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Leonardo "Lovechaser" Mezzetti

  • conosco la storia degli scorpions, e crazy world è l’album che mi piace di più, che te devo dì 🙂 è evidente che l’articolo si basa sui miei gusti personali, e non vuole essere un mero elenco di date e nomi..

  • …forse il mio scopo era proprio quello 🙂 grazie ancora!

  • Leonardo "Lovechaser" Mezzetti ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 10 mesi fa

    Esiste una linea di demarcazione nella storia dell’aor. Una linea netta che segnò il passaggio dalla luce all’oscurità, dalla gloria al mondo dell’underground, da immensi stadi straripanti di folla a scarni c […]

    • Essendo nato nel 1980 ho scoperto in maniera approfondita l’AOR proprio negli anni ’90… ed erano anni in cui trovare certi dischi (o anche solo informazioni su dischi AOR) in un paesino come Cuneo era veramente un’impresa titanica (ringrazio un piccolo negozio dell’usato in cui ho trovato degli album, rigorosamente in cassetta, a dir poco spaziali)… ed erano anni in cui io viaggiavo con giacche di pelle quando i coetanei andavano in giro con camicioni a quadretti… questo articolo mi ha fatto scendere una lacrima… Grande Cobra! 😉

      • …forse il mio scopo era proprio quello 🙂 grazie ancora!

      • Anche io classe 1980, e quindi ti capisco perfettamente, Denis.
        Fu una battaglia…persa in partenza purtroppo: semplicemente arrivammo troppo tardi.

        Onestamente credo che ci sia sempre qualcosa nel bambino/adolescente destinato a contraddistinguere l’adulto che verrà. Io rimasi colpito da quello che Lorenzo definisce “il bello”: le luci, i colori, le esplosioni sonore, le chitarre luccicanti, le batterie fragorose di Queen, Guns ‘N Roses, Bon Jovi, Van Halen, Metallica…
        Tutto quello che venne dopo, quando stavo finalmente iniziando a seguire la musica a livello “agonistico”, non mi diceva nulla.
        Ed è ancora oggi così.

        Il Grunge non fu, secondo me, l’origine di tutti i mali, e prese il sopravvento semplicemente perché c’era bisogno di rabbia, di cattiveria e di pessimismo, ed il regno dell’AOR come musica delle masse fu selezionato naturalmente per l’estinzione.
        Ma resta la superiorità evidente di una decade irripetibile come quella degli 80s, e forse sì: manca a tutti noi come manca un caro amico che non tornerà più.

        P.s.: sugli Scorpions concordo con Mark il Talebano, ma capisco perfettamente la scelta di Leo.
        Anche a me piacciono gli Scorpions più commerciali con Matthias Jabs alla chitarra, ed il mio album preferito è Love At First Sting.

    • MINNNNCHIA SE SIETE GIOVANI…….:-) .Bell’articolo da parte di Leonardo conciso , chiaro e rapido nel dare spunti su ogni band, dico solo che considerare CRAZY WORLD l’album più bello degli Scorpions significa non conoscere la storia della band, poi se è un giudizio personale è ok ma prima di CW avevano già scritto i loro capolavori.
      E’ interessante notare come in quegli anni i mass media musicali mettevano in ombra tutto ciò che non fosse mainstream nonostante la qualità ottima, secondo me, delle uscite in campo aor e non solo. Faccio un parallelismo (azzardato se volete) con quanto accade da un anno a questa parte in cui si parla solo di covid e tutto il resto non viene neanche considerato, in sostanza la bella musica c’era anche in quegli anni solo che non veniva “spinta” dai media .

    • Nel 93 uscì Pull dei Winger che all’epoca non se lo cago’ nessuno, ma che personalmente trovo un grande album. Ho dei nitidi ricordi di quegli anni come la piacevole scoperta della traccia fantasma sul cd di Retroactive (quando l’album ti piaceva tutto lasciavi decidere allo shuffle), oppure nel 94 ,se non erro ,Nikki pubblicò “Rock Normale” in evidente ritardo di almeno 5 anni rispetto al resto del mondo. Sempre per quanto mi riguarda gli album migliori dei BJ sono proprio KTF e TD in quest’ordine. Però la maggior parte dei quindici/sedicenni di allora volevano ,anelavano il grunge…per fortuna è durato quasi meno di un dialogo in un porno.

