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Harem78

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 9 mesi fa

    C’è chi dice che questo disco sia magnifico……e chi mente sapendo di mentire.

    Un po’ di storia. La fine degli anni 70 e l’inizio degli 80 sono stati un periodo di svolta musicale; l’ondata progressive […]

    • Ricompaio solo per insultarti caro Bon 🙂

      GRANDISSIMI ASIAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • A sto giro non posso che concordare con te caro Samu…anche per il sottoscritto Alpha è sempre stato il loro album migliore…formazione e produzione da paura…e fra tantissimi hit lasciatemi citare il finale di Open Your Eyes…STREPITOSO!!!!!

      • Esatto uno dei prototipi dell’AoR sofisticato

        • Samuele non so se li hai già trattati ma inserire in rubrica ONLY CHILD e HEARTBREAK di paul sabu? Ieri in una fiera del vinile li ho presi entrambi.
          Si sentono da dio , figurati se acquistavo le remasters della rock Candy!!!! 🙂 🙂

    • Ma che gli vuoi contestare ad un disco così!!!!!!

    • Mai quanto gli iron maiden da brave new world ad oggi ………talebano 🙂

    • Disco meraviglioso, anche ne se a mio avviso non è migliore della loro discografia.

      • Per me i primi tre son tutti dei grandi dischi, poi sn gusti, ho scelto questo perché in primis gli ho conosciuti con questo e poi perché è quello che mi sembra più ricco di potenziali hit…. d’altra parte dovevo pur sceglierne uno (•‿•)

    • Sì, sì, certo!!! 😀
      Torno a svolumarmi i Treat, va! Ahahhaha 😀

    • Classe immensa.
      Ha 40 anni, eppure suona una meraviglia.
      Quando le produzioni erano la fase più delicata e curata dell’intero processo

      • Hai perfettamente ragione @Yuri.
        Qualche giorno fa sono andato a riascoltare il vinile di “Tunguska” dei Treat. Beh, produzione imbarazzante.

        • La politica Dell industria musicale è andare al risparmio, xche “di consumo” . Quindi alcuni prodotti suonano plasticati (molti), altri no, x fortuna.
          Troppa musica…. Troppa.

    • Bel disco, il mio preferito pero’ e’ Astra, forse per merito di “Go”.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Puntata tutta glitter e Paillettes, alla scoperta del lato glamour del rock.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Silent Rage – Don't Touch Me There – ClassicoEcco un altro di quei gruppi con cui Gene Simmons tentò di accreditarsi come producer discografico con la sua etichetta omonima, in maniera simile a […]

    • grande band questa…io li ho sempre definiti i whitesnake americani….naturalmente con le dovute proporzioni!…i silent rage esordirono con un gran bel album ma la produzione come detto era molto scarsa….i pezzi c’erano eccome…su questo ci sono brani davvero belli ma la produzione se pur migliorata rimase un po al palo….io fossi in loro avrei risuonato tutto in tempi moderni visto che la band e’ ancora cazzuta come allora….alcuni anni fa vennero per un minitour a bologna….concerto davvero super con un jasse damon in perfetta forma vocale!!!!…avrebbero meritato molto di piu’ i Silent Rage!!!

      • Eh ma Gene Simmons mollò tutto quando un annetto dopo avrebbero dovuto pubblicare il terzo disco, lasciandoli in mutande….poi cambiò il mondo e ciao ai Silent Rage…. almeno come dimensioni commerciali.

    • Primi due dischi bomba!!!! Ho preso le ristampe remasters ma il suono non è che sia migliore.

      • Il primo ce l’ho solo in vinile e suona talmente da schifo che ci vorrebbe un miracolo e non certo una remastered rock Candy….il secondo ce l’ho in entrambi formati in prima stampa quindi sicuramente meglio del remastered con i volumi iper compressi

        • Purtroppo sono quelle di rock Candy….sigh

          • La rock Candy come la Bad reputation etc hanno il grande merito di aver reso nuovamente disponibili tanti piccoli gioielli….ma a livello di produzioni son dei discreti cialtroni

            • Fanno dei bei booklet però….:-)

            • Secondo me assolutamente no. Le loro ristampe hanno un ottimo remaster, molto meglio di Bad Reputation. Con Silent Rage non sono riusciti a fare miracoli, ma si fanno ascoltare ugualmente. I dischi dei Toto o Dokken, a titolo di esempio, sono ottimi.

