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Sym65

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa

    Michael Thompson Band – The Love Goes On – RecensioneCome se fosse fuoriuscito da una capsula del tempo nascosta sotto terra dalla fine degli anni ’80 ad oggi, The Love Goes On riporta la Michael […]

    • MTB , WINGER, TYGERS OF PAN TANG , ANGEL , PERFECT VIEW ………………Apriamo un mutuo :-):-) ????????????????

    • non sono rimasto cosi entusiasto come iacopo.
      un paio di pezzi si fanno apprezzare sin dal primo ascolto (The Love Goes On, War of The Hearts, what keeps you alive ), altri sono colmi di classe e dettagli mai banali (Out Of Nowhere, Whispers and Dreams, a Picture of You), altri ancora non mi trasmettono quello che vorrebbero/dovrebbero (In Your Arms, All Of It).
      Buon disco in linea con gli ultimi di Michael, intriso di personalità unica nel panorama AOR.
      mi fermo a un 78/79 pieno.

    • Non mi ha preso granché , piacevole elegante se vogliamo ma molto “leggero” .

    • Ogni uscita di Michael Thompson è per me fonte di sommo gaudio e il disco in questione non fa eccezione, se poi al microfono ritroviamo quel gran bel pezzo di cantante a nome Moon Calhoun che tanto bene impressionò sul loro primo grandissimo album il gioco è fatto.
      Trovo però una netta divisione tra la prima e la seconda parte del disco dove i primi 4 brani sono veramente tanta roba (menzione particolare per War of the Hearts) mentre via via un po l album cala anche se regala altri grandi pezzi come My forever June e Out Of Nowhere.
      In definitiva un disco suonato e arrangiato alla grande con tanti bei pezzacci…non sarà un 98/100 ma ad avercene dischi come questi al giorno d oggi.

      PS Iacopo la prox rece immagino sarà quella di David Forbes?!? 😉

      • Ah allora respiri ancora ??? :-):-) Ormai scrivi col contagocce, cmq raramente mi succede ma stavolta ad una prima impressione non esaltante del disco in questione dopo qualche ascolto aggiuntivo mi sono ricreduto , non so forse mi aspettavo altro da MT ma alla fine mi è piaciuto , ho avuto le tue stesse impressioni sul fatto che il disco si divida in due parti distinte.

        • Caro Mark nonostante tutto sono sempre con voi…AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH…piu che altro ste merdacce del lavoro mi hanno bloccato il sito…fanculo…ma appena posso vengo ad insultare un po…DENIS CAGONE….tu tuttappost?!?

      • in realtà no, me l’han scippata 😉

        • LADRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

          …sarà stato quel Barabba del Mannini… 🙂

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 8 mesi fa

    Last In Line – Jericho – RecensioneVivian Campbell alla chitarra, Vinny Appice e Phil Soussan a formare la sezione ritmica, e Andrew Freeman alla voce: di certo una delle migliori […]

    • Mi fiondo ad ascoltare, almeno questa è una vera band e non il solito Project.

    • Rieccomi, ad un primo ascolto mi sembra un lavoro veramente degno di nota , suoni , esecuzione , voce qui tutto fila che è una meraviglia, la bravura di questi fenomeni sta nel non scimmiottare per nulla la fonte che ne ha ispirato il nome , il compianto RJDIO. Devo ascoltarlo ancora per apprezzarne al meglio i vari passaggi in cui si alternano momenti catchy ad altri più intricati diciamo , ed è proprio la durata del cd (quasi un ora) che impedisce una fruizione più “snella”. Ad ogni modo qui si parte dal 80 /100.

    • Non è il mio genere, ma è un album veramente “cazzuto”.
      Mi piacciono “Not Today Satan” “Ghost Town” “Bastard Son” e “Do the work”

    • Il voto di Iacopo è senz’altro impegnativo, ed è proprio da quello che nasce la mia curiosità.
      Negli episodi precedenti non mi hanno mai realmente entusiasmato: ad una produzione sicuramente rocciosa si accompagna troppo spesso una mediocrità creativa che non riusciva mai a far decollare realmente i loro album.
      Mi auguro che con questo platter abbiano finalmente trovato la quadra.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 8 mesi fa

    Phantom Elite – Blue Blood – RecensioneE’ da poco uscito nei negozi Blue Blood, il terzo album dei Phantome Elite, band metal moderna internazionale fondata nel 2016 come formazione live […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 8 mesi fa

    Metropolis – The Power Of The Night – Gemma SepoltaGiunto fuori tempo massimo per poter anche lontanamente aspirare a diventare un successo discografico, l’unico album della carriera artistica dei […]

    • E qui caro Jacopo alla faccia della gemma sepolta…si ma di metri e metri…e metri!! 🙂

      Disco che ricordo con piacere grazie soprattutto alla presenza del grande Stan (dischi solisti da avere) e alla title track che rimembro come gran pezzo.

      Jacopo la prox volta scava ancora più in profondità che voglio qualche chicca un po più datata 😉

    • capolavoro
      un disco da ascoltare durante un viaggio notturno, alla guida.

    • Un album di un livello superiore. Super sorpreso perche non lo conoscevo

    • Sono quasi sicuro di averlo acquistato tempo fa ma ricordavo una cover diversa ….boh forse era un altro gruppo , devo controllare tra la mia collezione , male che vada lo ricompro 🙂

    • Uno dei miei “classiconi” preferiti, assieme a Save Your Prayers (1986) dei Waysted e all’unico album degli Atlantic, Power (1994)

    • Buon disco di “classic” Aor.. quello da film per intenderci ma purtroppo la voce non è il mio genere sembra un mix tra DavidGilmour e JohnWetton cioè più rock che hardrock !

      • Infatti A.O.R sta per Adult Oriented Rock, Rock maturo con ritmiche leggermente hard e suoni e produzione di qualità!

    • bellissimo disco, di caratura ottantiana e si sente.. per fortuna uno dei primi ad essere resuscitato dalle nebbie degli anni ottanta

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 9 mesi fa

    i-TEN – Taking A Cold Look – ClassicoLike a Virgin di Madonna (1984), True Colors di Cyndi Lauper (1986), Alone degli Heart (1987), Eternal Flame dei the Bangles (1989), So Emotional di […]

    • Be vabbe caro Jacopo qui hai tirato fuori veramente un pezzo da 90…ma dico 90 da 100 e lode…disco fantastico, suonato dal top dei musicisti in circolazione e prodotto alla grandissima…peccato solo che sia stata l unica loro testimonianza…vabbe va torno a riascoltarlo ma parto dal fondo…Pressing My Luck da bava alla bocca…

      PS Jacopo meno male che ogni tanto tiri fuori qualche cosa di buono! 🙂

    • Sottoscrivo ogni parole del mimmo:-)

    • Classicone anche se non esente da difetti. La versione di Alone delle Heart è più efficace ed in generale i suoni li ho sempre trovati troppo tech per i miei gusti di allora.

    • Sicuramente un gran bell’album anche se, tra le recenti recensioni, gli preferisco quello dei Just If I.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 1 mese fa

    L’ingresso in formazione del bravissimo cantante svedese Erik Grönwall (ex H.E.A.T) ha certamente dato nuova linfa agli statunitensi Skid Row che, imbarcati da diverso tempo in tour, stanno riscuotendo sempre […]

    • Io sarei stato molto più cattivo. La voce di Erik non basta a far diventare bello un album a mio avviso decisamente brutto. Non salvo nemmeno un pezzo, ma non mi aspettavo molto di più, dato che per me loro sono finiti con Slave to the grind (e lo dico io che non sono per nulla un nostalgico).

    • In linea con quanto scritto da Iacopo.
      La mia canzone preferita è senza dubbio “Time bomb”.
      Mi sarei aspettato un gran lento che invece manca!

    • Per me 85 pieno, il disco ha il merito di non scimmiottare il passato, Erik stellare e francamente dopo anni di oblio ci voleva un disco così. Hard rock grezzo e bello tosto niente di più niente di meno.

    • Sarò contro corrente, ma lo trovo un buon album. Sicuramente non al livello dei primi due, ma che lo diciamo a fare!?
      Non vedo però tutti gli inconvenienti segnalati. Prova superba di Erik e pezzi arrangiati bene.
      Sono gli Skid Row, e ti aspetti roba e sonorità da Skid Row, punto. Appena possibile mi compro il vinile.
      Per me siamo su 78 o 80/100.

    • Sono piu’ o meno in linea con la recensione, nel senso che l’album mi piace e sicuramente e’ di gran lunga il migliore dai tempi di Slave to the Grind… ma in effetti mancano le killer songs. Sono tutte buone, ma manca quella eccelsa che ti fa saltare dalla sedia. Comunque bel disco, come voto sono tra 75 e 80

    • A me è piaciuto, 82 glielo do tutto

    • Sarà che io non mi aspettavo certo un miracolo, ma non disprezzo, migliore di altri come back di gruppi storici…il voto lo trovo più o meno coerente 7,5 o giù di lì

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 4 mesi fa

    C’è molto di più che la sola incredibile vocalità di Tommy Karevik dietro al successo della band svedese Seventh Wonder, ma un conubio tra tecnica strumentale ed eccellente musicalità che si sviluppano att […]

    • Ho sempre avuto grande rispetto per i Seventh Wonder: soprattutto come musicisti.
      Li ho sempre trovati incredibilmente talentuosi e vogliosi di entrare nel firmamento delle grandi stelle del Progressive Metal (…il Prog che più mi piace: quello più estremo e più elitario mi ha sempre detto molto poco…).
      Il punto di riferimento sono sempre stati Fates Warning e primi Dream Theater in maniera sin troppo evidente.

      Ma per qualche strano motivo, a mio parere, non sono mai riusciti a scrivere pezzi all’altezza dei nomi citati, che di canzoni indimenticabili ne hanno scritto davvero tante…

      Ed ora invece, come un fulmine a ciel sereno, i Seventh Wonder piazzano una serie di pezzi in successione di una potenza, di una melodia e di un catchy assolutamente sconvolgenti.
      Mai mi sarei aspettato un capolavoro di questa portata: produzione di riferimento, tecnica stellare, voce sublime, chitarre estremamente Petrucciane (…quelle di images e awake…), Cori strappamutande…

      Perfino la copertina è stupenda e curatissima.

      Uno sforzo enorme. Un album titanico che sarà ricordato negli anni a venire.

      Quando 18 euro ti sembrano perfino pochi per un capolavoro del genere…

      Album Prog Metal dell’anno.

      100/100

      • boom! 😉

        • … ma proprio un “boom!” potentissimo!
          Non voglio esagerare, ma non ascoltavo una roba del genere da anni…

          Ricorda Images e Awake in un modo spaventoso.

