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Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
L’attesa è ormai finita. Tra pochi giorni, e più precisamente il 23 marzo 2018, la Frontiers Music distribuirà nei negozi di tutto il mondo il nuovo album degli W.E.T., uno dei più famosi super-progetti mel […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con gli Aerodyne durante il loro recente passaggio in Italia. I ragazzi della band, freschi di pubblicazione del loro album di debutto Breaking […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
Interview by Denis Abello
italian version
MR.it: Hi guys, thank you so much for taking the time to reply to this interview and welcome on
Melodicrock.it. How things are going?
AR: Hi! Thank you. We just […]
Iacopo Mezzano ha cambiato la foto del profilo 6 anni, 8 mesi fa
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
La prima volta… la prima recensione. Come tutte le “prime volte” vengo accompagnato da un senso di eccitazione, ma anche ti timore. Con queste emozioni mi accingo a recensire questo lavoro. Emozioni che si amp […]
Avevo sentito solo il brano della clip ma non mi aveva preso più di tanto poi ho ascoltato tutto il cd …..beh per me piccolo capolavoro degli Asia di payne non quelli spompati. Davvero un grande disco.
Ho sempre apprezzato gli Asia di payne,anke se quelli originali sono di tutt’altra pasta..la morte di wetton però ha lasciato un vuoto enorme in tutto il panorama musicale,considerando anke gli ultimi piccoli capolavori incisi con downes e soci..questo disco riesce a colmare in parte questo vuoto,e a riportarci in quella magia musicale che sembrava svanita x sempre..album bellissimo quanto inaspettato..spero vivamente che sia solo l’inizio di questo nuovo entusiasmante viaggio.
Poche canzoni ma alcune molto interessanti.
ps Ben arrivato a MAX
Grazie!!!!!
Bella recensione…l’ho ascoltato ancora poche volte, ma lo trovo veramente ben fatto, classe negli arrangiamenti e melodie di assoluta qualità. Credo proprio che lo comprerò!!!
Grazie. Ecco la parola che mi è venuta subito dopo i primi ascolti: CLASSE!! Ora speriamo solo che continuino così e che vengano in Italia in tour…….
Album veramente riuscito questo Dukes of the Orient (Cap avevi ragione) grazie alla bravura del solito Payne (quando sostitui’ il mito John ho storto un po il naso ma AQUA si rivelò un signor album) e del talentuoso Norlander (che non scopriamo certo oggi) per un disco senza punti deboli e dove ho apprezzato soprattutto i brani piu lunghi (Fourth Of July su tutti).
Menzione anche x i vari ospiti che si alternano sul disco e ad una produzione decisamente valida.
Bravi Dukes of the Orient….e bravo Max (ma non ti montare la testa 🙂 )…..
Asia o non asia….questo e’ un piccolo capolavoro a mio avviso composto da grandi artisti con passione infinita Mimmo!!!!….tutte le songs hanno un suo perche’….grande talento!!!!….
Io tra l’altro devo ancora ascoltarlo questo disco…
Ne avete parlato tutti molto bene: sono curioso.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
Questa volta ci occupiamo di libri, e non di dischi, avendo avuto la possibilità di leggere in anteprima La Mia Vita e gli Skid Row, la biografia ufficiale di Sebastian Bach tradotta oggi in italiano dalla […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 8 mesi fa
Cercate un buon album di AOR con una gran bella voce femminile. Ok, fermatevi qui perchè lo avete appena trovato! Parliamo della voce bella e potente di Sue Willetts, frontwoman degli storici Dante Fox!
Band […]
Band che mi piace da sempre , una singer con du palle così ed ottime canzoni confermo il voto.
Ps ma è uscito da un po sto disco !!!
Si, sto recuperando alcuni album del 2017 che secondo me meritavano una recensione ma che per problemi vari non sono riuscito a recensirli… 😉
Denis oramai stai perdendo i colpi…he he he….cmq un disco che mi era piaciuto (parlo di un paio di anni fa) e non ho mai visto recensito su queste pagine era quello dei C.O.P di State of the Rock…o sbaglio?!?
Cmq per la cronaca questo Six String Revolver è una raccolta…..
Si, mea culpa… dovrebbero essere riarrangiamenti dei primi due album…
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa
Nome nuovo, almeno alle nostre latitudini, quello di Michael Kratz. Danese di origini, con un passato di spessore nel music business e che in patria ha anche assaporato il successo come batterista per la pop band […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa
Se parlando dei CoreLeoni la prima ed unica domanda a cui cercate risposta è… perchè questo progetto? Bene, allora abbandonate pure la lettura, perchè dopo averci tanto riflettuto ho deciso che cercare un pe […]
Questo disco ha un enorme pregio: quello di far premere “stop” arrivati a Downtown e di mettere in successione tutti i dischi dei Gotthard.
Chi ha amato la band svizzera non potrà fare a meno di farsi assalire dalla grande nostalgia durante l’ascolto di questo album che, pur onesto a livello esecutivo, è irrimediabilmente al di sotto di ciascuna delle produzioni originali dei veri Gotthard.
Oltretutto si va a pescare da album, soprattutto i primi, in cui Steve resta inarrivabile per chiunque.
Ai ragazzi giovani che non conoscono ancora i Gotthard, dico solo “lasciate perdere questo disco, e collezionate la discografia dei Gotthard con Steve Lee alla voce”.
Progetto bocciato per me. E sinceramente può finire qui.
50/100 dettato dalla sua inutilità.
C’è da dire che forse Leo leoni con questo disco ha inaugurato una nuova moda:quella di riregistrare un disco storico della sua band, senza la sua band e senza il nome originale.. Evidentemente avrà capito che con il cantante attuale dei Gotthard i risultati sarebbero stati imbarazzanti.. Detto ciò cmq anke con questa line up non è che cambia molto la sostanza.. Romero è un singer troppo heavy x questi pezzi, ottimo x potenza ed estensione, ma clamorosamente carente come feeling, e qua la differenza con le canzoni originali si fa abissale.. Naturalmente senza contare l’utilità e il senso di questa operazione!
Niente da fare quando uno ha le CANZONI può fare ciò che vuole , questa è storia ragazzi e queste sono songs immortali così come il piccoletto Romero riesce ad essere un più che degno erede dellirraggiungibile Steve lee ( ma quanto gli si avvicina Cazzo!!!!!) Questi sono i gotthard che ho sempre amato , spero che questa operazione spinga molti a recuperare i loro primi lavori.
Confesso il mio scetticismo iniziale per questa operazione ma questi “rifacimenti ” ancora danno la paga a tutti gli altri dischi recenti e non in questo campo. Auspico una pedata nel culo a mader ed un ritorno dei gotthard con Romero alla voce !!!!! CHE BOTTA RAGAZZI.
Quasi quasi lo compro .
95 per la storia 75 per il disco
Fa 85 ……that s all folks!!
Lo sto consumando!!!!!
quanto la fate difficile però …..invece io lo consiglio vivamente a chi vuole conoscere i gotthard è un buon greatest hits per cominciare e poi è prodotto da dio e cantato da …..dio , lo sanno anche i muri che steve lee era unico e puoi essere bravo quanto vuoi ad interpretare le sue cANZONI ma non potrai mai avere la sua personalità perchè è lui che le ha scritte …punto.
io sinceramente non ho mai stra/veduto per i gotthard …penso che i loro dischi migliori siano i primi tre e lipservice …riconosco il carisma… la tecnica vocale… la personalita’… e soprattutto l’umilta’ del compianto steve lee …ma continuo a dire ai miei cari amici di musica che il david coverdale della gold era, viaggiava su altri livelli.
In questo caso stiamo facendo figure barbine …..gia’ continuare con il monicker gotthard puo’ destare diverse considerazioni …ma poi fare dietrofront con un disco del genere per trovare un frontman che renda possibile una sorta di revival per cantare o catturare la band del primo periodo….signori abbiamo preso per il culo i malmsteen i whitesnake i queen e tanti altri per aver avuto molte meno situazioni discutibili….rimane solo la memoria di un gran cantante …ma nulla piu’
Cattivone che sei Giovanni hihihi….:-)
Secondo me se quando è mancato Steve Lee i Gotthard avessero abbandonato il loro moniker ma avessero continuato a far musica sotto il nome di CoreLeoni con Romero alla voce… beh, ora forse avremo fra le mani una grande Band (i CoreLeoni) ed il ricordo dei Gotthard sarebbe legato indissolubilmente solo alla splendida carriera che li ha visti con Steve alla voce.
Bravo Denis, è proprio quello che Leo avrebbe dovuto fare, ma sai il business che c’è dietro al nome Gotthard ha avuto la meglio su tutto il resto, è non sono stati certo i primi a farlo (vedi quiet riot)
quello dovevano gia’ farlo…solo inediti…allora aveva un senso….cosi’ booooo….ma poi chi puo’ comprare un album cosi????…non credo in molti….Romero forse sarebbe stato migliore come cantante dei gotthard….ma anche tommy heart l’avrei visto moooolto bene….pero’ come frontman e’ confermato Nic….quindi….il sound dei gotthard e’ cambiato un bel po da bang in avanti ma nic comunque se la cava bene a mio parere…ultimamente siamo andati in svizzera a vederli in tour con i krokus e devo dire che ha cantato alla grande!!!….e’ migliorato un bel po dal debutto!!!!
horus…..vedi quiet riot…motley nel 94…ac/dc….queen…skid row (non riuscito)…TNT poco ecc ecc 🙂
Ragazzi non so voi ma io non riesco a toglierlo dallo stereo……..!! 🙂
Tranquillo Mark… successo anche a me… prova a prendere un cacciavite piccolo e far forza (ma poca, che tu bestione come sei non sai dosarla) sul lato alto dello sportellino… così dovresti riuscire a toglierlo… 😀 😀 😀
Questo progetto non sa da fare.