              • Dipende cosa intendi per ottimo remaster…..quello che fa la rock Candy in realtà è più che altro una compressione dei suoni per fare suonare il disco più ‘forte’. Ho affrontato l’argomento in questo articolo se ti interessa approfondire…

                La corsa al volume (AKA Loudness War)

                Cmq chi apprezza i suoni estremizzati gradirà….io in genere sono per il mantenimento dell’impronta sonora originale che ritengo parte integrante dell’opera e che le operazioni di remaster dovrebbero essere limitate alla correzione di eventuali errori negli originali e cmq con interventi moderati e limitati.

                • E’ solo un adeguamento delle frequenze, tagliando in parte gli alti e i bassi. Di ‘estremo’ non trovo nulla. Ad esempio nei dischi dei Dokken il miglioramento è evidente in quanto i master dei cd di allora riprendevano quello dei vinili con risultati a volte scadenti. Ovviamente per i vinili il discorso è diverso. Il gradimento è ovviamente personale ma dire che sono dei cialtroni l’ho trovato eccessivo.

                  • È molto di più che un aggiustamento delle frequenze il rapporto di compressione dinamica è più che dimezzato ho fatto diverse analisi in proposito e tutto sommato è un intervento abbastanza banale da fare non importa avere conoscenze tecniche e proprio per questo parlo di cialtroneria. Per quanto riguarda i master del vinile non è un problema adattarli al formato CD il problema è semmai il contrario cmq de gustibus io quando me li ascolto sull impianto hi-fi preferisco di gran lunga le versioni originali che sono molto meno affaticanti e ricche di dettagli e dinamica…..poi ovviamente a qualcuno piace un altra tipologia di ascolto e va bene così….. è solo una volta questione di approccio….dico solo che i produttori dell’epoca spesso rabbrividiscono davanti a questi moderni remaster…..e vorrà pur dire qualcosa

    • Album ad elevato tasso di ignoranza e testosterone: ancora oggi pompa come un treno merci.
      Bellissimo.

    • Gran bell’album. Stop!

    • Capolavoro che all’epoca consumai. Credo meritassero maggior successo. Visti a Bologna, E.J. Curse moolto simpatico.
      A me l’ultimo di Jesse Damon e’ piaciuto molto.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Puntatona dedicata ai Lionville con quasi due ore di intervista a Sefano Lionetti, oltre alla nostra recensione del disco della Kris Barras Band e tanta buona musica…… Buon Ascolto!

     

     

     

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Sono passati decenni da quando il me dodicenne veniva rapito da Shout e Everybody Wants To Rule The World, cantandole a squarciagola in inglese maccheronico, dato che ancora ero ai primi anni delle scuole medie. […]

    • Prevedo un bel po’ di scaramucce dopo questa attenta rece:-)
      L ho preso a scatola chiusa senza aver ascoltato nulla prima. Aspetto ancora 3 4 ascolti poi ne riparliamo….per ora dico solo che all inizio il disco spiazza e non poco.

      • Sempre pronto alla battaglia!◉‿◉, Cmq a parte gli scherzi, si è vero il disco spiazza, ma poi le voci e le armonie sono le loro e la mente (almeno la mia) lo accetta presto e si lascia cullare dalle loro impareggiabili atmosfere…..cmq ho letto di tutto da chi è tiepido a chi grida al capolavoro assoluto…..il mio è un voto di cuore più che di testa perché la musica mi ha colpito nel sentimento.

    • Disco pazzesco, per quanto mi riguarda.
      È vero: è lungo, è complesso, necessita attenzione…ma ne vale assolutamente la pena.

      84/100

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Non avevo la minima idea di chi fosse Kris Barras prima che mi capitasse per le mani il promo di questo disco, ma data la mia indole curiosa, non ho resistito a dargli una ascoltata e scriverci su due righe. Kris […]

    • Questo mi era sfuggito, appena ho letto kris barras (suona e canta nei supersonic blues machine con Kenny aronoff) mi sono fiondato all ascolto, che dire , canonico sound alla black Stone cherry o nickelback per alcuni chorus o a tratti persino alter bridge meno pompati e con le dovute proporzioni . Insomma american rock moderno ben suonato che si ascolta con piacere. Niente a che vedrre col blues dei ssbm citati sopra , forse la voce è poco incisiva per questo genere di suoni ma è un dettaglio trascurabile. Un 7 ci sta tutto e non è detto che non lieviti con gli ascolti.

