Giulio Burato

bah i soliti first night.. tutti pezzi carini e orecchiabili.. poi passi al secondo ascolto e non ne puoi già più.. ma questo è un problema che si estende al 90% delle uscite di rock melodico di oggi.. periodo pessimo ..

Il primo disco aveva 3 pezzi di livello, ben costruiti e catchy. In questo disco si salva solo These hearts, che pena. 40/100

Non male: molto catchy, ben cantato, ben suonato e ben arrangiato.
Peccato per la “somiglianza” fìn troppo evidente di alcune tracce con altre canzoni: victorius, per esempio, in molte parti è simile – per usare un eufemismo – a “Full moon” dei Sonata artica, Just Believe ricorda qualcosa di Gary Moore, ecc…

Cito catand “Non male, molto catchy, ben cantato, ben suonato e ben arrangiato ma tutto già sentito mille volte, mi sembra di sentire un miscuglio di eclipse , heat , dynazty e tutto il mare magnum del melodic metal scandinavo , assoli di chitarra notevoli e piacevoli nulla da dire ma sta roba alla lunga tende a stancarmi con tutti quegli up tempo che caratterizzano un pò tutto il cd.

….ormai questi superproject frontiers stanno inflazionando il mercato con prodotti troppo simili tra loro….di solito il primo album risulta ottimo ma poi i seguenti sono tutti cosi’ cosi’…..per ottenere canzoni di livello da un artista ci vuole tempo…avvicinando cosi’ le uscite tra primo secondo e terzo album si avranno sempre canzoni poco azzeccate…superficialotte e standardizzate al genere….e’ il caso di questo secondo crowne che non riesce a piazzare pezzi di livello….tutto suona uniforme e senza un ritornello incisivo…come dire…un po tutto piatto….

confermo quanto scritto da giulio.
ottimo lavoro, cosi come il debutto

Ricordo quando lessi la recensione di Melodirock, del primo album dei Crowne. “naaa cantante che canta troppo alto, musica gne gne… band fru fru… 65/100”. poi ascoltai l’album e invece mi ritrovai un bellissimo full lenght, non perfetto, ma godibilissimo.
Ora con il secondo album, invece, tutto ok, bravissimi, perfetti, wow wow!!
peccato che, in realtà, questa seconda uscita sia almeno 2 gradini sotto la prima.
la sola song “Perceval”, presente al debutto, si mangia tutte quelle inserite nel nuovo album…
mah…