Rispolverare e ripresentare dei vecchi pezzi dei Gotthard ci starebbe pure, ma non sotto ad un altro nome.
Non capisco o meglio non mi è chiaro il senso di tutto ciò.
Personalmente, lo trovo di troppo. Bocciato pure per me, seppure i pezzi e la voce, in questo caso, sono da pollice alto.
Io non sono riuscito a metterlo sullo stereo, non mi ispira questo strano progetto.
Fede metti da parte i pregiudizi e ascoltalo non è che ci vuole sto grande sforzo….musicalmente è inattaccabile.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa
Ricordo gli Shiraz Lane, usciti nel 2016 con l’album For Crying out Loud (qui la recensione) come una band giovane e acerba, con un cantante (Hannes Kett) giovane e acerbo e con una serie di pezzi dalle buone […]
mmmmhhh 95/100 mi sembri un pò tirato ultimamente…….hiiiiiiii
Lo so… ma è giusto castigare quando ci vuole… 😀 😀 😀 Comuqnue, scherzi a parte, album veramente riuscito!
Mmm Mmmm devo dire che ero pronto a stroncare sto disco invece mi ha sorpreso positivamente, non è proprio nelle mie corde e necessita di qualche ascolto in più é più raffinato diciamo meno irruento e forse gli manca un po di “botta” 75.
Mmmmm…….sicuramente hanno fatto un bel salto, è evidente. In ogni pezzo cercano non essere mai banali e sono ben prodotti, ben arrangiati. Eppure nel complesso non riesco a farmelo piacere…..
Io ho ascoltato solo un pezzo e sono rimasto traumatizzato dal raglio d’asino…
Decisamente non fanno per me.
il loro primo album è sparito ben presto dalla libreria del mio Itunes: troppo acerbi.
Con questa seconda release si riprendono un loro, piccolo spazio nella stessa libreria: album discreto, più convinto ed azzeccato; sonorità più ricercate e affinate.
Belli i singoli, mi era piaciuto anche il primo. Son convinto che sara’ tra i migliori dell’anno.
A me piace come canta.
Ho avuto il piacere di vederli live a Francoforte. Tecnicamente ineccepibili e dotati di un entusiasmo genuino sul palco.
Piccola curiosità: la prima mezzora ero straconvinto che cantante e bassista fossero donne, poi mi è venuto qualche dubbio, e ora… il dubbio mi è rimasto!
400uplo salto carpiato in avanti rispetto all’esordio.
Una voce finalmente controllata (dopo la timbrica può piacere o meno) che non scimmiotta più una bambina di 4 anni.
La band mena, hanno una gran carica e per me anche dei buoni pezzi con idee interessanti.
Magari non 95, ma sono molto soddisfatto!
se devo essere onesto il songwriting del debutto mi aveva colpito di + di questo CD……..carnival days
Grandissima sorpresa, il precedente lavoro era per me assolutamente trascurabile, questo invece lo trovo eccellente sotto tutti i punti di vista. Suona fresco e personale, la voce mi pare molto più misurata e poi mi piacciono un sacco gli inserti di sax…per me sarà tra gli highlights del 2018!!!
Purtroppo già messo da parte e dimenticato…….
Io invece continuo ad ascoltarlo in macchina che è un piacere… 😉
Idem qua, rispetto a quando ho scritto il commento il disco mi piace ancora di più!
Anch’io lo ascolto in macchina, ultimamente ,concordo con Gimmy che gli inserti di sax sono azzeccatissimi. Per ora e’ il miglior disco dell’anno.
Va be h che ne ho ascoltati 5 targati 2018 🙂
Mi sa che io e te la pensiamo allo stesso modo su tanti album….
Me l’ ero perso, recuperato oggi…..davvero piacevole,ben fatto, gran lavoro! Sono pezzi che secondo me funzionerebbero meglio con una voce maschile ma cmq ripeto bel disco!
A tratti mi ricorda qualcosa del penultimo Hinder, BAND CHE TRA L’ALTRO NON SI CAPISCE COME MAI NON SIA MAI STATA RECENSITA…LACUNA IMMENSA ESSENDO TRA I POCHI CHE SPERIMENTANO E CERCANO DI EVOLVERSI
Non conosco gli Hinder ma li ho già aggiunti sul telefono…ascolterò!!!
SPAZIALI….il debut è una figata, il secondo disco splendido e molto molto 80s, il terzo ha dei brani quasi country ECCEZIONALI ed il penultimo ha un paio di hit veramente spettacolari
“funzionerebbero meglio con una voce maschile”… cioè… scherzavi… 😀
no ti giuro..ho visto ora che è un uomo….
Gli Hinder in realtà non li abbiamo mai recensiti per il semplice fatto che sono già molto più modern/alternative come genere che per ora (per questioni di tempo) non abbiamo mai seguito più di tanto… vedremo… di sicuro sono una bella band! 😉
naahhh..forse forse giusto l ultimo disco….
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa
Questa sera durante la consueta diretta della trasmissione Rock of Ages di Radio City Trieste (http://www.radiocitytrieste.it/) i due mattatori Luca Tex e Mr Double Trouble intervisteranno Denis Abello di […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 9 mesi fa
Sebastian Bach
LA MIA VITA E GLI SKID ROW
Uscita: 22 FEBBRAIO 2018
Nel corso della propria carriera Sebastian Bach ha venduto più di venti milioni di dischi, sia come solista che come cantante della su […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
Lo so, lo so… vi starete chiedendo… ma perchè all’alba del 2018 questo fenomeno di scribacchino ci propina la recensione di un album del 2012… tra l’altro già recensito su queste stesse pagine (qui la r […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
Il celebre cantautore, chitarrista e attore autraliano Rick Springfield torna nei negozi il 26 gennaio 2018 con il suo nuovo ed entuisiasmante album The Snake King, in pubblicazione ancora una volta via Frontiers […]
Rick al prox FFestival dovevi venire…avresti innalzato il livello non di poco….azz….Frontiers SVEGLIAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
MI sa che la Frontiers ci aveva anche pensato… ma i costi non sono proprio abbordabili per il Rick…
Traduco dall’Abellese al bontropiano:
“Frontiers si che gliel’ha chiesto a Rick se voleva venire…ma di fronte alla richiesta di una palata sconsiderata di soldi, la Frontiers avrebbe preferito una band composta da Mimmo, Bontropi, Mark Huge e Denis Abello”…
Non mettiamo solo Mark Huge alla batteria che con le braccia che si ritrova ce ne sfascia una a concerto…
Ummadonna! Non vedo l’ora che arrivi venerdì!
Già prenotato su Amazon da un mese!
Ma veramente! È davvero così impossibile avere Rick al FF?
Ecco, per lui mi farei la traversata! Non posso pensare alla scaletta che farebbe…
Seeeee come no te neanche col teletrasporto ti schiodi……eh eh eh
Sai bene che un giorno io e te rockeggeremo insieme!
Porca troia bontropi io il 23 marzo sono a Bologna per i toto, organizziamoci per il secondo giorno del frf che da solo non ci vado……jorn e fm non sono male.
Ma sei il solito pacco! Io stavo organizzando per Milano!
E comunque se è per fare un paliatone a Mimmo, io sono sempre disponibile! 🙂
Così prendiamo a calci mimmo ah ah ah
A parte il fatto che il secondo giorno mi sa che al FFestival non vedrai manco in sottoscritto caro il mio Conan il Rabarbaro..ma poi ancora non l hai capito che Bontropi per Jorn non si muoveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…al max potrebbe venire per Issa di cui è follemente innamorato..della sua voce… 🙂
Allora passo Cazzo così non c è gusto ……per crom!!!!
Rattusi che siete…….arrgggggg
genial man….x quanto riguarda il frontiers….Denis ci ha visto giusto<<<<<<
Come anticipato nel box dei commenti relativo alla recensione degli Ammunition, anche questo arrivato oggi a casa…
Premetto che, “come al solito” non sai cosa aspettarti da Rick.
Stavolta siamo in territorio Blues. Con qualche spruzzata di Country, a dire il vero.
Il disco è secondo me riuscitissimo: i pezzi sono di livello altissimo, la produzione è stellare, la voce di Rick è incredibile (tenuto conto soprattutto della sua età…).
Non lo definirei però un disco “per tutti”. Molti fans della prima ora potrebbero risultare eccessivamente spiazzati dalla versatilità artistica che Rick sta mostrando in questi ultimi anni…
E forse questa virata “blues” potrebbe risultare poco gradita.
Ripeto, secondo me si tratta di un (ennesimo) grandissimo disco…che necessita però di svariati ascolti per essere compreso pienamente.
