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Marco 'Rokko' Ardemagni

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 2 mesi fa

    Allora..il frontman è nientepopodimenoche il figlio dell’ex-Moody Blues Nicky James, con loro nel primo periodo, purtroppo per lui non con loro nel 1967 quando furono artefici di uno dei brani più conosciuti (in […]

    • ADORO STA ROBBA!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Ottimi! Corrette le citazioni della rece ai grandi del passato. Parlando di band contemporanee mi ricordano i Rival Sons (e non è certo un difetto) anche se qua non ci sono le tastiere

    • Gran bella sorpresa. Hard Blues non di maniera e non troppo “educato” come quello di Rival Sons e replicanti simili. La varietà dei suoni (sopratutto di chitarra) mai troppo puliti li rende più veri tirandoli fuori dal mucchio.

    • Ad un primo ascolto non mi piace ma non è il mio genere, quindi evito ulteriori commenti.

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 2 mesi fa

    Sapete quando non c’è una ragione razionale per ignorare una band?… ecco, con i Little Angels (per me) è andata proprio così… oggi il leader Toby Jepson si presenta con rinnovato vigore per un disketto, che […]

    • Ammetto che non è propriamente il genere che preferisco e che vedendo il voto dato da Rokko ho storto un po’ il naso… ma leggendo la recensione mi è venuta voglia di ascoltare tutto l’album e ammetto che mi sono dovuto ricredere… che Gran Bel Lavoro, Bravi Wayward Sons!!!

    • Si vabbè ora non è che facciamo tutte le cover in stile fumettistico dai su……è già sputtanata sta cosa .
      Disco che mi intriga un bel po’…..concordo sui little angels, se penso che oggigiorno si glorificano certe band……mah!

    • Mah. 93…
      Se vi sono piaciuti i Black Star Riders, di sicuro vi piaceranno anche questi…che ne sono praticamente dei cloni. Esattamente, quindi, ci troviamo di fronte a dei “cloni di cloni”.

      La voce è molto morbida: anche questo secondo me andrebbe precisato. Quindi non è assolutamente quella cannonata che si vorrebbe far credere, ma anzi l’apprezzamento, di fronte a questo tipo di voce, è più che mai soggettivo.

      Io darei un 60/100, fra tanti deja-vu e qualche sbadiglio di troppo.

      • Ecco..il solito buonista…che deve sempre trovare qualcosa di buono anche in questi lavori…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhh…

      • Forse l’ultima band a cui li avrei paragonati sono i Black Star Riders… 😀 😀 😀 Si, la voce non è cattivissima, ma è un po’ più morbida… mi piace un sacco infatti! 😀

        • Denis, in Frontiers non sono mica pirla…
          Secondo me stanno componendo il loro catalogo come se fosse una squadra di calcio: mi manca un terzino sinistro? Lo compro!
          Leggi: mi manca un gruppo come i Nickelback? Lo prendo.
          Mi manca un gruppo come i Black Star Riders? Lo prendo.

          E non è assolutamente una cosa negativa. Strategicamente, lo capisco.
          Poi la riuscita dell’acquisto è sempre un’incognita.
          Ma ci sta.

          • Anche te non c’hai mica tutti i torti eh eh ,io per ora meglio dei cats in space non ho trovato .

          • Sul discorso di Frontiers secondo me hai pienamente ragione Bontropi, stanno facendo un buon lavoro per andare a coprire con il loro catalogo tutto l’ambito del Rock (melodic, hard, modern, classic… ecc. ecc.) e sicuramente sul totale è anche facile amgari tirare dentro roba non eccelsa… però con i Wayward Sons secondo me hanno fatto un bel colpoi, non saranno originalissimi (ma nel Rock chi lo è più?) ma hanno sfornato a mio parere veramente un bell’album con una buonissima produzione… e lo dico comunque parlando di un genere che non mi fa particolarmente impazzire… 😉

            • A me piace moltissimo parlare di calcio-mercato discografico… 🙂
              E lo ripeto, ammiro Frontiers per la sua capacità di essere a stretto contatto con il suo pubblico. Io lo so che ci leggono: si vede lontano un km che sono attentissimi a quello che scriviamo….ed imparano, si correggono…se si rendono conto di aver fatto qualche cazzata, fanno di tutto per non ripeterla. Ad esempio, da quando spacchiamo i maroni con continuità, vedo sempre meno progetti e tante, ma tante nuove band…
              Ho sinceramente perso il conto delle new entries nel carnet Frontiers. E la cosa mi fa un immenso piacere.
              Perchè è così che la Musica cresce e si evolve…non certo commissionando lavori montati tramite Pc da Artisti sfatti ed imbolsiti che hanno già dato tutto quello che avevano da dare.

              Approvo pienamente, dunque, la strategia di mercato della Frontiers. Poi, se ogni tanto vien fuori un disco con poca personalità come quello dei Wayward Sons… pazienza. Non gliene faccio una colpa.
              Onestamente non porterei questi Wayward Sons al secondo disco…ma andrei a caccia dell’acquisto degli Art Nation o dei Supernova Plasma Jets, volendo fare due nomi….

              • Stano ma vero… concordo con “quasi” tutto quello che hai detto… a parte il discorso sui Wayward Sons che invece spero arrivino al secondo album con Frontiers perchè questo non sarà niente di troppo originale ma me lo sto veramente godendo alla grande… se dovessi dargli un voto azzarderei un 85!
                Per quanto riguarda i Supernova Plasmajets con me sfondi una porta aperta… li adoro… giovani, brillanti e con una bella voce femminile… forse una delle giovani band più interessanti del momento!

    • Non capisco che cazzo intendete con voce morbida…….mah , questo canta eccome se canta , il disco poi non sarà da 93 ma 80/85 Se lo becca tutto e poi cazzo ci sarà pure un lato positivo se sta girando da giorni nel mio stereo, pezzi vari , divertenti , da autovelox …….è solo rock n roll cazzo ma cosa vi aspettate da sta gente.

