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Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 12 mesi fa
Anni intensi gli ultimi due per il nome Magnum. La pandemia di Covid-19 ha limitato drasticamente la quantità di concerti per Clarkin e Catley (a tal proposito, ricordo una querelle non da poco su […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 12 mesi fa
Tempo Di classifiche di fine anno per Rock Of Ages sono sicuro che anche i lettori di MelodicRock.it avranno votato, una ottima occasione quindi per ascoltare il meglio del 2021!
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Joe Pasquale – Prey – Gemma SepoltaMollaccioni di tutto il mondo unitevi! Disco veramente eccellente questo qui , certo molti Defender duri e puri staranno già sguainando la spada […]
Bella scoperta.
Bellissima “Paint it blue”!
Seeeeeeeee mo pure Joe Pasquale tra le gemme sepolte…esaggeratooooooo!!!!! 🙂
Cmq buon disco (anzi ce l ho in cd) che ricordo piacevolmente ma senza esagerare (in quegli anni usciva anche tale KEVEN JORDAN che forse mi piaceva di piu….)
Beh sepolto è sepolto (•‿•)…. potrebbe seguire Rick Price
Be Heaven Knows tanta roba….e che pezzo Church on fire….
madonna che pazienza…..vabbè non ti garba?…posso farmene tranquillamente una ragione
se non mi piaceva non lo mettevo…..ed è una gemma sepolta perchè è un disco borderline che non ebbe molta visibilità….poi il fatto che a te non piaccia ripeto è irrilevante. Il disco ha riscosso molti giudizi positivi anche ai suoi tempi ed ancora oggi è molto considerato dagli amanti del genere. Ovviamente io vado a ripescare quelli che IO ritengo rappresentativi e c’è chi sarà d’accordo e chi no….come sempre
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Attraverso le selezioni delle uscite di questo 2021, ahimè ancora pandemico, potrete farvi una idea dei dischi che hanno fatto parlare di se e potrebbe essere una occasione per approfondire o scoprire q […]
Beh… tutto sommato qualcosa di buono è uscito in questa annata… primi fra tutti i… NESTOR 😀 😀 😀
Ma va là va là 🙂
secondo me, fai parte del loro staff 🙂
Metto la mia lista in ordine sparso:
Fuori dai 10 ma comunque positivi: WET, Eclipse (meglio degli ultimi due), Vega, Mcauley, Inglorious (per me il loro miglior lavoro), Issa, Night Ranger, Jason Bieler.
Grazie!
Secondo me e’ stato un anno molto buono, con tante uscite interessanti e conferme da molte band. I miei top 10 sono: NIGHT FLIGHT ORCHESTRA, ECLIPSE, W.E.T, CREYE, CAP OUTRUN, THUNDER, PRETTY RECKLESS, CHEZ KANE, NESTOR e SEVENTH CRYSTAL
penso anche io che sia stato un anno proficuo.
1-Nestor=kids in a ghost town (bomba e che bei video, Denis ha ragione)
2 -Sharks-Slow song (bellissimo hard aor cantato in italiano)
3-Lee Aaron-radio on (sempre un piacere ascoltar la sua voce)
4-Jakob Samuel- Coexist (adoravo i Poodles, anche da solista sempre validissimo).
5-Ronnie Atkins- Real (carico di ottimismo, grande Ronnie).
6- W.e.t. – Retrransmission (sempre bei dischi da sto supergruppo)
7- Cruzh- Tropical thunder ( piu’ bello del precedente, sorpresa positiva)
8-John diva and the r.o.l- american amadeus ( meno bello dell’esordio ma divertente)
9- Out of this world ( bello,peccato gli Europe nn suonino piu’ sto genere, bravo Kee)
10- Night flight orchestra- Aeromantic 2 ( sempre godibilissimi).
Eclipse,Chez Kane,Osukaru,Hearland, Wig wam e Dream theatre, han fatto dischi che ho apprezzato.
Grazie per la classifica
Pure io quoto l’ultimo dei Cruzh (non presente per un errore di mia battitura sulla top ten).; l ho appena acquistato su EBAY a 10€!
I miei dieci. Sarebbero di più o diversi uscendo molto dal seminato aor/ melodic…ho lasciato solo due o tre “semi off topics” di hard rock o prog.
1. The Night Flight Orchestra
2. Cap Outrun
3. Joseph Williams
4. W.E.T.
5. Touch
6. Newman
7. 3.2
8. Blind Golem
9. Fans Of The Dark
10. The Vintage Caravan
Grazie!