Do due punti in più rispetto a Iacopo.
88/100
A Rick non posso dire altro se non “grazie per tutti questi anni di incredibile Musica”.
Per ora un solo ascolto ….impressione positiva ma non da dare 88 per me siamo sul 75 , lo definirei un disco di adult oriented country blues io preferisco il blues più torrido ed elettrico….tipo per esempio i delta sleep di Phil collen che spacca di brutto.
Ps non credo come dice il nonno bontropi che piacerà molto alla pletora di aorster che frequentano queste pagine ….poi chissà magari verranno colti da una illuminazione sulla strada del blues.
Delta deep intendevo.
Semplicemente, un album “affascinate”!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
“Groove, quando l’empatia scorre come un placido fiume tra Artista, Musica e chi l’ascolta… parole senza senso? Così potrebbe sembrare ad un primo approccio, ma sono in realtà parole che trovano la loro c […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
“Best of” del 2017… scoprite con la redazione di MelodicRock.it il meglio ed il peggio del 2017!
Lasciate le vostre classifiche nei commenti a fondo pagina!
– Denis Abello (direttore / capo […]
TOP 20
01. Harem Scarem – United
02. Cats In Space – Scarecrow
03. Marc Scherer/Jennifer Batten – BattleZone
04. Eclipse – Monumentum
05. Art Nation – Liberation
06. One Desire – One Desire
07. Supernova Plasmajets – Supernova Plasmajets
08. Midnite City – Midnite City
09. Aerodyne – Breaking Free
10. Mindfeels – XXenty
11. Thunder – Rip It Up
12. Brother Firetribe – Sunbound
13. Boulevard IV – Luminescence
14. The Darkness – Pinewood Smile
15. Hell In The Club – See You On The Dark Side
16. Inglorious – Inglorious II
17. Pride of Lions – Fearless
18. Lionville – A World of Fools
19. Degreed – Degreed
20. Kings Of Broadway – Kings Of Broadway
Debutto dell’anno: One Desire – OD
Flop dell’anno: Europe – quello nuovo che non mi ricordo neanche più come si chiama…
5 pezzi da ricordare (non in ordine):
1. One of Life’s Mysteries – Harem Scarem
2. Hold You Close – Supernova PlasmaJets
3. Solid Rock – The Darkness
4. I don’t need need your loving – Inglorious
5. Space and Time – Scherer/Batten
Miglior artista: Erik Martensson
Miglior songwriter: Jim Peterik
Miglior voce: Harry Hess
Miglior chitarrista: Pete Lesperance
Miglior tastierista: Jim Peterik
Miglior bassista: Frankie Poullain
Miglior batterista: Rufus Taylor
Miglior Copertina: Harem Scarem – United
Miglior Produttore: Erik Martensson
Migliore Etichetta: Frontiers Music
Ma non dormi la notte ????:)
Ahahahah
Invece di blaterare come al solito, mettiti di impegno e fai le tue classifiche come si deve! Sono curioso di leggere! 🙂
Anche tu, Lorenzo! 🙂
Aggiungici i boulevard che ho scordato…..e l’ho pure comprato.
effettivamente Hold You Close – Supernova PlasmaJets è un gran pezzo!
Sugli Europe mi associo: ho messo i Quiet Riot solo in quanto non mi entusiasmavano già ai loro tempi d’oro. Con l’ultima uscita non hanno sicuramente migliorato l’opinione.
1 the nightfly orchestra
2 styx
3 cats in space
4 eclisse
5 heat
Può bastare.
Per il 2018 invece ci metto già il postumo dei target del compianto jimi jameson. Che disco!!!
Sarebbero tanti i commenti, i suggerimenti o le critiche nei confronti di queste classifiche.
Io comunque non ho ascoltato tutti i dischi che qui vengono citati, quindi non mi permetto di fare commenti inopportuni. Mi fido degli ADMIN del sito.
Una cosa però la voglio dire: Noto con dispiacere e delusione che solo una delle classifiche cita “change the world” di Stan Bush.
Per quanto non sia certo un capolavoro credo che abbia tutti meriti per far parte della classifica dei top 10, ed è sicuramente migliore di tanti che invece rientrano nella classifica.
Al di la di questo comunque ritengo “change the world” un disco importante e significativo, in un epoca in cui tanti mostri sacri deludono le aspettative, (quest’anno abbiamo “perso” anche Robin Beck…sigh!!) Stan Bush rimane una garanzia di genere di stile, talento e classe.
Lo so… de gustibus… approvo e condivido, non voglio entrare i polemica con nessuno mi permetto solo di notare questo dettaglio e di non condividerlo.
Solo MAX lo cita , anche se lo mette “solo” al 9° posto. Max, da oggi sei il mio idolo.
Denis, da te questo non me lo aspettavo proprio. Spero che questo non comporti crisi diplomatiche Italia – Stati Uniti, In tal caso ci penserai tu a negoziare le trattative per ricucire i rapporti :).
he he he… Lorenzo, il bello di queste classifiche è anche riuscire a vedere come si “muovono” i nostri gusti e magari aiutare qualcuno a recuperare certi album passati inosservati. 😉 La questione Stan Bush è “spinosa” (anche se mi sarei aspettato che venisse tirato in ballo anche un altro nome che non appare nella mia lista… Scherer / Batten)… Provo a spiegare come sono arrivato alla classifica che vedete sopra… per prima cosa ho preso in considerazione gli album che più ho ascoltato (e che ascolto volentieri ancora ora 😉 ) di questa annata e ne sono usciti 6 album che assolutamente ho amato… detto questo ho cercato di dare spazio a lavori che sono comunque riusciti a lasciarmi qualcosa e che soprattutto mi hanno colpito per la loro “personalità”… Stan Bush è un buon album, ma un gradino sotto al precedente e per questo resta fuori dalla mia classifica… così come ho volutamente non inserito Scherer / Batten perchè per quanto un bell’album è pur sempre una raccolta di cover… 😉
Il commento che.mi viene piu spontaneo riguardo al 2017 è che sn usciti 2 3 dischi di ottima caratura, e parecchi dischi che girano tra il buono e il piacevole. I titoli chr voglio ricordare (nn in ordine di preferenza) sn i seguenti.
1)boulevard- luminiscence
2)one desire – st
3)pride of lions
4)inglorious – 2
5)lionville
6)code red
7)houston – 3
8)tony mills – scars
9)the ferrymen
10)phantom v
11)crazy lixx – riff justice
12) eclipse
13)wildness – st
14)revolution saints – lights in the dark
Comunque devo concordare con te Yuri, per fare la classifica ho ripassato le uscite del 2017 e ci sono per me 5/6 album veramente clamorosi (tu dici 2 o 3 ma sai che io sono di manica larga… ;))… da li in poi un sacco di uscite più che buone ma a cui manca la spinta per risaltare al Top…
TOP 20
01. Harem Scarem – United
02. Boulevard – Boulevard IV, Luminescence
03. Black Country Communion – BCCIV
04. Mike & The Mechanics – Let Me Fly
05. The Night Flight Orchestra – Amber Galactic
06. Downes Braide Association – Skyscraper Souls
07. Cats in Space – Scarecrow
08. Pride of Lions – Fearless
09. Stan Bush – Change The World
10. World Trade – Unify
11. Styx – The Mission
12. Eclipse – Monumentum
13. Snakecharmer – Second Skin
14. Lionheart – Second Nature
15. Degreed – Degreed
16. Revolution Saints – Light In The Dark
17. One Desire – One Desire
18. Pinnacle point – Winds Of Change
19. Wildness – Wildness
20. The Nights – The Nights
@ Lorenzo: su Stan Bush ho avuto anche io lo stesso pensiero. La classifica era già pronta prima di leggere il tuo post, e casualmente anche per me è al nono posto.
Altri “underrated” secondo me sono gli Styx citati solo da Iacopo se non erro…
Le classifiche secondo me non sono da prendere come vangelo ma sono un buon ripasso dell’ anno trascorso e possono dare qualche spunto per riprendere dischi tralasciati per motivi di tempo o di eccessivo numero di uscite. Come esempio posso citare “Pinnacle Point” che ho inserito in classifica ed è secondo me un ottimo lavoro anche se veramente poco considerato.
Naturalmente non ho potuto ascoltare tutta la musica che avete inserito nelle classifiche perciò cito solo i lavori che ho apprezzato davvero e ascolto anche dopo mesi( poi io litigo con la gente quando stilo le classifiche tipo boxe o calcio perche non inserisco Alì e Pelé nei primi tre gradini dei rispettivi podi). Ad ogni modo BCCIV é un grande album e sarebbe strano il contrario visto i fenomeni che compongono la band. Di sicuro ci infilo anche i Darkness nella mia brevissima lista. L’album dei Supernova plasmajet è abbastanza carino, trovo bello” part human, mostly beast” degli Honeymoon Disease Anche se pecca un po la produzione( produzione fatta male non solo prerogativa della musica rock o hard rock…basta ascoltare cosa fanno con bravo artisti tipo Savoretti et similia). Per quanto mi riguarda la delusione forte mi è arrivata dagli Heat…insomma “tanto strepito per nulla.”
