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Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa
Michael Thompson Band – The Love Goes On – RecensioneCome se fosse fuoriuscito da una capsula del tempo nascosta sotto terra dalla fine degli anni ’80 ad oggi, The Love Goes On riporta la Michael […]
Bontropi ha cambiato la foto del profilo 1 anno, 6 mesi fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 7 mesi fa
Last In Line – Jericho – RecensioneVivian Campbell alla chitarra, Vinny Appice e Phil Soussan a formare la sezione ritmica, e Andrew Freeman alla voce: di certo una delle migliori […]
Mi fiondo ad ascoltare, almeno questa è una vera band e non il solito Project.
Rieccomi, ad un primo ascolto mi sembra un lavoro veramente degno di nota , suoni , esecuzione , voce qui tutto fila che è una meraviglia, la bravura di questi fenomeni sta nel non scimmiottare per nulla la fonte che ne ha ispirato il nome , il compianto RJDIO. Devo ascoltarlo ancora per apprezzarne al meglio i vari passaggi in cui si alternano momenti catchy ad altri più intricati diciamo , ed è proprio la durata del cd (quasi un ora) che impedisce una fruizione più “snella”. Ad ogni modo qui si parte dal 80 /100.
Non è il mio genere, ma è un album veramente “cazzuto”.
Mi piacciono “Not Today Satan” “Ghost Town” “Bastard Son” e “Do the work”
Il voto di Iacopo è senz’altro impegnativo, ed è proprio da quello che nasce la mia curiosità.
Negli episodi precedenti non mi hanno mai realmente entusiasmato: ad una produzione sicuramente rocciosa si accompagna troppo spesso una mediocrità creativa che non riusciva mai a far decollare realmente i loro album.
Mi auguro che con questo platter abbiano finalmente trovato la quadra.
Ma porca troia sparisci per un po’di tempo e non riesci a dare un parere? 🙂
PS tutto bene spero bentrovato.
Ciao caro! Mi sei mancato! 🙂
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 7 mesi fa
Phantom Elite – Blue Blood – RecensioneE’ da poco uscito nei negozi Blue Blood, il terzo album dei Phantome Elite, band metal moderna internazionale fondata nel 2016 come formazione live […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 8 mesi fa
Metropolis – The Power Of The Night – Gemma SepoltaGiunto fuori tempo massimo per poter anche lontanamente aspirare a diventare un successo discografico, l’unico album della carriera artistica dei […]
E qui caro Jacopo alla faccia della gemma sepolta…si ma di metri e metri…e metri!! 🙂
Disco che ricordo con piacere grazie soprattutto alla presenza del grande Stan (dischi solisti da avere) e alla title track che rimembro come gran pezzo.
Jacopo la prox volta scava ancora più in profondità che voglio qualche chicca un po più datata 😉
questo mi sa che lo conoscono davvero in pochi..
capolavoro
un disco da ascoltare durante un viaggio notturno, alla guida.
Un album di un livello superiore. Super sorpreso perche non lo conoscevo
Sono quasi sicuro di averlo acquistato tempo fa ma ricordavo una cover diversa ….boh forse era un altro gruppo , devo controllare tra la mia collezione , male che vada lo ricompro 🙂
potrebbe essere la cover japan?
Esattamente Iacopo!!!!!!!!!
Uno dei miei “classiconi” preferiti, assieme a Save Your Prayers (1986) dei Waysted e all’unico album degli Atlantic, Power (1994)
Buon disco di “classic” Aor.. quello da film per intenderci ma purtroppo la voce non è il mio genere sembra un mix tra DavidGilmour e JohnWetton cioè più rock che hardrock !
Infatti A.O.R sta per Adult Oriented Rock, Rock maturo con ritmiche leggermente hard e suoni e produzione di qualità!
bellissimo disco, di caratura ottantiana e si sente.. per fortuna uno dei primi ad essere resuscitato dalle nebbie degli anni ottanta
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 8 mesi fa
i-TEN – Taking A Cold Look – ClassicoLike a Virgin di Madonna (1984), True Colors di Cyndi Lauper (1986), Alone degli Heart (1987), Eternal Flame dei the Bangles (1989), So Emotional di […]
Be vabbe caro Jacopo qui hai tirato fuori veramente un pezzo da 90…ma dico 90 da 100 e lode…disco fantastico, suonato dal top dei musicisti in circolazione e prodotto alla grandissima…peccato solo che sia stata l unica loro testimonianza…vabbe va torno a riascoltarlo ma parto dal fondo…Pressing My Luck da bava alla bocca…
PS Jacopo meno male che ogni tanto tiri fuori qualche cosa di buono! 🙂
Sottoscrivo ogni parole del mimmo:-)
Classicone anche se non esente da difetti. La versione di Alone delle Heart è più efficace ed in generale i suoni li ho sempre trovati troppo tech per i miei gusti di allora.
Si effettivamente la versione di Alone delle Heart rende nettamente meglio!
Sicuramente un gran bell’album anche se, tra le recenti recensioni, gli preferisco quello dei Just If I.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni fa
L’ingresso in formazione del bravissimo cantante svedese Erik Grönwall (ex H.E.A.T) ha certamente dato nuova linfa agli statunitensi Skid Row che, imbarcati da diverso tempo in tour, stanno riscuotendo sempre […]
Io sarei stato molto più cattivo. La voce di Erik non basta a far diventare bello un album a mio avviso decisamente brutto. Non salvo nemmeno un pezzo, ma non mi aspettavo molto di più, dato che per me loro sono finiti con Slave to the grind (e lo dico io che non sono per nulla un nostalgico).
In linea con quanto scritto da Iacopo.
La mia canzone preferita è senza dubbio “Time bomb”.
Mi sarei aspettato un gran lento che invece manca!
Per me 85 pieno, il disco ha il merito di non scimmiottare il passato, Erik stellare e francamente dopo anni di oblio ci voleva un disco così. Hard rock grezzo e bello tosto niente di più niente di meno.
Sarò contro corrente, ma lo trovo un buon album. Sicuramente non al livello dei primi due, ma che lo diciamo a fare!?
Non vedo però tutti gli inconvenienti segnalati. Prova superba di Erik e pezzi arrangiati bene.
Sono gli Skid Row, e ti aspetti roba e sonorità da Skid Row, punto. Appena possibile mi compro il vinile.
Per me siamo su 78 o 80/100.