I Cap Outrun sono usciti troppo tardi rispetto a quanto ho definito la mia top ten.
Li aggiungo ora assieme al bell’album dei Cruzh.
Senza entrare nel merito delle “classifiche” fatte dagli amministratori e dai lettori, mi limito a dire che mi dispiace vedere che un disco come Chez kane sia così poco considerato. Nelle migliori posizioni si posiziona a metà classifica, ed in alcune non viene proprio citata. Solo il mio amico Leonardi (guarda caso) la mette al terzo posto. Grande Leo, non deludi mai !!. Comunque nella mia personale classifica sarebbe nr. 1.
Discorso molto simile vale per Dion Byman e Midnite city (anche se il loro ultimo non è all’altezza dei precedenti).
Eh ma sai , le classifiche sono un giochino molto personale, spesso esulano dalla specifica qualità di un disco che però come nel mio caso non emoziona. Probabilmente io sono un po’ saturo di certe sonorità e cerco qualcosa di diverso, anche se nel suo genere ha il suo perché, che poi io abbia anche un problema nell’appassionarmi al cantato femminile è sicuramente un altro mio limite….
grazie caro! lo sai che io e te siamo sempre in sintonia.. 😉
Più o meno mi ci trovo con tutte le vs classifiche, io non ne faccio mai. Solo una obiezione riguarda i fans of the dark che avrei lasciato fuori dai primi 10 e oltre ….!
Ma guarda infatti, se hai notato ho tolto la numerazione di primo secondo etc, per optare su una lista che rappresentasse un riassunto dei dischi più ascoltati dell’anno, da ciascuno degli scribacchini….un giochino per fare un riepilogo delle uscite e parlarne un po’.
CREYE – LEVARA – CHEZ KANE – CRAZY LIXX -NESTOR questo (vado a memoria) è il top dell’anno in ordine sparso
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Puntata post natalizia Di Rock Of Ages dedicata alle richieste degli ascoltatori, MelodicRock ha recuperato per l’occasione una delle sue gemme sepolte ovvero i The Quest con il loro secondo album Change. Buon […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Buon Natale dalla redazione di https://www.melodicrock.it !
Auguri a tutti!
Auguri!
Buon Natale alla redazione e a tutti i lettori!!!! AORguri!!!
Auguri!
Auguri a tutti ragazzi.
Peace ✌️
Buone Feste Gente!
Buone feste a tutti voi e alle vostre famiglie, ragazzi: non sono sparito, e vi leggo sempre. Ma non è un bel momento…
Torno presto.
Vi abbraccio tutti.
Un abbraccio.
tanti auguri a te caro Bontropi. Sappi che ti siamo vicini se stai attraversando un momento difficile
Grazie, ragazzi.
Lo so.
Spero di ritornare presto fra voi a parlare delle nostre splendide cavolate musicali in serenità e allegria.
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Questa volta puntata dedicata al Natale in chiave Hard & Heavy, ma con uno sguardo anche alle novità di quest’ ultima parte dell’anno. Presente la nostra recensione di quello che possiamo considerare il colpo di […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
I Perfect View annunciano:
“Finalmente è arrivato il momento di annunciare un nuovo capitolo della nostra storia: I Perfect View dopo aver ascoltato diversi cantanti che si sono proposti ai provini, hanno […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Altra puntata di Rock of Ages dedicata questa volta al ripasso delle uscite dell’anno, troverete anche un nostro consiglio per l’ascolto con un estratto della nostra recensione dei Six Silver Suns. Cliccate sul […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa
Questi Cap Outrun mi hanno fregato. Non si può fare uscire una bomba del genere a metà dicembre, quando oramai avevo già chiuso la mia top ten dell’anno e scombussolare così le mie solide certezze. Avevo asc […]
Mi mancava l’apparizione dello zingaro del microfono, ossia Chandler Mogel.
Detto ciò, per ora, sono solo alla quinta canzone però questi Cap Outrun mi sembrano freschi, strani e nello stesso molto interessanti.
Attualmente la mia preferita è “Disaster Mindset”
Tornerò sull’argomento.
Caligula’s Horse, act, rush…..Cazzo mi fiondo all ascolto. In giro si leggono ottime recensioni.
Dei caligulas….le parti più melodiche…..come ho scritto i the Quest secondo me sono consciamente o no….il riferimento sonoro principale
Boom! Adoro da sempre queste contaminazioni Aor/Prog!
