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Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Tutte le foto del Mitico ed Unico Frontiers Rock Festival, festival organizzato dalla Frontiers Music, giunto ormai alla sua VI edizione e che si è tenuto nei giorni del 27 e 28 aprile al Live Music Club di […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Adoro la voce di Larry King, è un dato di fatto. Sento il suo timbro vocale caldo ed esplosivo, il suo vibrato pazzesco, la sua estensione ed intonatura da manuale, e mi sento come sbalzato indietro nel tempo di […]
Classe superiore , l Ho ascoltato già tre volte e dimostra che c è ancora gente che l’Aor lo fa ancora bene. Voce calda , suonano personali ed originali, stessa cosa potrei dire dell’ ultimo unruly child ma con un dieci punti in meno. Aspetto la rece. Qui sono in linea con te Iacopo.
presto esco anche con gli UC 😉
Cavoli lo sto consumando e tra poco scatta l’ordine, ma il pezzo u and i solo a me ricorda il mitico al jarreau??? Fantastico
Mah, guardate, inizio a pensare di avere io qualche serio problema di sordità…
L’ultimo Unruly Child addirittura consumato…boh…
Guardate, vi confesso seriamente che non ricordo album più soporifero e poco ispirato come quello degli Unruly Child…forse solo i Europe sono riusciti a fare peggio con Walk The Earth. Ma ne riparleremo quando ci sarà la recensione.
Soleil Moon: secondo me si tratta di un album con poche luci e tante ombre.
Le luci sono rappresentate dalla voce di King, sempre ottima, e dall’evidente tentativo di volersi riproporre con sonorità intelligentemente più attuali.
Le ombre: le canzoni davvero buone sono poche. Ne salverei tre in tutto l’album. Per il resto si galleggia in una noia mortale.
Ovviamente la produzione è discutibilissima, ma questa parte ve la risparmio…perchè ormai mi conoscete.
Infine la copertina è qualcosa di orrido: mi ha ricordato le immagini preinstallate che si potevano trovare in Windows 95…
Non supererei il 61/100.
il problema è tuo caro bontropi , 61/100 a sto disco e poi dai 90 ad altre cagate vabbè ……io sto “consumando ” questo soleil moon e non l’ulimo unruly child poi tutto dipende da cosa ci si aspetta se anche tu la meni con who cries now allora siete in tanti qui ad avere problemi e francamente sto iniziando a stufarmi di commentare su queste pagine , poi qui si parla di aor di un certo livello non di quello sterotipato tipico svedese , cmq ognuno ascolta quello che vuole e come vuole ma ti aspetto per un giudizio sui volbeat:-)
Minchia, quanto sei pesante ad Agosto! 🙂
Quando ho dato 90 a cagate io!? 🙂 Ora me lo dici… 🙂
Comunque ribadisco che questo Soleil Moon per me è un fritto misto di pezzi che non sfigurerebbero in una possibile colonna sonora da tipico telefilm americano per adolescenti…
Qualche pezzo buono c’è, ma il resto è di un soporifero che non so dire…
Gli Unruly Child poi è assolutamente demenziale…e mi viene da ridere quando si esalta, perché vuol dire che siamo davvero alla canna del gas. E ti dico in tutta sincerità che il tuo apprezzamento mi sorprende non poco. Per me è davvero una cagata pazzesca.
Per me il caldo ti sta facendo strani effetti:-) non ho mai detto che uc è un capolavoro ma non è neanche un brutto disco , potevano fare meglio di sicuro ma lo prefersco a cant go home fine. A proposito di adolescenziale….cosa mi dici dell’ultimo volbeat:-):-):-):-)
Dei Volbeat posso dirti ancora poco: non l’ho ascoltato proprio…ma ho letto che Fabiana ne ha parlato freddamente su Loud and Proud…
Però a me il singolo era piaciuto un sacco!
Lo ascolto per bene e ti dico…
P.s.: il fatto è che, non so perché, ultimamente ci sto dando dentro con Machine Head, Lamb Of God, Sepultura, Pantera….sono tornato alle origini! 🙂
Io aspetto i tool …..intanto potresti provare con i WHEEL, poi sto ascoltando killswitch engage e ultimo slipknot che non mi è piaciuto.
Metto anche i Wheel in lista! Prima non ho aggiunto “Killswitch Engage” perchè pensavo mi avresti perculato dandomi del “quindicenne in calore”, ma ora che hai fatto outing, posso dirti che sto ascoltando anche loro…ahahahah 🙂
P.s.: li ho sempre considerati merda, ma devo dire che i primi album sono notevoli….gli altri mi sembrano un pò ripetitivi…
:-):-):-)
Eluveitie? A me l’ultimo è piaciuto molto.
Tool: preso in preorder la versione limited con schermo 4″, speakers ecc… (can’t wait…)
Cazzo …..bella botta ti andrà via un centino, io aspetto la versione in vinile.
Eluveite gli darò un ascolto.
In realtà l’ho preso su amazon.com il giorno di apertura pre-order: per alcune ore è stato disponibile a 37$ (l’ho pagato 44$ con spedizione). Subito finito o, come dice qualcuno, ritirato per prezzo errato. In effetti ora su amazon.it è a 83,69€. Speriamo arrivi regolarmente
Non dovresti avere problemi, l’errore l’han fatto loro , tu paghi il prezzo esposto e amen
Io prego la Madonna che non faccia schifo…
Non ho voluto ascoltare neanche il singolo.
Non mi dite nulla! 🙂
Mah schifo sarà difficile….al.massimo sarà il “solito” disco alla tool senza grandi sorprese nonostante tutto il battage pubblicitario fatto finora.
facciamoli su MelodicMetal.it sti discorsi, no? XD
Hai ragione Iacopo, ci è scappata la mano… Approfitto per segnalarti un problema (forse solo mio): su melodicmetal non mi accettava più la password ed ho usato la procedura “Password dimenticata?”. Mi è arrivata regolarmente la mail ma il link allegato, invece di aprire la procedura di reimpostazione password, riapre la pagina dove si inserisce il nome utente per ottenere la mail di reimpostazione (punto di partenza). Di fatto non riesco più ad sccedere. Puoi cortesemente verificare? Grazie!
Ciao.
sguinzaglio Denis 😉
ti do pienamente ragione sulla copertina , degna del peggior gruppo symphonic orchestral tamar metal 🙂
L’unica cosa veramente fuori posto di quest’album è la copertina… ma secondo me è marketing… han fatto una copertina metallusa in modo da far cadere in trappola qualche mega metallaro che appena ascolterà 30 secondi di ’72 Camaro sarà ormai irrimediabilmente perso verso la via dell’AOR… Brutale ma Geniale!!!
una qualita’ media per un disco che si assesta sull’attesa e l’ntrospettivo.Ribadisco il fuori luogo di uno dei cantanti piu’ bravi dell’hard moderno
(soprattutto in sede live) con propensione personale di fatto all’aor che non ha nel sangue, ma probabilmente nelle sue idee di ideale musicale,per quanto riguarda l’ultimo degli unruly child mi tengo stretto il bontropi pensiero unico disco degno di nota dopo la reunion “scarpetta*
e’ a mio avviso world collide il resto non lo sa’ neanche chi acquista i loro dischi in fiducia dove cazzo si stiano dirigendo….aor d’estate? direi di provare WATER dei LAVA sicuramente derivativo ci mancherebbe ma almeno fatto a mestiere…..buon mare amici
Adoro la voce di Larry King, l’album per me è carino, ma non mi entusiasma….ma solo io ho notato che Nothing matters nel ritornello è uguale spiccicata a Tears of the dragon????
