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Lorenzo Pietra

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 6 mesi fa

    Puntualissimi ecco ritornare i Last Autumn’s Dream con il loro quattordicesimo studio album Fourteen. Come ogni anno dal 2003 ad oggi Erlandsson e soci sfornano un album AoR riempito di tanta melodia e buoni riff […]

    • Io sono del partito che non li ama!
      In generale non mi sono mai piaciuti e di recente, tranne qualche rara canzone, non riesco + a digerirli.
      Il quattordicesimo capitolo della loro veloce ma intensa carriera si è interrotto all’ascolto della settima traccia. Deludente o Flop? Mah

    • completamente d’accordo con la recensione: 65

    • Due caffè, il conto e togliamo il disturbo… ormai siamo un passo dopo la frutta… troppi album in troppo poco tempo… 60 e niente più…

    • (per me) sempre stati del tutto insignificanti..

    • Io invece li ho apprezzati spesso, per me hanno fato dei bellissimi lavori, ma ora basta…l’album di cover non l’ho preso in considerazione, ho ascoltato questo ed è di una pochezza disarmante, sembra fatto per dovere…spompo, senza spunti interessanti e con un suono scarso. Senza Malecek alla chitarra hanno perso tantissimo, anche se in effetti lui non scriveva un tubo..
      Adesso vado a riascoltarmi il primo lavoro che per me è strepitoso!!!

    • insignificanti????…ma se hanno centrato 10 album in 11 anni….ma stai scherzando Ardemagni?…hanno saputo riinventare il sound degli europe/fair warning con un taglio piu’ modern …e che pezzi hanno scritto!!!!….dopo la dipartita di andy malecek e la morte di marcel jacob hanno subito un duro colpo, le canzoni hanno perso molto, ma comunque level eleven e’ un signor album….mentre paintings e questo fourteen magari sono un po sotto tono…eh oh capita!…speriamo che dosino meglio le cartucce in futuro!!!….ah…giulio…io sono del partito che li ama– 🙂

      • Andy non mi stuzzicare che sennò oltre che INSIGNIFICANTI dico pure INUTILI..
        😀 😀 😀

      • come dischi ho gradito parecchio
        -)LAD
        -)Saturn Skyline
        -)Hunting Shadows
        -)A touch of heaven
        e soprattutto YES, dal taglio malinconico…che mi è rimasto molto ben impresso
        + pezzi presi qua e la.
        inutili assolutamente no ! eccessivi e ora un pò stanchi si

      • Io amo ISSA e Martina Edoff…..:-))) scherzi a parte, Capitano o qualcun altro che scrive commenti, c’è qualcuno che sara’ presente al Frontriers? Magari si crea l’occasione di conoscerci.

    • ardemagni….stanchi???….ma dai ohhhh…ma non diciamo pirlate….stanchi sono i nomi grossi….guns…acdc…leppard…and many more che fanno album penosi ogni dieci anni solo per far cassa…ti posso dar ragione che gli ultimi due siano sottotono ma i primi 10 a parte forse II che pativa della forzata ripartenza dopo l’abbandono degli ex europe sono dei capolavori di scandi AOR modernizzato!!!!…yuri…sono pienamente daccordo con te…metterei anche il bellissimo winter in paradise!!!….veramente super band…e poi la spettacolare voce di erlansson che riesce a coniugare i toni alti con il raspy in basso…veramente uno dei migliori cantanti degli ultimi 20 anni!!!!

      • i nomi grossi sono BOLLITI…questi (per ora) sono solo STANCHI..

      • diciamo che è fisiologico , quando uno come erlandsson scrive per mille progetti a breve distantaza di tempo di uscite l’una dall’altra, l’ispirazione viene a mancare.
        loro cmq sono tra i coadiuvatori della “rinascita” dell’aor, in un certo senso…quando uscirono col debutto nel 2003 con i POL, dei loro dischi se ne parlò parecchio e bene. giustamente

    • Li vogliamo in Italia Cazzo e devono suonare tutta la discografia….e tu Marco vieni con noi ah ah ah ah

    • prendi il miglior brano di ogni singolo disco di questi qua ed hai un signor album di 14 pezzi molto molto fighi. valuta tutta la discografia nel complesso ed è decisamente noiosa

    • Molto ma molto di piu’ rocker….ascolta bene gli album per intero!!!! Mark….magari….io li ho gia’ visti in germania quando cera ancora il mitico marcel jacob al basso e andy alla chitarra…..in piu’ erlandsson suonava anche le tastiere a tracolla…..che spettacolo….ci hanno fatto pure il live album da quella esibizione!!!…grande grande band…soprattutto dal vivo!!!!!!

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa

    Secondo studio album per gli inglesi Blood Red Saints, che dopo il debutto Speedway (qui la recensione) datato 2015 sotto Frontiers Records, tornano in questo inizio 2018 con il nuovo Love Hate Conspiracies ma con […]

    • Adoro le due ballate dove la voce calda di Pete è sublime. Mi piace anche il singolo “Wake up”.
      Per il resto confermo quanto ha scritto Lorenzo nelle conclusioni.

    • Belle le due ballate, per il resto mi sembra un passo indietro rispetto al debutto

    • rispetto e stima per questa band….con una piccola preferenza..x il debutto…da avere<<<<<

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Il nome Moritz dirà molto agli appassionati di AoR; la band inglese infatti è nata nel 1986 ed è fautrice di un album d’esordio City Street (1986) di altissimo livello con ottime vendite e grande riscontro del pu […]

    • Debbo dire che ho ascoltato questa nuova fatica dei MORITZ con deciso interesse trovandolo un disco ben suonato e con qualche canzone che mi riporta al pomp di fine anni 70-primi anni 80 (bellissima in tal senso One More Beautiful Day) grazie anche al buon lavoro alle tastiere di Ian Edwards.
      Bentornati Moritz!!!!!!

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa

    Il nuovo album dei TEN, intitolato Gothica, prosegue la lunga e troppo sottovalutata carriera di questo gruppo inglese, creatura di Gary Hughes. Il lavoro segue il buon Isla de Muerta del 2015 proseguendo il […]

    • Non mi piace , non mi aspetto certo rivoluzioni ma sono proprio le canzoni che non mi dicono nulla ho fatto fatica a concludere l’ascolto 70 mio voto.

    • Io salto anche questo.
      So che mi farei una dormita, quindi passo…

    • Ed invece io in parte concordo con il buon Lorenzo…questo nuovo album a nome Gothica scorre abbastanza bene ed un paio di pezzi (Travellers e Paragon) mi riportano alla mente i migliori Ten…e poi quando il nostro Gary intona DRACOLA mi fa morire…aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

      PS x Mark…capisco che la Denisazzione si sta espandendo sempre più ma per un disco dove le canzoni non ti dicono nulla e dove hai faticato a concludere l ascolto un 7 mi sembra tanta roba…anche tu andavi a scuola dalle suore Orsoline????? AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

      • Ah ah ah è un voto d’affetto che ho per questa band che ho visto anche dal vivo anni fa al Babilonia a Biella con bob Catley……e furono fantastici ……tanto lo so che al Frontiers festival sarai il primo sottopalco a urlare la luna draaaacuuuulllla…..arrrrrrgghhhh

      • haaaa… le care vecchie Suore Orsoline!

        • Ultimamente caro Densi ti vedo un po assente dal sito…assente ingiustificato…ma sto progetto di inserire il voto dei vari recensori nelle singole recensioni?????

    • Io sostengo che i Ten non abbiano mai sbagliato un album….certo i primi sono irraggiungibili, ma anche se hanno avuto alti e bassi legati ai cambi di formazione e anche se hanno fatto qualche scelta discutibile a livello di produzione si sono sempre guadagnati la pagnotta. Gary Hughes poi sui lenti è strepitoso…

    • A me piace parecchio, in quanto in perfetta linea con le sfumature fantasy, che contraddistinguono i Ten. Non hanno deluso le mie aspettative, perché pur sperimentando non perdono il loro inconfondibile stile. Il mio voto è 95.

    • Io nel leggere commenti come quelli che hanno preceduto il mio, mi rendo conto come mi senta sempre più lontano dalla dimensione musicale della maggioranza della platea Aor attuale.
      95 a questa patacca (l’ennesima dei Ten) è per me fuori da ogni logica.
      Tutto al più io gli avrei dato 55…

      Mah.

    • finalmente i dischi dei Ten stanno iniziando a suonare bene, correggendo quell’ enorme punto debole della prima decade della band: PRODUZIONE ASSOLUTAMENTE RIDICOLA (i dischi suonano veramente veramente male manco fossero amateurs…) peccato che però ora manchino le songs..per carità pezzi brutti non ne hanno praticamente mai fatti ma siamo ANNI LUCE da perle del calibro di STAY WITH ME, WONDERLAND, WE RULE THE NIGHT, GIVE IN THIS TME,LOVE BECAME THE LAW, WHAT ABOUT ME ecc ecc

    • Rocker hai fatto centro……io al posto di gary avrei fatto un’opera di remasters del vecchio catalogo…..95 è esagerato sinceramente ma anche 55 …..gli diamo un bel 70 che é il voto che meriterebbero la maggior parte delle uscite odierne…..

