Lordenzo

Che meriti l’acquisto a occhi chiusi, non ne dubito. Solo a occhi chiusi, preciserei…

In effetti, è una gara dura decidersi. Certo, sui N. F. O. depone a favore il fatto che compongono inediti, ma entrambi i progetti/band hanno in comune il fatto di divertire e divertirsi. Strid si conferma sempre più un gran cantante e un ancor più grande intrattenitore. Gli altri, e vale per entrambe le band, grandi musicisti. Una boccata d’aria fresca.

Imaginos è un disco perfetto, secondo me, che riassume tutta la classe, l’abilità compositiva e tecnica, la ricerca melodica ma mai banale, la capacità di essere enigmatici ma mai astrusi, di quella super band che sono i B. O. C. Per quanto Imaginos sia sempre stato frutto di Bouchard, soprattutto, non capisco proprio il senso di riproporlo. Er…[Leggi tutto]

Disse quello che non scrive una canzone decente da 30 anni. Davvero, con tutto il rispetto per un cantante e songwriter che ho amato, ma questa poteva risparmiarsela…

Non colpevolizzerei la Frontiers, che mi sembra stia facendo la scelta più logica, comune anche ad altre etichette e all’editoria, per sopravvivere. Immettere tanti prodotti sul mercato, per occupare il più possibile spazi, anche con lavori che passeranno per lo più inosservati. Sgomitare per farsi notare, con la politica della quantità, prima anc…[Leggi tutto]

Dal confronto con questo masterpiece, uscirebbero con le ossa rotte in tanti. Gli attuali Unruly child, ahimè, non sono esclusi.

La canzone non è male, ma mi sembra già ascoltata, diciamo… mille volte? Sono brani dove la differenza, se manca l’originalità, la fanno gli elementi di contorno (interpretazione, suono, arrangiamenti). E quindi, il suono è pietoso, la sezione ritmica, definita solida, io la trovo inascoltabile…

A questo uomo serve ormai un TSO. I capolavori del passato non si possono dimenticare, ma cazzo, è difficile associarli a ciò che è diventato. Uno sfiatato ducetto, dedito a iniziative estemporanee, senza più una band alle spalle e un minimo di creatività. Certo, libero di fare quello che vuole, ma oramai è tempo di chiudergli, almeno noi, il si…[Leggi tutto]

Ma a me piace un casino, eh?

Già alle note iniziali, si torna ai Kiss di “I was made…”. Poi la canzone ha un incedere più malinconico, elegante, notturno, che ti porta sul divanetto di una disco anni ’80, quando ti chiedevi perché non chiavavi, nonostante il capello lungo e l’ orecchino alla Rick Springfield…

E poi arrivano quelli che, in pochi minuti, mettono subito in chiaro chi gioca in serie A e chi, invece, al campetto della parrocchia.

Non sentivo una voce così tremolante dai tempi dei Pavlov’s dog… che comunque erano un gruppo notevole. Per il resto, ho memoria della Black Lodge come etichetta di gruppi mediocri, soprattutto black e power. Il genere è cambiato, la mediocrità no…

Canzone con un bel tiro, potente ma che non sacrifica la melodia. Il video restituisce almeno l’impressione di un gruppo “vero”, anche se immagino le registrazioni siano state fatte al solito separatamente (il polpo sul ritornello mi ha ricordato gli effetti speciali dei film di Ed Wood, però…). McAuley in gran forma, ma con un cappello bianco…[Leggi tutto]

A parte il fatto che il povero Mick Mars ormai sembra Babadook… l’operazione scioglimento con firma contratto/reunion con distruzione contratto sa di costruito ed è di una tamarraggine degna dei Manowar. Avessero voluto essere veramente provocatori, in un periodo in cui tutti si sciolgono giusto il tempo di ritornare come nulla fosse, avrebbero…[Leggi tutto]

A proposito di vecchi parrrucconi restii ad appendere gli strumenti al chiodo, ho comprato l’album di reunion degli Angel e… Io trovo incredibile. Sentire dei settantenni (almeno Di Mino e Meadows) metterci tanta carica e sfornare 70 minuti di musica, capace di cagare in testa a tanti gruppastri attuali con un terzo dei loro anni, fa capire…[Leggi tutto]

Se l’offerta economica fosse vera, la richiesta di presentarsi sui palchi in condizioni psico-fisiche almeno decenti credo sia legittima. Mi stupiscono, quindi, le perplessità di Lee e Neil… anche se è pur vero che, tante volte, in concerto ci sono comunque andati in condizioni pietose, alimentando il loro mito…

Ah… la memoria… ovviamente, intendevo “Nothin’ but trouble”, parlando dei Blue Murder…

Gli Eclipse hanno trovato la formula vincente, che fa della ripetitività accompagnata all’alta qualità compositiva ed esecutiva la sua cifra stilistica. Insomma, fatte le debite proporzioni, agli AC/DC nessuno ha mai rimproverato la poca varietà stilistica. Hanno dei riferimenti evidenti (io li ho sempre trovati una via di mezzo tra i Blue Mu…[Leggi tutto]

A un primo ascolto sembra un po’ anonimo, poi diventa un anthem abbastanza convincente. Ma cazzo, sono veramente sboccatissimi. Altro che PMRC…

Brano carino… più dei capelli (e della voce) del cantante…