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federico jbf

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Nevena Dordevic, cantante, songwriter, pianista, insegnante musicale e vocal coach molto conosciuta in Serbia per i suoi diversi stili musicali che includono musical teatrali, jazz, pop e rock, e conosciuta […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Dove ci eravamo lasciati con questi Fans of the Dark??? Ah si giusto… ci eravamo lasciati un anno fa sulle note di quel fighissimo (per il sottoscritto) album di debutto dal titolo omonimo (qui la rece)!
    Cosa […]

    • Aspetta che te lo stronco subito……eh eh eh

    • Trovo questo secondo lavoro davvero piacevole ( non ricordo se l esordio mi era piaciuto) ad ogni modo li ho ascoltati entrambi in successione e mi hanno fatto una ottima impressione, questa band ha veramente tanta personalità, un songwriting ricercato ed un cantante che non urla ma recita le storie che si dipanano nei vari brani. Ottime le chitarre e gli arrangiamenti, insomma una band da seguire che ha un suo stile (tra pomp e melodic rock) che non è neanche tanto immediato se vogliamo ma ripaga . 41 minuti che scorrono abbastanza lisci e soprattutto ricchi di dinamicità. Cito un paio di pezzi , Sìck Sìck Sìck che sembrano 2 canzoni in una e restless soul con un bel chorus ma di pezzi di livello sto cd é pieno . Well done.

    • Gradevole e prodotto in maniera apprezzabile (visti gli standard)
      Copertina da videogioco

    • Anche io ho ignorato il debutto (…forse anche abbastanza colpevolmente): la canzone di apertura di questo disco, invece, mi ha colpito positivamente. Forse avrei scaricato un pò di basse frequenze, che mi sembrano talvolta eccessive, ma il ritornello è una bomba atomica…così come il riff portante.
      E niente, l’Abello, con le sue citazioni motoristiche, ti fa sempre gasare.

      Lo ascolto.

    • Non riesco a capire al momento se sia del livello del precedente (che a me era piaciuto molto), ma siamo comunque di fronte ad un album riuscito e piacevole. A mio avvio poi riescono, nella miriade di uscite attuali, a ritagliarsi un loro spazio con un sound riconoscibilissimo!!!

      • Per me è addirittura leggermente superiore al precedente… Adoro il brano Fans of the Dark ma in generale tutto l’album lo trovo convincente, anche sulla lunga distanza!

    • Molto piacevole, pari o forse superiore al debutto.
      Adesso esagero, ma certi passaggi mi ricordano gli Iron Maiden degli anni 80/90,
      Fantasia e Fright Night le mie preferite.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Perse ormai le velleità puramente AOR degli esordi, persa ormai la voce dei primi album (Joe Lynn Turner), perso anche il produttore originale (Dennis Ward)… allora cosa resta di questi Sunstorm?
    In realtà a q […]

    • Disco sufficiente, mi hanno un po’ stancato.

    • meglio di afterlife, il che è un bene 🙂

    • Bella copertina ma sul resto io salto a piedi pari.
      Quando un project cambia il vocalist…. perde una marea di punti a prescindere!

    • Anche per me meglio di Afterlife, adoro la voce di Ronnie e quindi l’ho comprato. Devo ammetter comunque che, seppur le canzoni siano più o meno tutte riuscite, non mi pare possa avere una grande longevità. se dovessi dare un voto attuale darei un 74

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Vincenzo Grieco… e chi è costui? Ammetto che non conoscevo il chitarrista di origini Romane, ma facendo una rapida raccolta di informazioni ne esce un quadro di un personaggio dal background musicale di tutto […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    I Black Star Riders presentano il nuovo singolo Pay Dirt che anticipa l’album Wrong Side Of Paradise che sarà disponibile il 20 gennaio 2023 tramite Earache Records

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    I MINDFIELDS Toto Tribute Band in collaborazione con ANDY dei BLUVERTIGO, La Meridiana Cooperativa Sociale e il GGM Studios Official Toto Italia, hanno l’onore di invitarvi al concerto di beneficenza per la cura […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 4 mesi fa

    Altro SuperGruppo??? Domanda lecita leggendo i nomi coinvolti, ma la risposta è meno scontata del previsto… Il termine “Supergruppo” risulta alquanto inflazionato ultimamente e forse un po’ snaturato nello […]

    • Finalmente un supergruppo che funziona…

      • Funziona egregiamente, ottimo disco!
        Un’altro supergruppo che funziona alla grande, i.m.h.o., è il progetto A-Z di Ray Alder e Mark Zonder (con Vivien Lalu)…”proggy” ma molto melodico. Non se lo stanno filando in molti…secondo me altro gran disco, consigliatissimo! (mi sembra di ricordare che anche tu, come me, ami il mix melodic/prog…).