      • Mah, Mark…io non so davvero da dove lo tiriate fuori un 70 per questo lavoro.
        Attenzione, caro, non me la sto prendendo con te lasciandoti intendere che fai valutazioni sballate…è che proprio mi rendo conto di come siano distanti i miei parametri di valutazione dal resto degli ascoltatori abituali non solo del Melodic Rock, quanto proprio della Musica Rock contemporanea più in generale.
        Ti faccio un esempio: quando è uscito il nuovo album degli Iron Maiden, Book Of Souls, è stato acclamato dai più come un disco quasi di livello superiore…
        Forse sarò stato uno dei pochi fessi a dire quanto fosse insulso e sconclusionato…
        Eppure oggi leggo quasi ovunque che in pochissimi hanno gradito l’ultimo lavoro degli Iron Maiden.

        La mia domanda è: perchè in prossimità di una nuova uscita siete tutti colti da buonismo improvviso? Salvo poi magari ravvedervi a distanza di qualche anno…

        Per carità, anche io mi sono ricreduto alle volte verso l’alto…ma la tendenza è sempre più spesso di operare rivalutazioni postume inevitabilmente verso il basso.

        Questo disco dei Ten suonerà anche bene, ma ha dei pezzi insignificanti, quando non sono noiosi e squallidamente anonimi.
        Mi chiedo, come fate a dare 70?!

        Per un disco che non si ha più voglia di ascoltare dopo tre ascolti, non puoi che dare un punteggio che esprima la sua mediocrità.
        Non lo so, ma Mark, ti chiedo: tu hai la forza di riascoltare Dacula la luna?!

        Boh, non ci capisco più nulla, ragazzi.

        • allora prima di tutto sarebbe bello farsi una chiaccherata anche su skype caro Bontropi , è più comodo che scrivere eh eh ……………..sarò conciso….
          1- circa i voti su ogni novità musicale ti do ragione ormai non si stronca più nessuno e se anche qui stiamo diventando “politically correct” la cosa non mi piace.
          2- 70/80/90/ sono solo numeri , io penso che su tutte le novità hard rock aor il livello si assesti su voti che vanno dal 6/6.5/7 che si raggiungono con tanto mestiere ormai……
          non di più (forse gli eclipse e pochissimi altri vanno più su)
          3- un’ottima produzione dei suoni può alzare il voto cosi come l’aspetto emotivo che è strettamente soggettivo.

          p.s. caso Maiden , io è da seven son of che reputo la loro carriera finita……il resto del catalogo compreso the book l’ho ascoltato tutto e non è che abbia voglia di risentirlo, è solo curiosità, cosi come dracula la luna ………NU SE PO’ SENTI’
          la sigla di ken il guerriero è più epica…….

        • A me sinceramente gli album dei TEN fanno l’effetto esattamente contrario… partono in sordina e poi piano piano me ne innamoro… per fortuna non siamo tutti uguali… 😉

          • ….E CI MANCHEREBBBE……………EMBE’!!!!??????………….tu pesi 60kg io 93……………..arrrrgh earghghghghgh
            …….cmq non è questo il caso ma a volte è capitato anche a me come per l’album Roth/Brock

        • Io ho la voglia di riascoltare DRACOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA…ed è un pezzo che mi diverte assai…e come ho già scritto alcuni pezzi sono più che buoni (Travellers e Paragon)…ma poi caro Bontropi tu ultimamente proprio non dovresti parlare visto che stai incensando allo spasmo gruppi normalissimi che a dargli 6 come voto è dargli assai…la verità è che dobbiamo convivere con quello che passa il convento visto che poi la voglia di ricercare chicche dei bei tempi che furono lascia il tempo che trova e per molti è troppo faticoso o addirittura fuori moda…e allora godiamoci quello che abbiamo e che ognuno si ascolti quel che vuole…DRACOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    • Attenzione che non concordo assolutamente sul 95…io nella mia personale collezione metto pochi album sopra i 90 e sicuramente questo (anche se non l’ho ancora sentito tutto) non si avvicina minimamente a tali numeri, la mia riflessione è solo legata al mio indice di gradimento degli album dei Ten che è di massima sempre almeno vicino al buono.

    • Mi conforta la risposta dell’amico Mark (…prima o poi parleremo di musica per almeno due ore davanti ad una birra, ahahahah 🙂 ), e posso dire che, messa in questi termini, il 70 può magari trovare il suo perchè.
      Così come dice bene anche Denis…non siamo tutti uguali.

      Però ragazzi, non so cosa dirvi…The Robe, Babylon, Spellbound, The Name Of The Rose erano album di altra caratura.
      E se ad essi avrei dato mediamente, senza esitazione, tra l’85 ed il 90, a quest’affare non potrei dare che una abbondante mediocrità.
      Stiamo parlando di un disco che secondo me non solo è privo di pezzi memorabili, ma anche deficitario di pezzi solo “piacevoli” che invitano al riascolto.

      P.s.: Concordo con te, Mark, per quanto riguarda i Maiden. Ma per qualche episodio del nuovo corso, loro sono riusciti in quello che i Ten non sono mai riusciti: piazzare qualche grande pezzo qui e lì. Lasciamo stare Fear Of The Dark o Afraid To Shoot Strangers (nel 92 furono le uniche due zampate vincenti su un disco complessivamente trascurabile…), ma pensiamo a The Sign Of The Cross, Ghost Of Navigator, No More Lies…
      L’ultimo ed il penultimo album invece sono stati a mio parere pessimi.

      P.p.s.: Mimmo non è più lo stesso dopo i selfie con Tave!!! 😀

    • Per me 5 pezzi molto buoni (Travellers, In my dreams, Paragon, The grail e Into darkness), 3 buoni (La luna Dra-cu-la, A man for all seasons e The wild king of winter) e due bruttini (Jekyll and Hide e welcome to the freakshow). Direi quindi che si mantiene sul livello degli ultimi album senza far gridare al miracolo, mio voto attuale 75.

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Il nome Warrant porta alla mente uno dei migliori gruppi glam/hair metal degli anni’80 con grandi successi alle spalle culminati dal superbo Cherry Pie datato 1990. I primi rumors di reunion coincidono però con […]

    • Disco che mi ha lasciato indifferente
      Questi hanno azzeccato solo cherry pie inutile girarci intorno.

      • Sugli Warrant moderni sono d’accordo.
        Sugli Warrant che furono, o meglio sul genio di Jani Lane, per niente (a meno che per Cherry Pie tu intenda l’album e non il pezzo).

        • L’album…..

          • Dai non puoi scartare in toto DRSFR e Dog Eat Dog!

            • No Giorgio non li scarto infatti li ho tutti e due e soprattutto dog all’epoca lo apprezzai perché non era cherry pie pt 2 ….solo che era dura battere quel disco che è entrato sottopelle come appetite for dei guns…poi sinceramente dopo non mi hanno detto più niente compreso quest’ ultimo ….non sembrano nemmeno loro.

            • Aggiungo che Mason infatti porta il tutto molto vicino ai Lynch mob .

              • Ti do assolutamente ragione, sia su Mason che sul sound dei nuovi Warrant. Questo lo devo sentire (salvo le anteprime), Rockaholic qualche giro glie l’ho dato, il problema è che non sono più i Warrant, e non tanto per il povero Jani, ma perché suonano proprio diverso (il che fa capire chi fosse il cardine del gruppo).

    • Spero non si offenda qualcuno, ma questi Warrant non sono Warrant: l’album non mi piace!
      Evito di dare ulteriori commenti ma il mio voto è nettamente inferiore a quello recensito.

      • Solo gli idioti si offendono Giulio….eh eh il disco l’ho ascoltato due volte ,Ci sono alcuni pezzi con un bel tiro ed altrettanti che sanno di riempitivo….rock Candy e u in my Life.. ..pessime per esempio sul resto mi sono già espresso, dico solo che a volte il solo mestiere non paga e cmq il disco si ascolta ma credo che tra due settimane verrà dimenticato.

    • Via, ragazzi…
      I Warrant se ne sono andati molti anni fa.

      Questi Warrant sono un pò come i Gotthard senza Steve Lee: non sono più la band di cui portano il nome.
      Detto questo, il disco si può ascoltare…a patto di non pretendere i i veri Warrant. E’ chiaro.

    • Mi sono bastati i singoli. Non ho voglia di ascoltare altro di questo disco!

    • i brani scritti da Jani Lane sono scolpiti sul sunset boulevard…Jani Lane rappresentava il 90% del songwriting della band!!!….non c’e’ pezza….dal primo al quarto album sono tutti capolavori…da li’ in avanti solo qualche grande pezzo qua e la’…i Warrant erano quelli…..questi hanno la stessa band ma non sanno scrivere i pezzi….anche questo nuovo come rockaolic suona troppo distante dal nome warrant….avrebbero potuto sicuramente chiamarsi in altro modo!…l’album a mio parere gira su lidi confusionari e privi di qualsivoglia pezzo originale scopiazzando qua e la’ dal southern d’annata al rock’n’roll americano quasi rockabilly…dallo street al pop rock melenso….ma…la pproduzione su Mason poi e’ alquanto scandalosa facendo affiorare anche qualche stecca bella e buona…ahhhh…questa e’ robaccia a stelle e striscie sul sunset glorioso che fu!!!