C’è qualche sequenza molto simile, è vero…ma la linea vocale si discosta da quella di Bruce in maniera molto “furba”.
Pezzo che non definirei plagio, ma molto ambiguo certamente sì…
Ambigua una fava …..Cazzo le note sono 7 cmq è vero può richiamare ma il tutto dura pochissimo.
Cmq come si fanno le pulci agli album su questo sito non si riscontra altrove …. …MAMMAMIA:-):-)
Artwork a parte… top 2019<<<
9
madonna che bruttezza di album .. ma quanto è loffio… ahahahah …
Troppo soft per i miei gusti.
Il cantante e’ bravo e alcuni pezzi sono notevoli.
Se suonassero al frontiers resterei volentieri a 15 metri da Iacopo in prima fila.
4 5 pezzi rimangono dentro, e vista la qualità della proposta sarà nella mia top ten del 2019.
Before the rainbow dal testo penso sia dedicata a un figlio /a.
Aor di classe, intimo e purtroppo per pochi.
Ho fatto ascoltare 2 pezzi ad un amica, che non mastica aor, le sono piaciuti un casino.
Larry King fuori classe.
78
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Tanti ospiti, AOR & Melodic Rock con sfacettature Symphonic e Progressive, tre amici di vecchia data (Guido Ponzi – voce, Marco Bartoli – tastiere e basso, Emiliano Belletti – chitarre) e l’ambizioso progetto di […]
Grazie denis!! purtroppo la gioventù se n’è andata da un pò.. 🙂
Ha ha ha… siete giovani dentro Guido, comunque l’album è stata una bella sorpresa, soprattutto per la composizione dei pezzi in cui le idee sono state veramente ben sviluppate… complimenti!
bene dai mi fa piacere spero che la tua recensione lo faccia scoprire un pò in giro così vediamo se ci insultano o se piace…!!!
Messo in lista su itunes music…appena riesco ascolto!!!
Tralasciando il discorso della produzione si tratta a mio avviso di un signor album.
Grazie davvero 101 South!!!
Ci sono idee validissime, fresche, che non hanno nulla da invidiare dalle migliori band del settore. Mio parere, ovviamente.
Grazie si abbiamo cercato di fare qualcosa un Po fuori dagli schemi e mi fa piacere che la cosa sia arrivata.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa
Finalmente disponibile il bill completo del Tony Mills Festival, evento benefico che si terrà sabato 21 settembre 2019 presso il Al Luppolo Saloon di Roletto (TO).
Organizzato da Black Swan Productions, il Tony […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa
Prendete le melodie ariose e spensierate di Hollywood Rocks (qui la recensione) ed unitele alla rocciosa tecnica messa in campo con Up For Anything (qui la recensione)! Buttateci dentro anche una miscelata di […]
Ecco..è tornato il solito Denis di manica XXL…. 🙂
Dimmi che non ti piace??? Scasabale che non sei altro!!! 😀
A dir la verità non l ho manco ancora ascoltato…ma era giusto per insultarti…come sempre 🙂
PS ma sto report del concerto di Toby non lo vuoi proprio fare?!?!?
Mmm strano mi sarei aspettato 101 🙂
Cmq io l’ho ascoltato e non mi ha lasciato granché, sembra tutto al posto giusto ma mi lascia indifferente .
E poi da giorni sono in fissa con i fist of rage di black water ( recensiti erroneamente secondo me su mm.it)
Che ritengo decisamente più bello.
Io invece questo disco l’ho ascoltato molto, e bene…perchè ero curioso e perchè il primo singolo mi era piaciuto moltissimo.
E secondo me l’album si mantiene mediamente su ottimi livelli per tutta la sua durata.
Senza dubbio c’è ancora qualcosa da rivedere nei suoni, ma soprattutto nel songwriting, che non ha ancora raggiunto, a mio modo di vedere, quella maturità che mi sarei aspettato di ascoltare a questo punto della loro carriera: il terzo album è sempre un momento fondamentale.
E quindi “For You” è molto coraggiosa, ma qualcosa non funziona nel ritornello (…secondo me troppo minimale…), con “You’ll never be alone again” è sempre dietro l’angolo l’AOR sanremese, e “Done for the day” richiama nel suo riff portante “Little Fighter” dei White Lion in maniera piuttosto evidente…
Ma al netto di queste piccole critiche, ripeto, il disco è ottimo: ho apprezzato in particolare i passaggi più cattivi ed Hard Rock, perchè a me i Wheels Of Fire piacciono nel loro lato più cattivo. Quando i suoni si inspessiscono, esce fuori tutto il loro potenziale, a volte non espresso a dovere.
Finalmente bella aperta anche la produzione.
Mi sono piaciute tantissimo Scratch, Keep me close, Heart Of Stone, Tonight belongs to you (…leggermente sanremese, ma molto bella e pochi cazzi…), e Call my name.
Complimenti a Dave, che in passato non ho mancato di criticare aspramente: il timbro nasale è un lontano ricordo, ed è esattamente quello che volevo da lui…
Dovrei dare un 80/100, ma l’impegno ed i progressi di questi ragazzi vanno premiati….
84/100
E bravi.
Ultimamente ti sei rammolito….. cos’è sei sotto flirt estivo? :-):-) 🙂
Al prossimo Frontiers festival facciamo Love Welcome Home in acustico io e te! Preparati!
Rabbrividisco:-):-):-):-)
Devo dedicarla! Aiutami a rimorchiare per una volta! 🙂
Ah beh in questo caso:-)
Al prox FFestival…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…si si come no…hai gia preso il biglietto?!?!? 🙂
E tu fai i cori!
Io e Iacopo nei cori siamo imbattibili…Fede invece fa solo gli OOOOHHHHHHHHHH… 🙂
obbe….sto qua verra’ l’anno del mai….tanto piu’ da ora in avanti il frontiers festival pare cancellato definitivamente con la sesta edizione!
sai Cap sono curioso pure io di sapere se nel 2020 avremo ancora il nostro FFestival….Denisssssssssssssssssss tu che dici?!?!?
killer album…dal vivo sono una garanzia assoluta–totally
no … non mi piacciono per niente …melodie loffie… chorus cadenti .. l’espressione aor sanremese mi fa ridere, ma descrive bene questo gruppo..
Sono molto migliorati, Leo…dagli un ascolto. 🙂
“Aor sanremese” mi è uscito proprio bene, ahahah! 🙂
Gran disco per almeno 7/8 pezzi, voce di Dave a mio avviso strepitosa….superiori a tantissimi gruppi esteri, ed anche dal vivo sono grandi!!! I due lenti sono favolosi….promossi alla grande.
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa
SILENT TIGER è il nuovo capitolo nella carriera di Jean Funes, chitarrista e membro fondatore di Sound Of Eternity e Hearts On Fire.
Coinvolto nel progetto anche il vocalist David Cagle.
Si aggiunge a Jean e […]
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa
… e poi finirono gli anni ’80 e si portarono via uno dei più bei generi musicali che la storia ricordi… ma nessuno l’ha detto ai Crazy Lixx e noi ora ci troviamo sta figata di album per le mani!
No perchè d […]
Stavo attendendo la recensione di “Forever Wild” ed eccomi subito a commentarla!
Era da “New Religion” che non mi filavo (+ di tanto) i Crazy Lixx.
