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Denis Abello ha inviato un aggiornamento 7 anni, 10 mesi fa
Ciao a tutti!!!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Nuova band sotto il cielo dell’AOR internazionale. I Sweet Mary Jane, nati nel 2012 dall’incontro tra nomi noti del panorama nord europeo quali Tomas Nässlin (ex-Roulette), Per Olof Åsberg (ex-Airborn), il g […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Il foto report della serata dei Danger Zone di sabato 21 gennaio 2017 all’Alchemica Club di Bologna.
Report fotografico a cura di Monica Manghi
TUTTE LE FOTO DELLA SERATA
a cura di Monica Manghi
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Il primo grande botto di questo 2017 di musica rock melodica arriva – guarda il caso – dalla nostra Frontiers Music e da una formazione che dal 2003 ad oggi è stata sempre in grado di produrre alcuni dei dischi […]
Dopo Jim Jidhed un altro album che fa ben sperare in territorio AOR per questo 2017! Un album che scorre via che è un piacere, pezzi riusciti, suona “vivo” e personale… mi è piaciuto parecchio! 😉
Quanto vi odio dentro quando fate uscire le recensioni prima che io abbia ascoltato il disco…
Mi fate passare giorni e giorni col mal di stomaco…
Ora crepo finché non lo avrò fra le mani!
LO VOGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
un sontuoso album di AOR: iniziamo con i botti di “capodanno”!
nel complesso un album con uno standard qualitativo alto, senza filler.
tra le mie preferite “Silent Music” e “Faster than a Prayer”
A me piace anche tantissimo Everlasting Love…
C’è un pezzo anche solo lontanamente figo come sound of home o interrupted melody?
Silent Music?
Purtroppo no.
Mi sono preso molti giorni per riflettere su questo nuovo lavoro dei Lions.
E con grande rammarico mi tocca dire che questo è “solo” un buon album.
Nulla che possa reggere il confronto con i primi tre capolavori.
Per carità: ci troviamo di fronte ad un disco ineccepibile per produzione ed esecuzione. Qualche pezzo è molto valido (Everlasting Love, Freedom Of The Night, The Silence Says It All…), ma l’album è molto “scolastico”.
La genialità l’avevamo persa col secondo album….il songwriting ci ha lasciati dopo il terzo.
Non trovo che questo nuovo album sia superiore ad Immortal, semmai è perfettamente in linea con la sua poca ispirazione di fondo.
Con questo non voglio dire che i Lions siano diventati improvvisamente delle pippe: per me resteranno sempre dei grandissimi.
Ma a livello di registrazioni su disco, la formula mostra delle crepe da diverso tempo.
Mi sembrava doveroso essere onesto intellettualmente e metterlo per iscritto.
Dico queste cose col cuore in gola, purtroppo.
79/100
…e dopo tutti sti sproloqui al disco gli hai dato 79/100…minchia se ti stai Abellizzando…aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh 🙂
Sono arrivato con l’ascolto fino a fearless ed ho deciso che sto disco sarà mio , niente di nuovo ,ormai mi sono abituato al sound , all’intreccio vocale tra jim e toby alle cavalcate epiche, che preferisco, in ogni caso qui si va sul sicuro e cmq meglio di immortal.
Mi chiedo solo perchè i SURVIVOR non abbiano continuato con Toby alla voce dopo la morte di jimi………..bah!!!!!!!! Cazzo qui basta cambiare nome e siamo davanti ad un prerfetto disco dei survivor!!!!!!!!!!
Concordo su ogni singola parola!
