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Marco 'Rokko' Ardemagni

  • è un tuo problema..
    fra due giorni potrai ascoltarlo su Spotify e decidere in tutta serenità..
    ..aggiungo, inoltre, che comincio a chiedermi se questo sito non si stia progressivamente trasformando in MELODICLEX.IT..
    ..almeno per le questioni ludiche e hobbystiche, cerchiamo di prendere la vita un po’ più gioiosamente..

  • 😀 😀 😀 😀 😀
    mai messi in vita mia!..

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Quando negli 80’s il Glam si faceva duro&puro, il sottoscritto… scappava!
    Sì, nel senso che se il Glam era fortemente metallizzato (vedi 1° Motley Crue) pigiavo il tasto power altrimenti (citando Totò in Mise […]

    • 😀 😀 😀 😀 😀
      mai messi in vita mia!..

      • Si si… prima lanci li il sasso e poi nascondi la mano… 😀 😀 😀 Comunque inizio adesso ad ascoltare l’album… 😉

    • i PBF sono una delle band piu’ sottovalutate di L.A.!!! ebbero la sfortuna di essere scaricati dalla MCA dopo solo un album di debutto per altro molto bello….la band pero’ aveva una valanga di pezzi demo di altissima qualita’ per lo piu’ scritti da aeriel stiles il primo chitarrista del 1987!!!…ebbene…io li ho tutti!!!!!!…..4 dischi pieni di grandi canzoni mai pubblicate!….me li diede steve summers in persona nel 1998 durante la loro prima calata italica in cambio di un paio di birre…lo so….puo’ essere una storia strana ma e’ vera!…disse che lui non avrebbe saputo che farsene….almeno le avrebbe ascoltate un fan italiano….non ho mai capito cosa volesse dire comunque…..negli anni poi man mano che ripubblicarono qualcosa comparirono svariati brani di quei demo ripescati e abelliti….in questo “nuovo” public enemies guarda un po ne ricompaiono parecchi….ad esempio…shock the world…7 minutes in heaven….we can’t…run for your life…dopo tutti questi anni sono ancora grandi brani!!!….

    • Lungi da me l’idea di alimentare polemica, ne voglio difendere Bontropi che praticando l’avvocatura si sa benissimo difendere da solo…capisco anche che qui magari qualcuno voglia togliersi sassolini e regolare dei conti maturati in altri ambienti usando una recensione come “casus belli ” ma leggendo la recensione a me personalmente non è venuta nessun voglia non dico di comprare il disco ma nemmeno di ascoltarlo…senza offesa.

      • Infatti la recensione costituisce un incipit, fornisce indicazioni e pareri (necessariamente) personali.
        Non è ruolo del recensore rendere l’album di nostro gradimento.

      • è un tuo problema..
        fra due giorni potrai ascoltarlo su Spotify e decidere in tutta serenità..
        ..aggiungo, inoltre, che comincio a chiedermi se questo sito non si stia progressivamente trasformando in MELODICLEX.IT..
        ..almeno per le questioni ludiche e hobbystiche, cerchiamo di prendere la vita un po’ più gioiosamente..

        • Io non la vedrai proprio così, ad ogni modo era una critica costruttiva perché sono sicuro che di musica ne sai più di tutti qui, con una prosa un po’ più ricercata (che hai e lo sappiamo) potremmo seguire volentieri i tuoi consigli sui lavori da ascoltare.

          • nonostante la mia veneranda età non sopporto più ‘le cose di una volta’..
            ormai conoscete bene la mia avversione alle ‘big bands’ che conservano molto di ‘big’ ma poco di ‘bands’..e così è anche per tutto ciò che tende a far dire (appunto ai vegliardi come me) la fatidica frase: ‘certo che non è più come..’
            ..bene, per le recensioni è lo stesso..
            ci fu un epoca in cui i commenti ai dischi erano effettivamente ‘prosaici’, lunghe divagazioni poetiche dense di terminologia aulica..ma erano altri tempi..
            ..nel 2017 non ha più senso tutto ciò, sarebbe un esercizio letterario ridondante..oggi esiste lo streaming completo dei singoli su YouTube e quello completo dell’album su Spotify (una volta i pezzi li ascoltavi solo se compravi ‘fisicamente’ l’oggetto, tu o un tuo amico)..
            la recensione ha perso moltissimo della sua forza originale..
            ..è per questo che ho deciso di trasformarla in un ‘appetizer’ breve, conciso, molto diretto (anche nel linguaggio) tagliando ogni orpello etimologico o cronistorico..
            mai digerite le recensioni che utilizzavano metà dei caratteri a disposizione per parlare delle origini della bands, di chi, di come, di cosa avevano fatto prima, ecc..e neanche quelli che, al ristorante, ti presentano ‘raviolini alle erbette del prato di mio cugino spolverate di profumo delle notti d’estate’ 😀
            nel 2017, il mio ruolo di recensore dev’essere quello di ‘stimolare descrivendo brevemente, fornendo richiami e citazioni per far capire a chi legge cosa si deve aspettare’..la recensione definitiva (ripeto, oggi) è quella che ognuno di noi (voi) elabora dopo aver ascoltato i pezzi..

        • Mi trovo purtroppo d’accordo (con Marco intendo).
          Invece di essere contenti di poter usufruire di un sito fatto da gente competente e appassionata, piovono (sempre dagli stessi peraltro) commenti con una qualche critica a chi si impegna, da quello che ho capito, gratuitamente.

          Prima che i recensori e i curatori del sito (giustamente) perdano la voglia e l’entusiasmo, io metterei sul tavolo la seguente umile proposta:
          Perchè non si toglie la sezione “commenti” dalle recensioni, e la si inserisce in un altro spazio, per esempio quello dei forum, come si fa in tanti altri siti?
          Così, chi ha voglia di leggersi polemiche e contro polemiche, e soprattutto di alimentarle, va lì.
          Si potrebbe dare la possibilità – sempre che possa essere implementato nel sito – di inserire il proprio giudizio in stellette o cifre accanto al proprio nome, ma senza commenti. Così ognuno potrà avere la certezza che il suo voto sia noto anche agli altri.

          Ormai, come dice Marco, aleggia una certa pesantezza tra i commenti che non giova a nessuno.

          • Ciao 101south, mi accodo al tuo commento perchè in realtà di idee su come potrebbe migliorare il sito ce ne sono tante (e Marco Ardemagni e Iacopo Mezzano da questo punto di vista sono dei veri vulcani di idee 😀 ) e quelle che hai proposto tu sono anche molto valide (forum e commento con solo le stellette)… il problema grosso è che questo bene o male è un sito portato avanti per pura passione, nessuno ci guadagna niente e anzi ci investe parte del suo tempo libero e già il solo seguirlo giornalmente è un impegno comunque non da poco… questo solo per dire che in realtà non ce ne freghiamo delle idee che ci vengono proposte (anzi) ma che spesso manca proprio il tempo per metterle in pratica.
            Quando abbiamo attivato la nuova grafica un annetto fa abbiamo implementato alcune cose che erano state proposte negli anni prima e piano piano ancora adesso cerchiamo di fare ogni tanto qualche piccola miglioria… ma per arrivare a mettere su una grafica nuova ho lavorato praticamente 3 anni nei ritagli di tempo e sono arrivato alla fine del lavoro solo perchè Iacopo Mezzano mi ha minacciato (non scherzo)… 😀 😀 😀

            La forza di questo sito, lo dico da sempre, sta proprio nei commenti, o meglio in chi commenta che spesso e volentieri soprattutto per le recensioni riesce a dare un vero e proprio valore aggiunto a quella che è la recensione iniziale. Alla fine siamo tutti “appassionati” e ammetto che sono il primo che grazie a molti recensori o commentatori che si sono susseguiti su queste pagine ha imparato (e scoperto) veramente tanto su questa musica.
            Ultimamente stanno piovendo sempre più spesso nei commenti critiche su quello che facciamo o su come lo facciamo con accuse anche pesanti e alle volte anche con tanta arroganza (parere mio e senza voler offendere nessuno) il che ha portato anche a tutta una serie di situazioni tese e spiacevoli che non hanno fatto altro che alimentarsi sempre di più, e soprattutto su queste pagine ormai si parla sempre meno spesso di musica… non siamo dei “professionisti” e questo sito era nato anche in un momento in cui secondo me l’AOR ed il Melodic Rock non avevano un loro giusto spazio in Italia (ora per fortuna le cose sono diverse e molti siti in italiano ora trattano con competenza questi generi)… di errori ne abbiamo fatti tanti in questi anni e continueremo a farne e sicuramente non riusciremo mai ad accontentare tutti… ma come ha già sottolineato Marco Ardemagni, si parla di musica (e non del futuro del mondo) che spesso è molto soggettiva, prendiamola più alla leggera e secondo me ne guadagneremo tutti… 😉

    • Capisco la tua scelta , non la condivido ma la capisco. Probabilmente al tuo posto avrei fatto la scelta opposta a costo di apparire antiquato agli occhi dei più, perché non trovo sensato il dover adeguarsi ad ogni costo alla massa ed essere troppo superficiali nell’uso della lingua . Ma tant’ è non faccio il recensore né l’amministratore del sito per cui il mio giudizio vale niente, ma vorrei solo che fosse chiaro che il mio non era un intervento offensivo a voler denigrare inutilmente una persona.