      • I dischi precedenti erano più di matrice blues, almeno i pezzi che ho ascoltato….per me la produzione è parecchio penalizzante in questo disco, che cmq si fa ascoltare con piacere….se non altro è un po’ fuori dal mainstream attuale delle uscite

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    In questa puntata di Rock Of Ages dedicata alle richieste noi di MelodicRock.it ci siamo occupati dei China Rain di Randy Jackson ripescato nella nostra sezione Gemme sepolte. Buon ascolto!

     

     

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Storia di un disco che doveva uscire per una major, fu cancellato ed uscì due anni dopo per una etichetta italiana specializzata in pop e disco dance. I misteri del music biz delle major americane di quegli anni […]

    • Ho vaghi ricordi di questo disco . Recensione e cronistoria impeccabile (ahhh quanti ricordi…..conservo molte copie di metal shock :-)) . Ora cerco il dico che mi hai fatto venire voglia!!!!

    • Lo comprai per poche lire, qualche anno dopo la sua uscita. Un disco che ho apprezzato all’epoca e che non ascolto da una vita. Bed of nails,before is too late e valerine le mie preferite.

    • Questa sicuramente è una altra grande perla.
      Grazie @Samuele.

    • Lo acquistai , se non ricordo male , nel ’98/99 per meno di 10000lire, ma il disco era troppo pop per i miei gusti, cercavo qualcosa di più ruvido.. in effetti ai tempi ascoltavo moltissimo skid row(primo e secondo) e i white lion(gretest hits).. Ironico per davvero:

      • Eh beh le Major ci hanno sempre fatto ascoltare quello che pareva a loro…. l’arte era un problema secondario….il profitto ha sempre guidato le scelte commerciali delle etichette, a prescindere dal caso specifico…

        • Sicuramente è come tu dici, però certo non si può paragonare il primo album degli Skid con questo, siamo su due livelli completamente diversi…Anche Mane Attraction era un grande disco, ma uscito nel momento sbagliato, Lo avevo ma il cd è finito chissà dove..

          • Ma non era certo per fare paragoni…. è solo che certi dischi sono usciti o non usciti per capriccio, che poi fossero belli o brutti è un effetto collaterale…

            • Certo, certo è così. Ma a inizi anni ’90 il genere era talmente saturo e inflazionato(tra band USA, Canadesi,UK, Teutoniche,e Svedesi) che un disco in più o in meno per loro non faceva alcuna differenza, poi i soldi che giravano erano così tanti, che questo disco ha avuto la sorte che hai raccontato.
              Ps.ma sarebbe utopico fare un elenco di tutte le band di seconda e terza fascia che hanno pubblicato un disco tra l’89 ne il ’93?

    • Me lo sono andato a riprendere, impolverato e colpevolmente dimenticato.
      Me lo regalarano tanto tanto tempo fa e lo snabbai. Quale grave colpa!
      Sentito e risentito ed in sottofondo mentre scrivo……….una perla assolutamente un pirla io che non me ne resi conto ahhahahaha

      • Beh è lo scopo della sezione Classici e gemme sepolte fare scoprire e/o riscoprire dischi che al momento dell’uscita sono passati,per i motivi più vari, inosservati o magari accantonati per l’enorme abbondanza che c’era ai tempi. Quindi grazie per la lettura e felice che sia stata utile.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    In Questa puntata di Rock Of Ages in salsa Valentiniana un sacco di succose novità e qualche classico senza tempo. Noi di MelodicRock.it ci siamo presi cura del nuovo disco dei Lionville. Cliccate sul player per […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Doverosa premessa. Non siamo andati fuori di testa, né tantomeno è nostra intenzione cambiare la linea editoriale del sito. La spiegazione della presenza di questa recensione è in realtà abbastanza semplice. Vis […]

    • Premetto che finora ho ascoltato solo i singoli, ma ho tutti gli album degli Amorphis e sicuramente prendero’ anche questo. Grande band, che trascende i generi. Questi sono Musicisti con la M maiuscola, che difficilmente hanno sbagliato un album

    • E vaiiiii Samuele esci la rece del capolavoro dei mastodon!!!!:-):-)

    • Ho tutti i dischi dei grandissimi Amorphis. Li adoro da quando ancora abusavano del cantato growl!
      Presto gli Hypocrisy su MR!!!!