BCC per me sono un discorso a parte e stanno sempre di sopra eh eh ….la mia piccola classifica considera dischi aor/melodic rock poi ti do ragione alla fine le classifiche non servono a niente tanto c’è sempre qualcuno che ti rompe i maroni che ti rinfaccia di non aver incluso questo o quel gruppo………..insomma son tutte cazzate!!!!!!
Certo Mark concordo…veder suonare insieme Hughes e Bonamassa è come veder giocare Cruijff e Di Stefano nella stessa squadra. Spero di riuscire a vedere un loro concerto almeno una volta.
La mia Top Ten, la stilo pensandoci mentre scrivo, sono gli album che continuo a ricordare e che mi invitano al riascolto:
1 – The Darkness . PINEWOOD SMILE
2 – Black Country Communion . BCCIV
3 – Harem Scarem . UNITED
4 – Eclipse . MONUMENTUM
5 – Brother Firetribe . Sunbound
6 – Art Nation . LIBERATION
7 – Deep Purple . INFINITE
8 – One Desire . st
9 – Threshold . LEGEND of the SHIRES
10 – Pride of Lions – FEARLESS
Ed ecco la mia….
1 – BOULEVARD – Luminescence
2 – HAREM SCAREM – United
3 – BROTHER FIRETRIBE – Sunbound
…poi in ordine sparso….
– REVOLUTION SAINTS – Light in the dark
– SCHERER/BATTEN – Danger zone
– THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA – Amber galactic
– JIM – Push on through
…cmq adesso vedo di rompere le balle un po in giro perchè qualche cosa non mi torna…. 🙂
PS.. X IACOPO….ai MIKE & the M. hai dato 85/100, ai DBA 88/100 e ai Raintimes 96/100 e poi mi metti i MIKE al primo posto, DBA al secondo posto in classifica e RAINTIMES al quarto?????
Ma ce la fai….bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂 …e W i Fates Warning…..
PS2…X DENIS (e non potevi mancare….)….miglior copertina CRAZY LIXX – Ruff Justice?!?!?
Per carità de gustibus come sempre ma mi sa che qualche mostra di fotografia o disegno potresti anche visitarla per affinare il tuo gusto estetico…:-) 🙂
Denis, mi sa che Mimmo ha ragione: la copertina dei Crazy Lixx…… è un po….. Fuori concorso:-)))
Muahahahaha… no no, ha un senso… ed è stata una scelta ben ponderata… per l’album che hanno realizzato è (insieme all’album di Viana) la copertina per me più “coerente” che è uscita quest’anno… poi mi passa un senso di tamarraggine assoluta… la Adoro! <3
Mimmo poi non sei autorizzato a parlare… hai schiaffato una classifica con 7 album!!!!
e sono già tanti…gli altri anni facevo una classifica di soli 3 album…he he he…ho messo solo i migliori o i più significativi (a mio giudizio)…poi ci sono stati tanti dischi piacevoli per carità ma se dovessi nominarli tutti non si finisce più….
Ma veramente! Mimmo, sei il solito pacco vivente! 🙂
E falla una classifica come si deve! 🙂
ma dico io….. riuscite a fare una classifica che non sia un banale elenco delle uscite del 2017 , che cazzo c’entrano i gotthard (con un disco che fa cagare tra l’altro) , poi fino a poco prima della fine dell’anno su questo sito si parlava di un 2017 avaro di uscite memorabili , ora vedo classifiche di 20 e passa nomi ma per piacere , capisco che sia un divertissement ma cazzo un minimo di coerenza!!!!
Mark, io non sono tra coloro che si sono lamentati della bassa qualita’ delle uscite. Anzi mi dispiace aver messo i Nightranger cosi’ in basso e non ho nemmeno citato i due Great White.
Facevo un discorso in generale prendendo spunto dai commenti postati.
Album per il mio gusto personale degni di nota nel 2017, senza un ordine di preferenza (premettendo che rispetto a 10, 20 o 30 anni fa la media si è molto abbassata).
FICTION SYXX – Tall Dark Secrets
BONFIRE – Byte the Bullet
EUROPE – Walk the Earth
KELDIAN – Darkness and Light
THRESHOLD – Legends of the Shires
BOYCOTT – The Mighty
MASTERPLAN – PumpKings
SATIN – It’s about Time
WILDNESS – Wildness
KARMA FIRE – The Shadow
Dovrò recuperare tanto materiale mi sa 😀
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
Apprendiamo con tristezza che il cantante e musicista canadese Myles Hunter, da tempo malato di un male incurabile, è deceduto nella sua residenza di Niagara-on-the-Lake all’età di 60 anni il 20 dicembre 2017, c […]
Non sapevo… veramente una brutta notizia… 🙁
E pure questo 2018 inizia decisamente male….ciao Myles…il tuo Burning From The Inside Out è un album stupendo….
so sad<<<<<<
so sad<<<<<
…e visto che ci sono voglio salutare EDDIE FAST CLARKE, RAY THOMAS e DOLORES O’RIORDAN…grandi musicisti che ci hanno lasciato in questi giorni…
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 10 mesi fa
Continua sulla strada intrapresa con il precedente The Elegance Machine (qui la recensione) il percorso musicale del cantante, chitarrista e tastierista Steve Newman forte ormai di un suo personale sound melodico […]
guaranted<<<<
77 Cazzo! Denis hai ancora i postumi del capodanno resettati e torna a sparare i tuoi classici voti …..con il mio Newman poi .
Cmq lo devo ancora ascoltare ma per me Newman è una garanzia.
band che ho amato molto nei primi due lavori…. ai tempi di that kind of girl …ma ormai davvero si trascina un pò ..ormai il meglio è stato dato ..
concordo..
MARK, ti è scaduta la garanzia! 😀 😀 😀
Ah ah ah …..a me è piaciuto invece , lo seguo da tanto e mi ha sempre “preso” non c’è una ragione precisa mi piace e basta.
La voce di Steva Newman è un logo di fabbrica. L’album rispetta il trend che il gruppo ci ha dimostrato negli anni.
La prima parte di Aerial non mi entusiasma ma, poi, migliora progressivamente.
Tra le mie preferite “Nothing left”.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
Mi prendo le mie colpe per arrivare in netto ritardo con questa recensione… si sbaglia nella vita! 🙂
Uscito infatti ad Agosto per l’ottima AOR Heaven il ritorno dei Lionheart merita sicuramente una menzione […]
Disco consumato mi è piaciuto un sacco!!!
Un disco decisamente interessante questo ritorno dei Lionheart che a tratti mi ha riportato alla mente il caro e vecchio pomp rock di fini anni 70-primi anni 80…sempre ottima la voce di Lee Small ed “Every Boy In Town” è semplicemente una delle ballad dell anno….bentornati!!!!!
Line Up di grande levatura, una manciata di belle canzoni ma secondo me la qualità della registrazione rovina tutto. Non mi capacito di come ai giorni nostri è con tutta la tecnologia a disposizione non si possa fare meglio
fenomenale…..purtroppo la produzione non adeguata alla esecuzione<<<<<
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 11 mesi fa
Ok, la voce di Steve Walsh non c’è più… diciamolo subito così se quello che cercate in questo disco è solo il ricordo di una splendida voce… bene, andate pure altrove. Se invece siete di mente un po’ più aper […]
voto giusto ma dalle tue parole sembra un 70 eh eh , cmq io li ho tutti , su questo predomina la componente aor ed anche qui non ce n’è per nessuno , io qui ci sento cose diverse e non il piattume compositivo che ammorba il genere ,lascio perdere il discorso voti che è meglio (godetevi ancora un pò di spumante che tanto tra poco si torna in trincea sull’argomento!) . Walsh si difende bene vocalmente e non ha bisogno di strillare , insomma qui c’è la classe altrove no!
Se Walsh fosse il vecchio Walsh questo sarebbe stato un album da 95!!! 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, trovo che la sua voce sia purtroppo il punto più debole di questo album che per il resto a mio parere è molto bello!
Per me un disco che alterna delle buone cose (vedi i brani Winds of War, Now Until Forever e Warsaw) con altre decisamente non esaltanti in un disco ben prodotto e suonato mentre la voce del grande Steve (pur non essendo più quella dei tempi andati) si mantiene su livelli più che dignitosi.
Un disco che per me non va oltre un 67/100….
per me questo disco e’ un gioiello sia a livello di melodie ricercate che di esecuzione dei brani in scaletta e sinceramente non capisco come si possa accogliere in maniera cosi’ tiepida un disco del genere e a confronto portare in pompa magna il vessillo del nuovo boulevard o il platter dei raintimes ….non penso possa bastarmi il degustibus di facciata….probabilmente mi sto sbagliando io…bhooo
Era quello che intendevo dire nel mio post Giovanni solo che tu sei stato più esplicito .
..per me caro Giovanni manco da confrontare questa opera solo discreta del mito STEVE WALSH rispetto al grandissimo ritorno dei BOULEVARD…sicuramente de gustibus…poi se ti stai sbagliando tu non so… 😉
Considerando l’estro compositivo di cui è capace Steve Walsh e la partecipazione di gente del calibro di Tommy Denander e Steve Overland sinceramente mi aspettavo altro. Trovo il lavoro ovviamente ben suonato ma compositivamente troppo scontato. Non riesce proprio a piacermi, sorry…
Niente da fare disco di una classe superiore…..si passa dal walsh solista ai Kansas ai toto ed una spruzzata di simple minds in hell or high water.