    • sinceramente non mi hanno fatto mai impazzire nemmeno nell’epoca d’oro, a parte qualche pezzo qua e là nei primi tre dischi,figuriamoci adesso!!..non perdo neanche tempo ad ascoltarlo.

    • Sono d’accordo un pò con tutti quanti se si fossero chiamati in modo diverso forse il disco sarebbe stato da valutare in maniera totalmente diversa….

    • Capisco che la gente sia prevenuta. Sono d’accordo che in questo album siano assenti gli elementi che hanno reso grandi i Warrant che furono dei primi tre dischi. Tutto giusto ma questo rimane uno dei migliori dischi Hard Rock uscito nel 2017! Grande Mason!!!

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 7 mesi fa

    Per capire la nascita di questo lavoro dobbiamo tornare nei primi mesi del 2016, quando Tony Mitchell (Kiss Of The Gyspy/Kingdom of Deadmen) ha iniziato a scrivere quello che doveva essere il suo 5^ album solista […]

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 8 mesi fa

    Quanto sarebbe difficile pensare ai Great White senza Jack Russell? Proprio grazie a lui, alla sua vena e voce dedite al rock n roll abbiamo in mano questa nuova uscita sotto il monicker Jack Russell’s Great […]

    • Mi aspettavo pochissimo da questo lavoro, invece si è rivelato un album godibile che scorre via con piacere e si lascia ben ascoltare… buona anche la prova di Russell alla voce a mio parere… 80

    • Disco che merita la sufficienza piena 6,5 direi, parte bene , qualche lieve flessione ma c’è da dire che si ascolta volentieri, 8 va alla produzione con suoni veramente belli e 8 a jack russel che se la canta ancora, non ci spenderò i miei soldi anche perchè due gg fà ho preso “once bitten” twice shy” e “hooked” in vinile e tanto mi basta.
      Aggiungo che preferisco questi great white di jack russel piuttosto che quelli di elation!!!!!

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 9 mesi fa

    Festeggiare i 25 anni di carriera con un nuovo disco non poteva essere regalo migliore per i Gotthard e i suoi fan. Questo nuovo dodicesimo lavoro intitolato Silver ha il pregio o difetto, di necessitare di più […]

    • Mi sono già espresso su un altro sito in merito a sto cd e dopo 7/8 ascolti completi (qui mancano altre due songs e si arriva a 15!!!!) queste sono le mie considerazioni:
      1 – d accordissimo col voto
      2 – Leggo di un “ritorno alle origini” ma dove????
      3 – disco che parte bene con le prime tre songs, poi il nulla , o meglio due palle enormi con una sfilza di ballads o pseudo tali , comunque di canzoni bruttarelle si tratta, per arrivare a chiudere con le ultime quattro my oh my , blame on me, walk on e customized lovin due bonus track in maniera decente un disco lungo e noioso, suonato bene ma questi ragazzi hanno perso la “botta”, troppo prodotti, troppo pulitini e un Nik maeder che pur avendo un bel timbro risulta troppo piatto , mai un acuto mai una variazione di toni , insomma senza nerbo……a sto giro passo anche perchè se mi guardo attorno c’è roba mooolto più interessante…….esempio l’ultimo disco degli SMOcKEY FINGERS tanto per fare un nome a questo non lo vede proprio.

    • Concordo con voto e recensione… sull’intro di Reason For this mi aspettavo che partisse Kiss From a Rose di Seal… 😀

    • Mi ci vuole sempre molto tempo per assimilare e maturare un giudizio su un album di questa band, ma per ora sono entusiasta, darei 80 pieno!!! So che molti li ascoltano da molto più di me e non potranno mai essere del tutto obiettivi perché quando succede qualcosa come la disgrazia che è accaduta a loro preferirebbero che i restanti componenti della band appendessero gli strumenti al chiodo dedicandosi ad altre attività… io li seguo solo da poco prima dell’uscita di “Need To Belive” ed ho apprezzato molto gli ultimi tre, dei quali per ora credo che questo sia il migliore.

    • mi trovo daccordo anch’io sul voto….al massimo si puo’ arrivare a 70….questo e’ un album che segna una vera svolta nel sound gotthard….siamo gia’ distanti anni luce dal sound G dell’era Steve Lee….a mio avviso nessun ritorno alle origini…l’album per lo piu’ si muove su lidi anni 70 un po’ piu’ modernizzati….la partenza di silver river ne e’ testimone!!!…Lorenzo…eletrified ha il riff rubato a piene mani dai Kiss degli anni ’70….cavoli… e’ veramente un plagio…poi la song si sviluppa diversamente….anche stay with me rimane una bella song!….ecco e’ proprio da qui in avanti che non vedo proprio niente di buono….una serie di pop song o rock song veramente strambe che non si possono affiancare a nessun tipo di gotthard sound scritto fin ora….beautiful sembra un pezzo di quel brutto album di bon jovi a nome crush….everything e le sucessive quattro sono veramente poco ispirate e formano un cratere troppo grosso per un album dei gotthard…in fine si chiude un po’ meglio!….si era gia’ intravisto su bang che i gotthard sarebbero divenuti letterralmente un “altra band”…pazienza…scelte personali…si vede che Nic ha stravolto un po tutto il songswriting!….tornero’ ad ascoltarmi gli stupendi 10 album con Steve…Li’ davvero i Gotthard avevano decretato la loro pole position in ambito melodic hard!!!!!

    • Mark…..mi sembra che questo noto producer charlie bauerfeind faccia proprio pena…..suoni confusionari e voce prodotta malissimo….come su la maggior parte delle song di bang!!!….magari e’ meglio che torni a produrre band power!!!

      • Nfatti Andy….mah , comunque si arriva a 70/100 con le ultime due bonus track, che vuol dire 7 songs decenti su 15 , mi sembra veramente poca roba!!!!

    • Dopo vari ascolti anch’io confermo la media voti che ho letto nella recensione e nei commenti.
      Per essere il 25 anniversario di un onorata carriera mi sarei aspettato qualcosa di più spumeggiante.
      Anche per me, Nic, seppure dotato di una bella voce, alla lunga tende a diventar abbastanza piatto.
      Tra le mie preferite “Silver River”

    • delusione anke x me,come lo era stato il precedente bang,e adesso dopo due flop consecutivi la situazione si fa decisamente preoccupante..i difetti sono più o meno gli stessi di bang,song noiose,piatte con ritornelli tutt’altro che efficaci..anke le canzoni diciamo “decenti” come electrified partono bene x poi perdersi quando devono decollare..salvo guisto il singolo,my oh my e blame on me,ma cmq siamo ben lontani da quello che ci avevano abituato i Gotthard con steve lee e in parte anke con firebirth..le bonus track si salvano pure loro ma non bastano certo a cambiare l’esito finale di un disco candidato a primo flop del 2017.

    • Sicuramente il migliore da quando c’è Nic!! ad un primo ascolto sono rimasto un pò deluso dalla mancanza di un hit di (almeno) una vera e propria canzone bomba..poi però il disco è salito..un pezzo come Beautiful è veramente figo..ma non è il solo..pezzi mai scontati e che se ascoltati bene funzionano alla grande.. Il problema comunque rimane la discografia dei Gotthard con Steve..troppo troppo superiore..gli ultimi 3 album poi..cioè capolavori assurdi..qualunque cosa avessero fatto uscire dopo avrebbe perso (come infatti è) di brutto in un confronto.

    • No dai rocker!!!!!..il migliore e’ firebirth….ma non ce’ discussione dai….aveva quasi tutti i brani belli!…difatti a mio parere c’erano songs ancora scritte dal duo Lee/Leoni….ci metterei una mano sul fuoco! 😉

    • Brutto album, per me.
      Ormai non ci resto neanche più male.

      Sono semplicemente in pace con me stesso e rassegnato all’idea che i Gotthard non potranno più esprimersi su certi livelli.
      Sia per la disgrazia che li ha colpiti, sia per dei limiti loro oramai evidenti.
      L’involuzione nel songwriting è palpabile, la carenza di idee quantomai tangibile.

      Nic…Nic fa quello che può, povero Cristo. Non mi sento neanche di prendermela con lui.
      Steve era insostituibile, e Nic ha degli evidenti limiti nella voce e nell’essere leader di una band che non potrà mai neanche riconoscerlo come tale, nonostante ce la metta tutta per farlo…sbandierando ai quattro venti come questi siano i migliori Gotthard di sempre, e come questo sia il più bel disco dei Gotthard (…oh, non l’avevano detto anche per “Bang!” ?).

      A mio modo di vedere, il capitolo peggiore dell’era Maeder.