    • A me la rece di Marco e’ piaciuta, mi unisco al suo appello a Frontiers di averli al Festival. Li ho visti diverse volte e ci han sempre fatto divertire.
      I pezzi che ho ascoltato mi piacciono, lo stesso dicasi per quelli che conosco gia’. Avrei ripreso anche the wild rule the night, visto che the vault 2 e registrato male (magari nel peossimo disco).

    • Questo mio intervento, sperando che possa essere davvero l’ultimo, è volto unicamente sottolineare alcuni punti della questione che sembrano essere stati stravolti dall’Amministrazione con gli ultimi commenti rilasciati.

      Credo anzitutto che chi invita ad un clima di maggiore rilassatezza e spensieratezza non dovrebbe incorrere nel grossolano errore di voler regolare eventuali conti rimasti in sospeso con il sottoscritto attraverso recensioni che dovrebbero essere rivolte a tutti.
      Allo stesso modo credo che chi sia tenuto a vigilare sulla correttezza formale e sostanziale delle recensioni e dei relativi commenti, non dovrebbe permettere che un suo recensore si prenda la libertà di lanciare frecciatine (pur assolutamente prive di ogni rilevanza per chi scrive, non c’è dubbio…) a questo o a quell’utente.
      Perchè sinceramente mi dà da pensare la celerità con cui io stesso sono stato ripreso sulla questione del “download illegale” (…mettendo per un attimo da parte la discutibilità del rimprovero…), e come invece sia magicamente “sfuggita” la piccata frecciatina.

      Detto questo, ribadisco che ormai sono saturo di queste bambinate, e rispondendo a 101south, sottolineo per l’ennesima volta come anche io sia intervenuto sempre e solo perchè mi piace parlare di musica.
      Se mi sono permesso di criticare recensioni e relativo contenuto, credo – anzi, no, – sono certo di averlo fatto sempre nel massimo rispetto di tutto e di tutti, con tanto di “continenza formale” e “sostanziale”.
      Mi sono fermato e – in questo caso sì – sono nate le prime polemiche quando ho capito che alcune cose si potevano dire sul conto di alcuni, mentre non si potevano dire sul conto di altri.
      Questo è stato il motivo principale del mio abbandono.

      Poi figuratevi….
      Che il disco degli Eclipse abbia 89, o che il disco dei Treat abbia 37…sapete quanto me ne frega.
      Io dico semplicemente la mia. E ho capito che, alle volte, non la posso dire.
      Se poi le mie risposte, per questo motivo, sono marchiate di “arroganza”….allora sì: sono un arrogante. Ma credo di essere anche “giusto” e “sincero”. E forse la brutale verità fa sempre un pò male.

      Non ho mai neanche voluto “imporre” niente a nessuno: quando ho detto che ad Ardemagni non farei scrivere neanche l’orario dei treni è perchè penso che Ardemagni non sappia scrivere le recensioni.
      Punto e basta: non ho mai giudicato la persona “Ardemagni” e mai mi permetterei.
      Ma credo che una recensione possa e debba essere giudicata sia per il suo contenuto, sia per la sua forma.
      Se consiglio ad Ardemagni di dare una lettura a “Heavy Metal – I Classici”, Giunti Editore, di Luca Signorelli, non è perchè voglio offenderlo o perchè mi diverto a mortificare le persone: è solo perchè credo possa aiutarlo nel suo “lavoro” di recensore. In quel libro si condensano perfettamente incisività e armonia linguistiche, sintesi sostanziale e correttezza formale.

      Eppure tutto questo viene inteso come “arroganza”.

      Allora no. Allora è evidente che questo non è il posto giusto per me. Sono assolutamente io il problema.
      Quindi vi ringrazio di tutto, ma non condivido più la direzione intrapresa. Che poi, per carità, non dovete dare conto a me…

      Mi piacerebbe commentare il nuovo pezzo degli Ammunation e dire che è una cannonata…
      Mi piacerebbe commentare il nuovo pezzo degli Animal Drive e dire che sono i nuovi Pantera del Melodic Rock…
      Ma mi piacerebbe anche dire che questo o quel disco mi fa profondamente schifo….e che i recensori di turno pensavano alle vacche della Sila quando hanno scritto la recensione.

      E non posso farlo.

      Quindi non mi resta che salutarvi tutti.

      • Noo compà ecchecazz mi lasci Solo??? Vabbè che so grosso però così non vale…..ti propongo di venire al prox frf così poghiamo nel pit con in mezzo i vari recensori , mi hanno detto che dopo i raintimes ci sono i morbid angel…..ah ah ah ah ah ah ah

    • Lorenzo replied 7 anni fa

      Non voglio entrare nel merito della questione, dico solo che se è vero che bontropi non scriverà più su queste pagine questo sito da oggi sarà più povero sia negli spunti che nei commenti.
      azz… e adesso con chi litigo quando esce un disco di Bon Jovi??

    • mimmo replied 7 anni fa

      Secondo me si sta ingigantendo il tutto inutilmente.

      Penso che ognuno debba essere libero di esprimere le proprie idee su questo sito sia che queste siano critiche o ovazioni per questo o per quel disco e non capisco perchè bisognerebbe togliere i commenti dallo spazio recensioni che a mio parere sono il “sale” di questo sito e senza di esse (non me ne volere Denis) risulterebbe un po insipido; poi se uno non vuol seguire la discussione vada sulla Gazzetta e stop.

      Trovo i recensori di MR.it davvero competenti ma ciascuno ovviamente ha il proprio stile di scrittura e pertanto trovo ovvio che ognuno abbia i suoi preferiti o i suoi NON preferiti.

      Capitolo Bontropi…lo so…ultimamente è diventato un po “lunatico” ( e l ho sperimentato anche sulla mia pelle 🙂 ) ma i suoi interventi li ho sempre trovati precisi, competenti e ben scritti indipendentemente dall’argomento trattato.
      Forse ci sono stati dei fraintendimenti tra lui e qualcuno della redazione ed allora ci si chiarisce, si allunga la zampa ed amici come prima…tutto qua…e questo lo dico perchè mi dispiacerebbe perdere le sue elucubrazioni su queste pagine 🙂

      Invito tutti ad essere più goliardici e a farsi meno seghe mentali perchè alla fin fine la fuori è già un brutto mondo e qui ,su questo sito, su MR.it vorrei che fosse un mondo migliore.

      Saluti e baci a tutti.

      PS Denis Faccia da Pirla

      PS2 Bontropi Trans

      • Mmmmmh io di solito la zampa non la allungo ma la alzo……argggggggghhhhh

        • mimmo replied 7 anni fa

          tu semmai alzi l ascella..che è ben piu grave…..aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh 🙂

      • Gimmy replied 7 anni fa

        Concordo su tante cose Mimmo e appunto mi piace prendere le cose piuttosto alla leggera, ma ultimamente mi pare che l’aria fosse pesante e se chiarire le cose può essere utile, ben venga il chiarimento o l’intervento da parte di Denis. Alcuni punti in merito:
        1 – Trovo Bontropi interessante negli spunti, ma eccede spesso ed è convinto che il suo italiano fluente (tante volte gratuitamente ricercato) lo ponga un poco al di sopra degli altri utenti, anche nei giudizi musicali. L’attacco nei tuoi confronti è stato piuttosto patetico e ci sono rimasto male io per te…poi chiaro, si è scusato e tu giustamente hai soprasseduto.
        2 – Mi pare che Denis e gli altri recensori non abbiano mai nascosto l’amicizia che li lega ad alcuni membri della nostra scena rock e tanto meno un certo legame, quantomeno affettivo, verso la Frontiers…quindi continuare a fare allusioni sulle recensioni e sui voti lo trovo fuori luogo, a loro piacciono, a molti no e lo si può tranquillamente scrivere nei commenti. Quello che non si può scrivere è che loro dovrebbero dare dei voti più bassi perchè la recensione è loro, Iacopo per esempio vive delle emozioni che gli da la musica, lo si capisce lontano un Km e se Raintimes gli ha comunicato ciò che ha scritto ha fatto bene a dare questo voto. Farà vendere una copia in più a Raintimes fregando un utente? Non credo proprio oggi tutti ascoltano tutto quindi….
        3 – Quando Denis dice che talvolta saltano le recensioni degli album che piacciono di meno per questioni di tempo lo capisco, perchè io tendo a scrivere di ciò che mi piace o di ciò che pensavo potesse piacermi, piuttosto che di album che per questioni di genere o per altre motivazioni non mi dicono molto…
        Un caro saluto a tutti e mi auguro di leggere sempre tanti commenti sugli album, anche diametralmente opposti ai giudizi dei recensori, ma che non facciano allusioni di alcun tipo e che siano solamente uno stimolo alla discussione.