    • Ho risolto il problema sui commenti, ora sono abilitati.. dateci dentro lettori 😀

    • ANFAMI LO AVETE FATTO APPOSTA , NON VOLEVATE GIUDICASSI MALE STO ABORTO 25/100 OHHHHHHH :-):-):-)

      Sto scherzando , disco riuscitissimo , produzione , songwriting ed esecuzione impeccabili , voci stupende , ha detto tutto Denis Nella sua spassionata rece , questo disco fa il paio con il nuovo CHICAGO , a sto punto ho fatto bene a risparmiare sui Journey (ci ho riprovato ma niente oh!) . Vedremo se questa radio genererà un secondo capitolo. 85 per ora.

    • Ho bisogno di tempo: devo capire bene.
      Comunque, al ritornello di I Hope you find it, è emerso tutto il carattere abelliano di questo disco…

      Tornerò presto.

    • Mi unisco al tripudio di consensi.
      Album obiettivamente sbalorditivo.

      11 pezzi agili, agili…e melodia e ritornelloni a pioggia. Probabilmente soltanto un pezzo non mi ha pienamente convinto, ma nulla di drammatico.
      Il meglio lo danno nelle ballads: strappamutande come non se ne sentivano da anni.
      La cosa strana è che ci sono tante piccole citazioni disseminate per tutto il disco… Stevie Wonder, Chicago, Journey…

      Wow.
      Che atmosfere.

      92/100

    • Gran bel disco! Un pochissimo journey, un poco Chicago. Un pochissimo reo speedwagon.
      Riuscito colmo di pezzi vari ed immediati!
      84

    • Grandissimi musicisti e grande album. Sicuramente uno dei migliori dell’anno nel genere AOR

    • Quando c è di mezzo l immensa classe di Jason Scheff c è poco da fare…un album decisamente riuscito con il trittico Angels/All Night To Get There/I Hope You Find It da applausi…bravi bravi bravi!!

      PS ma ci cazz sono i Rascal Flatts?!?

    • A mio avviso, nel recente passato, questo è il miglior super gruppo sfornato da Frontiers.
      Una band coesa nell’approccio e nelle idee musicali che ha portato a “partorire” un disco di assoluto livello che ordinerò prossimamente.
      Ogni canzone ti lascia qualcosa; Masterpiece per questo 2022.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 5 mesi fa

    C’è molto di più che la sola incredibile vocalità di Tommy Karevik dietro al successo della band svedese Seventh Wonder, ma un conubio tra tecnica strumentale ed eccellente musicalità che si sviluppano att […]

    • Ho sempre avuto grande rispetto per i Seventh Wonder: soprattutto come musicisti.
      Li ho sempre trovati incredibilmente talentuosi e vogliosi di entrare nel firmamento delle grandi stelle del Progressive Metal (…il Prog che più mi piace: quello più estremo e più elitario mi ha sempre detto molto poco…).
      Il punto di riferimento sono sempre stati Fates Warning e primi Dream Theater in maniera sin troppo evidente.

      Ma per qualche strano motivo, a mio parere, non sono mai riusciti a scrivere pezzi all’altezza dei nomi citati, che di canzoni indimenticabili ne hanno scritto davvero tante…

      Ed ora invece, come un fulmine a ciel sereno, i Seventh Wonder piazzano una serie di pezzi in successione di una potenza, di una melodia e di un catchy assolutamente sconvolgenti.
      Mai mi sarei aspettato un capolavoro di questa portata: produzione di riferimento, tecnica stellare, voce sublime, chitarre estremamente Petrucciane (…quelle di images e awake…), Cori strappamutande…

      Perfino la copertina è stupenda e curatissima.

      Uno sforzo enorme. Un album titanico che sarà ricordato negli anni a venire.

      Quando 18 euro ti sembrano perfino pochi per un capolavoro del genere…

      Album Prog Metal dell’anno.

      100/100

      • boom! 😉

        • … ma proprio un “boom!” potentissimo!
          Non voglio esagerare, ma non ascoltavo una roba del genere da anni…

          Ricorda Images e Awake in un modo spaventoso.