          Non riesco a smettere di ascoltarlo da giorni…

    • Il solito esagerato del bontropi!!! 🙂 🙂 disco buono , piacevole ,tosto il giusto e melodico con tanti deja vu, non inventano ma rielaborano ottimamente certi cliché che il genere richiede. Mi ha riportato ai ’90 . Un bel 7,5 ci sta.

      • L’avrai ascoltato mentre fumavi il sigaro davanti ad un beverone pieno di creatina!

        Ascoltalo come si deve e poi mi dici!

        • La creatina non serve a nulla, soldi buttati:-)
          Guarda che il disco mi è piaciuto ho dato 7.5 , cosi come mi é piacouto il nuovo evergrey ma non mi dicono niente di nuovo, preferisco per esempio il nuovo dei coheed and cambria (che seguo da anni) nel quale ci trovo cosw più stimolanti diciamo.

          • Mah, Mark, avrei tanto da dire sia su gli Evergreen che su i Coheed And Cambria…e non sarebbe niente di lusinghiero.
            Ma non voglio distogliere l’attenzione da questo album dei Seventh Wonder, che secondo me fanno barba e capelli ad entrambe le band da te citate…ma proprio di gran lunga.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Dopo svariati anni di immobilismo compositivo, appaiono oggi giganteschi i passi avanti fatti dagli Axel Rudi Pell con il loro nuovo album in studio Lost XXIII, un disco finalmente capace di proporre quel qualcosa […]

    • Concordo, un passo avanti Nell ispirazione rispetto gli ultimi 15 anni.
      Sempre la stessa zuppa ma più gustosa.

    • La dico alla Alex drastico ” ma che Du cujuni va’!!!!”

    • I singoli non sono male.. se l’album si mantiene su questi livelli una chance gliela si da.. e poi la voce di Gioeli è sempre un bel sentire.. per me un 80 globale ci sta..

      • Io penso invece che il buon pell debba cambiare cantante per dare una scossa alla sua immobilità compositiva , joeli ormai credo che non si accorga di cantare sempre le solite canzoni con le stesse melodie da anni . Se prendiamo a caso i dischi degli ultimi 10/15 anni ci saranno 3 pezzi decenti a disco .

        • Credo che Gioeli sia poco coinvolto in fase di songwriting, il suo contributo lo dà, certamente dopo molti anni subentra la ripetitività e il già sentito..

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Prima di iniziare a scrivere faccio un ultimo respiro, profondo. Interrompe una apnea sofferta, uno scarico di ossigeno continuato ai polmoni. Per intenderci, dice fine a quella sensazione di soffocamento che […]

    • Bello, emozionante, vero, ispirato.
      Vinny burns è uno dei migliori chitarristi (sottovalutati) del genere.
      85 tutto.

      • Lo sai che ormai sei nel mio mirino, vero?! 😀 ahaha 😀
        Scherzi a parte, contento sia per i Dare, sia per il ritorno di “Mezza, il Mistico”!

    • Non vedo l’ora di sentirlo!
      Bella recensione Iacopo 🙂 🙂

    • Intanto potevano sforzarsi di più sulla cover……mah!

    • il singolo mi ha molto colpito, perchè come tu dici , l’apporto di Vinny burns è molto più presente e spero che anche il resto dell’album sia a a questi livelli…Sicuramente tra i miei prossimi acquisti.. per questo trimestre ho già dato, ahahahah!!
      sicuramente la tua recensione mi ha invogliato!!

    • Per ora do 100 alla prefazione di Jacopo!!!!!

    • Album che ha una sua Anima… basterebbe questo a farlo volare in alto, poi ci metti anche un lavoro globale che è veramente degno di nota… e poi ci metti anche una recensione di Mezza a dir poco Magnifica… ecco, tutto per dire che mi piace tanto, mi sa che ci sta nel podio di quest’anno…

    • Non credo sinceramente che i Dare, con questo disco, abbiano deciso di ritornare sui loro passi riproponendo le sonorità degli esordi.
      Credo anzi che questo nuovo album sia in assoluta continuità con quanto proposto da Darren da Belief (…ma anche da Calm before the storm) in poi.
      Ed onestamente a me va benissimo così: i Dare epici degli ultimi anni mi sono sempre piaciuti e non vedo perché si debba cambiare proprio ora che la band ha saputo costruire un sound unico e riconoscibile fra milioni di altre band.

      Non mi dilungo più di tanto sul disco, perché è stato descritto perfettamente da Iacopo: al netto di alcune posizioni da fan (giustamente) sfegatato, la recensione è ben centrata e fedele a ciò che ascolterete, quindi va benissimo così.

      Aggiungo solo che pezzi come Road To Eden sono delle vere e proprie chiamate alle armi per tutti i fans di questa musica, perciò viva i Dare, e altri 100 di questi album.
      Grandissimo Darren: grazie per averci salvato tutti, insieme a Gary Hughes e Vinny Burns, a fine anni 90…

      90/100

    • Ma ci mancherebbe, Angelo…sei libero di sentirci quello che vuoi.
      Allo stesso modo ribadisco il fatto che secondo me questo disco non c’entra proprio nulla con le sonorità degli esordi…

      • Sinceramente non ricordo l’esordio eppure ho tutti i loro dischi ma alla fine quello che conta sono le canzoni e qui ce ne sono di belle. Insomma il solito bel disco dei dare alla dare e non mi sembra poco. Sono all ascolto e mi sta piacendo.

    • Salame sulle orecchie sarebbe più giusto:-):-)

    • Guarda che il disco l’ho ascoltato, altrimenti non avrei espresso il mio giudizio con tanto di voto finale.

      Angelo, rispetta il parere altrui, esattamente come gli altri fanno con il tuo.

    • Ma certamente, io come vedi dai miei post tendo sempre a sdrammatizzare, in fondo parliamo di musica e non di geopolitica ad ogni modo il tuo commento mi spinge a riascoltare il debutto (Non me lo ricordo proprio:-)) e fare un raffronto con l ultimo.

    • Il disco e’ bellissimo ragazzi, rilassante come pochi.. non hanno cercato affatto di copiare il debutto, hanno semplicemente irrobustito un po’ il suono rispetto agli ultimi lavori. La magia rimane..

    • Qui il discorso non è se assomigli o meno all’esordio (beh in realtà se gli assomigliasse sarebbe un bel disco), ma che il disco è veramente mediocre. Le melodie vocali di Darren sono sempre le stesse da anni ed anche musicalmente è proprio povero. Dargli 98 è da arresto senza condizionale. Vi chiamate Melodic rock o Melodic Boost ?? 🙂

      • la differenza sostanziale la fa , a mio modo di vedere, il numero di uscite.
        grazie a dio i dare non producono molto, anzi, e il loro stile è unicum.
        in + Burns alla chitarra è magnifico, ha un senso melodico riconoscibile all’istante.
        per questi motivi sono da premiare, poi certo, la canzone singola in se può non piacere.
         i miei pezzi preferiti sono Born In The Storm , Cradle To The Grave, road To Eden Lovers And Friends, Grace

      • ci chiamiamo MelodicRock.it .

    • molto bene ma non benissimo…parliamoci chiaro, il disco è figo, i pezzi ci sono, la produzione è decisamente buona, ma personalmente mi aspettavo qualcosa in più. E’ tutto in linea con quanto fatto negli ultimi anni e a mio avviso manca il pezzone quello clamoroso da far cadere la mascella. In ogni caso amo il loro sound, grazie a dio diverso da praticamente tutte le altre band senza essere però qualcosa di originale o altro…e che dire di Darren???il suo timbro è un qualcosa di unico, di una bellezza super e fondamentalmente è quello più di ogni altra cosa a fare la differenza e dare credibilità a queste influenze irlandesi che riescono ad amalgamare con il resto

    • Incazzato a bestia …..poco fa ibs mi ha comunicato che lo hanno cancellato dal mio ordine .

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Lightning In A Bottle è il titolo del quarto disco in studio dei Find Me, progetto melodic rock della label partenopea Frontiers Music che unisce il talento del compositore e pluristrumentista svedese Daniel […]

    • Ok ok del vecchio sta ovunque ma vorrei avere solo un grammo del suo talento, lo invidio tantissimo, come singer come compositore , scrittore , produttore, collabora con tutti i mostri sacri del genere che amiamo che cazz vuoi di più dalla vita? …..un cynar???:-)
      È vero ormai è sovraesposto ma è tanta roba …..per fortuna almeno sono un po’ più alto di lui :-):-)
      Veniamo al disco , “solita” roba ma buona , meglio del precedente sicuro, ascolto gradevole e punti guadagnati per la prestazione di le blanc e per la copertina ma mi sto chiedendo come mai alla fine dell’ascolto il pezzo migliore sia la cover di frank stallone ……mah!!! Confermo il voto di Iacopo.

    • Nulla da dire sulla voce sempre magica di Lablanc: un vero maestro come pochi ormai. E Back To You fa la sua porca figura…
      Anche la cover di Far From Over ha un bel tiro.

      Ma per il resto siamo di fronte all’ennesimo capitolo dell’ennesimo progetto inutile dalla produzione inscatolata della Frontiers.

      Per me non si va più in alto di un 61/100.
      Non lo comprerei se non a 3 euro.

      Per tutti coloro che non conoscessero Robbie Lablanc: lasciate perdere i Find Me, e recuperate i due capolavori dei Blanc Faces.

    • Decisamente in linea con quanto scritto in recensione da @Iacopo.
      Copertina azzeccata, il tocco di Michael Palace si sente lontano ad un miglio e la presenza di ADV pure.
      Nel complesso meglio del precedente, ma… anch’io voto tutta la vita i Blanc Faces.
      Voto personale: 69/100

    • Condivido, un buon disco che purtroppo suona come tanti, troppi altri peggio scritti.
      Peccato che queste produzioni tendano a far assomigliare troppo i dischi tra loro.
      LeBlanc un vero fuoriclasse (back to you, remember it’s me).
      68, sufficienza piena onesta e qualcosa di più

    • band in grande calo, purtroppo.. ho amato i primi due album, soprattutto dark angel.. considero il pezzo midnight memories uno dei pochi pezzi dell’ultimo ventennio capaci di gareggiare con i pezzi usciti nella golden era di fine anni 80.. ma negli ultimi due lavori i find me hanno perso tutta la loro vena creativa, e questo è un lavoro veramente moscio e faccio fatica a salvare un solo pezzo da ricordare..

