LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

giovanni alberti

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa

    Forte di una formazione stellare, che vanta i nomi di Tommy Denander alle chitarre e alle tastiere, di Brian Tichy (Billy Idol, Foreigner, Ozzy Osbourne) alla batteria, e di Brian Anthony (Steve Walsh) al basso e […]

    • Vediamo se trovo qualcosa da ascoltare per bene….di solito Overland ha Standard qualitativi molto alti, ma ultimamente mi sembra un po’ troppo diviso in mille progetti…. cmq per ora la tua è la recensione più lusinghiera tra quelle su cui mi è capitato di buttare un occhio….

    • La carriera di Overland solista non è affatto banale o scontata come si potrebbe pensare infatti ognuno dei 5 album cerca di distinguersi in qualche modo (il 2 DiamondDealer ahimè resta però il più debole) non tanto per i contenuti proposti (sempre di rock melodico si tratta) ma come nel caso di questo nuovo fiammante SCANDALOUS per produzione e resa sonora. Qui sorprende il minimalismo dei suoni, le canzoni sono “spogliate” di tutti i fronzoli tipici dell’Aor come le tastiere pressochè assenti, i ridondanti assoli, le intro d’atmosfera etc.. Quindi un album diverso dal suono ricercato e molto lavorato dei precedenti EPIC e CONTAGIOUS ma con il vantaggio di andare subito al “sodo” dritto all’essenza del rock qui molto diretto ritmato e spesso funk ! A tratti mi sembrava di sentire i NIRVANA (aaarrggh) suonare Aor (!) se capite quel che intendo 🙂
      ps: per me un altro centro da parte di Overland con una critica però sulla scelta di
      “favorire” l’edizione vinile con ben 2 bonus track

    • Per me sto disco è stata una mezza delusione…si salvano 2/3 brani e poco più…da uno come il nostro Steve mi aspetto sempre tanto e non un album che passa e va…magari anche piacevole ma sembra aver fatto il compitino e tutti contenti…onestamente poi dopo solo qualche mese dall ultimo FM di questo album ne potevo fare anche a meno….

      • ciao spero che almeno l’ultimo FM ti è piaciuto ? Io lo trovo straordinario.. il migliore dalla reunion

        • Rokest sull ultimo FM ne abbiamo parlato in lungo e in largo nell apposita rece….asmemoratooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! 🙂

    • A parte la voce di overland il songwriting l’ho trovato troppo introspettivo e spoglio.
      un passo indietro anche due rispetto agli ottimi Contagious e Epic

      • si vero ma credo che è una scelta voluta dal buon Overland.. ogni suo album riesce a suonare diverso anche se si tratta sempre di rock melodico. CONTAGIOUS e EPIC erano album aor con un suono molto ricco ma a me piace più questo SCANDALOUS più diretto più rock con ottime canzoni

    • Newman? O Overland?

    • ciao non esageriamo ! Al primo ascolto anche a me aveva un po sorpreso specialmente il suono molto scarno minimale e le chitarre ruvide quasi grunge ma la qualità dei pezzi è ottima come al solito secondo me !

    • Non ho capito il riferimento a NEWMAN ? Hai sbagliato forse recensione ?

    • Lo ascolterò

    • ciao no dai fuori genere mi sembra troppo! certo qui siamo all’opposto che so del sound pomposo e “nordico”dei Groundbraker peresempio ma io ho preferito questo sinceramente

    • con l’occasione dell uscita del nuovo Overland-Sixx torno un attimo su questo bellissimo (per me) Scandalous: innanzitutto ma avete sentito la batteria su quest album?! Ha un suono pazzesco secco asciutto come una legnata ad opera di un certo BrianTicky (Ozzy, Foreigner ..)! Overland qui è riuscito in un mezzo miracolo.. scrollarsi di dosso la “solita” melensa armoniosità un po lagnosa a volte e poi dopo i 2 Epic e Contagious ottimi lavori di AOR questa era l’unica strada possibile percorribile! Magari il nuovo SIX ,ma non credo vista la band:( fosse simile a questo !
      ps: le canzoni tutte perfettamente riuscite ognuna con la sua identità specifica, eccetto le ultime 2 più leggerine e meno curate

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 3 mesi fa

    Ricordo ancora le emozioni contrastanti provate tre anni fa ascoltando A World of Fools, il precedente album in studio dei Lionville e debutto del gruppo genovese tra le corti della ormai major del genere melodic […]

    • Disco dell’anno.

      Lo dico subito e senza tanti giri di parole assolutamente inutili.
      Non avrei mai creduto che i Lionville avrebbero dato vita ad un tale capolavoro.
      Potrei spendere milioni di commenti, ma le cose che mi hanno sorpreso maggiormente di questo album sono state l’assoluta padronanza dei propri strumenti, una capacità di scrittura giunta a livelli di maturità artistica assoluta, una personalità unica (ora Lars è il cantante dei Lionville e non più “…quello dei Work of Art…), ed infine una voglia di stupire che costituisce da sempre l’arma vincente di ogni grande artista.
      Sottolineo anche un altro grandissimo aspetto di questo album: sa tenere compagnia all’ascoltatore come solo i grandi capolavori 80s sapevano fare…

      Reaching for the Sky pezzo dell’anno.

      98/100

      • Oh Cavoli… Bontopi ha scritto esattamente quello che avrei voluto scrivere io… 😀 😀 😀 Uno dei migliori album sentiti negli ultimi anni!

      • ma…..non stai esagerando come al solito eh?….io ho sentito canzoni carine si’ ma inferiori al precedente che almeno aveva 4 pezzi davvero incisivi….ecco questo album ai primi ascolti mi pare poco incisivo perfino su i singoli….ma voglio comunque ascoltarlo meglio…vi sapro’ dire!!!!

    • Mi stendo al sole e lo ascolto ……

      • Ti seguo….con sto album sono in ritardo….certo che dopo lo sproloquio del Bon… 🙂

    • Disco che entrerà sicuramente nella top ten del 2020.
      il voto può assestarsi su un 80 per me .
      Ho apprezzato qua e la avvicinamenti ai toto come in pezzi quali “Living With The Truth ” e “Reach for the sky”. la notturna “”Into the night” se non è un capolavoro poco ci manca .
      Bella “Nothing without you” , molto nello stile dei vecchi dischi.
      promosso senza se senza ma.

    • Dunque…….mi sono preso la briga di ascoltare tutti i 4 dischi dal primo a quest’ultimo. Ho i primi 2 il terzo non lho preso perché la formula era ripetitiva e questo quarto lavoro conferma le mie impressioni. Per carità si parla di bella musica ma i capolavori stanno altrove , poi si ha la sensazione che somiglino sempre più ai work of art, alla fine ripeto , la formula è più o meno la stessa (toto style) solo il tempo dira’ quanto sarà efficace ma la mia impressione è che siano arrivati al massimo delle loro potenzialità. Cmq un piacevole ascolto , li preferisco quando sono più “muscolari ” meno nelle ballads che trovo un po’ noiose. Voto 7

    • Allora…il disco è prodotto alla grande, suonato molto ma molto bene (sempre detto che noi italiani tecnicamente non abbiamo nulla da invidiare a chicchesia), Lars è sempre Lars, non sento brani deboli…eppure…eppure qualche cosa mi manca…e quel qualcosa è il classico pezzo che spacca i culi ai passeri…certo brani come Nothing Without You e Reaching For The Sky sono brani sicuramente sopra la media ma non tali da farmi ribaltare dalla sedia…e questo secondo me è un grosso limite di questo disco…i loro primi due lavori erano forse più discontinui ma avevano quei 2/3 brani che restavano impressi in testa…oh poi magari è solo una mia fisima…

      Alla fin fine un gran bel disco ma senza quegli HIT…quei brani MASTERPIECE che me lo avrebbero fatto apprezzare sicuramente di più.

      Ah…due appunti prima di chiudere…Lars grandissimo cantante ma mi piacerebbe che ogni tanto tirasse fuori un po di più i balotas (cattivo ti voglio)…e per quel travone del Bontro…ma basta con sti paragoni con gli anni 80…BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! 🙂

    • Mah… a me invece ha abbastanza deluso purtroppo… Ci sono alcuni ottimi pezzi ma nel complesso il disco tende a risultare eccessivamente noioso. I pezzi Toto-oriented proprio non vanno, troppo mosci. Sono sonorità che non si addicono al loro stile, devono puntare su pezzi con più tiro.

    • assolutamente i lionville si confermano la più forte band italiana di aor.. per distacco rispetto a tutte le altre!nothing without you è sicuramente tra i tre pezzi più belli che abbiano mai fatto.. bella melodica carica.. ma ecco.. non parlerei di capolavoro per questo album.. i capolavori erano altri .. non scherziamo.. i primi tre pezzi sono buoni, poi dal quarto c’è un netto calo.. alcuni pezzi risultano un pò noiosini.. anchio sono d’accordo nel dire che danno il meglio se alzano il tiro, mentre le ballad tendono a essere un po soporifere..96 su 100 ovviamene non ha ragion d’essere.. direi che stare sui 70 sia ragionevole..

    • Disco mediocre. Non salvo nulla e di solito un paio di episodi riesco sempre ad estrarli dalla mediocrità.