          Non riesco a smettere di ascoltarlo da giorni…

    • Il solito esagerato del bontropi!!! 🙂 🙂 disco buono , piacevole ,tosto il giusto e melodico con tanti deja vu, non inventano ma rielaborano ottimamente certi cliché che il genere richiede. Mi ha riportato ai ’90 . Un bel 7,5 ci sta.

      • L’avrai ascoltato mentre fumavi il sigaro davanti ad un beverone pieno di creatina!

        Ascoltalo come si deve e poi mi dici!

        • La creatina non serve a nulla, soldi buttati:-)
          Guarda che il disco mi è piaciuto ho dato 7.5 , cosi come mi é piacouto il nuovo evergrey ma non mi dicono niente di nuovo, preferisco per esempio il nuovo dei coheed and cambria (che seguo da anni) nel quale ci trovo cosw più stimolanti diciamo.

          • Mah, Mark, avrei tanto da dire sia su gli Evergreen che su i Coheed And Cambria…e non sarebbe niente di lusinghiero.
            Ma non voglio distogliere l’attenzione da questo album dei Seventh Wonder, che secondo me fanno barba e capelli ad entrambe le band da te citate…ma proprio di gran lunga.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Primo concerto dopo un fermo di due anni causa, ormai lo sappiamo tutti, Covid e altre “beghe” familiari (l’arrivo di una figlia cambia, e di molto, le carte in tavola 😀 ).
    Si riparte da quella che, per chi come […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Lo dico subito a scanso di equivoci, parto per questa recensione “positivamente prevenuto”. Perchè dico questo? Perchè sono anni che aspetto di sentire la voce di Marco Sivo approdare in lidi classicamente hard r […]

    • Ho ascoltato + di qualche volta questa uscita discografica.
      Qualche buona canzone e un grande lento!
      Il grosso neo però risiede nella produzione; io sento troppo e tutto impastato. Dopo 3/4 canzoni non riesco + a starci dentro.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Dopo svariati anni di immobilismo compositivo, appaiono oggi giganteschi i passi avanti fatti dagli Axel Rudi Pell con il loro nuovo album in studio Lost XXIII, un disco finalmente capace di proporre quel qualcosa […]

    • Concordo, un passo avanti Nell ispirazione rispetto gli ultimi 15 anni.
      Sempre la stessa zuppa ma più gustosa.

    • La dico alla Alex drastico ” ma che Du cujuni va’!!!!”

    • I singoli non sono male.. se l’album si mantiene su questi livelli una chance gliela si da.. e poi la voce di Gioeli è sempre un bel sentire.. per me un 80 globale ci sta..

      • Io penso invece che il buon pell debba cambiare cantante per dare una scossa alla sua immobilità compositiva , joeli ormai credo che non si accorga di cantare sempre le solite canzoni con le stesse melodie da anni . Se prendiamo a caso i dischi degli ultimi 10/15 anni ci saranno 3 pezzi decenti a disco .

        • Credo che Gioeli sia poco coinvolto in fase di songwriting, il suo contributo lo dà, certamente dopo molti anni subentra la ripetitività e il già sentito..

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Un anno dall’uscita dello splendido One Shot (qui la recensione) ed il nostro Ronnie Atkins, frontman dei danesi Pretty Maids, torna in pista per un secondo giro con questo Make It Count. Il poco tempo tra l’una e […]

    • Dopo il primo, sorprendente album, ecco un degno successore: bell’album!

    • Concordo con la recensione abelliana praticamente in tutto, tranne che sul parere espresso sul precedente episodio della carriera solista di Ronnie: per quanto mi riguarda, si trattò di un album tutt’altro che indimenticabile, soprattutto perché fortemente penalizzato da una produzione dilettantesca che andò ad impastare suoni e voce, con effetti di implosione sonora davvero disturbanti.

      Proprio per questo motivo, Make It Count assume un valore addirittura superiore: gli errori sono stati ampiamente metabolizzati, le critiche incassate e portate a casa, e questa nuova produzione risultata sfavillante e perfettamente bilanciata (…pur non raggiungendo i livelli incredibili di Endgame dei Treat…).
      I pezzi sono grandiosi ed ispiratissimi.
      La voce di Ronnie è bella come non mai.

      Il suo capolavoro.

      90/100

    • 92 no ma ennesimo gran disco .
      Forza Ronnie!!!