Sono solo al primo ascolto…e poi torno…ma per me pure IMMORTAL era tanta roba…
Condivido…sono in attesa del cd, ma per me loro hanno fatto sempre centro…certo il primo batte tutti gli altri, ma la miglior canzone è Light from a distant shore da The destiny stone, pelle d’oca ad ogni ascolto!!!
mi trovo molto in linea con bontropi sopratutto con la descrizione della carriera discografica dei pride of lions…questo disco e’ solo una moltiplicazione di uno schema trito e ritrito che poi diluito in questa maniera perde di spessore e di efficacia…in ogni brano si percepiscono similitudini e soluzioni molto lontane dagli impatti degli esordi.confezionato sempre e comunque a mestiere ci mancherebbe probabilmente a mio avviso piu’ sincero del precedente poiche’ interamente suonato da una formazione e non il prodotto di un mosaico da studio.curiosa la domanda perche’ non usare il nome dei survivor in questo contesto….ci sono a mio avviso 2 motivi fondamentali….1 toby h. come arnel pineda e’ solo un buon tenore e di conseguenza esecutore di idee altrui …2 le canzoni dei pride of lions provengono da altri lidi non hanno minimamente il taglio delle canzoni dei survivor ….disco piu’ che sufficente comunque
direi che questo fearless è alla pari di immortal. 75/100
é un buon disco, ben suonato e ben prodotto, ma per arrivare al 80 ci vuole magia o ispirazione a dose abbondante, ingredienti che qui sono presenti ma non a livelli importanti come nei primi due capitoli .
Forse come per the roaring of dreams , per essere apprezzato ulteriormente questo disco ha bisogno di tempo.
per esempio trod l’ho ascoltato un mese fa e mi ha fatto piacere constatare che alcuni ritornelli mi erano rimasti in testa.
Insomma i pol continuano la loro strada , non semplice o cmq banale. i loro pezzi non sono ne semplice ne banali, ma iniziano un pò ad assomigliarsi, e questo non è sinonimo di magia.
però rimane un buon disco anche questo fearless ! chissà se entrerà nella mia top ten 2017 🙂
Per me gran disco. Una lezione di Jim Peterik alla massa in materia di songwriting ed arrangiamenti.
Toby H. caratterizza alla grande le canzoni , 7/8 delle quali trovo siano bellissime.
Come trovo bellissime anche le parti cantate da Jim.
Vado controcorrente scrivendo che a mio gusto è il loro miglior disco 🙂
Per me gran disco. Una lezione di Jim Peterik alla massa in materia di songwriting ed arrangiamenti.
Toby H. caratterizza alla grande le canzoni , 7/8 delle quali trovo siano bellissime.
Come trovo bellissime anche le parti cantate da Jim.
Vado controcorrente scrivendo che a mio gusto è il loro miglior disco 🙂
Dopo diversi ascolti debbo dire che anche questa nuova fatica dei POL si fa ascoltare che è un piacere, produzione e arrangiamenti alla grande (come sempre) ed alcuni duetti vocali veramente riusciti ma quello che manca rispetto al passato (ed anche rispetto all’ultimo Immortal) sono dei brani di presa assoluta, degli Hit da ricordare , brani che in questo disco fatico a trovare (quello che si avvicina di più e che considero il miglior pezzo del disco è The Silence Says It All).
Questo Fearless rimane cmq un buon album, un piacevolissimo ascolto ed un’uscita nettamente superiore rispetto agli album che vengono immessi sul mercato ogni giorno…..
non e’ il disco della vita ma e’ semplicemente un’altro ottimo disco pensato e prodotto dal grande peterik,poi dipende uno da cosa vuole ascoltare e tutto diventa soggettivo,secondo me spazza in un lampo tutto l’aor scandinavo degli ultimi 10 anni,ma e’ un mio gusto….ben prodotto ,ben suonato e ben cantato ….viva peterik e viva i pride of lion,ciaoo
he he he… benvenuto funkybob… 😉
Bello..fatto bene…praticamente potete andare a leggere quanto ho scritto sul disco dei lionville..il mio giudizio è pressochè identico…entrando nello specifico invece purtroppo il pezzo più bello di questo disco rimane lontano, veramente lontano da roba come Interrupted Melody e Sound of Home
ciao rocker, SILENT MUSIC e’ da urlo pero’
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Jim Jidhed, storica voce degli Alien torna in questo inizio di 2017 con il suo sesto album solista a titolo Push On Through.