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Sinonimo di qualità con ognuna delle loro tredici pubblicazioni in studio, gli FM ritornano nei negozi nel marzo 2022 con il loro nuovo album Thirteen, interamente arrangiato e prodotto dall’orecchio attento […]

    • ..Mah capisco l’entusiasmo del recensore.. d’altra parte vedendo solo la stupenda copertina mi ero fatto chissà che illusioni (gli FM finalmente tornati a sonorità più heavy ? O anche dark ? ..brrr)
      Purtroppo queste 2 canzoni (ma chi decide i singoli degli album ?!) nulla aggiungono o tolgono al “solito” sound della band, anzi la seconda in particolare mi ha lasciato interdetto, sono proprio gli FM che NON vorrei mai sentire: prevedibili, compiaciuti, macchinosi, inutilmente festosi.
      TOUGHITOUT (ma anche APHRODISIAC) era e rimarrà un gran disco perchè anche nei brani più morbidi c’erano dei bei chitarroni ritmici in palm-muting a reggere la baracca.. qui i suoni delle chitarre sembrano di un qualsiasi cantautore americano (TomPetty, Mellencamp, etc..)
      Scusate lo sfogo ma per il momento l’album non mi convince.. felice se sarò smentito 🙂

      • Io ancora non ho ascoltato l’album, eh…quindi non posso parlare.
        Però onestamente non mi sento minimamente nelle condizioni di poter indirizzare financo pur blande critiche alla carriera degli FM…
        Voglio dire: hanno mai sbagliato un album?
        Certo, ci sono degli episodi meno solidi di altri…ma cosa vogliamo dire agli FM?
        Soprattutto cosa vogliamo dirgli da quando sono in Frontiers?
        Mi viene davvero difficile individuare il mio album preferito del periodo trascorso con la label napoletana, perché mi fanno tutti indistintamente godere come una bestia…
        Poi non so se sono io che sono sordo, eh…e può starci. Ma ogni volta che lanciano un ritornello, festaiolo quanto si vuole, io mi sciolgo ancora come un ghiacciolo… perché sanno come farlo e, soprattutto, hanno i numeri e i mezzi per farlo… contrariamente ai tanti mediocri che oggi scrivono e producono la nostra musica.

        • Io pippe mentali non me ne faccio mai , ascolto una due tre volte se “entra” in circolo mi butto !!!!!!!!

      • Tra l’altro il nuovo di john mellencamp e’ un capolavoro!!!!!

    • mamma mia.. i fasti di indiscreet sono lontani, e si sente.. sono anni che gli FM mi annoiano a morte.. e anche questo ultimo lavoro non fa eccezione, veramente scarico..

      • aspetta! ma vuoi dire che tra gli ottimi HeroesVillains, AtomicGeneration, Synchronized non te nè piaciuto manco uno ?!

      • secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !

    • addirittura non hanno più nulla di AOR?!

    • Per la serie …..quelli di “Finiti dopo seventh son of seven son” 🙂 :-):-)

    • ma in realtà l’aor c’è anche se più vicino al root-pop-country.. è la spinta hard che manca sempre di più.. come se fossero frenati certo c’è anche l’eta da considerare che li porta a un songwriting più tranquillo e maturo.

    • ..Aggiungo un paio di cose se posso:
      -sono sempre più convinto che molte band non fanno attenzione alla scelta dei singoli o alle tracklist dei loro album! questi 2 singoli sono troppo simili anche se una leggermente più vivace.
      -certo, a leggere la recensione magari l’album intero è una bomba e allora abbiamo sbagliato tutti !
      -..Dopo il fantastico AtomicGeneration credevo avessero ormai sparato tutte le migliori cartucce e invece a sorpresa ecco arrivare Synchronized! un album sontuoso, vario, ancora lucidissimo al punto che avevo quasi desiderato che la band si fermasse lì perchè sapevo che raggiunta la vetta si può solo scendere..
      Ricordiamo però che scrivere un album durante lockdown, pandemie e cazhi vari non deve essere facile! (Maneskin a parte!)

      • Rokest, sul discorso dei singoli concordo pienamente con te, ogni tanto faccio veramente fatica a capire la scelta di alcuni singoli… e anche questo lavoro degli FM casca in parte su questo punto…

        • si vero, secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !
          ps: se hai sentito l’album per intero ti chiedo (non lho ancora ordinato) ..è tutto così o questi 2 singoli non sono indicativi dello stile ? grazie

    • diversamente dai gruppi da te citati però con gli FM ben tre quinti dei componenti sono originali.. ma che vuoi che sia, son dettagli 😀

    • Gli FM cambiano band in continuazione??? Seriamente??? La band attuale è stabile ormai da un sacco di anni e come diceva Mezza i 3/5 della band sono originali…

    • ma davvero sei rimasto a TOUGHITOUT e basta ?! questo non va bene perchè il valore di platter come METROPOLIS, ATOMICGENERATION (il mio preferito) non si discute !

    • Per come lo sto ascoltando, l’album è inferiore alle recenti loro uscite.
      Non faccio però paragoni con i loro album epocali.
      ps la copertina è da premio Oscar!

      • ahah si anche a me la copertina mi ha proprio “stregato”! (e il retro è ancora più bello e geniale!) ..ma non posso comprare un album solo per la copertina 🙁

    • Nelle mie “tonalità”, preferisco Steve quando canta materiale più 80s, con i Groundbreaker per esempio.
      Qui gli fm fanno uno step back a tratti, anche piacevole.
      Gli do 70 perché la qualità non manca.

      • ciao, come step back? allora vuoi dire che sono tornati a “quelle” sonorità ?
        è la prima volta che sto esitando a ordinarlo.. questi 2 brani sono piacevoli certo ma manca un po di carica e il suono delle chitarre è troppo debole secondo me

        • ciao, in alcuni passaggi c’è un sapore 80’s che ti fa tornare vagamente con la memoria ai primi dischi.
          Almeno è quello che sente e/o vuole sentire il mio orecchio 🙂

    • Devo unirmi al partito dei “tiepidini” anche io.
      Sono onesto: mi aspettavo molto di più.
      A me i singoli erano piaciuti, e anche tanto, ma nel disco c’è molto altro rispetto alle classiche sonorità “FM”.
      E per carità: non è necessariamente un male.
      Purtroppo i Nostri non riescono a marchiare a fuoco ogni singolo pezzo di questo lungo album…ed oltre ad avvertire una certa fiacchezza di fondo, l’ascoltatore è anche portato verso una discreta noia.
      Intendiamoci: i pezzi belli ci sono, ma sono pochi…e non aggiungono molto altro al grande repertorio degli FM.

      Un disco “normale”, ecco.
      E alla loro età, con alle spalle i loro dischi…ci può stare. E possiamo perdonarli per questo.

      74/100

      • bravo, finalmente cho capito qualcosa di questo album.. e concordo con te! SYNCHRONIZED: ogni canzone aveva una sua personalità ben definita, qui sembrano un “blocco” unico ma con almeno 2 “bombe” (EVERYMAN e FIGHTFIRE!)!

    • ..Ho sentito i sample mp3: alla prima “passata” ..mmh non sembra così fiacco ma le canzoni mi sembrano un po tutte uguali ..alla seconda “passata” ..Amazon dove sei? mi arriva oggi con Prime! 🙂

      ecco il mio piccolo trackbytrack (il trackbytrack ha sempre il suo fascino)

      ShakinTheTree: cadenzata ipnotica con tastiere quasi gothic(!) interessante
      WaitingOnLove: powerballad dal ritornello irresistibile e senzatempo
      TalkIsCheap: ritornello stra-sentito(anche nel disco dei Lonerider) ma il resto è ok
      TurnThisCar: mi aspettavo chissàcosa.. e invece
      Love&War: beh sembra un gran pezzo impegnato alla RunNoMore di Aphrodisiac
      LongRoad: Signore ti prego fa sparire le ballad!
      BeLucky: strana bestia cmq bel ritmo saltellante (blues andante come lo chiamo io)
      EveryMan: una aggressione sonora brutale senza precedenti(almeno per gli FM) ..ci voleva proprio
      JustGotStarted: hardrock roccioso blues stile ColdHearted di HeroesVillains
      FightFire: top del disco aor-tech stile WhoStopTheRain da Metropolis
      BeTrueToYou: nulla di sbagliato qui ma proprio non la capisco

      ..Chi è d’accordo ?

      • Sono al primo ascolto completo del cd e mi è piaciuto , devo dire che ad una prima impressione ho trovato quasi gli stessi punti in comune con la tua analisi, va ascoltato ancora e sono sicuro che crescerà ancora come gradimento.

    • ..Sentito per bene (e consumato sopratutto in autoradio) non è facile dare un giudizio ma ho sentito l’intervista a Overland di MitchLafon (su YouTube) molto interessante, dice che “13” l’hanno realizzato diversamente dagli altri album(colpa del lockdown). Io sento come se le canzoni sono state scritte in periodi molto diversi (FighFireWithFire o BeLucky per esempio hanno uno stile diverso dal resto dell album!)
      ..per quello che conta ecco il mio giudizio finale(l’ultimo davvero:)

      track1: 7
      track2: 9
      track3: 6
      track4: 5
      track5: 8
      track6: 6
      track7: 5
      track8: 10
      track9: 7
      track10:10
      track11: 7

      (media matematica): 7.3 insomma un (piccolo)passo indietro rispetto agli ultimi lavori ma meritevole della vostra attenzione anche solo per quelle due canzoni da 10 e lode !

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    La prematura e improvvisa scomparsa di Kato Khandwala, mentore, amico e intimo confidente del gruppo (nonchè noto produttore e sound engineer), abbinata al tragico decesso di una delle loro massime influenze, […]

    • Concordo totalmente con la recensione, secondo me gran disco e grande band. Sicuramente conta anche l’immagine di Taylor Momsen, ma oltre che bella e’ anche brava. Le canzoni ci sono e funzionano, il resto sono chiacchiere. Secondo me ennesimo centro di un gruppo che non si puo’ trascurare.

    • cit.”reputo DXRNR uno dei migliori dischi ascoltati fin’ora nel 2021″ SOTTOSCRIVO OGNI PAROLA.
      E’ il loro capolavoro (per una band che stava per sciogliersi , fra lutti e la depressione della Momsen) significa che questi c’hanno le palle , sono felicissimo per il fatto che ci ho visto giusto fin dagli inizi comprando tutti i loro cd compreso questo che ho letteralmente consumato. Le chiacchere, che dir si voglia stanno a zero (l’invidia è più contagiosa del covid) , quando hai grandi canzoni , bellezza e carica erotica da vendere ti meriti il successo punto!!!!
      Del disco ha già detto tutto Iacopo (finalmente recensisce un vero disco rock e non le solite tritapalle sinfoniche :-)! Una canzone più bella dell’altra , 25 poi con quel flavour alla 007 tipo skyfall di Adele(grande) è epicissima.
      DA ASCOLTARE PER INTERO A RIPETIZIONE !!!!!

    • Taylor è stra brava e stra gnocca!
      Il prossimo lo voglio recensire io!!!!!

    • Iacopo appena hai visto na gnocca in copertina sei uscito dall oblio 🙂

    • Mi sono preso qualche giorno perché volevo capire bene se quello che ho ascoltato era effettivamente….quello che ho ascoltato.
      È decisamente quello.