93….?????….volevi dire 103!!!….purtroppo gia’ disponibile la versione jap su internet da settimane…l’ho ascoltato tutto da un mio amico…a me sembra perfetto sotto ogni punto di ascolto….un altro centro perfetto!!!….da comprare assolutamente O-R-I-G-I-N-A-L-E!!!!!….erik martensson se lo merita davvero…un genio del rock moderno!!!! buy or die!!!!!!!
hahaha 😉
Premessa, prima (appunto) che venga intesa male questa mia…ritengo che il debut dei W.E.T. sia probabilmente il miglior disco da 20 anni a questa parte (nei giorni no cmq dentro la top 3). Pezzi come Feels like rain, Brothers in arms ecc ecc sono a dir poco STELLARI, oppure STRATOSFERICI oppure quel cavolo di termine che volete voi, sceglietene pure uno a caso..della serie AMO I W.E.T.
Di conseguenza il giudizio su questo disco dipende esclusivamente da come lo si prende…è un gran bel disco preso di per se, un disco discreto rispetto a quello che l’ ha preceduto, un disco mediocre rispetto al debut, un disco inutile rispetto al panorama attuale: TOTALMENTE TRASCURABILE.
Qui di nuovo mi ripeto per la millionesima volta…mille progetti con le stesse 10 persone che ruotano hanno a sto punto veramente stracciato l’apparato riproduttivo (almeno per me). potrei andare avanti 2 ore ad approfondire il discorso ma meglio che evito….non so veramente come riusciate ancora a sopportare e supportare questa “scena” composta a questo punto solo più dalle solite 10/20/30/40 persone (o quelle che sono) che vanno avanti esclusivamente solo per mestiere olio di gomito e necessità di avere uno stipendio….cioè rendiamoci conto che non è normale essere coinvolti e fare uscire 5/8 album all’anno, e infatti la pochezza di spessore che questi dischi portano con loro si vede ed è sconvolgente..ergo per piacere almeno non chiamiamoli artisti ma “semplici” operai della musica.
p.s. giusto per essere chiari…martennson ha un gran talento, jeff canta da paura ecc ecc non discuto ovviamente la grandezza di alcuni personaggi
p.p.s. x bontropi il motivo per cui per me gli h.e.a.t. rimangono attualmente al numero 1(a parte ovviamente aver fatto uscire capolavori inauditi) è soprattutto legato a questo discorso…sono una band vera in un epoca senza band, sono più dotati del 90% dei musicisti la fuori (vocals & guitars su tutto), sperimentano e tra un album e l’altro cambiano,evolvono a prescindere dal fatto che possa piacere o meno
Non vedo l’ora di ascoltare questo nuovo disco. Il primo rimane ancora adesso uno dei migliori dischi di hard rock melodico degli ultimi 15 anni. Ricordo anche la parziale delusione quando uscì Rise Up (ottimo disco, ma inferiore al debut) per cui adesso ripongo tanta fiducia in questo 3° disco.
Rocker, sei il “rocker” che conosco? Da come e soprattutto cosa scrivi penso di sì.
Jonathan, io sono d’accordo con te, lo sai.
Ci mancherebbe altro. Sono anni che faccio bordello per tutti i motivi che hai elencato.
E ormai sono in grado di dirti in anticipo chi c’è dietro un dato progetto ascoltando solo la musica, senza leggere credits e booklet.
Detto questo, non ho ancora ascoltato il disco: lo farò stasera e vi dirò. Però pensiamo anche ad alcune cose che abbiamo detto e ridetto: oggi la musica, ed il modo di scrivere e produrre musica, non sono più quelli di un tempo. New Jersey suonerà sempre più vero ed esplosivo di qualunque altro album prodotto dal 2002 fino ad oggi. Il livello di un Sambora scrittore non sarà mai raggiunto da un mestierante di oggi. Gli studi di registrazione di Los Angeles non potranno mai essere paragonati ad un MacBook Pro.
E se il budget di produzione di Adrenalize nel 1992 era di milioni e milioni di dollari, quello dei W.e.t. di oggi sarà di qualche migliaio di euro: 30.000? 50.000? Sarebbe già tantissimo.
Tutto questo si riflette inevitabilmente sulla musica.
Discorso “Heat Vs Progetti”: sono d’accordo con te. Gli Heat, peró, in quanto band con idee proprie ed identità propria, sono tendenzialmente portati all’inevitabile eusarimento della propria vena creativa molto più velocemente di qualunque altro progetto, in cui, vuoi o non vuoi, può comunque esserci un certo ricambio di uomini e di idee, portando dunque alla produzione di prodotti che possono essere di buona qualità in maniera più continuativa.
Conclusione: capisco la nostra scoglionatura da ascoltatori che amano la musica e che vorrebbero avere sempre band “vere” e musica “vera”, ma mi metto anche nei panni di un’etichetta come Frontiers che produce musica con la quale, obiettivamente, non si camperebbe più, date le ristrette condizioni di domanda ed offerta.
Per conto mio, e lo sai, a me piaceranno 10 dischi all’anno fra tutti quelli recensiti su queste pagine…forse anche meno. E compro solo quelli.
no no Rocker…..scrivere brani cosi’ necessita talento!!!…il talento non e’ cosi’ comune come pensi!….poi che si potrebbe allargare il circuito quello si’….ma questi sono i fantastici 4….per quanto riguarda il primo WET son daccordo ma se quello avesse preso 100…questo merita almeno 98 e rise up 96….e’ un filo superiore al secondo a mio parere perche’ nerlla zona centrale rise up aveva qualche buca che questo non ha!!!
ma certo che un disco cosi non può farlo chiunque, non discuto su questo…qua parliamo di 2 se non 3 grandissimi, mica sono rincoglionito da non riconoscere la bravura di erik o di soto….però perdonami ma qua io sento solo ed esclusivamente mestiere….idee 0, sottolineo 0..poi mi dispiace se sono cosi critico su un disco che tra l altro è pure meglio di tanta altra roba, però quando mi parte la cosa mi parte, ed oggi le vittime sono i w.e.t.
Sposo in pieno tutto ciò che ha scritto rocker (del resto io lo ripeto da anni) , il cd ce l’ho nello smartphone da un paio di giorni ……mi faccio vivo più tardi.
dico un ultima cosa… la vedete la differenza fra che ne so, i bon jovi che fanno uscire dopo NEW JERSEY (ho avuto un orgasmo solo a scrivere il nome di quel disco) KEEP THE FAITH e i wet che dopo RISE UP se ne escono con EARTHRAGE????????????
Al netto dei gusti personali e/o simpatie antipatie………
Se cogliete questa cosa qua cogliete quello che intendo ogni volta quando scrivo i miei post da mestruato
Allora……il disco è gradevole e ci mancherebbe altro ma lo si può tranquillamente confondere con gli altri 2. Chorus quasi tutti uguali con quel tunz tunz di batteria da orticaria vabbè, quando poi non si sa che Cazzo dire ci mettiamo i soliti uoh uoh uoh uoh uoh uoh uoh che ti salvano in corner, prima parte piatta poi qualcosina cambia in meglio da meta’ the burning per esempio o urgent .il problema qui si chiama sovraesposizione fatta da tantissimo mestiere i tre in questione ripropongono un mix delle loro band si autocitano insomma al contrario che so’ dei voodoo circle che il mestiere lo usano per plagiare i whitesnake.
Ho provato più piacere coi revertigo o con gli animal drive o con gli stessi heat che almeno si sforzano un minimo.
Cmq voto 6,5/7.
Ps i dischi da avere sono altri e possibilmente in vinile.
Pps….ora vado ad ascoltare quella mazzata sui denti dell’ultimo Lucky bastardz!!!!!
Parto dal presupposto che sono un profondo estimatore di Erik, uno dei pochi, giovani talenti che circolano nel nostro genere preferito.
Detto ciò mi sono imbattuto con estrema curiosità e trepidazione nell’ascoltare questo terzo capitolo dei W.E.T., dopo il sensazionale esordio ed il convincente “Rise Up”.
La mia prima impressione dopo tre soli ascolti è la seguente.
Album bello, fatto con la solita sinergia tra potenza e melodia. A primo impatto sono rimasto entusiasta del singolo “Watch the Fire”, dove l accostamento di voci tra Eric e Jeff è una chicca che suggerirei di ripetere, dalla raffinata e top song “Elegantly Wasted” (il giro di tastiere però mi ricorda qualcosa) e da “Urgent”.
Unica pecca che mi permetto di segnalare, in linea con alcune righe scritte da Rocker, è il fatto che alcune canzoni sono il risvolto (inevitabile) della stessa medaglia; mi spiego meglio: le sonorità proposte inevitabilmente ci riportano agli Eclipse o ad altri project come Nordic Union ed il recente Ammunition.
Cmq medaglie a parte, Erik for President! Averne 100 come lui.
