Lorenzo

CAPOLAVORO!!!

Per carità Bontro, capisco benissimo il tuo punto di vista, cosi come capisco benissimo Mark quando dice che non manca solo l’originalità ma manca totalmente anche la personalità. Mi rendo conto che questi lavori suonino come un miscuglio di suoni e ritmi già ascoltati centinaia di volte. Cosi come mi rendo conto benissimo che sia la fotoc…[Leggi tutto]

Non ho ascoltato tutto il disco ma solo qualche brano, quindi non voglio sbilanciarmi troppo nei pareri. Mi limito solo a dire che, come ho detto in altri interventi, in questo genere “l’originalità” non è una prerogativa che gli si adatta.  
L’AOR deve essere suonato cosi, con questi suoni, queste melodie e questi arrangiamenti. Per sua natura ha…[Leggi tutto]

“DOKKEN DOCET” certo che per certe persona gli anni non passano proprio, lo vidi in concerto con i MSG nell’88 (o ’89). e mi sembra uguale ad allora e anche la voce è intatta. Brano carino

disco meraviglioso!!, lo metto tra i primi 10 dischi della storia dell’Aor

La copertina con la strada che si perde all’orizzonte in su paesaggio deserto inizia ad essere un po’ inflazionata, è praticante identica ad almeno altre due: Jim Peterik “above the storm” (2006) e Night Ranger “somewhere in california” (2011). Ma ho anche il sospetto che ce ne siano altre.

A me ricorda molto anche Sandi Saraya e Lee Aaron, comunque gran bel pezzo, molto d’impatto, se il buon giorno si vede dal mattino….

Caro Bontro, sono onorato del fatto che ci tieni a conoscere il mio parere e ti accontento volentieri.
Ho ascoltato più volte ed attentamente tutto il disco prima di scrivere queste righe e devo dire che ho dovuto metterci dell’impegno nel non saltare alla traccia successiva dopo più o meno un minuto per ogni canzone.
Non voglio tornare su dis…[Leggi tutto]

Hai ragione Bontro, ti chiedo scusa. Avevo anche iniziato a prepararla, dammi un paio di giorni e ti rispondo. .

no, io ti batto: giugno 1968

Comunque dopo tutte le critiche vorrei anche io dare il mio contributo costruttivo alla discussione e citare solo 2 meravigliose uscite datate ’90 e che colpevolmente nessuno ha ancora citato:
1990 – Reo speedwagon – The Earth, A Small Man, His Dog And A Chicken
1996 – Robert Tepper – No rest for the wounded heart
Invito chiunque stia leggendo q…[Leggi tutto]

Mi dispiace Leonardo, non ti posso aiutare, non sono su FB ed è un canale che non conosco e non uso. Ci sono con la mia band che però non coinvolgerei perché non è un gruppo di melodic rock ma fa tutt’altro genere.
Se la cosa ti può esser utile posso però autorizzarti a fare un “copia incolla” del mio intervento, e se posso aiutarti in qualche…[Leggi tutto]

In pratica hanno fatto una semplice operazione di compressione dei primi 5 dischi in tre. Non ho verificato nel dettaglio ma mi sembra proprio che in questa compilation non ci sia nemmeno un pezzo tratto dai dischi usciti dopo la reunion del 2006. Mi sembra un’evidente ammissione di non aver prodotto nulla o quasi che meriti di essere ricordato, a…[Leggi tutto]

Grande Leonardo, ho letto attentamente la tua analisi. Personalmente nutro un profondo disprezzo per gli anni novanta e devo dire che mi hai fatto ripercorrere la grande delusione e tristezza infinita che sono stati i decadenti, insulsi e squallidi anni ’90. Nel 1984 usci un film intitolato “la storia infinita” la cui trama si può riassu…[Leggi tutto]

Concordo in pieno con voi ragazzi, disco elegante, raffinato e sobrio, curato e bellissimo. Produzione e songwriting, d’alta scuola. Classe e mestiere da vendere. A ragione Samuele: “capolavoro”. Punto e basta, non c’è bisogno di aggiungere nulla.

Anche sta volta concordo con Leonardo, I Palace tutto sommato mi “spiacicchiano” anche. Belli i suoni e la produzione retro con “effetto nostalgia” che, tutto sommato, funziona ed è più che credibile. Il brano è carino ma tutt’altro che memorabile, manca totalmente d’incisività e non invita al riascolto. Non credo che approfondirò.  

A parte l’assolo iniziale (che trovo piuttosto inutile all’economia del brano), direi che questo è un gran bel pezzo anche se ricorda molto la versione dei Nightiwish di “over the hill and far away” di Gary Moore. bellissimo anche il video.

Semplicemente INTRAMONTABILE!!!!

Tristissima notizia, R.I.P Eddie.

Sono curiosissimo di ascoltare qualcosa i loro precedenti lavori mi sono piaciuti molto, Una delle migliori realtà dell’ AOR moderno.