    • Un bell’album per il genere e in quanto fatto da una grande band Italiana.
      Poi se devo essere un po critico, mi piace ma non grido al miracolo.
      La mia canzone (attualmente) preferita è: Runaway

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 4 mesi fa

    VEGA, tra le band maggiormente riconoscibili del panorama melodic rock attuale, e fautori di una serie di album su cui spicca sicuramente il debutto Kiss of Life. Da li in avanti sicuramente non si sono seduti […]

    • Album che mi ha sorpreso da subito e che apprezzo.
      I Vega sanno far musica e, dunque, la loro sperimentazione ha una base solida e nulla è lasciato al caso.
      Nello specifico trovo molto interessanti brani come “Don’t Fool Yourself” & Consequence Of Having A Heart”, giusto per citare due canzoni, con un stile sapientemente costruito.
      Copertina molto bella!
      Album PROMOSSO!

    • Concordo con la “guida all’ascolto” di questo album, tracciata da Denis.
      Sono altresì convinto che il disco non piacerà quasi a nessuno, perlomeno nell’ambito di una platea tradizionalmente conservatrice come la nostra.
       
      Per quanto mi riguarda, trovo che questa ultima produzione sia l’ennesima dimostrazione di come i Vega siano grandi musicisti ai quali non piace ripetersi. Grit your teeth é infatti ancora diverso da qualunque altro lavoro a firma “Vega”.
      E poi, cosa per me non da poco, hanno un sound moderno, contemporaneo, attuale.
      Prestazioni eccellenti dei singoli, produzione solida, testi quadrati e incisivi.
       
      Non vedo punti deboli: non riescono a sbagliare un disco.
      Questa band non conosce limiti.
       
      90/100

    • recensione e voto non semplici.
      appena parte un loro brano li riconosci subito per quanto ogni loro disco non suoni come il precedente.
      continuo sul fatto personale che il timbro di workman mi convince solo sui pezzi + tirati e che il songwriting vive di luci e ombre.
      non sento hit nei loro dischi. buone soluzioni, interessanti e personali si pero.
      mi fermo a 70.
       

      • Hai sintetizzato il mio pensiero. Ascoltato molte volte ma non mi resta in mente una melodia. De Gustibus ovviamente

    • Allora…….vediamo , ho ascoltato il disco decine di volte , ora aspetto mi arrivi a casa. Elenco le mie impressioni:
      1 questi hanno le palle
      2 hanno il coraggio di “osare”
      3 finalmente si sono affrancati dai def leppard.
      4 canzoni arrangiare da dio, assolo precisi ed incisivi quando servono.
      5 ora il mio giudizio, se non avessero perso tempo con le prime 4 songs ( carine e poco più) avrei dato un 8,5 o più ma dalla quinta don’t fool….in poi i Vega dimostarno ancora una volta di essere superiori , non si ripetono mai e sanno sorprendere.
      6 consequence of…..miglior pezzo
      Intro di tastiere stile whitesnake anni 80 ,poi refrain alla depeche mode, questa è classe dimostrata anche in battles ain t war ( gran titolo) è si prosegue fino alla fine con una qualità sempre alta.
      Voto 7,5 escluse le prime quattro !!!!!
      Grandi Vega.

    • La cosa positiva è che non risultano banali, né rispetto alla scena in generale, né rispetto a sé stessi del passato, e dunque ad ogni uscita, nel bene o nel male, emergono.
      Però, cavolo, quanto vorrei che si plagiassero riscrivendo un Kiss Of Life Pt. 2…
      Questo l’ho sentito, non è brutto per carità, ma quella magia per me è svanita del tutto

    • Sarò breve e (cir)conciso (citazione)…i primi 4 pezzi potevano lasciarli nel cassetto (Mark sei un copione 🙂 )…poi l album non dispiace tra canzoni che piu o meno piacciono (Battles Ain’t A War la mia preferita)…gruppo che non mi ha mai fatto impazzire…e con gli ultimi due dischi ancora meno….passabile questo Grit Your Teeth ma nulla di più…. 
      PS l 82 di Denis dice tutto…levando i classici 20 punti in più ne esce giusto giusto il mio voto 🙂
       

    • Album moderno, con gli ascolti è cresciuto molto e sicuramente l’impatto è buono, a mio avviso siamo comunque lontani dai primi due che per me sono i migliori…Consequence of having a heart è bella, ma un plagio abbastanza evidente di Mad world (colonna sonora di Donnie Darko).

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 5 mesi fa

    Benny Mardones, cantante e compositore rock statunitense celebre soprattutto per la canzone ‘Into the Night’ (per ben tre volte in classifica Billboard, due volte in top 20), è morto oggi nella sua abitazione di […]

    • If I could fly
      I’d pick you up
      I’d take you into the night
      And show you a love
      Like you’ve never seen, ever seen…
      Rip Benny

    • NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO….il suo album omonimo un CULT assoluto…e che voce…emozionante come poche….cazzo…un grandissimo…ciao Benny!!!

    • Che brutta notizia… R.i.p. Benny…

    • Terribile 🙁

    • RIP BENNY

    • Un uomo che alla musica ha dato classe, eleganza e tanta competenza. Credo che Benny Mardones sia un importante testimonianza ed esempio per tanti. Non ero un suo fan, lo ammetto, ma sono comunque dispiaciuto. Da oggi la musica è un po’ più povera.
      Rip Benny e grazie per tutto quello che hai dato. 

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 5 mesi fa

    Se un buon album di hard rock melodico vi sembra poco… bene, allora state lontani da questo Money, Love, Light dei Siracusani Blind Revolution perchè qui proprio quello troverete, un buon sano e […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Tanto è cambiato nella carriera (e forse nella vita) di Mike Tramp dai tempi in cui ha conosciuto la notorietà grazie allo splendido melodic/arena rock dei White Lion che proprio grazie alla sua suggestiva voce e […]

    • Attendo ancora qualche altro ascolto prima di formulare un giudizio: ma anche questa volta ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte ad un grandissimo album.Secondo Mike ha fatto proprio tombola con questo nuovo sound.Chiaramente deve piacere il genere.

    • non vorrei rompere le uova nel paniere, ma è una riedizione di vecchi pezzi…esattamente dell’album Mike Tramp & The Rock ‘N’ Roll Circuz, del 2009…erano belli al tempo, lo sono ancora… certo che però, almeno scriverlo nella rece… lol!

    • …..per chi non lo sapesse questi brani erano gia’ stati editati con il progetto “mike tramp e r’n’r circus”…non e’ materiale nuovo!!!!!…non mi pare sia il meglio della sua carriera solista pero’,anche se ormai sono nel suo stile! a mio parere pero’ sarebbe ora di abbandonare questo genere per dar vita a qualcosa di piu’ hard!!!!…non si possono presentare 8 alcum semi – acustici di seguito….il pubblico dopo un po si rompe le scatole!!!…o no?

    • Ho tutto del Tramp solista e mi piace più o meno tutto…ma questo è un disco a mio avviso inutile, che senso ha rifare questi pezzi?

    • Grande interprete e grande voce che ho sempre apprezzato per la sua unicità
      In questi album da solista salvo sempre un paio di canzoni, ma poi la frittata è sempre quella e mi va un po indigesta.
      Detto ciò, MIKE torna a fare qualcosa + in stile White Lion; la ti adoravo.
       

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Vi è piaciuto il primo lavoro dei Room Experience… bene, vi piacerà anche questo! In caso contrario? Ascoltatevi questo nuovo Another Time and Place e ricredetevi sul debutto perchè al sottoscritto è pia […]

    • Credo che “the distance ” e “shout” siano tra le songs più brutte che abbia mai sentito da tempo, dove la voce di david è veramente fastidiosa per due brani veramente brutti. Molto meglio le vocals nella versione bonus cantata da Firmo ma il pezzo è na lagna!! va meglio con strangers in the night o wild heart o the night goes on con un bel lavoro di guitars (saranno l’unico aspetto veramente positivo dell’intero cd) ; per il resto il disco è ben suonato , rispetta tutti i canoni del genere ma secondo me si perderà nella miriade di altri progetti/band del genere senza lasciare traccia, insomma mancano dei brani “memorabili” e dopo un paio di ascolti non mi torna la voglia di ricominciare .
      Voto 6

      • Un’occasione persa anche per me.

        Il disco è pesantemente penalizzato da un cantato di Readman che si rivela a tratti perfino fastidioso, tanto scade nel nasale e gracchiante. Ma Readman a parte, ci sono canzoni tremendamente brutte, che non mordono mai, o il cui ritornello svacca tutto clamorosamente.
        Probabilmente sarebbe stato necessario un processo di gestazione più lungo e meditato. Perché è davvero un peccato che strofe come quelle di “The Distance” siano buttate via in uno dei ritornelli più melensi e banali che io abbia mai ascoltato.
        Strangers in the night ha ancora una volta una grande strofa, ma il ritornello ti sfinisce.

        Disappointed è da unghie sulla lavagna, e Wild Heart sembra buttata lì con un ritornello ancora una volta raffazzonato e facilone. Poco riescono a fare l’interessante title track o The night goes on: le snasate di Readman affossano i (finalmente) bei ritornelli.

        È tutto da buttare? No, perché in questo album c’è un pezzo gigantesco che salva baracca e burattini come It’s My Life salvò Crush (e carriera) dei Bon Jovi nel 2000: Hear another song.
        La canzone è coinvolgente ed entusiasmante dall’inizio alla fine. La classica bomba atomica.

        Peccato.