    • Bel disco in generale, anche se il songwriting lo trovo altalenante.
      Meglio del primo, migliorata la produzione.
      Bella la copiata finale easier to leave, fallen.

    • Disco di altissimo livello….la mia preferita la title track, ma di fatto non trovo passaggi a vuoto. Idolo!!!

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 9 mesi fa

    Prima di iniziare a scrivere faccio un ultimo respiro, profondo. Interrompe una apnea sofferta, uno scarico di ossigeno continuato ai polmoni. Per intenderci, dice fine a quella sensazione di soffocamento che […]

    • Bello, emozionante, vero, ispirato.
      Vinny burns è uno dei migliori chitarristi (sottovalutati) del genere.
      85 tutto.

      • Lo sai che ormai sei nel mio mirino, vero?! 😀 ahaha 😀
        Scherzi a parte, contento sia per i Dare, sia per il ritorno di “Mezza, il Mistico”!

    • Non vedo l’ora di sentirlo!
      Bella recensione Iacopo 🙂 🙂

    • Intanto potevano sforzarsi di più sulla cover……mah!

    • il singolo mi ha molto colpito, perchè come tu dici , l’apporto di Vinny burns è molto più presente e spero che anche il resto dell’album sia a a questi livelli…Sicuramente tra i miei prossimi acquisti.. per questo trimestre ho già dato, ahahahah!!
      sicuramente la tua recensione mi ha invogliato!!

    • Per ora do 100 alla prefazione di Jacopo!!!!!

    • Album che ha una sua Anima… basterebbe questo a farlo volare in alto, poi ci metti anche un lavoro globale che è veramente degno di nota… e poi ci metti anche una recensione di Mezza a dir poco Magnifica… ecco, tutto per dire che mi piace tanto, mi sa che ci sta nel podio di quest’anno…

    • Non credo sinceramente che i Dare, con questo disco, abbiano deciso di ritornare sui loro passi riproponendo le sonorità degli esordi.
      Credo anzi che questo nuovo album sia in assoluta continuità con quanto proposto da Darren da Belief (…ma anche da Calm before the storm) in poi.
      Ed onestamente a me va benissimo così: i Dare epici degli ultimi anni mi sono sempre piaciuti e non vedo perché si debba cambiare proprio ora che la band ha saputo costruire un sound unico e riconoscibile fra milioni di altre band.

      Non mi dilungo più di tanto sul disco, perché è stato descritto perfettamente da Iacopo: al netto di alcune posizioni da fan (giustamente) sfegatato, la recensione è ben centrata e fedele a ciò che ascolterete, quindi va benissimo così.

      Aggiungo solo che pezzi come Road To Eden sono delle vere e proprie chiamate alle armi per tutti i fans di questa musica, perciò viva i Dare, e altri 100 di questi album.
      Grandissimo Darren: grazie per averci salvato tutti, insieme a Gary Hughes e Vinny Burns, a fine anni 90…

      90/100

    • Ma ci mancherebbe, Angelo…sei libero di sentirci quello che vuoi.
      Allo stesso modo ribadisco il fatto che secondo me questo disco non c’entra proprio nulla con le sonorità degli esordi…

      • Sinceramente non ricordo l’esordio eppure ho tutti i loro dischi ma alla fine quello che conta sono le canzoni e qui ce ne sono di belle. Insomma il solito bel disco dei dare alla dare e non mi sembra poco. Sono all ascolto e mi sta piacendo.

    • Salame sulle orecchie sarebbe più giusto:-):-)

    • Guarda che il disco l’ho ascoltato, altrimenti non avrei espresso il mio giudizio con tanto di voto finale.

      Angelo, rispetta il parere altrui, esattamente come gli altri fanno con il tuo.

    • Ma certamente, io come vedi dai miei post tendo sempre a sdrammatizzare, in fondo parliamo di musica e non di geopolitica ad ogni modo il tuo commento mi spinge a riascoltare il debutto (Non me lo ricordo proprio:-)) e fare un raffronto con l ultimo.

    • Il disco e’ bellissimo ragazzi, rilassante come pochi.. non hanno cercato affatto di copiare il debutto, hanno semplicemente irrobustito un po’ il suono rispetto agli ultimi lavori. La magia rimane..

