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Harem78

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    Vi piace l’hard blues made in USA? Perfetto, allora i Riverdogs sono quello che fa per voi.

    Il gruppo ruota intorno alla figura di Rob Lamothe , ma deve la sua seppur minima notorietà a Vivian Campbell che è p […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    Tredicesimo studio album per Steve Newman ed il suo omonimo progetto oramai attivo dal lontano 1997.  Dopo la pandemia che ha sconvolto i piani di tutta l’attività live che avrebbe dovuto supportare il p […]

    • Eh niente a me Newman piace sempre anche nella sua “ripetitività ” alle mie orecchie dà soddisfazione. 9 alla cover con una splendida foto di un uragano , espressione massima delle forze della natura!

    • Ok, niente di nuovo sotto il sole ma Newman a me è sempre piaciuto molto.
      Le linee melodiche e la sua voce caratterizzano sempre i suoi lavori creando un trademark riconoscibile e, pur senza particolari picchi, con un livello medio molto alto.
      Un porto sicuro, come hai giustamente evidenziato in recensione, nel quale all’occasione mi fa sempre piacere approdare.

      • Infatti , io rispetto chi fa bene il suo mestiere e non si perde in facezie che non son consone al suo stile…..piace ? Non piace? È però una sicurezza….e non è poco

    • Confermo quanto scritto da Mark Huge: cover splendida.
      In linea con Samuele sul fatto che pure io lo preferisco ad Ignition anche se, di suo, ha pressoche’ nulla che si discosta dai precedenti album.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    Se mischiare un acido con una base può generare effetti spettacolari, è anche vero che di solito è un effetto di breve durata. Così fu anche per la collaborazione tra John Sykes e David Coverdale che generò un c […]

    • Ma cosa dobbiamo aggiungere …..spettacolo puro!!!!!

    • Capolavoro assoluto, poco da aggiungere

    • Grandissima classe…e comunque niente male anche il secondo!

      • Si non male, peccato che per varie vicissitudini legate all’ostracismo della casa discografica fu fatto uscire un po’ per onore di firma , con mezzi più limitati e assolutamente senza supporto

    • Samuele,
      Hai detto tutto tu, commento solo per unirmi all’elogio…
      Sintesi: super gruppo, super disco, Sykes alla voce una rivelazione, il crimine artistico da te citato veramente inspiegabile…
      “They’re screaming blue murder”
      Ciao e grazie!

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    In tutte le questioni che riguardano la magia c’è sempre una parola chiave. La famosa parola magica che attiva il processo trasformatore dell’ordinario in straordinario, dall’ Abracadabra, all’Apriti […]

    • Grazie infinite a Samuele per la meravigliosa recensione, che non ha mancato di farmi emozionare in alcuni passaggi… soprattutto quelli relativi all’anno della sua pubblicazione, alla ricerca spasmodica in negozi di ogni dove, senza avere mai successo…
      Una volta era così: non trovavi un disco per anni…e tu continuavi a morire dalla voglia di ascoltarlo, finché magari qualche amico o conoscente lo aveva trovato chissà dove…e quindi vai di cassettina Sony Esprit Super Deluxe!
      Canada per me è la musica AOR “at its best”. Se un ragazzino mi dovesse mai chiedere: “Bontropi, cosa mi consigli per iniziare ad ascoltare AOR?”…ecco, io non direi qualcosa dei Toto o qualcosa dei Journey.
      Direi “Ascolta Canada di Dan Lucas”.
      Perché è musica che ti entra dentro in maniera indelebile fin dal primo ascolto.
      Probabilmente solo Last of the Runaways dei Giant ha questo dono unico.

    • Bella recensione e grande disco.
      Lo presi usato a qualche fiera del disco, non ricordo quando cmq anni fa.
      E mi catturo’ sin dal primo ascolto.
      Must have

    • Grande Samuele e grandissimo “Canada”.
      Pensa che 15 gg fa, ascoltandolo, casualmente, su Youtube, l ho comprato a 12€ (nuovo) su Ebay .
      Sto attendendo con ansia che mi arrivi.