        62/100

    • Bravi ragazzi #Respect

    • la bruttezza di questo disco appare oltremodo evidente dal nuovo bellissimo singolo dei lionville…. tutte bands italiane ma questi ragazzi al confronto dei lionville sembrano quattro amici in un garage la domenica pomeriggio in libera uscita dalle mogli … amatorialità all’ennesima potenza…

    • non capisco se david readman ha talmente limiti vocali da sembrare un medio cantante della scena italiana aor oppure le stesse linee melodiche delle canzoni lo fanno cristallizzare in un senso di pacchiana incompiutezza….comunque almeno ci hanno provato come la prima volta….forse la terza sara’ quella buona

      • Il buon David da il meglio su altri tipi di canzoni secondo me, prova a sentirlo nel disco dei tank…..re animator se non erro, li spacca di brutto.

    • In primis, un grosso plauso pèr una band che porta il vessillo tricolore.
      Detto ciò mi sono messo all’ascolto di questo “Another Time and Place”.Nel complesso lo trovo un album discreto ma, attualmente, gli preferisco il precedente; devo però ri-ascoltarlo ancora.
      Ci sono canzoni che mi piacciono (Hear Another Song su tutte) e diverse altre che invece non (mi) lasciano il segno
       
       
       

    • A mio avviso siete tutti troppo severi con questi ragazzi. “Hear Another Song” è bella, potente, ed estremamente efficace. e, aspetto importantissimo, invoglia al riascolto. La voce di David Readman è bella e ben si sposa con l’atmosfera delle canzoni. Per chi non l’avesse fatto consiglio di ascoltare “the night goes on” da questo disco. secondo me è classe pura.
      La copertina è splendida, espressiva e raffinata. bellissima l’idea della citazione del primo disco riproponendone la copertina (nel disegno ai piedi del pianoforte). Non ricordo precedenti di questo tipo ma potrei sbagliarmi. L’unica cosa che non mi esalta (se proprio devo trovare il pelo nell’uovo) è il nome della band. Ma per tutto il resto direi più che promossi, mi piacerebbe vederli dl vivo.

    • Comprato, ascoltato, piaciuto.
      Concordo con Denis,Lorenzo e Luigi.
      Disco carico di energia positiva e di belle canzoni impreziosite dalla voce del sempre bravo Readman.
      Dissapointed e strangers in the night tra le mie preferite.
      Bel lavoro ragazzi.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Autumn’s Child, figli (neanche tanto) illegittimi dei Last Autumn’s Dream… infatti mi sono posto per lungo tempo la domanda su che senso avesse abbandonare (o parcheggiare temporaneamente) il moniker Last […]

    • AAAAHH! La mia band preferita!!! Ho tutti i loro dischi!!! Ahauhahha! Ciao, Capitá, tvb! 🙂

      • ma tu ……sei solo prevenuto fin dall’inizio….non sei un tipo obiettivo che sa riconoscere un talento….scegli secondo la moda AOR di un tempo…sei fermo al 1988!

    • Non capisco il senso di aver cambiato nome e non capisco come mai le copertine sono sulla stessa identica scia dei LAD.
      Premesse fatte, non amavo il LAD tanto meno mi piacciono questi “LAD 2 la vendetta”
      Per me, a parte qualche buona idea in fase di struttura, album immediatamente cestinato.

      • Son partito molto prevenuto anch’io… poi in realtà l’album di per se non è male e ha alcuni punti di stacco con i LAD, penso per l’entrata in campo di Jona Tee degli HEAT infatti qui le tastiere mi sembrano molto più predominanti rispetto ai LAD… manca ancora il guizzo per tornare ai livelli dei primi LAD e non so se ci riusciranno visto che con la moltitudine di uscite a nome LAD degli ultimi anni “l’orecchio” si è saturato dallo stile Earlandsson

        • ….saturazione mai avvenuta per me….sempre fresco e’ dinamico…e’ un piacere riascoltare la sua splendida voce di ritorno in un contesto all’altezza!!!

    • …mmmmmm ni!….negli ultimi anni il principale songwriting dei LAD era jimie borger!….difatti i brani erano calati in qualita’….qui torna il duo gallattico erlandsson/andreasson principali compositori dei primi 7-8 album last autumn’s dream….e caro Denis…devi alzare il voto perche’ questo e’ un gran album che raggiunge 90 con facilita’…ha soluzioni classiche in stile LAD ma con un tocco nuovo e moderno…vedi la magnifica crying for love!!!….a mio parere pero’ quasi tutte le tracce sono brillanti e raffinate!!!…Lunga vita a erlazzone!!!…un vero artista!!!!

    • L ultimo disco davvero ispirato è stato Yes. Malinconico, con pezzi che ancora oggi ricordo con piacere, per quanto la Voce di erlandsson non mi faccia impazzire.
      Fino a yes lavori buoni, qualcuno riuscito di più, altri riusciti di meno.
      Dopo l ispirazione è crollata, pezzi privi di anima, x nulla incisivi.

    • Ho tutto dei Last autumn’s dream, mi piace il loro stile, anche se devo dire che il calo degli ultimi album c’è stato, restano godibili, ma sotto il livello dei primi, che a mio avviso sono tutti di valore. Questo cd a mio avviso è molto bello, forse solo un paio di pezzi sotto tono ed alcuni veramente riusciti, come la grandissima You’re breaking my heart again. Assolutamente promossi.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Esco allo scoperto: da diversi mesi soffro della sindrome da foglio bianco, ovvero del blocco dello scrittore.
    Chi più segue questo nostro sito si sarà certamente accorto di quanto io ne sia diventato l […]

    • Bella recensione,
      Per quello che ho ascoltato mi sembra che in alcuni pezzi si sia tornati a un sound 80 s.
      Tornerò una volta assimilato il disco

    • Ecchecazz Iacopo potevi tenerti qualche parola come riserva, non vorrai usarle tutte solo per questa rece (ottima)!:-):-) 🙂
      Ps strano che il tuo ritorno non coincida con il solito gruppo strappona fronted:-)
      Mi stai perdendo colpi 🙂
      Cmq di solito con gli FM si va sul sicuro come per gli HS. Tornerò non appena lo avrò ascoltato.
      Intanto non sparire Iacopo…..ci servi!!!!!

    • Iacopo, ho letto solo intro e conclusione perché ancora non ho ascoltato il disco e non voglio rovinarmi la sorpresa.
      Se posso permettermi di darti un consiglio (…che non so quanto possa essere utile, visto che non ti conosco personalmente, ma solo virtualmente, e quindi non so quali siano le tue abitudini di ascolto…): cimentati con altri generi musicali.
      Non parlo di Rock o Hard Rock, o generi sostanzialmente affini a quelli che sei (presumibilmente) abituato ad ascoltare.
      Parlo di cose completamente diverse.

      Apprezzerai ancora di più quello che già ti piace, senza andare in overdose.
      Credo che il tuo non sia alcun blocco.
      Si tratta solo di semplice “sindrome dell’ascoltatore annoiato”.

      Poi ognuno di noi funziona in maniera diversa, ma vedi se il mio consiglio può aiutarti. Magari è una cazzata, o magari no… 🙂
      Noi ti aspettiamo.

    • ciao a tutti, la recensione (che votone!) però non mi ha convinto.. perlomeno per i miei gusti mi sembra troppo
      poetica specialmente l’introduzione troppo lunga e un po fuori contesto 🙂 comunque sempre buono il trackbytrack !
      Ho sentito solo i samples(1min per song), canzoni molto ariose con atmosfere da soundtrack ’80 ma anche molto varie
      tra loro (EndOfDays vi sorprenderà) però (c’è sempre un però) la tracklist penalizza secondo me l’album! Cioè ci sono
      4 ballad/powerballad in filotto nella prima metà del cd (?) Mi sembra che il vinile ha un diverso ordine dei brani vero ?

      • Col passare degli anni mi sono reso conto che la recensione è sempre qualcosa di molto soggettivo. A me, ad esempio, ha da sempre annoiato a morte il track by track, mentre ho sempre apprezzato le intro più personali o financo poetiche, laddove ve ne fossero come in questo caso.
        Si toccano inevitabilmente alcune corde di alcuni lettori, mentre altri restano del tutto indifferenti.

        Mi piace pensare che è un feeling esclusivo fra recensore e lettore.

        Poi ci sono quei recensori universalmente apprezzati, ma lì siamo nel campo della maestrìa della comunicazione, e fa poco testo.

    • BEN TORNATO IACOPO.
      PARTO DALLA COPERTINA: POLLICE IN SU.
      HO BISOGNO ANCORA DI DIVERSI ASCOLTI PRIMA DI ESPRIMERMI SULL’ALBUM NEL SUO COMPLESSO.
      ATTUALMENTE LE MIE CANZONI PREFERITE SONO IL LENTO Ghosts Of You And I E LA SUBLIME Walk Through The Fire

      • Dopo altri ascolti, ritengo che sia un buon album ma, ad oggi, non lo trovo migliore del precedente.
        La voce di Overland è eccelsa; alcune canzoni già menzionate sono di livello, ma nel complesso trovo, a gusto mio, più roboante l’ultimo Harem Scarem, seppure di un altra tipologia.
        Buono ma non ottimo.

    • Bella recensione…caro Iacopo, io mi aspetto solo di poter condividere il mio punto di vista con gli altri, la recensione non è altro che lo spunto per tutto ciò, certo che se è ben fatta è uno spunto migliore. Mi auguro di vederti presente il più possibile anche solo nei commenti, perchè di fatto (anche se ogni tanto si eccede, ma da appassionati è normale…) sono il fulcro di questo sito ed il modo per rendere questo sito, peraltro splendido, sempre più vivo.