    • Qui il discorso non è se assomigli o meno all’esordio (beh in realtà se gli assomigliasse sarebbe un bel disco), ma che il disco è veramente mediocre. Le melodie vocali di Darren sono sempre le stesse da anni ed anche musicalmente è proprio povero. Dargli 98 è da arresto senza condizionale. Vi chiamate Melodic rock o Melodic Boost ?? 🙂

      • la differenza sostanziale la fa , a mio modo di vedere, il numero di uscite.
        grazie a dio i dare non producono molto, anzi, e il loro stile è unicum.
        in + Burns alla chitarra è magnifico, ha un senso melodico riconoscibile all’istante.
        per questi motivi sono da premiare, poi certo, la canzone singola in se può non piacere.
         i miei pezzi preferiti sono Born In The Storm , Cradle To The Grave, road To Eden Lovers And Friends, Grace

      • ci chiamiamo MelodicRock.it .

    • molto bene ma non benissimo…parliamoci chiaro, il disco è figo, i pezzi ci sono, la produzione è decisamente buona, ma personalmente mi aspettavo qualcosa in più. E’ tutto in linea con quanto fatto negli ultimi anni e a mio avviso manca il pezzone quello clamoroso da far cadere la mascella. In ogni caso amo il loro sound, grazie a dio diverso da praticamente tutte le altre band senza essere però qualcosa di originale o altro…e che dire di Darren???il suo timbro è un qualcosa di unico, di una bellezza super e fondamentalmente è quello più di ogni altra cosa a fare la differenza e dare credibilità a queste influenze irlandesi che riescono ad amalgamare con il resto

    • Incazzato a bestia …..poco fa ibs mi ha comunicato che lo hanno cancellato dal mio ordine .

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 9 mesi fa

    Lightning In A Bottle è il titolo del quarto disco in studio dei Find Me, progetto melodic rock della label partenopea Frontiers Music che unisce il talento del compositore e pluristrumentista svedese Daniel […]

    • Ok ok del vecchio sta ovunque ma vorrei avere solo un grammo del suo talento, lo invidio tantissimo, come singer come compositore , scrittore , produttore, collabora con tutti i mostri sacri del genere che amiamo che cazz vuoi di più dalla vita? …..un cynar???:-)
      È vero ormai è sovraesposto ma è tanta roba …..per fortuna almeno sono un po’ più alto di lui :-):-)
      Veniamo al disco , “solita” roba ma buona , meglio del precedente sicuro, ascolto gradevole e punti guadagnati per la prestazione di le blanc e per la copertina ma mi sto chiedendo come mai alla fine dell’ascolto il pezzo migliore sia la cover di frank stallone ……mah!!! Confermo il voto di Iacopo.

    • Nulla da dire sulla voce sempre magica di Lablanc: un vero maestro come pochi ormai. E Back To You fa la sua porca figura…
      Anche la cover di Far From Over ha un bel tiro.

      Ma per il resto siamo di fronte all’ennesimo capitolo dell’ennesimo progetto inutile dalla produzione inscatolata della Frontiers.

      Per me non si va più in alto di un 61/100.
      Non lo comprerei se non a 3 euro.

      Per tutti coloro che non conoscessero Robbie Lablanc: lasciate perdere i Find Me, e recuperate i due capolavori dei Blanc Faces.

    • Decisamente in linea con quanto scritto in recensione da @Iacopo.
      Copertina azzeccata, il tocco di Michael Palace si sente lontano ad un miglio e la presenza di ADV pure.
      Nel complesso meglio del precedente, ma… anch’io voto tutta la vita i Blanc Faces.
      Voto personale: 69/100

    • Condivido, un buon disco che purtroppo suona come tanti, troppi altri peggio scritti.
      Peccato che queste produzioni tendano a far assomigliare troppo i dischi tra loro.
      LeBlanc un vero fuoriclasse (back to you, remember it’s me).
      68, sufficienza piena onesta e qualcosa di più

    • band in grande calo, purtroppo.. ho amato i primi due album, soprattutto dark angel.. considero il pezzo midnight memories uno dei pochi pezzi dell’ultimo ventennio capaci di gareggiare con i pezzi usciti nella golden era di fine anni 80.. ma negli ultimi due lavori i find me hanno perso tutta la loro vena creativa, e questo è un lavoro veramente moscio e faccio fatica a salvare un solo pezzo da ricordare..