    • Oh… scusate… devo aver sbagliato sito… 😀 😀 😀
      Scherzi a parte… se solo togliessero il Growl nel cantato (proprio non lo sopporto…) avrebbero veramente dei gran numeri… ma sto growl… zio bono… perchè??? Da lo stesso valore aggiunto che avrebbe dato un rutto a metà del discorso di Massimo Decimo Meridio prima della battaglia nel film il Gladiatore…

      • Il growl non fa impazzire nemmeno me, anche se in certi frangenti ha il suo perché ed il loro growl è fatto pure bene (e non è così per tutti), in questo caso specifico è però utile ad aumentare il contrasto all’interno delle stesse canzoni,ma quando canta pulito…..ma che gran voce che ha….e non scordiamoci da dove vengono i GoK o night Flight orchestra…. c’è un filo invisibile che misteriosamente lega i generi….

      • Ahahhahahha 😀

    • Sono anni che vi ripeto che dovreste aprire in maniera decisa anche ad altri generi (il Metal su tutti…) magari in rubriche apposite, quindi non posso che essere estremamente felice per la presenza di questa recensione…

      Gli Amorphis non mi hanno mai fatto impazzire: la loro musica fatta di melodie, growling ruffiano, ritonelloni strappamutande e uccello duro sempre bene in vista, non mi ha mai realmente convinto.
      Li preferivo ai tempi di Elegy, ma sono passati tanti, troppi anni: sarebbe un po’ come dire che a me piacevano i Paradise Lost di Gothic…

      Senza voto dunque, ma continuate così che mi piace tanto!

    • Per uno che ascolta anche i cannibal corpse il growl degli amorphis è come bere latte 🙂
      Altro bel lavoro dei nostri che doppia il precedente queen of time, epica nordica ai massimi livelli. Voto 8

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Nella puntata di Rock Of Ages potrete ascoltare 2 ore e mezza di grande musica e nella sezione dedicata a MelodicRock.it ci siamo occupati della spinosa vicenda Giant. Buon ascolto!

     

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    “Never Say Never” serve come antipasto per il prossimo album di debutto della band, che uscirà questa primavera.

    I The Big Deal si sono incontrati per la prima volta quando il chitarrista, compositore e […]

    • Sbavvvvvv 🙂 🙂 🙂 e il pezzo mi piace.

    • Gran bel pezzo e le cantanti sono davvero notevoli… 😉 (che sicuramente non guasta).
      Sono molto curioso di sentire altre canzoni e l’album, quando uscira’

    • Notevoli. Ci rifacciamo anche gli occhi in questo caso. Belli i passaggi tra chitarra e tastiera.

    • il capolavoro assoluto non sono le due tipe, ma Del Vecchio che non ce lo schiodiamo più ormai da nessun disco della Frontiers..ormai mi aspetto che nel prossimo album della reunion dei mitologici Zinatra (il cui unico membro originale della band sarà il loro tecnico delle luci – presente fin dalla primissima prova della band nella cantina della cugina della suocera nel 1981) Del Vecchio si prenderà in carico di curare l’artwork della copertina.
      Per carità, è l’ultimo problema del pianeta e non toglierà il sonno a nessuno, ma questo onnipresentissimopresenzialismo in ogni singolo %$&%& di album a me ha veramente stancato.
      Ricordo che sul pianeta siamo miliardi di cristiani…veramente tutto deve girare intorno ai sempre soli 8/10 personaggi???

    • Quando faranno un nuovo Frontiers festival da gustarci le valchirie dal vivo??

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Con un disco così è tutto semplice. Canzoni scritte divinamente, strumentisti ineccepibili per tecnica e buon gusto, con la ciliegina finale di una voce magnifica e perfetta per il genere. Non è facile trovare un […]

    • tutto figo, anzi molto figo, però AWWWWWNNN (sbadiglione mega)…quando però qualunque canzone che han fatto potrebbe stare in qualunque album che hanno tirato fuori, senza che praticamente uno possa accorgersene, beh forse c’è qualcosa di sbagliato.
      Nessuna crescita artistica, di contenuti ecc ecc..ok che è AOR però dai…

      • Eh ma se un gruppo cambia… c’è chi dice perché cambia….se non cambia , due palle non cambiano mai :-)….io in genere preferisco la continuità ad improbabili voli pindarici, se mi va altra roba la scelta di gruppi non manca di certo….