      49/100

    • Partiamo dal presupposto che gli ultimi album con Steve sono straordinari e Lipservice è per me uno degli album migliori della storia…quindi non mi metto nemmeno a fare paragoni perchè i Gotthard attuali ne uscirebbero sconfitti senza combattere e il buon Nic verrebbe oscurato dalla grandezza di Steve, inarrivabile da chiunque oggi. Mi limito a giudicare il nuovo corso e devo dire che a me piace, mi piace molto la voce di Nic e mi piace il fatto che non cerchino soluzioni banali e si discostino dai troppi cd fotocopia che si sentono ultimamente; certo anche io vorrei i ritornelli bomba a cui ci avevano abituato, ma le canzoni sono ben costruite e crescono con gli ascolti anche per merito di una produzione che a me soddisfa. Per me un 80 meritato.

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 9 mesi fa

    Incredibili questi Last Autumn’s Dream, siamo infatti di fronte al 14°(Quattordicesimo!!) album in 14 anni di carriera! Vale la pena ricordare tutti i lavori per chi li avesse appena conosciuti … Last Autumn’s […]

    • grande Lorenzo!!!…che band…che band…CHE BAND!!!!!!!!…..solo i gotthard hanno partorito cosi’ tanti album belli in cosi’ poco tempo…posso dire di essere un vero sfegatato di questa enormous band!!!!!…non ho ancora ascoltato queste cover anche se mi sembrano almeno scelte abbastanza originali….meglio che si prendano piu’ tempo per scrivere il nuovo album con piu’ calma dato che l’ultimo paintings era un po sottotono rispetto al magnifico penultimo level eleven!!!!….DOBBIAMO comunque tener presente dell’enorme mole di songwriting fatta dall’ormai mitico Erlandsson in questi 14 anni!!!…..lunga vita agli autumn’s dream !!!!!!!!! 😉

    • Disco che mi ha divertito tantissimo ben suonato e stramaledettamente cantato da dio con voce maschia e sporca come piace a me, si perde un po’ dopo la metà , ma va bene lo stesso , forse potevano scegliere altre cover , diciamo che metto avanti l’album di cover di jorn lande al momento!!!

    • Al numero uno però ci metto l’ultimo lp di cover dei rolling stones…….fine!!!!!

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa

    Terzo capitolo per il moniker Mecca, guidato dal grandissimo Joe Vana. La prolifica Melodic Rock Records ci porta sul mercato il nuovo Mecca III, che segue il bellissimo Undeniable datato 2011 e il primo storico […]

    • Questa volta non mi trovo molto d’accordo con l’amico Lorenzo.
      La scarsa durata del disco è veramente penalizzante e la lunga genesi che questo lavoro ha patito (la pubblicazione era già prevista un paio d”anni fà) mi lasciano la sensazione di un album dalla compilazione piuttosto “tirata”. Le composizioni sono si elaborate e naturalmente altrettanto bene eseguite ma ho idea che il buon Vana non sapesse bene dove andare. Nemmeno la sua performance vocale mi sembra così entusiasmante.
      “Undeniable” era un grande disco (non so in realtà con quanti estimatori), nettamente superiore a questo ritorno che forse oramai era semplicemente qualcosa di dovuto al suo grande amico e fan Andrew Mc Neicee….IMVHO

    • Non sono drastico come Nico… a me l’labum è piaciuto molto anche se penalizzato dalla durata veramente breve, soprattutto tenendo conto di quando c’è voluto a farlo uscire. Non trovo invece la performance di Vana così scesa di qualità da Undeniable… forse più che un problema di voce trovo che su questo “III” i pezzi siano tutti molto più soft rispetto ad Undeniable.

    • Riprendo in parte quanto espresso da Denis: sono proprio i pezzi a mancare…userei il termine “deboli” oltre che soft. L’ album è gradevole ma rispetto ai primi due (soprattutto al primo…) a parer mio c’è un abisso

    • Assolutamente. ..fantastico.!!!

    • Per il sottoscritto un gran bel disco…suonato alla grande, cantato bene (non la miglior prova del nostro Joe ma ad averne con questa voce) e con qualche pezzo da brivido (UNKNOWN uno dei brani dell anno)…peccato solo per la breve durata…bravo Lorenzo per la recensione!!!!!

    • Disco insulso debole , non acchiappa , senza guizzi piatto , per fortuna dura poco! Siamo secoli lontano dal primo mecca.

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 8 anni fa

    A tre anni di distanza dal mediocre What About Now, tornano i Bon Jovi, o sarebbe meglio dire Jon Bon Jovi? L’album arriva dopo tre anni difficili per il rocker americano, prima con l’uscita forzata di un album a […]

    • Il track by track te lo potevi risparmiare Lorenzo ma capisco che è’ uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare , ma con un disco così mediocre sinceramente avrei risparmiato il mio tempo , comunque sta ciofega non è neanche da paragonare con l’ultimo bellissimo di Springsteen !!! Voto 50

    • Purtroppo Lorenzo ha cercato di cogliere i pochi (?!) elementi positivi presenti, amplificandone la portata e giungendo ad un voto che, a mio parere, è gonfiato di almeno 30 punti…
      E sono generoso.

      L’abum è veramente, ma veramente, brutto.
      Non sono d’accordo quando Lorenzo parla qui e lì di produzione “perfetta”…individuando nella “perfezione” della produzione un vero e proprio difetto.
      La produzione non è “perfetta”, come potrebbe intendersi una produzione “laccata” in stile Bob Rock-Black Album: la produzione di Shanks fa proprio vomitare, per essere precisi.
      Sballati i volumi, tarantellanti le perscussioni, bassi gonfiati e rimbombo sempre assicurato. Aggiungi al bianco lo splendor, e la brutta voce di Jon Bon Jovi in primo piano a sovrastare un impasto sonoro indistinguibile.

      Le canzoni sono oscenamente mediocri ed a tratti perfino stupide e adolescenziali.
      Non c’è traccia di sofferenza e dolore, come sbandierato dall’oramai ombra di quello che è stato uno dei più grandi frontman della storia del Rock. Scars on My Guitar è da film comico, Knockout è invece un film dell’orrore, la titletrack è un ennesimo autoplagio, God Bless This Mess è praticamente una take 1 o 2 (dipende da come la si vede…) della Titletrack, Born Again Tomorrow è vergognosamente dance, Rollercoaster ha un ritornello degno dei migliori Finley, Reunion è così irritante nel suo buonismo country che fa quasi venir voglia di fare un rutto su ogni ritornello…

      Non so, io sono sconcertato.
      Non ricordo un disco più orrendo di questo…
      E la cosa che mi fa star male è l’amore che ho provato per questa band.
      Io devo praticamente tutta la mia cultura musicale a Queen, Metallica e Bon Jovi. E mi distrugge vederli ridotti così…così falsi e raffazzonati. In balia di un producer lecchino ed incompetente…e dei deliri di onnipotenza di Jon Bon Jovi, che pensa solo a cantare per la Clinton e a comprare squadre di Football.

      Scusate lo sfogo, ma io non so neanche più chi sono questi qui…

      40/100 per me…e con la speranza che si sciolgano al più presto.

    • Lorenzo replied 8 anni fa

      Bhe! io questo disco non l’ho ascoltato, o almeno ho ascoltato solo i brani dei quali è uscito il video, quindi mi rendo conto che non posso dare giudizi. Dico solo che ho la netta sensazione che Bonrtropi abbia ragione al 100% anche perché il medesimo discorso lo si può fare a tanti dischi insulsi dell’ultimo Bon Jovi. Piuttosto che presentarsi cosi potrebbero lasciarci il ricordo di quell’immensa band che è stata in tempi oramai lontani. Identico discorso lo si può fare per gli Europe, che dal 2006 propongono solo dischi di bassissimo livello.

      • MA CHE STAI A DI LORENZO, porco mondo manco gli europe si fossero dati al pop o al neomelodico, non c”entra nulla to paragone, possono anche non piacerti ma cazzo gli europe pestano ancora e fanno HARD ROCK, mentre sto fringuello vorrebbe fare lo Springsteen de noi altri……….per piacere non divaghiamo ed atteniamoci a giudicare questo disco per quello che è…………NA MMERDA ……………….AHA AHA AHAHHHHHHHHHHHHHAAA

    • Lorenzo replied 8 anni fa

      Sono d’accordo con te quando dici che Gli Europe pestano ancora (anche se lo fanno malissimo, in questo modo suona anche un bibmbi di 12 anni alla terza lezione di chitarra) mentre questo simil – cantastorie fa l’artista pop rock semi impegnato senza più ne idee ne voce da proporre. Ma indipendentemente dal genere che propongono si lui che gli Europe al momento non fanno altro che infangare il nome che negli anni d’oro hanno creato, Rovino quanto di meraviglioso fatto. Quindi il paragone è più che azzeccato.

    • Cmq non pensavo che gli Europe fossero diventati dei brocchi a suonare?!?!