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 9 mesi fa

    Sinonimo di qualità con ognuna delle loro tredici pubblicazioni in studio, gli FM ritornano nei negozi nel marzo 2022 con il loro nuovo album Thirteen, interamente arrangiato e prodotto dall’orecchio attento […]

    • ..Mah capisco l’entusiasmo del recensore.. d’altra parte vedendo solo la stupenda copertina mi ero fatto chissà che illusioni (gli FM finalmente tornati a sonorità più heavy ? O anche dark ? ..brrr)
      Purtroppo queste 2 canzoni (ma chi decide i singoli degli album ?!) nulla aggiungono o tolgono al “solito” sound della band, anzi la seconda in particolare mi ha lasciato interdetto, sono proprio gli FM che NON vorrei mai sentire: prevedibili, compiaciuti, macchinosi, inutilmente festosi.
      TOUGHITOUT (ma anche APHRODISIAC) era e rimarrà un gran disco perchè anche nei brani più morbidi c’erano dei bei chitarroni ritmici in palm-muting a reggere la baracca.. qui i suoni delle chitarre sembrano di un qualsiasi cantautore americano (TomPetty, Mellencamp, etc..)
      Scusate lo sfogo ma per il momento l’album non mi convince.. felice se sarò smentito 🙂

      • Io ancora non ho ascoltato l’album, eh…quindi non posso parlare.
        Però onestamente non mi sento minimamente nelle condizioni di poter indirizzare financo pur blande critiche alla carriera degli FM…
        Voglio dire: hanno mai sbagliato un album?
        Certo, ci sono degli episodi meno solidi di altri…ma cosa vogliamo dire agli FM?
        Soprattutto cosa vogliamo dirgli da quando sono in Frontiers?
        Mi viene davvero difficile individuare il mio album preferito del periodo trascorso con la label napoletana, perché mi fanno tutti indistintamente godere come una bestia…
        Poi non so se sono io che sono sordo, eh…e può starci. Ma ogni volta che lanciano un ritornello, festaiolo quanto si vuole, io mi sciolgo ancora come un ghiacciolo… perché sanno come farlo e, soprattutto, hanno i numeri e i mezzi per farlo… contrariamente ai tanti mediocri che oggi scrivono e producono la nostra musica.

        • Io pippe mentali non me ne faccio mai , ascolto una due tre volte se “entra” in circolo mi butto !!!!!!!!

      • Tra l’altro il nuovo di john mellencamp e’ un capolavoro!!!!!

    • mamma mia.. i fasti di indiscreet sono lontani, e si sente.. sono anni che gli FM mi annoiano a morte.. e anche questo ultimo lavoro non fa eccezione, veramente scarico..

      • aspetta! ma vuoi dire che tra gli ottimi HeroesVillains, AtomicGeneration, Synchronized non te nè piaciuto manco uno ?!

      • secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !

    • addirittura non hanno più nulla di AOR?!

    • Per la serie …..quelli di “Finiti dopo seventh son of seven son” 🙂 :-):-)

    • ma in realtà l’aor c’è anche se più vicino al root-pop-country.. è la spinta hard che manca sempre di più.. come se fossero frenati certo c’è anche l’eta da considerare che li porta a un songwriting più tranquillo e maturo.

    • ..Aggiungo un paio di cose se posso:
      -sono sempre più convinto che molte band non fanno attenzione alla scelta dei singoli o alle tracklist dei loro album! questi 2 singoli sono troppo simili anche se una leggermente più vivace.
      -certo, a leggere la recensione magari l’album intero è una bomba e allora abbiamo sbagliato tutti !
      -..Dopo il fantastico AtomicGeneration credevo avessero ormai sparato tutte le migliori cartucce e invece a sorpresa ecco arrivare Synchronized! un album sontuoso, vario, ancora lucidissimo al punto che avevo quasi desiderato che la band si fermasse lì perchè sapevo che raggiunta la vetta si può solo scendere..
      Ricordiamo però che scrivere un album durante lockdown, pandemie e cazhi vari non deve essere facile! (Maneskin a parte!)