Ritorno in veste solista con intenzioni bellicose quello del nostro Jim che messa […]
Ammazza che Line-Up! Ascolterò sicuramente!
la versione jp ha una bonus track, che (per fortuna) non si tratta della solita “acoustic version”. dal titolo immagino una ballad, “rihanna”!
Grazie della dritta sexton! 😉
Non ho sentito nulla, a me l’ultimo Alien era piaciuto tantissimo, meglio o peggio?
Sono due lavori “abbastanza” diversi… più classico Alien un po’ più moderno questo… anche a me era piaciuto molto l’ultimo Alien ma personalmente questo lo trovo leggermente migliore…
Disco veramente eccellente. Azzeccatissima la scelta di affidarsi a Daniel Flores la cui produzione da un taglio moderno e grintoso ad un lavoro comunque raffinato ed elegante. Ottimi gli arrangiamenti, sopratutto per le chitarre con Michael Palace e Philip Lindstrand in grande ascesa tra i nomi nuovi dell’AOR di spessore. Disco che mi ha sorpreso 🙂
Un bel ritorno del nostro Jim con un album che parte alla grande con Glorius (per me il brano migliore del disco) e tante canzoni vincenti o cmq riuscite dove la sua voce non avrà la cristallinità di un tempo ma ne ha guadagnato in emozionalità (come nel brano Love Was Waitin con sentori dell’ultimo Steve Perry).
Da segnalare poi l’ottimo lavoro strumentale ed in fase di arrangiamento per un disco che sto ascoltando con piacere….
Questo signore ha messo in riga tutte le uscite aor degli ultimi mesi…..davvero un signor disco!!!!!!!!!
Disco aor dell’anno punto!@@@
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
La cantautrice canadese Billy Pettinger, ora residente negli Stati Uniti, ha aperto una campagna di raccolta fondi per cercare di dare un proseguo alla sua carriera realizzando, con quanto ricevuto, un suo […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Immancabile come ormai da tradizione arriva il “Best of” del 2016… annata difficile ma che comunque ha regalato album interessanti!
Scoprite le classifiche della redazione di MelodicRock.it e se volete […]
miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…non ci posso credereeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…ce sta uno di voi della redazione che ha messo ai primi due posti li stessi che ho messo iooooooooooooooooooooo….grande MAXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX :-)…e pertanto anche per me primo posto ai DEFIANTS (e quando uscì sto progetto mai l avrei detto), secondo ai CRY OF DAWN (Goran Edman voce AOR dell anno) e SOUL SELLER al terzo posto….poi via via tutti gli altri….
😀
Beh mimmo… hai gli stessi gusti di uno che a 16/17 anni guardava Cobra per la colonna sonora e non per le tette della Nielsen… fai te… 😀 😀 😀
aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhh…bastardissimo…aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
Cmq giusto x fare ancora un po di polemica (e se no poi mi dite che me la prendo sempre e solo con l amico Bontropi) io mi ricordo che quel faccia da pirletta del mega direttore generale aveva dato in fase di recensione un voto migliore ai Vega piuttosto che ai Defiants…e allora com è che mi ritrovo i Defiants al secondo posto ed i Vega al quarto nella classifica di fine anno?!?!? Allora come la mettiamo?!?!? 🙂 🙂 🙂
Mimmo gran cagacazz… 😀 😀 😀
E dillo che grazie al tuo maestro di vita (alias me medesimo) ed alle sue parole hai capito che l album dei DEFIANTS è risultato superiore ai discreti VEGA…e dillo no?!?!? 🙂
Muahahaahah… ammetto che sulla lunga distanza si è dimostrato reggere di più… 😉
Denis mi devi na magliettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… 🙂 🙂
Premettendo che è stata un’annata davvero terribile (…probabilmente una delle peggiori in assoluto per il nostro amatissimo genere…), provo comunque a buttare giù qualcosa.