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 3 mesi fa

    Correva il 1987 e gli Shy pubblicavano ‘Excess All Areas’ splendida prova di AOR made in UK. Alla voce un Tony Mills in splendida (giovane) forma che induceva il sottoscritto (giovine anch’egli) a virare la barra […]

    • Album che mi sta piacendo non poco… vario, molto melodico e Tony in gran forma… avrei aggiunto ancora qualche punto al voto finale ma la recensione è perfetta!

    • garanzia<<<<<

    • mah disco che si perderà nel marasma delle uscite melodirock ……roba da una botta e via infatti l’ho cestinato subito , melodie strascontate ,assoli pure …..tutto suona perfetto ma mi lascia indifferente, insomma sti dischi sembrano tutti uguali.

      • Non vuole essere una cosa polemica… ma se questo album che bene o male ha tutto per piacere a chi cerca sonorità tipiche melodic rock (pezzi facili da recepire, belle melodie, una voce accattivante) non piace qualcosa non va, ma non nell’album, ma forse in quello che state cercando da questo tipo di musica… che bene o male è uno dei generi più “statici” che io conosca… Ripeto, non vuole essere una cosa polemica, ma solo una mia personalissima constatazione… che può anche essere sbagliata… 😀 😉

        • SICURAMENTE E’ SBAGLIATA….aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhh….cmq sono sulla stessa linea di Leonardo….

        • Beh Denis hai toccato un’altro aspetto importante secondo me riguardo il piacere o meno di certi dischi formalmente perfetti per il genere, ma ultimamente almeno per me accade che alcuni dischi mi “prendano ” molto dopo averli ascoltati e magari succederà con questo non lo so , sarà colpa delle troppe uscite forse oppure dello stato d’animo di ognuno di noi .
          Vero che il genere è caratterizzato da una certa staticità anche se ci sono gruppi come i the nightfly orchestra che hanno dato un po’ di personalità al genere.

    • troppe lodi per questo disco a mio parere ..addirittura tirare in ballo gli shy …non scherziamo ragazzi ..noto a volte la preoccupante tendenza a sottovalutare il passato e a glorificare gli album attuali …esponendosi a paragoni a dir poco imbarazzanti …..

    • ….interessante…a me Tony e’ sempre piaciuto molto….soprattutto nei dischi storici dei SHY!!!…ma anche negli ultimi della band madre come unfinished business che e’ un vero capolavoro!!!….da solista purtroppo ha composto dischi un po’ cosi’….poco incentrati sul sound melodico….spero che questo sia davvero bello come riportato in questa recensione….sentiremo!!!!

    • ???

    • L’ho apprezzato con gli Shy, invece non mi ha convinto coi Tnt.
      Bello excess all areas ma anche misspenth youth.
      Voce molto nasale,alta e particolare. Il disco di 2 anni fa e’ passato inosservato over my dead body.
      Sti pezzi non sono male, pero’ non sono un fan della sua voce.

    • al primo ascolto mi è rimasto impresso.
      ben suonato, canzoni che rimandano al sound shy. 77 come voto mi sembra meritato,
      Bravo Tony !

    • L’avete notato il lampante richiamo (sicuramente voluto ahahah) alla sigla italiana di Lupin III in “Scars”?
      Comunque disco con diversi spunti che sto ascoltando (ed apprezzando) proprio in questi giorni.

    • mimmo replied 7 anni fa

      Devo essere sincero che su questo disco non avevo molte aspettative ed invece questo SOC non mi è affatto dispiaciuto.
      Un disco ben suonato e prodotto, un livello generale dei brani di buon livello ed una prestazione vocale del nostro Tony decisamente in palla…se poi ci mettiamo che almeno due pezzi mi sono rimasti in testa per parecchio tempo (Scars e The Art of Letting…) il gioco è fatto.
      Bravo Tony…continua cosi… 😉

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 3 mesi fa

    Quiet Riot, ovvero (per lo scrivente) lo Yin e Lo Yan! Così come alle prime note di Metal Health devo infilarmi un casco chè l’adrenalina me la farebbe spaccare davvero (…la testa), alle prime note di Cum On Fee […]

    • Un album che secondo me viene altamente penalizzato da una voce che non è ancora in grado di esprimersi al meglio e dal timbro ancora troppo acerbo… e anche su pezzi che di per se sarebbero belli come The Road agisce da freno a mano… peccato…

    • Apprezzo l ostinazione nel voler ortare avanti sta band (anche se ha centrato una congiuntura astrale con metal health ) ma qui non ci siamo proprio per colpa di un cantato che mi ha triturato i maroni per tutto il cd .
      Inesperto e inespressivo su tutta la linea , peccato perché due tre pezzi buoni ci Sono, Kevin era Kevin ma chiamare un paul shortino no?
      Voto 5,5/6–

    • Ps l’ultimo mr.Big è un capolavoro rispetto a questo.

    • Non mi hanno mai detto molto, eccezion fatta per i già stracitati hits…
      Evito agevolmente.

    • ….sarei curioso di ascoltare la versione con il precedente cantante…lui era molto piu’ stradaiolo di durbin….comunque i quiet riot senza dubrow sono come i warrant senza jani lane o i great white senza jack russell….MORTI!!!…sarebbe meglio lasciassero perdere…si potrebbero impegnare molto di piu’ in progetti paralleli o dedicarsi alla pensione o ai nipotini o anche starsene al sole della california tanto penso che i soldi non gli manchino 😉

    • Ascoltata solo can’t get enough, troppo semplice per fare da spot all’intero album.
      Banali un po di soldi li avra’ fatti, come dice Andy, poi dipende da quanto abbia speso nei vizi. Gli altri un po meno….forse Wright, ma nell’epoca aurea mi pare ci fosse Sarzo.

    • Ah.. i QuietRiot.. quanti ricordi specialmente quel favoloso 3 disco (QRIII), quello AOR per capirci,
      un album memorabile (SLAVE2LOVE, TWILIGHTHOTEL, MAINATTRACTION,..).
      Questo come-back non ha senso, poi con questo cantante proprio non va, voce troppo sottile, adolescenziale, acerba

  • straquoto stampa in vinile..FRONTIERS, al lavoro!!