      • Lorenzo replied 8 anni fa

        dei brocchi forse no, però i loro primi dischi hanno brani con suoni ed arrangiamenti molto più studiati, complessi e articolati rispetto agli ultimi. Gli ultimi mi sembrano brani molto più semplici .banali e poco curati

        • Rocker replied 8 anni fa

          primi dischi tipo? perchè fino a final countdown di arrangiamenti studiati e complessi non ce n’è manco l’ombra..i due con Marcello semplicemente hanno più parti di chitarra curati tutto qua…se stai agli arrangiamenti qualcosa degli ultimi dischi è decisamente più completo..non confondere il souno e il sound “polite” con arrangiamento..

      • Gli ultimi Europe hanno solo un problema ma che basta per me a creare un disastro… John Norum… 😀 😀 😀

    • Per chi “nasce” musicalmente con “The Final Countdown” & “Slippery When Wet” parlare di una nuova uscita dei Bon Jovi e come dare un lecca-lecca ad un bambino che adora le caramelle.
      Presupposti a parte, siamo nel 2016 e dopo 30 anni e più di onorata carriera (in netto declino) eccoci di fronte al primo ascolto di questo “This House Is Not For Sale”
      Beh iniziamo da una nota positiva: la copertina non è male,m anzi, la considero una delle + originali sfornate dal gruppo.
      Passiamo poi alle note varie: nuovo ciclo musicale (ormai da anni), nuovo chitarrista, un percussionista in più(?), la Island che “ricompare”; insomma un po di caos cè stato ed è in atto.
      Proseguiamo poi con le canzoni: la sensazione generale è che la produzione di diverse canzoni non sia stata gestita benissimo (parere da ignorante di studio di produzione); fa da se che il primo singolo sembra una Hit rispetto all’andazzo generale, preoccupante affermazione in attesa di ri-ascoltare il tutto; in linea generale, sparo a zero su Born Again Tomorrow che ha una sound “dance” imbarazzante ( il ritornello + assolo non sarebbero stati “malaccio”) i lenti che non mi pigliano per nulla (“Always” e’ distante anni luce) e God Bless This Mess che avrebbe un ritornello da salvare in toto se non fosse per un giro di chitarra “uguale” alla title track (parlo da non chitarrista).
      Concludiamo con un giudizio sommario: 59/100 e solo perchè sono un eterno Peter Pan che adora le caramelle!
      PS chiamarla uscita solita di Jon Bon Jovi non sarebbe stato meglio?

    • Gimmy replied 8 anni fa

      Allora…giudizio molto difficile per molti motivi. Parto dal mio voto attuale che è 75 e lo giustifico dicendo che come sempre do i miei voti sulla base delle sensazioni che mi regala il disco durante l’ascolto, che evidentemente sono state buone. Le critiche possono essere molte ed è ovvio che non è il cd che vorrei dai Bon Jovi, le scelte dei suoni proprio non mi piacciono, la batteria è moscia, le chitarre quasi non si sentono e la voce di Jon non ha più l’estensione di una volta (ma su certe tonalità emoziona ancora)…ma trovo che in fondo ci siano un bel pò di canzoni degne di nota, come la title track (inizio autoplagiato ma alla fine il ritornello arriva), Living with the ghost, Labor of love, Rollercoaster (la si può considerare forse una canzonetta, ma ha un’allegria contagiosa), The devil’s in the temple e Scars on this guitar. Poi le bonus dell’edizione limitata mi piacciono tutte, con menzione per Real love e I will drive you home. Non vedo tutto questo nero pece intorno al buon Jon…ha da sempre seguito le mode e sono 30 anni che scrive canzoni…oggi è questo e per me è comunque meglio di tante cose che si sentono in giro. Non condivido poi assolutamente (nel rispetto totale dei gusti) il fatto che dopo These days non abbia fatto nulla di buono, ripetendomi dico che non ha più sfornato capolavori ed il sound non è quello che vorrei sentire, ma dischi come Crush, Bounce, Have a nice day e il tanto bistrattato Lost on the highway non sono per nulla male…

      • O fai HARD ROCK pestando di brutto o sei venduto!!1!! Come osano i JONBONJOVI a fare canzoni così leggere!! Ma NEWGGERSEY era meglio!

        Vorrebbe fare lo springsteen (Ma dove? ma chi dice questo ha mai sentito l’album per intero o un qualsiasi album di Bruce?)

        • Sì, ma Andrea…svilisci i nostri interventi critici con questo approccio polemico.

          Credo che qui nessuno di noi si aspettasse più un New Jersey o un Keep The Faith.
          Se musicalmente mi conosci, e mi conosci, sai che per me non è neanche un discorso di genere.

          Si tratta semplicemente di poter avere fra le mani, almeno per quanto riguarda me, della Musica dignitosa e nella quale io possa avvertire la passione di chi la scrive e la suona.

          In questo album ho sentito solo cose imbarazzanti, per non dire infantili, e prive di alcun risvolto personale, come aveva lasciato intendere Mr. “Big Rock Record”.

          Poi per carità, si può continuare a difenderlo fino all’infinito…ma nessuno mi toglierà dalla testa che la sua musica attuale è diretta trasposizione della sua personalità: un individuo più preoccupato di perseguire il proprio autocompiacimento personale (soldi, fama e successo il più possibile…) che non quello di proporre buona musica.

          Per quello che riguarda me, ho sempre trovato molto forzato il parallelismo con Springsteen…e l’ho sempre scartato di conseguenza.
          Una cosa è però vera: Bruce Springsteen a 54 anni scriveva The Rising…Jon Bon Jovi, alla stessa età, scrive Rollercoaster.

          • tutto vero…però Jon a 33 scriveva Hey God, These Days ecc ecc 😀

          • Dai su mi conosci benissimo (o forse mi conoscevi) e sai che non è mio solito commentare in questo modo ma non svilisco proprio nulla. Certi commenti che ho letto sono talmente fuori dal mondo che si fanno del male da soli. A me non frega un tubo di difendere mr. Jon o i Bon Jovi, e anche questo lo sai benissimo, ma sono convinto che, al di là della qualità del disco in questione, a molti sfugga davvero la realtà della scena musicale e la realtà dei Bon Jovi (ormai da tanti anni). Non riguarda te e sono consapevole del tuo giudizio ma non sono tutti così lucidi nella critica. Si parla di rock cazzuto, si fanno paragoni con altri artisti che lasciano il tempo che trovano (a quando quello con gli Ac/Dc? è un must) e quant’altro. Se mi vieni a dire che la produzione fa cagare sono d’accordo, che le canzoni sono leggere e infantili un po’ meno ma capisco. Il resto davvero, perdonami, ma non riuscirò mai a capirlo perché frutto di una conoscenza davvero limitata del gruppo e della sua musica. Gente che ancora si aspetta i riffoni, il sangue, la botta di 20 anni fa o i capelli cotonati perché “cazzo ecco perché è andato via Sambora” è per me fuori dal mondo.

            Mi dispiace che tu l’abbia presa sul personale ma la tua è una delle critiche più dure che non fatico ad accettare tranquillamente pur essendo lontanissima dalla mia idea.

            Se però mi parli di credere a Mr. Big Rock record allora qualcosa non va: so quanto sei informato e quanto tu segua il gruppo e se per un solo momento hai creduto ai suoi proclami di rock hai fatto un errore clamoroso.

            Sulla sua incapacità di far buona musica non sono d’accordo, ma ognuno ha la sua idea quindi difficile sindacare. A me ancora emozionano e non grido al miracolo. Tuttavia Jon è sempre stato attratto dall’auto compiacimento, oggi come in passato, per cui davvero non riesco a sorprendermi perché non trovo nulla di nuovo in ciò che fa: musica alla “moda” che finisce quasi per essere un pretesto per il tour seguente. Non c’è più la voglia, motivazione, interesse di sbattersi per far il discone e probabilmente non ne sarebbe neanche più in grado ma anche questo è ormai assodato da tempo. Soldi e fama lo hanno sempre guidato, SEMPRE. Fin da Slippery. Il punto è: nonostante tutto riesce col minimo sindacale ad emozionare? Tu dirai di no e io andrei dalla parte opposta.

            Sul paragone con Springsteen, facciamoci una risata e finiamola lì. Sarebbe una lotta davvero poco equa ma al tempo stesso così assurda (per Jon è il mito ma a parte quello nella sua musica non ci sono altro che sfumature leggerissime del Boss. Fermiamoci al luogo di provenienza in comune)

            Chi se ne frega se a pari età uno scrive The Rising e l’altro Rollercoaster. La prima è un capolavoro di musica e testo ma probabilmente finirei per ascoltare più la seconda perché mi diverte e poco importa dell’età del suo creatore. Ma torniamo al paragone che non sussiste perché sono mondi e modi di scrivere diversi. Ognuno scrive la propria musica, basta che sia coerente con quello che ha sempre fatto e i Jovi lo sono stati sempre nel bene e nel male (così come Bruce)

            • Dai, non fare il permalosone 😀 …certo che ti conosco: proprio perché ti conosco mi permetto di farti un certo discorso, altrimenti non parlerei proprio dei Bon Jovi con te… Lo sai.
              So invece quanto tu li conosca e quanto ti intenda di musica, e ti giuro: è proprio questa la cosa che mi rende difficile ancor di più il tuo apprezzare questo disco, Andrea.