Volevo prendere il cd ma era slim di cartone a 20.50 euro , ho optato per il vinile splatter a 10 euro in più. I vinili stanno diventando proibitivi.
Vero, un vinile in media sta 28€
Sono piu’ o meno in linea con la recensione, nel senso che l’album mi piace e sicuramente e’ di gran lunga il migliore dai tempi di Slave to the Grind… ma in effetti mancano le killer songs. Sono tutte buone, ma manca quella eccelsa che ti fa saltare dalla sedia. Comunque bel disco, come voto sono tra 75 e 80
A me è piaciuto, 82 glielo do tutto
Sarà che io non mi aspettavo certo un miracolo, ma non disprezzo, migliore di altri come back di gruppi storici…il voto lo trovo più o meno coerente 7,5 o giù di lì
Iacopo Mezzano ha cambiato la foto del profilo 2 anni, 4 mesi fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 4 mesi fa
C’è molto di più che la sola incredibile vocalità di Tommy Karevik dietro al successo della band svedese Seventh Wonder, ma un conubio tra tecnica strumentale ed eccellente musicalità che si sviluppano att […]
Ho sempre avuto grande rispetto per i Seventh Wonder: soprattutto come musicisti.
Li ho sempre trovati incredibilmente talentuosi e vogliosi di entrare nel firmamento delle grandi stelle del Progressive Metal (…il Prog che più mi piace: quello più estremo e più elitario mi ha sempre detto molto poco…).
Il punto di riferimento sono sempre stati Fates Warning e primi Dream Theater in maniera sin troppo evidente.
Ma per qualche strano motivo, a mio parere, non sono mai riusciti a scrivere pezzi all’altezza dei nomi citati, che di canzoni indimenticabili ne hanno scritto davvero tante…
Ed ora invece, come un fulmine a ciel sereno, i Seventh Wonder piazzano una serie di pezzi in successione di una potenza, di una melodia e di un catchy assolutamente sconvolgenti.
Mai mi sarei aspettato un capolavoro di questa portata: produzione di riferimento, tecnica stellare, voce sublime, chitarre estremamente Petrucciane (…quelle di images e awake…), Cori strappamutande…
Perfino la copertina è stupenda e curatissima.
Uno sforzo enorme. Un album titanico che sarà ricordato negli anni a venire.
Quando 18 euro ti sembrano perfino pochi per un capolavoro del genere…
Album Prog Metal dell’anno.
100/100
boom! 😉
… ma proprio un “boom!” potentissimo!
Non voglio esagerare, ma non ascoltavo una roba del genere da anni…
Ricorda Images e Awake in un modo spaventoso.
Non riesco a smettere di ascoltarlo da giorni…
Il solito esagerato del bontropi!!! 🙂 🙂 disco buono , piacevole ,tosto il giusto e melodico con tanti deja vu, non inventano ma rielaborano ottimamente certi cliché che il genere richiede. Mi ha riportato ai ’90 . Un bel 7,5 ci sta.
L’avrai ascoltato mentre fumavi il sigaro davanti ad un beverone pieno di creatina!
Ascoltalo come si deve e poi mi dici!
La creatina non serve a nulla, soldi buttati:-)
Guarda che il disco mi è piaciuto ho dato 7.5 , cosi come mi é piacouto il nuovo evergrey ma non mi dicono niente di nuovo, preferisco per esempio il nuovo dei coheed and cambria (che seguo da anni) nel quale ci trovo cosw più stimolanti diciamo.
Mah, Mark, avrei tanto da dire sia su gli Evergreen che su i Coheed And Cambria…e non sarebbe niente di lusinghiero.
Ma non voglio distogliere l’attenzione da questo album dei Seventh Wonder, che secondo me fanno barba e capelli ad entrambe le band da te citate…ma proprio di gran lunga.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 6 mesi fa
Dopo svariati anni di immobilismo compositivo, appaiono oggi giganteschi i passi avanti fatti dagli Axel Rudi Pell con il loro nuovo album in studio Lost XXIII, un disco finalmente capace di proporre quel qualcosa […]
Concordo, un passo avanti Nell ispirazione rispetto gli ultimi 15 anni.
Sempre la stessa zuppa ma più gustosa.
La dico alla Alex drastico ” ma che Du cujuni va’!!!!”
I singoli non sono male.. se l’album si mantiene su questi livelli una chance gliela si da.. e poi la voce di Gioeli è sempre un bel sentire.. per me un 80 globale ci sta..
Io penso invece che il buon pell debba cambiare cantante per dare una scossa alla sua immobilità compositiva , joeli ormai credo che non si accorga di cantare sempre le solite canzoni con le stesse melodie da anni . Se prendiamo a caso i dischi degli ultimi 10/15 anni ci saranno 3 pezzi decenti a disco .
Credo che Gioeli sia poco coinvolto in fase di songwriting, il suo contributo lo dà, certamente dopo molti anni subentra la ripetitività e il già sentito..
esattamente, Gioeli non è minimamente coinvolto nel songwriting. Fa tutto il tedesco 😉
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa
Prima di iniziare a scrivere faccio un ultimo respiro, profondo. Interrompe una apnea sofferta, uno scarico di ossigeno continuato ai polmoni. Per intenderci, dice fine a quella sensazione di soffocamento che […]
Bello, emozionante, vero, ispirato.
Vinny burns è uno dei migliori chitarristi (sottovalutati) del genere.
85 tutto.
Lo sai che ormai sei nel mio mirino, vero?! 😀 ahaha 😀
Scherzi a parte, contento sia per i Dare, sia per il ritorno di “Mezza, il Mistico”!
Non vedo l’ora di sentirlo!
Bella recensione Iacopo 🙂 🙂
Intanto potevano sforzarsi di più sulla cover……mah!
il singolo mi ha molto colpito, perchè come tu dici , l’apporto di Vinny burns è molto più presente e spero che anche il resto dell’album sia a a questi livelli…Sicuramente tra i miei prossimi acquisti.. per questo trimestre ho già dato, ahahahah!!
sicuramente la tua recensione mi ha invogliato!!
Per ora do 100 alla prefazione di Jacopo!!!!!
Album che ha una sua Anima… basterebbe questo a farlo volare in alto, poi ci metti anche un lavoro globale che è veramente degno di nota… e poi ci metti anche una recensione di Mezza a dir poco Magnifica… ecco, tutto per dire che mi piace tanto, mi sa che ci sta nel podio di quest’anno…
Non credo sinceramente che i Dare, con questo disco, abbiano deciso di ritornare sui loro passi riproponendo le sonorità degli esordi.