    • Grande Leonardo, ho letto attentamente la tua analisi. Personalmente nutro un profondo disprezzo per gli anni novanta e devo dire che mi hai fatto ripercorrere la grande delusione e tristezza infinita che sono stati i decadenti, insulsi e squallidi anni ’90. Nel 1984 usci un film intitolato “la storia infinita” la cui trama si può riassumere con una lotta al “nulla che avanza”. Questo film è stato, in tempi non sospetti, un inequivocabile premonizione di quello che sarebbe stato il decennio successivo, quando siamo passati dal nutrirci con piatti prelibati di alta cucina a mangiare insipide insalatine scondite, e siamo passati dall’ammirare grandi opere d’arte di grandi artisti a doverci accontentare di scarabocchi sui muri fatti da teppisti ed imbrattatori. E il problema ha invaso tutta la società, non solo la musica.
      Concludo solo dicendo che correggerei il titolo di questo articolo con “anni novanta : la tomba dell’AOR e di tutto ciò che è bello”.

      • bravissimo.. decadenti, insulsi e squallidi anni 90, non avrei potuto descriverli meglio…. fammi un favore, ti prego, vallo a scrivere come commento su fb al mio articolo, perchè dai commenti di qualche personaggio sembra che adesso gli anni novanta siano stati un decennio fantastico ahah..

        • Mi dispiace Leonardo, non ti posso aiutare, non sono su FB ed è un canale che non conosco e non uso. Ci sono con la mia band che però non coinvolgerei perché non è un gruppo di melodic rock ma fa tutt’altro genere.
          Se la cosa ti può esser utile posso però autorizzarti a fare un “copia incolla” del mio intervento, e se posso aiutarti in qualche altro modo chiedi pure, quello che posso fare lo faccio volentieri.
          Comunque ti capisco bene, anche io mi trovo spesso a discutere (a volte anche a litigare) su questo argomento con persone che apprezzano e i alcuni casi venerano proprio i ’90 e i movimenti gurnge di Seattle e …“roba varia”. Ma la cosa che faccio fatica ad accettare è che a volte queste discussioni le affronto proprio con coetanei cinquantenni, che il “modo bello” (per usare un’espressione di un mio amico che la pensa come noi) lo hanno visto e vissuto e proprio da loro aspetterei comprensione e sostegno, invece mi sento dire che gli ottanta avevano “troppa plastica” ed erano troppo “finte” mentre i ’90 erano più genuini e veri. Non voglio fare polemiche, ognuno la pensa come crede, mi permetto solo di rispondere che dietro (o di fianco) alla plastica degli ‘80, c’era classe, scuola, competenza e capacità totalmente perse su chi negli anni 90 “zappava e pestava” su chitarre batterie invece di suonarle.  

          • ma no figurati grazie lo stesso.. devo dire che la maggior parte mi ha fatto i complimenti, poi ci sono 3/4 personaggi che sostengono il grunge e che probabilmente si sono incazzati per come ho parlato del grunge..tutto li ahahahah.. poveretti ahahah

    • Gran bell articolo quello del nostro Leo “Cobra” ,pieno di spunti interessanti su cui riflettere.
      E spulciando il mio archivio debbo dire che in larga parte concordo con quanto scritto visto che i primi anni 90 avevano cmq sfornato dischi di alta levatura per poi via via con il passare degli anni ridursi a ben poca cosa.
      E allora anch io ho deciso di segnalare qualche titolo (anno per anno) che mi sta particolarmente a cuore :

      1990 – anno che prosegue in scia degli anni 80 e propone l esordio degli Alias di Freddie Curci, il mito Jimmy Barnes con Two fires, il primo disco del supergruppo Damn Yankees, il ritorno del grandissimo Rick Emmet, l album forse piu bello (e forse l ultimo) di Larry Gowan (Last Brotherhood), Paul Laine con il suo Stick it in Your…, i fratelli Elefante con il secondo Mastedon (Lofcaudio), l esordio dei Nelson con After the Rain e per finire due album poco osannati (ma che a me piacciono tanto tanto) come l omonimo di Jimmy Ryser e il miglior album di Matthew Ward (Fortress)

      1991 – ancora tanta bella roba…tra cui il disco solista di Beckett, il paraculo Desmond Child con il suo Discipline, i miti Chicago con 21 (disco con dei pezzi AOR da antologia), il ritorno della grande Darby Mills (Never Look Back), il secondo Drive She Said (che non sfigura rispetto al primo), il supergruppo The Law, il Richard Marx (forse) piu ispirato di Rush Street ed i mai troppo osannati White Heart con il grandioso Powerhouse

      1992 – e ancora tanta bella roba…1st Avenue di Tears & Triumph, i Bad Company di Here Comes, i From the fIre di Thirty days, l esordio di Mitch Malloy, i fenomenali Planet 3 con Music from the Planet, i Roxus di Nightstreet, i grandi Wall of Silence con Shock to the System e per finire ancora un altro album dei White Heart a nome Tales of wonder.