              Purtroppo secondo me i paragoni vanno fatti, altrimenti non parliamo di nulla e ci facciamo andar bene tutto.
              È chiaro che sono pur sempre discorsi accademici, ma servono anche per far capire lo stato delle cose.

              Come ha fatto notare Rocker, io non credo che Jon sia sempre stato così pippa in confronto ai grandi del Rock americano.
              Al contrario: c’è stata una lunga fase della sua carriera in cui era praticamente entrato nello Firmamento delle Stelle del Rock a suon di hits, letteralmente infilati uno dietro l’altro senza soluzione di continuità.

              Allora perché oggi non vogliamo fare più paragoni?
              Ma perché è ovvio: ne uscirebbe a pezzi.
              La cosa che maggiormente salta all’occhio, ed è per questo che a me interessa il paragone, è come gente come Springsteen, Aerosmith, Metallica, Iron Maiden, Queen, Rolling Stones, perfino U2, abbiano sempre mantenuto un elevato standard di dignità musicale nella fase della loro maturità artistica che i Bon Jovi non hanno mai neanche sfiorato.

              Com’è possibile scrivere pezzi come Rollercoaster a 54 anni, Andrea?
              Ti chiedo davvero come.
              Spiegamelo, ti prego.

              Com’è possibile scrivere idiozie come Goodnight New York, quando 20 anni prima hai scritto My Guitar Lies Bleeding in my arms?

              Perché dobbiamo assumere questo approccio rassegnatario ogni volta che i Bon Jovi escono con un nuovo disco, e dire fra i denti “Ah, ma ormai i Bon Jovi son questi!”.

              Ma sticazzi, e scusate il francesismo…ci sarà anche qualcuno che vorrà dire a Jon Bon Jovi quanto faccia cagare la sua musica oggi?

              Io non so davvero. Ti conosco, so che sai suonare, e mi sconvolge saperti apprezzare Scars on my Guitar o Born Again Tomorrow… perché proprio il tuo essere così dentro la Musica dovrebbe farti essere più vicino al mio punto di vista che non a quello della casalinga repressa che cinguetta ad ogni pie’ sospinto di Mr. Big Rock Record.

              Questione dichiarazione ante pubblicazione: per carità, non c’ho mai creduto… però dai…alla fine ripete sempre le stesse menate: ti vien voglia di credergli. VUOI credergli.
              Ed è lì che la delusione si moltiplica.

              Perché capisci che la sua concezione di Musica è ormai mille miglia distante dalla tua.
              Ed è proprio per questo motivo che non compro più album dei Bon Jovi da ben due episodi consecutivi ormai.

              Scusami se sono andato lungo… 🙂

              • Ma no su che permalosone, lo sai. Figuriamoci, permaloso per queste cose? 😀 E poi ci sono abituato a discutere di musica, se fosse tutto uguale per tutti non parleremmo di nulla. Ho risposto con quel tono per il tuo “svilisci i nostri commenti”, non per altro, perché alcuni mi sembravano talmente fuori dal mondo che non trovavo parole serie.

                Il mio apprezzare questo disco va valutato in altra ottica: NON LO AMO, NON lo considero il miglior disco del nuovo corso, alcune tracce le salto, alcune mi fanno fastidio (New Year’s Day) ma nel complesso NON MI ASPETTAVO altro che questo. Per il suddetto motivo non sono rimasto deluso, perché se voglio un disco pop rock come si deve so bene dove andare, e parlo del country moderno (per fare un esempio). Se voglio esibizioni vocali di un certo impatto so dove andare, se voglio assoli idem.

                Non mi va bene tutto, questo te lo possono dire in tanti qua dentro, quindi non è una cosa che mi riguarda. Se mi piace un disco mi piace, se non mi piace lo dico comunque. Che siano i Jovi, i Metallica, i Poison, Keith Urban, Testament o White Widdow.

                Lo so che uscirebbe con le ossa rotta e che probabilmente la parabola discendente di molti artisti è meno pesante rispetto quella dei Jovi ma sei proprio sicuro sia così diversa? Gli Aerosmith non imbroccano un disco da quanto, 15 anni? (Just Push Play, che rimane un buon disco). Gli U2 da How To Dismantle? (sono 12 anni) perché poi hanno dato alla luce due dischi che personalmente non ho apprezzato. I Jovi tra l’altro ne hanno fatti il doppio nello stesso lasso di tempo. I Metallica poi, davvero? Premettendo che Death Magnetic è stata una bella ripresa finalmente ma da quando non prendono un disco, dal Black Album. Load e Reload neanche a discutere, St Anger è la merda più fumante. Lulu? Non ho sentito ancora una merda più merda di quel disco. Addirittura potrei dire che per molti sono finiti con And Justice. Sono 25 anni dal Black Album e di dischi buoni solo 1 su 5.

                Iron Maiden e Springsteen sono gli unici rimasti per coerenza e qualità, specie quest’ultimo.

                Davvero, proprio tu che conosci bene Jon e la band, ti aspetti da loro una nuova My Guitar? (per inciso, la mia canzone preferita in assoluto insieme a TD) Io non la aspetto fin da Crush perché ormai Jon è questo. Lo sai tu, lo so io e lo sappiamo in molti, e non da ADESSO. Se va bene scrive qualche ottima canzone, tante discrete, qualcuna evitabilissima. Il resto è utile solo per andare in tour.

                Secondo me è l’approccio sbagliato al gruppo: io giuro non ho più avuto pretese, figuriamoci credere al “ROCK BIG GUITARS”. La musica “vera” del gruppo la trovo altrove e adesso spero soltanto facciano canzoni gradevoli, con dei ritornelli melodici e catchy e buone melodie. Ormai sono questo, e lo sono da 15 anni. Non considero Roller Coaster un capolavoro ma mi mette allegria e non ci trovo nulla di scandaloso. Volere una certa roba dai Jovi perchè Jon ha 54 anni significa ignorare davvero la storia della band degli ultimi 15 anni. Questo non capisco. E per me ha fatto pure di peggio (complicated, one last cigarette, novocaine)

                Non è rassegnarsi, è essere consapevoli che quello che si cerca nei Jovi è da trovare in altre band perché i Jovi sono un’altra cosa, e non da adesso ma da anni. La qualità di THINFS non è paragonabile a Crush o a Bounce, è vero. Lo sento e lo percepisco ma quello che non mi aspetto è quella che per voi è maturità. Quella l’hanno raggiunta nel 95 ed è finita lì.

                Ripeto pure nella musica che fanno il meglio lo trovo altrove e godo pure di più, ma fin quando trovo melodie vincenti anche se scontate e ritornelli che mi si stampano in testa a me va bene. Possiamo discutere sulla produzione (orrenda), sugli arrangiamenti (banali e poco convincenti) ma sulle intenzioni no, perché non trovo nulla di nuovo davvero.

                Di dire quanto faccia cagare lo faccio più spesso di quanto credi, non mi tocca come critica. Non mi trovo vicino la casalinga, non so suonare e comunque sento quanta debolezza ci sia nella loro musica. Davvero, mi dispiace che tu debba leggere questo adesso ma fidati sono il primo che ne soffre. Ma non così tanto da mandarli a quel paese per sempre. Rispetto l’idea di gente come Tommy che afferma di aver chiuso con loro, lo apprezzo e la ritengo una scelta giusta se è ciò che prova (o non prova più) ma per me non è giunto quel momento.

                A volte è questione di un ritornello, una melodia, un qualcosa di scontato ma semplice che arriva comunque pur non suonando tecnico, perfetto e super. Per fortuna negli anni i miei ascolti si sono allargati a praticamente qualsiasi cosa per poter scappare via nel momento in cui ho bisogno di tale sonorità, prestazione, produzione, cattiveria, ecc

                Scusami, ho esagerato con la lunghezza più di te ma era necessario.

                PS: i miei commenti iniziali riguardavano un certo modo di giudicare e commentare i Jovi (e la musica in generale) che davvero mi urtano tantissimo perché inconcludenti, inesatti e stupidi. Non certo un’analisi come la tua, seppur negativa.

                • Andrea, non mi permetto di criticare la tua visione, che per altro trovo formalmente corretta, pur non concordando con te su molte cose – secondo me album come Load o Reload, questo ultimo album dei Bon Jovi non se lo vedono neanche: basterebbe la sola Mama Said, ma anche Until It Sleeps, per spazzare via tutte le mediocri ballad presenti in questo disco. Non concordo neanche sugli Aerosmith, perchè Jon Bon Jovi venderebbe l’anima al diavolo per poter scrivere pezzi del calibro di What Could Have Been Love o Jaded… – ma indipendentemente da questo non potrei mai giungere alla tua stessa conclusione…

                  Condivedere il tuo approccio, per me, e sottolineo per me, significherebbe dover rassegnarmi a prendere per buono quello che passa il convento…ed onestamente il convento non passa davvero nulla di buono.
                  Io non sento alcuna melodia vincente, se non quelle già ampiamente riciclate (…e non è un merito…).
                  Non sento nessuna “piacevolezza”…che sia d’insieme o di un singolo episodio.
                  Sento solo una brutta, ma davvero brutta voce che si cimenta in un genere ridicolo senza alcun rispetto per il suo passato. E leggo testi da decerebrati.