Credo anzi che questo nuovo album sia in assoluta continuità con quanto proposto da Darren da Belief (…ma anche da Calm before the storm) in poi.
Ed onestamente a me va benissimo così: i Dare epici degli ultimi anni mi sono sempre piaciuti e non vedo perché si debba cambiare proprio ora che la band ha saputo costruire un sound unico e riconoscibile fra milioni di altre band.
Non mi dilungo più di tanto sul disco, perché è stato descritto perfettamente da Iacopo: al netto di alcune posizioni da fan (giustamente) sfegatato, la recensione è ben centrata e fedele a ciò che ascolterete, quindi va benissimo così.
Aggiungo solo che pezzi come Road To Eden sono delle vere e proprie chiamate alle armi per tutti i fans di questa musica, perciò viva i Dare, e altri 100 di questi album.
Grandissimo Darren: grazie per averci salvato tutti, insieme a Gary Hughes e Vinny Burns, a fine anni 90…
90/100
Ma ci mancherebbe, Angelo…sei libero di sentirci quello che vuoi.
Allo stesso modo ribadisco il fatto che secondo me questo disco non c’entra proprio nulla con le sonorità degli esordi…
Sinceramente non ricordo l’esordio eppure ho tutti i loro dischi ma alla fine quello che conta sono le canzoni e qui ce ne sono di belle. Insomma il solito bel disco dei dare alla dare e non mi sembra poco. Sono all ascolto e mi sta piacendo.
Salame sulle orecchie sarebbe più giusto:-):-)
Guarda che il disco l’ho ascoltato, altrimenti non avrei espresso il mio giudizio con tanto di voto finale.
Angelo, rispetta il parere altrui, esattamente come gli altri fanno con il tuo.
Ma ti ci perdi anche a discutere? (≧▽≦)
Ma certamente, io come vedi dai miei post tendo sempre a sdrammatizzare, in fondo parliamo di musica e non di geopolitica ad ogni modo il tuo commento mi spinge a riascoltare il debutto (Non me lo ricordo proprio:-)) e fare un raffronto con l ultimo.
Il disco e’ bellissimo ragazzi, rilassante come pochi.. non hanno cercato affatto di copiare il debutto, hanno semplicemente irrobustito un po’ il suono rispetto agli ultimi lavori. La magia rimane..
Qui il discorso non è se assomigli o meno all’esordio (beh in realtà se gli assomigliasse sarebbe un bel disco), ma che il disco è veramente mediocre. Le melodie vocali di Darren sono sempre le stesse da anni ed anche musicalmente è proprio povero. Dargli 98 è da arresto senza condizionale. Vi chiamate Melodic rock o Melodic Boost ?? 🙂
la differenza sostanziale la fa , a mio modo di vedere, il numero di uscite.
grazie a dio i dare non producono molto, anzi, e il loro stile è unicum.
in + Burns alla chitarra è magnifico, ha un senso melodico riconoscibile all’istante.
per questi motivi sono da premiare, poi certo, la canzone singola in se può non piacere.
i miei pezzi preferiti sono Born In The Storm , Cradle To The Grave, road To Eden Lovers And Friends, Grace
ci chiamiamo MelodicRock.it .
ah, e sono ancora in libertà 😉
molto bene ma non benissimo…parliamoci chiaro, il disco è figo, i pezzi ci sono, la produzione è decisamente buona, ma personalmente mi aspettavo qualcosa in più. E’ tutto in linea con quanto fatto negli ultimi anni e a mio avviso manca il pezzone quello clamoroso da far cadere la mascella. In ogni caso amo il loro sound, grazie a dio diverso da praticamente tutte le altre band senza essere però qualcosa di originale o altro…e che dire di Darren???il suo timbro è un qualcosa di unico, di una bellezza super e fondamentalmente è quello più di ogni altra cosa a fare la differenza e dare credibilità a queste influenze irlandesi che riescono ad amalgamare con il resto
Di fatto il commento che avrei fatto io, anche se a dire il vero devo ancora approfondire gli ascolti. Il precedente a mio gusto peraltro è stata una delle loro migliori uscite…
vi aspetto tra qualche settimana, vedrete come cresce con gli ascolti 😉
Lovers and friends è tanto semplice quanto meravigliosa
E’ cresciuto è cresciuto…avevi ragione Iacopo!!!
Incazzato a bestia …..poco fa ibs mi ha comunicato che lo hanno cancellato dal mio ordine .
Amazon circa un mesetto per la consegna….
Ora hanno accorciato i tempi… Con Amazon mi e’ arrivato in un giorno a 16.90 Euro
Confermo!
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa
Lightning In A Bottle è il titolo del quarto disco in studio dei Find Me, progetto melodic rock della label partenopea Frontiers Music che unisce il talento del compositore e pluristrumentista svedese Daniel […]
Ok ok del vecchio sta ovunque ma vorrei avere solo un grammo del suo talento, lo invidio tantissimo, come singer come compositore , scrittore , produttore, collabora con tutti i mostri sacri del genere che amiamo che cazz vuoi di più dalla vita? …..un cynar???:-)
È vero ormai è sovraesposto ma è tanta roba …..per fortuna almeno sono un po’ più alto di lui :-):-)
Veniamo al disco , “solita” roba ma buona , meglio del precedente sicuro, ascolto gradevole e punti guadagnati per la prestazione di le blanc e per la copertina ma mi sto chiedendo come mai alla fine dell’ascolto il pezzo migliore sia la cover di frank stallone ……mah!!! Confermo il voto di Iacopo.
Nulla da dire sulla voce sempre magica di Lablanc: un vero maestro come pochi ormai. E Back To You fa la sua porca figura…
Anche la cover di Far From Over ha un bel tiro.
Ma per il resto siamo di fronte all’ennesimo capitolo dell’ennesimo progetto inutile dalla produzione inscatolata della Frontiers.
Per me non si va più in alto di un 61/100.
Non lo comprerei se non a 3 euro.
Per tutti coloro che non conoscessero Robbie Lablanc: lasciate perdere i Find Me, e recuperate i due capolavori dei Blanc Faces.
I Blanc Faces….
Decisamente in linea con quanto scritto in recensione da @Iacopo.
Copertina azzeccata, il tocco di Michael Palace si sente lontano ad un miglio e la presenza di ADV pure.