        • Ciao Gimmy,
          non posso che concordare con te su tutti i punti.
          Tanti di noi dissentono spesso dal voto attribuito a un album, e non ci pensano due volte a dirlo, io per primo.
          Altro paio di maniche però è prendersela con chi fa le recensioni per lo stile, per l’incompetenza, per i contatti con le case discografiche, etc.
          Anche io lo trovo del tutto fuori luogo e di pessimo gusto, e soprattutto poco pertinente con la materia con cui desideriamo confrontarci qui: la musica.

        • Gimmy, a me dispiace molto che ti sia fatto questa idea di me. Anche perchè, credimi, non ho bisogno di mettere in mostra le mie proprietà lessicali su MelodicRock.it.
          Sia perchè la troverei una cosa molto stupida, sia perchè non ne sento alcuna necessità.
          Purtroppo il mio essere “diretto” comporta dei rischi: il primo, come credo sia capitato a te e a molti altri su questo sito, è quello di essere frainteso ed essere etichettato come “superbo” o “arrogante”, e chi più ne ha, più ne metta…
          Credo però che quando si pensa una cosa, e quando la si ritiene di una certa importanza, la si dovrebbe poter esprimere nel modo più diretto e (chiaramente) civile.
          E’ quello che ho fatto quando ho notato che il sito stava crescendo, con merito, sempre di più. Ho creduto dunque che le recensioni avrebbero dovuto avere un taglio, magari, più obiettivo e professionale.
          Perchè voi sottovalutate un aspetto molto importante: è vero che oggi abbiamo la possibilità di ascoltare tutto e di farci noi stessi un’idea immediata del disco, ma è altrettanto vero che la “Promozione” svolge un ruolo ancora importante nel settore “Vendite”.
          Ho notato dunque come, alle volte, non so neanche quanto volutamente, si pompasse un determinato artista, a danno di altri, dotati magari di una “visibilità” inferiore.
          Non voglio sollevare ulteriori polemiche, ma il 96 di Raintimes, in confronto all’83 dell’ultimo Lionville, sa tanto di bocciatura per il disco di Stefano Lionetti.

          E’ questo che ho trovato ingiusto, e che ho cercato di far capire a più riprese.
          Ma va bene, non è stato capito, e dunque pace. Si continua come sempre si è fatto.

          Le mie critiche alle recensioni di Ardemagni trovano la loro ragion d’essere più o meno nella medesima spiegazione: si sta crescendo? Bene, mi piacerebbe leggere recensioni di un livello sempre più alto, e non, invece, sempre più basso.
          Penso ai ragazzini di 14 anni, penso a me quando avevo la loro età, e a quando mi appassionavo alle recensioni di Carmelo Giordano dei dischi di AOR su Metal Hammer, e vorrei che anche loro potessero leggere recensioni dello stesso livello per potersi appassionare ad un genere che io amo ancora oggi.

          Ultimo e ritrito punto: Denis, Iacopo e Marco, cercate di capire che qui nessuno critica il vostro lavoro per la voglia di criticare. Vi si critica perchè vi si vuole vedere sempre più in alto.
          Se riuscite a capire questo, capirete tutto il resto.
          Solo una cosa: non cadete nell’errore di etichettare i commenti come “convenienti” o “sconvenienti”, o di “selezionare” l’utenza.
          Dare voce all’utenza è stata la mossa vincente di questo sito.
          Non soffocatela.

          Chiudo qui, ragazzi, perchè avrete sicuramente molta più voglia di parlare di Musica.

          • Mi hai fatto commuovere bontropi ……sniff sniff…..Col cavolo io voglio vedere il sangueeeeee…..Eh eh eh
            Cmq qui le rece sono fatte in modo molto formale ed educato (un po’ di parte a volte è vero) ma hai mai letto quelle sulla rivista “rumore” ? Soprattutto i demo o le nuove proposte , erano da denuncia penale Cazzo.

          • Bene vedo che dopo la tempesta sta tornando il sereno… 🙂

            PS cmq per la cronaca pure io mi trattengo dall insultare Iacopo tutte le volte che lo vedo per la pochezza di quel 85/100 dato a TOTO XIV.. 🙂

    • Harem78 replied 7 anni fa

      A proposito di recensioni mancate….ma Jeff Scott Soto nisba? Che è successo forse Marchetto è stato minacciato dallo stesso Jeff con un frustino in pelle di daino? 🙂

      • Infatti jss sweet Lynch …..anche su mm.it si dorme zzzzzzz……su tornate a lavorare sennò so’ mazzet. Arrggghhhh

    • Concordo in pieno con Gimmy,Mimmo e 101 south. Trovo assurdo pretendere di essere i portatori della verita’ assoluta , quando i gusti musicali sono soggettivi.
      Manca anche la recensione ai Lynch mob .
      Capisco perfettamente la linea redazionale, anch’io molti dischi, non ho avuto voglia di ascoltarli, o li ho ascoltati una mezza volta.
      Specie in ambito light aor

    • Complimenti vivissimi a chiunque sia riuscito a tollerare questo cantante per più di tre canzoni consecutive!

    • Ecco il 31 commento su questo Public Enemies e sarà abbastanza veloce: NON mi piace.

    • Disco ascoltato solo per il caos generato nei commenti (non entro nella vicenda, spero che nessuno si autocensuri ma tutti si continui a scrivere senza “puntarsi” o insistere troppo sulle proprie posizioni, perché sennò si risulta pesanti e tediosi – anche quelle volte in cui magari si ha ragione), e quoto Giulio B.
      Il potenziale ci sarebbe, e il cantante un pò Ratt lì per lì mi aveva anche preso; non riescono però a sviluppare i pezzi, a parere mio, in maniera interessante (magari con quel guizzo melodico proprio appunto dei Ratt).

    • Minchia!!!!!! Gli hai fatto la radiografia a sto disco, null’altro da dire solo che come recensione è una figata .
      Ps a me il disco è piaciuto.

      • E’ piaciuto molto anche a me, lo ascolto oramai tutti i giorni, e tengo le dita incrociate perché vengano a suonare di nuovo in Italia. ^_^

    • Ecco cosa intendo per recensione di alto livello.

      Grazie 7minutes. E tanti complimenti a te per la tua cultura.

      • mi accodo ai complimenti sulla cultura di 7minutes..ma non ho capito dove sta la recensione in quello che ha scritto..
        sostanzialmente ha parlato di 2 cover e delle vicissitudini della bands..
        questi passaggi sono gli unici utili per chi voglia farsi un’idea del contenuto musicale:

        ..Poi viene il disco che è bello..
        ..Il disco rimane un ottimo rilancio..
        ..un rimaneggiamento di un passato lontano in una chiave sonora moderna..

        amo la sintesi, ma forse questo è un po’ troppo anche per me.. 😉

        • Non è chiaramente una recensione, Marco…ma sono dei “contenuti” che a me piacerebbe poter leggere all’interno di una recensione. Perché sono cose che non sapevo (i Pretty Boy Floyd li ho sempre ignorati…), e che grazie a 7minutes ho imparato.

          Secondo me non dovresti prendere le critiche alle tue recensioni come se fossero finalizzate a farti passare per ignorante, o peggio, per deficiente.
          Alcuni di noi ti stanno semplicemente dicendo che c’è qualcosa che forse potrebbe essere cambiato…
          E poi guarda, noto che quando esci un po’dal personaggio che ti sei costruito, sei molto piacevole e comprensibile da leggere.
          Ma ti assicuro, quando ti immergi in quello “Slang” tutto tuo, faccio una fatica bestia a capirti.
          Non lo so, sarò io troppo anziano.

          Poi non ti pongo limiti: anche a me piace fare battute e cazzeggiare… però magari parliamo un po’di più della storia dei Pretty Boy Floyd (che quella capra di Bontropi ignorava bellamente…) e facciamo meno battute che possono farsi tranquillamente nei commenti.

          O no, Marco? Non so, dimmi te se è qualcosa che proprio non puoi fare…

          • intanto sono già felice per il fatto che (finalmente) stiamo riconducendo la dialettica in un alveo più consono alle persone pacate e all’argomento (ludico) che trattiamo in queste pagine..