    • album abbastanza noioso, inutile.. gli fm erano quelli di indiscreet e tough it out, punto. dopo non sono più stati gli stessi, lui poi ultimamente si è messo a fare troppo roba, di scarsissima qualità.. ripeto, album inutile.

      • Ascoltandolo, riguardo il “dopo Tough it out”, ho avuto lo stesso pensiero..parola per parola.
        Certo, i confronti con il passato sono impietosi e forse inutili, però….
        Qui la voce di Overland (molto personale e sempre al top) alza il livello, il guitar work è di prim’ordine ma…nessun pezzo che mi faccia alzare dalla sedia.
        “Walk through the fire” pezzo preferito.
        La recensione invece è ottimamente scritta: ben tornato Iacopo!

      • Faccio il polemico… secondo me se questo album Synchronized fosse uscito nel 1989 e Tough it Out fosse uscito adesso molti direbbero che Tough it Out non è a livello di Synchronized… 😀 😀 😀 A parte gli scherzi, ma alcuni album che stanno uscendo negli ultimi anni a livello di songwriting (tralasciamo quindi produzione) sicuramente avrebbero avuto ben altra fortuna se usciti in un differente periodo storico… e reputo questo Synchronized degli FM uno di quelli… pezzi come Ghosts Of You And I, Broken e Walk Through The Fire sono dei piccoli gioiellini… altro problema, secondo me, è il tempo di ascolto che viene dato ad un album… forse sbaglio, ma una volta (io per primo) se si comprava un album lo si ascoltava comunque a fondo e piano piano lo si lasciava “crescere”… ora c’è un sovraffollamento di uscite e una possibilità di ascoltare volendo anche 20 album in un giorno il che se da una parte è uan cosa fenomenale dall’altra porta forse ad un ascolto molto più superficiale che rischia di farci passare inosservate molto piccole perle… parere molto personale e giusto per buttare li uno spunto di riflessione 😉

        • Questo della overdose di uscite è un punto su cui ho discusso molto su mr.it già un po’ di tempo fa.
          Mi trova d’accordo , il problema invece sta nella ns testa che ad ogni nuova uscita paragona quella del 2020 con quella del 1980 !!!!!!!
          NON HA SENSO! altri tempi altra età altri contesti , altre emozioni ; è come la sindrome dell anatroccolo, ci si affezziona al primo disco che resterà il capolavoro assoluto anche dopo 30/40 anni di carriera . Eppure la tecnologia oggi dovrebbe facilitare l’ascolto di un disco , hai i file li metti su smartphone o altri dispositivi e lo ascolti per bene dove e quando vuoi più e piu volte ma alla fine un giudizio coerente riesci a darlo, come dici tu Denis lo lasci crescere con gli ascolti. Il vero problema è che il giudizio lo devi contestualizzare al presente senza fare paragoni con un passato che non esiste più.
          Amen

          • Per quanto mi riguarda nessuna sindrome dell’anateoccolo. Non sono un nostalgico del passato per partito preso ed ascolto di tutto (vexchio e nuovo che sia). I paragoni li faccio sul gradimento personale e non al grido di “una volta si che…”.
            Faccio anvora un paragone; Kansas (gruppo che adoro) continuano a sfornare lavori belli e che continuano ad emozionarmi. L’ultimo FM, come ho risposto a Denis, è bello e ben fatto…ma emozioni poche (parlo sempre per me ovviamente).
            Poi anche io non sono più lo stesso di quando avevo 25 anni negli “eighties” e ne sono perfettamente cosciente.
            Amen

        • Be sui tempi che si danno ad ascoltare il disco mi sa che non hai tutti i torti…quando ai tempi compravo un vinile solo per guardarmi la copertina e il resto passavano i quarti d ora…poi il disco lo mettevi sul piatto e lo consumavi (se non era na ciofeca)…oggi purtroppo quella magia non c e’ piu…poi sai anche tu che su MR.it si fa a gara a chi dice per primo la sua…aaaahhhhh 🙂 🙂

        • Denis, mettiamola cosi…anche io, se avessi 25 anni come quando è uscito “Tought it Out”, avrei accolto questo lavoro diversamente ma tant’è…invecchiando si diventa esigenti e brontoloni.
          Come avrai notato scrivo poco su questo sito ma quando lo faccio, riguardo ad un nuovo lavoro, non è mai a fronte di un ascolto superficiale ma sempre dopo in ascolto completo ed approfondito. Certo, hai ragione, il rischio di bulimia da ascolto è tangibile rispetto al passato ma credo di non esserne affetto: piuttosto che ascoltare superficialmente cerco di selezionare cosa ascoltare. Con gli anni credo di aver maturato una buona capacità di selezione (almeno quello…) e non ci metto molto a capire cosa mi piace approfondire e cosa no.
          Riguardo i dischi che crescono con gli ascolti, opinione del tutto personale, appartengono ad altri generi: l’ultimoKatatonia, ad esempio, si fa apprezzare sempre di più ad ogni ascolto, ma siamo ad un diverso livello di complessità (i.m.h.o.).
          Per chiudere, Synchronized non l’ho trovato brutto, l’ho trovato un bel lavoro che mi trasmette però poche emozioni (e questo è importante) .
          Grazie per lo spunto di riflessione, sempre utile.
          Ciao

          • Io scarto tantissimi dischi per me potenzialmente interessanti durante i mesi…. semplicemente perché, in effetti, poi non lo sono.
            È l’unico modo per fare selezione.
            Infatti, come vedete, non commento tante recensioni.

          • preso ieri in negozio l’ultimo katatonia , gran bel disco come il precedente , ecco qui siamo in contesti diversi dove c’è ancora tanto da dire come nel new prog o l’heavy psych un certo metal più sofisticato diciamo , invece in ambito aor sta avvenendo la stessa cosa del power metal anni 90 , diventato ormai stucchevole e prevedibile come un disco di axel rudi pell.

        • Si, questi paragoni con i classici del passato non hanno mai avuto alcun senso.
          Siamo consapevoli della superiorità della decade: ne prendiamo atto ed andiamo avanti. Non è possibile continuare a sostenere che tutto quanto fa schifo perché “…una volta…”.

          Quanto al discorso relativo al come sia cambiato il modo di ascoltare la musica, è un dato di fatto che non ascoltiamo più come eravamo abituati a fare tanti anni fa. È un bene? È un male?
          Non lo so.
          Posso dire che personalmente, se è cambiato il mio modo di ascoltare, il tempo che dedico all’ascolto, è anche cambiata la mia sensibilità di ascoltatore: oggi sono molto più smaliziato, ho bisogno di meno tempo per capire e assimilare la musica, e con un ascolto più o meno attento (…che può variare a seconda del genere proposto…) sono in grado di dare un giudizio provvisorio prossimo al 90% di aderenza rispetto a quello che poi sarà il giudizio definitivo.
          Mi sbaglio raramente. Capita, ma molto raramente.

        • no denis non sono d’accordo.. io dedico tutto il tempo all’ascolto di ogni album.. proprio perchè amo ascoltare melodic rock, e sono sempre alla ricerca di pezzi interessanti..ma pezzi come bad luck, everytime i think of you e does it feel like love sono pezzi spettacolari, di caratura superiore, di cui non c’è minima traccia su questo nuovo album.. siamo proprio 10 a 0 .. non c’è storia..

          • mi ritrovo abbastanza d’accordo con te Leonardo. però , ricercare quelle medesime emozioni nate da determinati pezzi è alquanto pretenzioso. succede, ma solo di rado, perchè noi siamo invecchiati, perchè quei pezzi sono legati a momenti della nostra vita, perchè l’artista invecchia ed evolve (in peggio – implode – cambia).
            perchè molto è gia stato scritto e alcuni artisti provano mash up di generi o un qualcosa di nuovo.
            quindi da mio punto di vista giusto dare a though it out 90, giusto dare a synchonized 75.
            forse i 15 punti non rendono merito a TIO. ma nei 15 punti si deve considerare x forza di cose: le epoche diverse. le esperienze artistiche, la loro evoluzione o involuzione come musicisti, il loro percorso. ecc ecc.

            • si yuri capisco il tuo discorso, lo abbiamo affrontato spesso qui su melodicrock, anche prima del tuo arrivo.. dobbiamo valutare le nuove uscite a se stanti o confrontandoli con i classici? io non ho dubbi… le nuove uscite le confronto sempre con i classici, ma non è un’operazione complessa, è una cosa che mi parte proprio spontanea… esempio?io sono un grande fan dei danger danger e di ted poley… revolve può essere considerato un buon album di melodic rock, forse un capolavoro considerando quello che è uscito dal 2000 in avanti.. ma non è così perchè non regge il confronto con il primo danger danger e i suoi pezzi spariscono al cospetto di pezzi come beat the bullet o rock america..quelli erano capolavori…

              • Sì, ma Leo… è anche fisiologico, credimi.

                Quanto credi che duri una band? Lo spazio di 4 o 5 album al massimo, se proprio va bene.
                I Bon Jovi quanto sono durati? Fino a Keep The Faith? These Days?
                I Metallica dopo il Black Album sono finiti.
                I Pink Floyd con The Final Cut erano alla frutta. Perfino i Led Zeppelin dopo Precence furono palesemente in affanno.
                La (vera) vita creativa di un artista è estremamente limitata. Il resto è solo grande capacità di sapersi riciclare con intelligenza.

                Gli FM sono morti da tanto tempo. Ma questi ultimi album sono stati grandiosi, secondo me. Non ho ascoltato ancora questo nuovo album, ma sono certo che sarà di alto livello.