        • certo, seguo il tuo discorso…però un conto è la continuità od essere incastonati in un sound ben preciso, un conto è veramente (almeno per me) non sentire nessuna differenza fra quei 35/40 brani che compongono la loro discografia…pesca a caso e componi 3 album con pezzi presi da tutti i dischi che han fatto e ti escono 3 dischi identici

          • Gli Iron Maiden lo fanno dal 1980 ʘ‿ʘ, poi come sempre de gustibus, a me questo e magic Is alive son piaciuti più dei precedenti, certo il trademark è inconfondibile e secondo me quello che un po’ incarta il pacchetto è la voce di Lars che seppur bellissima ( per me) caratterizza molto il sound , per esempio il suo modo di cantare negli art of illusion era diverso, meno ‘monotematico’ e se avesse osato di più anche qui , forse avremmo avuto un senso di varietà maggiore…. chissà

      • Ma allora esisti ancora! Sei ancora vivo da qualche parte!

    • bel disco, mi fermo a 77.
      meglio di Magic is Alive, però perde l’effetto wow dei primi 2 (anche 3) dischi.
      Bravo Stefano !!

    • per ora sono fermo a due ascolti, però nelle prime 5 canzoni c’è l’imbarazzo della scelta.
      mi piace molto la vena rockeggiante di “The World Is On Fire” che esce un pò dai lori schemi.

    • Capisco perfettamente il punto di vista di Jonathan (Rocker): sono osservazioni difficilmente contestabili.
      Detto ciò, il disco funziona senza ombra di dubbio: Stefano è diventato ormai un Maestro di songwriting ed anche in questo disco sono presenti bombe atomiche per le quali altri colleghi (nuovi e vecchi) farebbero carte false alla SIAE.
      Impossibile resistere a Can’t Live without your love (ballad assoluta), True Believer, We are One, Only The Brave (Balboa song in grande stile), Arrow through my Heart (Lars sugli scudi…)…
      La formula necessità di nuove soluzioni? Probabilmente sì…a questo punto è necessaria una grande produzione internazionale, un grande impiego di mezzi e di risorse…e probabilmente potremo avere il capolavoro definitivo dei Lionville.
      Per intanto non mi sento di andare al di sotto degli 85/100…

      87/100

      • seee sei il solito sognatore (e non è un male!) ma secondo me si brucerebbero come le ali di cera di Dedalo; forse avrebbero più possibilità se qualche loro brano venisse usato in qualche colonna sonora (che io ricordi i Survivor senza Sly Stallone non se li filava nessuno).

    • Il genere che propongono, AOR classico classico, è volente o nolente forse l’unico punto a loro “sfavore” se così vogliamo vederlo, se cambiassero anche di poco coordinate diventerebbero altro. Per me comunque un altro grande disco e approvo l’uso del Sax, ormai reputo i Lionville superiori ai Work of Art, anche come band! Bravi davvero, io a 90 ci arrivo tranquillamente e di sicuro questo rientra nella mia TOP 10 di fine anno…

    • Uff che fatica star dietro a tutte ste uscite. Disco senza dubbio molto piacevole, manca almeno per me dal secondo l effetto wow e concordo in parte con l analisi Rocker . Per il sax direi che è un buon innesto ma tempo fa c è stato un altro gruppo aor che lo usava in più o meno tutti i pezzi (gli human zio???) Non ricordo.
      Comunque i lionville restano un porto sicuro dove attraccare per chi ama il genere. 7 pieno per me.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Il progetto City Of Lights, nasce dalla collaborazione del chitarrista e songwriter Neil Austin ed il vocalist greco Manos Fatsis (Odyssey Desperado e Hideaway). Neil Austin era alla ricerca di un vocalist che […]

    • Dovevo recensirlo io ma mi sono trovato un pò spiazzato. Grazie @Samuele.
      Qui di bello c è la copertina e direi, in parte, anche la voce.
      Le canzoni invece non mi prendono e mi lasciano nulla. Un groviglio di buoni intenti non confezionati a dovere.
      Giudizio: Deludente.
      Io avrei dato un 59.

      • beh dai 6-,6 o 6+…..siamo li…poi son gusti a qualcuno piacerà di più…..peccato perché qualche spunto c’è…vedremo in futuro

    • Totalmente in disaccordo con entrambi, disco piacevolissimo, scorre na bellezza e a modo suo “diverso” da tanto roba uguale che esce nel genere. Per me da 75 minimo..