Dopo aver riascoltato il cd un bel pò di volte, questo album è decollato. La presenza di 5/6 canzoni di primissimo piano lo rende una delle uscite più interessanti di questa prima metà del 2018. Attualmente nella mia TOP 5!
non condivido i giudizi entusiastici su questo lavoro ..io adoro martensson, ma sostengo già da tempo che soffre di un certo calo di ispirazione, escludendo gli eclipse, la sua creatura madre, per la quale è chiaro tenga a disposizione i suoi prodotti migliori ..su questo album non ci sono pezzi di grande spessore, e sono tutti trascurabili in tempi brevi ..poi sono d’accordo con bentropi..ma è tutto molto sacrosanto ..budget milionari e studios galattici appartengono alla golden era .. altri tempi, altri budget, altre atmosfere, e queste stesse ispiravano gli artisti in modo diverso rispetto a quanto accade ora, spingendoli a creare veri e propri capolalvori ..a me comunque non dispiace avere un alto numero di uscite annuali (anche se l’70% onestamente è trascurabile), quindi lunga vita ad etichette come la frontiers!
sai cosa ce’…non vi va mai bene un cazzo……ahahah
Mezzetti….gli anni 80 chiaramente son la….ma passati da piu’ di 30 anni…oggi siamo nel 2018!…non credere comunque che i budget facciano un album riuscito sicuramente!!! ci furono album che costarono piu’ di 300mila dollari ed ancor oggi sono delle ciofeche pazzesche…il talento e’ talento e se non ce l’hai non lo compri!!!!…molte releases degli ’80 erano iper pompate dalla stampa e dai media ma alla fine molti album erano pieni di filler e si basavano su solo due o tre pezzi belli per album….
sti discorsi di rocker e bontropi ormai li abbiamo sentiti milioni di volte,e anke se possono essere condivisi,io non ci bado più da tempo…non fanno altro che rendere l’ascolto di un disco poco obbiettivo e pieno di pregiudizi..concentriamoci solo sulla musica senza farsi troppe sege mentali..leggere di un album con idee 0 o fatto col mestiere,mi lascia basito,quando poi si esaltano band inutili come i grand design..questo eathrage a mio avviso se la gioca con il debutto e forse lo supera anke,in virtù di una scaletta assolutamente perfetta,zero filler,zero pezzi sottotono,tutto perfetto sotto ogni punto di vista..produzione,interpretazione,melodie vincenti,assoli x finire con la bellissima copertina..dai pezzi più tirati passando x i mid tempo e alle ballads..non sto a citare una songs piuttosto che un’altra perché è impossibile,tutte viaggiano su livelli stellari…stavolta la coppia martenson/soto si è davvero superata sfornando un disco che a fine anno sarà di sicuro al top della classifica!
Rispondo x me , il mestiere c è eccome, non per forza è una cosa negativa quando cmq si riesce a scrivere dei buono brani e di esempi siamo pieni.
Io infatti ho dato 7 , discorso gran design disco gradevole ma nulla più, earrhrage lo batte 4 -0……amen.
Tanto ormai ci conosciamo un po’ tutti qui dentro e sappiamo le varie idee… 😉 ammetto che io seguo più la linea di Horus… il disco è bello, i pezzi ci sono e il livello generale mi sembra più vicino al debutto che non al precedente album che trovo per ora essere quello meno riuscito… mi sta piacendo, lo sto ascoltando parecchio, per me promosso a pieni voti! 😉
se mi devo concentrare solo sulla musica (ed è ovvio che è quello che faccio), se un qualunque pezzo di questo disco potrebbe stare non dico solo nei due precedenti dischi dei w.e.t. ma anche in un QUALUNQUE disco tra Eclipse, Nordic Union, Ammunition allora c’è un problema.
E se questo discorso lo si può applicare a veramente tante uscite di tanti altri gruppi, allora il problema diventa bello grosso
appunto!!!! lo avevo fatto notare nel mio post ma purtroppo per molti il problema non si pone!!!!
Quello che Intendevo io è che una canzone x me va giudicata x quella che è, non se assomiglia a quel gruppo o a quel disco, poi è normale che se una band o un progetto segue un certo stile questo si manterrà più o meno uguale in tutti i dischi.. Ci sono band che hanno costruito una carriera facendo dischi in fotocopia..la differenza quindi è nella qualità delle canzoni,e in questo earhrage direi che è molto alta.
Le band che ha citato è vero, hanno tutte la stessa matrice,ma tutte un cantante diverso e ben distinguibile,il che le rende esse stesse diverse l’una dalle altre pur avendo un sound più o meno uguale..ma anke in questo caso la qualità dei pezzi fa la differenza
delle volte sarebbe meglio guardare le cose con veduta piu ampia, se no va a finire che le migliaia di pittori di strada che disegnano DA PAURA (della serie quello che fanno sembrano delle fotografie) iniziamo a ritenerli migliori di Giotto “solo” perchè disegnano meglio.
Ripeto, ovvio che praticamente qualunque cosa faccia Martensonn sia figa/fighissima, parliamo di uno dei (pochi) grandi di oggi, ma non vuol dire che abbia spessore, non abbia stancato e/o non sia da reputare trascurabile
Io credo invece che bisognerebbe ascoltare la musica più col cuore che col cervello e lasciarsi trasportare dalle emozioni che un pezzo può dare.. Poi chiaramente ognuno di noi è diverso e anke le sensazioni sono diverse, e credo che noi due, Rocker, siamo su due mondi completamente diversi!
Dite la verità che sotto sotto i Grand Design vi piacciono, li tirate fuori ogni 3 commenti! FACE IT!!!
Muahahahahahahahaah…
Ma sì, ragazzi, é chiaro che poi è sempre la musica quella che giudichiamo. Non chi la scrive o chi la produce.
Ne è testimonianza del fatto il mio giudizio negativo sul disco degli Heat.
Il problema è che davvero si rende sempre più diffusa una sensazione di deja-vu che non fa bene ai miei ascolti: parlo ovviamente a titolo personale. Poi a voi può andar bene così, è chiaro.
Dice bene Rocker quando fa notare che uno qualunque dei pezzi di questo nuovo album dei Wet non avrebbe sfigurato nel disco dei Nordic Union, Ammunition, o Eclipse.
Ho ascoltato il disco solo una volta, e tranne per un paio di pezzi, una certa distrazione dettata dal “già sentito” è stata inevitabile.
Nonostante il tutto sia stato magistralmente registrato ed eseguito, va comunque sottolineato.
Tornerò presto per un giudizio definitivo.
oltre a Rocker, l ho scritto pure io :-))))
…che poi, parliamoci chiaro, il mestiere c’è. Si sente, ed è giusto e normale che ci sia.
L’ultimo pezzo è un po’un medley di due o tre canzoni del primo album.
Cioè, sono cose che io noto inevitabilmente durante l’ascolto.
Vado un po’ controcorrente… molti progetti o band ormai si assomigliano, questo è innegabile… ma è anche vero secondo me che non si “ascolta” più come una volta… quanti di noi si prendono ancora veramente il tempo di dare ad un disco lo spazio di ascolto che forse aiuterebbe ad andare oltre alla primissima impressione? Questo sicuramente è anche dovuto alla marea di uscite che ormai ci sono mensilmente se non settimanalmente…
gatto che si morde la coda…..dammi un disco “fresco”, “diverso” o veramente figo e vedi come lo ascolto con il microscopio (acustico, haha)..continua a farmi sentire Watch the Fire e dopo mezzo secondo ” ah ok outtake dell’ ultimo Eclipse”, skippo, ascolto inizio seconda traccia, SOUND IDENTICO, vado al ritornello, OK FIGO ma….e skippo……e cosi in loop ecc ecc
per quanto mi riguarda non mi fermo mai al primo ascolto e poi dipende dal tipo di musica , se si tratta di un disco dei king crimson mi prendo tutto il tempo (ascolto molto in cuffia quindi mi è facile tornare su un disco che non mi ha convinto ai primi ascolti) mentre per farsi un’idea di questo tipo di progetti non ci vuole tanto, qui siamo di fronte ad una buona uscita di genere (quello è e piu di tanto non si può fare secondo me) ma non è tutto sto gran capolavoro .
È vero quello che dice Denis: il nostro modo di ascoltare è inevitabilmente cambiato.
A 16 anni ascoltavo un disco in maniera maniacale, avendone tempo e voglia.
Ma a 16 anni non hai la cultura musicale che puoi avere a 38 anni.
Oggi mi bastano non più di due ascolti per capire se un disco è davvero meritevole o meno. La proliferazione di pubblicazioni influisce secondo me solo relativamente: nel senso che si è più facilmente indotti a bypassare un album sulla base della considerazione che “c’è qualcosa di più interessante da ascoltare”…
Ma i miei ascolti iniziali falliscono con una percentuale dello 0,01 dei casi.
Quando mi accorgo di cose che reputo molto gravi (incapacità esecutive e compositive, amatorialitá dei suoni e della produzione, scarsità di idee e di originalità…) è praticamente impossibile che io mi possa soffermare su un disco per più di una volta.
Ma poi credo che sia lo stesso album che “ti parla” e ti porta al riascolto, quando davvero senti che c’è qualcosa che merita di essere approfondito e “scoperto”.