      • Grazie! Non finiremo mai di colmare le ns lacune musicali, è come un viaggio senza meta, dove la vera meta è il viaggio stesso.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 3 mesi fa

    Non sapevo di mettermi tra le mani una bella grana, quando ho deciso che avrei fatto  la recensione di questa ultima fatica di Dan Lucas. Già, perché dopo il primo ascolto , io che sbavavo pregustando una sp […]

    • 70/100 il colore della legenda è giallo 🙂 rece onesta , apprezzabile il fatto che ti sei preso il tuo tempo per analizzare il disco ed aver ammesso i preconcetti di cui sopra. Per la cronaca possiedo Canada e non credo darò una chance a questo.

      • Il colore è verdolino…. (・∀・), questo è un disco che se non fosse esistito Canada forse non avremmo recensito, ma credimi non è brutto io ascolto 5/6 volte un disco prima di scriverne quindi ne sono abbastanza sicuro…..da ascoltare in relax…:-) poi capisco che con tutta la roba che esce…. tutti abbiamo le ns. Priorità

    • DIsco piacevole, maturo ed essenziale negli arrangiamenti, ma troppo lontano lungo tutta la durata da Canada.
      pezzo preferito “in the safe harbor” (da modificare in tracklist)

    • Sarò breve.
      Determinati dischi sono per me come la stella dello sceriffo sul suo petto: ne va fiero e gli piace esibirla.
      Canada è per me uno di quei dischi che definiscono un genere: l’AOR.
      Non esiterei a definirlo come uno dei più belli che io abbia mai ascoltato.

      Di questo nuovo album non so francamente cosa farmene.

      • Finalmente e purtroppo sono andato a tiro del presente “THE LONG ROAD”,
        Sottoscrivo in toto quanto ha scritto BONTROPI.
        Più che lunga, la strada per sfiorare la bellezza di “CANADA” è infinita, ma questo non vuole e non deve essere un termine di paragone tra i due album.
        In breve, lo trovo semplicemente deludente.

    • Ah, non ricordo se Canada è stato già recuperato nella sezione “Classici”.
      Se non ne abbiamo ancora parlato, è il momento di farlo.
      Lo sto ascoltando ora, ed è sempre un’emozione unica.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 3 mesi fa

    ‘La morale è sempre quella, fai merenda con Girella’, recitava lo slogan pubblicitario di una nota merendina degli anni 80 ed è la prima cosa che mi è saltata in mente ascoltando questo disco. Si perché inf […]

    • Non li conoscevo, li ho scoperti leggendo altrove una recensione di questo cd 9/10!!!! Mi sono fiondato all ascolto ed ho scoperto un gran bel disco , classico ma diverso da tanto roba tutta uguale che si sente in giro.

    • Mi fermo a 60, piacevole Nell ascolto ma uguale a tanti altri.
      Sento tanto mestiere ma nessun guizzo vincente, pardon

    • In primis, se non avessi letto che il cantante è l’ex CHINA, non l’avrei, quasi, riconosciuto.
      Album di mestiere, simpatico il video de “hot cop lady”, bella la foto della copertina e produzione di buon livello.
      Nel complesso, ok ma, la ballad ci poteva stare. Voto 70

    • Non male, sicuramente un passo avanti rispetto all’EP.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 3 mesi fa

    Se studiassimo l’epopea musicale rock come un libro di storia, gli House Of Lords sarebbero sicuramente un capitolo da approfondire con la massima attenzione, perché rappresentano la sublimazione del percorso […]

    • Consumato, Amato, Adorato!

    • Album di assoluto valore. Stop!

    • Non c’e’ molto da dire… capolavoro assoluto, insieme a Sahara e Demons Down

    • Concordo in toto la recensione del bravo Samuele.