Grazie della recensione Samuele, altrimenti me li sarei completamente volati…copertina indecorosa, nome del gruppo fuorviante…tutte le carte in regola per farmi evitare di prenderlo in considerazione (già successo con “Fans of the Dark” meno bello ma comunque interessante, sarà una nuova moda ma sinceramente non la capisco…). Anche se sono solo al secondo ascolto, dico che è un disco notevole che decolla dal terzo brano in poi (primi due brani belli ma un pelo più scontati). Di “The Quest” avevamo già parlato e direi che ci siamo (A.C.T e Rush ce li sento mooolto meno….).
Mi piacciono moltissimo le parti ritmiche (basso e batteria).
Gustosa sorpresa di fine anno!
Stavo per fare la stessa cosa anche io la copertina ed un ascolto distratto della seconda canzone, mi avevano fatto pensare al solito gruppo svedese iper melodico come in voga adesso…. invece per carenza di volontari l’ho ascoltato per la recensione ed è stato amore . Si sono d’accordo il riferimento sonoro principale per me sono i the Quest poi vabbè è molto prog quindi uno spizzico di vari gruppi ci si può sentire…. cmq… rivelazione totale!
Bel disco
Un po’ Outloud, un po’ the Quest, un po’ Totò più heavy negli intermezzi strumentali.
Un minestrone uscito davvero bene
Si chiude l’anno col botto !!!! Disco strepitoso , perfetto incrocio tra act e toto ( no rush assolutamente) . Siamo decisamente in ambito prog/AOR deluxe con prova magistrale di tutti. Sto più basso col voto per colpa di una copertina imbarazzante. Disco da avere assolutamente!!!!
Intanto io quando do i voti non sparo bombe a caso (≧▽≦), sul discorso delle influenze, vorrei essere chiaro….io ho scritto c’è chi sentirà questo o quello, non perché ci debba necessariamente essere, ma perché nel prog ci sono talmente tante influenze che uno ci sente un po’ quello che vuole, io per esempio ho sentito molta affinità ai the Quest, non vorrei essermi espresso male. Detto ciò…. disco che nella prossima top ten di melodicrock.it non esiterò a mettere al primo posto.
Lungi da me aver espresso critiche alla tua ottima rece Samuele, forse hai frainteso, ho espresso quello che sento io durante l’ascolto ed alle mie orecchie i toto sono preponderanti. Qualcuno ha avvertito anche i rush da quello che hai scritto ma io di questi ultimi conosco anche le virgole 🙂 e francamente non li ho sentiti così come non ho avvisato gli outloud come scritto da Yuri ( se non Per la cover) resta il fatto che siamo di fronte ad un gran bel disco. No doubt!!!!
E l importante è che il disco sia ottimo, poi nella musica ognuno ci senta ciò che vuole…. menomale che ogni tanto esce questa roba!
Disco particolare: un incrocio tra Toto, prog sinfonico moderno e ritornelli aor. Nonostante le buone premesse, dopo un paio di ascolti non mi sono ancora fatto affascinare dalla maggior parte delle canzoni. Carina l’iniziale Crazy Enough e la terza Disaster Mindset. Alle altre riconosco una costruzione sapiente, ma non mi entrano nel cuore. Disco da riascoltare per apprezzarlo meglio, per adesso sufficienza piena, ma di stima per il tentativo di andare oltre.
Mi unisco al tripudio di consensi per questi ragazzi.
Davvero dei fenomeni.
E fenomenale è senz’altro anche il disco.
Secondo me sono i Dream Theater dell’AOR/West coast.
95/100
Eh ma io ci ho l’occhio lungo 🙂
Ma infatti raramente io e te siamo stati in disaccordo… 🙂
Intanto che voi due fate petting a distanza io ho ordinato il disco 🙂
Si parecchio a distanza…(・∀・)
Grande album davvero, una vera scoperta. Canzoni fresche e suonate divinamente. La vera sorpresa di fine 2021, album da Top 10. Peccato per la copertina, davvero orrenda: un album cosi bello avrebbe meritato un artwork decisamente migliore.
concordo!
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Di seguito La nota stampa della Frontiers Music per l’uscita del nuovo disco dei Lionville.
Frontiers Music Srl è lieta di annunciare l’uscita del quinto album in studio di Lionville, “So Close To Heaven” l’11 […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Il singer/songwriter danese Ronnie Atkins ha annunciato l’imminente uscita del suo nuovo album in studio, “Make It Count” per il 18 marzo 2022. Un nuovo singolo e video, ‘Unsung Heroes’ è uscito […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Sta per finire l’anno, ma qualche gradevole sorpresa ci si prospetta anche nel periodo natalizio. Una di queste, a mio avviso, potrebbero essere proprio i Land of Gypsies.