Nel complesso meglio del precedente, ma… anch’io voto tutta la vita i Blanc Faces.
Voto personale: 69/100
Condivido, un buon disco che purtroppo suona come tanti, troppi altri peggio scritti.
Peccato che queste produzioni tendano a far assomigliare troppo i dischi tra loro.
LeBlanc un vero fuoriclasse (back to you, remember it’s me).
68, sufficienza piena onesta e qualcosa di più
band in grande calo, purtroppo.. ho amato i primi due album, soprattutto dark angel.. considero il pezzo midnight memories uno dei pochi pezzi dell’ultimo ventennio capaci di gareggiare con i pezzi usciti nella golden era di fine anni 80.. ma negli ultimi due lavori i find me hanno perso tutta la loro vena creativa, e questo è un lavoro veramente moscio e faccio fatica a salvare un solo pezzo da ricordare..
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa
Sinonimo di qualità con ognuna delle loro tredici pubblicazioni in studio, gli FM ritornano nei negozi nel marzo 2022 con il loro nuovo album Thirteen, interamente arrangiato e prodotto dall’orecchio attento […]
..Mah capisco l’entusiasmo del recensore.. d’altra parte vedendo solo la stupenda copertina mi ero fatto chissà che illusioni (gli FM finalmente tornati a sonorità più heavy ? O anche dark ? ..brrr)
Purtroppo queste 2 canzoni (ma chi decide i singoli degli album ?!) nulla aggiungono o tolgono al “solito” sound della band, anzi la seconda in particolare mi ha lasciato interdetto, sono proprio gli FM che NON vorrei mai sentire: prevedibili, compiaciuti, macchinosi, inutilmente festosi.
TOUGHITOUT (ma anche APHRODISIAC) era e rimarrà un gran disco perchè anche nei brani più morbidi c’erano dei bei chitarroni ritmici in palm-muting a reggere la baracca.. qui i suoni delle chitarre sembrano di un qualsiasi cantautore americano (TomPetty, Mellencamp, etc..)
Scusate lo sfogo ma per il momento l’album non mi convince.. felice se sarò smentito 🙂
Io ancora non ho ascoltato l’album, eh…quindi non posso parlare.
Però onestamente non mi sento minimamente nelle condizioni di poter indirizzare financo pur blande critiche alla carriera degli FM…
Voglio dire: hanno mai sbagliato un album?
Certo, ci sono degli episodi meno solidi di altri…ma cosa vogliamo dire agli FM?
Soprattutto cosa vogliamo dirgli da quando sono in Frontiers?
Mi viene davvero difficile individuare il mio album preferito del periodo trascorso con la label napoletana, perché mi fanno tutti indistintamente godere come una bestia…
Poi non so se sono io che sono sordo, eh…e può starci. Ma ogni volta che lanciano un ritornello, festaiolo quanto si vuole, io mi sciolgo ancora come un ghiacciolo… perché sanno come farlo e, soprattutto, hanno i numeri e i mezzi per farlo… contrariamente ai tanti mediocri che oggi scrivono e producono la nostra musica.
Io pippe mentali non me ne faccio mai , ascolto una due tre volte se “entra” in circolo mi butto !!!!!!!!
Tra l’altro il nuovo di john mellencamp e’ un capolavoro!!!!!
mamma mia.. i fasti di indiscreet sono lontani, e si sente.. sono anni che gli FM mi annoiano a morte.. e anche questo ultimo lavoro non fa eccezione, veramente scarico..
aspetta! ma vuoi dire che tra gli ottimi HeroesVillains, AtomicGeneration, Synchronized non te nè piaciuto manco uno ?!
ahahahah no caro .. degli fm salvo indiscreet, tough it out e qualche pezzo di aphrodisiac… basta così grazie ahahah
secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !
addirittura non hanno più nulla di AOR?!
Per la serie …..quelli di “Finiti dopo seventh son of seven son” 🙂 :-):-)
Dopo Killers…
ma in realtà l’aor c’è anche se più vicino al root-pop-country.. è la spinta hard che manca sempre di più.. come se fossero frenati certo c’è anche l’eta da considerare che li porta a un songwriting più tranquillo e maturo.
..Aggiungo un paio di cose se posso:
-sono sempre più convinto che molte band non fanno attenzione alla scelta dei singoli o alle tracklist dei loro album! questi 2 singoli sono troppo simili anche se una leggermente più vivace.
-certo, a leggere la recensione magari l’album intero è una bomba e allora abbiamo sbagliato tutti !
-..Dopo il fantastico AtomicGeneration credevo avessero ormai sparato tutte le migliori cartucce e invece a sorpresa ecco arrivare Synchronized! un album sontuoso, vario, ancora lucidissimo al punto che avevo quasi desiderato che la band si fermasse lì perchè sapevo che raggiunta la vetta si può solo scendere..
Ricordiamo però che scrivere un album durante lockdown, pandemie e cazhi vari non deve essere facile! (Maneskin a parte!)
Rokest, sul discorso dei singoli concordo pienamente con te, ogni tanto faccio veramente fatica a capire la scelta di alcuni singoli… e anche questo lavoro degli FM casca in parte su questo punto…
si vero, secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !
ps: se hai sentito l’album per intero ti chiedo (non lho ancora ordinato) ..è tutto così o questi 2 singoli non sono indicativi dello stile ? grazie
ps: per la tua risposta basta leggere la recensione..
diversamente dai gruppi da te citati però con gli FM ben tre quinti dei componenti sono originali.. ma che vuoi che sia, son dettagli 😀
Gli FM cambiano band in continuazione??? Seriamente??? La band attuale è stabile ormai da un sacco di anni e come diceva Mezza i 3/5 della band sono originali…
ma davvero sei rimasto a TOUGHITOUT e basta ?! questo non va bene perchè il valore di platter come METROPOLIS, ATOMICGENERATION (il mio preferito) non si discute !
Per come lo sto ascoltando, l’album è inferiore alle recenti loro uscite.
Non faccio però paragoni con i loro album epocali.
ps la copertina è da premio Oscar!
ahah si anche a me la copertina mi ha proprio “stregato”! (e il retro è ancora più bello e geniale!) ..ma non posso comprare un album solo per la copertina 🙁
Nelle mie “tonalità”, preferisco Steve quando canta materiale più 80s, con i Groundbreaker per esempio.
Qui gli fm fanno uno step back a tratti, anche piacevole.