    • a mio parere questo album aveva grandi hits ma il resto era cosi’ cosi’….preferisco la nuova era partita con world upside down…christian ha puntato di piu’ nel realizzare album completi con il 90% delle canzoni a livelli ottimali!!!!

    • Semplicemente strepitoso..nella top ten della vita!

    • Per me il loro album migliore…difficile trovare un brano debole…James Christian un sorpresone…Ken Mary un metronomo…e sul grande Gregg inutile dilungarsi troppo….se proprio devo scegliere i miei brani TOP opterei per la coppia Hearts of the world / Under blue skies…due brani di atmosfera paura….vabbe mo basta con gli sproloqui…cmq grandi HOL!!!

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 3 mesi fa

    Shark Island – Law Of The Order – Gemma SepoltaSono passati molti anni da quando Richard Black, leader degli Shark Island, era il Re della Strip di L.A. ed a seguito della stampa del loro primo […]

    • “costantemente in bilico tra l’hard rock “da classifica” ed il class metal più muscolare” credo sia stato proprio questo uno dei suoi limiti.. ho il vinile originale e ricordo che alcuni pezzi , come quelli da te citati erano molto coinvolgenti.. ma altri meno.. comunque sicuramente era il testimone di un sound ormai perso ..

      • Ed è proprio lo spirito della gemma sepolta, dischi che per un motivo o per un’altro potevano essere,ma non sono stati,ma che comunque meritano di essere scoperti o ri scoperti

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 3 mesi fa

    Avessimo avuto questo livello artistico e di movimento nella scena hard & heavy negli anni d’oro la scena italiana sarebbe stata una delle protagoniste mondiali, basti pensare alla impressionante qualità e […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    Vinyl Care   . Dopo l’approfondimento sulla Loudness War che potete rileggere a questo LInk , andiamo ad affrontare un’altro argomento legato alla […]

    • Ottimo articolo Samuele!
      È la perfetta sintesi di quanto si trova in rete (un po’ qua ed un po’ la) con il valore aggiunto della tua sperimentazione personale. Inoltre della pistola spara ioni non avevo sentito parlare mai (interessante).
      Le mie esperienze personali sono con panni in microfibra e soluzioni detergenti fai da te. I risultati direi accettabili, non intendo investire in una macchina lavadischi per ora.
      Le proporzioni del “mix” sono le tue usando però alcool etilico alimentare e vetril neutro (senza additivi) come tensioattivo. Dopo faccio un risciacquo con sola acqua distillata. Secondo me la parte critica è che ogni tanto si rischia, col panno, di far penetrare ancora più a fondo lo sporco nei microsolchi anziché estrarlo.
      Comunque è una procedura che faccio praticamente solo sugli acquisti di usato.
      Personalmente ritengo che la miglior cura sia quella preventiva: giusta conservazione in buste antistatiche, pulizia con spazzola ad ogni ascolto, puntina di qualità e non usurata e tappetino del piatto adatto: ti garantisco che ho vinili di oltre 30 anni che suonano praticamente come nuovi (acquistati nuovi da me al tempo ed ovviamente non tutti perche c’è anche il fattore usura da numero di ascolti).
      Grazie! Continua pure con articoli di questo tipo che sono utili ed interessanti!

      • Grazie Fulvio , ogni tanto mi piace esplorare i meandri della cultura dell’ ascolto che secondo me è importante almeno quanto i contenuti musicali, finché me li fanno scrivere 🙂 Denis ha già messo le mani avanti col disclaimer in apertura (≧▽≦). Ad ogni modo se avrai occasione la macchina knosti costa una sessantina di euro e il tensioattivo ilfotol con 20 euro prendi la bottiglia da 1 l che dura un milione di lavaggi, queste due cose mi hanno fatto sentire veramente una grande differenza sonora con la pulizia standard che facevo prima, se ti capita di provare fammi sapere se ha fatto lo stesso effetto anche a te.