Questo album dei Wet non è il massimo dell’originalità, ma c’è qualcosa che mi piace e che mi porta al riascolto. Ecco perché non ho ancora formulato un giudizio definitivo.
Parade di Prince esce fuori solo dopo 10 ascolti attenti… e come esce fuori!
Di certo questo non può valere con porcherie che escono fuori alla prima nota (Grand Design, per Giorgio… 🙂 ).
Oh…a furia di denigrare l ultimo Grand Design mi state facendo venir voglia sempre più di ascoltarlo… 🙂
Bontropi questo secondo me è il tipico caso in cui tutti hanno ragione e nessuno ha torto( tranne l’Eletto…lui ha torto a prescindere). Come faceva notare Mezzetti senza la Frontiers ( il cui 80% dei suoi prodotti non mi piace) il.panorama di questo tipo di musica sarebbe ancora più desolato…per cui credo che li cerchino di fare un po le nozze coi fichi secchi, cercare da 10/15 artisti di tirare fuori tanti progetti paralleli per cercare di contenere i costi. Capitolo ” il mestiere….” …l’Eletto ha citato, avendo un orgasmo, NJ ( Buon per lui , io minimo devo scrivere Truth seguito da Jeff Beck Group per venire)…Non c’è mestiere in NJ ?? Album più finto delle tette di Pamela Anderson suonato, prodotto e venduto con tanto ma tanto mestiere. Questione “consumi ” …30/40 anni fa chi poteva permettersi di comprare 10/15 vinili/cd al mese?? Chiaramente i cd che compravi li consumavi molto lentamemte apprezzandoli di più.( non mi vergogno ad ammettere che la traccia nascosta in retroactive dei DL l’ho scoperta dopo 4 mesi !) Oggi con i mezzi moderni anche legalmente con 9.99 euro puoi ascoltare 500 album al giorno, spiegami Bontropi come puoi giudicare bene un album con tutta questa musica che puoi ascoltare? Non è questione di età di chi usufruisce per me , è questione dei tempi cambiati.
Si, ma questo sicuramente, Bad.
È fuori da alcun dubbio che New Jersey sia stato pianificato nei minimi dettagli per produzione, contenuti e strategia promozionale…ma è anche vero che, al netto di tutto il benedetto mestiere che possiamo volergli imputare, fu un album che segnò un’ epoca.
Oggi, quando si pensa agli anni 80, non si può non pensare ai Bon Jovi 86/88.
Non è tanto il “mestiere” che contesto agli Artisti di oggi e di ieri…
Anzi, lo giustifico.
Però se ci perdiamo in mille progetti, già dobbiamo fare i conti con una vena artistica che è destinata ad esaurirsi nel corso relativamente pochi anni…figuriamoci se li facciamo lavorare anche in progetti e progettini.
Poi é anche vero che è tutto relativo.
Martensson sta lavorando ancora bene…ma quanto ancora durerà?
Jon Bon Jovi, Michael Bolton, Richie Sambora, Diane Warren, Holy Knight, Jim Vallance e Desmond Child ricostruirono le carriere di Aerosmith, Kiss, Cher ed Alice Cooper…ma quanto tempo durarono?
A fine anni 90 non riuscivano più ad infilare la sequela di hit di una volta… semplicemente perché gli hits finiscono.
È la dura realtà.
Si però adesso non mettiamo il carro davanti ai buoi, godiamoci questo periodo d’oro di mantersonn e soci, senza pensare al futuro.. Se non erro è dal 2008, anno del primo disco ufficiale degli eclipse che il suo genio non sbaglia un colpo, che si tratti della sua band o di un progetto dov’è coinvolto, pure gli album scritti x altri non ricordo un flop che sia uno.. 10 anni di dominio assoluto…se poi penso a tutti gli impegni che ha lui e Soto(son of apollo, Soto solista, I ‘soto’, ammunition, eclipse, ecc) tirare fuori un disco come earth rage è roba x pochissimi eletti!
Badboy capiamoci , fare un disco di mestiere non significa che sia per forza brutto , guarda a firepower ultimo dei judas priest gran bel dischetto di mestiere ma bello e poi dopo 40 di carriera che vuoi inventarti. Io su wet sento proprio alcuni brani diciamo 4 ,5 di mestiere ma sostanzialmente bruttini come impostazione strofa chorus e quella batteria che rende i brani tutti uguali.
Io sto disco non lo comprerò, invece l’ultimo Magnum l’ho preso , li c è tantissimo mestiere ma Cazzo che pezzi.
ottimo…L’ ELETTO mi piace molto..grazie mi sta a pennello…e te hai capito praticamente nuilla di quello che intendevo quando ho citato New Jersey
L’Eletto…si…perché su bj.it potevi fare il “figo” come ami dire tu visto che la maggior parte dell’utenza erano quattro sbarbine che squirtavano per il biondino. Ti sei convinto tu stesso che sei un grande esperto.Veramente quello che non si capisce sono i tuoi post, rileggi il mio che citava solo i tuoi orgasmi non la sequenzialita’ della qualità musicale di un x artista, deduco che sei tu quello che ha problemi di comprendonio, inoltre ti porto a conoscenza che è il cane che si morde la coda. Al mio esordio qui dentro sei stato aggressivo e saccente come lo eri sull’altro forum, poi te ne esci facendo finta di fare l’ironico senza chiedere scusa, solo perché ho criticato gli heat…gli autori di capolavori inauditi (quali ?? ) con un cantante e chitarrista fenomenali ( ecco l’esperto). Stammi bene fenomeno .
a parte che mi annoi a morte, e a parte farti presente che da questa parte del globo pure i gatti si mordono la coda (i cani non hanno l’esclusiva) ci tengo solo a ripetere che gli heat si, hanno fatto assolutamente dei capolavori INAUDITI (il fatto che tu non lo senta mi preoccupa) e si, entrambi i cantanti sono dei fenomeni e si entrambi i chitarristi (più Rivers dell’altro) sono decisamente più bravi della media e non di poco
Sei tenero non ammetti nemmeno di non sapere i proverbi. La chiudo qui, ripeto stammi bene…chiamami solo quando inaugurano il tuo cervello che porto un vaso di fiori un pensiero insomma per il grande evento.
boooooooni….
E’ arrivata la primavera ed i cuori sono in fior 🙂
ok ragazzo cattivo….prima però vatti solo a studiare la differenza fra modo di dire e proverbio…
Hai ragione, perdonami mi ha distratto il gatto che si mordeva la coda. Sei L’Eletto colui che sa. Stavo cercando l’hit inaudita della tua band, non riesco a trovarla. Leckremo e Rivers sono tanto dei fenomeni che stanno allo spasso entrambi da tempo. Le tue affermazioni si smontano più facilmente dei Lego. Comunque non so di cosa ti risenti ti ho trovato un nick piu ‘figo’ di quello che ti sei scelto.Buone palme fenomeno.
non posso che concordare con Mark…dipende molto dal genere che si sta ascoltando…un disco di rock progressive necessità di molti ascolti ascolti prima di essere giudicato..un disco Aor molto meno…anche se personalmente non scrivo mai una riga su questo o quell album senza averlo ascoltato almeno 3/4 volte…sui WET sono al terzo ascolto ed ancora sono indeciso su come considerarlo…non di certo un masterpiece (ma mai i lavori dei WET lo sono stati) ma forse un album che si solleva dalla media (devo ancora stabilire di quanto)…vado con il quarto ascolto e ritorno…tanto fretta non ne ho…
PS in rotation ho anche l ultimo FM….per la cronaca disco nettamente superiore a questo EARTHRAGE…e non potrebbe essere altrimenti…Jacopo spero che la rece degli FM spetti a te… 😉
Ultimo fm decisamente riuscito concordo con mimmo.
…anzi visto il nuovo grande disco degli FM mi sta quasi venendo voglia di fermarmi anche il secondo giorno al FFestival (con Jorn annesso)..Mark sei avvisato… 😉
Sarà dura mimmo molto dura è già un miracolo che ho appena visto i toto a Bologna……sono incasinato coi turni al lavoro.
vai tra…tanto pure io sono ancora in dubbio…ci aggiorniamooooooooooooooooooo
ascoltato ora..voce troppo ‘schiacciata’..
buon disco..’Burn’ su tutte..
..ma è tutto uguale a se stesso..mancano i guizzi, le pause, gli intertempi..
mi deve ancora arrivare<<<<ma mi fido del bro iacopo<<<<
Anche io ai primi ascolti e per carità, giusto non dare giudizi affrettati. Però il disco d’esordio già al primo ascolto mi aveva dato ben altre sensazioni e questo qualcosa vorrà pur dire…Pezzi della levatura di “Comes down like rain” o “Brothers in arm” io qui non li sento. Usando una metafora è il classico compito dove prendi 9 o 10 studiando tutto a memoria senza mettere in campo il minimo ragionamento: tutto perfetto, il voto buono te lo devono dare ma se potessero ne farebbero volentieri a meno.
Comunque anche per me Magnum ed FM in heavy rotation in questo periodo seguiti a ruota da Dukes of the Orient.