      1993 – oh e pure qua i dischi belli non sono mancati…Robert Berry con Pilgrimage to a point, il grande Jeff cannata con Watching, i bravissimi L A Cowboys con Endless Summer, i Red Dawn di Never Say Surrender, il debutto dei fantastici Tour de Force e tanto per cambiare un altra perla dei White Heart (Highlands)

      1994 – si inizia a tirare un po la corda con le uscite e a parte il Cliff Magness e gli Atlantic indicati da Leo mi preme segnalare il ritorno dei Boston (Walk On), il Freddy Curcì solista (Dreamer s), l esordio dei grandi King of Hearts ed il secondo disco solo di The Voice Steve Perry.

      1995 – sempre meno uscite ma qualche chicca resiste come il disco solista di John Elefante (Windows), il duo Frederiksen/Phillips , i Just If I del grande Mike Reno ed il bellissimo solista di John Waite (Temple Bar)

      1996 – siamo agli sgoccioli ma i canadesi Agent, il ritorno dei Dakota (Mr Lucky) e soprattutto il grandioso Trial By Fire portano un po di gioia in un anno triste

      1997/1998/1999 – veramente poca roba a parte quelli segnalati dal Leo (come Passion Street, Unruly Child e Promises) a cui aggiungerei i Soleil Moon di Worlds

      Be che dire…dopo anni di splendore il nostro beneamato AOR ha dovuto fare i conti con la mancanza di soldi e adattarsi a nuove situazioni…ma l importante è non mollare mai…lunga vita all AOR!!!!!!!

      • grazie 🙂

        • Se non sbaglio, nessuno ha menzionato, l’album Bonjoviano dei Blue Tears, anno 1990. Grandioso!

          • Bravo Giulio, hai fatto bene a riesumare questo bell’articolo di Leonardo che ha indubbiamente toccato nel vivo tanti di noi provocando cosi tanti commenti. Senza, al tempo stesso (stranamente) provocare alcun litigio. Questo l’ha notato qualcun altro o solo io? Colgo l’occasione solo per citare due perle ancora non citate. Sono entrambe datate 1990, anno che, come sostiene giustamente Mimmo, è una costola degli ’80 a tutti gli effetti.
            DOMINOE “the kay”
            ERIKA NORBERG “Cold winter night”
            Queste due perle io le ho conosciute solo qualche anno fa, perché in quegli anni c’era talmente tante belle uscite che non riuscivi a stare dietro a tutte e qualcosa per forza scappava. 

            • In realtà i litigi sono avvenuti fuori di qui, Lore… ahauhaha 🙂
              I miei amici mi hanno detto che quest’articolo ha fatto andare su tutte le furie molti grungesters e affini su Facebook…

              • si hai ragione su facebook sulla pagina si rock of ages si sono scatenati contro di me, mi hanno fatto ridere tantissimo.. e più l’articolo riceveva complimenti più questi 5/6 poveretti, tra cui anche qualcuno di interno a melodic rock, schiumavano rabbia.. uno di loro ha addirittura pubblicato l’articolo sulla sua pagina fb e cercato di raccogliere commenti per screditare l’articolo e di conseguenza melodicrock.it.. una roba di livello bassissimo comunque .. la cosa importante per me è che qui su melodicrock.it l’articolo sia stata apprezzato ..