    • Ennesimo grande articolo di Samuele.
      E sì: siamo proprio malati su questo sito… 🙂

    • Sono un appassionato di fiere del vinile , adoro i vecchi vinili perché suonano meglio , capita di acquistare vinili usati pieni di residui o macché o impronte , li lavo a mano col detersivo o sapone per i piatti uso acqua distillata poi li lascio asciugare o li asciugo col phon freddo per tirare via le goccioline residue, non spendi un cazzo ed escono come nuovi.

      • Come ho scritto lungi da me indicare il verbo divino ,ma da quando ho provato metodi diversi ed in particolare la knosti e la miscela per pulizia che ho indicato, il mondo mi è cambiato totalmente.

    • Grande Samuele.
      Bell’articolo con il quale, adesso, vado a cercare su Ebay (un sito come altri) il rullo gommato 🙂

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    In un periodo dove molte band viravano o sul lato melodico o sul lato più glamour, come ad esempio nella scena di L.A., i Tesla, che provengono da Sacramento, puntano tutto sulla riscoperta delle radici classiche […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    l’Australia è una di quelle terre parsimoniose in fatto di numeri, ma di sicuro quello che arriva da laggiù raramente è di scarsa fattura, come accade anche nella scena Canadese si riesce a spaziare in ogni am […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

     

    God Is A Witness è il debut album della hard’n’heavy band italiana guidata dall’ex chitarrista di Danger Zone e Crying Steel Francesco Di Nicola. L’album nasce attraverso una serie di incontri in presenza […]

    • É in lista d’ascolto, del resto quando ho letto crying steel Non potevo rispondere se non …presente!!!

    • Non amo particolarmente le voci femminili e nemmeno l’hard rock spinto però questo è veramente un album che da quei punti di vista ha una marcia in più… bel lavoro!

    • Sottoscrivo in pieno tutta l’ultima parte della rece. Disco di rock moderno coi controcazzi , roba fresca e originale direi, chitarre hard in contrasto riuscitissimo con le vocals, forse manca una o due hit anche se colours……potrebbe esserlo. Da ascoltare più volte per apprezzarne ogni sfumatura dai solos (perfetti) alla ritmica. Suoni e produzione tostissimi, insomma in 40 minuti questi danno una “sonora ” lezione a tanti blasonati cloni . Voto 8
      Voglio il cd fisico !!!!!!!!

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

     

    Sicuramente questo è un disco più adatto al ns. sito gemello MelodicMetal.it, ma in attesa che riprenda la sua piena funzionalità e che venga integrato sul sito madre, poiché sono il redattore meno orto […]

    • MM.it è sparito dai radar da un pezzo, deve, secondo me essere integrato come hai detto sul sito madre.
      Sul disco non mi esprimo , HO SENTITO I VIDEO/SINGOLI francamente è roba che stufa al primo ascolto ,non ho mai digerito questo tipo di femal fronted band , per il resto GRAN TOPA !!!

      • Beh sai questo è un genere che o ti piace oppure no…non ci sono mezze misure….per melodicmetal ci stiamo lavorando per inventarci qualcosa ed integrarlo in uno spazio suo qui su MR….. intanto se capita qualche disco interessante di confine lo spariamo qui.

    • Attualmente ho in ascolto questo (…che non mi ha entusiasmato, ma per il semplice fatto che non è il mio genere: lo trovo molto adolescenziale. Per il resto lei ha una gran voce ed il disco è tecnicamente ineccepibile…), e quello di Laurenne/Louhimo (…che invece sembra già piacermi molto…).
      Ma sono contento di questa nuova politica di Frontiers, che si sta sempre più “nuclearblastizzando”: produzioni potentissime, copertine finalmente cattive, generi più estremi…
      Sono contento, cavolo.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Diciassettesimo album per gli Styx in quasi cinquanta anni di carriera, eppure in tutte le loro numerose incarnazioni si riconoscono al volo, c’è quel trademark intrinseco che li rende unici pur spaziando da […]

    • Dopo due pezzi mi son dovuto fare una botta di Cowboys from Hell per riprendermi.
      Boh.