                • ah sono d’accordissimo con te, certamente 4/5 album se proprio va bene.. gli europe fino a prisoners in paradise, i def leppard fino a retro active, i bon jovi fino a these days.. ma quel periodo di vena creativa per me resta un riferimento totale e assoluto, con il quale confronto tutto quello che esce successivamente.. questo non esclude il fatto che possa apprezzare anche lavori usciti dopo la vena creativa ..ho fatto l’esempio di revolve dei dd,o euphoria dei def leppard uscito nel 99 ..ovviamente perchè erano nel solco tracciato dal loro periodo d’oro..

                • in linea con quanto ha scritto Bontropi.

              • Sono per la storicizzazione del disco e della sua valutazione, che cmq col passare degli ascolti può cambiare.
                Concordo con te su tutta la linea.
                In una scala da 1 a 100 xsonalmente cerco di creare quel divario per far capire dal mio punto di vista un disco di prima fascia da uno di seconda e così via.
                Stavo pensando ai dischi degli ultimi 20 anni che superano i 90 nella mia classifica
                -pride of lions – st
                -sunstorm–st
                -blanc faces – st
                -hardcore superstar – st
                -heat, dei primi 3 ci butto dentro address the nation, Di poco.
                – gotthard – lipservice e il live made in
                -journey – revelation
                E pochi altri, da definire “capolavoro”.
                Ora ho il cervello fuso, i dischi sopra elencati, meritano di stare sopra il 90.
                Se gli wasp fossero nati nel 2000, un dominator ce l Avrei buttato dentro

          • ciao, secondo me esageri un po, considero Synchronized un album un po discontinuo ma ci sono canzoni super anche meglio di ToughItOut come BROKEN, CHANGE4BETTER, SUPERSTAR !

      • Guarda direi di no perchè per me i veri FM (mia opinione ovviamente) erano quelli di APHRODISIAC pensa un po ! 🙂

    • Madò 96 è tantissimo…da sentire assolutamente

      • Sicuramente è tanto ma tra 96 e l’inutilità descritta da Leonardo direi che siamo in mezzo quindi 7 secondo me, anche se in giro si va dall 8 in poi.

      • Io personalmente sono rimasto basito dalle ritmatissime Synchronized e Broken: ogni qualvolta si esca dallo scema cliché dei giri melodici standard mi esalto. Poi Synchronized ha davvero un mood anni 80 pazzesco. A parere mio se il voto non è 96, sarà al massimo 95! Mi è piaciuto tantissimo, belli i lenti e belli i pezzi più AOR standard (Superstar, Change For The Better). Loro sono musicalmente dei titani e se paragonati ad altri titani preferisco comunque questo all’ultimo degli Harem Scarem. Attualmente me lo tengo tra i top dell’anno (in un anno comunque che adesso su due piedi facendo mente locale è rimasto un pò spento, mi vengono in mente solo gli H.e.a.t. dove comunque l’album mi ha già stufato).

        • Allora non è stata solo una mia sensazione…
          A tratti questo disco ha delle atmosfere 80s pazzesche.
          E Broken e Synchronized sono sicuramente i miei pezzi preferiti.
          Senza dubbio sarà uno degli highlight di questo 2020.
          E secondo me sarà ricordato anche negli anni a venire…

    • Ciao Iacopo. Io fra due giorni ‘’festeggio’’ un anno dalla mia ultima recensione, dopo 20 passati a scriverne migliaia, spesso a ritmi vertiginosi. Dopo quella ho pensato: “OK, appena mi sentirò ispirato ne scriverò un’altra”, ed eccomi qua un anno dopo a non aver più concluso un cacchio. Ho spesso pensato di chiedere a Denis di rimuovermi dalla redazione, ma finora non ne ho trovato il coraggio, anche se in cuor mio so che probabilmente non scriverò più. Per me il vero problema è la mano, la tendinite che da qualche anno mi ‘tiene compagnia’ giorno e notte, 24/7, e a cui ormai mi sono quasi abituato. Non scrivo per diletto per risparmiarmi un po’ la mano che mi serve per il lavoro, per giornate come questa che a mezzanotte e mezza sono ancora al PC dalla mattina. Ma ti capisco: al di là dei problemi fisici degli ultimi tempi, in questi anni i momenti di blocco sono venuti anche a me. Non sono mai durati molto, comunque, per cui ti auguro di ritrovare in fretta l’ispirazione come accadeva sempre a me. Quella sì che è fondamentale, senza non c’è verso di scrivere qualcosa di buono e, soprattutto, genuino. Un abbraccio!

    • Seeee lo so io caro Jacopo qual e’ il motivo che ti ha tenuto impegnato tutto questo tempo… aaaahhhhhh 🙂

    • Personalmente trovo sempre un certo gaudio nell ascoltare un album degli FM ma questo non vuol dire che un album dev essere esente da critiche.
      Secondo me il problema di questo Synchronized e’ arrivare fino in fondo…sara per l eccessiva lunghezza o perche sul finale ci sono i pezzi che meno mi hanno preso…non so…manca poi quel brano da urlo che dagli FM sempre mi aspetto.
      In definitiva un disco che mi e’ piaciuto ma che sto “sforbicando” di almeno 3 pezzi per renderlo piu appetibile.

      PS ma basta con sti paragoni con Tought it Out…sono passati 31 anni…azzoooooo

      • Bravissimo, concordo con te.. qui il problema non sono certo gli FM che sono sempre al top.. Ma la scaletta dell’album !

        • Diciamo caro Rokest che ho iniziato a tagliare dalla mia play list Hell Or High Water E Angels Cried e l ascolto ne ha giovato non poco..ma tra poco taglio anche Best Of Times e Ready for me e l album diventa un capolavoro 🙂

          PS “BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così”…qui ti dovrei insultare ma mi trattengo… 🙂

          • Abbiamo gli stessi gusti allora.. HellOrHighWater, BestOfTimes(aaarrgh) andavano accomodate fuori così l’album guadagnava in fluidità e compattezza

    • Non riesco ad andare oltre a 75.
      È un bel disco e la voce di Overland è wow, ma come detto da alcuni manca il pezzo che trascina davvero il disco.
      Gli preferisco il progetto Groundbreaker come disco, più 80’s, più diretto, più aor. Più x me.
      Ciò non toglie che pezzi come synchronized, ghost of you and I, walk through the fire, best of times siano molto ben riusciti e riportino la mente ai tempi di Though it Out

      • Anche tu con “BestOfTimes?” Ma davvero vi è piaciuto questo pezzo ? Io lo avrei lasciato addirittura fuori dal cd

    • Sarò breve: adesso che ho ascoltato il disco, posso dire che in tutta onestà non ho la minima idea di cosa stiate discutendo.

      L’album è fenomenale. Le canzoni sono splendide e cariche di pathos: ci sono gruppi che costruirebbero la loro intera carriera su pezzi come Broken, Pray e Walk Through The Fire.
      Ready for me è un assalto sonoro.
      Inoltre il disco è pervaso da continui richiami a quelle sonorità degli esordi di cui tanto si discute.
      Overland canta in un modo che non si può neanche dire. Un fuoriclasse d’altri tempi.
      Produzione stellare.

      Ma di cosa stiamo parlando?

      96/100

      • Credo che la discussione, dopo lo spunto di Denis, si sia spostata su aspetti di carattere generale più che sull’album in se.
        Per quanto mi riguarda ripeto e riassumo: album bello, cantato alla grande ma che mi trasmette poche emozioni. Ma probabilmente sono io il problema: non riesco più ad emozionarmi come un tempo, almeno in questo genere musicale.
        Sorry….

        • Ma sì, Fulvio… 🙂 ….era solo un modo per dire che l’album per me è una bomba atomica.
          Ci sta che possa non convincere appieno…anche se non capisco come! 🙂

          Ora sto riascoltando Heroes and Villains….
          No, dai, ma davvero come possiamo lamentarci degli FM?

          Band di fuoriclasse assoluti.

    • HO dato un paio di ascolti in totale relax e concentrazione in cuffia (tanto per sfatare dubbi) , molto brevemente :
      1- solito bel lavoro (difficilmente gli FM deludono.
      2- brani e scaletta un pò troppo lunga , avrei sfoltito di una quindicina abbondante di minuti. 40/45 min sarebbe stato ideale.
      3- Si alternano pezzi gradevoli (di mestiere) a pezzi veramente degni della loro storia passata , su tutti “Walk Through The Fire” (ma quante canzoni con questo titolo ultimamente) che richiama i Mr. Mister di broken wings e il sigillo finale “Ready For Me”. Ne usciranno altri tre o quattro sicuramente col proseguire degli ascolti.
      4- Ormai è chiaro che un pò tutti i gruppi nei loro dischi azzeccano 3, 4 max 5 canzoni memorabili ed il resto serve da filler per raggiungere il minutaggio richiesto oggigiorno ed anche questo ultimo lavoro degli FM è tra questi.
      5- voto 7.5

      • Mah invece penso che per la prima volta qui ci sia davvero qualche “filler”/riempitivo.. cosa che gli FM in passato non facevano mai