Mi limito però ad una Top 10, perchè 20 album sono troppi e non saprei neanche arrivarci fra le altre cose, tale e tanta è stata la quantità pubblicata di lavori trascurabili in questo 2016.
TOP 10
01. Vega – Who We Are
02. Inglorious – Inglorious
03. Pretty Reckless – Who You Selling For
04. Hell In The Club – Shadow Of The Monster
05. Rick Springfield – Rocket Science
06. Wild Rose – 4
07. The Dead Daisies – Make Some Noise
08. Treat – Ghost Of A Graceland
09. Dare – Sacred Ground
10. Nordic Union – Nordic Union
Debutto dell’anno: Inglorious – Inglorious
Flop dell’anno: Bon Jovi – This House Is Not For Sale
5 pezzi da ricordare (non in ordine):
White Flag (Vega)
Take Me Down (The Pretty Reckless)
Desperate Heart (Wild Rose)
Le cirques des horreurs (Hell in the Club)
Hypocrisy (Nordic Union)
Miglior artista: Nick Workman
Miglior songwriter: James & Tom Martin
Miglior voce: Nick Workman – Vega
Miglior chitarrista: Doug Aldrich – The Dead Daisies
Miglior tastierista: Darren Wharton – Dare
Miglior bassista: Anna Portalupi – Hardline
Miglior batterista: Magnus Ulfstedt – Nordic Union
Miglior copertina: Vega – Who we are
Miglior Produttore: Erik Martensson
Migliore Etichetta: Frontiers Music
ABontropiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…non te se pò proprio più sentì…ma come…prima hai sputazzato su uscite come Dare e Treat e poi me le metti all ottavo e nono posto della tua TOP TEN di fine anno?????
E poi Miglior Copertina dell anno… i Vega?!?!? Capisco che magari da piccolo avevi voti decisamente scarsi in disegno artistico ma non fare accussì… 🙂
Scatta un po di sana polemica…e se no non mi diverto più…ecchecazz…aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh
Ahahahah
Lo sapevo che avresti smenteccatto la fava!! :-D…E hai pure ragione! 🙂
Purtroppo dal 7° al 10° posto ho inserito album che ritengo solo più che sufficienti, per il semplice fatto che non c’era nulla di meglio!
La vera sorpresa di quest’anno sono stati per me i Wild Rose che, pur senza averne i mezzi, hanno dato alle stampe un album puttanissimo (in senso buono) con melodie incredibili ed esaltanti…smentendo così di fatto chi sostiene che per poter competere a grandi livelli si debba aver dietro grandi mezzi e grandi produttori.
Quando le canzoni ci sono, si sentono.
Mezzi e produzione però ti aiutano a passare da un bell’album ad un album fighissimo… 😀 😀 😀
Senza dubbio! 😉
devo dire che i ns gusti sono abbastanza simili, almeno per questa classifica!
Grande Giulio! L’avevo notato anche io! 😉
Comunque, ragazzi, stavo riascoltando il nuovo album di Riccardone Springfield…ed é veramente una bomba!
Assurdo come riesca ancora a fare album di puro concentrato di energia come questi…
Come faremmo senza Rick?!
Concordo su Rick Bontropi… e stranamente lui passa sempre abbastanza inosservato pur sfornando sempre ottimi album…
Davvero! Stranissimo!
La Frontiers dovrebbe portarlo assolutamente al Festival! Farebbe una scaletta davvero killer!
In realtà annata così così anche per me… Tante cose discrete, ma ormai standardizzate, che ti rimangono poco impresse.
Un appunto su Tempt e Kee Marcello: con due cantanti decenti sarebbero balzati ai miei primissimi posti.
Mimmo, spara la tua TOP 20… 😀
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Denis…non amo tanto fare classifiche…e poi 20 nomi sono tanti…troppi…accontentati dei primi 3 posti 🙂
top 2016 per lovechaser …
1 defiants
2 treat
3 nordic union ..
due pezzi 2016
runaways dei defiants
white flag dei vega ..!