      Passo.
      P.s.: Samuele, tvb… è che proprio non li capisco.

      • eh ma io quando sento progheggiare vado in estasi 🙂 ….son tutte quelle cose poppeggianti made in scandinavia che ultimamente mi stanno sgretolando le gonadi….:-)

      • Tu non devi capire , devi ascoltare……:-):-) se ti piace bene sennò passi ad altro . Ricordo un episodio quando fumando un sigaro dissi che non mi piaceva, e quello “sai è un sigaro che va capito” …..cazzo c’è da capire se non mi piace non mi piace……..:-):-)

    • Discone della madonna , mi è arrivato oggi (cazzo sta succedendo sto periodo ,non mi arrivano i cd e se arrivano è con un ritardo enorme zio bestia!!!!!)

      anyway 90 zio cane!!!!!!

      • A me Amazon ha rinviato la consegna di un pacco di Cd a data da destinarsi…. Boh!

        • Sarà per quel minchione di Bezos che si è fatto un giro in orbita , in assenza del capo gli schiavi si sono un pò rilassati 🙂

    • Gran disco!
      Ok, è un concept album e si apprezza nella sua globalità…comunque è impressionante come anche i singoli brani, seppur corti (tutti sotto i 4 minuti) abbiano comunque ognuno la propria personalita individuale e siano ricchi di contenuti.
      Questa capacità di sintesi nel prog (o prog related) non è scontata e ce l’hanno solo i grandi (i.m.h.o.)

      • Parole sante Fulvio 43 minuti di arte musicale ai massimi livelli …….alla faccia degli 82 minuti del nuovo maiden zio can.

      • si vero , ma quello che mi ha fatto più impressione è che se anche un paio di brani singoli non sono , presi da soli, così eccezionali…..inseriti nel concept e nella struttura intera guadagnano enormemente…..in questo caso a mio parere il totale è maggiore della somma delle sue singole parti.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 6 mesi fa

    Dare la definizione di capolavoro è tecnicamente molto semplice, un opera che nel suo genere non presenta alcun difetto. Possiamo quindi classificare questo secondo disco degli Fm in questa categoria. D’altra […]

    • Lalbum TOP di una grandissima discografia…Neil Kernon una garanzia…troppi i brani da citare…GRANDI GRANDI GRANDI!!!!

    • C A P O L A V O R O !!! Tra i primi 10 dischi della storia dell’AOR

    • Concordo e ringrazio samu x il rimando alla mia recensione del live per il trentennale.
      Questo disco è perfetto.
      Difficile dare dei 90 oggi, se li paragoniamo a though it out.
      Capolavoro

    • Semplicemente SPETTACOLARE!

    • Album irripetibile.

    • In trepidante attesa per la nuova bomba atomica degli FM, ieri mi sono svolumato questo capolavoro sconsiderato…
      E niente: ero sul tavolo già a Don’t Stop…

      Ma Does it feel like love…che pezzo è?!
      Comunque ho ordinato un bel vinile dell’epoca da un tedescone che diceva di averne una copia immacolata.
      Vi farò sapere.

      • Il mio vinile suona ancora in maniera decente nonostante i mille Mila giri che gli ho fatto fare….la copertina invece accusa il peso degli anni e di tutte le volte che l’ho maneggiata…per fortuna ho anche il CD….ma preferisco il vinile perché purtroppo feci la cazzata di prendere la ristampa bad reputation che è abbastanza compressa

        • Immaginavo, Samuele…infatti l’ho accuratamente evitata.
          Anche io possiedo il CD, ma sto prendendo tutti i vinili di quelli che considero i “miei” grandi dischi.
          È una passione che coltivo solo da tempi relativamente recenti, quindi ormai investo così i miei soldi in musica.
          Devo dire che la roba recente non merita investimenti mediamente superiori ai 7 euro per pezzo…quando va bene…

          • Fai benissimo le edizioni moderne in vinile le prendo col contagocce anche io, almeno che non siano ristampe fatte dai master originali in stile DeAgostini per intenderci….per fortuna ho circa 250 vinili dell’epoca pre CD perché fino al 90 quando potevo sceglievo sempre il vinile

            • Io ho iniziato a collezionare in piena era CD, praticamente…dal 1992 in poi.
              Solo nel 2016 presi un Audio Technica At-Lp120 per pura curiosità…e da allora non sono più tornato indietro.