                  Io non ascolto la musica dei Bon Jovi per “rivedere un vecchio amico, nonostante sia invecchiato proprio male, accontentandomi di riabbracciarlo…”.
                  Ascolto i Bon Jovi perchè voglio ancora grande Musica. E a 54 anni non si è poi così sfatti come si potrebbe pensare. Si ha ancora tanto da dare.
                  Ma più rileggo i passaggi del tuo ultimo post, più ci vedo il classico “Ragazzi, Jon Bon Jovi è questo ormai: fatevene una ragione. Prendere o lasciare.”

                  E per carità: a queste condizioni, io lascio.

                  Sai naturalmente che non dico queste cose da classico integralista dell’Hard Rock, perchè musicalmente mi conosci molto bene e sai quante cose profondamente diverse fra loro io ascolti.
                  Ma ti ripeto: qui non è un problema di genere.
                  E’ un problema di scarsissima proposta musicale: sia sul versante esecutivo, sia sul versante strettamente contenutistico.

    • Effettivamente “Real Love” è nettamente migliore ai 3 lenti proposti nella versione “classica” dell’album!

    • A mente fredda posso dire di essere più o meno del parere di @gianmarcofirmo… anche se il mio voto arriva appena alla sufficienza, un 60 giusto perchè è un album che comunque si lascia ascoltare… ma pensare che questi sono gli attuali Bon Jovi mi mette una tristezza assoluta…

      • Gimmy replied 8 anni fa

        Considerando che di media sono sotto circa dieci punti alle tue votazioni ci siamo…ah ah ah. Non che le voglia criticare, solo partiamo da parametri diversi!!! Sulla tristezza non concordo, perchè? Se vuoi si possono trovare tristi anche i gruppi che avanzando con gli anni scimmiottano se stessi diventando un po’ una parodia…nella vita ci stanno i cambiamenti, poi che non piacciano è un altro discorso. Prendi Samuel Jakob, l’ho conosciuto con un disco metal (The ring) piuttosto bello, l’ho ritrovato nei Poodles (tanti album molto belli) e ho un suo disco solista assolutamente non rock che è forse la miglior cosa che abbia partorito. Lo stesso dicasi per Joey Tempest…A place to call home è per me un lavoro straordinario e poco o nulla centra con il genere Europe anni 80 e pure il solista omonimo.

    • RAGAZZI??!!!. A leggere i vs commenti a volte mi chiedo se sono io che non c’entro un cazzo co sta roba o siete voi (la maggior parte) che amando talmente questo “genere” fate passsare la merda per cioccolata!!!!!!!!!!!!!! Cavolo da quello che leggo tra un pò prenderà 92/100 sta roba, poi triste , allegra non me ne frega niente le canzoni sono pietose, prima dite di rimpiangere i vecchi bon jovi poi denigrate i gruppi che si auto scimmiottano nonstante il passare degli anni….insomma mettete un po d’ordine nelle vostre teste.
      p.s. a proposito di vecchi rincoglioniti?!?! Sempre meglio l’ultimo di Graham Bonnet o Glenn Hughes che ste canzoncine per diabetici
      (senza offesa per la categoria)………….eccheccazz

      • Gimmy replied 8 anni fa

        Guarda che 75 per me vuol dire album discreto/buono…nasco metallaro e non sono assolutamente fissato con l’aor o con l’hard rock, gli ultimi album che ho preso oltre a Bon Jovi sono Theocracy, Sonata Arctica e Pretty Maids…tornando sul discorso di prima mi fanno più pena i Guns o i Motley Crue che vivono sugli allori del passato, piuttosto che Jon che sta ancora facendo musica, seppur diversa e non così ispirata. Io me lo ascolto volentieri, chettedevodì??? Per esempio Graham Bonnet non mi piace per nulla…alla fine sono gusti. e me ne frego di dibattiti sulla qualità intrinseca delle canzoni, per me è aria fritta…ti banalizzo il discorso, mi sono sentito dire mille volte che I wish I were blind di Bruce la potrebbe scrivere chiunque perchè sono due accordi, ma io ogni volta che la sento ho la pelle d’oca…quindi mi interessano solo i miei gusti e le mie sensazioni. Comunque tu ci stai eccome caro Mark…in questo caso sono io fuori dal coro ah ah ah.

    • il discorso è in generale chiaramente , infatti non ho citato nessuno in particolare, ma è una cosa che ho riscontrato in tante altre situazioni (recensioni/giudizi vari)…………tanto per essere chiari poi se qualcuno si offende ……lo aspetto fuori!!!!!!!!!!!!!!! argghhhh

      • Gimmy replied 8 anni fa

        Mica mi sono offeso…è come se ti conoscessi ormai e quindi rispondo come risponderei ad un amico!!! Comunque mai fatto a botte in vita mia e non intendo iniziare…

        • TVB Gimmy……..eh eh eh !!!!!……………a proposito devo ascoltare l’ultimo dei sonata….mai piaciuti ma ne ho letto un gran bene in giro!!!!

    • Osvaldo replied 8 anni fa

      Questo è un disco che non ascolterò, i BJ ormai non mi appartengono più. Ma da quel che leggo sembra un disco costruito a tavolino per vendere un pò di copie.
      E lasciamo perdere gl’ Europe per favore. Pestano ancora, ma fanno cagare uguale a mio modesto parere.

      • Rocker replied 8 anni fa

        Slippery – New Jersey – Crush – quelli erano dischi fatti a tavolino per vendere…non certo sta roba qua

      • NON hanno mai fatto un disco non costruito a tavolino. TUTTI i loro dischi sono scritti a tavolino, per vendere e nello stesso tempo avere il marchio bon jovi pur seguendo il trend musicale del momento. Negli anni 80 era il rock melodico, negli anni 90 era il rock più maturo o più ricercato (KTF-TD, Destination Anywhere) nei primi 2000 le boyband e il pop rock, la parentesi country e di nuovo il pop rock.

      • Evidentemente mi sono spiegato male, non era questo quello che intendevo. I vecchi dischi, a tavolino o no, sono dei disconi. Questo come qualcuno dei precedenti sono solo necessità di contratto discografico e portafogli. Diciamo che il mio era un pensiero un pò banale, cose risapute ormai.

    • Rocker replied 8 anni fa

      Quando arrivi a rimpiangere brani come Superman Tonight o Thorn in My Side, capisci il livello veramente basso di questo disco. SONO RIUSCITI NEL CAPOLAVORO ASSOLUTO DI FARE PEGGIO DI WHAT ABOUT NOW.
      L’ unico aspetto per cui questo disco si “salva” (della serie che il voto potrebbe essere un 55 al posto di un 40) sono i testi..niente di epocale per carità, ma almeno il vecchio Jon ci ricorda che a scrivere canzoni è capace… Track by track
      1) MAGARI rimandasse a quel capolavoro di have a nice day..a parte un pò l’intro, questo pezzuccio pur rimanendo tra le migliori (sigh) del disco, è lontana anni luce da HAND
      2) passo..boh non so proprio che dire
      3) avrebbe potuto essere un brano “true bon jovi”, ma l’hanno reso una mezza tarrata
      4) PENA ALLO STATO PURO…
      5) pezzo che sarebbe potuto essere decisamente figo, ma again style & production lo hanno azzoppato
      6) canzone scatenata? auhuahuah poppettino blando (e non ho nulla contro il pop)
      7) MAH…..
      8) appena sufficiente, Phil X in questo disco continua comunque a non fare praticamente nulla di che
      9) non mi dispiace..questo jon lo sa fare bene
      10) giusto per la cronaca, il 90% delle songs (pop – rock – metal) è fatto SEMPRE dagli stessi 2/3 giri di chitarra..ergo niente di nuovo sotto la luce del sole…altro filler
      11) non pervenuta
      12) stranamente mi piace..e non poco..sarà che riesce a raffigurarti una situazione molto u.s.a. boh, fatto sta che questo per me è un centro..jon si conferma ottimo storyteller

      morale…disco penoso, JOHN SHANKS E’ IL MALE.. da hand in poi produzioni che a me veramente non piacciono, e contributo al songwriting davvero MISERO (non nel senso di quantità ma di qualità) e oltretutto ARRANGIAMENTI INESISTENTI

    • track by track: 1) scopiazzo in toto da have nice day….2)sound penoso….3)modern pop rock che rovina la canzone…4)scopiazzo a chris isaak e cantato poco ispirato… che pal…5)tamarraggine anni ’80 discopoprockettino…6)brutta…7)insulsa…8)trascurabile…9)ballad non riuscita…10)riempitivo fotocopia…11)abbastanza pallosa…12)riempitivo…le altre bonus…riempitivi a parte la riedizione di we don’t run che era ed e’ una canzone con un certo potenziale modern rock….ma era su burnin bridges….allora???? …di che album stiamo parlando???…voto 40!!!…regalato!!!….ci aspettavamo ben altro da questo grande artista!….purtroppo i bon jovi sono alla frutta ma jon fa ugualmente come gli pare…STOP!