      Un disco assolutamente incredibile: 12 grandi pezzi di Hard rock intriso di feeling, l’uno diverso dall’altro, con dietro una grande storia, delle grandi prestazioni, una grande produzione…
      Influenze di Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd, Pink Floyd, e tutto il grande rock degli anni 70 in genere…
      Per me assolutamente disco hard rock dell’anno.

      100/100

      • Toh!!! Hai dato 100/100 …….bavoso !!!!!!!!!!!!!! :-):-):-) Compralo che dentro c’è un poster di Taylor …….:-):-)
        Ora seriamente, questo cd è tra le cose migliori che ho ascoltato in ambito ROCK negli ultimi tempi , era dai tempi dei Rival Sons che non sentivo un certo feeling col genere . Poi ho scoperto gli Ocean hills e i Tyler Bryant and the shakedown , insomma tre dischi della madonna uno diverso dall’altro che dimostrano quanta linfa vitale abbia ancora questa musica ; ora attendo spasmodicamente il nuovo DIRTY HONEY!!!!!!!!!

        • Dopo il tuo parere sul disco di Ronnie Atkins, mi sono approcciato all’ascolto di questo album per il solo puro piacere di ruttarti addosso…e invece devo dire che stavolta sei tornato sui tuoi soliti livelli di fuoriclasse! 😀

          In realtà vorrei aspettare che torni disponibile il vinile, perché dentro c’è anche il CD: 27 euri tutto compreso…tra l’altro il doppio vinile è fantastico. Guardalo su Amazon.

        • Io ho appena scoperto i Soen.
          E non credo ne uscirò molto presto…

          • Band immensa, ascolta tutti i loro dischi ne vale la pena. È cmq non te li ho segnalati perché sei un po’ tamarro , ho pensato non valesse la pena:-) 🙂

            • Ed io che aspetto le tue segnalazioni!
              Non riesco a smettere di ascoltare Lotus, ma anche l’ultimo mi sembra enorme.
              Me li compro subito entrambi. Vorrei prendere il vinile dell’ultimo, ma non posso spendere ogni volta 28 euri a botta….
              Prendo i cd e via… posso portarmeli ovunque.

              • Prova con i whiterfall…..!!!!
                Altra band interessante.

                • Mi hanno detto che se mi piacciono i Soen, dovrei ascoltare anche i Wheel.
                  Comunque i Soen sono proprio atomici…

                  • Ben arrivato sui Soen!
                    Contento che ti piacciano, ma da un fine intenditore di ampie vedute come te non avevo dubbi.
                    L’ ultimo è in loop continuo quasi quotidiano: tutti dicono sia meglio Lotus e che questo Imperial sia solo un suo clone…In realtà a me piace di più…il suono della batteria è spettacolare e le melodie azzeccatissime.
                    Wheel consigliatissimi anche loro…forse più “tribali” se mi concedi il termine (più vicini ai Tool secondo me). Comunque ottimo “Moving Backwards” del 2019 ed in uscita il nuovo ‘Resident Human”

                    • Grazie carissimo Fulvio!
                      Pensa che li ho scoperti per puro caso girovagando su Amazon: sono rimasto colpito dall’artwork dell’ultimo album.
                      È ancora presto per dirlo, ma credo di concordare con te: di sicuro Imperial è un netto balzo in avanti a livello produttivo. Suoni veramente incredibile e potentissimi: suonano proprio come dovrebbe suonare una band Metal nel 2021.
                      Lotus mi ha colpito per la ricercatezza delle melodie.
                      E poi questo mood così malinconico è assolutamente spettacolare…

                    • ….per l’appunto 🙂

                  • I wheel te li avevo consigliati tempo fa, ora è in uscita il secondo disco se non erro.

                  • Se non disdegni le sonorità un po’ verso lo stoner è anche appena uscito il nuovo dei Greenleaf: Echoes from a Mass. Anche qui a livello di suoni “bombastici” non si scherza e secondo me è un ottimo lavoro.
                    Svedesi anche loro, all’ottavo album ma molto “underrated” secondo me.
                    Ciao.

                    • Li metto in lista, Fulvio, grazie!
                      Lo Stoner mi piace moltissimo, anche se lo prendo a piccole dosi…

    • Scusate ragazzi se raffreddo gli animi e i bollori di varia natura, ma questo rock post- millenium un po’ dark e un po’ “psycadelic” non è il mio genere. Per carità lei ha un sex appel notevole ed una carca erotica fuori dal comune, che riesce ad esprimere anche sul palco, ma questo sound lo trovo deprimente ed ansiogeno. Scusate l’intromissione, io torno ad ascoltare Chez kane. 

      • Ahahahah 😀
        Comunque è incredibile: secondo me noi utenti siamo una sorta di “leggenda” per chi ci legge da fuori.
        Della serie, se piace a Lorenzo, vorrà dire che è puro ed incontaminato revival anni 80.
        Se piace a Mimmo, saprai che quello è un disco per progressivesters incalliti…
        Se piace a Mark, vorrà dire che sarà un disco di Rock sanguigno…
        E ovviamente se piace a Bontropi, il disco non potrà essere che puttanissimo e tamarro…

        🙂

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni fa

    A poco più di un mese dalla prematura ed improvvisa morte di Tony Lewis (conosciuto soprattutto come ex cantante e bassista della celebre rock band degli ’80s The Outfield), la famiglia del musicista ha deciso di […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa

    Mi mancano i concerti, e non sopporto più l’idea di non poter più incontrare voi e tanti altri amici sotto di un palco per cantare a squarciagola le canzoni che amiamo. Vorrei poter diventare piccolo-piccolo c […]

    • No invece non ci siamo , o meglio ci siamo a tratti anche se di alta classe. Disco di mestiere ma proprio tanto con varie autocitazioni e omaggi a certi foreigner e chiaramente ai survivor. Non mi piace la continua alternanza delle 2 voci in tutte o quasi le canzoni che le rendono tutte simili nella struttura e poco amalgamate nel mix finale . Cmq disco piacevole in linea con gli altri 2 recenti ma che mi è piaciuto di più forse perché lo immagino cantato da jimi jameson ….Ma ahimè non si può.
      Voto 7+

    • Per me un disco dai due volti…decisamente positiva la prima parte con le prime 6 tracce dove l album scorre che è un piacere…molto meno il resto del disco dove i brani iniziano a mostrare un po la corda…peccato…cmq per me è sempre un piacere ascoltare nuovo materiale del grande Jimi (se solo cantasse un po meno ci farebbe cosa gradita) e la gran voce del nostro Toby…promossi ma da loro mi aspetto sempre qualcosa in piu!

      • Sai che invece il doppio cantato e la voce di Peterick sono uan delle cose che più apprezzo dei Pride of Lions… alla fine rendono il loro sound unico… e poi dove crolla la voce di Peterick ci pensa il buon Hitchcock a mettere ben più di una pezza… 😀

        • assolutamente in disaccordo…ma quando mai con te…aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh…a me invece sembra un po come il primo album degli Storm…gran voce Chalfant e il monocorde Rolie che troppo volle cantare….a me la voce di Peterik non piace mentre trovo ottima quella di Toby….poi come dico sempre..de gustibus….

        • Non fai testo… a te piaceva anche la moglie di Toby… 😀 😀 😀

          • Be ovvio…il trans tra noi due sei tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu 🙂

            • Muahahahahaah… comunque il photobombing a caso con la moglie di Toby che si piantava in ogni foto al Rock Temple Festival è stato qualcosa di epocale… 😀 😀 😀

    • A me è forse uno dei loro album che più mi sono piaciuti… sicuramente il migliore tra le loro ultime uscite… molto bello fino a flagship, poi un leggero calo per riprendersi sul finale. Comunque se si ama l?AOR stile Survivor, Foreigner, Journey… qui si va a nozze…

    • recensione davvero ben scritta che mi trova su molte cose d’accordo.
      ci sono una serie di autorichiami clamorosi (Heart of the warrior e Good Thing Gone iniziano tali e uguali ad altri due pezzi dei vecchi dischi dei POL).
      Però….
      Songwriting ispirato , a tratti eccelso, ottima produzione, scelta dei suoni e arrangiamenti impeccabili e curati da veri rockers navigati.
      leggermente inferiore a Ferless. 80 se lo piglia tutto .
      canzoni preferite “Sleeping with a Memory” “Unfinished Heart” “We Play For Free” “Carry Me Back” “Now”.Bel disco , da top ten di questo 2020

    • Lo avevo detto che stardust è un gran bel dischetto, prova con i boys from heaven (sigh!) Esordio veramente particolare.

    • “Carry Me Back, Sleeping With A Memory e Now” sono le mie preferite.
      Una citazione a parte per la spettacolare “We Play For Free”, in pieno stile Survivor, che starebbe bene nella saga di Rocky Balboa.
      Buono il lento “Unfinished Heart”.
      
      Ps Comunque sono rimasto + sorpreso dell’album dei Stardust. Bomba anni’80 catapultata ai nostri giorni

    • Una noia mortale. Tanto mestiere (e ci mancherebbe pure) ma mai una scintilla. Bocciatissimo

      • Concordo pienamente.

        Due coglioni enormi.
        Ribadisco che ormai sono da sagra del cinghiale.

        • Qui non riesco davvero a capirvi.
          alcuni passaggi possono essere prevedibili, ma se i PoL sono da sagra del cinghiale, i primi landfall che passano per strada che cosa sono ?? ahahah

          • I Landfall per me sono assolutamente inutili, Yuri. 🙂

            • ahaaha dai che ho scritto io la rece Bon, inutili è eccessivo 🙂

              • No, ma figurati Yuri…lo sai che le tue recensioni mi piacciono sempre tanto…
                Il problema è che credo che il nostro amato genere stia sconfinando sempre più nell’amatoriale: lo avremo detto 100 volte ormai.
                Anche questo disco dei Pride of Lions, no… parliamoci chiaro: i Survivor erano su tutt’altro pianeta. Riascoltavo ieri When seconds count…era gente con un obiettivo, gente totalmente concentrata su quello che faceva…e si sentiva.
                Questi sono dischi fatti per tirare a campare. Sono di una fiacchezza incredibile.
                Per questo ti dico: chi oggi dovrebbe ringiovanire la scena è semplicemente un amatore, e chi quella scena l’ha resa grande non ha più niente da dire.
                Probabilmente un 5% delle band attuali è realmente valido: mi vengono in mente Eclipse, Heat, Fighter V, Brother Firetribe, Work Of Art…e poi?
                Lasciamo perdere la scena italiana, perché per me ci sono solo i Lionville.

                Obiettivamente è un quadro generale sconfortante.