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 3 mesi fa

    Se dovessi dare un voto solo per la cover sarebbe stra100 data la mia innata passione per i fumetti, Conan il Barbaro su tutti! Io non so a chi sia venuto in mente, ma è geniale e originale.
    Veniamo alla mosica, […]

    • E siamo in due caro Marco , io oltre al mitico Conan (c’ho pure er fisico eh eh !!!) sono appassionato di fumetti marvel……venendo al disco devo dire che non avevo molte aspettative ed invece mi ha sorpreso positivamente , sposo in pieno la tua rece , forse ci sono un paio di episodi che non mi convincono tanto tipo better than yesterday ma siamo di fronte a dei professionisti del settore che pur non inventando nulla (e chi lo fa più!) riesce a rimescolare le carte del melodic rock in modo egregio .
      p.s. Ma stampare il disco in vinile no eh???? Con quella cazzo di super cover………mmmmmmmmmmmmh

    • Per me sono i primi pezzi (quelli scelti poi come singoli!) ad essere forse un pochino più sottotono… dopo è un gran bel crescendo con i pezzi più lenti che sono delle vere cannonate! Bel lavoro… per me promosso alla grande!

    • Partendo dal presupposto che per me Michael Palace allo stato è forse il più grosso multi-talento emergente del settore, faccio mea culpa per essermi basato sui primi due (non proprio memorabili) singoli (la recensione giustamente cita il mezzo plagio di Shot In The Dark di Ozzy su Chasing Fire). In effetti Denis ha ragione, il disco poi decolla, e propone anche delle inaspettate gemme: cito in particolare la meravigliosa (per me uno dei picchi dell’anno) Knowing Both Of Us. Insomma, alla fine gli alti superano i bassi, loro sono tutti ottimi musicisti ed il risultato c’è (ma la scelta dei singoli…proprio no!).

    • Purtroppo, per quanto mi riguarda, le mie (bassissime) aspettative sono state pienamente rispettate.
      Il disco è noioso e derivativo fino allo stremo. Le canzoni sono ben eseguite, ma non c’è mai quel qualcosa che le renda coinvolgenti o interessanti… Ogni tanto magari spunta fuori una strofa o un bridge che ti desta dal torpore, ma è quasi sempre buio pesto per tutta la durata dell’album.
      A tratti si cade perfino nelle banalità più stucchevoli (One soul ha un testo che definire “ridicolo” è riduttivo…), per non parlare poi della produzione: perfettamente in linea con le tante, troppe, produzioni “al risparmio” di Del Vecchio. Io non sento il charleston della batteria, non sento i piatti…sento ininterrottamente rullante (plastificato) e grancassa. Ma non sento null’altro della batteria.
      Il cantato sovrasta le chitarre. La batteria “monorullata” sovrasta poi tutto.

      Trovo francamente improponibile l’accostamento evidenziato in recensione “Michelangelo-Del Vecchio”…almeno per quello che Alessandro ha fatto fino ad ora.
      Ma come sempre, spero che Del Vecchio possa smentirmi spudoratamente in futuro. Per il momento, però, resto fermo sulle mie posizioni: Del Vecchio è una persona intelligente e capirà certamente l’azzardo di un tale accostamento.

      Disco mediocre, a mio parere. Meglio dei Mr. Big, ma sicuramente non meritevole di riascolto, o tantomeno di acquisto.

      55/100

    • ScandiAOR piuttosto monocorde. Un plauso al guitar work di M Palace, veramente notevole ma che da solo non riesce a svincolare il disco dai suoi stereotipi. La produzione con basso e “deaf drums” troppo presenti non aiuta. Bella “Across the water”, il resto scivola via…

    • Ci manca che sta ciofeca la pubblichino anche in vinile….dai suuu….non direte che son belle ste canzoni!!!….straquoto bontropi che spiega alla perfezione quali siano i problemi di questi pezzi!….gradirei un Jacob concentrato sul nuovo THE POODLES invece di perder tempo su canzoni scialbe e senza mordente!!!…please….megaflop frontiers!!!!

    • Concordo con la recensioned iMarco “Rokko” Ardemagni. Bel disco di scandi aor, con un cantante come Jacob sugli scudi, una garanzia. Bella across the water

    • pienamente d’accordo con bentropi ..noia allo stato puro …..

    • Io l’ho preso e devo dire che non mi dispiace…ci sono alcuni pezzi veramente belli ed altri normali. Faccio invece una considerazione generale…Frontiers sta facendo uscire troppi album, con troppa fretta e nessuno di questi supera a mio avviso un 80…sarebbe ora di ridurre le uscite e cercare di far uscire un capolavoro!!! Possibile che nessuno sia più in grado di fare un album di 11/12 pezzi tutti splendidi???? Nel metal ce la si fa ancora…

    • …forse ha ragione Gimmy…il problema puo’ essere davvero l’inflazionamento di progetti sparati troppo velocemente….magari vorrebbe sponsorizzato qualcosa di piu’ mirato….comunque ci sara’ sempre un progetto migliore dell’altro….spero almeno nei Kee of Hearts….le premesse sono buone! …

    • Concordo con Fulvio…disco abbastanza monotono (a parte le piacenti Fallen Angels e Across the Water…nonostante una batteria inascoltabile…) anche se il lavoro di Palace non è affatto male….bella la copertina…ma per la votazione siamo sotto la sufficienza….

    • killler album…garanzia vocale al top…da avere<<<<<<

    • Concordo coN Luigi Alzati tra i migliori dischi dell’ anno, le utlime 4 sono cariche cariche.

    • i primi 2 singoli non mi erano piaciuti: piatti e senza “anima”.
      ora che ho ascoltato l’intero album devo dire che qualche bella canzone cè alternata ad altre trascurabili
      nel complesso un discreto album ma, come detto da Gimmy, il genere è inflazionato da troppe uscite e progetti fine a se stessi
      il mio personale voto è: 67/100
      ps bella copertina

  • solo due cose..
    COMMOZIONE e RISPETTO..