            ..sul personaggio, devo deluderti..sono proprio io, così..nessuna costruzione e tante battute..chiedi a Denis che mi ha visto ‘live’ 🙂

            ..sull’anziantità..spero ardentemente tu abbia ragione (nel senso che tu sei più anziano del sottoscritto)..ma mi rimane più di qualche dubbio :)))

            ..sulle storie delle band..ovviamente non possiamo essere onniscenti circa ogni nota biografica delle bands (anche solo per preferenze personali) e non faccio fatica (come ho scritto nell’incipit della recensione) a riconoscere che il Glam (e quindi i Pretty Boy Floyd) non sia esattamente una delle sfumature da me preferite, ciò non toglie che (da non esperto del Glam più specifico) possa ascoltare e giudicare con il mio gusto..
            ..aggiungo che qui (come già ricordato da Denis) facciamo tutto ciò per passione e..top (no money)..il tempo che possiamo dedicare è davvero poco e fare ricerche per scrivere una recensione non è (almeno per me) proponibile..tutto quello che ‘so già’ cerco di condividerlo con voi attraverso riferimenti e citazioni, il resto (sorry) ma dovete approfondirlo da soli..

            • Si, ma certo, non ti chiederei mai di andare a fare ricerche enciclopediche sui Pretty Boy Floyd. Il tempo è tiranno e tutti dobbiamo guadagnarci il pane in altro modo… però hai visto: con un piccolissimo sforzo in più può farsi tanto. E gli utenti che seguono il sito possono dirsi tutti ampiamente soddisfatti di quello che leggono e di come interagiscono.

              P.s.: …io sono perfettamente consapevole del mio essere cagacazzi, ma anche la mia funzione di cagacazzi è finalizzata alla vostra crescita personale e professionale all’interno di questo sito.
              E di quella degli artisti: vorrei che questo si capisse.
              Poi capisco benissimo che è dura sentirsi dire “il tuo disco è molto brutto” dopo mesi di sacrifici economici e di lavoro senza sosta.
              Ma un giudizio negativo, quando correttamente motivato, è secondo me essenziale per spingerci a fare sempre meglio e cercare di superare i nostri limiti.

    • Lo ammetto, non ho ancora avuto modo di ascoltare l’album… ma pensare ad Ardemagni in spandex è stato quanto mai inquietante… 😀 😀 😀

    • Sono d’accordo anche su questo senza dubbio.

    • è con un certo sconforto che constato come l’attrazione verso il nozionismo spinto, utile a mettere a disagio il prossimo, prevalga sulla sostanza..
      ‘Run For Your Life’ è un brano dei Motley Crue, un DEMO..non esattamente ciò che può essere definito come brano famoso..
      ‘So Young, So Bad’ è brano degli Starz (non Stars)..vero..ciò non toglie che i richiami ai Boston siano presenti e giustificati, tenuto conto che l’album degli Starz è coevo di ‘Don’t Look Back’ (1978) e successivo di soli due anni rispetto all’omonimo ‘Boston’..
      ..mi sembra più importante dare un riferimento al lettore come i Boston piuttosto che dire ‘è una famosissima cover degli Starz’ (che, a torto o a ragione, se li filano in ben pochi)..

      ..sulle beghe dei membri della bands degli ultimi 30 anni..credo interessino davvero a ben pochi di noi..

      ..sui contenuti e sulla forma delle recensioni ho già spiegato diffusamente..
      lo stile, il taglio e il (mio) concetto (odierno) di recensione è questo..non pretendo certo possano piacere a tutti, ma vorrei evitare di dover leggere continuamente attacchi di questa natura..mi piacerebbe (invece) leggere più commenti sulle vostre personali opinioni circa il contenuto musicale dei dischi (che poi sarebbe il vero scopo del lasciare spazio ai commenti)..

    • Ciao 7minutes e benvenuto… in realtà non è stato cancellato nessun commento (la politica del sito nel bene o nel male è quella di non cancellare mai nessun commento, a meno che non ci venga espressamente richiesto o in casi in cui non si possa veramente farne a meno) ma alcuni commenti si legano ad una “polemica” nata su un’altra recensione… 😉

      • Grazie mille Denis, mi ero perso nei commenti e non riuscivo a capire il perché di una certa tensione, pensavo che alcuni messaggi fossero stati cancellati (ma dai loro autori, non da voi, anche se sono nuovo e non so neanche se sia possibile cancellare un proprio messaggio) 🙂 grazie della spiegazione

    • 7minutes penso che non avresti potuto dare spiegazione migliore… e sinceramente per primo mi ritrovo in quello che dici, chi fa una recensione (ancora di più se non lo si fa per “professione”) spesso non conosce tutto quello che un fans sfegatato può conoscere, e mi sembra anche una cosa normale e umana… 😉
      Anche per questo però sempre più mi ritrovo in quello che ha scritto Marco sul “senso” che deve avere una recensione… a parte modi e forma che si possono apprezzare o meno ma la recensione per me ormai ha la funzione di un primo spunto per dare il via ad una discussione che se “cresce” bene, rispettando i pareri di tutti e senza voler per forza imporre il proprio pensiero su quello degli altri (e queste due cose aiuterebbero a non creare sempre enormi polemiche trasversali sotto ogni recensione), allora non può far altro che dare valore generale al tutto… e a quel punto i commenti diventano parte integrante della Recensione… 😉

      • è arrivato O’ NATALE A CASA CUPIELLO 😀 😀 😀
        (per i più giovani..notissima commedia tragicomica del Grande Eduardo De Filippo)
        bencontento che tutto si sia appianato 😉

    • Lascia perplessi che dopo 27 anni siano ancora totalmente dipendenti dalle composizioni di Ariel Stiles. Il quale pare attualmente interessato a altri generi.
      Se rientrasse nella band ne guadnerebbero in credibilita’.
      Ma e’ cosi’ difficile scrivere pezzi di questo genere?

  • ..il mestiere tuo era..L’APICOLTORE..
    :))))

  • Harem..il disco è godibilissimo e ottantiano fino al midollo..
    vedrai che se leggi il mio voto insieme alla legenda (dei voti) in alto a destra ti ci ritrovi anche tu 🙂

  • guarda..ti rassicuro sulle mie capacità sintattiche..
    come detto svariate volte..siamo nel 2017 e credo che le recensioni a mo’ di ‘trattato poetico’ abbiano fatto il loro tempo..
    ..per il sottoscritto l’obiettivo è: dare al lettore, in poche righe, un giudizio su ciò che sto ascoltando arricchendolo il più possibile di riferimenti e cit…[Leggi tutto]

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    In gergo calcistico potremmo definire i Babylon A.D. come seconde palle… nooo, non nel senso che ce le scassano due volte! Inteso come quelle palle giocate dopo che sono state già toccate una volta, ovvero […]

    • Harem78 replied 7 anni fa

      Ma come???? Sono il primo a commentare popò di discone? Caspita vi siete dimenticati che “questi qui” hanno fatto signori dischi come l’omonimo (1989) e Nothing Sacred (1992)? Inoltre Marchetto lo hai accolto un pò freddamente (anche dalle altre parti non ho visto favori di sorta), ma tutto sommato 80 se lo meritava secondo me, la cosa che lo rovina secondo me è la produzione, che è troppo sporca e poco curata….speriamo veramente che non passi inosservato, anche se costituiscono un nome minore sanno fare un bell’hard rock

    • Disco piacevole e ci mancherebbe altro ma non da investirci dei soldi.

    • Disco piacevole, non entrerà nella storia del rock ma suona genuino e sleazy , 70 mi sento di darglielo

    • bella copertina…. il contenuto no!

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Mai scelta (del sottoscritto) fu meno azzeccata come quella di cenare (al FRF 2015) durante la loro esibizione. Se non fosse che consumai la cena nientepopodimeno che con la mia ex-collaboratrice (Rock Hard) […]

    • Harem78 replied 7 anni fa

      Se devo essere sincero si tratta di un ritorno veramente riuscito dopo gli ultimi due (in10sity e Ceremonial) avevo perso le speranze invece in questo sono tornati ad essere molto più accattivanti. Certo non siamo ai livelli di Electrified e Thunderdome ma a livelli buoni sicuramente sì

    • Ceremonial molti lo snobbano ma se devo essere sincero era un album che mi era piaciuto molto, forse anche per il fatto di essere leggermente più “soft”… comunque questo headstrong è un bel ritorno… band che trovo essere stranamente abbastanza sottovalutata in generale.

      • Harem78 replied 7 anni fa

        In effetti la loro discografia andrebbe rispolverata…ahimè sono in giro da 30 anni ma sono apprezzati solo in Germania….veramente un peccato!

    • Gruppi che ho sempre seguito dagli inizi….ceremonial non mi aveva preso tanto a me i pc69 piacciono quando spaccano ora sentirò.

    • Già al sesto brano l’ho messo in wishlist, niente da fare spaccano a sto giro , fanno sempre la stessa cosa ma la fanno dannatamente bene. Mi hanno riportato ai bei tempi.