                • sono d’accordo su alcuni punti , la maggior parte.
                  Su molti gruppi i quali hanno reso la scena grande non hanno più nulla da dire x esempio.
                  su band attuali davvero valide, se non è il 5%,, lo è il 10, non di più.
                  Concordo anche li.

                  non parlerei di musicisti amatoriali (quello lo sono io 🙂 ), anzi, tecnicamente ci sono musicisti molto validi.
                  il problema maggiore è che parliamo di un genere dove è stato detto quasi tutto quello che c’era da dire; diventa sempre più difficle tirare fuori sfumature o pezzi che ti scuotano e ti facciano innamorare.
                  spesso manca la vera ispirazione.
                  troppi progetti! di persone che non si incontrano nemmeno dal vivo per un caffe (il caso di Allen Olzon)! le belle canzoni era più semplice scriverle quando 5 persone si incontravano nella stessa sala e avevano storie da raccontare e molti riff e soli non erano ancora stati scritti.
                  scambiarsi le idee e le tracce tramite mail toglie comunicazione, ispirazione, idee per sperimentare qualche nuova sfumatura. Troppo lavoro a tavolino …

                  • Sono d’accordo con te sul discorso “progetti”, Yuri: non c’è dubbio che sia esattamente così.

                    Sono meno d’accordo sulla nozione di “amatore”, o meglio: non è la nozione di “amatore” ad essere il problema.
                    Il problema è l’amatore che si autoproclama “professionista”. Perché purtroppo Internet e la rivoluzione tecnologica ci hanno portato anche questo…
                    Onestamente ci sono tantissimi limiti tecnici fra gli amatori autoproclamatisi “professionisti”.
                    Non so sei troppo generoso tu, o troppo severo io: ancora oggi io sento tante stecche, tante stonature, tante forzature, tante produzioni dilettantistiche, tanti limiti dettati dall’ignoranza di qualunque nozione financo elementare di teoria musicale…
                    È chiaro poi che su due album trovi solo un pezzo buono…

                    Non lo so: oggi non c’è più selezione. Non c’è più la figura del grande talent scout che capisce di Musica e si rende conto se sei un artista di talento o uno zappatore. Oggi c’è l’autoproduzione, la musica liquida ed i Talent show…
                    È per questo che siamo arrivati al tracollo.

    • Devo essere obbiettivo.. al primo ascolto mi aveva spiazzato..ma poi dopo i ripetuti siamo di fronte ad un grande disco..con una nota positiva in più..la produzione nn plasticata..e questo è solo un bene

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa

    Forte di una formazione stellare, che vanta i nomi di Tommy Denander alle chitarre e alle tastiere, di Brian Tichy (Billy Idol, Foreigner, Ozzy Osbourne) alla batteria, e di Brian Anthony (Steve Walsh) al basso e […]

    • Vediamo se trovo qualcosa da ascoltare per bene….di solito Overland ha Standard qualitativi molto alti, ma ultimamente mi sembra un po’ troppo diviso in mille progetti…. cmq per ora la tua è la recensione più lusinghiera tra quelle su cui mi è capitato di buttare un occhio….

    • La carriera di Overland solista non è affatto banale o scontata come si potrebbe pensare infatti ognuno dei 5 album cerca di distinguersi in qualche modo (il 2 DiamondDealer ahimè resta però il più debole) non tanto per i contenuti proposti (sempre di rock melodico si tratta) ma come nel caso di questo nuovo fiammante SCANDALOUS per produzione e resa sonora. Qui sorprende il minimalismo dei suoni, le canzoni sono “spogliate” di tutti i fronzoli tipici dell’Aor come le tastiere pressochè assenti, i ridondanti assoli, le intro d’atmosfera etc.. Quindi un album diverso dal suono ricercato e molto lavorato dei precedenti EPIC e CONTAGIOUS ma con il vantaggio di andare subito al “sodo” dritto all’essenza del rock qui molto diretto ritmato e spesso funk ! A tratti mi sembrava di sentire i NIRVANA (aaarrggh) suonare Aor (!) se capite quel che intendo 🙂
      ps: per me un altro centro da parte di Overland con una critica però sulla scelta di
      “favorire” l’edizione vinile con ben 2 bonus track

    • Per me sto disco è stata una mezza delusione…si salvano 2/3 brani e poco più…da uno come il nostro Steve mi aspetto sempre tanto e non un album che passa e va…magari anche piacevole ma sembra aver fatto il compitino e tutti contenti…onestamente poi dopo solo qualche mese dall ultimo FM di questo album ne potevo fare anche a meno….

      • ciao spero che almeno l’ultimo FM ti è piaciuto ? Io lo trovo straordinario.. il migliore dalla reunion

        • Rokest sull ultimo FM ne abbiamo parlato in lungo e in largo nell apposita rece….asmemoratooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! 🙂

    • A parte la voce di overland il songwriting l’ho trovato troppo introspettivo e spoglio.
      un passo indietro anche due rispetto agli ottimi Contagious e Epic

      • si vero ma credo che è una scelta voluta dal buon Overland.. ogni suo album riesce a suonare diverso anche se si tratta sempre di rock melodico. CONTAGIOUS e EPIC erano album aor con un suono molto ricco ma a me piace più questo SCANDALOUS più diretto più rock con ottime canzoni

    • Newman? O Overland?

    • ciao non esageriamo ! Al primo ascolto anche a me aveva un po sorpreso specialmente il suono molto scarno minimale e le chitarre ruvide quasi grunge ma la qualità dei pezzi è ottima come al solito secondo me !

    • Non ho capito il riferimento a NEWMAN ? Hai sbagliato forse recensione ?

    • Lo ascolterò

    • ciao no dai fuori genere mi sembra troppo! certo qui siamo all’opposto che so del sound pomposo e “nordico”dei Groundbraker peresempio ma io ho preferito questo sinceramente

    • con l’occasione dell uscita del nuovo Overland-Sixx torno un attimo su questo bellissimo (per me) Scandalous: innanzitutto ma avete sentito la batteria su quest album?! Ha un suono pazzesco secco asciutto come una legnata ad opera di un certo BrianTicky (Ozzy, Foreigner ..)! Overland qui è riuscito in un mezzo miracolo.. scrollarsi di dosso la “solita” melensa armoniosità un po lagnosa a volte e poi dopo i 2 Epic e Contagious ottimi lavori di AOR questa era l’unica strada possibile percorribile! Magari il nuovo SIX ,ma non credo vista la band:( fosse simile a questo !
      ps: le canzoni tutte perfettamente riuscite ognuna con la sua identità specifica, eccetto le ultime 2 più leggerine e meno curate

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 3 mesi fa

    Ricordo ancora le emozioni contrastanti provate tre anni fa ascoltando A World of Fools, il precedente album in studio dei Lionville e debutto del gruppo genovese tra le corti della ormai major del genere melodic […]

    • Disco dell’anno.

      Lo dico subito e senza tanti giri di parole assolutamente inutili.
      Non avrei mai creduto che i Lionville avrebbero dato vita ad un tale capolavoro.
      Potrei spendere milioni di commenti, ma le cose che mi hanno sorpreso maggiormente di questo album sono state l’assoluta padronanza dei propri strumenti, una capacità di scrittura giunta a livelli di maturità artistica assoluta, una personalità unica (ora Lars è il cantante dei Lionville e non più “…quello dei Work of Art…), ed infine una voglia di stupire che costituisce da sempre l’arma vincente di ogni grande artista.
      Sottolineo anche un altro grandissimo aspetto di questo album: sa tenere compagnia all’ascoltatore come solo i grandi capolavori 80s sapevano fare…

      Reaching for the Sky pezzo dell’anno.

      98/100

      • Oh Cavoli… Bontopi ha scritto esattamente quello che avrei voluto scrivere io… 😀 😀 😀 Uno dei migliori album sentiti negli ultimi anni!

      • ma…..non stai esagerando come al solito eh?….io ho sentito canzoni carine si’ ma inferiori al precedente che almeno aveva 4 pezzi davvero incisivi….ecco questo album ai primi ascolti mi pare poco incisivo perfino su i singoli….ma voglio comunque ascoltarlo meglio…vi sapro’ dire!!!!

    • Mi stendo al sole e lo ascolto ……

      • Ti seguo….con sto album sono in ritardo….certo che dopo lo sproloquio del Bon… 🙂

    • Disco che entrerà sicuramente nella top ten del 2020.
      il voto può assestarsi su un 80 per me .
      Ho apprezzato qua e la avvicinamenti ai toto come in pezzi quali “Living With The Truth ” e “Reach for the sky”. la notturna “”Into the night” se non è un capolavoro poco ci manca .
      Bella “Nothing without you” , molto nello stile dei vecchi dischi.
      promosso senza se senza ma.

    • Dunque…….mi sono preso la briga di ascoltare tutti i 4 dischi dal primo a quest’ultimo. Ho i primi 2 il terzo non lho preso perché la formula era ripetitiva e questo quarto lavoro conferma le mie impressioni. Per carità si parla di bella musica ma i capolavori stanno altrove , poi si ha la sensazione che somiglino sempre più ai work of art, alla fine ripeto , la formula è più o meno la stessa (toto style) solo il tempo dira’ quanto sarà efficace ma la mia impressione è che siano arrivati al massimo delle loro potenzialità. Cmq un piacevole ascolto , li preferisco quando sono più “muscolari ” meno nelle ballads che trovo un po’ noiose. Voto 7

    • Allora…il disco è prodotto alla grande, suonato molto ma molto bene (sempre detto che noi italiani tecnicamente non abbiamo nulla da invidiare a chicchesia), Lars è sempre Lars, non sento brani deboli…eppure…eppure qualche cosa mi manca…e quel qualcosa è il classico pezzo che spacca i culi ai passeri…certo brani come Nothing Without You e Reaching For The Sky sono brani sicuramente sopra la media ma non tali da farmi ribaltare dalla sedia…e questo secondo me è un grosso limite di questo disco…i loro primi due lavori erano forse più discontinui ma avevano quei 2/3 brani che restavano impressi in testa…oh poi magari è solo una mia fisima…

      Alla fin fine un gran bel disco ma senza quegli HIT…quei brani MASTERPIECE che me lo avrebbero fatto apprezzare sicuramente di più.

      Ah…due appunti prima di chiudere…Lars grandissimo cantante ma mi piacerebbe che ogni tanto tirasse fuori un po di più i balotas (cattivo ti voglio)…e per quel travone del Bontro…ma basta con sti paragoni con gli anni 80…BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! 🙂

    • Mah… a me invece ha abbastanza deluso purtroppo… Ci sono alcuni ottimi pezzi ma nel complesso il disco tende a risultare eccessivamente noioso. I pezzi Toto-oriented proprio non vanno, troppo mosci. Sono sonorità che non si addicono al loro stile, devono puntare su pezzi con più tiro.