La mia top ten:
– Pretty Maids
– Defiants
– Dare
– Treat
– Palace
– Hell in the club
– Soul seller
– First signal
– Nordic Union
– Johnny Lima
A seguire: Vega, Miss behaviour, Theander expression, Danger zone, Wigelius, King company e Phantom V.
Tanti buoni cd, ma mio avviso nessun capolavoro nel 2016…mio voto massimo 85/86.
Miglior canzone del 2016 Walk away dei Danger zone!!!
Gran bel pezzo!
Un’annata molto povera anche secondo me.
Ecco comunque 6 album da segnalare, carini ma non capolavori, per quelli che sono i miei personalissimi gusti.
CHANGE OF HEART – Last Tiger
DRIVE SHE SAID – Pedal to the Metal
THUNDERSTONE – Apocalypse Again
HARDREAMS – Countdown Time
LUCIFER’S FRIEND – Too Late to Hate
LORDI – Monstereophonic
Bravi ragazzi , pensavo ve ne foste dimenticati (scherzo).
1-The Defiants-omonimo
2-Reckless love-Invader
3-Pretty maids- Kingmaker
4-Tyketto-Reach
5-Bon jovi-This house is not for sale
6-Lee AAron-Fire and gasoline
7-Daniel Gazzoli project-omonimo
8-Treat-Ghost of graceland
9-Shiraz lane- For crying out loud
10-Hardline- Human nature
11-Tigertailz-Blast
12-Lita Ford-Time capsule
13-Kee Marcello-Scaling up
14-Heart- Bautiful Broken
15-Drive she said- Peal to the metal
16-Nordic union-omonimo
17-Hell in theclub- shadow of a monster
18-Ted Poley-Beyond the fade
19-Striker-stand in thefire
20-Human zoo/Palace
Pezzi da ricordare
heart beautiful broken
Defiants-Little miss rock n’ roll
Pretty maids-Face the world
Leea aaron- heart fix
Bon jovi-this house is not for sale
Band
voce-Paul Laine
chitarre Kee Marcello e Daniel Gazzoli
basso-Bruno Ravel
Batteria-Jamie Borger (treat)
tastiere-Ale Del Vecchio
Io mi limito ad una top 10,ed è già molto x un 2016 davvero povero di uscite degne di nota!!
1- Vega-who we are
2- Treat-ghost of graceland
3-Nordic union
4-Pretty Maids-kingmaker
5-Magnum-Sacred blood,divine lies
6-Dare-sacred ground
7-The Defiants
8-Tyketto-reach
9-Cry Of Dawn
10-Royal Hunt-Cargo
X quanto riguarda i flop,oltre allo scontato Bon Jovi,le più grandi delusioni sono arrivate da:
Axel rudi pell
Last in line
reckless love
sunstorm
ted poley
hardline
anno veramente sotto tono ….mi sono reso conto che i miei acquisti tramite anche queste ultime produzioni si sono nettamente scansati su altri versanti ….tra tutte queste liste salvo solamente joe bonamassa the pretty reckless e forse glenn hughues ….per il resto speriamo per il 2017 ….stavo ascoltando giorni fa una produzione indie nella mia collezione i jet red….solo quelli potrebbero far scomparire i the defiants campioni belli bravi fichi sicuramente ma come da tradizione oramai penalizzati dalla frontiers in maniera indelebile e poco spontanea….sui treat gia’ mi sono espresso ampiamente mentre i vega bhooo….continuo a rispolverare da dove sono venuti def leppard e simple minds….un abbraccio a tutti popolo
che bel post !!
allora grooso modo la mia top ten è la seguente, e inserisco due titoli che mi sembra nessuno o quasi ha menzionato.