            • ciao lorenz.. dominoe the key l’ho citato sai? .. cmq grazie ancora per i complimenti..io e te sempre in sintonia 🙂

      • Grande WikiMimmo!
        Un plauso speciale per le citazioni dei White Heart di cui ho la discografia completa.
        Partecipo anche io al giochino delle aggiunte perché lo trovo divertente e può essere utile come spunto per riprendere vecchi ascolti.
        Non vuole assolutamente essere da appunto o critica a Leonardo che anzi ringrazio ed a cui faccio i complimenti per titolo e svolgimento dell’articolo.
        Ricercando i titoli mi sono accorto, come Mimmo, che più ci si avvicina alla fine degli anni (97-99) e più è difficile trovare titoli validi (grunge forse solo parzialmente responsabile?)
        Dopo le esaustive aggiunte di Mimmo è difficile, comunque ecco i miei (pochi) titoli:
        1990
        Heavens Edge
        Legs Diamond: Town Bad Girl
        Steelheart
        1991
        Shooting Star: It’s No Over
        1992
        Robert Hart
        Gotthard: S.T.
        1993
        Eyes: Windows of the soul
        Shotgun Symphony: S.T.
        Elektradrive: Big City
        1994
        Freddy Curci: Dreamer’s Road
        Mattador: Save us from ourselves
        Walk the Wire
        1995
        Frederiksen Phillips
        Thread (Vince DiCola)
        1996
        Harlan Cage: S.T.
        Storming Heaven: Life in Paradise
        1997
        Kevin Chalfant: Running with the wind
        The Key: The world is watching
        1998
        Departure: S.T.
        Mystic Healer
        RTZ: Lost
        1999
        A.C.T.: Today’s report
        Stuart Smith: Heaven and Heart

        Sicuramente ho sconfinato dal puro AOR ma mi sono preso questa licenza perché anche l’articolo secondo me lo fa.
        Lunga vita alla buona musica: Never Give Up!

        • Ahi ahi ahi caro Fulvio…Freddy Curci e Frederiksen Phillips li avevo gia nominati io…he he he…scherzo neeeeeeeeeeeee 🙂

          Cmq per me White Heart grandiosi ed è un peccato che da anni siano spariti dalla circolazione 🙁

          • Ahi, vero…volevo vedere se eri attento…he he…e pensare che mi sembrava di aver controllato bene.
            Nel “filone “CCM” degni di nota anche Petra, Idle Cure, Novella, ed avrei inserito l’esordio dei Crossection ma è del 1989.

      • grande Mimmo.
        Alias, Damn Yankees e Nelson su tutti, ma grandi dritte da parte tua

    • Non si può ahimé, che concordare con la tesi di fondo di Leonardo.
      Ci sono anche secondo me degli “eroi” che, quà e là, perlopiù inosservati, hanno tenuto alta la bandiera dell’AOR anche nei difficili anni ’90. Non riesco a non citare tra questi i DARE, i BATON ROUGE, i KINGDOM COME, i CRYSTAL BLUE, i mitici ASIA, gli HARLAN CAGE, i CLOCKWISE (costola degli EUROPE), e i TOTO, ma anche MALMSTEEN (sebbene alcuni sconfinino un po’ oltre l’AOR, e lo so!).
      Qui la mia lista d’oro, da cui ho escluso gli album già citati nell’articolo. Sono davvero pochissimi rispetto a quelli sfornati negli anni ’80.
       
      (C) ALICE COOPER (1991) – Hey Stoopid
      (D) DARE (1991) – Blood from Stone
      (D) DORO (1991) – True at Heart
      (K) KINGDOM COME (1991) – Hands of Time
      (M) MSG (1991) – McAuley Schenker Group
      (B) BATON ROUGE (1991) – Lights Out on the Playground
       
      (A) ASIA (1992) – Aqua
      (T) TOTO (1992) – Kingdom of Desire
      (D) D.A.D. (1992) – Riskin’ It All
      (M) YNGWIE MALMSTEEN (1992) – Fire & Ice
      (M) TONY MARTIN (1992) – Back Where I Belong
      (S) SATROX (1992) – Energy
      (P) COZY POWELL (1992) – The Drums are Back
       
      (D) DEEP PURPLE (1993) – The Battle Rages On
      (A) AXXIS (1993) – The Big Thrill
      (D) DORO (1993) – Angels Never Die
      (H) HEROES DEL SILENCIO (1993) – El Espiritu del Vino
      (K) KINGDOM COME (1993) – Bad Image
      (C) CRYSTAL BLUE (1993) – Out from the Blue at Last
      (H) HELLOWEEN (1993) – Chameleon
       