Questo ennesimo progetto targato […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Altra puntata di Rock of Ages, questa volta dedicata ai classici, tre ore di Hard & Heavy con la musica che ha segnato un epoca. In questa puntata, due dischi suggeriti da noi di MelodicRock.it e prelevati […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Manca poco all’uscita del nuovo disco dei Giant, mi è quindi venuta spontanea una riflessione sull’importanza di questa band per gli amanti delle sonorità hard rock. Pur avendo dato alla luce pochi dischi n […]
Eh si la scelta tra i primi due è davvero dura. Ma su di un isola deserta, forse, li porterei entrambe 🙂
Stiamo facendo gli sboroni eh !? 🙂
Eh beh ogni tanto bisogna anche tirare il rigore a porta vuota (•‿•)
no no…..assolutamente time to burn…..e’ il top album dei fratelli Huff e soci!!!!
Un capolavoro assoluto per songwriting ed ispirazione strumentale/melodica.. produzione al top per il genere solo un tantinello troppo patinata!!!
Ps.: III è il degno erede tra l’altro uno dei primissimi dischi della frontiers come etichetta vera e propria
si III artisticamente impeccabile, praticamente al livello degli altri due…solo dettagli e sfumature distinguono i primi tre
Un altro capolavoro assoluto.
“Stayyyyyyyyyyy till the end don’t walk away tonight”
e con questo passo e chiudo!
Disco che oggi trovo addirittura commovente, per quanto è bello e per quanto rappresenti perfettamente il genere.
Un’altra di quelle stelle da sceriffo da esibire a petto gonfio di orgoglio.
Toto, Journey, Survivor…
E Giant.
Per me invece il primo LAST OF THE RUNAWAYS merita 1 punto in piu rispetto a questo pur ottimo TTB…poi come dico sempre de gustibus…anche perche nel corso degli anni ho notato che la diatriba tra disco d esordio e seconde uscite riguarda anche gruppi come Bad English, Dare, House of Lords ecc ecc….e d altronde il mondo è bello perche vario…
Eh lo so e infatti quando sono indeciso tra due dischi di eguale valore…. faccio il referendum su RoA così faccio scegliere la maggioranza (・∀・)
Vox populi vox dei! 😉
Uno dei dischi più perfetti di sempre, con una delle produzioni più eccezionali di sempre, con una delle song più perfette di sempre (STAY), con una delle ballad più fighe di sempre (NOW UNTIL FOREVER), con uno dei chitarristi più spettacolari di sempre che suona dei soli tra i più fighi di sempre.
Semplicemente un fottutissimo capolavoro assoluto di ogni epoca
Ehhhhh …. tanta, tantissima roba !!!!! 😉
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Continua la collaborazione di MelodicRock.it con il programma di Radio City Trieste “Rock Of Ages”. Nel podcast della trasmissione, oltre a tre ore di sano Hard & Heavy, troverete anche una rubrica con una nostra […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
Se avete letto la nostra recensione (QUI Il Link), la nostra intervista (QUI Il Link), ma non siete abbastanza sazi di notizie sul nuovo fenomeno Nestor, allora forse vi farà piacere approfondire con quasi un […]
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
La Geffen, negli anni d’oro, ha avuto in mano veramente il gotha dell’ hard rock più o meno melodico, naturalmente prima di virare a 180° e cominciare a spingere verso lidi musicali diversi, abbandonando uno ad u […]
Già, anni magici con emozioni irripetibili perché si vivevano e gustavano in modo totalmente diverso: la indispensabile “caccia” al disco aveva il suo perché e dopo diventava veramente la colonna sonora delle tue giornate.
Il 1991 oltre a Tyketto ci regalò ad esempio anche gli esordi di Shadow King, The Storm, Heartland…non serve aggiungere altro. Anche io felice di aver potuto vivere tutto questo “in diretta”.
I dischi che hai citato son tra l’altro tutti nei classici….e gli heartland…ci sarà a breve….
Ottimo! Heartland non può mancare.
Sto aspettando l’ultimo in CD ma non arriva più…
Dall’Inghilterra mi sa che c’è un po’ di casino con la dogana….o ne han venduti più del previsto
Condivido la disamina di Samuele.
Masterpiece
Credo che l’aggettivo “mostruoso” non renda ancora l’idea in merito alla bellezza di questo disco.