1)The Defiants – The Defiants
2)Wickman Road – Wickman Road
3)Treat – Ghost Of Graceland
4)David Saylor – Ship to Nowhere
5)Dare – Sacred Ground
6)Cruzh – Cruzh
7)Nordic Union – Nordic Union
8)Tempt – Runaway
9)Billy Satellite – II
10)Wild Rose – 4
Be….diro’ i miei primi dieci… 😉
1) The DEFIANS
2) TREAT ….Ghost of graceland
3) Rob Moratti…transcendent
4) Reckless Love …Invader
5) RAGE OF ANGELS….The Devils
6) SHAKRA…high noon
7) Mike Tramp….Nomad
8) Danger Zone …..closer
9) Steve Overland…Contagious
10) FM …indiscreet 30
migliori cantanti : paul laine , rob moratti & steve overland
miglior drummer : jamie borger
miglior guitar player : anders wikstrom
miglior bass player & songswriter : bruno ravel
spumeggiante band dell’anno: reckless love con scandinavian girls !!!! 😉
per me top first signal ..e non disdegno tyketto e neanche il bistrattato sunstorm…ma joe lynn turner e’ il mio mito a prescindere….
La mia Top 20:
1) Kansas : The Prelude Implicit
2) The Answer : Solas
3) Jonas Lindberg & The Other Side : Pathfinder
4) The Defiants : The Defiants
5) Vega : Who We Are
6) Soul Seller Matter Of Faith
7) Angels Or Kings : Go Ask The Moon!
8) E19 (Gary Schutt) : All’s War In Love And Fair
9) Theander Expression : Wonderful Anticipation
10) Magnum : Sacred Blood “Divine” Lies
11) Rik Emmett & RESolution 9 RES9
12) Inglorious : Inglorious
13) Seven : Shattered
14) Wigelius : Tabula Rasa
15) Ted Poley : Beyond The Fade
16) First Signal : One Step Over The Line
17) Treat : Ghost Of Graceland
18) Mecca : 3
19) Palace : Master Of The Universe
20) Dare : Sacred Ground
Ciao e Buon 2017 (musicale e non) a TUTTI !!
Fulviooooooooooooooooo…mi hai fatto venire in mente una precisazione…la mia classifica riguarda strettamente il genere AOR/Hard-Melodic Rock e per questo i Kansas non figurano…anche perche secondo me poco senso ha fare una classifica mista tra diversi generi…..
PS alla fin fine caro Fulvio l ultimo Mecca un pochino ti è piaciuto?!?!? 😉
Sento rumore di qualcuno che si arrampica sugli specchi… 😀 😀 😀
Mi ricordo che sull argomento era gia uscita una mezza discussione l anno scorso ma quel caprone del mega-direttore galattico non ha cambiato opinione..ed allora via alla classifica unica con DESTROYER 666, SODOM, INGRANAGGI DELLA VALLE, LADY GAGA e IL VOLO….bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂 🙂
Ciao Mimmo !!! Sei veramente un grande ah ah ah !!!
In effetti un paio di licenze me le sono permesse ma tu che mi conosci un po’ sai benissimo che se avessi voluto fare una classifica a 360° sarebbe stata ben più contaminata…
Le “licenze” poi le considero giustificate perché Kansas è stato recensito su questo sito e l’ altro disco “borderline” che è Jonas Lindberg & The Other Side ha le sue belle contaminazioni AOR: fatte le dovute proporzioni e portando il dovuto rispetto ai grandi nomi, il genere mi ricorda un po’ quello espresso da lavori tipo il primo World Trade della premiata ditta Sherwood/Gowdy. Insomma è un lavoro che mi è piaciuto molto.
Ho notato pochi voti anche per “The Answer” che io ho messo al secondo posto: secondo me è un discone, forse è troppo hard rock per i “puristi” ?
Mecca mi è piaciuto si ed anche più di un pochino, è solo che, anche se è sbagliato farlo, non posso esimermi dal ricondurlo al primo che è uno dei dischi AOR che preferisco in senso assoluto.