    • Finalmente mi è arrivato il cd (con bollino SIAE..aarrggh! Ma non dovevano chiuderla?!) e mi permetto alcune considerazioni + un piccolo trackbytrack :))
      -Sento parlare di paragoni “impossibili” con ToughItOut, DangerDanger, etc ma ricordiamoci che il periodo d’oro HairMetal è
      finito da un pezzo (Fuck Viacom / MTV !)
      -Gli FM non devono più dimostrare nulla, con canzoni super come WHO’LLSTOPTHERAIN, DIGGINGUPTHEDIRT, BROKEN, GOLDENYEARS che non
      hanno nulla da invidiare ai “vecchi tempi”.. Semplicemente ora sono più maturi e sentono l’esigenza di variare un po il loro stile magari verso un pop-rock di classe ma più “rilassato” (vedi SUPERSTAR dal nuovo album)
      -Più che SYNCHRONIZED io direi TWO-FACED ! Si perchè questo nuovo album sembra oscillare come un pendolo, per tutta la sua durata, da un ammaliante e superlativo sound ’80 (CHANGE4BETTER, WALKTHRUFIRE) ad un pop-rock westcoast un po troppo generico (HELLORHIGHWATER, e BESTOFTIMES che io avrei addirittura omesso)
      -La produzione, gli arrangiamenti, la tecnica (ENDOFDAYS) di questo SYNCHRONIZED non si discutono: è l’album più professionale e “mainstream” che hanno mai fatto secondo me !
      -La voce di Mr.Overland è riuscita a sorprendermi in diversi momenti.. Non pensavo che l’avrei mai detto per un album FM ..ma urla fin troppo !:))
      -Note finali: se devo fare un appunto è senz’altro la scaletta dei brani che trovo un po sbilanciata e arbitraria, cioè le canzoni migliori formano un blocco unico centrale penalizzando sicuramente la parte finale dell’album.. Infatti se provate a giocare un po con l’ordine dei brani il risultato sarebbe un ascolto più scorrevole e godibile.
      Il mio album preferito fino adesso resta ATOMICGENERATION ..Ma chissà più avanti chi può dirlo?

      TrackByTrack
      SYNCHRONIZED: FM al 100% e ci sono pure i fiati !
      SUPERSTAR: American dream !
      BESTOFTIMES: ..ahia! questa proprio non l’ho capita
      GHOSTS: ballad magnetica sublime da applausi
      BROKEN: i Toto venderebbero la madre per un pezzo così
      CHANGE4BETTER: back to ’80s ! Trascinante
      ENDOFDAYS: ..Coraggiosa e moderna!
      PRAY: la parte più bella è il pre-chorus ! Trattenuta
      WALKTHROUGHFIRE: 80’s synth+Dokken.. Un capolavoro ?
      HELLORHIGHWATER: la materia preferita dagli FM.. Ma non convince
      ANGELSCRIED: già presente su TheLadder-FutureMiracles.. Rispolverata e migliorata
      READY4ME: ..chiusura col botto? ..diciamo più una bottarella 🙂

      • Grande disamina! in linea con te con le descrizioni, soprattutto riguardanti a:
        Walk through the fire, Ghost & Broken

        • grazie..ma non pensi anche tu che con un paio di brani in meno (Hell e BestOfTimes) l’album ne avrebbe guadagnato ? Così com’è l’ascolto è troppo dispersivo con continui cambi di atmosfera e con i brani migliori tutti concentrati al centro del cd

    • Ok non è aor, allora cosa è? Se non va bene su questo sito lo mettiamo nel grind core???? Troppe pippe mentali, troppo etichettare tutto non fa bene alla musica.

      • A parte il fatto che poi non ho mai capito la necessità di ancorarsi a tutti i costi a delle categorie di genere.
        Mah.

        Gli FM secondo me oggi fanno Pop dance.

        • Non sono certo io che etichetto i generi , ma i gruppi che non dovrebbero stare su queste pagine sono altri non certo gli FM, poi tutto diventa solo una sterile discussione senza sbocchi.
          Sempre di rock melodico si tratta con dentro tutte le sfumature che il genere racchiude. Fine della storia.

    • Cmq ho eliminato 3 pezzi e il disco scorre che e’ un piacere.. e convince…anche se non riesce a superare gli Harem Scarem…quest anno non mi posso lamentare…Night Flight Orchestra, Harem Scarem, Fm, Captain Black Beard, Heat e One Desire…e siamo ancora a maggio…bene cosi…

      PS nessuno ha nominato tra i brani preferiti degli FM Superstar…pezzo ruffiano ma che funziona alla grande…

    • My top 2020

    • si in parte hai ragione.. Gli FM hanno perso un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale”), poi il nuovo chitarrista che certamente non ha la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂

    • Dunque, ho sentito meglio l’album e.. confermo quasi tutto:-produzione e tecnica strumentale un passo avanti rispetto a AtomicGeneration, piccolo ma perbacco quello era già un grandissimo album! -questo Synchronized contiene 6/7 canzoni di un livello clamoroso , almeno per me, ma ahimè anche un paio sottotono che sembrano provenire da altre session .. inoltre la scaletta dell’album non scorre bene come avrebbe potuto.Avviso ai rokettari: questo è un album all’insegna della classe, della ricerca dell’armonia perfetta (le trame quasi Beatles-esque in Superstar per esempio) e di conseguenza viene messo un po da parte l’impatto diretto dell’hardrock (alla Aphrodisiac per capirci:)Chiariamo, Synchronized è un altro album straordinario, neppure concepibile per la maggior parte delle band in circolazione, però gli FM rischiano di perdere un po della loro identità (che per me era quella di APHRODISIAC!), si avvicinano sempre più ad un pop-rock europeo moderno di classe stellare ma con il rischio appunto di smarrire parte del loro sound. I motivi possono essere, intanto l’età anagrafica (i bollori rockettari giovanili si mettono un po da parte alla ricerca di un songwriting sempre più perfetto ma anche più “convenzionale” e rilassato), poi magari il nuovo chitarrista, preparatissimo e bravissimo ma che certamente non può garantire la “spinta selvaggia” che aveva AndyBarnett 🙂

    • Ciao, lo so sto scrivendo troppo su questo Synchronized , ma bisogna riconoscere che non è il “solito” album FM come molti siti invece hanno scritto ! E’ un album controverso, coraggioso, mutaforma e il mio pensiero finale è: <Synchronized è un album straordinario con 2 brani di troppo non all’altezza(delle altre si intende), con una componente “hard” ridotta e quindi da questo punto di vista un po innocuo/inoffensivo>ps: per gioco ho provato ad immaginare una scaletta differente..EndOfDaysGhostOfUAndIPrayHellOrHighWaterWalkThroughFireChange4BetterSuperstarBrokenSynchronizedReady4MeAngelsCried..? BestOfTimes non so proprio dove piazzarla.. sorry 🙁 magari come hidden track?)Non riesco a farmene una ragione.. con questa scaletta il risultato sarebbe stato mooolto più piacevole e scorrevoleCosa ne pennsate? Qualcuno scriva alla Frontiers.. sono disposto a ricomprarmi il cd con questa scaletta :))

    • Ciao a tutti, ormai (dopo averlo consumato in autoradio:) posso dare il mio modesto giudizio definitivo trackbytrack su codesto “FM-Synchronized”, spero che la lettura vi piaccia 🙂

      Synchronized 10
      Superstar 10
      BestOfTimes 4
      GhostsOfU&I 10
      Broken 10
      Change4Better 10
      EndOfDays 10
      Pray 10
      WalkThruFire 10
      HellHighWater 7
      AngelsCried 8
      Ready4Me 9

      VotoFinale (media matematica) 9
      Voto alla tracklist (è soggetivo lo so ma io l’avrei fatta diversa) 5

      note conclusive: alcune canzoni forse non sarebbero da 10 ma la perizia tecnica e la cura negli arrangiamenti
      compensano la cosa.. quindi salvo alcuni difetti veniali sopracitati si evince chiaramente che siamo al cospetto
      di un album SUPER !

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    CWF… si sancise per la seconda volta (senza contare il mini ep 10 Miles e il Live in Concert) il patto tra Champlin, Williams, Friestedt per dare alla luce questo II… e se siete amanti del West Coast AORizzato […]

    • Ecco ultimamente facendo una chiacchierata con Mimmo mi ero ritrovato a rispondere cosa ti piace oggi di aor….la mia risposta solenne CWF.preferisco di quanche virgola il primo,ma siamo sulla collina acquisto obbligato

      • Caro Giovanni l ho iniziato or ora…ma 4 pezzi già noti (3 tratti dai loro precedenti album ed una cover dei Chicago) su 10 mi sembrano un po tanti…sulla bontà del disco torno a breve…

        • Anzi…sono 4 i brani gia presenti nei loro precedenti album (3 dai CWF e 1 dai WF e basta 🙂 )..la cover dei Chicago e quella Price of Love scritta da Jack Ponti e presente sul secondo album dei grandissimi Baton Rouge (qui riarrangiata ma mi pareva di averla gia sentita)…e mi restano (forse) solo 4 inediti…

    • A parte l eccessivo entusiasmo di Denis nella rece il disco non è altro che un gran bel ibrido toto meets Chicago ,non ppteva essere altrimenti. Piacevole ascolto senza dubbio perché quando le canzoni sono belle sono belle . Disco per ogni momento della giornata . Senza esagerare con i toni entusistici definirei questo lavoro “La classe del mestiere” .

    • gran classe anche qui come nell’esordio!