       (A) ASIA (1994) – Aria
      (C) ALICE COOPER (1994) – The Last Temptation
      (M) YNGWIE MALMSTEEN (1994) – Seventh Sign
      (C) CRYSTAL BLUE (1994) – Caught in the Game
       
      (T) TOTO (1995) – Tambu
      (M) YNGWIE MALMSTEEN (1995) – Magnum Opus
      (R) RAINBOW (1995) – Stranger In Us All
       
      (A) ASIA (1996) – Arena
      (K) KINGDOM COME (1996) – Twilight Cruiser
      (H) HARLAN CAGE (1996) – Harlan Cage
       
      (B) BALANCE OF POWER (1997) – When the World Falls Down
      (C) CLOCKWISE (1997) – Nostalgia
      (M) YNGWIE MALMSTEEN (1997) – Facing the Animal
      (B) BATON ROUGE (1997) – Baton Rouge

      (U) URIAH HEEP (1998) – Sonic Origami
      (D) DARE (1998) – Calm before the Storm
      (C) CLOCKWISE (1998) – Naive
      (H) HARLAN CAGE (1998) – Double Medication Tuesday
       
      (T) TOTO (1999) – Mindfields
      (R) RATT (1999) – Ratt
      (H) HARLAN CAGE (1999) – Forbidden Colors

      • Aspettavo qualcuno che inserisse i due bellissimi album dei toto.
        Da quello che leggo si comprende benissimo che la musica buona c era anche in quegli anni, solo che qualcuno anzi più di uno decise di ignorarla favorendo altro , ormai è chiaro.aa

    • Comunque dopo tutte le critiche vorrei anche io dare il mio contributo costruttivo alla discussione e citare solo 2 meravigliose uscite datate ’90 e che colpevolmente nessuno ha ancora citato:
      1990 – Reo speedwagon – The Earth, A Small Man, His Dog And A Chicken
      1996 – Robert Tepper – No rest for the wounded heart
      Invito chiunque stia leggendo questo mio intervento a recuperare questi due perle nel caso non le si conoscessero. A mio avviso potrebbero anche far parte dell’elite “geme sepolte” di questo sito.

    • Ragazzi …..see vabbè …..ma i primi 4 album dei Ten da X a babylon???

      • Vero! Ad essere precisi nei ’90 sono cinque (Ten, Name of the rose, The robe, Never say goodbye, Spellbound). Babylon è il sesto ed è già 2000. Comunque tutti e 6 di buonissimo livello (soprattutto i primi due per me)

    • Grande Articolo Leonardo!
      ps classe 74

    • Trai l1990 /92 ci sono un sacco di bellissimi dischi, danger danger,Tyketto,Wild side,lynch mob,Y&T,Firehouse,Don dokken, john norum,Kiss,Leppard,Van halen un vero e proprio prolungamento degli 80s.
      Poi iniziano i tempi cupi, i nostri eroi cominciano a perdere i capelli e a incupirsi, seguendo le nuove tendenze depressive. Bellissimi Dog eat dog e Pull degli Winger, ma anche un sacco di delusioni Dawn dei danger danger,Shadow life dei Dokken,Belly to belly degli stessi warrant.Subhuman race degli Skid row e gli Scorpions che si rammolliscono con 2 dischi noiosetti (eye to eye e pure istinct). Persino capiscuola come Def leppard,Kiss e Motley crue partoriscono opere lontane dallo stile che li ha resi famosi.
      Non ho apprezzato nemmeno These days dei Bon jovi, all’epoca, cupo e troppo lontano dai primi 4 capolavori.
      Fortunatamente label come Mtm,Now and then,escape,Zrecords e la nostra frontiers credono ancora nell’aor hard melodico e pubblicano uscite interessanti.
      Ten,Steelhouse lane,Snakes in paradise,Silent witness,Talisman,Harlan cage,C.i.t.a,harem scarem partoriscono perle di notevole bellezza.
      Restando in campo piu’ hard rock, Mlmsteen e Pretty maids hanno fatto dei bei dischi nei 90s. Savatage e helloween opere di rara bellezza ,ma andiamo in un campo piu’ heavy.

      • Be caro Fede i SAVATAGE meriterebbero pagine tutto loro…negli anni 90 Streets – A Rock Opera e Edge of Thorns sono dischi immensi….