Gli do 70 perché la qualità non manca.
ciao, come step back? allora vuoi dire che sono tornati a “quelle” sonorità ?
è la prima volta che sto esitando a ordinarlo.. questi 2 brani sono piacevoli certo ma manca un po di carica e il suono delle chitarre è troppo debole secondo me
ciao, in alcuni passaggi c’è un sapore 80’s che ti fa tornare vagamente con la memoria ai primi dischi.
Almeno è quello che sente e/o vuole sentire il mio orecchio 🙂
Devo unirmi al partito dei “tiepidini” anche io.
Sono onesto: mi aspettavo molto di più.
A me i singoli erano piaciuti, e anche tanto, ma nel disco c’è molto altro rispetto alle classiche sonorità “FM”.
E per carità: non è necessariamente un male.
Purtroppo i Nostri non riescono a marchiare a fuoco ogni singolo pezzo di questo lungo album…ed oltre ad avvertire una certa fiacchezza di fondo, l’ascoltatore è anche portato verso una discreta noia.
Intendiamoci: i pezzi belli ci sono, ma sono pochi…e non aggiungono molto altro al grande repertorio degli FM.
Un disco “normale”, ecco.
E alla loro età, con alle spalle i loro dischi…ci può stare. E possiamo perdonarli per questo.
74/100
bravo, finalmente cho capito qualcosa di questo album.. e concordo con te! SYNCHRONIZED: ogni canzone aveva una sua personalità ben definita, qui sembrano un “blocco” unico ma con almeno 2 “bombe” (EVERYMAN e FIGHTFIRE!)!
..Ho sentito i sample mp3: alla prima “passata” ..mmh non sembra così fiacco ma le canzoni mi sembrano un po tutte uguali ..alla seconda “passata” ..Amazon dove sei? mi arriva oggi con Prime! 🙂
ecco il mio piccolo trackbytrack (il trackbytrack ha sempre il suo fascino)
ShakinTheTree: cadenzata ipnotica con tastiere quasi gothic(!) interessante
WaitingOnLove: powerballad dal ritornello irresistibile e senzatempo
TalkIsCheap: ritornello stra-sentito(anche nel disco dei Lonerider) ma il resto è ok
TurnThisCar: mi aspettavo chissàcosa.. e invece
Love&War: beh sembra un gran pezzo impegnato alla RunNoMore di Aphrodisiac
LongRoad: Signore ti prego fa sparire le ballad!
BeLucky: strana bestia cmq bel ritmo saltellante (blues andante come lo chiamo io)
EveryMan: una aggressione sonora brutale senza precedenti(almeno per gli FM) ..ci voleva proprio
JustGotStarted: hardrock roccioso blues stile ColdHearted di HeroesVillains
FightFire: top del disco aor-tech stile WhoStopTheRain da Metropolis
BeTrueToYou: nulla di sbagliato qui ma proprio non la capisco
..Chi è d’accordo ?
Sono al primo ascolto completo del cd e mi è piaciuto , devo dire che ad una prima impressione ho trovato quasi gli stessi punti in comune con la tua analisi, va ascoltato ancora e sono sicuro che crescerà ancora come gradimento.
..Sentito per bene (e consumato sopratutto in autoradio) non è facile dare un giudizio ma ho sentito l’intervista a Overland di MitchLafon (su YouTube) molto interessante, dice che “13” l’hanno realizzato diversamente dagli altri album(colpa del lockdown). Io sento come se le canzoni sono state scritte in periodi molto diversi (FighFireWithFire o BeLucky per esempio hanno uno stile diverso dal resto dell album!)
..per quello che conta ecco il mio giudizio finale(l’ultimo davvero:)
track1: 7
track2: 9
track3: 6
track4: 5
track5: 8
track6: 6
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track8: 10
track9: 7
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track11: 7
(media matematica): 7.3 insomma un (piccolo)passo indietro rispetto agli ultimi lavori ma meritevole della vostra attenzione anche solo per quelle due canzoni da 10 e lode !
Iacopo Mezzano e Checco66 ora sono amici 3 anni, 5 mesi fa
Bontropi ha cambiato la foto del profilo 3 anni, 6 mesi fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 7 mesi fa
La prematura e improvvisa scomparsa di Kato Khandwala, mentore, amico e intimo confidente del gruppo (nonchè noto produttore e sound engineer), abbinata al tragico decesso di una delle loro massime influenze, […]
Concordo totalmente con la recensione, secondo me gran disco e grande band. Sicuramente conta anche l’immagine di Taylor Momsen, ma oltre che bella e’ anche brava. Le canzoni ci sono e funzionano, il resto sono chiacchiere. Secondo me ennesimo centro di un gruppo che non si puo’ trascurare.
cit.”reputo DXRNR uno dei migliori dischi ascoltati fin’ora nel 2021″ SOTTOSCRIVO OGNI PAROLA.
E’ il loro capolavoro (per una band che stava per sciogliersi , fra lutti e la depressione della Momsen) significa che questi c’hanno le palle , sono felicissimo per il fatto che ci ho visto giusto fin dagli inizi comprando tutti i loro cd compreso questo che ho letteralmente consumato. Le chiacchere, che dir si voglia stanno a zero (l’invidia è più contagiosa del covid) , quando hai grandi canzoni , bellezza e carica erotica da vendere ti meriti il successo punto!!!!
Del disco ha già detto tutto Iacopo (finalmente recensisce un vero disco rock e non le solite tritapalle sinfoniche :-)! Una canzone più bella dell’altra , 25 poi con quel flavour alla 007 tipo skyfall di Adele(grande) è epicissima.
DA ASCOLTARE PER INTERO A RIPETIZIONE !!!!!
Taylor è stra brava e stra gnocca!
Il prossimo lo voglio recensire io!!!!!
Iacopo appena hai visto na gnocca in copertina sei uscito dall oblio 🙂
lol
Mi sono preso qualche giorno perché volevo capire bene se quello che ho ascoltato era effettivamente….quello che ho ascoltato.
È decisamente quello.
Un disco assolutamente incredibile: 12 grandi pezzi di Hard rock intriso di feeling, l’uno diverso dall’altro, con dietro una grande storia, delle grandi prestazioni, una grande produzione…
Influenze di Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd, Pink Floyd, e tutto il grande rock degli anni 70 in genere…
Per me assolutamente disco hard rock dell’anno.