    • assolutamente i lionville si confermano la più forte band italiana di aor.. per distacco rispetto a tutte le altre!nothing without you è sicuramente tra i tre pezzi più belli che abbiano mai fatto.. bella melodica carica.. ma ecco.. non parlerei di capolavoro per questo album.. i capolavori erano altri .. non scherziamo.. i primi tre pezzi sono buoni, poi dal quarto c’è un netto calo.. alcuni pezzi risultano un pò noiosini.. anchio sono d’accordo nel dire che danno il meglio se alzano il tiro, mentre le ballad tendono a essere un po soporifere..96 su 100 ovviamene non ha ragion d’essere.. direi che stare sui 70 sia ragionevole..

    • Disco mediocre. Non salvo nulla e di solito un paio di episodi riesco sempre ad estrarli dalla mediocrità.

    • Un bell’album per il genere e in quanto fatto da una grande band Italiana.
      Poi se devo essere un po critico, mi piace ma non grido al miracolo.
      La mia canzone (attualmente) preferita è: Runaway

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 5 mesi fa

    Benny Mardones, cantante e compositore rock statunitense celebre soprattutto per la canzone ‘Into the Night’ (per ben tre volte in classifica Billboard, due volte in top 20), è morto oggi nella sua abitazione di […]

    • If I could fly
      I’d pick you up
      I’d take you into the night
      And show you a love
      Like you’ve never seen, ever seen…
      Rip Benny

    • NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO….il suo album omonimo un CULT assoluto…e che voce…emozionante come poche….cazzo…un grandissimo…ciao Benny!!!

    • Che brutta notizia… R.i.p. Benny…

    • Terribile 🙁

    • RIP BENNY

    • Un uomo che alla musica ha dato classe, eleganza e tanta competenza. Credo che Benny Mardones sia un importante testimonianza ed esempio per tanti. Non ero un suo fan, lo ammetto, ma sono comunque dispiaciuto. Da oggi la musica è un po’ più povera.
      Rip Benny e grazie per tutto quello che hai dato. 

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Esco allo scoperto: da diversi mesi soffro della sindrome da foglio bianco, ovvero del blocco dello scrittore.
    Chi più segue questo nostro sito si sarà certamente accorto di quanto io ne sia diventato l […]

    • Bella recensione,
      Per quello che ho ascoltato mi sembra che in alcuni pezzi si sia tornati a un sound 80 s.
      Tornerò una volta assimilato il disco

    • Ecchecazz Iacopo potevi tenerti qualche parola come riserva, non vorrai usarle tutte solo per questa rece (ottima)!:-):-) 🙂
      Ps strano che il tuo ritorno non coincida con il solito gruppo strappona fronted:-)
      Mi stai perdendo colpi 🙂
      Cmq di solito con gli FM si va sul sicuro come per gli HS. Tornerò non appena lo avrò ascoltato.
      Intanto non sparire Iacopo…..ci servi!!!!!

    • Iacopo, ho letto solo intro e conclusione perché ancora non ho ascoltato il disco e non voglio rovinarmi la sorpresa.
      Se posso permettermi di darti un consiglio (…che non so quanto possa essere utile, visto che non ti conosco personalmente, ma solo virtualmente, e quindi non so quali siano le tue abitudini di ascolto…): cimentati con altri generi musicali.
      Non parlo di Rock o Hard Rock, o generi sostanzialmente affini a quelli che sei (presumibilmente) abituato ad ascoltare.
      Parlo di cose completamente diverse.

      Apprezzerai ancora di più quello che già ti piace, senza andare in overdose.
      Credo che il tuo non sia alcun blocco.
      Si tratta solo di semplice “sindrome dell’ascoltatore annoiato”.

      Poi ognuno di noi funziona in maniera diversa, ma vedi se il mio consiglio può aiutarti. Magari è una cazzata, o magari no… 🙂
      Noi ti aspettiamo.

    • ciao a tutti, la recensione (che votone!) però non mi ha convinto.. perlomeno per i miei gusti mi sembra troppo
      poetica specialmente l’introduzione troppo lunga e un po fuori contesto 🙂 comunque sempre buono il trackbytrack !
      Ho sentito solo i samples(1min per song), canzoni molto ariose con atmosfere da soundtrack ’80 ma anche molto varie
      tra loro (EndOfDays vi sorprenderà) però (c’è sempre un però) la tracklist penalizza secondo me l’album! Cioè ci sono
      4 ballad/powerballad in filotto nella prima metà del cd (?) Mi sembra che il vinile ha un diverso ordine dei brani vero ?

      • Col passare degli anni mi sono reso conto che la recensione è sempre qualcosa di molto soggettivo. A me, ad esempio, ha da sempre annoiato a morte il track by track, mentre ho sempre apprezzato le intro più personali o financo poetiche, laddove ve ne fossero come in questo caso.
        Si toccano inevitabilmente alcune corde di alcuni lettori, mentre altri restano del tutto indifferenti.

        Mi piace pensare che è un feeling esclusivo fra recensore e lettore.

        Poi ci sono quei recensori universalmente apprezzati, ma lì siamo nel campo della maestrìa della comunicazione, e fa poco testo.

    • BEN TORNATO IACOPO.
      PARTO DALLA COPERTINA: POLLICE IN SU.
      HO BISOGNO ANCORA DI DIVERSI ASCOLTI PRIMA DI ESPRIMERMI SULL’ALBUM NEL SUO COMPLESSO.
      ATTUALMENTE LE MIE CANZONI PREFERITE SONO IL LENTO Ghosts Of You And I E LA SUBLIME Walk Through The Fire

      • Dopo altri ascolti, ritengo che sia un buon album ma, ad oggi, non lo trovo migliore del precedente.
        La voce di Overland è eccelsa; alcune canzoni già menzionate sono di livello, ma nel complesso trovo, a gusto mio, più roboante l’ultimo Harem Scarem, seppure di un altra tipologia.
        Buono ma non ottimo.

    • Bella recensione…caro Iacopo, io mi aspetto solo di poter condividere il mio punto di vista con gli altri, la recensione non è altro che lo spunto per tutto ciò, certo che se è ben fatta è uno spunto migliore. Mi auguro di vederti presente il più possibile anche solo nei commenti, perchè di fatto (anche se ogni tanto si eccede, ma da appassionati è normale…) sono il fulcro di questo sito ed il modo per rendere questo sito, peraltro splendido, sempre più vivo.

    • album abbastanza noioso, inutile.. gli fm erano quelli di indiscreet e tough it out, punto. dopo non sono più stati gli stessi, lui poi ultimamente si è messo a fare troppo roba, di scarsissima qualità.. ripeto, album inutile.

      • Ascoltandolo, riguardo il “dopo Tough it out”, ho avuto lo stesso pensiero..parola per parola.
        Certo, i confronti con il passato sono impietosi e forse inutili, però….
        Qui la voce di Overland (molto personale e sempre al top) alza il livello, il guitar work è di prim’ordine ma…nessun pezzo che mi faccia alzare dalla sedia.
        “Walk through the fire” pezzo preferito.
        La recensione invece è ottimamente scritta: ben tornato Iacopo!

      • Faccio il polemico… secondo me se questo album Synchronized fosse uscito nel 1989 e Tough it Out fosse uscito adesso molti direbbero che Tough it Out non è a livello di Synchronized… 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, ma alcuni album che stanno uscendo negli ultimi anni a livello di songwriting (tralasciamo quindi produzione) sicuramente avrebbero avuto ben altra fortuna se usciti in un differente periodo storico… e reputo questo Synchronized degli FM uno di quelli… pezzi come Ghosts Of You And I, Broken e Walk Through The Fire sono dei piccoli gioiellini… altro problema, secondo me, è il tempo di ascolto che viene dato ad un album… forse sbaglio, ma una volta (io per primo) se si comprava un album lo si ascoltava comunque a fondo e piano piano lo si lasciava “crescere”… ora c’è un sovraffollamento di uscite e una possibilità di ascoltare volendo anche 20 album in un giorno il che se da una parte è uan cosa fenomenale dall’altra porta forse ad un ascolto molto più superficiale che rischia di farci passare inosservate molto piccole perle… parere molto personale e giusto per buttare li uno spunto di riflessione 😉

        • Questo della overdose di uscite è un punto su cui ho discusso molto su mr.it già un po’ di tempo fa.
          Mi trova d’accordo , il problema invece sta nella ns testa che ad ogni nuova uscita paragona quella del 2020 con quella del 1980 !!!!!!!
          NON HA SENSO! altri tempi altra età altri contesti , altre emozioni ; è come la sindrome dell anatroccolo, ci si affezziona al primo disco che resterà il capolavoro assoluto anche dopo 30/40 anni di carriera . Eppure la tecnologia oggi dovrebbe facilitare l’ascolto di un disco , hai i file li metti su smartphone o altri dispositivi e lo ascolti per bene dove e quando vuoi più e piu volte ma alla fine un giudizio coerente riesci a darlo, come dici tu Denis lo lasci crescere con gli ascolti. Il vero problema è che il giudizio lo devi contestualizzare al presente senza fare paragoni con un passato che non esiste più.
          Amen

          • Per quanto mi riguarda nessuna sindrome dell’anateoccolo. Non sono un nostalgico del passato per partito preso ed ascolto di tutto (vexchio e nuovo che sia). I paragoni li faccio sul gradimento personale e non al grido di “una volta si che…”.
            Faccio anvora un paragone; Kansas (gruppo che adoro) continuano a sfornare lavori belli e che continuano ad emozionarmi. L’ultimo FM, come ho risposto a Denis, è bello e ben fatto…ma emozioni poche (parlo sempre per me ovviamente).
            Poi anche io non sono più lo stesso di quando avevo 25 anni negli “eighties” e ne sono perfettamente cosciente.
            Amen

        • Be sui tempi che si danno ad ascoltare il disco mi sa che non hai tutti i torti…quando ai tempi compravo un vinile solo per guardarmi la copertina e il resto passavano i quarti d ora…poi il disco lo mettevi sul piatto e lo consumavi (se non era na ciofeca)…oggi purtroppo quella magia non c e’ piu…poi sai anche tu che su MR.it si fa a gara a chi dice per primo la sua…aaaahhhhh 🙂 🙂

        • Denis, mettiamola cosi…anche io, se avessi 25 anni come quando è uscito “Tought it Out”, avrei accolto questo lavoro diversamente ma tant’è…invecchiando si diventa esigenti e brontoloni.
          Come avrai notato scrivo poco su questo sito ma quando lo faccio, riguardo ad un nuovo lavoro, non è mai a fronte di un ascolto superficiale ma sempre dopo in ascolto completo ed approfondito. Certo, hai ragione, il rischio di bulimia da ascolto è tangibile rispetto al passato ma credo di non esserne affetto: piuttosto che ascoltare superficialmente cerco di selezionare cosa ascoltare. Con gli anni credo di aver maturato una buona capacità di selezione (almeno quello…) e non ci metto molto a capire cosa mi piace approfondire e cosa no.
          Riguardo i dischi che crescono con gli ascolti, opinione del tutto personale, appartengono ad altri generi: l’ultimoKatatonia, ad esempio, si fa apprezzare sempre di più ad ogni ascolto, ma siamo ad un diverso livello di complessità (i.m.h.o.).
          Per chiudere, Synchronized non l’ho trovato brutto, l’ho trovato un bel lavoro che mi trasmette però poche emozioni (e questo è importante) .
          Grazie per lo spunto di riflessione, sempre utile.
          Ciao

          • Io scarto tantissimi dischi per me potenzialmente interessanti durante i mesi…. semplicemente perché, in effetti, poi non lo sono.
            È l’unico modo per fare selezione.
            Infatti, come vedete, non commento tante recensioni.