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 4 mesi fa

    Quando, negli 80’s (e un po’ oltre), peregrinavo allegramente nei record stores della mia città, tre erano le cose che mi inducevano (o meno) a metter mano al portafoglio: copertina, lunghezza e livello di coto […]

    • Disco che ho ascoltato più volte ( lo consiglio) sono in parte d’accordo con Marco ma ve lo avevo detto in un post precedente che la produzione era lo fi e non può piacere a tutti, lo hanno registrato di fretta e c è molta improvvisazione…….per scelta? Boh!
      Il fatto è che dopo numerosi ascolti salvo la titletrack e 1992 più un altro paio di pezzo che non ricordo ma la mia impressione è che abbiamo a che fare con un disco di mestiere ma stanco….e fa fatica a decollare e non mi faccio prendere per il culo dalla loro perizia tecnica almeno di Billy e paul che Eric la voce l’ha persa da tempo…..momento più basso della loro carriera secondo me…….ora torno ad ascoltare i winery dog e the dead daisies cazzo.

      • il periodo piu’ brutto dei mr.big e’ il periodo kotzen

        • BANNATELO please…non si può leggere una roba cosi…e penso sia pure illegale costruire una frase con KOTZEN e BRUTTO nella stessa riga

          • Secondo me Giovanni non dice nulla di assurdo, Rocker.
            Alla fine è vero: il periodo Kotzen non fu certo esaltante per i Mr. Big…
            Qualche pezzo eccellente lo piazzarono, certo (Shine resta indimenticabile per me..), ma nulla di più.

            Anche il tuo giudizio sul disco mi ha un po’sorpreso: Forever and Back non mi sembra davvero nulla di speciale…e non trovo nulla della fighezza di cui parli. Onestamente credo che i Mr. Big abbiano piazzato refrain molto più rotondi di questo.

            • il disco non è un capolavoro ma al tempo stesso è assolutamente in pieno stile Mr Big 100%…sinceramente non mi aspettavo mica un album tanto diverso..1992 perfetto esempio di brano nuovo che entra dritto a pieno titolo della parte eccellente della discografia.. forever and back grande esempio di brano pop quasi perfetto arrangiato alla loro maniera..ripeto il sound non mi esalta ma il disco per quanto mi riguarda è assolutamente promosso.

              Non concordo sul periodo Kotzen..shine INARRIVABILE ma quei due dischi sono eccellenti con una marea di brani esagerati…elettrified, static,superfantastic,wake up, lost in america giusto per citarne qualcuno..e poi attenzione…il sound!!!!! semplicemente fantastico.. cosa che soprattutto dell’ultimo Gilbert non si può dire..suono di chitarra veramente bruttino

    • …..cerchiamo di capirci il disco ha il pregio di non annoiare con gli ascolti però penso che con una produzione uguale ai due precedenti lavori ne avrebbe giovato un po’ di più , condivido il ragionamento di Giovanni su cosa ci si deve aspettare dai nostri , alla fine Han fatto quello che sono capaci di fare da sempre però io mi aspettavo molto di più.

    • Concordo, come quasi sempre d’altra parte, con Giovanni. Soprattutto per quanto riguarda le sue considerazioni di carattere generale sui Mr. Big.

      Detto questo, secondo me il disco è semplicemente molto brutto. Senza tante elucubrazioni.
      La tecnica è ovviamente indiscutibile. Così come è indiscutibile la tecnica esibita su qualunque altro disco dei Dream Theater…ma la musica, per me, è molto di più che pura tecnica.
      In questo disco le canzoni latitano, se non sono quasi del tutto assenti.
      Brutta produzione, idee confuse e buttate lì, tanta fretta ed un’amalgama che non è più neanche lontanamente accostabile a quella di una band “vera”.
      Dice bene Giovanni: alla fine i Mr. Big hanno fatto “solo” due capolavori. Il resto è stata sempre ordinaria amministrazione.
      Purtroppo arriva un momento in cui non si è neanche più capaci di amministrare ordinariamente.

      Vi prego: scioglietevi voi, i Van Halen ed i Bon Jovi…che fate un piacere all’umanità intera.

      39/100

    • Mi accodo ai commenti negativi e in gran parte alla recensione.
      Tolte alcune canzoni (a me non dispiace “Everybody needs…”), il resto non mi ha conquistato.

    • Forever And Back’ la salto… è meglio, date retta…

      Mi è bastata questa frase per saltare a piè pari l’intera recensione…date retta

      si tratta probabilmente di uno dei migliori pezzi non dico del disco ma forse dell’intera annata..è semplicemente una figata..detto ciò il disco è figo…”unica” differenza con i loro capolavori e che qua abbiamo 3-4 pezzi super e il resto rimane nella norma al contrario di quando 12 pezzi su 12 erano clamorosi.
      La produzione non è granchè peccato…

    • Dico la mia… quello che fanno i MR Big al momento non è più un genere per me… troppo contaminato, troppo “oltre”… mancano i pezzi diretti, orecchiabili e di facile presa… quelli che in realtà poi li hanno resi famosi a parere mio… loro restano musicisti fenomenali, però li sento lontani da Mr. Big che ho amato… 😉

      • Sì, concordo con Denis. E’ probabilmente questo il vero motivo del mio bassissimo gradimento di questo come back.
        Che poi ci sarebbe comunque da discutere…perchè Prince non ha fatto un singolo disco che fosse simile al precedente, eppure mi piacciono tutti tantissimo.

        Boh, in questo disco sento davvero tanta confusione.

    • ….sono d’accordissimo con la rece di Ardemagni!!! …album fine a se stesso di un noioso a livelli eccelsi!!!…che FLOP!!!!

    • bontropi……lascia perdere i Van Halen che sono tuttoggi i migliori in assoluto….a confronto i Mr big sono dei pivelli…. different kind of truth li mangiava in un sol boccone gli ultimi due dei pig…..emmm… big!!!!

      • Te l’appoggio in pieno Cap ( a proposito a quando un comeback? )…..e cmq io mi sto godendo l’ultimo degli steel panther…….!!!!

    • Io l’ho ordinato e mi deve arrivare…però tutte le canzoni che ho sentito mi sono entrate in testa e mi ritrovo a canticchiarle spesso, quindi credo proprio mi piacerà. Fatico anche io a comprendere la dura critica a Forever and back che per me è splendida.