              • Io mi ricordo il primo giradischi del mio primo compattone….1987 era un trabiccolo incredibile….ho sciupato più vinili con quell’aratro ( ⚈̥̥̥̥̥́⌢⚈̥̥̥̥̥̀), poi quando andai a lavorare in un negozio che trattava anche hi fi con il primo stipendio mi feci l’impianto che in buona parte uso ancora oggi e presi il techincs so bd 22….. l’anno scorso ho fatto l’upgrade all’audio technica lo 5x….e ne sono abbastanza soddisfatto

                • Se tornassi indietro, onestamente, non credo che prenderei l’AT, ma sicuramente un bel Thorens (..anche uno dei nuovi modelli…) o un Pro-ject…
                  Sto apprezzando sempre di più i giradischi interamente manuali.
                  Dovrei rivendere il mio AT…

                  • A rivenderlo non dovresti avere problemi ma secondo me i project sono più fumo che arrosto e i thorens….mah dipende se resti sotto i 500 EUR penso che non sentiresti differenze sostanziali sinceramente credo che se non sali attorno ai 800/900 non ci sia uno scarto sufficiente, due cose che possono fare la differenza sono il pre phono,ma se non ricordo male hai un art quindi anche lì dovresti andare su oggetti sopra i 250/300 per avere un oggetto sensibilmente più prestante….. oppure potresti investire su una bella testina di caratura superiore…e allora credo che la differenza sarà maggiore.

                    • Sì, infatti. Bravo, stesse considerazioni che ho fatto io…
                      Infatti volevo prendere una testina “seria”: attualmente ho una At100e, che mi dà belle soddisfazioni, ma chiaramente vorrei qualcosa che non mi facesse più sentire distorsioni nei solchi più interni.
                      Avevo messo gli occhi su una AT-VM95SH: ne parlano tutti in termini entusiastici.

                      • beh per essere un taglio shibata è sicuramente quella più abbordabile, parlano molto bene anche della ortofon bronze ma costa decisamente di piu’ mentre la nera è x me follia pura. Sarei curioso di provare una nagaoka….

                        • Ortofon Bronze é veramente fuori da ogni logica…
                          Ho sentito un gran bene anche delle Denon, ma lì si sale davvero tanto.
                          Poi penso anche che con 300 euro mi prendo il box set dei Queen…e boh, non so decidermi.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 6 mesi fa

    Terzo Disco solista per il partner in crime di Jim Peterik nei Pride of Lions, Toby Hitchcock, e terzo cambio di partnership. Se l’ottimo esordio datato 2011 “Mercury’s Down” vedeva un sostanziale contributo di […]

    • Bello! Non di facilissima assimilazione ma album che cresce costantemente con gli ascolti. MI piace che Toby “rischi” sui suoi lavori solisti discostandosi da quello che potrebbe essere un facile centro riproponendo lo stile Pride of Lions, da cui questo Changes (così come Reckoning) si discosta parecchio. Per me una bella scoperta per una delle voci più belle del panorama internazionale!