    • Nel 1992 uscì “hear!” dei Trixter con le splendide “Road of thousand dream” e “As the candel burns”

    • L’articolo è stato un bel tuffo nel passato, in effetti anche io ho recuperato tutti i classici dell’hard melodico AOR nei ’90, però credo che i TEN avrebbero meritato molte più citazioni oltre il debut, il secondo(the name of the rose) il terzo e il quarto album(Spellbound)sono quelli che hanno scolpito la loro carriera e il loro sound.
      Grandissima la frase”I fan dell’aor vagavano desolati tra le pagine di Metal Shock alla ricerca di qualche vana speranza.”
      Mi ci riconosco alla grande!!!

    • Comunque un gran disco, che mi sembra nessuno abbia citato nei commenti, Bump ahead dei MR BIG!!!
      hard melodico allo stato puro, forse solo la produzione un po’ troppo sporca!!

    • Grazie bel salto nel passato 😛

      Speriamo in un futuro migliore…

  • si d’accordissimo con giorgio.. i pezzi sono tutti uguali, la stessa nenia… mi annoiano proprio nonostante sia un grande fan della retrowave… l’idea di questa musica, di una band che si rifà così agli anni ottanta è quella che amo, come sapete, ma qui mancano proprio i pezzi, la qualità, non basta l’idea ragazzi …

  • band che si deve sciogliere al più presto.. l’ultimo grande album fu these days del 1995, l’ultima hit fu have a nice day nel 2005.. band ormai morta

  • io sospendo il giudizio… il pezzo non mi è mai piaciuto, noiosissimo…. avrei preferito ascoltarlo in one by one.. pezzo più heat oriented, dove gronwall aveva dato una grande prova, nel pezzo più bello uscito nel 2019…

  • non mi convincono … i creye mi piacciono moooolto di più … dopo il primo disco gli wet non mi hanno piu convinto..

  • si ma io non contestualizzo.. il disco lo trovo abbastanza imbarazzante, come lo sono tutti quelli degli unruly child usciti dalla reunion.. tranne probabilmente worlds collide del 2010… ma se vi piace sta roba ascoltatela pure.. io ascolterò who cries now… anche quando saremo nel 2050 ahahah

  • yeahhhhhhhh ..però quando nei miei articoli vi scovo i pezzi inediti anni ottanta vi piace eh???? ahahahahah

  • ottime sensazioni anni ottanta … un intro di tastiere da brividi … l’album migliore in uscita in sto periodo ….

  • ma cos’è …. ma per carità … vado a riascoltare who cries now… che è meglio…..

  • ah a me questo non dice niente… il sound è anche quello giusto, apprezzo anche lo sfondo del video volto a fare il verso al mio amato new retro wave … quello che manca sono le composizioni…le melodie mi annoiano, e non mi caricano…. con palace non ce la faccio…

  • si …sono d’accordo con la recensione.. io sono grande fan di le blanc, ma se i pezzi non valgono granchè diventa un mero esercizio stilistico per la sua bellissima voce e basta .. la voce di le blanc merita di meglio..

  • nemmeno io esagererei i toni … il coro è molto catchy, è vero.. ma è chiaro che sia farina del saccio di martensson.. ma al di là di questo nulla di memorabile.. poi a me soto non è mai piaciuto più di tanto..

  • dying for love tra i 5 migliori pezzi dell’aor anni novanta… un grande album ….

  • eccellente lavoro di synth wave quello degli at 1980… consiglio anche have a heart, una delle migliori ballate uscite negli ultimi anni, considerando anche l’aor….

  • ….ai primi secondi mi è parso di udire echi di who cries now …. ma poi si sono dissolti subito …troppo bello per essere vero…..

  • …io faccio fatica a sbilanciarmi … il problema è che mi faccio influenzare dai pezzi … quelli sui primi due album non erano al livello di address the nation… la performance di erik li è eccellente.. bisogna ascoltare kenny su pezzi come breaking the silence o in and out of trouble, o su one by one … mi pareva un pò leggerino nei pr…[Leggi tutto]

  • in realtà i brother firetribe non li ho mai considerati eccezionali come continuità qualitativa all’inteno dell’album…ma invece ottimi creatori di hits.. come nel caso della spettacolare wildest dreams.. anche qui i salute you è molto bella.. poi un netto calo in tutto il resto.. un pò pochino…

  • ottimo album di hard melodico … tra i primi 3 di questo 2020… cold words è senza dubbio tra i 5 migliori pezzi! potente melodica e moooolto eighties

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