100/100
Toh!!! Hai dato 100/100 …….bavoso !!!!!!!!!!!!!! :-):-):-) Compralo che dentro c’è un poster di Taylor …….:-):-)
Ora seriamente, questo cd è tra le cose migliori che ho ascoltato in ambito ROCK negli ultimi tempi , era dai tempi dei Rival Sons che non sentivo un certo feeling col genere . Poi ho scoperto gli Ocean hills e i Tyler Bryant and the shakedown , insomma tre dischi della madonna uno diverso dall’altro che dimostrano quanta linfa vitale abbia ancora questa musica ; ora attendo spasmodicamente il nuovo DIRTY HONEY!!!!!!!!!
Dopo il tuo parere sul disco di Ronnie Atkins, mi sono approcciato all’ascolto di questo album per il solo puro piacere di ruttarti addosso…e invece devo dire che stavolta sei tornato sui tuoi soliti livelli di fuoriclasse! 😀
In realtà vorrei aspettare che torni disponibile il vinile, perché dentro c’è anche il CD: 27 euri tutto compreso…tra l’altro il doppio vinile è fantastico. Guardalo su Amazon.
Io ho appena scoperto i Soen.
E non credo ne uscirò molto presto…
Band immensa, ascolta tutti i loro dischi ne vale la pena. È cmq non te li ho segnalati perché sei un po’ tamarro , ho pensato non valesse la pena:-) 🙂
Ed io che aspetto le tue segnalazioni!
Non riesco a smettere di ascoltare Lotus, ma anche l’ultimo mi sembra enorme.
Me li compro subito entrambi. Vorrei prendere il vinile dell’ultimo, ma non posso spendere ogni volta 28 euri a botta….
Prendo i cd e via… posso portarmeli ovunque.
Prova con i whiterfall…..!!!!
Altra band interessante.
Mi hanno detto che se mi piacciono i Soen, dovrei ascoltare anche i Wheel.
Comunque i Soen sono proprio atomici…
Ben arrivato sui Soen!
Contento che ti piacciano, ma da un fine intenditore di ampie vedute come te non avevo dubbi.
L’ ultimo è in loop continuo quasi quotidiano: tutti dicono sia meglio Lotus e che questo Imperial sia solo un suo clone…In realtà a me piace di più…il suono della batteria è spettacolare e le melodie azzeccatissime.
Wheel consigliatissimi anche loro…forse più “tribali” se mi concedi il termine (più vicini ai Tool secondo me). Comunque ottimo “Moving Backwards” del 2019 ed in uscita il nuovo ‘Resident Human”
Grazie carissimo Fulvio!
Pensa che li ho scoperti per puro caso girovagando su Amazon: sono rimasto colpito dall’artwork dell’ultimo album.
È ancora presto per dirlo, ma credo di concordare con te: di sicuro Imperial è un netto balzo in avanti a livello produttivo. Suoni veramente incredibile e potentissimi: suonano proprio come dovrebbe suonare una band Metal nel 2021.
Lotus mi ha colpito per la ricercatezza delle melodie.
E poi questo mood così malinconico è assolutamente spettacolare…
….per l’appunto 🙂
I wheel te li avevo consigliati tempo fa, ora è in uscita il secondo disco se non erro.
Resident Human, uscito ieri
Se non disdegni le sonorità un po’ verso lo stoner è anche appena uscito il nuovo dei Greenleaf: Echoes from a Mass. Anche qui a livello di suoni “bombastici” non si scherza e secondo me è un ottimo lavoro.
Svedesi anche loro, all’ottavo album ma molto “underrated” secondo me.
Ciao.
Li metto in lista, Fulvio, grazie!
Lo Stoner mi piace moltissimo, anche se lo prendo a piccole dosi…
Scusate ragazzi se raffreddo gli animi e i bollori di varia natura, ma questo rock post- millenium un po’ dark e un po’ “psycadelic” non è il mio genere. Per carità lei ha un sex appel notevole ed una carca erotica fuori dal comune, che riesce ad esprimere anche sul palco, ma questo sound lo trovo deprimente ed ansiogeno. Scusate l’intromissione, io torno ad ascoltare Chez kane.
Ahahahah 😀
Comunque è incredibile: secondo me noi utenti siamo una sorta di “leggenda” per chi ci legge da fuori.
Della serie, se piace a Lorenzo, vorrà dire che è puro ed incontaminato revival anni 80.
Se piace a Mimmo, saprai che quello è un disco per progressivesters incalliti…
Se piace a Mark, vorrà dire che sarà un disco di Rock sanguigno…
E ovviamente se piace a Bontropi, il disco non potrà essere che puttanissimo e tamarro…
🙂
Bontropi ha cambiato la foto del profilo 3 anni, 9 mesi fa
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 11 mesi fa
A poco più di un mese dalla prematura ed improvvisa morte di Tony Lewis (conosciuto soprattutto come ex cantante e bassista della celebre rock band degli ’80s The Outfield), la famiglia del musicista ha deciso di […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni fa
Mi mancano i concerti, e non sopporto più l’idea di non poter più incontrare voi e tanti altri amici sotto di un palco per cantare a squarciagola le canzoni che amiamo. Vorrei poter diventare piccolo-piccolo c […]
No invece non ci siamo , o meglio ci siamo a tratti anche se di alta classe. Disco di mestiere ma proprio tanto con varie autocitazioni e omaggi a certi foreigner e chiaramente ai survivor. Non mi piace la continua alternanza delle 2 voci in tutte o quasi le canzoni che le rendono tutte simili nella struttura e poco amalgamate nel mix finale . Cmq disco piacevole in linea con gli altri 2 recenti ma che mi è piaciuto di più forse perché lo immagino cantato da jimi jameson ….Ma ahimè non si può.
Voto 7+
Per me un disco dai due volti…decisamente positiva la prima parte con le prime 6 tracce dove l album scorre che è un piacere…molto meno il resto del disco dove i brani iniziano a mostrare un po la corda…peccato…cmq per me è sempre un piacere ascoltare nuovo materiale del grande Jimi (se solo cantasse un po meno ci farebbe cosa gradita) e la gran voce del nostro Toby…promossi ma da loro mi aspetto sempre qualcosa in piu!
Sai che invece il doppio cantato e la voce di Peterick sono uan delle cose che più apprezzo dei Pride of Lions… alla fine rendono il loro sound unico… e poi dove crolla la voce di Peterick ci pensa il buon Hitchcock a mettere ben più di una pezza… 😀
assolutamente in disaccordo…ma quando mai con te…aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh…a me invece sembra un po come il primo album degli Storm…gran voce Chalfant e il monocorde Rolie che troppo volle cantare….a me la voce di Peterik non piace mentre trovo ottima quella di Toby….poi come dico sempre..de gustibus….