      • Gimmy l’ho scritto nel mio primo post che il disco va ascoltato più volte, la produzione lo-fi inganna (del resto lo hanno registrato in presa diretta in studio) il disco è “grezzo” e a me non dispiace……forever and rientra tra le tre/quattro canzoni che tengono alto il nome Mr.Big assieme alla title track a 1992 e a mean to me e poi per il solo fatto che qui dentro c’è tantissimo blues a me la cosa fa solo piacere…..certo non tutti i pezzi mi convincono, aggiungo che le recensioni in rete sono molto contrastanti si va dal 6.5 al 8 quindi l’album ha diviso parecchio .

    • nuuuuuuuuu mark…non parlarmi degli steel panther….sara’ mica na band quella…e’ un fenomeno da baraccone senza rispetto per il rock!!!…peggio di qualsiasi circus…io non li sopporto perche’ fanno soldi prendendo per il culo i fans dell’era los angeles anni ’80….a mio avviso meriterebbero il rogo!!!!….in piu’ non sanno scrivere i pezzi….gli unici riusciti benino erano quelli estratti dal primo album perche’ erano raschiati dal barile dei DANGER KITTY nota unreleaze band dello stupidiota ralph saenz….aka michael starr!!!!

      • Mah …..guarda che questi sanno suonare eccome , e soprattutto non si prendono mai sul serio poi il fatto che prendano per il culo la scena hard glam anni 80 beh hanno ragione ……..lacche spray rimmel Rossetti e roba varia ma per piacere.

      • Io sono più vicino al punto di vista del Capitano, Mark…
        Per carità, non discuto le qualità tecniche dei Panther, che sono senz’altro buone…
        Ma mi stanno semplicemente sulle palle: tutto qui. Forse perchè mi hanno stancato con il loro umorismo che è sempre identico dal primo album (…e far ridere è una cosa difficilissima: il 98% dei comici attuali, ma anche storici, non mi ha mai strappato un sorriso…), forse perchè i loro album non sono stati mai nulla di speciale.

        Non mi disturba il fatto che prendano in giro la scena glam: io sono il primo a fare le pernacchie agli Stryper che reputo da sempre uno dei gruppi più ridicoli della storia del Rock. Ma dovrebbero cambiare repertorio, ecco.

        Apprezzo molto il Capitano perchè mi pare che sia stato il primo ad esternare la sua intolleranza ai Panther.
        Sì, li trovo ridicoli anche io, ecco.

      • no vabbe dai..se c è proprio una cosa che san fare è scrivere hit…cioè son veramente bravi in quello….per non parlare di come suonano..molto superiori alla media grazie soprattutto al chitarrista che è decisamente molto molto bravo ed uno dei pochi che ultimamente se ne esce fuori con riff a manetta

    • Anche io non sopporto gli Steel Panther, primo non c’è una loro canzone che esca dalla media, secondo non fanno proprio ridere, far ridere è un’arte e dire volgarità banali mi fa pena…per non parlare del loro apparire che oggi come oggi è patetico!!!

    • Mi trovo al 100% d’accordo con Giovanni Alberti, tipico disco alla Mr.big, a me e’ piaciucchiato fin dal primo ascolto. Bel miscuglio di hard blues con grandi tecnicismi, esattamente quel che mi aspettavo, con qualche ballad gradevolissima.
      Son d’accordo anche per quel che riguarda il periodo Kotzen.
      Bella la title track,mean to me,1992 ma anche damn i’m in love again.
      I panther li seguo da quando si chiamavano metal shop, l’ep e il primo disco mi avevano esaltato, il proseguio della carriera di meno, comunque paicevoli.

    • Sapete che invece a me questo disco piace non poco? Mean to me, Everybody needs a little trouble e 1992 non mi escono dalla testa, Damn I’m in love again è leggera ma molto piacevole, Forever and back splendida, così come She’s all coming back to me now e Nothing bad…e non trovo nessun filler. Promossi!!!

    • …non mi riferivo a lacche e lustrini eh?….posso essere daccordo fossero ridicoli per quello….ma proprio al livello dei brani che negli ’80 era tutta un altra cosa dai…lo spessore dei pezzi era quasi sempre all’altezza…hanno poco da prendere per il culo i panther…i ridicoli sono loro!!!!…hai ragione Bontropi!!!!…..CI STANNO PROPRIO SULLE PALLE!!!!! :)……rispondendo a gimmy…bo….piu’ l’ascolto e meno mi piace sto defing gravity….a mio avviso non ci siamo….dai Mr big mi aspetto molto… ma molto…ma molto di piu’…

    • Io quando sento nominare questa band penso soltanto a quante rock band della perfida Albione siano state sottovalutate negli anni 70 come quella che incise il brano da dove questi tizi hanno preso il nome.

  • @Andy..ignoravo totalmente le generalità del ‘figuro’ di cui parli.. 🙂

    @jbf..sì certo, l’invecchiamento è più che tollerato..solo che loro devono proprio riprendere un po’ di naturalezza per stare sul palco (Steve Overland non fa nulla per nascondere i suoi anni, ma ‘on stage’ ci sa stare divinamente..)
    voce buona, nulla da dire..ma è trop…[Leggi tutto]

  • da quando collaboro con MR.it mi sono ripromesso di non intevenire più nei commenti..ma in questo caso DEVO proprio farlo perchè ho amato i TANK (dei primi 2 album) come non mai, fanno parte della mia ‘adolescenza avanzata’ e DEVO per forza esternare il mio pensiero (in maiuscolo perchè quando ce vo’ ce vo’)..
    GLI UNICI TANK POSSIBILI SONO IL TR…[Leggi tutto]

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Quando leggo Great White me la faccio sotto. Sia perché sono della generazione dello Squalo 1 (una roba terrificante, allora… oggi non spaventa più manco un criceto), sia perché un’uscita nel 2017, senza Jack […]

    • Ahahah…..Ardemagni!!! bellissima recensione!!!….mi ricordo del tuo stile divertente su altre riviste ….si quelle dell’epoca nostra…:)…..io ho ascoltato per ora solo il singolo! non risulta malvagio!…certo che sa di gia’ sentito dai veri great white…quelli con Jack Russell in formazione….Ora….non sto a criticare Terry perche’ so sia un ottimo cantante ma non c’e’ niente da fare per me…Jack e’ la sola e unica voce di questa grande band di L.A.!!!….vado subito a riascoltarmi i grandi capolavori di un tempo ma anche il nuovo solista di Jack che nella sua varieta’ per me e’ un capolavoro!