    • Come gia detto in precedenza 4 inediti su 10 per il sottoscritto sono un po pochini…poi che la classe ci sia non vi e’ dubbio (anche degli inediti solo 2 brani mi hanno davvero convinto) ma spremersi un po di piu evitando di reciclare sempre gli stessi pezzi sarebbe cosa buona e giusta…mi aspetto un prox album INEDITO dall inizio alla fine…su su che ce la potete fare 🙂

      PS per operazioni di questo tipo ho apprezzato decisamente di piu il solista della voce dei Chicago post Cetera dell anno scorso…produzione e arrangiamenti di altri tempi e un paio di cover dei Chicago da pelle d oca…

    • Genial project

    • Album enorme, per quanto mi riguarda.Rasenta la perfezione assoluta, se non fosse per il fatto che, come fatto notare dal Mimmone,si tratta di materiale solo parzialmente inedito.Ma sticazzi.96/100

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Faccio un mea culpa generale per il ritardo con cui arriva questa disanima sull’album uscito a fine 2018 dell’artista italiano Dale Sanders (nome d’arte di Diego D’alessandro), noto anche per essere entrato da […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    In un momento in cui il mondo sembra andare a rotoli e buona parte delle nostre certezze sta finendo direttamente nello scarico… ecco… in questo panorama non proprio idilliaco una certezza resta ben ferma, la […]

    • Mi fiondo all’ascolto ……cmq come mi stanno acchiappando gli storm force ……………….!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Album che mi colpito per produzione e voce del cantante.
      La prima parte è sensazionale con canzoni sapientemente strutturate e con quel giusto tocco di melodia.
      La seconda è molto + heavy ma le canzoni, seppure non nelle mie corde, sono sempre di livello.
      Che dire? dall’India con stupore.
      Sorpresa del 2020!

    • Anche io sono in ascolto.
      Essendo asservito al Power chord palmutato, sto godendo discretamente.

      Tornerò anche qui.

    • Maiala ladra che bella mazzata , tutto al posto giusto voce sound songs attitudine rock sparata. Lo voglio , su Amazon solo in download, angelorock dove lo hai ordinato?
      Ps questo e stormforce dischi dell’anno cazzo.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Per la terza volta ci troviamo a fare un giro con gli Svedesi (e Finnici, la voce infatti è quella di Kimmo Blom dei Leverage, Urban Tales) Sapphire Eyes. Nati come progetto per volere del tastierista Niclas […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Riceviamo in redazione veramente una montagna di album da controllare e per quanto possibile cerchiamo di dare un’ascoltata a tutto… e se, sono sincero, spesso il livello delle produzioni indipendenti lascia un […]

    • Per ora quello che ho ascoltato mi ha sorpreso enormemente. Sonorità splendide.
      Tornerò senz’altro.

      Il cantante è un piccolo Darren Wharton…

      P.s.: …ma diciamolo pure che l’Abello è diventato proprio bravo con le recensioni, dai… 😀

      • Ha stupito anche me come album… merita attenzione per la qualità dei brani e lui ha una gran bella voce!

      • Ha ha ha… Grazie Bontropi! Piano piano sto tornando in carreggiata e riprendendo a seguire molto di più il sito… purtroppo un 2019 veramente “complesso” mi aveva allontanato un po’ da tutto ma adesso spero di essere nuovamente un po’ più presente… 😉

        • Fai anche un po’ di calcio-mercato, quando hai tempo: la Spinelli ha lasciato Loud & Proud, ed è una sicura Top Player! 😀

          • Purtroppo è impossibile… ormai lei è passata in pianta stabile su Classix Metal… 😉

            • Mannaggia! 🙂

              Comunque, tornando ai Petal Falls, mi sembrano davvero bravi! Anche il primo disco è molto bello!

              Atmosfere davvero splendide.
              La produzione non mi sembra malaccio: sicuramente migliorabile.

              Comunque io sento tanto i Dare, qualcosa degli Inxs, un po’dei Giant, e tante belle sonorità anni 80…

              La sua voce mi piace molto: è a metà strada tra Darren Wharton e Dann Huff. Molto più Darren, comunque.

    • cazzo all’inizio avevo tradotto “la caduta dei peti”………….:-)

    • Acerbi ma molto interessanti…
      Molte influenze…oltre a tutti i nomi citati a tratti anche qualche sfumatura che mi ricorda “The Answer”
      In definitiva il mix è gradevole e poi finalmente ci sono delle idee (merce rara di questi tempi…)

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Si completa il passaggio “modernista” degli Harem Scarem con questo Change The World. Infatti è sicuramente almeno da Thirteen (seguito da United) che i nostri hanno virato verso un sound più moderno, produzione c […]

    • ciao a tutti,
      gli Harem Scarem si confermano una sicurezza… non ricordo da quanti anni li seguo, ma difficilmente mi hanno deluso…
      Prendo in esempio la canzone Change the World… al primo ascolto ho pensato “beh che è sta roba?”… al secondo ascolto “mmmm però… al terzo “che figata!”
      la parte finale con i contro canti e tutto il resto è veramente spaziale…
      Che dire, spero di rivederli presto Live… vorrà dire che saremo tornati davvero alla normalità.

      un saluto a tutti!

      p.s. a quando la recensione dei One Desire? (Pazzeschi anche loro…)

    • Che strano il mondo , se sono gli heat a ” modernizzare ” sono dei traditori se lo fanno gli scarem sono fenomeni. Mah!!!
      Cmq disco che ho avuto modo di ascoltare 3/4 volte , solito bel dischetto cori a iosa , ritornello dopo 30 secondi, immediato, insomma il solito disco alla harem che sembra intercambiabile coi precedenti . 94 mi sembra esagerato, per me è un 7.

    • Ci aggiungo mezzo punto perché fire and gasoline è quasi metal e poi il disco dura 44 minuti, cosa che mi fa ricominciare da capo con piacere. Vai col 7.5

    • In questi giorni sto guardando “The Last Dance”, la serie TV incentrata sull’ultima stagione di Michael Jordan nei Chicago Bulls.

      Hess e Lesperance per me sono rispettivamente i Michael Jordan e Scottie Pippen dell’AOR.
      Nessuno come loro, in questo inquieto ma splendido genere musicale, ha saputo dimostrare di avere la loro capacità di resistere, perseverare e regalare capolavori quando tutti li davano ormai per morti o finiti.

      Dopo One of Life’s Mysteries non credevo possibile un capolavoro delle proporzioni di Mother Of Invention…
      Ma tutto il disco è veramente gigantesco.
      Moderno, fresco, classico e attuale allo stesso tempo. E poi delle qualità tecniche ed esecutive da fare impallidire chiunque.

      Showtime! (Cit. Michael Jordan)

      98/100

      • questa volta devo dire “grande Bontropi”: ottimo commento con citazioni cestistiche azzeccatissime!

        • Secondo me dovrebbe porsi l’accento più spesso sulle doti chitarristiche di Pete Lesperance. Ecco perché l’ho paragonato a Scottie Pippen.
          È uno dei più grandi chitarristi degli ultimi anni, ma incredibilmente sottovalutato…quasi ignorato alle volte…
          Ha un tocco sulle corde assolutamente magico, e costruisce delle partiture fantastiche. Ed ha un tono rotondo, esplosivo, arrembante…
          Se Van Halen suonasse AOR, sarebbe assolutamente Pete Lesperance.

    • Già consumato sul mio lettore cd.
      Che dire? Dopo un gioiello come “United” non potevo immagginare che anche CTW potesse essere un altro grandioso album a nome Harem Scarem.
      Ci sono 5-6 canzoni di livello “mondiale” o, visto il titolo, “wordiale”: le prime cinque sono una bomba dietro l’altra.
      Concordo con voto e con l’argomentazione di Denis su “No me without you”: una ballata sontuosa!
      FENOMENI.

      • Ora attendo il disco dei Vega, che secondo me sarà assolutamente clamoroso.
        Tra l’altro Nick credo che abbia partecipato ai cori in questo disco degli Harem Scarem: la sua partecipazione, insieme al Delvecchio, è esplicitamente menzionata nel booklet.

        Ieri riascoltavo Only Human ed Who we are, e sono due dischi davvero incredibili.

    • per carità .. troppo moderni per me .. non è l’aor che voglio .. gli harem scarem per me rimarranno sempre quelli di slowly slipping away ..

    • Io sono d’accordo con Mark Huge. Sinceramente li apprezzo moderatamente.

    • Mi è molto piaciuta la recensione concordo con il voto finale ma non riesco come nel caso delle descrizioni degli ultimi album dei mr.big si possa descrivere da molti questo album MODERNO,comunque band inesauribile

      • In effetti, a me sembra classico sound alla harem scarem forse meno pompato e compresso nella produzione come lo era higher per esempio, se non ricordo male.

    • Ooooohhhhhh…finalmente….parto dalla fine…per me assolutamente disco dell anno…due killer song come Searching For Meaning (ti vien voglia di prendere a pugni Mark e il Bontropi 🙂 ) e Fire & Gasoline, i refrain vincenti di Aftershock, The Death Of Me e In The Unknown ed i bridge centrali favolosi di Mother Of Invention e No Me Without You…HH e PL musicisti come pochi ai giorni nostri…mi fermo qua…ma disco difficilmente da battere quest anno…GRANDIOSI HS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Disco tra i migliori della loro carriera, non un pezzo brutto. Grandissimi!!! Mio voto 86.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Copertina (dell’artista tedesco Markus Vesper Art) che richiama alla mente lavori dei Magnum, Yes o Asia… ma non fatevi ingannare perchè il genere proposto da questi Gathering Of Kings (GOK) è del c […]

    • Ora che è uscito in formato fisico lo prendo.

    • Mah, a me non hanno impressionato per niente: una intro di Ask The lonely qui, una Foreignata lí, riff fregati un po’ a destra e manca, una botta dei Bon Jovi d’annata (con tanto di spudorata citazione testuale…) con un Turner alla voce, il tutto accuratamente condito da una patina di naftalina produttiva, ed il disco per nostalgici è servito.