Non fai testo… a te piaceva anche la moglie di Toby… 😀 😀 😀
Be ovvio…il trans tra noi due sei tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu 🙂
Muahahahahaah… comunque il photobombing a caso con la moglie di Toby che si piantava in ogni foto al Rock Temple Festival è stato qualcosa di epocale… 😀 😀 😀
AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH 🙂 🙂
A me è forse uno dei loro album che più mi sono piaciuti… sicuramente il migliore tra le loro ultime uscite… molto bello fino a flagship, poi un leggero calo per riprendersi sul finale. Comunque se si ama l?AOR stile Survivor, Foreigner, Journey… qui si va a nozze…
recensione davvero ben scritta che mi trova su molte cose d’accordo.
ci sono una serie di autorichiami clamorosi (Heart of the warrior e Good Thing Gone iniziano tali e uguali ad altri due pezzi dei vecchi dischi dei POL).
Però….
Songwriting ispirato , a tratti eccelso, ottima produzione, scelta dei suoni e arrangiamenti impeccabili e curati da veri rockers navigati.
leggermente inferiore a Ferless. 80 se lo piglia tutto .
canzoni preferite “Sleeping with a Memory” “Unfinished Heart” “We Play For Free” “Carry Me Back” “Now”.Bel disco , da top ten di questo 2020
Lo avevo detto che stardust è un gran bel dischetto, prova con i boys from heaven (sigh!) Esordio veramente particolare.
Proverò questo week end
“Carry Me Back, Sleeping With A Memory e Now” sono le mie preferite.
Una citazione a parte per la spettacolare “We Play For Free”, in pieno stile Survivor, che starebbe bene nella saga di Rocky Balboa.
Buono il lento “Unfinished Heart”.
Ps Comunque sono rimasto + sorpreso dell’album dei Stardust. Bomba anni’80 catapultata ai nostri giorni
Una noia mortale. Tanto mestiere (e ci mancherebbe pure) ma mai una scintilla. Bocciatissimo
Concordo pienamente.
Due coglioni enormi.
Ribadisco che ormai sono da sagra del cinghiale.
Qui non riesco davvero a capirvi.
alcuni passaggi possono essere prevedibili, ma se i PoL sono da sagra del cinghiale, i primi landfall che passano per strada che cosa sono ?? ahahah
I Landfall per me sono assolutamente inutili, Yuri. 🙂
ahaaha dai che ho scritto io la rece Bon, inutili è eccessivo 🙂
No, ma figurati Yuri…lo sai che le tue recensioni mi piacciono sempre tanto…
Il problema è che credo che il nostro amato genere stia sconfinando sempre più nell’amatoriale: lo avremo detto 100 volte ormai.
Anche questo disco dei Pride of Lions, no… parliamoci chiaro: i Survivor erano su tutt’altro pianeta. Riascoltavo ieri When seconds count…era gente con un obiettivo, gente totalmente concentrata su quello che faceva…e si sentiva.
Questi sono dischi fatti per tirare a campare. Sono di una fiacchezza incredibile.
Per questo ti dico: chi oggi dovrebbe ringiovanire la scena è semplicemente un amatore, e chi quella scena l’ha resa grande non ha più niente da dire.
Probabilmente un 5% delle band attuali è realmente valido: mi vengono in mente Eclipse, Heat, Fighter V, Brother Firetribe, Work Of Art…e poi?
Lasciamo perdere la scena italiana, perché per me ci sono solo i Lionville.
Obiettivamente è un quadro generale sconfortante.
sono d’accordo su alcuni punti , la maggior parte.
Su molti gruppi i quali hanno reso la scena grande non hanno più nulla da dire x esempio.
su band attuali davvero valide, se non è il 5%,, lo è il 10, non di più.
Concordo anche li.
non parlerei di musicisti amatoriali (quello lo sono io 🙂 ), anzi, tecnicamente ci sono musicisti molto validi.
il problema maggiore è che parliamo di un genere dove è stato detto quasi tutto quello che c’era da dire; diventa sempre più difficle tirare fuori sfumature o pezzi che ti scuotano e ti facciano innamorare.
spesso manca la vera ispirazione.
troppi progetti! di persone che non si incontrano nemmeno dal vivo per un caffe (il caso di Allen Olzon)! le belle canzoni era più semplice scriverle quando 5 persone si incontravano nella stessa sala e avevano storie da raccontare e molti riff e soli non erano ancora stati scritti.
scambiarsi le idee e le tracce tramite mail toglie comunicazione, ispirazione, idee per sperimentare qualche nuova sfumatura. Troppo lavoro a tavolino …
Sono d’accordo con te sul discorso “progetti”, Yuri: non c’è dubbio che sia esattamente così.
Sono meno d’accordo sulla nozione di “amatore”, o meglio: non è la nozione di “amatore” ad essere il problema.
Il problema è l’amatore che si autoproclama “professionista”. Perché purtroppo Internet e la rivoluzione tecnologica ci hanno portato anche questo…
Onestamente ci sono tantissimi limiti tecnici fra gli amatori autoproclamatisi “professionisti”.
Non so sei troppo generoso tu, o troppo severo io: ancora oggi io sento tante stecche, tante stonature, tante forzature, tante produzioni dilettantistiche, tanti limiti dettati dall’ignoranza di qualunque nozione financo elementare di teoria musicale…
È chiaro poi che su due album trovi solo un pezzo buono…
Non lo so: oggi non c’è più selezione. Non c’è più la figura del grande talent scout che capisce di Musica e si rende conto se sei un artista di talento o uno zappatore. Oggi c’è l’autoproduzione, la musica liquida ed i Talent show…
È per questo che siamo arrivati al tracollo.
Devo essere obbiettivo.. al primo ascolto mi aveva spiazzato..ma poi dopo i ripetuti siamo di fronte ad un grande disco..con una nota positiva in più..la produzione nn plasticata..e questo è solo un bene
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa
Forte di una formazione stellare, che vanta i nomi di Tommy Denander alle chitarre e alle tastiere, di Brian Tichy (Billy Idol, Foreigner, Ozzy Osbourne) alla batteria, e di Brian Anthony (Steve Walsh) al basso e […]
Vediamo se trovo qualcosa da ascoltare per bene….di solito Overland ha Standard qualitativi molto alti, ma ultimamente mi sembra un po’ troppo diviso in mille progetti…. cmq per ora la tua è la recensione più lusinghiera tra quelle su cui mi è capitato di buttare un occhio….