    • be…hai proprio ragione caro Marco…grandissimo pezzo What Keeps Me Loving You e cantata con gran trasporto dal bravo Terry….mentre questa nuova fatica dei GW poco mi ispira e pertanto penso proprio che manco lo ascolterò…

    • Disco anonimo e dirò di più preferisco quello di Jack Russell e cmq mi tengo i primi 4 in vinile punto

    • Bella recensione che condivido.
      il mio voto è 70/100
      Ps preferisco l album di Jack Russell

    • Lo sto ascoltando adesso e mi sta piacendo. Terry e ‘ un cantante eccezionale, Jack Russel e’ insostituibile, ma secondo me e’ un buon lavoro troppo ignorato e sottovalutato sto Full circle.
      Mi era piaciuto anche quello di Jack non sparei quale dei due sia meglio.

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Per i più distratti stiamo parlando di colui che dà fiato e suoni (chitarra) a coloro che sono riusciti nell’impresa di mixare Southern & AOR… ergo, 38 Special
    Questo è un disco ripescato dal 1989 o giù di lì […]

    • Grandi 38 special ……ah Marco i Borselli di pelle sono tornati di moda ah ah ah e cmq se è pelle buona fa sempre la sua porca figura!!!!!

    • io invece non capisco come si possa rimanere in attesa spasmodica dei prossimi album di heat .flight night orchestra ecc ecc,e nel contempo francobollare con estrema sufficienza una gemma di tale spessore con musicisti di tale levatura e soprattutto canzoni dal gran tiro e classe…non capisco veramente.non sono mai stato un amante dei 38 special …anzi li ho trovati evitabili e di seconda fascia in confronto a tanti altri ma il lavoro e soprattutto il suono dietro questo album e’ oltre che di rara bellezza ma soprattutto mi da’ lo stesso stupore di un forziere pieno d’oro riesumato dalle acque dell’oceano

    • Concordo pienamente con il caro Giovanni!!!!!

      Avevo colpevolmente dimenticato suddetto disco tra la miriade di titoli che ho parcheggiato in attesa di essere ascoltati ma questa ristampa mi ha invogliato a dargli un ascolto…e mai premonizione fu più azzeccata visto che questo RIDE THE STORM è un signor disco, prodotto e arrangiato in maniera egregia e dove non serve manco commentare la bravura dei musicisti coinvolti.
      Dei 10 pezzi della tracklist non vi è un solo punto debole ma solo tanta e ottima musica (mio brano preferito Looking for You).

      Ora capisco che i gusti siano gusti ma veramente non capisco come ad un disco di questa levatura si possa dare solo 69/100 quando ad album decisamente minori vengono date votazioni di 84/100 (vedi All 41) o addirittura di 98/100 come l’ultimo Snakecharmer.

      Io vorrei girare sempre con il borsello sotto il braccio se il livello di GEMME recuperate dai favolosi 80 fossero tutte di questo livello piuttosto che accontentarmi di un livello generale odierno solo sufficiente (a parte qualche eccezione).

      Questo RIDE THE STORM del nostro DON batte 6 a 0 il 95% delle uscite odierne anche se mi rendo conto che manco sarebbero da paragonare visto la differenza tra un epoca grandiosa che fu (gli ’80) e i giorni nostri……

    • ed io concordo con voi due mimmo e giovanni …..disco godibilissimo e se questi sono scarti beh …….ben vengano se il livello delle canzoni è questo!!!!!!!!!!

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Taz ‘no, non il diavolo della tasmania dei cartoons’ Taylor è guitar player di gusto e dal 2006 ci propone musica chiamando in causa personaggi dall’illustre passato quali Graham Bonnet, Keith Slack (MSG), Don Ai […]

    • Album comunque interessante e che propone una bella prova vocale di Chandler Mogel…

    • Ritorno su un vecchio commento.
      perché Chandler Mogel è la TOP voce di una vagonata di gruppi senza ma e senza se invece di far parte un gruppo fisso con gli attributi??
      Frontiers pensaci….. questo sì potrebbe essere il cardine di un vero, nuovo gruppo (non project band).

      • Giulio non provocarli in frontiers……dunque del vecchio, karlson , la portaluppi e fate voi tanto son sempre gli stessi…………….bravissimi ma sempre loro!!!!!!!!!!!!!!!!! eh eh eh

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Accreditato di oltre 1000 live show in 3 anni… pare un po’ tantino, ma facciamo finta di crederci..
    Dietro al mixer e come produttore troviamo Andy Shanahan della cult AOR band Aussie Roxus (please, ascoltare ‘ […]

    • Belli i pezzi… però servirebbero una band ed una voce veramente validi e una produzione di primo piano… peccato, perchè a livello di pezzi siamo veramente di fronte ad una bella opera anche se come si dice nella recensione non è niente di innovativo… 😉
      Peccato perchè avrebbe potuto essere una gran bella sorpresa…

    • Concordo. .con Denis. ..non fanno gridare al miracolo. ..!!!

    • direi che questo è un buonissimo disco.
      x quanto riguarda l’originalità direi che non toglie e non aggiunge niente a altre produzioni. se si cerca l’originalità bisogna cambiare genere. e sinceramente mi tengo tutta la vita la non originalità

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 5 mesi fa

    Leggere nelle loro italiche note biografiche (i ragazzi sono di Torino) che nell’arco di quattro anni i Dobermann suonano oltre 500 concerti, percorrendo più di 300.000 km in lungo e in largo per Italia, Sv […]

  • purtroppo ieri avevo inserito un commento che non è stato salvato..
    era il 1°, mannaggia!!
    Denis!! tecnologo dei miei stivali, subito al lavoro!! 🙂
    a parte gli scherzi..
    intanto un abbraccio a Luigi..mi sento a te molto (anagraficamente) vicino 😉

    dicevamo..(alcuni punti, tra l’altro, li ha già evidenziati anche Denis)..