          • preso ieri in negozio l’ultimo katatonia , gran bel disco come il precedente , ecco qui siamo in contesti diversi dove c’è ancora tanto da dire come nel new prog o l’heavy psych un certo metal più sofisticato diciamo , invece in ambito aor sta avvenendo la stessa cosa del power metal anni 90 , diventato ormai stucchevole e prevedibile come un disco di axel rudi pell.

        • Si, questi paragoni con i classici del passato non hanno mai avuto alcun senso.
          Siamo consapevoli della superiorità della decade: ne prendiamo atto ed andiamo avanti. Non è possibile continuare a sostenere che tutto quanto fa schifo perché “…una volta…”.

          Quanto al discorso relativo al come sia cambiato il modo di ascoltare la musica, è un dato di fatto che non ascoltiamo più come eravamo abituati a fare tanti anni fa. È un bene? È un male?
          Non lo so.
          Posso dire che personalmente, se è cambiato il mio modo di ascoltare, il tempo che dedico all’ascolto, è anche cambiata la mia sensibilità di ascoltatore: oggi sono molto più smaliziato, ho bisogno di meno tempo per capire e assimilare la musica, e con un ascolto più o meno attento (…che può variare a seconda del genere proposto…) sono in grado di dare un giudizio provvisorio prossimo al 90% di aderenza rispetto a quello che poi sarà il giudizio definitivo.
          Mi sbaglio raramente. Capita, ma molto raramente.

        • no denis non sono d’accordo.. io dedico tutto il tempo all’ascolto di ogni album.. proprio perchè amo ascoltare melodic rock, e sono sempre alla ricerca di pezzi interessanti..ma pezzi come bad luck, everytime i think of you e does it feel like love sono pezzi spettacolari, di caratura superiore, di cui non c’è minima traccia su questo nuovo album.. siamo proprio 10 a 0 .. non c’è storia..

          • mi ritrovo abbastanza d’accordo con te Leonardo. però , ricercare quelle medesime emozioni nate da determinati pezzi è alquanto pretenzioso. succede, ma solo di rado, perchè noi siamo invecchiati, perchè quei pezzi sono legati a momenti della nostra vita, perchè l’artista invecchia ed evolve (in peggio – implode – cambia).
            perchè molto è gia stato scritto e alcuni artisti provano mash up di generi o un qualcosa di nuovo.
            quindi da mio punto di vista giusto dare a though it out 90, giusto dare a synchonized 75.
            forse i 15 punti non rendono merito a TIO. ma nei 15 punti si deve considerare x forza di cose: le epoche diverse. le esperienze artistiche, la loro evoluzione o involuzione come musicisti, il loro percorso. ecc ecc.

            • si yuri capisco il tuo discorso, lo abbiamo affrontato spesso qui su melodicrock, anche prima del tuo arrivo.. dobbiamo valutare le nuove uscite a se stanti o confrontandoli con i classici? io non ho dubbi… le nuove uscite le confronto sempre con i classici, ma non è un’operazione complessa, è una cosa che mi parte proprio spontanea… esempio?io sono un grande fan dei danger danger e di ted poley… revolve può essere considerato un buon album di melodic rock, forse un capolavoro considerando quello che è uscito dal 2000 in avanti.. ma non è così perchè non regge il confronto con il primo danger danger e i suoi pezzi spariscono al cospetto di pezzi come beat the bullet o rock america..quelli erano capolavori…

              • Sì, ma Leo… è anche fisiologico, credimi.

                Quanto credi che duri una band? Lo spazio di 4 o 5 album al massimo, se proprio va bene.
                I Bon Jovi quanto sono durati? Fino a Keep The Faith? These Days?
                I Metallica dopo il Black Album sono finiti.
                I Pink Floyd con The Final Cut erano alla frutta. Perfino i Led Zeppelin dopo Precence furono palesemente in affanno.
                La (vera) vita creativa di un artista è estremamente limitata. Il resto è solo grande capacità di sapersi riciclare con intelligenza.

                Gli FM sono morti da tanto tempo. Ma questi ultimi album sono stati grandiosi, secondo me. Non ho ascoltato ancora questo nuovo album, ma sono certo che sarà di alto livello.

                • ah sono d’accordissimo con te, certamente 4/5 album se proprio va bene.. gli europe fino a prisoners in paradise, i def leppard fino a retro active, i bon jovi fino a these days.. ma quel periodo di vena creativa per me resta un riferimento totale e assoluto, con il quale confronto tutto quello che esce successivamente.. questo non esclude il fatto che possa apprezzare anche lavori usciti dopo la vena creativa ..ho fatto l’esempio di revolve dei dd,o euphoria dei def leppard uscito nel 99 ..ovviamente perchè erano nel solco tracciato dal loro periodo d’oro..

                • in linea con quanto ha scritto Bontropi.

              • Sono per la storicizzazione del disco e della sua valutazione, che cmq col passare degli ascolti può cambiare.
                Concordo con te su tutta la linea.
                In una scala da 1 a 100 xsonalmente cerco di creare quel divario per far capire dal mio punto di vista un disco di prima fascia da uno di seconda e così via.
                Stavo pensando ai dischi degli ultimi 20 anni che superano i 90 nella mia classifica
                -pride of lions – st
                -sunstorm–st
                -blanc faces – st
                -hardcore superstar – st
                -heat, dei primi 3 ci butto dentro address the nation, Di poco.
                – gotthard – lipservice e il live made in
                -journey – revelation
                E pochi altri, da definire “capolavoro”.
                Ora ho il cervello fuso, i dischi sopra elencati, meritano di stare sopra il 90.
                Se gli wasp fossero nati nel 2000, un dominator ce l Avrei buttato dentro

          • ciao, secondo me esageri un po, considero Synchronized un album un po discontinuo ma ci sono canzoni super anche meglio di ToughItOut come BROKEN, CHANGE4BETTER, SUPERSTAR !

      • Guarda direi di no perchè per me i veri FM (mia opinione ovviamente) erano quelli di APHRODISIAC pensa un po ! 🙂

    • Madò 96 è tantissimo…da sentire assolutamente

      • Sicuramente è tanto ma tra 96 e l’inutilità descritta da Leonardo direi che siamo in mezzo quindi 7 secondo me, anche se in giro si va dall 8 in poi.

      • Io personalmente sono rimasto basito dalle ritmatissime Synchronized e Broken: ogni qualvolta si esca dallo scema cliché dei giri melodici standard mi esalto. Poi Synchronized ha davvero un mood anni 80 pazzesco. A parere mio se il voto non è 96, sarà al massimo 95! Mi è piaciuto tantissimo, belli i lenti e belli i pezzi più AOR standard (Superstar, Change For The Better). Loro sono musicalmente dei titani e se paragonati ad altri titani preferisco comunque questo all’ultimo degli Harem Scarem. Attualmente me lo tengo tra i top dell’anno (in un anno comunque che adesso su due piedi facendo mente locale è rimasto un pò spento, mi vengono in mente solo gli H.e.a.t. dove comunque l’album mi ha già stufato).

        • Allora non è stata solo una mia sensazione…
          A tratti questo disco ha delle atmosfere 80s pazzesche.
          E Broken e Synchronized sono sicuramente i miei pezzi preferiti.
          Senza dubbio sarà uno degli highlight di questo 2020.
          E secondo me sarà ricordato anche negli anni a venire…

    • Ciao Iacopo. Io fra due giorni ‘’festeggio’’ un anno dalla mia ultima recensione, dopo 20 passati a scriverne migliaia, spesso a ritmi vertiginosi. Dopo quella ho pensato: “OK, appena mi sentirò ispirato ne scriverò un’altra”, ed eccomi qua un anno dopo a non aver più concluso un cacchio. Ho spesso pensato di chiedere a Denis di rimuovermi dalla redazione, ma finora non ne ho trovato il coraggio, anche se in cuor mio so che probabilmente non scriverò più. Per me il vero problema è la mano, la tendinite che da qualche anno mi ‘tiene compagnia’ giorno e notte, 24/7, e a cui ormai mi sono quasi abituato. Non scrivo per diletto per risparmiarmi un po’ la mano che mi serve per il lavoro, per giornate come questa che a mezzanotte e mezza sono ancora al PC dalla mattina. Ma ti capisco: al di là dei problemi fisici degli ultimi tempi, in questi anni i momenti di blocco sono venuti anche a me. Non sono mai durati molto, comunque, per cui ti auguro di ritrovare in fretta l’ispirazione come accadeva sempre a me. Quella sì che è fondamentale, senza non c’è verso di scrivere qualcosa di buono e, soprattutto, genuino. Un abbraccio!

    • Seeee lo so io caro Jacopo qual e’ il motivo che ti ha tenuto impegnato tutto questo tempo… aaaahhhhhh 🙂

    • Personalmente trovo sempre un certo gaudio nell ascoltare un album degli FM ma questo non vuol dire che un album dev essere esente da critiche.
      Secondo me il problema di questo Synchronized e’ arrivare fino in fondo…sara per l eccessiva lunghezza o perche sul finale ci sono i pezzi che meno mi hanno preso…non so…manca poi quel brano da urlo che dagli FM sempre mi aspetto.
      In definitiva un disco che mi e’ piaciuto ma che sto “sforbicando” di almeno 3 pezzi per renderlo piu appetibile.

      PS ma basta con sti paragoni con Tought it Out…sono passati 31 anni…azzoooooo

      • Bravissimo, concordo con te.. qui il problema non sono certo gli FM che sono sempre al top.. Ma la scaletta dell’album !