    • Gimmy replied 7 anni fa

      Ultimamente io e Mark siamo spesso in accordo…la scuola di Gigi non tradisce!!! Per me lavoro nettamente sopra le righe, molto meglio di Ceremonial, che comunque mi era piaciuto, ma qua sono i Pink Cream al 100%!!! In10sity rimane per me il loro miglior lavoro dell’era Readman, ma questo non mi pare troppo lontano. Vogliamo parlare poi della prova vocale di Readman??? Top assoluto…

    • DT79 replied 7 anni fa

      Niente da fare. Non digerisco la voce del cantante.

    • Sono sempre più conscio del fatto che, se le recensioni le facessi io, si darebbe inizio all’apocalisse.

      Il disco rientra a pieno titolo nel calderone degli abum mediocri e privi di personalità di questo altalenante 2017.
      La produzione è ottima, le prestazioni sono buone (sempre che vi piaccia la voce di Readman, a mio parere uno dei vocalist più scarsi che si ricordino a memoria d’uomo…), ma le canzoni sono il risultato della pedissequa riproduzione di strutture di genere abbondantemente assimilate e sviscerate sia in fase di esecuzione che, logicamente, in fase di ascolto.
      Tradotto: gli ascoltatori più stagionati non avranno difficoltà nel riconoscere “Future World”, “I Can”, “Balls To The Wall” e tutto il repertorio più tipicamente teutonico di grande successo.
      La cosa sembrerebbe anche funzionare dopo il primo ascolto…ma già al secondo verrete inevitabilmente ammorbati dall’inevitabile sensazione di deja-vu.

      Gli ascoltatori più giovani, quelli più distratti, e quelli sicuramente più menefreghisti, potrebbero invece apprezzare.

      Appartenendo alla prima categoria, il mio voto è di un abbondante 55/100.

      • Pure io appartengo alla prima categoria e la voce mi prende poco o nulla.

      • Non mi ritengo (ormai) ne un ascoltatore giovane, ne distratto e neppure menefreghista… ho apprezzato comunque l’album, quindi dov’è che “sbaglio”? 😀 😉

        • Nel fatto che siete troppo di parte, Denis.
          Ne abbiamo già parlato per grandi linee, e sai come io non riesca ad apprezzare il marchio da tifoseria da stadio che avete impresso in alcune recensioni. Purtroppo, a mio modo di vedere, questa è la logica conseguenza che oramai emerge a livello di subconscio nello stesso istante in cui vi accingete a scrivere. Non lo fate neanche di proposito: è quasi come se vi sentiste in dovere di tributare un “riconoscimento” alle pubblicazioni targate Frontiers. “Riconoscimento” che fa solo male alla Musica, te lo assicuro. Perchè così non si cercherà più di migliorare costantemente, ma si penserà anzi di essere nella direzione giusta.
          Mi ero ripromesso che non avrei commentato la recensione di Raintimes, perchè non voglio dare inizio a nuove polemiche, ma Iacopo ha secondo me fatto la peggiore recensione della sua carriera. Ci sono tante, troppe cose che vengono omesse (se consapevolmente o inconsapevolmente, non saprei dire…), ma dare un 96/100 ad un disco di cui ho ho ascoltato 4 pezzi che ho trovato a dir poco terribili, facendo passare il disco, di fatto, come la migliore pubblicazione dell’anno, ecco…lì ho capito che c’è qualcosa che non va.
          Ripeto, non è mia intenzione fare polemica…ma un disco come, ad esempio, quello dei Lionville, solo a livello di produzione è infinitamente superiore. Tralascio l’aspetto puramente artistico, perchè dovrei essere severo, e la mia severità verrebbe travisata.

          Concludendo: secondo me avete intrecciato rapporti talmente stretti con le case discografiche e con molti degli Artisti che vengono qui recensiti, da avervi fatto perdere gran parte delle vostre capacità critiche. E’ un peccato, perchè per buona parte del 2017 siete stati sulla buona strada…
          Ora faccio fatica a leggere le vostre recensioni, se non fosse per la presenza di Nico e Giulio.

          Denis, sai che ti dico queste cose con il più profondo e sincero rispetto: ci tengo a sottolinearlo.
          Te le dico anche perchè ti reputo una persona assai intelligente.

          • Non entro nel merito dei “pareri personali” (trovo Raintimes come produzione nettamente più avanti rispetto all’ultimo Lionville, e amo tutti e due i progetti… 😉 )… ma qui hai sbagliato alla grande sul fatto di farsi “influenzare”… la recensione dei Pink Cream l’ha fatta Marco Ardemagni che non ha la minima connessione con Artisti o Etichette e quasi neanche con nessun altro recensore del gruppo di MelodicRock.it… e forse nel bene o nel male è uno dei nostri recensori più imparziali… detto questo a mio modo di vedere una recensione non è altro che un parere in più su un album e per fortuna al giorno d’oggi ognuno ha possibilità (legali) per farsi un’idea ben chiara prima di procedere ad un acquisto… trovo sinceramente (e senza voler far polemica 😉 ) molto peggio cercare di far passare sempre e comunque la propria idea come l’unica legge possibile… quando come ripeto spesso ci sono ben poche cose secondo me personali e soggettive come la musica…

            • Denis, io leggo quello che scrivete. Se fai una media dei voti di tutte le recensioni Frontiers, e poi una media di tutti i voti delle recensioni dei dischi “resto del mondo”, vedi un pò cosa ne esce fuori…
              Forse il solo ultimo disco dei Mr. Big è stato bacchettato…ma lì eravamo davvero di fronte ad un caso disperato.

              Ardemagni sarà anche privo di ogni legame con voi e con le case discografiche, ma a parte la discutibilità del contenuto delle sue recensioni (che non chiamerei neanche “recensioni”), è che trovo che, di fatto, sia perfettamente allineato alla vostra direzione editoriale.
              Io non so davvero cosa dirti quando mi parli di “Produzione superiore di Raintimes rispetto ai Lionville”, quando palesemente non si sentono piatti, charleston e ride della batteria in Raintimes (…c’è una ripartenza nell’ultima canzone pubblicata su youtube, che è imbarazzante proprio perchè non si sentono gli accenti dei piatti nella ripresa…).
              Io non so più come spiegarmi, perchè le mie critiche vengono scambiate per “imposizioni dogmatiche”…e quindi mi fermo qui.
              Il sito è vostro: è giusto che ne facciate quello che volete. Perfino promozione discografica, se lo ritenete opportuno.
              Non voglio assolutamente minare la vostra serenità, nè tantomeno quella di chi vi legge.

              • Giusto così per curiosità ho fatto una media delle ultime 30 recensioni Frontiers e il voto medio è 83, le ultime 30 di tutte le altre etichette si attesta sull’80… non ci vedo tutta questa disparità calcolando che Frontiers bene o male butta fuori album che palesemente suonano più “professionali” mentre spesso nelle altre ci sono parecchie autoproduzioni… volendo si potrebbe discutere del fatto che la media in generale è abbastanza alta ma ne abbiamo già parlato a lungo del fatto che tendenzialmente facciamo passare prima quello che noi riteniamo essere più valido e interessante o che bene o male ci piace di più e ammetto che proprio per questo ho pensato più di una volta di toglierli i voti perchè la maggior parte di quello che viene recensito (con le dovute eccezioni) va da se a questo punto che, chi di più o chi di meno, ma ci piace… riuscissimo a recensire tutto quello che ci arriva probabilmente la media sarebbe più bassa… anche se a ben vedere dischi che solitamente noi promuoviamo non mi sembra che vengano quasi mai lapidati da altre parti, anzi… la seconda parte evito di commentarla ma devo dirti che la sparata su Ardemagni la trovo di cattivo gusto, se non altro per tutti quelli, me compreso, che le sue recensioni le apprezzano… nel caso sono il primo comunque a ritenere che ci siano sicuramente molti siti più “professionali”…

                P.S.: il disco dei MR BIG noi l’abbiamo bacchettato su alcune cose perchè chi l’ha recensito riteneva giusto bacchettarlo… altri siti “professionali” lo hanno salvato… corretti noi o corretti loro? O forse semplicemente in quel caso la nostra recensione si avvicinava di più alla tua idea di quell’album e allora la recensione è più “giusta”?

                • Va be’, Denis…se per te va bene così, allora siamo a posto. Ti ripeto: la prossima volta evito di parlare, perchè, contrariamente a quello che potreste pensare, il mio intento non è quello di farvi incazzare.