Questo sì è un classico album da 100/100!
Pure io ho la fortuna di avere il vinile di 30 anni fa!
Album molto bello, consumato letteralmente appena scoperto, anche se un bel po’ in ritardo, 2005 circa, purtroppo ha sofferto a mio avviso l’eccessiva offerta dell’epoca, e nonostante il supporto della casa discografica non è riuscito ad emergere in mezzo a mostri sacri del genere … peccato perché la title track era la nuova livin on a prayer o livin’in sin …o almeno poteva esserlo
Ed io invece vado un po contro corrente….il disco è indiscutibilmente di valore ma ci ho sempre trovato una frattura netta tra un primo lato esaltante (Wings, Standing Alone e soprattutto il capolavoro FOREVER YOUNG) ed un secondo soltanto buono ma non certo trascendentale…peccato…poi per carità…ad avercene dischi cosi….
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
“A due anni di distanza torna la macchina del tempo di Danny Rexon, pronta a catapultarci nuovamente nei favolosi anni ’80. Il pilota automatico è saldamente inserito sulle coordinate disegnate un tempo dai vari […]
Mi toccherà comprare anche questo cazzo!!!! Ti entra dentro come come il veleno di un cobra , mi ritrovo in piena sintonia con la recensione.
Ps è una mia impressione o la produzione è bassa di volume?
Pps recensite quella bomba nucleare dell esordio dei wicked smile…..ordinato dopo mezzo ascolto!!!!!!
Ci sto lavorando io
crazy lixx tra i pochissimi di oggi a farmi ancora divertire forever wild perà era un’altra cosa, molto più ispirato.. questo street lethal mi pare un po’ sottotono, come carica.. belle rise above, one fire e thief in the night.. gli altri pezzi non mi hanno entusiasmato …
Ho sempre amato i Crazy Lixx fin dagli esordi, ma questo disco onestamente non riesco proprio a digerirlo. Direi un passo indietro rispetto al precedente. Salvo solo Rise Above e One fire. Direi che almeno per loro la pausa della pandemia non ha fatto bene per nulla. 55/100
Loud minority e forever wild sono i miei preferiti.
Questo sono ai primi ascolti, difficile raggiunger l’eccellenza del precedente.
Poi essendo cosi’prolifici e’inevitabile cadere nel deja vu, dovendo muoversi nelle coordinate di un hard rock anthemico ottantiano.
Concordo col voto e la rece di Giulio.
Carino ma superfluo rispetto agli altri della loro discografia.
Final fury riporta alla mente certe scene di karate kid
Sicuramente un gradino sotto al precedente ma questo SL resta un bel dischetto da Rexon & Co che si fa ascoltare che è un piacere….
PS ma la rece di quei tamarri degli Eclipse me la sono persa?!?
Grazie Giulio…se non ci fossi tu 🙂
Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa
A Cura di Samuele Mannini e Max Giorgi
Aor Heaven mette a segno un altro colpo a sorpresa in questo 2021 all’insegna dell’abbondanza di uscite e anche abbastanza prodigo di qualità. Nel panorama Rock ed affini […]
Io coi Magnum mi sento come in un porto sicuro al riparo da tempeste , lo prenderò certamente per testare anche la “monotonia” di fondo che ha avvertito l attenta analisi di Samuele. Per ora concordo in pieno sul giudizio della cover.
I ll be back……
Sai cosa non avrebbe guastato?….qualche pezzo più energico e tirato a spezzare un po’ il ritmo…. cmq è un buon disco
Bravo Sameule.
Ti quoto in toto la recensione.
Grazie
Rieccomi , sposo la rece di Samuele parzialmente in quanto non ho avvertito una certa monotonia , anzi , a me sembra un disco più immediato dei due precedenti , ci sono minimo 4/5 pezzi degni del loro blasone .vero è che dopo 40 o 50 anni di carriera non ti inventi nulla ma la classe resta sempre quella. Vado su un 80 pieno e passo all acquisto immediato essendo un fan della prima ora.
Solo per chiarezza per monotonicitá io intendevo una poca alternanza tra ballad, mid tempo e una presenza minore di brani più ‘robusti’ che messi in un certo ordine non spezzano lo scorrere del disco….forse non mi sono spiegato bene nella recensione….. cmq dai è un buon disco e su questo siamo d’accordo.
Classe da vendere per un gruppo che non ha certo più nulla da dimostrare, avendo scritto un pezzo di storia dell’hard rock. Bello, godibile e ben strutturato.