Con questa uscita tornano alla grande, anzi alla grandissima!
Ci sono canzoni mediamente di livello (se proprio dovessi trovar il pelo nell’uovo, direi che il lento è un po troppo scolastico).
Io sono letteralmente al tappeto ogni volta che ascolto la bellezza dirompente di “EAGLE”; a mio avviso, candidata a canzone dell’anno in ambito melodic rock.
Per me il pezzo TOP è Never Die (Forever Wild)… ma tutto il disco è una vera cannonata!
Bella anche “Never Die…”
Nelle strofe,”Eagle” mi ricorda gli H.e.a.t;il refrain e la struttura della canzone sono da ABC della melodia.
Ovviamente De gusti bus
Anzitutto qualcuno dica ad Elisa che Denis ultimamente è troppo arrapato…la cosa mi spaventa!
Detto questo, non posso che concordare su tutto: il disco è tamarro, ignorante, arrapato e tracotante…ma ci piace proprio per questo! Erano anni che non si sentivano melodie così, e con questa attualità nei suoni e negli arrangiamenti.
I Crazy Lixx sono riusciti nel piccolo miracolo di fare un disco spudoratamente 80s, nel 2019, e che non sa di 80s! Assurdità nell’assurditá.
Confermo il voto ed aggiungo che It’s You, se fosse stata pubblicata nel 1988, sarebbe passata alla storia.
Bravissimi.
Altro disco che ho già acquistato.
Rinati col penultimo, scommessa folle vista la necessità di innestare due nuovi chitarristi (e che chitarristi – alla faccia di Andy Zata che ha abbandonato per gli Inglorius ma è stato fatto fuori a sua volta). Comunque con i nuovi chitarristi via il rockaccio di Riot Avenue e dell’ibrido disco omonimo, già il penultimo suonava 80′ in maniera clamorosa, sembrava un’operazione di laboratorio tipo il riesumare i dinosauri in Jurassic Park; sul nuovo si superano perché come dice Bontropi il disco è 80′ ma non 80′, oramai se senti un pezzo loro sai che sono i Crazy Lixx e quindi capisci di essere in un “passato-presente”. Non so se è il loro migliore perché il primo (e pure New Religion) era clamoroso, ma questo ormai ha raggiunto un bilanciamento tra sound, composizione, personalità e perizia che li consegna tranquillamente ai posteri come una tra le band hard rock melodico svedese migliori dell’ultimo decennio.
assolutamente no Giorgio…..sono solo dei copia/incolla degli anni 80…nessuna personalita’!
Andy rimane comunque un chitarrista veramente di livello, superiore a quasi tutti i contemporanei
Addirittura disco da consegnare ai posteri………i soliti esagerati…..tanto lo comprano un 4 ……Cmq disco che ho avuto modo di ascoltare una cinquina di volte , scorre bene , ottimo suono ma alla fine non mi resta granché ( sarò io , sarà sta caldazza infame boh) non mi sembra nulla di così eclatante.
Un 7 cmq ci sta tutto.
X me disco da almeno 98/100… noi cresciuti a pane e hair-metal questo è un ritorno ai fasti degli anni80 più puri… meravigliosi…ho preso tutta la discografia così cell’ho doppia ma almeno li ho finanziati!
L’avevo detto che era il disco dell’anno…….
A me sempre piaciuti…non vedo questo Forever Wild come qualche cosa di clamoroso ma un proseguo di una discografia decisamente vincente…ovviamente senza esagerare…Never Die (Forever Wild) brano TOP…ancora una volta bravi Crazy Lixx…..
Son con MImmo per il brano TOP di quest’album… sulla discografia uno scivolone sicuro per il sottoscritto l’han preso (Riot Avenue)… per il resto tanti alti e bassi, ma con gli ultimi due album direi che si parla quasi solo più di alti!
ahhhhh mimmooooo…..uno colto musicalmente come te che ascolta i crazy lixx????…ma per piacere …non ci credi nemmeno tu….dovevi sentire al metalitalia che spompaggine che avevano…ahahah
diciamo che i Crazy Lixx sono la mia valvola di sfogo…he he he…e cmq hai scassato con sti WET…miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…du balleeeeeeeeeeeeeeeeeeee…capra capra capra capra capra
ahahah….valvola di sfogo dal deretano…ahahah
94???????…maddai suuuuu Denis…94 lo puoi dare ai TREAT….o ai WET ma non ai Crazy Lixx ….fanno pena!!! ….una band fine a se stessa che copia solo lo street anni 80 senza metterci un briciolo di talento suo!….all’inizio con vic zino erano riusciti a fare un ottimo debutto con loud minority ma peccava di una produzione scandalosa…poi….quasi il nulla…una serie di canzoni che possiamo definire… inconcludenti!!!!.anche al metalitalia di giugno son stati scandalosi….spompi come pochi!
94 agli ultimi WET non riuscirei a darlo neanch’io… 😀 😀 😀
ti ricordo che all’ultimo WET avete dato 93 ed e’…. un voto scandaloso se dai 94 a questi quattro bimbi minchia…..quello dei wet e’ sopra almeno una spanna quindi ai crazy lixx dovresti dare al massimo 80!…non c’e’ proporzione tra i vostri voti!
vabbo..fine a se stessa una band che solo con New Religion ha tirato fuori un capolavoro che manco le band storiche nel 99,9% dei casi sono riuscite a concepire…poi parlare di street con una band che di street non ha praticamente nulla (perchè in sostanza si poteva e si può parlare di street quando la produzione era/è scarna, non ci sono cori di un certo tipo ecc ecc) fa capire come il giudizio sia molto superficiale
Non particolarmente originali, ma dannatamente efficaci.
Davvero un bel disco, tendono a ripetere la stessa formula ma va bene.
Con Riot Avenue provarono a ingrezzirsi, scontentando l’ audience.
i crazy lixx mi ha sempre dato la netta sensazione di essere perfetti … a metà .. cioè la loro immagine, la loro musica ..si rifanno ad uno street- melodic rock molto ottantiano, e quindi va benissimo … purtroppo però mai sono riusciti a sfoderare pezzoni della madonna … come poteva essere stato into the wild per i vega..in più qualche passo l’hanno fatto come riot avenue ..new religion fu però un album notevole ..maraglio e melodico come piacciono a me..poi in effetti non si sono piu ripetuti su quei livelli .. invece questo forever wild è ottimo, ci sento energia nuova .. e finalmente due pezzoni (anche se non ai livelli di into the wild) come weekend lover, con quell’apertura melodica tastierosa prima del ritornello mooolto leppardiana, e never die, molto molto anni ottanta … quindi direi ottimi crazy lixx ..e mi piace ricordare la loro amicizia e collaborazione con kristine la mia adorata regina del retro synth wave ..forever wild il miglior album dal 2010 a questa parte .. credo che sarà tra i miei top 3 album 2019.. gli eclipse chiamati a rispondere ……
Quoto per Kristine, mi pare che col tempo le barriere tra Hard Rock melodico e Retro Synth Wave si stiano pian piano assottigliando
a me invece hanno sempre dato la netta sensazione di essere cloni e non combinare nulla di originale…ma nemmeno con il suono che rimane obsoleto figuriamoci le canzoni!