        • Diciamo caro Rokest che ho iniziato a tagliare dalla mia play list Hell Or High Water E Angels Cried e l ascolto ne ha giovato non poco..ma tra poco taglio anche Best Of Times e Ready for me e l album diventa un capolavoro 🙂

          PS “BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così”…qui ti dovrei insultare ma mi trattengo… 🙂

          • Abbiamo gli stessi gusti allora.. HellOrHighWater, BestOfTimes(aaarrgh) andavano accomodate fuori così l’album guadagnava in fluidità e compattezza

    • Non riesco ad andare oltre a 75.
      È un bel disco e la voce di Overland è wow, ma come detto da alcuni manca il pezzo che trascina davvero il disco.
      Gli preferisco il progetto Groundbreaker come disco, più 80’s, più diretto, più aor. Più x me.
      Ciò non toglie che pezzi come synchronized, ghost of you and I, walk through the fire, best of times siano molto ben riusciti e riportino la mente ai tempi di Though it Out

      • Anche tu con “BestOfTimes?” Ma davvero vi è piaciuto questo pezzo ? Io lo avrei lasciato addirittura fuori dal cd

    • Sarò breve: adesso che ho ascoltato il disco, posso dire che in tutta onestà non ho la minima idea di cosa stiate discutendo.

      L’album è fenomenale. Le canzoni sono splendide e cariche di pathos: ci sono gruppi che costruirebbero la loro intera carriera su pezzi come Broken, Pray e Walk Through The Fire.
      Ready for me è un assalto sonoro.
      Inoltre il disco è pervaso da continui richiami a quelle sonorità degli esordi di cui tanto si discute.
      Overland canta in un modo che non si può neanche dire. Un fuoriclasse d’altri tempi.
      Produzione stellare.

      Ma di cosa stiamo parlando?

      96/100

      • Credo che la discussione, dopo lo spunto di Denis, si sia spostata su aspetti di carattere generale più che sull’album in se.
        Per quanto mi riguarda ripeto e riassumo: album bello, cantato alla grande ma che mi trasmette poche emozioni. Ma probabilmente sono io il problema: non riesco più ad emozionarmi come un tempo, almeno in questo genere musicale.
        Sorry….

        • Ma sì, Fulvio… 🙂 ….era solo un modo per dire che l’album per me è una bomba atomica.
          Ci sta che possa non convincere appieno…anche se non capisco come! 🙂

          Ora sto riascoltando Heroes and Villains….
          No, dai, ma davvero come possiamo lamentarci degli FM?

          Band di fuoriclasse assoluti.

    • HO dato un paio di ascolti in totale relax e concentrazione in cuffia (tanto per sfatare dubbi) , molto brevemente :
      1- solito bel lavoro (difficilmente gli FM deludono.
      2- brani e scaletta un pò troppo lunga , avrei sfoltito di una quindicina abbondante di minuti. 40/45 min sarebbe stato ideale.
      3- Si alternano pezzi gradevoli (di mestiere) a pezzi veramente degni della loro storia passata , su tutti “Walk Through The Fire” (ma quante canzoni con questo titolo ultimamente) che richiama i Mr. Mister di broken wings e il sigillo finale “Ready For Me”. Ne usciranno altri tre o quattro sicuramente col proseguire degli ascolti.
      4- Ormai è chiaro che un pò tutti i gruppi nei loro dischi azzeccano 3, 4 max 5 canzoni memorabili ed il resto serve da filler per raggiungere il minutaggio richiesto oggigiorno ed anche questo ultimo lavoro degli FM è tra questi.
      5- voto 7.5

      • Mah invece penso che per la prima volta qui ci sia davvero qualche “filler”/riempitivo.. cosa che gli FM in passato non facevano mai

    • Finalmente mi è arrivato il cd (con bollino SIAE..aarrggh! Ma non dovevano chiuderla?!) e mi permetto alcune considerazioni + un piccolo trackbytrack :))
      -Sento parlare di paragoni “impossibili” con ToughItOut, DangerDanger, etc ma ricordiamoci che il periodo d’oro HairMetal è
      finito da un pezzo (Fuck Viacom / MTV !)
      -Gli FM non devono più dimostrare nulla, con canzoni super come WHO’LLSTOPTHERAIN, DIGGINGUPTHEDIRT, BROKEN, GOLDENYEARS che non
      hanno nulla da invidiare ai “vecchi tempi”.. Semplicemente ora sono più maturi e sentono l’esigenza di variare un po il loro stile magari verso un pop-rock di classe ma più “rilassato” (vedi SUPERSTAR dal nuovo album)
      -Più che SYNCHRONIZED io direi TWO-FACED ! Si perchè questo nuovo album sembra oscillare come un pendolo, per tutta la sua durata, da un ammaliante e superlativo sound ’80 (CHANGE4BETTER, WALKTHRUFIRE) ad un pop-rock westcoast un po troppo generico (HELLORHIGHWATER, e BESTOFTIMES che io avrei addirittura omesso)
      -La produzione, gli arrangiamenti, la tecnica (ENDOFDAYS) di questo SYNCHRONIZED non si discutono: è l’album più professionale e “mainstream” che hanno mai fatto secondo me !
      -La voce di Mr.Overland è riuscita a sorprendermi in diversi momenti.. Non pensavo che l’avrei mai detto per un album FM ..ma urla fin troppo !:))
      -Note finali: se devo fare un appunto è senz’altro la scaletta dei brani che trovo un po sbilanciata e arbitraria, cioè le canzoni migliori formano un blocco unico centrale penalizzando sicuramente la parte finale dell’album.. Infatti se provate a giocare un po con l’ordine dei brani il risultato sarebbe un ascolto più scorrevole e godibile.
      Il mio album preferito fino adesso resta ATOMICGENERATION ..Ma chissà più avanti chi può dirlo?

      TrackByTrack
      SYNCHRONIZED: FM al 100% e ci sono pure i fiati !
      SUPERSTAR: American dream !
      BESTOFTIMES: ..ahia! questa proprio non l’ho capita
      GHOSTS: ballad magnetica sublime da applausi
      BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così
      CHANGE4BETTER: back to ’80s ! Trascinante
      ENDOFDAYS: ..Coraggiosa e moderna!
      PRAY: la parte più bella è il pre-chorus ! Trattenuta
      WALKTHROUGHFIRE: 80’s synth+Dokken.. Un capolavoro ?
      HELLORHIGHWATER: la materia preferita dagli FM.. Ma non convince
      ANGELSCRIED: già presente su TheLadder-FutureMiracles.. Rispolverata e migliorata
      READY4ME: ..chiusura col botto? ..diciamo più una bottarella 🙂

      • Grande disamina! in linea con te con le descrizioni, soprattutto riguardanti a:
        Walk through the fire, Ghost & Broken

        • grazie..ma non pensi anche tu che con un paio di brani in meno (Hell e BestOfTimes) l’album ne avrebbe guadagnato ? Così com’è l’ascolto è troppo dispersivo con continui cambi di atmosfera e con i brani migliori tutti concentrati al centro del cd

    • Ok non è aor, allora cosa è? Se non va bene su questo sito lo mettiamo nel grind core???? Troppe pippe mentali, troppo etichettare tutto non fa bene alla musica.

      • A parte il fatto che poi non ho mai capito la necessità di ancorarsi a tutti i costi a delle categorie di genere.
        Mah.

        Gli FM secondo me oggi fanno Pop dance.

        • Non sono certo io che etichetto i generi , ma i gruppi che non dovrebbero stare su queste pagine sono altri non certo gli FM, poi tutto diventa solo una sterile discussione senza sbocchi.
          Sempre di rock melodico si tratta con dentro tutte le sfumature che il genere racchiude. Fine della storia.

    • Cmq ho eliminato 3 pezzi e il disco scorre che e’ un piacere.. e convince…anche se non riesce a superare gli Harem Scarem…quest anno non mi posso lamentare…Night Flight Orchestra, Harem Scarem, Fm, Captain Black Beard, Heat e One Desire…e siamo ancora a maggio…bene cosi…

      PS nessuno ha nominato tra i brani preferiti degli FM Superstar…pezzo ruffiano ma che funziona alla grande…

    • My top 2020

    • si in parte hai ragione.. Gli FM hanno perso un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale”), poi il nuovo chitarrista che certamente non ha la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂

    • Dunque, ho sentito meglio l’album e.. confermo quasi tutto:-produzione e tecnica strumentale un passo avanti rispetto a AtomicGeneration, piccolo ma perbacco quello era già un grandissimo album! -questo Synchronized contiene 6/7 canzoni di un livello clamoroso , almeno per me, ma ahimè anche un paio sottotono che sembrano provenire da altre session .. inoltre la scaletta dell’album non scorre bene come avrebbe potuto.Avviso ai rokettari: questo è un album all’insegna della classe, della ricerca dell’armonia perfetta (le trame quasi Beatles-esque in Superstar per esempio) e di conseguenza viene messo un po da parte l’impatto diretto dell’hardrock (alla Aphrodisiac per capirci:)Chiariamo, Synchronized è un altro album straordinario, neppure concepibile per la maggior parte delle band in circolazione, però gli FM rischiano di perdere un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale” e rilassato), poi magari il nuovo chitarrista, preparatissimo e bravissimo ma che certamente non può garantire la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂

    • Ciao, lo so sto scrivendo troppo su questo Synchronized , ma bisogna riconoscere che non è il “solito” album FM come molti siti invece hanno scritto ! E’ un album controverso, coraggioso, mutaforma e il mio pensiero finale è: <Synchronized è un album straordinario con 2 brani di troppo non all’altezza(delle altre si intende), con una componente “hard” ridotta e quindi da questo punto di vista un po innocuo/inoffensivo>ps: per gioco ho provato ad immaginare una scaletta differente..EndOfDaysGhostOfUAndIPrayHellOrHighWaterWalkThroughFireChange4BetterSuperstarBrokenSynchronizedReady4MeAngelsCried..? BestOfTimes non so proprio dove piazzarla.. sorry 🙁 magari come hidden track?)Non riesco a farmene una ragione.. con questa scaletta il risultato sarebbe stato mooolto più piacevole e scorrevoleCosa ne pennsate? Qualcuno scriva alla Frontiers.. sono disposto a ricomprarmi il cd con questa scaletta :))

    • Ciao a tutti, ormai (dopo averlo consumato in autoradio:) posso dare il mio modesto giudizio definitivo trackbytrack su codesto “FM-Synchronized”, spero che la lettura vi piaccia 🙂

      Synchronized 10
      Superstar 10
      BestOfTimes 4
      GhostsOfU&I 10
      Broken 10
      Change4Better 10
      EndOfDays 10
      Pray 10
      WalkThruFire 10
      HellHighWater 7
      AngelsCried 8
      Ready4Me 9

      VotoFinale (media matematica) 9
      Voto alla tracklist (è soggetivo lo so ma io l’avrei fatta diversa) 5

      note conclusive: alcune canzoni forse non sarebbero da 10 ma la perizia tecnica e la cura negli arrangiamenti
      compensano la cosa.. quindi salvo alcuni difetti veniali sopracitati si evince chiaramente che siamo al cospetto
      di un album SUPER !

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