    • Recensione di un sentimentalismo commovente yuri, davvero bella.
      Ho sempre considerato toby mr. Polmoni la controparte maschile delle grande witney houston per potenza ed estensione, lui canta con voce “piena” non usa mai falsetti per raggiungere le note più alte , insomma è un fenomeno pochi cazzi. Il disco lo sto ascoltando e mi piace ,scorre bene e il fatto che esplori altre strade nei suoi solisti è un valore aggiunto. È vero , il rock melodico è sempre scevro di cambiamenti o innovazioni ma quel che conta sono sempre le belle canzoni e qui non latitano affatto.
      Don’t say goodbye è una ballad che colpisce nell’animo, say no more ha un groove pazzesco . Run away ….poi ha un epicita’ d’altri tempi. È palese che il pezzo forte del disco sia la voce stentorea di Hitchcock. Un buon lavoro sicuramente e di classe , per me un 7,5 ci sta tutto.

      • Ora non t’allargare… 🙂
        Credo che non esista al mondo voce femminile paragonabile a quella di Whitney (…basta ascoltare l’abisso che c’è fra la sua versione di I will always love you l, e quella, pur egregia, della Aguilera…), figuriamoci una maschile… 🙂

      • Grazie Mark!

    • Bellissima cover, grandiosa voce.
      Dopo 3 ascolti, faccio ancora fatica ad assimilare la proposta di questo “Changes” anche se lo trovo + originale del precedente lavoro.
      La mia canzone preferita, al momento, è “Forward”.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 6 mesi fa

    Accoppiata letale per questa nuova uscita estiva: Dave Burn e Lee Small, dall’alto della loro esperienza decennale, si trovano a fondere le proprie influenze e attitudini musicali in questo album di puro hard r […]

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 6 mesi fa

    Il supergruppo  finlandese King Company pubblica il terzo album Trapped per Aor Heaven con un nuovo cantante.

    I King Company sono composti da: Mirka Rantanen ( ex-Thunderstone, ex-Kotipelto, ecc.) alla […]

    • Ecco qui siamo davanti al classico caso della bella figa (vedi cover) che poi nella sostanza non ti dice nulla.
      Dischi del genere ce ne sono troppi e alquanto trascurabili. Bocciato.

  • Samuele Mannini ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 6 mesi fa

    Una delle copertine più pacchiane della storia nasconde un gioiello di melodic rock partorito da un gruppo perseguitato dalla sfiga. Un disco che avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere un crack e che […]

    • Ascolterò…nel frattempo la copertina agghiacciante mi ha fatto venire in mente un lontano ricordo: credo che il titolo di copertina più brutta del millennio sia già assegnato da tempo. Qualcuno ricorda l’album degli italiani “Moon of Steel” dal titolo “Passion”? Siamo nel 1989 e secondo me è un disco cult del prog metal nazionale di quegli anni…ed anche la copertina è molto bella…Per ignoti (a me) motivi esce una versione tedesca con titolo alternativo…non voglio rovinare la sorpresa a chi e curioso…googolate “Moon of Steel spaghetti rock” e poi mi dite…se trovate una copertina peggiore in ambito metal fatemi sapere

    • Ma come c…o si fa a pubblicare una cover cosi…..Boh???? Porco giuda un paio di cosce di pollo con autoreggenti avevano più senso :-):-)
      Vabbè prima di ascoltare metto un cuscino sulla cover…..:-):-)

    • Che meriti l’acquisto a occhi chiusi, non ne dubito. Solo a occhi chiusi, preciserei…

    • Sto ridendo come voi…. I bee hive, i village people del hard rock

    • Disco di rara bellezza, tutto al posto giusto , belli gli arrangiamenti suoni piacevolissimi mai sopra le righe insomma è come aver incontrato una donna trasandata ( vedi cover) veramente racchia che ti fa brillare gli occhi una volta indossato l’abito da sera.
      Cazzo quanto so poetico:-):-)

    • Contento ti sia piaciuto, per me sicuramente spicca nella media delle uscite contemporanee

    • Da una copertina terrificante ad un contenuto sorprendente.
      Riassunto di un album che mi ha colpito piacevolmente.
      Le mie preferite sono “Ships in the night” “Ain’t it a wonder” e “Listen to my heart”

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