Allora..il disco risulta piacevole e qualche pezzo sopra la media indiscutibilmente c’è ma quel senso di già sentito (e qui do ragione all Eletto 🙂 ….anche se sul primo WET miglior disco degli ultimi 20 anni meglio soprassedere..) inevitabilmente influisce sul giudizio generale del disco…anche perchè onestamente già al quarto ascolto la metà dei pezzi mi ha un po stancato…pertanto voto da 7 o giu di li e via andare….
PS Horus se sei tornato per dire minchiate del tipo “Martensson 10 anni di dominio assoluto” potevi anche stare con Cap Andy e e l esimio Empire a raccogliere patate nella bassa bolognese 🙂
Mimmo non sono minchiate ma dati di fatto.. Vatti ad ascoltare i grand design va, quelli si che fanno dischi tutti diversi.. Ah ah ah…ci vediamo x I magnum
oh ma sti Grand Design me li voglio troppo ascoltare…bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂 e ai Magnum voglio vedere anche Empire…me racumandi…. 😉
….bassa modenese mimmo…..ma perche’ dite queste eresie….il sound dei wet e’ questo….per quello l’avete gia’ sentito ahahah….a parte gli scherzi confermo w.e.t 100…earthrage 98…rise up 96!!!! :)….ahhhh mimmooooo ma come… i wet sono davvero quanto di meglio uscito negli ultimi 20 anni….io li preferisco anche agli eclipse!!!!
a me infatti manco gli Eclipse mi fanno trasalire…figures….per me i dischi TOP degli ultimi 20 anni sono altri…poi che vuoi che ti dica capitano…a me Martensson non mi ha mai entusiasmato…ma de gustibus…cmq ti aspetto al concerto dei Magnum…me racumandi 😉
giusto per curiosità, per te quale potrebbe essere una top 5 dal 2000 in avanti?
caro Rocker non amo particolarmente le classifiche ma ti posso dire che (come già scritto altre volte) considero TOTO – XIV il miglior album AOR (ed affini) degli ultimi 10 anni (fermiamoci a questi) e forse più…poi tra i miei preferiti dell ultima decade potrei citarti il primo Work of Art, il solista di Overland a nome Epic (adoro Slamer), i primi tre album degli H.E.A.T., l ultimo Boulevard, i Treat di Coup de Grace ed i primi due Lionville e via dicendo (bellissimi anche gli ultimi due solisti del grandissimo Fergie Frederksen prima che ci lasciasse)…ma che vuoi che ti dica..a me i vari Eclipse, WET, Nordic Union mi lasciano un po freddino pur riconoscendo che sono dei discreti/buoni album…
Mi inserisco in questa discussione, aggiungendo un paio di album che mi sono venuti alla mente.
negli ultimi 10 anni tra i miei TOP album ci sono:
Revolve dei Danger Danger e l’omonimo The Magnificent
Revolve dei Danger Danger ci sta alla grande… 😉
REVOLVE….si assolutamente nella top dei top post 2000….F$$&$ rimane secondo me uno dei migliori pezzi degli ultimi anni
Per una volta tanto concordo con i nomi che ha tirato fuori Mimmo…
Si sa che il Mimmo ha dei gusti raffinati…sin troppo raffinati, secondo me :-). Ogni tanto è bello ascoltare una tamarrata! Comunque il disco dei Toto non mi ha mai fatto saltare dalla sedia più di tanto…
Aggiungerei anche il meraviglioso disco solista di Jimi Jamison: uno dei punti più alti della storia della Frontiers.
Anche Giant III è stato meraviglioso.
Ma Giant III è del 2001 …se andiamo cosi indietro ce ne sarebbero ancora tanti da citare (vedi primi due Pride of Lions)..bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
Ma so una sega di quale arco temporale state parlando! Ahahahauaua
Ormai è un’impresa starvi dietro!
Comunque è assurdo, sono passati 17 anni da Giant III.
Sembra ieri quando andai a comprarlo insieme al disco di esordio dei Dreamtide.
E caro mio…il tempo passa per tutti…tranne che per Denis…ha sempre la stessa faccia da pirla…aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 🙂
Giant III……CLAMOROSO. punto. non lo inserisco solo perchè i pezzi non erano del 2001…..cmq meglio un qualunque brano di quel disco rispetto ad intere discografie di centinaia di band
si ovviamente SLAMER….il vero genio del genere….mamma mia cosa non sono i STEELHOUSE LANE giusto cosi solo per citare un qualcosa di esagerato
sono completamente in linea con mimmo su tutto quanto….capitolo martensson: personaggio in discussione da diverso tempo ,anche se ben confezionato continuativo nelle sue produzioni fara’ sicuramente la storia ma a mio avviso(la vostra) e’ un senz’ anima musicalmente parlando e anche le sue composizioni che poi possono essere considerate eccelse alla fine se valutate in profondita’ hanno comunque delle falle…. poi se non devo morire di nostalgia (e ci provo) mi dovete dire come faccio a paragonarlo a dann huff mark spiro e compagnia cantante produce suona e standardizza tutto lo standardizzabile …io questi dischi li lascio volentieri a chi mi viene ancora a parlare dei filler sui dischi della vecchia guardia
Bravo Giovanni…poi ti allungo quelle foto del Bontropi mentre si esibisce all Ippopotamo modello Drag Queen come da tua richiesta 🙂
attendo impaziente
Per favore non mandargli quella che ho fatto insieme a te e a Malgioglio!
Vorrei che restasse una cosa solo mia e tua!
No no Bontropi… è giusto che anche Giovanni sappia del famoso TREnino…aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh
sensazionale “Need to believe”!
….mi sembra che qui la maggior parte di voi non tiene conto della parola “trademark”!!!!…..ovviamente c’e’!!!!!… ma i pezzi non si sovrappongono mai negli ultimi dieci anni di Martensson songwriting!!!!….non esiste artista migliore e completo di lui dal 2008 in avanti….c’e’ poco da fare!!!!!…..cercate pur il pelo nell’uovo!!!!
ma guarda non ti voglio neanche dare torto perche’ probabilmente e’ vero ma se il top di adesso e’ proprio martensson siamo messi molto male se non vogliamo farci venire gli attacchi di nostalgia se compri dischi da 25 anni….fidati
“ma i pezzi non si sovrappongono mai negli ultimi dieci anni di Martensson songwriting”…AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…blasfemia…Cap ti voglio bene ma non tirare troppo la corda.. 🙂
come nontato da alcuni qua , qualunque songwriter avrebbe bisogno di + tempo per scrivere tanto e al meglio delle sue capacità.
Martensson ha trovato le sue coordinate dove meglio riesce ad esprimersi, ma avvrebbe bisogno di un pò di riposo tra un lavoro e l’altro, come le migliori galline dalle uova d’oro.
questo disco sale con gli ascolti, è vero , e un paio di pezzi come Calling Out Your Name, Heart Is On The Line mostrano si tanto mestiere, ma ti portano al repeat e al volerle riascoltare.
ma non siamo ai livelli dell’esordio e la sensazione di gia sentito di recente si ripercuote . in+ troppi pochi assoli, o parti strumentali….
73 provvisorio
il debutto rimane irragiungibile…ottimo ritorno….essential<<<<
Metto per iscritto anche la mia, dopo giorni di ripetuti ed attentissimi ascolti.
Per me si tratta indiscutibilmente del loro lavoro meno riuscito. I cali di ispirazione compositiva sono evidenti. Probabilmente molti dei pezzi presenti sono degli scarti di Martensson.
Ad ogni modo l’ascolto è sempre piacevole, e raramente si viene assaliti dalla noia.
Sempre eccellenti le prove dei singoli.
Nota di demerito per la produzione: ci tengo a farlo notare perché si tratta di un problema comune a molte altre produzioni recenti, che non ho esitato a sottolineare anche in altri contesti, e per questo sono stato preso anche a male parole: la batteria fa letteralmente schifo.
Sono stanco di queste produzioni in cui non si sentono più né Charleston, né piatti.
Basta. Non se ne può più.
Cercate di capire che non aumenta la potenza del disco se eliminate dei suoni che sono essenziali per determinare gli accenti della musica.
È una violenza che si fa ad uno strumento fondamentale nel Rock.
Ascoltare il nuovo disco degli Harem Scarem per imparare.
Molto deluso, in definitiva. Secondo me si tratta di un progetto ormai giunto al capolinea artistico.
72/100
Ascoltare il nuovo disco degli Harem Scarem per imparare.
No vabbè ma se ascolti gli Harem impari ogni cosa di ogni strumento….e oltre
Finalmente sono riuscito ad ascoltare l’album in maniera adeguata e devo dire che è veramente bello, almeno 8 pezzi splendidi ed i restanti assolutamente non brutti. Io vado controcorrente e dico che questo mi pare il migliore, seguito dal secondo ed in coda metto l’esordio (comunque di alto livello). La differenza per me la fa proprio la voce di Jeff Scott Soto che riesce a caratterizzare le canzoni molto meglio di quello che riesce a fare Martensson negli Eclipse, ed infatti per me questo cd batte l’ultimo Eclipse e non di poco, anche per una maggiore varietà nei pezzi. Condivido l’osservazione di Bontropi sul suono della batteria, ma per il resto suona alla grande. Mi dispiace manchi il coinvolgimento di Sall nella scrittura, potrebbe dare tanto…se i progetti sono questi ben vengano!!!