    1) DE…[Leggi tutto]

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 6 mesi fa

    Avreste mai immaginato di ascoltare qualcosa di maledettamente ispirato alla melodia 80’s scritto ed interpretato da loschi figuri di origine Soilwork?! Ebbene, galeotta fu l’occasione di un tour nel 2006, neg […]

    • Ci sono state parecchie cose che mi sono chiesto durante l’ascolto di questo album.
      La prima è stata anzitutto come mai un’etichetta come la Nuclear Blast si sia lanciata in una pubblicazione come questa, che per la proposta che caratterizza la label in questione, è a dir poco inusuale. Poi ho appreso tramite le parole di Marco del collegamento con il cantante dei Soilwork, ed ho capito come anche nella musica il sapersi arruffianare dia certamente i suoi frutti.

      Mi sono poi chiesto come sia stato possibile che questo disco sia stato acclamato soprattutto dalla critica come il nuovo punto di riferimento principale delle nuove pubblicazioni votate all’ 8os Revival.
      Onestamente non concordo nè con la recensione di Marco, nè con quelle di molte altre testate giornalistiche specializzate nel settore.
      Trovo che l’album sia appena sufficiente, che lui non sappia cantare (perlomeno in cleaning…ruttando con i Soilwork, magari, può anche piacere…), e trovo infine che i pezzi siano latitanti nella produzione e nella composizione.
      Non riuscirei a spendere termini come quelli usati da Marco (FIGATA, goduria, etc etc…) per un disco con così poco feeling e coinvolgimento.
      Nonostante loro ce la mettano tutta, le sonorità che hanno reso famosi gli 80s sono molto distanti soprattutto sotto l’aspetto qualitativo.
      Magari la produzione può essere accostata a quelle più tipiche della gloriosa decade, ma si tratta solo di un “accostamento” per l’appunto: il tutto è molto confusionario, c’è un appiattimento tra voce e strumenti molto fastidioso. Il disco inoltre, nonostante la produzione sia volutamente vintage, sembra suonare più vecchio di un disco pubblicato realmente negli 80s.

      Nel ramo della new retrowave c’è di molto meglio.
      Nettamente.

      Buono per chi ascolta musica mentre è intento in altre attività durante l’ascolto (vedi buttare la pasta, o fare le pulizie di primavera…).
      Per tutti gli altri, lasciate perdere.

      61/100

    • aor sto disco????……………..comunque il precedente per me è stato un capolavoro……bontropi nuclear blast tratta di tutto così come fanno le altre etichette ormai i tempi son cambiati tu sei rimasto alla vertigo o alla svan song ah ah ah ah

      • Mark… se non è AOR, cosa sarebbe sto disco??? 😀 😀 😀

        • Denis il disco devo ancora sentirlo ma il precedente era hard rock bello spinto con rimandi alla coppia Rainbow purple……a meno che con questo nuovo lavoro non si siano spostati su lidi aor ….tutto qui…..

      • Ma veramente, Mark?!?
        Stiamo a posto allora…

        La Nuclear Blast che pubblica Melodic Rock davvero mi mancava…

        Denis, onestamente la definizione di Aor di questo disco non la condivido neanche io…
        Così come non ritrovo molti dei richiami citati da Marco.

    • Comunque per me Marco ha centrato la recensione con una parola… “divertenti”… e questi lo sono. I pezzi mi hanno preso subito, sulla voce a qualcuno effettivamente potrebbe far storcere il naso, ma alla fine secondo me funziona… il gusto ’80s qui per me è completamente centrato. Bravi, mi sono piaciuti tanto!

    • Allora ennesimo grande disco e siamo a tre, aor o meno importa niente e se anche fosse saremmo davanti ad un disco di aor molto personale , originale a tratti e cantato non dalla solita voce impostata ma da una che ha personalità appunto ,il voto ci sta tutto alla faccia del piattume che ormai domina nel genere.questi sono professionisti e si sente!!!!

    • Cazzo jennie è da favola …….

    • mi spiace..ma AOR sto disco direi proprio di no…e cmq mi sembra meno “geniale” rispetto ai loro primi due album…ma sono solo ai primi due ascolti…ritornerò…

    • i pezzi che ho ascoltato fin ora sono comunque geniali indipendentemente se copiati carta carbone dalle piu’ grandi bands degli ’80…..Gemini e’ pazzesca….something ottima…josephine credibile midnight pero’ solo carina…io avrei aperto con gemini….appena approfondito vi faro’ sapere…nuclear blast non ha mai pubblicato roba simile….al massimo i gotthard piu’ hard….no dai!!! bontropi!!!…..non dirmi che anche negli studi tedeschi della nuclear contano le raccomandazioni….spero di no… altrimenti come al solito noi italiani avremo dato il brutto esempio!!!!

      • Eh, allora ricordavo bene! Grazie Capitano…
        Difatti Nuclear Blast è etichetta che pubblica quasi esclusivamente Metal…Industrial tutto al più…ma di Melodic Rock credo non abbia davvero mai pubblicato nulla.
        Raccomandazione non saprei…però mi sembra una coincidenza troppo grossa che l’unico disco di questo genere pubblicato dalla Nuclear Blast appartenga ad una band che vede tra le sue fila la voce dei Soilwork.

    • Ma dove vivete in un convento di suore arrapate???? Andate sul sito nuclear Blast e documentatevi, oltre ai nightfly orchestra hanno gli avatarium , gli scorpion child i kadavar ed i blues pills e non fanno di certo metal estremo…..e poi che cazzo c’entra essere raccomandati , è chiaro che se hai una band che esce già per una etichetta con la nuova band cerchi da subito di piazzarla con la stessa e poi il mondo va avanti con le raccomandazioni non facciamo i soliti schizzinosi che in Italia ce ne sono anche troppi……

    • AOR o No? Dettagli… l’importante è che questo lavoro è bello e piacevole da ascoltare. Sarò un inguaribile nostalgico ma quando sento pezzi come “Something Mysterious” mi esalto: derivativo finché volete ma questa è buona musica (il resto non conta). Bontropi, l’ho ascoltato proprio mentre facevo le pulizie di casa (non sto scherzando…) e mi ha tenuto ottima compagnia: anche perché quando cerco qualcosa di più impegnato cambio genere, e metto su ad es. l’ ultimo Big Big Train: giusto Mimmo? Ultima cosa, complimenti a Marco per la recensione; azzeccatissima!!