Una delle poche band capaci di superare il momento di revival che a metà 2000 produsse centinaia di gruppi sleaze e simil-glam durati un attimo, e crearsi una carriera credibile. Non sempre hanno partorito album all’altezza dell’ottimo debut, ma dopo una fase di stallo ultimamente stanno buttando fuori dei bei dischetti. Questo è a mio avviso il più carino del “nuovo corso”. Non sarei andato oltre all’8.5, ma io sono abbastanza tirchio di voti… 😉
Per adesso ovviamente uno dei miei dischi top dell’anno…il fatto di somigliare in alcuni passaggi in maniera scandalosa agli h.e.a.t. ovviamente aiuta…comunque disco che difetti non ne ha e in questo periodo è già tanto
Preso a scatola chiusa….ovviamente mi piace, ma lo trovo inferiore al precedente ed inferiore a New religion che rimane il mio preferito. Essendo troppo derivativi mi stancano alla svelta…
Bravo l’hai detto ……stancano!!!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa
Se amate l’AOR e negli ultimi anni non avete vissuto da eremiti in un qualsiasi luogo sperduto di questo (o altro) pianeta probabilmente saprete benissimo chi sono i FIND ME… ma, per dovere di buon recensore, è […]
Ahahaha, beh, dai, facciamo qualche meritato complimento al Denis, e diciamogli che finalmente anche le sue recensioni mi piacciono molto…ed è diventato perfino più misurato nell’assegnazione del punteggio.
Diciamo che anche io colgo del buono in questo disco: gli hooks ipermelodici ci sono chiaramente tutti, i ritornelli (per buona parte) anche, la voce di Robbie è sempre unica e stellare…
Purtroppo la produzione è ancora molto altalenante.
Alcuni tappeti sonori mi hanno ricordato le grandi musiche che riecheggiavano all’interno dei videogiochi programmati per Amiga 500 (Turrican II fu incredibile…), ed è assolutamente un complimento.
Uno dei progetti sicuramente con maggiore qualità in Frontiers.
Piacevole.
78/100
ha ha ha… mi sa che con Crazy Lixx sono tornato ai miei standard di punteggio… 😀 😀 😀
Cestinato …….sempre la stessa inutile e noiosa musica.
Torno ad essere (finalmente) in linea con quanto scrive Bontropi 🙂 sul contenuto di questo “Angels in blue”.
PRO: la bellissima voce di Robbie
CONTRO: la copertina e una “produzione altalenante”.
come ho già scritto in precedenti commenti questa terza opera dei find me non mi ha convinto.. un paio di pezzi carini ma nulla che abbia resistito piu di un mese nella mia compilation da macchina.. la seconda opera era fenomenale, talmente bella che in alcuni pezzi, per nitidezza melodica, avevo scomodato confronti con alcune bands sacre eighties tipo strangeways o giant ..ma qui invece non ci siamo ..sono sempre loro..la voce di robbie è sempre spettacolare..ma l’ispirazione manca del tutto..i pezzi sono banali, sciatti..svolgono il compitino e dopo poco tempo, ripeto, cadono nel dimenticatoio.. purtroppo, aggiungo, perche i find me erano uno dei miei punti fermi del melodic rock …per ora, svaniti nel nulla…
Meno drasticamente ma in parte concordo… dopo il secondo album questo è un mezzo passo indietro… i brani non sono male ma, se non in un paio di casi, mancano di presa sull’ascoltatore…
voce strepitosa… produzione altalenante come al solito
Per me un buon dischetto, nulla di eclatante ma un album che scorre bene bene grazie (e soprattutto) all ottima voce del nostro Robbie e a qualche brano decisamente sopra la media (Waiting for a lifetime nettamente la mia preferita).
PS Denis ma che succede?!? Stai facendo una dieta a basso contenuto di zuccheri?!? 🙂
Iacopo Mezzano e koste ora sono amici 5 anni, 5 mesi fa
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 5 mesi fa
Nati dallo scioglimento dei gloriosi White Sister, autori di due albums AOR a dir poco clamorosi (l’omonimo del 1984 e Fashion by Passion di due anni dopo), i TATTOO RODEO capitanati dal cantante / bassista D […]
Disco della Madonna… songwriting di primo livello, interpreti di gran classe. Diverso nel genere, non nella qualità, rispetto ai già clamorosi White Sister. Da avere.
Mmmmm …..Io sto disco devo averlo da qualche parte in casa………
Per il sottoscritto un buon album ma nulla di clamoroso…ai tempi godevo con bel altri dischi 🙂
Tell Me Why fa venire la pelle d’oca: semplicemente fantastica.
tell me why bellissima … ma il disco è abbastanza mediocre… blues rock …. con l’aor non c’entra niente….e soprattutto non c’entra niente con i fenomenali white sister …….
Anche per me questo disco è “Tell me why” e poco più…Sorry
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 5 mesi fa
Per la prima volta, da quando faccio parte del cast di MelodicRock.it (grazie Denis), sono a recensire due uscite discografiche consecutive di una stessa band.
Era il 20/08/2018 quando terminai la recensione di […]
QUELLE fauci se le può permettere solo una band……………i TYGERS OF PAN TANG ,questi non son degni neanche di metterci un cucciolo.
……la copertina è un passaggio fondamentale dell album: chi la canna ha già perso metà punti in partenza.
Mennen sara’ stato impegnato con la reunion degli Zinatra.
Perdere il cantante al secondo disco non e’ cosa positiva.
Lindstrand l’ abbiamo visto al Frontiers 2018 con i Cruzh, se la cavo’ bene.
Decisamente troppo vintage per me: nei suoni e nell’artwork.
Passo.
ovviamente a me è piaciuto ..così vintage ..così anni ottanta .. come i midnite city, però, manca il pezzone della maddonna ..tutti brani carini che però dopo un pò rischiano di cadere nel dimenticatoio… lavoro discreto però….e di questi tempi ci si può accontentare….
pienamente d’accordo sul fatto che manchi un pezzo di livello superiore!
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 5 mesi fa
Patreon è una nuova piattaforma di crowdfuding che consiste in una sorta di abbonamento mensile di finanziamento in cambio dell’accesso privilegiato a contenuti esclusivi limitati ai soli donatori.
Attraverso […]
Su Patreon ci sono tante realtà interessanti.
Sul disco oggetto di recensione non posso esprimermi più di tanto, dato che ho ascoltato solo i due pezzi inseriti nel player sottostante.
Sempre su Patreon, però, c’è il mio gruppo preferito, e spero che un giorno possano arrivare alla meritata pubblicazione di un album di inediti, perché li trovo impressionanti, e perché lei è una bomba atomica.
Sono Sershen & Zaritskaya
ascolterò!
Sono da brividi tutte le cover…ma Welcome to the Jungle, il Mashup dei Metallica, Whole Lotta Love e Is This Love sono irreali, secondo me…
Daria Zaritskaja è fuori scala su tutto… voce e… presenza. Direi inspiegabile il fatto che l’album di inediti da te auspicato non esista già…
Ma che bomba è?!? Non sentivo e non vedevo roba del genere da anni…
Sono rimasto folgorato.
In Separate Ways mi ricorda la magia di Steve quasi più di Arnel…e la cosa è pazzesca, perché lei è una donna.
Poi Soldier of Fortune, Livin’ On a Prayer…
Boh, le case discografiche dovrebbero saltare addosso a questi ragazzi.
Io salterei addosso pure a lei…
Che faiga!!!!
Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 5 mesi fa
Signori, stappate la vostra Birra migliore (o il solito Champagne se siete un po’ più fighetti raffinati…) perchè qui c’è da festeggiare! Perchè un album come questo Dyadic dei nostrani Alchemy ci (ri)porta ad […]
600 Sporting Rossa Abarth del 1998,
con alettone, presente! Beveva benzina a litrate ogni volta che pestavi sull’acceleratore, li mortacci sua! 🙂
Sto ascoltando il disco e per il momento non mi esprimo, ma la batteria è puro fustino del Dixan rinforzato da quello del Dash.
Ho evitato di citare le 500 / 600 sporting anni ’90 perchè quelle erano veramente roba da fuori di testa… un pezzo di lamiera che pesava quanto una scatola di fagioli (vuota) con un motore che lo portava a prestazioni assurde… o sapevi quello che facevi o non ti durava una settimana… infatti quei due modelli sono stati la palestra per tanti piloti quando la Fiat faceva ancora i campionati monomarca… Grande Bontropi!!!
Per il commento sulla batteria… meriteresti di perdere una ruota mentre sferragli in giro con la 600 Abarth… 😀 😀 😀
P.s.: ti ho dato un “+” per la 600… 😀 😀 😀
Era una macchina veramente assurda: purtroppo al tempo non capivo quasi nulla di macchine, e la presi solo perché era incredibilmente figa (aveva le cuciture in rosso di un volante in pura pelle…).
È durata dieci anni. Poi la diedi via e non seppi più chi la prese… 🙂
90 esagerato ma il disco merita per quello che ricordo……l ho ascoltato un po di tempo fa…..Non male 75 ci sta tutto.
Voto a parte per me è un gran bell’album e soprattutto questi sono una gran bella speranza anche dal vivo… visti alla A Melodic Rock Night e sono stati sul palco veramente una cannonata, si sentiva il profumo di “band” (e non è poca cosa)… hanno fatto veramente spettacolo coinvolgendo il pubblico… bravi bravi
Personalmente non mi hanno impressionato più di tanto, anzi li ho trovati nettamente inferiori ai Twelve Back Stones, soprattutto a livello di songwriting. Ed ovviamente sul versante produttivo, che anche in questo caso non brilla particolarmente, rendendo molto spiacevole l’ascolto.
Ancora una volta la batteria è oscena: il rullante sembra avere lo stesso suono di un timpano da 16. È scandalosa questa cosa.
Oltre al fatto che, non lo so, sarò sordo io, ma non sento piatti, charleston e ride.
Al di là di tutto l’ho trovato un disco estremamente noioso, che non riesce mai a richiamare l’attenzione dell’ascoltatore, e che non ha mai un guizzo di brillantezza.
La voce del cantante, inoltre, è molto brutta e totalmente inespressiva, finendo con l’appiattire tutto il materiale proposto.
Per il momento bocciati.
54/100
Diavolo porco se hai rotto le palle co sti black……e va bene darò loro un ascolto…..mmiiiiiiiiichia :-):-) 🙂
BravA! Finalmente mi cachi! 🙂
ha ha ha… Bontropi, ero sicuro che lo avresti bocciato (però 54 per questo lavoro a mio parere è proprio cattiveria gratuita… 😀 )… i gruppi italiani ti danno l’orticaria… 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, io tutti sti problemi di batteria ecc. ecc. non li sento… anzi, come già per gli album dei DZ qui secondo me si è fatto un gran lavoro in fase di produzione… ma si sa che se ci infiliamo in sto ginepraio non ne usciamo nuovamente più… 😀 😀 😀
La produzione è stata da sempre l’unico aspetto, di una opera musicale, che credevo potesse considerarsi di carattere “oggetivo”: della serie “se una produzione è bella, deve esserlo necessariamente per tutti…”.
Purtroppo ho imparato che anche sulla Produzione c’è chi la vuole cruda, c’è chi la vuole cotta, e chi addirittura preferisce il Granbiscotto. Detto questo, tutte le mie certezze sulla produzione sono crollate quando un mio amico ebbe il coraggio di dirmi che la produzione del Black Album dei Metallica faceva cagare…
🙂
In ogni caso non ce l’ho con i gruppi italiani, Denis: proprio Bullfrog e Twelve Back Stones mi sono piaciuti da morire.
Anche il pezzo dei Wheels of Fire mi é piaciuto molto (e sono curioso di ascoltare il resto…), e poi ovviamente l’ultimo Hardline, che ascolto a distanza di settimane con grande piacere (Percudani è troppo bravo…).
Insomma, la roba italiana che mi piace, e tanto, c’è. È poca, ma c’è. 🙂
Ho ascoltato un paio di pezzi e ho gradito.
Non so se abbiano quella marcia in piu’ di cui parla Denis nelle sue metafore automobilistiche, da approfondire.
Amazing bros
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Gli Uncledog sono una rock band padovana attiva dal 2008 che è ritornata sul mercato discografico nel febbraio 2019 con il suo secondo album Passion Obsession, disponibile nel catalogo dell’etichetta Vrec (e […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
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Influenzati da […]
Per ora ho ascoltato i primi quattro pezzi, e sono estasiato.
Porca bestia, quanto sono Cult!!
Copertina bellissima.
Tornerò.
Confermo in toto quanto di buono detto di questo disco, che, a quanto pare, mi cago soltanto io.
Trovo che il disco sia bellissimo, e loro sono tutti di una bravura notevole: mi è piaciuto il cantante, con la sua impostazione molto gotica, molto “Cult” fase Love.
Ci sono dei riff di chitarra bellissimi e cattivissimi. Produzione d’alto livello. Varietà nei pezzi e totale assenza di riempitivi.
Per me promosso a pieni voti. E senz’altro meriterebbe maggiore attenzione.
Da assaporare su un’autostrada, di notte, completamente da soli in macchina…
88/100
credo sia una delle prime volte che dai un voto più alto del mio 😀
Ahahahah 🙂
Ma questi ragazzi possono contattarsi solo con Facebook?! Vorrei la mia solita copia autografata!
penso di si, boh.. prova a scrivere alla label
Appena fatto! 😉
Il singolo ha un bel tiro, niente di nuovo ma apprezzabile.
Dovrei approfondire anche in virtu’ della vicinanza geografica.
Nota di merito anche per i Twelve Back Stones.
Contattati tramite la loro casa discografica, mi hanno ricontattato personalmente per farmi sapere che sarebbero stati ben disposti a mandarmi una copia del loro album completo di autografi ed addirittura primo Ep aggiuntivo.
Prezzo da veri amici.
Bravi, disponibili e davvero delle gran persone.
Se il loro disco vi piace (e secondo me si tratta di una delle più belle pubblicazioni di questo 2019..), compratelo direttamente da loro. Ne vale la pena.
Avrai talmente rotto i maroni alla label che te l’han mandato direttamente sopra cada col drone:-):-)
Cmq disco validissimo e bello nulla da dire.
Tu invece quelli che ti consiglio io non li caghi proprio vabbè, poi che sino rompi coglioni prova a sentire i FOREVER omonimo.
Stai zittA, che sto ascoltando i Destrage! Grandissimi!!!
Italiani che spaccano di brutto.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 6 mesi fa
Vi racconterò una storia. C’era una volta, in un tempo non troppo lontano, un giovane pipistrello che, appena svegliatosi dal suo lungo sonno diurno, si era affacciato dalla sua grotta, pronto per spiccare il […]
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che l’italianissima Frontiers Music avrebbe un giorno pubblicato un album in studio di un numero uno della musica internazionale come Alan Parsons (non limitandosi “soltanto” a […]
Recensione magistrale Iacopo, io però da fan sfegatato vado un po’ più giù col voto e mi fermo a 70 / 75. È un disco che ho ascoltato una decina di volte , il suono richiama le vecchie atmosfere ed è cosa buona ma nel prosieguo dell’ascolto ci sono momenti di stanca , avrei preferito un po’ più di dinamicità con una componente elettro space che è stata sempre nelle corde di Alan .
