancora in tonalità originale, zero accordature in Eb e zero stecche, una mano fantastica anche alla chitarra, la band che, per conto mio, arriva da Marte.
      Se fosse stato possibile avrei portato tutti gli amici lí, al Forum, perché artisti così vanno assolutamente vissuti… e ancora, grande energia fusa ad una classe indescrivibile, se facciamo una panoramica, la maggior parte dei suoi coetanei rockettari sono già tutti ‘disintegrati’, Bryan no… migliora col passare del tempo, è come bere un bicchiere di whisky, del Sazerac Rye.

      Concludo, un artista di una grandezza inarrivabile.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    E’ andato ufficialmente online da pochi giorni RockTemple.it, che come recita il loro motto è

    “Il primo mailorder 100% Made In Italy dedicato al rock a 360°. Lo store creato dai fans appositamente per i f […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Se parliamo di AOR di matrice Scandinava… beh Signori, per chi scrive con questi CODE RED siamo di fronte forse ad uno dei migliori album dell’anno!
    Così buttiamo la bomba subito e ce ne laviamo le mani. […]

    • un ottimo album che esce dalla quantità di proposte a volte mediocri di quest’anno .
      90 è esagerato per conto mio ma un 75 pieno se lo merita .
      tra aor scandinavo e aor notturno , iper prodotto, forse troppo. con alcuni pezzi che lasciano il segno.
      finirà nella mia top ten dell’anno cmq 🙂

    • Ho ascoltato 3/4 canzoni; come prima impressione, mi ricorda l’esordio di Palace.
      Ascolterò il resto.

      • Stesso identico pensiero. Esordio dei Palace parte II. A questo punto credo che il lavoro di Michael non si sia ridotto a basso e cori! Che poi anche la sua voce e quella del cantante sono molto simili.
        Ad ogni modo confermo ancora: finora Michael Palace = qualità in tutti i progetti dove ha messo le mani

    • assolutamente..top..altra mia gemma 2017<<<<

    • Be..niente affatto male questo esordio dei CODE RED grazie ad un buon cantante, un lotto di canzoni decisamente piacevoli (meglio la prima rispetto alla seconda parte dell album dove in qualche brano iniziano a mostrare un po la corda) e ad una produzione valida (a parte il suono della batteria che risulta “plastificato”).
      Per una votazione alta avrei dovuto trovare una o più hit all interno di questo INCENDIARY (ed invece non ce ne sono) che cmq risulta una piacevolissima sorpresa…per me voto intorno ai 72/100

      PS ho ascoltato Code Red e Wildness praticamente in contemporanea ma questo mi ha preso di più…ora mi ributto sui Wildness e vediamo…

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    In attesa dell’uscita di Re-Idolized (The Soundtrack To The Crimson Idol) – la ri-registrazione integrale del capolavoro discografico hard ‘n’ heavy The Crimson Idol, inizialmente prevista per settembre 2017, ma […]

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