      • Ahahhhhaha 😀
        Qui ormai non si capisce nulla! Ognuno di noi dà voti differenti! 😀

        • Ma è il bello dei gusti musicali paisa’:-) guarda cosa è successo con l’ultimo iron Maiden per esempio o col nuovo slash (ho visto dei 9 addirittura Quando per me è un 6 politico) …..quello che conta alla fine è emozionarsi e divertirsi durante l ascolto poi che sia un super gruppo famoso o un esordio autoprodotto per me non fa differenza.

      • Ehhhh….croce e delizia…una recensione è (o almeno dovrebbe) 50% obiettività quando si parla di genere, sonorità , somiglianze produzione e tecnica, mentre l’altro 50 % è emozione, affinità e gusto personale. Sono quindi sicuro che lo stesso disco recensito da 10 persone diverse darebbe 10 risultati diversi. Recensione dei Giant docet… quindi ci sta alla grande che questo disco abbia i suoi fan.

    • no vabbè…ho sentito solo i due video dei singoli, ma anche solo per come è prodotto vale ben più di un 60.

      qua son stati dati voti clamorosi a dischi che suonano come se fossero registrati in tavernetta da gente che ha meno personalità di un tricheco estone

      • E riesci a giudicare una produzione da due video compressi su YouTube? Pensare che ho fatto girare il CD sull’impianto hi fi e per almeno 5 volte prima di scrivere….

        • sentiti con delle belle cuffie si…dopo 8376 anni di ascolti uno un idea a farsela…sgami subito…al netto che è un indicazione superficiale

          • Mah senti ho qualche annetto pure io… purtroppo…e un video con la compressione di YouTube lo puoi ascoltare con quello che ti pare, ma non può essere indicativo della bontà tecnica di una produzione, detto ciò io sono anche abbastanza cacacazzi sulla resa sonora dei dischi e la produzione è assolutamente in linea con gli standard odierni…. quindi abbastanza scadenti, forse un po’ più nasale della media ma son dettagli….poi oh…se ti piace va bene così

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Nuovo singolo in uscita per i Find Me ad anticipare il nuovo album in arrivo il prossimo 11 marzo. Click sul player per ascoltare.

    • Insomma… anche nell’ultima uscita e ora in questi due singoli mi danno la netta sensazione di essere più scarichi rispetto l’uscita del 2015 … midnight memories era un gioiello aor come non se ne sentiva da anni ..

      • La voce non si discute, però sono in linea con te: anche questa canzone non ha il brio delle prime uscite discografiche.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    First Signal, progetto nato dall’ unione tra il cantante canadese Harry Hess (Harem Scarem) e il batterista/produttore svedese Daniel Flores (The Murder Of My Sweet, Find Me), annunciano l’imminente uscita del […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Lalu – Paint The Sky – RecensioneMea Culpa….io di questi Lalu non avevo mai sentito parlare, ma nemmeno per sentito dire, segno vero e proprio che non si finisce mai di imparare ed […]

    • Qui c é classe da vendere , si leggono ottime recensioni in giro , è in lista d’ascolto.

    • Wow!
      Discone prog! Vario, articolato, raffinato, artwork stupendo…Chapeau!
      Samuele, doveroso ringraziarti ancora una volta: anche io non conoscevo….
      Damian Wilson perfetto in questo contesto e poi tante chicche dai numerosi ospiti di riguardo presenti.
      Ai brani preferiti che hai citato aggiungo “We are strong” brano dove secondo me sono maggiormente percepibili le atmosfere riconducibili a certe cose degli Anathema, come evidenziato in recensione.
      Acquisto obbligato!

      • Grazie Fulvio. Questi dischi sono delle boccate di aria fresca in mezzo a tanta roba fatta con lo stampino, veramente una gradita sorpresa.

    • Disco mostruoso!!!! Line up da brividi …..questa è MUSICA .Nient altro da aggiungere se non ….comprare , comprare .comprare, comprare etc etc voto 8.5….comprare, comprare…..e …compro cazzo!!!!!

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    La Playlist degli ultimi tre mesi del 2021, per prepararsi alle uscite del nuovo anno. By RoA.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Recensione difficile questa per me, particolarmente difficile e se avete letto la recensione di Time To Burn nella nostra sezione classici (Link Qui),forse potrete capire il perché. I Giant sono un gruppo che […]

    • Voglio essere il primo ad entrare nel post perché penso che saremo in tanti a giudicare:-):-)
      Intanto 90 alla recensione…..per il mio giudizio mi atterro’ solo alla parte musicale una volta ascoltato asap.