Vi è un predominio di brani soft che non mi prendono più di tanto, sono cantati molto bene da tutti , Alan compreso ma chissà che disco sarebbe stato con woolfson (rip) Lenny zakatek o John Miles……qui invece mi sembra che si sia fatto un compitino con tanto mestiere e poca verve e se doveva essere il disco di commiato beh ci si poteva sforzare un po di più.
Ps da 100 suoni e produzione come da prassi per uno di nome Alan Parson.
Io ancora mi sto trastullando per il suo concertone al FFestival…per questo Secret ci risentiamo poi….
Non ero contento di loro come headliner al Frontiers. Invece e’ stato un bel concerto con suoni perfetti.
Il disco scorre piacevolmente, pur non essendo un fan di queste sonorita’ , ho gradito.
Ammetto qualche momento di stanca però i due singoli sono veramente molto belli, soprattutto l’ultimo As Lights Fall. Tutto sommato un gran bell’album che forse come diceva Mark avrebbe benificiato di un paio di brani più elettro/space… per me 80 è il voto giusto!
E qui per me vale un po lo stesso discorso fatto per il disco di Michael Thompson…non è sicuramente il miglior lavoro di Alan Parson (anche perchè personalmente preferisco il suo periodo più prog) ma questo The Secret è un lavoro di gran classe, suonato e prodotto in maniera esemplare (e non poteva essere altrimenti) e con una serie di brani che scorrono via piacevolmente fino alla perla finale I Can’t Get There From Here ,una ballata a dir poco stupenda.
Per me è sempre un piacere accogliere una nuova uscita discografica a nome Alan Parson e spero di non dover aspettare anni per il suo prox disco.
PS Denissssssssssssssssssss….ma il report del FFestival quando Kaiser arriva????
Ma veramente! È più lento lui di un bradipo imperatore! 🙂
P.s.: ho visto le foto del Rock Temple Festival, e sono indeciso sul Mezzano: è il sosia di Frank Bello o è la controfigura di Sylvester Stallone ne “I Falchi della notte”?!
Voto per Sly Stallone 🙂
Seeeeeeeeee…gli piacerebbe essere il grande SLY nei Falchi (minchia che film) ma il buon Jacopo sembra piu John Travolta ultimo periodo…con il trapianto.. 🙂 🙂
mi piacerebbe si.. 😀
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
Con l’ingresso in pianta stabile nel gruppo del nostro connazionale Mario Percudani, gli Hardline dell’iconico cantante Johnny Gioeli riescono a inserire l’ultimo tassello mancante al loro rinnovato puzzle […]
L’inevitabile 91/100 di Iacopo, mi verrebbe da dire … 🙂
Battute a parte, non ho ancora ascoltato nulla se non il primo singolo (incolore) e la cover dei Queen (pessima), quindi mi riservo di formulare un giudizio completo nei prossimi giorni.
Sull’opportunità di utilizzare il monicker “Hardline”, resto della mia opinione.
Questi non sono gli Hardline.
addirittura pessima? ^^
Pessima perché questi ragazzi si sono fatti carico di un compito al di là delle proprie forze, Iacopo.
Come già ebbi modo di dire in passato, i Queen sono incoverizzabili, e scegliere un pezzo orchestrale come Live Forever, con un arrangiamento assurdo, con una voce ed una tonalità inarrivabile per chiunque (lo stesso Seal lo ammise al Freddie Mercury Tribute…), equivale ad andare al suicidio.
Il pezzo degli Hardline attuali è terribile sotto l’aspetto dell’arrangiamento (ma d’altra parte non posso fargliene neanche una colpa: i mezzi a disposizione son quelli…), e, cosa ancora più grave, Gioeli muore ad ogni alzata…per quanto il pezzo sia proposto in tonalità evidentemente più bassa.
Buono l’assolo di chitarra.
Da dimenticare proprio, a mio parere.
Intervengo solo per confortarti su un aspetto. La tonalità è originale, quindi non abbassata. Penso che i mezzi da discutere non siano proprio i nostri. Per il resto le opinioni sono opinioni e va benissimo così. A presto:-)
…allora avreste fatto meglio ad abbassarla di un semitono… 🙂
Alessandro, non cadere anche tu nell’errore di ritenere le critiche come delle offese gratuite. Perché non lo sono.
La moltitudine di commenti che raccolgono le vostre pubblicazioni deriva dalla grande curiosità che c’è intorno a voi.
Ti stupirà sapere che, come ha intelligentemente intuìto Iacopo, i primi due ascolti in successione di questo lavoro mi hanno letteralmente colto di sorpresa.
Avete fatto un disco eccellente nei pezzi più arrembanti (Place to call home è un pezzo gigantesco), Percudani ha fatto un lavoro di riffing in stile Van Halen che mi ha fatto cascare la mascella per terra…e tu sei migliorato tantissimo sul versante della produzione.
Il suono è bellissimo: finalmente avete curato batteria (ride e Charleston perfetti) e le chitarre. Non c’è più l’effetto sottovuoto.
Anche nel songwriting non c’è più quella sensazione di copia-incolla: tutti i pezzi crescono e si sviluppano in maniera organica.
Ma avete sbagliato tutte le ballad, piuttosto fiacche e poco riuscite nei ritornelli…tranne l’ultima, bellissima, “My Friend”.
Sento che il disco si aggira intorno all’ 85/100…ma voglio ascoltarlo ancora.
Ti ringrazio per la tua attenzione, anche se magari non hai molta fiducia nei mezzi di chi scrive…ma va be’: come dici tu “le opinioni sono opinioni, e va benissimo così”.
A presto 🙂
Non hai colto il mio sarcasmo. Io non commento mai, mi fa solo sorridere che si dica “d’altronde i mezzi son quelli che sono” come se fossimo dei malcapitati. Mi fa davvero sorridere. Io raccolgo ogni critica, ma come ogni critica, la filtro e decido se può avere effetto su di me. Il mio termine di paragone sono vendita e i miei committenti (etichetta, band e così via) ma comunque mi fermo e leggo con curiosità, ma se prendessi ogni critica sarei spacciato, perdonami. Quindi a volte mi fermo leggo e sorrido, come quella tua frase. Ma ti ringrazio per aver apprezzato un disco a cui abbiamo lavorato tanto. Ci sono commenti stra positivi estasianti sulle ballad e distruttivi sui pezzi veloci fatti da altre persone. Cosa facciamo? Le opinioni rimangono opinioni per fortuna, il tutto sta a come si dice e come si ricevere. A presto:-)
Allora ti chiedo scusa, perché forse mi sono espresso male io: con la frase “non gliene faccio una colpa perché i mezzi sono quelli che sono…” non volevo assolutamente lasciare intendere che siete dei poveracci con mezzi a disposizione da terzo mondo.
Il mio era un riferimento alla produzione milionaria che fu A Kind Of Magic: I Queen già in quegli anni avevano mezzi a disposizione che in pochi potevano permettersi, e in Who Wants To Live Forever si avverte chiaramente.