      • Fulvio sarà anche derivativo (mica poi tanto secondo me ) ma devi essere bravo ad utilizzare idee concepite anni fa e farle tue rielabolandole come fanno i nightfly e rendendole personali tant’è che alla fine questo è un gruppo che ha una sua identità al contrario dei tanti che fanno copia e incolla.

        • Condivido pienamente Mark. Mi riferivo al fatto che ascoltandolo mi sono venuti in mente un sacco di nomi, magari anche sollo associati a qualche sfumatura (Toto, Survivor, Loverboy, E.L.O., Legs Diamond ecc..). Ma se il risultato è questo non è assolutamente un problema, anzi! Perfino divertente cercare di individuare i paralleli con i gruppi del passato (e della mia gioventù)

    • Seguo i Soilwork almeno da Natural Born Chaos, e pure i progetti paralleli di Speed Strid tipo i Disarmonia Mundi, ma questo proprio mi era sfuggito. Confermo la bontà dei pezzi citati tra i commenti (Gemini, Josephine) e cito in particolare Jennie, che potrebbe essere uno dei pezzi top di quest’anno. Nel complesso sono rimasto estremamente sorpreso, dato che Speed Strid normalmente lo ascolto in contesti “diversi”: la proposta è interessante, a cavallo tra diversi generi e con tanti rimandi a gruppi iconici del passato, con elementi strani o apparentemente fuori contesto come alcune parti di chitarra armonizzata tipicamente metal.

    • Il video però è “TOP”!!!

    • Grande scoperta questi NightFlight !
      -Un mio amico è rimasto ammutolito e impressionato al primo ascolto di GEMINI tanto che ora
      ha ordinato il cd !
      -Io stesso che non esco mai fuori dal mio “orticello” affettivo (OVERLAND,OUSEY) ho ordinato il cd !
      -Questo è AOR eccome secondo me.. con canzoni come SOMETHING DOMINO la stessa GEMINI..
      MIDNIGHTFLYER invece mi ha ricordato i SUPERTRAMP(!) di GONEHOLLYWOOD.. gulp

      Complimenti alla recensione.. il 95 ci può anche stare perchè c’è una certa originalità specialmente
      nella voce

    • Cambio di rotta per i nostri TNFO che con questo Amber Galactic attingono sempre a piene mani dai seventies (tranne Something mysterious) ma spostano il tiro verso il pop-disco dance di allora per un album decisamente valido anche se (come già detto) meno “geniale” rispetto ai due precedenti.
      Midnight Flyer, Gemini e Josephine i miei pezzi preferiti in un album con pochissimi punti deboli e tante belle canzoni “d’ accompagnamento” (pulizie domestiche, passeggiate nel parco, corsetta leggera leggera, lucidature posate ecc ecc 🙂 ).
      Ovviamente per gli ascolti più impegnati si consigliano Burzum e Vomitory….aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh….

      Sempre grandi Big Big Train…Fulviooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo 🙂

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 6 mesi fa

    Parlare di Jorn Lande per il sottoscritto vuol dire genuflettersi di fronte ad una delle migliori voci degli ultimi 20 anni… una sintesi naturale di carica Metal, asprezza Hard Rock e pulizia Melodic… un […]

    • Senza nulla voler togliere alla schiera di “Jorn Fans”, per me ha stancato da diversi anni a questa parte.

      Il grande disco da consumare e da tramandare ai posteri non è mai arrivato.
      E lui è conosciuto come “quello che ha la stessa voce di David Coverdale”…

      Non ho ascoltato l’album e non credo lo farò. So già cosa aspettarmi…e so che mi annoierebbe tremendamente.

      Quindi mi limito a giudicare il personaggio…che a mio parere è bypassabilissimo.

    • Il disco sarà una cagata , meglio quello più recente delle cover .
      Jorn non si discute bontropi , coca stupenda io ho tutto ciò su cui lui ha cantato tutto se tu non lo conosci bene ti consiglio i millenium
      Gli ark, out of every nation , worldchanger ,avantasia , brozen Abbott , Allen lande e mi fermo qui…….è un peccato che si stia un po’ perdendo negli ultimi anni

      • Ma sì che lo conosco, Mark…
        Parlarne senza conoscerlo sarebbe da autentici pirla, oltre che da faziosi, no?

        Fra i dischi che hai citato ho Hourglass dei Millennium, il primo con Allen e due suoi solisti, più quello di cover, ed il progetto su Dracula….
        E’ vero quello che dici: vocalmente non si discute.
        Ma è tutto lì: Lande ha “solo” una grande voce.
        Potrei considerarlo un grande interprete, ma non c’è molto altro.

        Tutti i progetti a cui ha preso parte sono buoni dischi…ma niente di più.
        Il tanto atteso album della svolta lo stiamo ancora aspettando. E non credo arriverà mai.

        Avantasia lo trovo un progetto ridicolo, sia nel suo concepimento, sia nella musica proposta.
        Mi è piaciuto il primo album dei Masterplan…ma anche lì: sembrava di ascoltare gli Helloween con Davd Coverdale alla voce…

    • Disco di una scontatezza disarmante, tutto già sentito ci posso cantare sopra e indovinare il refrain successivo, meglio sicuramente degli ultimi lavori e non ci voleva granché ma ormai jorn scimmiotta se stesso …..insomma 66′ di rottura di palle
      Ps tra me e jorn storia finita….sigh

    • Cazzo su blackbirds è imbarazzante la somiglianza con coverdale sembra proprio lui nell intro……

      • Confermo!!!!!!!!

        Minchia che voce…e cmq il disco (forse troppo lungo) non è tutto da buttare….

    • Grandissima voce, stupenda, ma se non si mette con qualcuno che gli scrive le canzoni non ci siamo per nulla…ennesimo disco mediocre, nonostante la formazione primal fear + del vecchio

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