                  Purtroppo non so come esprimere, se non in modo diretto, il mio parere sulle recensioni di Ardemagni…che per carità, è il “mio” parere e può essere bellamente ignorato.
                  Ma se una persona decide di mettersi a scrivere recensioni, decide anche in maniera abbastanza consapevole di assoggettarsi al giudizio di chi lo legge.
                  Per me Ardemagni scrive non solo malissimo a livello sintattico, quanto lo trovo sciatto nella forma e adolescenziale nei contenuti. La punteggiatura viene poi usata a mo’ di geroglifico.
                  Sto offendendo il recensore? Non credo. Sto esprimendo un mio giudizio sulla recensione. Non conosco personalmente Ardemagni, ed immagino sia un’ottima persona…ma il giudizio non è sulla persona. E’ su quello che leggo.

                  Lo stesso discorso potrei rifare sugli album recensiti e sui loro fautori.

                  Detto questo, credo che stiano emergendo tutte le differenze fra i nostri rispettivi modi di intendere e di gestire un veicolo mediatico. Ed è un problema che sinceramente non si pone, perchè sei solo e soltanto tu ad essere alla guida del veicolo. Noi siamo solo lettori che ti esprimiamo le nostre critiche, i nostri gradimenti e le nostre perplessità.
                  Sta a te decidere cosa farne e come interpretarli.

                  Chiudo e ti chiedo scusa se ti ho fatto innervosire: credimi, non è mai stato questo il mio intento.

                  • guarda..ti rassicuro sulle mie capacità sintattiche..
                    come detto svariate volte..siamo nel 2017 e credo che le recensioni a mo’ di ‘trattato poetico’ abbiano fatto il loro tempo..
                    ..per il sottoscritto l’obiettivo è: dare al lettore, in poche righe, un giudizio su ciò che sto ascoltando arricchendolo il più possibile di riferimenti e citazioni..ergo: è inutile che (tu recensore) mi dimostri come la tua dialettica sia ricercata e magniloquente, dimmi com’è sto ca**o di disco e che suoni mi devo aspettare..
                    ..tutto il resto (scusami) ma è noia…

                    • Ma sicuramente, Marco: è assolutamente una tua scelta.
                      E come tale va rispettata.

                      Rientriamo chiaramente in due diverse categorie di persone e del loro modo di intendere la “comunicazione”. Tu sei più per l’immediato, e per il linguaggio di facile comprensione.
                      Io ritengo invece che la comunicazione debba avvenire sempre e comunque attraverso una forma di rispetto per la lingua italiana. Rispetto che, purtroppo, sta andando lentamente scomparendo.

                      L’ìimmediatezza per me non deve essere confusa con un’autorizzazione alla violenza della lingua italiana.
                      Si può essere immediati e comprensibili anche senza usare neologismi senza senso…così anche come con il corretto uso della punteggiatura.

    • nessuno ci potra’ ridare i pink cream 69 dei primi 2 album assolutamente imperdibili…come nessun altro potra’ mai convincermi del lavoro vocale di andy derris con gli helloween anche se alla lunga qualcosa di decente l’hanno anche fatta…sorry ma readman e’ anche peggio di doggie white .

    • Gimmy, a questo punto non so cosa dirti se non che il mondo è bello perchè è vario…
      La sensazione è che quando parlo io, faccio sempre incazzare qualcuno…quindi forse è meglio se sto zitto io.
      Il punto è che non voglio inibire nessuno dall’esprimere il proprio parere su questo o quel disco. Ma allo stesso modo, credo che voi che apprezzate, non dovreste restarci male se qualcuno non concorda con voi.
      Se poi questo vuol dire “incutere timore”, non lo so….ti ripeto: mi sto zitto e forse ci sarà una maggiore armonia.
      Dimmi te cosa devo fare.

      Dal canto mio, ti posso dire che nutro il massimo rispetto per i gusti di tutti, però è chiaro che se mi dici che i Giant hanno fatto dischi normali, e Raintimes ha fatto quattro pezzi di altissimo livello, allora a questo punto mi verrebbe da dire “Antani prematurata con fuochi fatui a destra”…

    • Mi accodo al tuo commento Gimmy per dire comunque che con il nuovo sito abbiamo cercato anche di dare una certa linearità dei voti cercando di basarci più o meno tutti (e non è facile) sulla “Legenda Voti” che abbiamo redatto. L’idea è che se vedo un 83 e leggo la legenda a lato so subito dove ipoteticamente piazzare quell’album tra le uscite dell’anno… 😉 Poi che la legenda sia assolutamente migliorabile ci sta e non hai idea di quante discussioni abbiamo già fatto su questa cosa… 🙂

    • Adoro sto sito perché si “sparano”un mare di cazzate (senza offesa ma in giro ci sono cose più serie per le quali incaxzarsi), qui invece noto che ci si prenda un po troppo sul serio , fate i bravi va bene lo scambio di battute e di sfotto’ ma non è che occorre replicare ad ogni giudizio dato , ognuno si ascolta quello che vuole senza rompere i maroni su chi è meglio di chi. È vero che ormai tutti i recensori qui vanno in giro in Ferrari per le mazzette che pigliano da frontiers (seeeeee con l’impianto gpl)
      Ma a me che il bontropi dia 55 o 100 non me ne frega niente il disco deve piacere a me e non per forza a tutti. Poi discorso raintimes per ora posso giudicare solo il look…..a Zorro nu te se può guarda’ eh eh eh eh

      • ahahaha 🙂
        Ma infatti che poi, se ci penso, io e te probabilmente non saremo mai stati d’accordo su un disco, o forse solo un paio di volte…non ricordo.
        Eppure abbiamo sempre parlato e ci siamo sempre scambiati i nostri pareri.

        Attenzione, Giovanni ha detto una cosa che io ho evitato accuratamente di dire: la musica odierna, alle volte, non emana neanche professionalità.
        Questa è una cosa verissima e che dovrebbe far riflettere.

    • Gimmy replied 7 anni fa

      Guarda che pago il canone di itunes music e quindi compro a ragion veduta e dopo aver ascoltato solo ciò che mi piace…non ho parlato di capolavoro per l’ultimo Pink Cream, per me i capolavori vanno sopra il 90 e nella mia collezione ce ne sono relativamente pochi, dico solo che i gruppi che ho citato per me hanno fatto album normalissimi e lo ripeto, così quando commenterò saprete bene che non sono attendibile, vi dirò di più Backlash l’ho comprato e pure rivenduto e credimi che non sono anticonformista!!! Però mi pare che grandi dischi e capolavori possano essere fatti anche oggi senza continuare a pensare al passato…ovviamente senza rancore Giovanni

      • rispetto il tuo punto di vista e con curiosita’ ti chiedo 3 capolavori aor odierni…capolavori non dischi “normalissimi”

        • Gimmy replied 7 anni fa

          Rimanere nel campo dell’aor mi è difficile, forse anche perchè non è assolutamente il mio genere preferito…comunque negli ultimi anni potrei citare Revolve dei Danger Danger, Humanity hour 1 degli Scorpions e Gotthard Lipservice. Nel metal ne potrei trovare diversi altri…aggiungerei il primo Allen Lande, il secondo Place Vendome, il secondo Brother firetribe e l’ultimo Dare. Ciao caro!!!

    • Domanda priva di senso.

    • I 2 pezzi proposti sono davvero validi. David e’ un signor cantante. Pk69 mai stati originalissimi ma spesso efficacissimi.
      Endangered e’ il mio preferito della Readman era.
      Harem, Denis,Mark,Gimmy e Marco che ritengo esperti ascoltatori palesano il loro apprezzamento per il disco in questione.
      Per Bontropi il disco puo’ piacere solo a un pubblico giovane, distratto e menefreghista :-).

    • Parto dal fatto che non prediligo la matrice teuronica dell hard rock melodico. Detto ciò ho ascoltato un paio di volte questo “Headstrong” e trovo che le osservazioni di Marco siano perfette. Tra le altre “Man of Sorrow” ha proprio quel coretto preso a piene mani dai Damn Yankees.
      Miglior canzone: Vagrant Of The Night

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Adrian Vandenberg è un pennellone alto… ma alto, alto! La sua presenza ingombra pesantemente lo schermo di ‘Starkers iN Tokyo’, CD e/o DVD del 1997 che consiglio a tutti per l’intimismo che è in grado di tradurv […]

    • Quest o non l’ho ancora sentito, ma sicuramente sarà mio coi come i bigfoot e gli heaven and Heart.