Voi non potete avere a disposizione, in proporzione, i mezzi dei Queen: era in questo senso che intendevo “i mezzi son quelli che sono”…
Per il resto i vostri mezzi tecnici e produttivi sono assolutamente alla pari di quelli di altre scene ben più blasonate…anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, sul versante produttivo avete addirittura qualcosa in meno, e quindi meritate un plauso maggiore.
Credo che alla fine sia solo questione di sapersi spiegare con la giusta voglia ed il meritato rispetto. Quando ci sono questi elementi, il sarcasmo non serve… 🙂
Ancora tanti complimenti 😉
Tranquillo:-) io avevo un sorriso positivo e tranquillo nel dire le cose. Sul fatto che i queen siano nell’olimpo mega assoluto ti do ragione. Sono a mio parere la miglior band di sempre. Come ho già detto, è un umile omaggio. Qualcosa voluto dall’amore per la band senza volersi paragonare a loro. A presto:-)
….e poi perche’ non ho ancora ascoltato lalbum io ehhhh????? ahahah 🙂
Ascoltalo e vieni a commentare cosî litighiamo❤️Scherzo ovviamente!
non è questione tua opinione o meno. Non sono gli Hardline punto
Lo sto ascoltando…
Ci saranno sorprese…
chissà se in positivo o negativo.. XD
Seee ha già cambiato parere fidati. 🙂
Piacere di risentirti su queste pagine Alessandro, il bontropi si rimangera ‘ tutto dopo aver sentito il disco, io l’ho ordinato dopo un solo ascolto e dico senza remore che siamo davanti ad uno dei migliori dischi degli hardline da quando sono tornati .
La cover l’avrei evitata non perché brutta ma è inutile, i brani originali stanno in piedi da soli poi sul discorso moniker io ormai ho superato da un pezzo queste pippe mentali. Complimenti , gran bel lavoro che merita un 8 pieno.
Appunto 🙂
Magari Alessandro dovrebbe darmi il tempo di ascoltare la prossima volta… 🙂
Lo compro anche io. Credo sia il miglior disco in assoluto della c.d. “scena Italiana”, non me ne voglia il buon Gioeli se lo metto momentaneamente in secondo piano…
La cover è stato un omaggio che abbiam voluto fare. Senza grosse pretese ma con grande rispetto e umiltà:-) semplicemente quello. Grazie per i complimenti!
MI STO AMMAZZANDO DALLE RISATE…………..!!!!!!!
L’Anna è bellissima
Con lemmy non può competere le mancano i nei :-):-):-):-)
Alessandro hai tutta la mia stima x trovare il tempo per leggere e commentare i nostri voti, critiche, lodi ai dischi qui recensiti.
Complimenti per l umiltà dimostrata davvero.
Il disco x me è un 75, migliore di danger zone, alla pari di human nature.
Ho sentito che avete davvero ricercato in alcuni pezzi il sound di double eclipse, piu MR americano, meno di stampo europeo. Ed essendo la band nata da quella scena. L ho apprezzato molto.
Leaving the end open Lo trovo cmq superiore, mi aveva colpito la personalità di quel disco in pezzi come start again e in this moment (che come pezzo lego molto a take you home).
Bel disco cmq, bravi ragazzi e brava frontiers
Grazie Yuri. La realtà è che abbiamo una formazione che rema tutta verso la stessa direzione e penso si senta nel risultato un legame e un’alchimia maggiore tra gli elementi. LTEO è un grandissimo disco!
Per me un gran bel disco che trovo abbia un’anima ed un’alchimia più forti rispetto al precedente Human Nature… l’entrata nella band soprattutto di Percudani per me ha dato più stabilità e personalità tecnica al gruppo… Ramos lo adoro ed è sicuramente un “personaggio”, ma Mario Percudani lo trovo come feeling e stile anni luce più avanti… e qui si sente eccome… Marco Di Salvia è una belva (soprattutto in sede live) e va a sostituire un batterista che amo come Cesco Jovino facendo un gran lavoro.
Vado anche oltre e dico che la bravura di questa band si vede anche in sede live… al Frontiers gli Hardline hanno secondo me fatto la loro migliore esibizione di sempre… band vera, belli compatti sul palco e con un frontman veramente eccezionale a tirare le fila di uno show sorretto però da tutta la band… roba di livello!
Ultime due note sul disco, i pezzi che a me son piaciuti di più son proprio le ballate dove Gioeli tira fuori un calore dalla sua voce veramente toccante… questo giusto anche per rimarcare come si diceva sopra che i gusti son gusti e per fortuna non sono tutti uguali… 😉 Però devo dire che anche io non avrei sentito la necessità di una cover, soprattutto dei Queen che sono a parer mio “incoverizzabili”… e poi se proprio devo essere “cattivo” la scelta è caduta secondo me su uno dei pezzi più difficili da “coverizzare” della discografia dei Queen… ma resta un peccato veniale e l’omaggio è sicuramente da apprezzare… 😉
Io al FFestival durante l esibizione degli Hardline avevo occhi solo per la mia Annetta 🙂
Preso al Frontiers, disco bello carico.
Sono ai primi ascolti, mi piace molto Take a chance con i suoi whoaoa.
Percudani mi piaceva anche negli Hungryheart.
II e leaving the end open non mi avevano fatto impazzire ai tempi.
L’ arrivo a bordo di Alessandro ha giovato al gruppo.
Dico questo perche’ un paio di amici al Frontiers hanno polemizzato sull’italianizzazione degli Hardline.
Si sa che molti fans dell’hard aor sono esterofili.
A me sto disco sta piacendo.
Sono ai primi ascolti. A primo impatto si sente l “americanizzazione” del sound, cosa che devo assimilare con calma.
Mi piacciono: la carica dell’opener, “Handful of Sun”e il gusto delicato dell’acustica “This Love”, veramente bella, tanto da chiedermi o a chiedere direttamente ad Alessandro DV perche questa versione venga proposta solo per il mercato giapponese.
Sulla cover dei Queen (come già detto da altri, inarrivabili), per ora non mi pronuncio.
Ribadisco sono ai primi ascolti….. tornerò!
io mi chiedo che cosa c’è da assimilare ……manco fossero i cynic…….mah!!!!!!!
Assimilo Assimilo……Mica devono piacermi per forza. Esagerazioni a parte, ci sono delle buone canzoni; album compatto…. forse manca la canzone che fa il botto.
ahahah
TOP 2019…essential totally<<<<<
Confermo in toto le prime impressioni.
Disco assolutamente roccioso e perfettamente riuscito. Peccato per le ballad, che non mordono mai…a parte My Friend, splendida nel suo arrangiamento.
Ci tengo a sottolineare che, per me, questo è il disco della piena esplosione di Percudani, che fino a questo punto non mi era mai davvero piaciuto, intrappolato da sempre in un guitaring troppo morbido, troppo scolastico…
In questo nuovo album, ha un sound Vanhaleniano da puro godimento. E secondo me deve continuare su questa strada.
Bravissimo.
82/100
….al di la’ dell’ ottima band in sede live composta da delvecchio, con elementi ben amalgamati al perno centrale a nome johnny gioeli questo album personalmente non mi trasmette particolari emozioni….le canzoni non sono brutte eh, ma manca sempre quello spunto che alzerebbe l’asticella!!!….asticella molto alta se pensiamo ai soliti double eclipse e HARDLINE II !!!!!…..Non mi sento dunque di stroncare il lavoro dei ragazzi ma trovo il disco complessivamente sul ….+ che suf!!!!….canzone preferita “out of time”!!!!!!