    • …ahahah…bontropi guarda…stavolta viene giu’ il mondo….sono daccordo con te al 99%!!!!…l’uno per cento lo tengo per i metallica che a mio avviso hanno un nuovo singolo eccellente “atlas rise”!!!!…altro che bongiovanni!!!!

      • Capitano, guarda che io e te, ridendo e scherzando, siamo quasi sempre d’accordo…sei tu che ti fai venire le mestruazioni di tanto in tanto, ma io tvb anche mestruato…

        E guarda che sui Metallica sono più che sicuro che sarà un gran disco. 🙂

      • ciao, ma per favore con sti METALLICA ! Se c’è una band che deve ritirarsi sono proprio loro !
        Pessimi dal vivo, fanno errori, ormai non ce la fanno più e in studio non hanno più idee secondo me

    • i bon jovi attuali sono uno dei motivi per cui bisognerebbe assolutamente andare mesti al nogozio di dischi e comprare in blocco la discografia dei trixter senza dubbio alcuno…in fin dei conti pete loran e bon jovi hanno solo 5 anni di differenza ….sembrano 500 a conti fatti….mi associo alla tristezza generale

      • non esageriamo Giova’…..Bon Jovi e’ stato in passato un catalizzatore di hits formidabili e indiscutibili!!! vecchie e nuove troppo al passo con i tempi o meno…i trixter…ahahah….dopo 30 anni non ne hanno ancora uno…..non hanno una sola canzone riconoscibile… un hit da vecchia o nuova classifica…dai dai!!!…io non ne ho mai comprati dei dischi dei trixter e non lo faro’ mai!….mentre dei BJ ho tutto o quasi….a parte gli ultimi 3!!!!

        • la conosciamo tutti la musica dei bon jovi e le hits che hanno sfornato ….poi i trixter non scriveranno mai dry county…ma non saranno mai un fenomeno automatico alla vasco rossi…i bon jovi sono questo oramai e vivono di rendita con formulette trite e ritrite con dischi da dopo these days assolutamente assurdi e molto poco inclini alla reale tradizione rock…respirano un contesto di guadagni non per reale merito ma per abitudine allacquisto ...i fans dei bon jovi sono una setta oramai...talmente setta che non pretendono qualita ma gli basta la presenza .comunque con i cd da dopo these days in poi che tu possiedi mi viene in mente una bella quantita` di sottobicchieri per una bella tavolata dai organizziamo!!! 🙂

    • ahahahah….in parte ti do ragione….ma bon jovi intriga sempre e si spera sempre in un rinsavimento…che pero’ non ci sara’ mai piu’ormai e’ un utopia….me ne rendo conto fin dall’album crush del 2000….non tutto quello successo dopo e’ da buttare pero’….alcuni brani di bounce,have a nice day e molti di lost risultavano freschi e ispirati…ok dai….organizziamo una cena dove ognuno di noi portera’ il suo album dei BJ da usare come sottobicchiere…ahahah…Denis…prendi spunto 😉

    • Su alcuni punti mi trovo d’acordo con Gimmy e Andrea Vizzarri.
      L’ho ascoltato sul tubo. Dopo aver molto apprezzato i primi due singoli, devo ammettere che il resto del disco non mi pare altrettanto valido. Nelle ballads negli ultimi dischi risultano un po’ noiosi.
      Scars on my guitar una lagna, come on up to our house scontata, labor of love copiata.
      The devil’s in the temple che pare avere estimatori non mi piace per niente.
      Living with the ghost e roller coster sono ok. Born again tomorrow ha una produzione che mi lascia perplesso ma non e’ male. New years’ day ha degli effetti che al momento non mi piacciono per niente, magari devo farci l’orecchio.
      Ribadisco il mio apprezzamento per Knockout e this house is not for sale.
      Produzione discutibile e inspiegabile.
      Pensavo di allinearmi al giudizio di Lorenzo Pietra (dopo un solo ascolto) Devo metabolizzare alcune cose.
      . The circle mi era piaciuto molto di piu’. Questo mi fa quasi rimpiangere what about now, e dire che dopo i primi 2 singoli pensavo mi sarebbe piaciuto.
      Penso che il discorsi sull’elevato standard musicale mantenuto dai big citati da Bontropi siano alquanto soggettivi.
      Gli U2 hanno fatto pezzi orrendi (a mio avviso) come lemon,numb o dischoteque.
      Dei Metallica apprezzo solo il periodo hard rock (load,reload e black album), ma sono molti i loro fans a schifare Lulu e St.anger.
      Cocnordo invece con Bontropi per quanto concerne la produzione sballata, gli altri dischi non mi pareva suonassero cosi’ male, devo farci l’orecchio (speriamo)

    • Mi accodo a tutti i delusi, ma a mio parere Bon Jovi ha sfornato di peggio rispetto a questo ultimo album.

    • eccomi..sono tornato..
      a ma questo era il nuovo lavoro dei Bon Jovi?..viste le immagini di chi canta pensavo fosse quello di Nino D’Angelo…

      seriamente..ma qualcuno ha ancora voglia di dar credito a ‘ste vecchie cariatidi? ..
      dai su, cerchiamo di risparmiare le nostre forze per altro…Suicide Bombers? ..The Amorettes?…

      PS gli Europe stanno proponendo un buon Classic Hard Rock, ma non hanno nè la voce nè l’attitudine per suonarlo..
      ripartire da Blues Pills, The Answer o Inglorious…

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 8 anni fa

    Ritornano i Bulletrain, gruppo hard rock proveniente dalla profilica Svezia al suo secondo full lenght intitolato What You Fear Most. Il disco è il proseguimento naturale di Start Talking (datato 2014) ma il so […]

    • In linea con punteggio e recensione; album discreto ma che aggiunge nulla di più o nulla di meno al genere e al filone Crashdiet, Crazy Lixx etc.
      Qualche buona canzone comunque ce’: “Memory Lane” e “We salute You” su tutte.
      Francamente, finirà in fretta nel dimenticatoio del mio scaffale “virtuale”.

    • Al primo ascolto non mi ha detto nulla, al secondo invece mi è piaciuta sia la produzione, sia diversi pezzi a parer mio riusciti. Il cantante è molto versatile, e nel complesso il prodotto risulta più “raffinato” rispetto ai Crashdiet e più “pulito” rispetto ai Crazy Lixx.

    • Osvaldo replied 8 anni fa

      Onestamente preferisco questo disco agli ultimi insipidi Crazy Lixx. Ho sentito dischi peggiori con voti più alti!

    • Io invece trovo questo un disco discreto ma l’ultimo dei crazy Lixx per me è nettamente migliore…

    • Non condivido il voto, disco carico, na bella botta di 40′ !!!!!

    • Osvaldo replied 8 anni fa

      Dopo ulteriori ascolti all’orecchio migliora molto. I brani ‘Memory Lane’, ‘Fear’, ‘Feed The Fire e ‘Wet’, Tired & Lonely’ hanno una bella botta. Bastano solo questi per buttare dalla finestra quello dei Crazy Lixx o Crashdiet. Per me anche un 75/100 ci sta.

  • Il profilo di Lorenzo Pietra è stato aggiornato 8 anni, 4 mesi fa

  • Lorenzo Pietra ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 5 mesi fa

    Grazie ancora alla nostra Frontiers Records ritorna Ted Poley con il suo nuovo album solista Beyond The Fade, che segue i suoi lavori Collateral Damage e Smile. Frontman che di certo non ha bisogno di p […]

    • Non ci facevo molto affidamento ed invece lo trovo buono, nessuna canzone capolavoro e nessuna da buttare. Anche io preferisco i Defiants, ma Ted si guadagna la pagnotta.

    • Un pochino in ritardo dico la mia… sono un grande fan di Ted Poley e dei Danger Danger… vecchio abbastanza da esserci cresciuto insieme da post adolescente… la prima parte del disco è così così… diciamocelo… Hands of love a me ricorda tantissimo Heaven is a four letter word dei Bad English… ma questo non è un problema, anche nel cd dei Defiants ci sono dei richiami e va bene! quello che non mi piace è come suona il cd (il disco ai miei tempi).
      Il suono mi sembra impastato e confuso, a parte la voce del grande Ted che svetta; nessuno ha detto niente di questo,,, sono solo io??
      Da un punto di vista compositivo e interpretativo fino a Higher (grande pezzo) ho trovato il tutto un pochino sottotono per il un personaggio che ha fatto al storia come Ted.
      Da Higher in poi la svolta a mio parere, sia nella composizione che negli arrangiamenti, suono complessivo, interpretazione… boh mi sbaglierò ma mi sembra un altro disco.
      Ispirato fresco, la magia arriva veramente, anche We are young è un grande pezzo.
      Per me Ted Poley è intoccabile ed è un mito, averne.
      Il cd suona come nessun altra cosa uscita nel 2016 per cui è da tenere stretto.
      Comunque.. grande Ted!.

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