      • Intanto grazie per averla letta. Vediamo, devo ammettere che è stata molto difficile da scrivere, sempre in balia di sentimenti contrastanti, spero di essere riuscito a restare lucido nel giudizio.

    • Grazie Giulio….in effetti un accenno alla copertina lo potevo anche fare….ma ero preso dal dibattito interiore e mi son dimenticato

    • Bella la rece, bravo samu.
      Onesto e senza veli.
      Concordo sul concetto di band.
      Alcuni Moniker si identificano x voce, esecuzioni, scrittura, con il loro mastermind, e i Giant sono uno di questi.
      Sul giudizio al disco sono più positivo.
      John Roth ha fatto un lavoro enorme alle chitarre degno di lode.
      Riscontro I limiti di hilli, nel senso che quando deve rimanere su registri intermedi e dare colore ad alcune song (solo alcune) fa fatica.
      I lenti mi sono piaciuti (specie it’s not over)…
      75 glielo do

      • Grazie Yuri, ma infatti ci stanno giudizi anche diversi, dopotutto l’80% di una recensione è una cosa personale, io ho solo dato la mia visione della cosa. L’unica cosa che mi sento di puntualizzare e ovviamente tu lo sai benissimo, almeno su questo sito noi i dischi ci prendiamo molto tempo per ascoltarli prima di scriverci su, contrariamente ad altri luoghi dove si fanno declamazioni senza spesso sapere di cosa si parla.

    • Onestamente credo che Samuele sia stato fin troppo generoso nella valutazione di un album così insulso, pacchiano, e volgarissimo negli intenti oltre che nella sua progettazione.
      Non fatico a dire che siamo di fronte al punto più basso di sempre toccato da Frontiers e dal suo staff: un album che non doveva esistere; un album che non doveva essere neanche solo immaginato.
      E la cosa peggiore è che è venuto fuori ancora peggio di come era lecito aspettarselo: pezzi al limite dell’ordinario, noia che regna sovrana per tutta la durata del disco, Kent Hilli che risulta essere addirittura inascoltabile tanto sembra irritante e fuori contesto la sua pur bella voce, chitarre zanzarose e fastidiose, produzione amatoriale fatta in casa…

      Mi rivolgo a tutti i giovani ragazzi che ci leggono e che stanno appassionandosi a questo genere: ragazzi, questi non sono i Giant. Questa è una maldestra carnevalata.
      I Giant erano quelli con Dann Huff: andate ad ascoltare i primi tre dischi…e buttate nel cesso tutto quello che è venuto dopo.
      E tirate possibilmente anche lo sciacquone.

      17/100

    • …sono d’accordissimo con l’introduzione…vale la pena proseguire???…ma….non so neanche se lascolto sto album!!!

    • Anch’io TVB ma lo devo ancora ascoltare.
      Mi ci metto in serata …..:-)

      • Mettitici, ma non perderci troppo tempo…
        Io invece recupero i Magnum: sarà sicuramente la solita garanzia…

    • bah…stessa identica cosa degli hardline…progetti insulsi per sfruttare il nome di band che non esistono più (e che in formato live sono a malapena esistite)…si cerca in qualche modo di ricalcare il “sound originale” con (in entrambe le occasioni) risultati pessimi…peccato perchè se fossero dischi a nome di band nuove, qualche voto in più lo prenderebbero perchè di per se le canzoni non sono male…solo che qua si perservera con i peccati originali della frontiers:

      • sempre gli stessi artisti e/o songwriters coinvolti che girano
      • produzioni che spesso sono poco più che sufficienti
      • canzoni (per forza di cose) tutte uguali, senza identità, senza impronta definita ecc ecc
      • solita sensazione almeno per me che 1) fosse un album non necessario 2) un album che si dimentica il secondo dopo averlo ascoltato
    • Disco piacevole e ben suonato, senza dubbio. Ma i Giant senza Dan Huff non sono più i Giant… questo progetto mi ricorda, in parallelo, il disco dei Black Sabbath dell’86 con Glenn Hughes alla voce, stessa situazione… Con altro monicker, sarebbe un disco da 85/100

    • Nuda cronaca a tappe dopo 5 ascolti.