…..un plauso per la bella cover dei queen che trovo assolutamente all’altezza!!! Gioeli ha una voce piu’ maschia ma la interpreta alla grande!!!!….in fin dei conti va vista come un tributo e non come un possibile confronto….bontropi 🙂
Ero dubbioso, l’ho comprato dopo un veloce ascolto che mi ha dato ottime impressioni. Per me comunque Percudani ha dato nuova linfa al gruppo, che già con il precedente aveva fatto un lavoro egregio.
Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 7 mesi fa
Il mese di aprile 2019 credo verrà ricordato a lungo come uno dei periodi più prolifici e qualitativamente eccelsi della storia recente del genere rock melodico di puro stampo AOR. Dopo i ritorni dei Fortune e d […]
Per me album splendido!!!
grande classe ..i brani cantati da Larry king e Mark spiro sono più INSPIRED nn cè ombra di dubbio<<<
Classe da vendere ma ad un primo ascolto mi ha dato la stessa sensazione delle goccioline di acqua sul gore-tex , scivolano via senza lasciare traccia……..proverò a riascoltarlo togliendo quegli inutili interludi……..chissà.
Mi ricollego al commento fatto per il disco dei Fortune, e se da un lato Michael Thompson gode certamente di maggiore stima da parte del sottoscritto rispetto ai Fortune, dall’altro è evidente come questo disco si porti dietro le stesse problematiche che affliggono l’album dei succitati colleghi.
E’ musica vecchia e stanca: nell’animo e negli intenti. Non mi stupisce che queste band, più o meno considerate “di culto” dagli addetti ai lavori e dai nostalgici più incalliti, siano state selezionate per la naturale estinzione.
Ora tornano tutti, chi prima, chi dopo…chi è già al secondo o terzo album dal tanto sospirato come back, ma la sostanza non cambia: ne sentivamo davvero il bisogno?
Per quanto mi riguarda la risposta è “no”. Thompson ha fatto un bel disco tanto tempo fa, come accadde per tante altre band della nostra scena musicale… ma è sufficiente per essere considerato “protagonista” della scena di ieri, e conseguentemente meritato protagonista anche della scena di oggi?
A me queste operazioni di “come back”, più o meno accompagnate da toni entusiastici di vario tipo, fanno solo tenerezza….
Album insulso ed inutile, per quanto mi riguarda.
A me fortune 2 è piaciuto , questo invece non mi prende poi io non mi faccio tante domande su un disco o sul motivo del come back l’importante che siano dei buoni dischi seppur non fondamentali ( e chi lo è oggigiorno) se ragioniamo così allora anche il come back degli hardline è inutile.
“E’ musica vecchia e stanca” -> allora amo la musica vecchia e stanca
“ne sentivamo davvero il bisogno?” -> SI
“ma è sufficiente per essere considerato “protagonista” della scena di ieri, e conseguentemente meritato protagonista anche della scena di oggi?” -> Si, finchè continuerà a fare album belli anche se da vecchi e stanchi
“Vuoi bene a Bontropi?” -> SI, anche se è un po’ rompipalle con i suoi gusti musicali… 😀 😀 😀
Ahahahhaa 😀
Senza Bontropi, sarebbe come non avere un’opposizione al Governo! Ammettilo! 🙂
Disco che scorre meglio senza interludi, da supersonic in poi i pezzi migliori con un finale in crescendo . Non sarei drastico come l’amico bontropi , dopo un po’ di ascolti si riesce ad apprezzarlo , al primo mi aveva lasciato indifferente. Flying without…..ballad d’altri tempi.
Un 7 ci può stare.
Questo disco mi sta piacendo parecchio. Superiore a future past senza se senza ma. Anche gli intermezzi strumentali hanno un loro perché.
Sia king che spiro davvero ispirati sulle vocals.
Azzardo un 80 perché lo trovo anche molto coerente con il classico how long…
Quando si parla di Michael Thompson la prima parola che mi viene in mente è CLASSE ed anche in questo Love & Beyond la chitarra del nostro è semplicemente magnifica così come il livello dei musicisti coinvolti è veramente alto.
I brani sono decisamente piacevoli anche se forse mi aspettavo qualche hit in più che però arriva sul finire di disco con la bellissima What Will I Be Without You.
Effettivamente gli interludi vari appesantiscono un po il disco e personalmente al terzo ascolto ho deciso di segarli via.
Un buon ritorno quello del nostro Michael che aspetto a breve con un nuovo disco in formato How Long…..
Iacopo Mezzano ha cambiato la foto del profilo 5 anni, 7 mesi fa
Ma io manco mi ero accorto caro il mio bellimbusto (Denis) che tu avessi pubblicato coteste foto!!!!
E allora visto che ho ancora gli appunti di aprile via ai commenti della sesta edizione del mittico FFestival….
Giorno 1
CREYE….tanta energia sul palco..non male (6.5)
AIRRACE…sorpresona del festival ed una grande voce live (7.5)
SOTO…alterna buoni pezzi ad altri tamarrissimi…peccato sia poi senza voce (6)
TEN…solo la conclusiva THE NAME OF THE ROSE vale da sola lo show…peccato che la scaletta non includa piu pezzi dai primi 2 album..cmq bravi (6/7)
HARDLINE…sempre bravo Gioeli e il resto della band…soprattutto la mia Annetta 🙂 (7- …il – è perche oramai li ho gia visti troppe volte 🙂 )
DEFIANTS….partono male (colpa anche del mixer) ma grazie alla comparsa del grande TED e ad un paio di ottimi pezzi dal primo album riescono a risollevarsi (6+)
(PS…Steve West uno dei batteristi piu ingessati della storia….)
ALAN PARSON….la scaletta dei brani potrebbe essere opinabile ma per suoni (sembrava di stare in un altro concerto) e strumenti (impressionante la chitarra di
Kellmann) non ce n è per nessuno…grande ALAN CANAVACCIUOLO PARSON (8.5)
Giorno 2
KING OF COMPANY…non il mio genere ma piacevoli (6)
LEVERAGE….Manco sapevo ci fosse KIMMO BLOOM…e lui è stato na forza….(6.5)
FORTUNE…sono venuto x loro e non hanno deluso le attese anche se i tanti problemi al mixer hanno un po minato la loro prova (7+)
KEEL…mai piaciuti…e dopo aver sentito la cover di BECAUSE THE NIGHT sono scappato…. (S.V.)
BURNING RAIN….Tecnicamente non si discutono (grande scoperta la batteria di Elias) ma pochi pezzi mi hanno preso… (6+)
WET…a parte i soliti problemi vocali di SOTO una buona prova del resto della band (6/7)
AUGERI…in tutto il concerto solo 4 pezzi suoi…per il resto è partito il Karaoke Journey (non suoi)…mamma mia che tristezza…delusione del Festival (5) PS ma poi ci
voleva tanto a tira fuori pezzi da Arrival (secondo me bellissimo) o dal primo Tall Stories?!?! Bo….
Come al solito un ringraziamento a quelle facce da pirla che hanno seguito il FFestival con il sottoscritto tra cui quel culattone di Denis, quel gay di Iacopo, Cap Andy, il Fede, le tre gnocche svizzere/tedesche, il mago di Segrate, Pinpiripettenusa e tanti tanti altri….a presto nella speranza che il 2020 ci porti ancora un grande FFestival!
Secondo me le tre gnocche svizzere erano in realtà tre obese….ma va be’…. ahauhauhau 🙂