Ah Mimmo dimenticavo… comunque anche l’ ultimo degli “Ingranaggi Della Valle” non è niente male, ah ah ah ed un altro disco italiano a cui darei un’ ascoltata se ti capita è il progetto “Doracor”.
Ciao !!
Eeeeeeeeee…caro Fulvio quante ne sai 😉 ci sentiamo presto tramite email per parlare un po di rock progressive…ciaooooooooooooooooooooo
Bellissime le classifiche di fine anno!
I “Super Top” per sono (senza ordine):
Lebrock – Action & Romance;
Grand Slam – A New Dawn;
Palace – Master Of The Universe;
Wigelius – Tabula Rasa;
Treat – Ghost Of Graceland;
SunStrike – Ready to Strike;
Theander Expression – Wonderful Anticipation;
Tommy Heart – Spirit Of Time (non so se vale come 2016, ma in Giappone è uscito a dicembre!);
Wild Rose – 4.
i “Buoni” sono (sempre senza ordine):
The Defiants – omonimo;
Reckless Love – Invader;
Cruzh – omonimo;
Bulletrain – What You Fear The Most;
White Widdow – Silhouette;
Ted Poley – Beyond The Fade;
Soul Seller – Matter Of Faith;
Cry Of Dawn – omonimo.
Flop:
First Signal
Canzone Top:
A scelta o Lebrock – One Night o Lebrock – Call Me
Lebrock è veramenta tanta roba… spero arrivi presto a proporre un album completo…
1) fm..indiscreet 30
2) seven…shattered
3) dare..sacred ground
4) david a saylor. ..ship to nowhere
5) bobby kimball. ..we’re not in Kansas anymore
6) white widdow. ..silhouette
7) change of heart. ..last tiger
8) rob moratti..transcendent
9) vega…who we are
10) mecca …lll
Buon 2017
Mi permetto ancora una menzione per un disco che nessuno ha citato: il debutto degli Apollo Under Fire.
Lo ascoltavo in questi giorni, sicuramente è un bel lavoro e non è giusto che passi così sottotraccia
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Ve lo ricordate il sinthpop anni ’80, quel suono fatto di cromature e scintillanti dettagli che aveva contagiato anche l’AOR. Bene, sta tornando! E’ da circa un anno che pare si stia ridiffondendo la passione, o […]
Maledetto Abello ed i suoi dischi troioni!!!
È da stamattina che sto chiuso in casa con sto disco per gasati sparato a tutto volume!
Secondo me già sapeva che mi ci sarei chiuso dentro! Ormai mi conosce come le sue tasche!
Ragazzi, se amate queste sonorità, comprate questo disco!
BELLISSIMO!
😀
ha ha ha… grande Bontropi!!! 😀 So cosa stai provando perchè ci sono passato anch’io… 😀 😀 😀
Secondo me questa musica meriterebbe una sezione ad hoc! 🙂
E mi meraviglio di come tu non abbia ancora recensito quel capolavoro totale di “Energy” dei grandissimi Fire Tiger….
😉
beh sono ormai due anni che sponsorizzo la retro synth wave come validissima variante all’AOR classico ..rimango convinto che la migliore rappresentante del genere sia KRISTINE cantante greca e anche bona ..ed è stellare!
Kristine è validissima secondo me, ma come i The Midnight è molto più Pop che AOR… questi Magic Dance invece sono molto più AOR dal punto di vista degli arrangiamenti… 😉
Ma sbaglio o rispetto al primo ed agli EP hanno aggiunto delle chitarre molto più presenti?
Ora sì che sono interessanti!
Ah ragazzi, sarò banale: non avete citato IL RE: Lebrock!!!