      Io scelgo gli Eclipse ed il loro sound moderno tutta la vita.
      Andiamo avanti, boia cane, che la gente ci ride dietro…e a giusta ragione.

      • …dove andiamo bontro…..questa musica e’ solo prodotta per noi appassionati!!!…i giovani hanno altre porcherie da seguire…neanche gli eclipse riusciranno mai a sfondare nel mainstream!!! …..son poi daccordo che prodotti come harem scarem …eclipse o heat avrebbero piu’ delle carte in regola …ma….

    • ….arrivate in ritardo su questo capolavoro nato dai fiordi!!!!….e’ sicuramente sopra il 90 a mio parere….ottimo connubbio di artisti che sanno proprio suonare come un unica band…davvero bello e con quel tocco epico davvero gustoso….ehhhh niente…roba sopraffina dalla scandinavia!…ma guarda un po!…ahah

      • Si ma tu che fine hai fatto su wathzup??

        Te lo vuoi comperare un altro smartphone o no?? 🙂

    • Ottima recensione! Avrei dato anche io un buon 90/95, proprio perché rispecchia un formato musicale AOR/epico che personalmente ho sempre gradito. Certo, l’originalità non è forse il loro punto forte, ma ciò non toglie nulla al loro lavoro immenso.

      Segnalo alcune imprecisioni in fase di recensione sulla playlist e relativi cantanti; è Ricki Altzi infatti a cantare “Passing Rain” e non Tobias Jansson, mentre “Lonely Road” è cantata da Jens Westin, e non da Ricki Altzi.
      Lascio il link sotto per maggiori informazioni.
      Anche se con qualche ritardo, la recensione è giunta ben gradita, soprattutto perché in concomitanza col loro secondo album.

      Lead Vocals:
      [2, 11] Björn Strid (Soilwork, The Night Flight Orchestra)
      [3, 6, 12] Rick Altzi (Masterplan, At Vance, Herman Frank)
      [4, 7] Tobias Jansson (Saffire)
      [5, 9] Apollo Papathanasio (Spiritual Beggars, Firewind)
      [8] Jens Westin (Corroded)
      [10] Alexander Frisborg (Helldog)

      https://www.discogs.com/it/Gathering-Of-Kings-First-Mission/release/13157211

    • Ordinato questo ed il nuovo…mi paiono due grandi dischi!!! Tornerò dopo ascolto approfondito.

    • Finalmente tra le mie mani….grandissimo cd, dove per me è tutto al posto giusto; perfetta la scelta delle voci ed ottimo il sound!!!

    • mimmo replied 4 anni fa

      Questo Firs Mission me l ero perso ma invogliato dal Bendo me lo sono andato a recuperare…e debbo dire che sto disco non è affatto male…certo non fanno nulla di nuovo ma lo trovo cmq un disco fresco e bello pompato (ideale per quando in palestra vuoi sollevare quei 24 kg di panca piana…vero Mark 🙂 )…e adesso mi butto sul loro secondo lavoro…e torno…ah mio brano preferito l accoppiata The Gathering + Forever And A Day…

      • 25kg per l esattezza 🙂 due bei dischi nulla da dire.
        Ps ma quanto è bellp il nuovo fates warning!!!!

        • mimmo replied 4 anni fa

          FW lo sto assimilando…alcuni pezzi tanta roba…altri mi prendono meno…ma di carne al fuoco ce n è un botto…sempre grandi FW…

      • Un disco per anziani come voi due….ahuahuahu 😀

        • Fulvio replied 4 anni fa

          FW intenso e di lenta metabolizzazione…a noi personaggi vintage piace cosi .
          Ray Alder comunque è sempre un grande nonostante gli anni passino anche per lui.
          Andando più sul vitaminico non mi dispiace neanche il nuovo Armored Saint

          • Fulviooooooo l’ultimo AS È UN CAPOLAVORO!!!!! l’ho reso con il dvd annesso, gruppo che ad ogni uscita mi folgora. Decisamente sottovalutati . Questo è il verbo heavy metal Non tutte le cagate sinfo power pop de sta minchia:-)

          • Se il nuovo FW è lento da metabolizzare non hai sentito il nuovo pain of salvation ho ho ho!!!!

          • L ultimo Fates Warning ce l ho sotto proprio or ora….alcuni pezzi (i piu prog) bellissimi…Ray Alder grandissimo…e l ho sempre preferito a james La Brie…anzi una cosa che non mi spiego è come mai gruppi come i FW (soprattutto nel periodo con K Moore e il mostruoso M Zonder) o i Queensryche di Operation Mindcrime ed Empire (padri del genere prog metal) non abbiano mai sfondato mentre i Dream Theater (bravissimi per carita) abbiano fatto proseliti a go go…mah…certo che la musica è proprio strana…..

            • Vero Mimmo,
              Bisogna però considerare alcuni fattori a mio avviso:
              – Images & Words inarrivabile e sicura fonte principale del loro successo.
              – Queensryche si sono rovinati con le loro stesse mani (o li ha rovinati Geoff Tate…)
              – Fates Warning fanno un tipo di musica che inevitabilmente resta di nicchia perché “meno accessibile”.
              Riguardo La Brie…la versione dell’ultimo “Distance Over Time” che preferisco è quella strumentale.

              • Che io ricordi l’ultimo album sul quale labrie abbia cantato benissimo è awake poi ha tenuto botta discretamente ma sono anni che fa fatica.
                E poi a dirla tutta il suo timbro di voce non mi è mai piaciuto.
                Ps il labrie stratosferico lo si può sentire sul disco dei winterose prima del suo ingresso nei DT.

              • Concordo sulla versione strumentale, infatti anche il nuovo di petrucci é strumentale ed è una bomba e ce sta’ pure portnoy on drums.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Aspettatevi un uppercut Hard Rock moderno e brutale piazzato in pieno mento dagli Instant Karma. Progetto che potremo definire “mixed martial music” (giusto per rimanere in tema di cazzotti) che basa la sua […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Uscito alla fine del 2019 e passato praticamente inosservato il nuovo album solista di Carl Dixon (Coney Hatch, The Guess Who, April Wine) merita di essere ascoltato. Dopo un album country (Whole ‘Nother Thing – […]

    • Devo dire che il Dixon ha tirato fuori un gran bel dischetto, incuriosito ho ascoltato anche gli altri suoi lavori , davvero ben fatti e piacevoli (tranne quello con canzoni di natale!!!!!!!)

    • produzione del disco a parte,questo e’ veramente un bell’esempio di ottime composizioni assolutamente di alto livello, e lo dico come NON estimatore dei suoi lavori precedenti….presente l’ex ascia dei frontline che fa’ veramente un ottimo lavoro….disco che merita davvero

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Ci sono tutti i numeri per fare il botto clamoroso in questi Waiting For Monday. Si parte dalla voce dell’American Idol Rudy Cardenas, una di quelle voci in grado di caratterizzare con cura, precisione e bellezza […]

    • Senza guardare il voto, dato che sarei sempre più stretto di maniche, concordo in pieno con la recensione…e concordo in pieno anche sull’elenco dei pezzi migliori. Troppa differenza tra questi ed il resto del disco. Rimane un lavoro di buon livello e le potenzialità sono enormi.

    • Possono anche essere raccomandati da gesu Cristo ma questi sono mediocri, spariranno molto presto .
      Trascurabili alla grande.
      Ps al buon jss do un consiglio…….fatt i cazz toi:-)

    • Disco di una mediocrità imbarazzante dall’inizio alla fine. Al recensore mi permetto di dire che se un disco “più che dignitoso” merita 83/100 significa che 100 punti non ti bastano per un buon disco.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    In cerca di un album AOR classico classico e di matrice prettamente USA??? Bene, fermatevi qua, lo avete trovato!
    In effetti da una band nata in Nord Carolina e che alla voce vede un certo Tommy DeCarlo, […]

    • Ultimamente ogni volta che nomino una band o un disco interessante viene recensito subito dopo eh eh eh .
      Beh in questo caso io mi sono trovato davanti ad un disco veramente ben fatto, classico e piacevolissimo.
      Sono quei lavori da cui non ti aspetti nulla e poi ti entra dentro le orecchie e va in loop tant è che poi l’ho preso.
      Concordo con voto e rece.

      • ha ha ha… in effetti gli In-Side li avevo in coda da un po’ e DeCarlo l’ho recuperato dopo aver letto il tuo commento visto che ricordavo un bell’album… 😀 Sto cercando di rimettermi un po’ in pari con le recensioni dopo un 2019 incasinatissimo per problemi familiari e l’inizio del 2020 incasinatissimo per l’arrivo della bimba… ma adesso “forse” (e incrociando le dita e tutto l’incrociabile) sto riuscendo nuovamente a ritagliarmi un po’ più di tempo per il sito e per… qualche altra sorpresa (MaxAOR ne sa qualcosa… 😀 😀 😀 )

    • Bella recensione; sono in linea con quanto scritto P.s. incluso (sarebbe il periodo giusto del Frontiers)

    • AOR diretto e classicissimo. sono d’accordo con denis nell’analisi del disco.
      L’ago della bilancia oscilla tra Boston e Foreigner . A mio avviso avrebbero potuto osare qualche soluzione + “in your face” su alcuni pezzi, visto che le qualità ci sono !
      voto 75

    • Ieri sera ho ascoltato per caso su Spotify You are the fire…e mi è piaciuta!
      Devo ascoltarlo!

  • Carica di più