  • Ciao 101 e grazie per i suggerimenti!..intanto ti rispondo io..
    1) recensore anonimo: temo che ormai lo stile di scrittura di ognuno di noi sia talmente ‘palese’ che, anche senza i nomi, ci riconoscereste comunque :))
    2) sulla scala dei valori sono d’accordo sulle stellette, penso sia più facile tanto per noi che recensiamo quanto per voi che…[Leggi tutto]

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Io mi chiedo se a Napoli (sede degli amici Frontiers) confezionino dei cilindri particolari… no perché i conigli che tirano fuori da lì dentro sembrano senza fine e (soprattutto) godono di ottima salute! Come q […]

    • Gimmy replied 7 anni fa

      Non discuto sul voto perchè la scala di valori è troppo soggettiva ed io sono più tirato…ma confermo che si tratta di un grande album, che a me è arrivato piano, ad ogni ascolto ho apprezzato una canzone in più ed ho trovato tanta freschezza compositiva, tanta voglia di provare a fare qualcosa di personale e soprattutto ho sentito una band vera, peraltro con dei suoni bellissimi. Non concordo con Marco su The fear e Prisoner of war che per me sono splendide, nota di merito per le due ballad assolutamente sopra le righe e per gli assoli, belli e non banali. A mio avviso deve crescere ancora un poco in espressività la voce, poi saremo di fronte ad una grande band!!! Per me al momento sul podio del 2017…

    • Ieri sera ho ascoltato 5 canzoni e mi sono detto “Calma, qui ci vuole più tempo per apprezzare meglio”:
      Stasera mi ci ributterò dentro ma la sensazione che ho avuto è positiva: credo che questo “BIGFOOT” sarà uno degli esordi discografici dell’anno.

    • ho i brani nel mio smartphone da giorni ma non sono riuscito a sentirlo in giro ho letto ottime cose!!!!!!!!

    • Concordo quasi totalmente con la recensione (com’è costruita The Fear mi piace un casino).
      Il pezzo forte di questi ragazzi è proprio l’amalgama ultra compatto dei vari stili (perfettamente descritti da Marco) che si mescolano anche all’interno dello stesso brano.
      Veramente sorprendenti. Eccellente la potente e curata produzione simil-Nickelback/Mutt Lange.
      L’impatto nei primi ascolti è così immediato che ho quasi timore non duri.
      Ascoltiamo un pò…
      Dopo Inglorious e Dirty Thrills, Frontiers pesca ancora bene…molto bene…tra le cantine inglesi. Il baricentro si sposta così dai troppi noiosetti progetti AOR ad un’effervescente ondata di nuovi convincenti discepoli del più puro Classic Rock.

    • Confermo l’impressione avuta dopo l’ascolto di 5 canzoni; questo esordio è davvero sorprendente.
      Ottima produzione, idee brillanti, sound potente e melodico. In alcuni tratti mi ricordano i Tyketto ed in alcune canzoni Antony Ellis si avvicina alla vocalità di Danny V.
      Le mie canzoni preferite sono: The Fear, Prisoner of War, I Dare You, Forever Alone giusto per non nominarne altre :-))
      Grande debutto!!!!

    • Disco della Madonna, niente da fare quando gli inglesi (sono inglesi vero?) ci si mettono non ce n’e per nessuno disco fresco originale direi …..qui ci sono le canzoni cazzo !!! Gruppo da seguire con moooolta attenzione, intanto va in wishlist poche storie.

    • bella band …se probabilmente il disco intero avesse avuto come frontman danny v sarebbe stato 2 spanne sopra….canzoni mai banali diverse fresche e tecnicamente ben eseguite….ma a mio modesto avviso forse l’ ultimo dei tyketto stessi piu’ o meno esprime le stesse potenzialita’ poco evidenziate su questo sito.sette e mezzo il mio voto

    • Disco appena arrivato , semplicemente bellissimo fra tyketto, savatage e circle to circle a tratti sembra di sentire danny voughn e zak stevens cantare insieme. Dopo i Greta van fleet abbiamo un altro esordio coi fiocchi. Non un filler tutti pezzi meravigliosi……sbavo cazzo per me 95 agli altri ma scarica de mazzate.

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni fa

    Mettiamo subito le cose in chiaro.. leggiamo AUTOGRAPH, ma delle origini opulente 80’s sono rimasti solo Steve Lynch (guitar) e Randy Rand (bass). NO Steve Plunkett, NO mega-produttori (Neal Kernon, Andy Johns), N […]

    • sono d’accordo con l’analisi della recensione.
      due o tre pezzi e qualche bel solo di chitarra non bastano per arrivare alla sufficenza.
      tralasciando che se non erro solo 2/5 della classica line up sono presenti sul disco e non c’è steve plunkett .
      voto 55…

  • finalmente un disco con un po’ di (amorevole) zuffa..benvenga.. :))

    cerco di riassumere e rispondere ai vostri spunti..

    1) CANZONETTE..il termine ha creato scompiglio..e me lo aspettavo.. 😉
    ho scritto anche che sono canzoni che ho amato..ma ora le ‘ascolto’ soltanto..sono geniali ed immediate..basti dire che ai tempi, un mio compagno di…[Leggi tutto]

  • la sezione del tuo post che mi rende felice è:
    ‘e ad ogni ascolto questo album mi entra sempre di più..’
    se scrivi questo, per me, è Missione Compiuta :))
    ..spero che altri possano seguirti..

  • sapete che da quando collaboro con MR.it i miei interventi nei commenti sono più rari dell’unicorno bianco..ma in questo caso intervengo..
    Premessa: gli Europe hanno segnato la storia del Melodic Rock tra fine 80 e primi 90 e tutti riconosciamo che quei pezzi erano perfetta sintesi di melodia, immediatezza, look..MA..si trattava comunque di…[Leggi tutto]

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa

    La commozione che Claus Lessmann, in occasione del FRF di due anni fa, non ha nascosto affatto, lo rende una bella persona, merce molto rara di questi tempi..
    L’unione con Michael Voss (Casanova, Mad Max, più un […]

    • un buon album di hard rock teutonico; lo preferisco al primo e su alcune canzoni trovo tracce di “Point Black” dei Bonfire…. ah dimenticavo, il gruppo dovrebbero chiamarsi così!

    • A me il nome che hanno piace… 😀 ma mi piace ancora di più il disco, per quanto alla fine sia classicissimo hard rock “tettesko”, ma fatto bene e suonato (e cantato) con il cuore!

    • Il primo non mi era dispiaciuto, in giro ho letto buone cose e se siamo dalle parti di point blank mi faccio un giro con piacere.

    • Disco fatto con grandissimo mestiere , piacevolissimo in palestra ed in autostrada, niente di nuovo ma tremendamente efficace.

    • ehh capisco la nostalgia ragazzi …ma point blank era un’altra roba ….si tratta solo di un album eseguito con dignità da artisti che ormai da anni continuano a plagiare il proprio repertorio degli anni d’oro (bonfire, casanova e frontline), senza però avere la stessa freschezza ed ispirazione …onore e rispetto, ma il barile ormai è vuoto..

    • concordo con giulio b. in alcuni pezzi come “read your mind” e “had enough” ho sentito tracce di point blank .
      disco abbastanza ispirato, certo nulla di nuovo e si ricerca la freschezza dei tempi d’oro , e in parte ci riesce.
      voglio premiare questo disco con un 75, entrerà nella mia top ten di fine anno mi sa!

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 1 mese fa

    I miei occhi bruciano ancora della performance che questi ragazzi terribili hanno sciorinato all’ultimo Frontiers Rock Festival… a dispetto delle loro primavere sono ancora Lo Street fatto persona!!
    Ora t […]

    • ….premesso che io sono un loro fan di lungo corso…fin dagli esordi…i brani fino a qui ascoltati non mi hanno certo impressionato…speed e’ abbastanza scialba…senza mordente e le altre due mi hanno dato l’impressione di superficialita’ e fretta compositiva…gli L.A. Guns negli anni ci avevano abbituati a ben altri capolavori a mio avviso…anche christine sembra la brutta copia di ballad of jayne….per inquadrare l’album l’ascoltero’ meglio nel suo complesso e poi vi sapro’ dire….ma ho dei dubbi che sia all’altezza di cocked & vicious o di waking the dead & hollywood forever!!!

    • In questa versione meno street e decisamente più metal mi piacciono moltissimo. Sentori di Judas Priest e Motley Crue in più di un pezzo e due super ballad. Grandissimo album

    • Anche io sono un fan di vecchia data, comprai il loro primo album in vinile quando uscì e se non ricordo male lo pagai 9500 lire…questo album non è male, anzi…anche la nuova direzione più metal sembra calzargli bene, per quanto mi riguarda è l’uscita della Frontiers che mi è piaciuta di più del 2017

    • Disco inattaccabile io di metal qui non ci sento nulla anzi su alcuni brani aleggia lo spirito di Hendrix cmq non mi aspettavo un discone così, ero fermo a waking the dead.
      Ora vedo se aggiungerlo ai primi due in vinile.

    • moralmente ineccepibili la versione piu’ seria e vera dei guns n roses ma per me sto disco non parte …sostanzialmente ha buoni brani 3 o 4 su tutti e alla fine si strilla tanto …ma non benissimo come lo si faceva nei primi quattro platter soprattutto…non siamo lontano dalle classiche intenzioni con suoni diversi forse …ho sentito parlare di metal e altro …ma gli la guns erano alche questo…camaleontici nello stesso disco. sette meno meno meno.per stima

    • DT79 replied 7 anni fa

      Decisamente disco dell’anno. Meraviglioso!