Non sbagli… qui le chitarre fanno la parte del leone… Lebrock è citato nella recensione… tra l’altro Ep splendido… 😉
The Midnight secondo me rappresentano il Top del top del genere, al momento… 🙂
l’ho ascoltato in questi ultimi 2 gg e….. devo dire che dovrebbe entrare a piedi pari nella mia Top 20 del 2016,
In linea con voto e recensione: bella scoperta!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Gli ultimi anni sono stati difficili per il panorama del’AOR, Hard Rock e Melodic Rock con la perdita di tanti Artisti a questi generi legati.
Purtroppo il 2017 non inizia da questo punto di vista nel migliore […]
Ottima recensione Denis, concordo con tutto e approvo in pieno il 90/100, David Saylor era una delle migliori realtà dell’ AOR moderno, sia come artista che come uomo. Ci ha lascito tanto e oggi la musica rock AOR è un po’ più povera, e noi siamo tutti un po’ più soli. Ci mancherai David.
Complimenti per la recensione Denis. È giusto ricordare david per quello che è stato . un ottimo artista e un ottima voce dell aor degli ultimi anni .il disco mi è piaciuto molto , specie nei momenti piu d atmosfera, come pray for time.
Nella mia top 5 del 2016 con 80 pieno.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Il “classico” è ciò che ci fa sentire protetti ed al sicuro, ma è solo quando abbiamo il coraggio di staccarci dall’abitudine per ritrovarci immersi in qualcosa di nuovo, che possiamo allora veramente se […]
Ottimo….staremo a sentire….sono fiducioso in questi giovani rampanti!!!!
Top!!!
Dopo 5/6 ascolti il singolo “Hurt” mi è entrato dentro come un proiettile: bello, cool!
la voce di André Linman ha un estensione notevole : wow!
Se queste sono le premesse….. sarò curioso di sentirli e vederli live.
Aspetta di sentire Apologize!!!!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 10 mesi fa
Nome nuovo sotto il cielo dell’Hard Rock e Melodic Rock quello di Daniel Gazzoli che firma con la piccola, ma sempre più valida, Street Symphonies Records per il rilascio del suo primo lavoro Night Hunter a nome, […]
Iacopo Mezzano e rokest ora sono amici 7 anni, 10 mesi fa
Iacopo Mezzano e Sym65 ora sono amici 7 anni, 10 mesi fa
Iacopo Mezzano e Marco 'Rokko' Ardemagni ora sono amici 7 anni, 10 mesi fa
Iacopo Mezzano e Alberto ora sono amici 7 anni, 11 mesi fa
Iacopo Mezzano e sexton ora sono amici 7 anni, 11 mesi fa
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Iacopo Mezzano e luca catanzano ora sono amici 7 anni, 11 mesi fa
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 11 mesi fa
Signore e signori fate vedere il vostro biglietto e salite a bordo, il nuovo giro del Christian Tolle Project (C.T.P.) sta per iniziare! Dopo qualche anno da The Higher They Climb (qui la recensione) torna così […]
preso “all’epoca”, appena uscito…e convinto che sarebbe stato un bel cd. purtroppo non lo ho ancora ascoltato, “colpa” delle continue uscite…quindi rimasto impilato. ora leggendo la tua recensione, mi vien voglia di cercarlo tra le pile di cd e ascoltarlo. penso che per…..marzo/aprile 2017 ce la farò! ahahahaha
guarda sexton, i primi due pezzi non mi hanno convinto del tutto… ma da li in avanti si è rivelato un gran bell’album… valido anche il pezzo strumentale…
Da ..tenere in considerazione !!!
ascoltato su spotify, anche il primo del 2012. è un ottimo chitarrista che prova ad andare direttamente alla sostanza ma il songwriting sa molto spesso di gia sentito e strasentito
Per me in questo nuovo lavoro dal punto di vista del songwriting ha fatto un netto passo avanti… 😉
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 7 anni, 11 mesi fa
Il ritorno di un nome davvero storico nella scena metal tricolore. I Crossbones sono nati nel 1978 a Ventimiglia e, della formazione originale, solo il chitarrista Dario Mollo è rimasto. Il primo disco, uscito […]