La carriera di Overland solista non è affatto banale o scontata come si potrebbe pensare infatti ognuno dei 5 album cerca di distinguersi in qualche modo (il 2 DiamondDealer ahimè resta però il più debole) non tanto per i contenuti proposti (sempre di rock melodico si tratta) ma come nel caso di questo nuovo fiammante SCANDALOUS per produzione e resa sonora. Qui sorprende il minimalismo dei suoni, le canzoni sono “spogliate” di tutti i fronzoli tipici dell’Aor come le tastiere pressochè assenti, i ridondanti assoli, le intro d’atmosfera etc.. Quindi un album diverso dal suono ricercato e molto lavorato dei precedenti EPIC e CONTAGIOUS ma con il vantaggio di andare subito al “sodo” dritto all’essenza del rock qui molto diretto ritmato e spesso funk ! A tratti mi sembrava di sentire i NIRVANA (aaarrggh) suonare Aor (!) se capite quel che intendo 🙂
ps: per me un altro centro da parte di Overland con una critica però sulla scelta di
“favorire” l’edizione vinile con ben 2 bonus track
Per me sto disco è stata una mezza delusione…si salvano 2/3 brani e poco più…da uno come il nostro Steve mi aspetto sempre tanto e non un album che passa e va…magari anche piacevole ma sembra aver fatto il compitino e tutti contenti…onestamente poi dopo solo qualche mese dall ultimo FM di questo album ne potevo fare anche a meno….
ciao spero che almeno l’ultimo FM ti è piaciuto ? Io lo trovo straordinario.. il migliore dalla reunion
Rokest sull ultimo FM ne abbiamo parlato in lungo e in largo nell apposita rece….asmemoratooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! 🙂
A parte la voce di overland il songwriting l’ho trovato troppo introspettivo e spoglio.
un passo indietro anche due rispetto agli ottimi Contagious e Epic
si vero ma credo che è una scelta voluta dal buon Overland.. ogni suo album riesce a suonare diverso anche se si tratta sempre di rock melodico. CONTAGIOUS e EPIC erano album aor con un suono molto ricco ma a me piace più questo SCANDALOUS più diretto più rock con ottime canzoni
Newman? O Overland?
Si ho cannato recensione Yuri
Il mio Commento è relativo a Newman
ciao non esageriamo ! Al primo ascolto anche a me aveva un po sorpreso specialmente il suono molto scarno minimale e le chitarre ruvide quasi grunge ma la qualità dei pezzi è ottima come al solito secondo me !
Non ho capito il riferimento a NEWMAN ? Hai sbagliato forse recensione ?
Lo ascolterò
ciao no dai fuori genere mi sembra troppo! certo qui siamo all’opposto che so del sound pomposo e “nordico”dei Groundbraker peresempio ma io ho preferito questo sinceramente
con l’occasione dell uscita del nuovo Overland-Sixx torno un attimo su questo bellissimo (per me) Scandalous: innanzitutto ma avete sentito la batteria su quest album?! Ha un suono pazzesco secco asciutto come una legnata ad opera di un certo BrianTicky (Ozzy, Foreigner ..)! Overland qui è riuscito in un mezzo miracolo.. scrollarsi di dosso la “solita” melensa armoniosità un po lagnosa a volte e poi dopo i 2 Epic e Contagious ottimi lavori di AOR questa era l’unica strada possibile percorribile! Magari il nuovo SIX ,ma non credo vista la band:( fosse simile a questo !
ps: le canzoni tutte perfettamente riuscite ognuna con la sua identità specifica, eccetto le ultime 2 più leggerine e meno curate
MTB , WINGER, TYGERS OF PAN TANG , ANGEL , PERFECT VIEW ………………Apriamo un mutuo :-):-) ????????????????
non sono rimasto cosi entusiasto come iacopo.
un paio di pezzi si fanno apprezzare sin dal primo ascolto (The Love Goes On, War of The Hearts, what keeps you alive ), altri sono colmi di classe e dettagli mai banali (Out Of Nowhere, Whispers and Dreams, a Picture of You), altri ancora non mi trasmettono quello che vorrebbero/dovrebbero (In Your Arms, All Of It).
Buon disco in linea con gli ultimi di Michael, intriso di personalità unica nel panorama AOR.
mi fermo a un 78/79 pieno.
Non mi ha preso granché , piacevole elegante se vogliamo ma molto “leggero” .
Ogni uscita di Michael Thompson è per me fonte di sommo gaudio e il disco in questione non fa eccezione, se poi al microfono ritroviamo quel gran bel pezzo di cantante a nome Moon Calhoun che tanto bene impressionò sul loro primo grandissimo album il gioco è fatto.
Trovo però una netta divisione tra la prima e la seconda parte del disco dove i primi 4 brani sono veramente tanta roba (menzione particolare per War of the Hearts) mentre via via un po l album cala anche se regala altri grandi pezzi come My forever June e Out Of Nowhere.
In definitiva un disco suonato e arrangiato alla grande con tanti bei pezzacci…non sarà un 98/100 ma ad avercene dischi come questi al giorno d oggi.
PS Iacopo la prox rece immagino sarà quella di David Forbes?!? 😉
Ah allora respiri ancora ??? :-):-) Ormai scrivi col contagocce, cmq raramente mi succede ma stavolta ad una prima impressione non esaltante del disco in questione dopo qualche ascolto aggiuntivo mi sono ricreduto , non so forse mi aspettavo altro da MT ma alla fine mi è piaciuto , ho avuto le tue stesse impressioni sul fatto che il disco si divida in due parti distinte.
Caro Mark nonostante tutto sono sempre con voi…AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH…piu che altro ste merdacce del lavoro mi hanno bloccato il sito…fanculo…ma appena posso vengo ad insultare un po…DENIS CAGONE….tu tuttappost?!?
Regolare , sigari , musica , palestra e sesso sometimes , non mi lamento con l’aria che tira!!!
che hai messo al primo posto i SIGARI un po mi preoccupa…he he he .. 😉
🙂
in realtà no, me l’han scippata 😉
LADRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
…sarà stato quel Barabba del Mannini… 🙂