      1 non sono i giant (e la chiudo qui)
      2 disco piacevole, in fondo é melorock suonato da dio.
      3 chitarre zanzarose un po’ fastidiose.
      4 Kent hilli di questo passo farà la fine di lande e Romero (inflazione galoppante).
      5 nonostante i 5 ascolti mi resta poco in testa (Ma succede un po’ con tutte le nuove uscite, invecchio cazzo)
      6 disco che si perderà tra le milioni di uscite annue senza lasciare traccia.
      7 infatti non c è stato l’effetto WOW!!!
      Considerazione finale :
      Quando i tratti distintivi di una band , un dan huff o un freddy Mercury (con le dovute proporzioni) non fanno piu parte della stessa, non sarebbe meglio lasciar perdere e vivere di ricordi? Certi nomi non andrebbero mai toccati.
      Ad ogni modo un 6.5 /7 ci sta ma non ai giant.

      • Direi che siamo in linea….mentre in giro ho letto 9 e 9,5 come se piovesse….ಠ︵ಠ

        • Ah ah ah ah ah saranno i soliti di rockreport, partono sempre a razzo coi voti poi col passare del tempo vanno a calare…..mah.
          Anche su una nota rivista Han dato 8 , 8,5 ……un po’ di buon senso non guasterebbe.

          • Magari fosse rockreport….sono le pagine così dette specializzate che stanno sparando voti astronomici….non faccio nomi per pudore

    • Ho ascoltato solo i brani proposti in questa pagina, e quindi non mi voglio dilungarmi in considerazioni azzardate. Mi permetto solo di dire che, da quel poco che ho ascoltato posso capire gli umori che qui si leggono. Mi permetto solo un paio di concetti:

      1. dispiace è vedere nomi così importanti e significativi essere trattati in questo modo e deprezzati proprio da chi dovrebbe avere il dovere di salvaguardarne la reputazione.
      Forse da questo punto di vista peggio di loro son o riusciti solo Bon Jovi ed Europe.

      2. Non capisco perché Kent Hill, perda tempo con questi progetti. I prefect plan sono una delle migliori realtà degli ultimi anni, hanno avuto riconoscimenti e attestati di stima sia dal pubblico che dalla critica. Hanno fatto due dischi che sono tra i più belli nell’AOR moderno (diciamo post 2000), e (da quello che so) le loro vendite sono più che interessanti.
      Allora perché perde tempo con mediocri progetti paralleli (come il suo disco solista) o con questa discutibile e poco credibile versione dei Giant?  

    • disco inutile per un progetto inutile.. stesso meccanismo utilizzato per gli hardline.. di questo passo, la morte del genere si avvicina a grandi passi ..

    • Anche per me voto 90 alla recensione e alla copertina.
      Sul resto, sono francamente spiazzato: Kent Hilli, dalla voce notevole e sin troppo riconoscibile, mi porta a dire che qui ci sento troppo i Perfect Plan, con tutto il rispetto per gli artisti coinvolti in questo “Shifting time”.
      Questa uscita….. è un autogol!

    • Questo progetto non fa per me…come non fanno quasi mai per me i progetti dove i musicisti sono praticamente esclusi dal songwriting. Posso accettarlo in un solista, meno in un gruppo.

    • ..In questo periodo mi sento di dire che la EscapeMusic batte FrontiersRecords 10 a 6 ! eh si perchè mentre su Frontiers troviamo uscite un po schizofreniche e ripetitive (Giant, Groundbreaker,..) su Escape ci sono artisti eccezionali (GuildOfAges, LaBlanc, Se7en, Heartland, WalkOnfire, Impera, LeeSmall,..) !
      ..certo su Frontiers però sta uscendo un certo FM-Thirteen !

    • Certo senza DannHuff l’operazione non ha molto senso (ma qlc sa se è stato almeno contattato o si è ritirato?)..Come dimenticare “bombe sonore” come Chained, SaveMeTonight,.. !
      Poi qst cantante già non mi ha entusiasmato nei suoi PerfectPlan a maggior ragione in una band come i Giant !
      Ma dico perchè non cercare un singer “pulito” e “cristallino” alla RikEmmett o al recente MickDevine che somigliano molto di più a Huff ?

      • Se è per quello già Terry Brock vi assomigliava di più. …cmq la frontiers fa uscire talmente tante cose che se cerchi la qualità non manca. La escape è un tasto dolente xchè purtroppo non distribuisce più i promo in nessun formato (almeno a noi ) quindi fare le recensioni è una spesa a nostro carico che valuteremo caso per caso. Una cosa veramente triste è la chiusura di Aor Heaven che cmq anche l’anno passato ha fatto uscire roba di buona qualità e che contribuiva alla vivacità e alla concorrenza nel settore.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

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