    • Riascoltato …..questi spazzano via la maggior parte dei gruppi recensiti prima e dopo punto.

    • E’ piaciuto anche a me, di certo figurera’ nella mia top ten di fine anno. Belle sticky fingers e christine

  • Marco 'Rokko' Ardemagni ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 2 mesi fa

    Due anni fa i Pride Of Lions mandavano in visibilio il pubblico del Frontiers Rock Festival ed insieme a loro salì sul palco tal Marc Scherer, protegè di Jim Peterik e dotato di una voce true AOR, protagonista d […]

    • da prendere…a scatola chiusa…ordinato..ovviamene <<<<<

    • Stupefacente al solito la rece di Marco e mi basta per ascoltare con estrema curiosità questo lavoro.

    • Io come al solito ascolto dischi diversi….
      A parte il fatto che non riesco ad apprezzare questa forma “colloquiale” nelle recensioni…trovo onestamente fuori luogo alternare esclamazioni dirette a descrizioni “pane e salame” dei vari pezzi di un album.
      Trovo “grossolane” queste recensioni, oltre che stancanti da leggere. Ed onestamente, una volta terminato l’effetto sorpresa, non fanno neanche più sorridere…

      Detto questo, il disco non è assolutamente da 88…ma neanche da 75….
      Si tratta di un album che sa tenere tanta compagnia all’incallito ascoltatore AOR cresciuto a pane e Survivor, e poi invecchiato a grissini e Pride Of Lions….ma niente di più.
      Non riesco a trovare, come spesso mi capita, molti dei richiami che vengono citati in recensione: “I’m A Believer” dei Giant non c’entra nulla, se non per lo stesso incipit con “accensione di chitarra”. Johnny Van Zant e Brickyard Road mi sto ancora chiedendo dove siano…

      In realtà ci sono tantissimi Pride Of Lions: Scherer è un clone di Hitchcock con metà estensione in meno, e carisma ai minimi termini.
      I pezzi sono puro ordinariato.
      Considerate tutto questo e chiedetevi se per voi può bastare.
      Per me no.

      62/100

      • aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…a volte caro Bontro’ mi fai morire…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂

    • Mi trovo quasi del tutto d’accordo con Bontropi, disco da 65, in linea con la “quasi totalità” delle ultime uscite.

    • Concordo con Bontropi alla sillaba, soprattutto sulla voce di Scherer, carina ma inoffensiva, e lo stesso vale per le canzoni: totalmente inoffensive, stanche, spompe. Un dischetto all’acquetta di rose…ci sarà stato un motivo se questi 8 pezzi famigerati erano rimasti li dov’erano 🙂 60 per me

    • Sono rimasto estasiato dalla tecnica ma soprattutto dal gusto di Jennifer Batten, che spazza via davvero tanti giovani rampanti che si sono affacciati nel genere solo recentemente. A me poi Scherer piace, quindi il disco l’ho più che apprezzato, soprattutto del trittico The Sound Of Your Voice-It Cuts Deep-The Harder I Try. Sono sicuro che, a differenza di alcune uscite dell’anno, continuerò a risentirlo, perché ci ho trovato diversi spunti.

      • It Cuts Deep mi è piaciuto tantissimo…

      • Secondo me It cuts deep è da tortura cinese.

        Gli unici pezzi degni di nota sono The Sound Of Your Voice, Battlezone (che si ispira tantissimo a Danger Zone di Mr. Loggins…), The Harder I Try, e Dreaming With My Eyes Wide Open.
        Questi sono i pezzi davvero validi.
        Il resto può essere tranquillamente evitato. Di netto.

    • quando coinvolgi una svitata delle sei corde come jennifer batten dei stare molto attento a quello che combina….a me i suoi virtuosismi piacciono molto ma siamo sicuri siano adatti a questo tipo di canzoni???….ma….per ora quello che ho sentito e’ sicuramente ispirato…staremo a sentire l’album intero…a me la forma colloquiale piace un sacco!

    • noia noia noia noia noia …madonna che noia …..

    • come dire al peggio di peterik non c’e mai fine

    • Non bastano gli intrecci chitarristici della BAtten per tirare oltre la sufficienza un disco che scorre senza infamia e senza lode , qui c’è una riproposizione del Peterik sound (che mi ha rotto un po’ le balle sinceramente) delle cover che era meglio lasciar stare , poi vabbè fare dischi inutili oggi non costa niente quindi su dai inflazioniamo il mercato…..bah!!!
      Bontropi a sto giro te lo appoggio !!!
      voto 6/10

      • Caro Mark, sarà che ho voglia di farmi insultare…
        Sarà che l’Abello ormai mi si sarà insinuato nel cervello come un virus…
        Sarà che voglio far sbraitare Mimmo n’altra volta…
        Sarà che non me lo farei appoggiare da te mai e poi mai….!!!!

        Ma devo rivedere in parte il mio giudizio sull’album, perchè mi è arrivato in cd ed ho avuto modo di spararlo ai volumi che merita.
        Ebbene, questo disco non sarà un capolavoro, come avevo anticipato.
        Non sarà nulla di originale. E sì: sarà Survivor+Pride Of Lions fino alla noia…

        Ma questo disco è un distributore di energia pura.

        Purtroppo i miei primi ascolti sono stati falsati da una opener orrenda, e da un secondo pezzo mediocre…
        Ma dopo i primi due pezzi, questo album vola in cielo.
        The Sound Of Your Voice è una cavalcata irrefrenabile. Dreaming with my eyes wide open è stupenda.
        Battlezone (…con quel ritornello che ti entra in testa e ti fa salire su un F-16…), It Cuts Deep (epica come può essere un pezzo di puro AOR in stile Survivor…), e Space And Time sono un trittico da non credere alle proprie orecchie.
        Chiedo venia ad Ardemagni, quindi, che c’ha visto lungo…ed invito tutti quanti voi a riascoltare l’album, perchè parte malissimo…ve lo assicuro. Ma dopo decolla in un modo che non ti aspetti.

        Highlight di questo 2017, e “Bontropi’s best tranvata 2017”.

        85/100 (…ma solo per i primi due pezzi riusciti davvero male…altrimenti sarebbe stato un 90…)

        • Minchia bontropi la bandierina segna vento a te ti fa na pippa…..ah ah Ah! Io invece il disco l’ho ascoltato eccome e confermo la mia impressione iniziale. Sono contento per te che ti sia piaciuto dato che c’hai speso dei soldi ( sarà questo che ti ha fatto cambiare parere?!) Eh eh eh…….provocazione voluta eh eh …..ora aspetto mimmo che ti massacra ah ah ah.

          • ahahahahah, ma sai cosa, Mark…
            Ormai non ho più tempo per ascoltare come si deve la musica che mi incuriosisce…e quindi gli ascolti si fanno sempre più frettolosi. A meno che non si tratti di pubblicazioni che attendo con ansia (vedi Heat: e no, su di loro non cambierò parere…), ho sempre poco tempo per dedicarmi anima e corpo alla musica.
            Quindi il rischio tranvata per me è sempre dietro l’angolo.

            Se tu dici di averlo ascoltato bene, alzo le mani. Ma a me è piaciuto davvero tanto.
            Non ascoltavo un disco AOR di questa potenza ed intensità da anni.

            No, i soldi non c’entrano perchè mi è arrivato a casa con la promozione che fanno su MelodicRock.com: questo e Boulevard, insieme, a 35 dollari. Quindi ero scazzatissimo quando l’ho ricevuto…

        • aspetto a sbraitare perche ancora non ho iniziato l ascolto di suddetto disco…ma prima o poi arrivo…he he…cmq come ci cazz fate ad ascoltare e giudicare cotanta roba in cosi poco tempo per me è un mistero…booooooooooooooooooooo…sarà che sono diventato lento.. 🙂

          • Voci dicono che sei veloce (velocissimo) solo in una cosa… 😀 😀 😀

            • argh ah ah ha h ahh aaaaaahhhhhhhh

            • aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh…parli di quella volta nei bagni del Frontiers quando ti ho pecorizzato?!?!? Sorry…avevo Tave che mi aspettava…aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh…blutto polcoooooooooooooooooo 🙂 🙂 …e qui (o li) lo so di essere caduto in basso… 🙂 🙂 🙂

    • questo SB non sarà nulla di nuovo (anzi qualche pezzo qua e la sa tanto di deja-vu) ma brani come What do you really, The sound of your voice, It cuts deep e All roads sono tanta roba…ma d’altronde quando scende in campo il grande Jim difficilmente sbaglia…bravo Scherer (ma mooooooooolto meglio Toby) mentre il “chitarrismo” della Batten a volte lo trovo un po troppo “ingombrante”…cmq disco promosso ed altra uscita di quest anno decisamente apprezzato…

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