      • Rokest, sul discorso dei singoli concordo pienamente con te, ogni tanto faccio veramente fatica a capire la scelta di alcuni singoli… e anche questo lavoro degli FM casca in parte su questo punto…

        • si vero, secondo me sono anche consigliati male nella scelta dei singoli ! cioè dopo una ballad (comunque bellina) come WAITINGONLOVE era meglio mostrare una faccia diversa dell’album con un brano più coraggioso e potente che son sicuro ci sarà !
          ps: se hai sentito l’album per intero ti chiedo (non lho ancora ordinato) ..è tutto così o questi 2 singoli non sono indicativi dello stile ? grazie

    • diversamente dai gruppi da te citati però con gli FM ben tre quinti dei componenti sono originali.. ma che vuoi che sia, son dettagli 😀

    • Gli FM cambiano band in continuazione??? Seriamente??? La band attuale è stabile ormai da un sacco di anni e come diceva Mezza i 3/5 della band sono originali…

    • ma davvero sei rimasto a TOUGHITOUT e basta ?! questo non va bene perchè il valore di platter come METROPOLIS, ATOMICGENERATION (il mio preferito) non si discute !

    • Per come lo sto ascoltando, l’album è inferiore alle recenti loro uscite.
      Non faccio però paragoni con i loro album epocali.
      ps la copertina è da premio Oscar!

      • ahah si anche a me la copertina mi ha proprio “stregato”! (e il retro è ancora più bello e geniale!) ..ma non posso comprare un album solo per la copertina 🙁

    • Nelle mie “tonalità”, preferisco Steve quando canta materiale più 80s, con i Groundbreaker per esempio.
      Qui gli fm fanno uno step back a tratti, anche piacevole.
      Gli do 70 perché la qualità non manca.

      • ciao, come step back? allora vuoi dire che sono tornati a “quelle” sonorità ?
        è la prima volta che sto esitando a ordinarlo.. questi 2 brani sono piacevoli certo ma manca un po di carica e il suono delle chitarre è troppo debole secondo me

        • ciao, in alcuni passaggi c’è un sapore 80’s che ti fa tornare vagamente con la memoria ai primi dischi.
          Almeno è quello che sente e/o vuole sentire il mio orecchio 🙂

    • Devo unirmi al partito dei “tiepidini” anche io.
      Sono onesto: mi aspettavo molto di più.
      A me i singoli erano piaciuti, e anche tanto, ma nel disco c’è molto altro rispetto alle classiche sonorità “FM”.
      E per carità: non è necessariamente un male.
      Purtroppo i Nostri non riescono a marchiare a fuoco ogni singolo pezzo di questo lungo album…ed oltre ad avvertire una certa fiacchezza di fondo, l’ascoltatore è anche portato verso una discreta noia.
      Intendiamoci: i pezzi belli ci sono, ma sono pochi…e non aggiungono molto altro al grande repertorio degli FM.

      Un disco “normale”, ecco.
      E alla loro età, con alle spalle i loro dischi…ci può stare. E possiamo perdonarli per questo.

      74/100

      • bravo, finalmente cho capito qualcosa di questo album.. e concordo con te! SYNCHRONIZED: ogni canzone aveva una sua personalità ben definita, qui sembrano un “blocco” unico ma con almeno 2 “bombe” (EVERYMAN e FIGHTFIRE!)!

    • ..Ho sentito i sample mp3: alla prima “passata” ..mmh non sembra così fiacco ma le canzoni mi sembrano un po tutte uguali ..alla seconda “passata” ..Amazon dove sei? mi arriva oggi con Prime! 🙂

      ecco il mio piccolo trackbytrack (il trackbytrack ha sempre il suo fascino)

      ShakinTheTree: cadenzata ipnotica con tastiere quasi gothic(!) interessante
      WaitingOnLove: powerballad dal ritornello irresistibile e senzatempo
      TalkIsCheap: ritornello stra-sentito(anche nel disco dei Lonerider) ma il resto è ok
      TurnThisCar: mi aspettavo chissàcosa.. e invece
      Love&War: beh sembra un gran pezzo impegnato alla RunNoMore di Aphrodisiac
      LongRoad: Signore ti prego fa sparire le ballad!
      BeLucky: strana bestia cmq bel ritmo saltellante (blues andante come lo chiamo io)
      EveryMan: una aggressione sonora brutale senza precedenti(almeno per gli FM) ..ci voleva proprio
      JustGotStarted: hardrock roccioso blues stile ColdHearted di HeroesVillains
      FightFire: top del disco aor-tech stile WhoStopTheRain da Metropolis
      BeTrueToYou: nulla di sbagliato qui ma proprio non la capisco

      ..Chi è d’accordo ?

      • Sono al primo ascolto completo del cd e mi è piaciuto , devo dire che ad una prima impressione ho trovato quasi gli stessi punti in comune con la tua analisi, va ascoltato ancora e sono sicuro che crescerà ancora come gradimento.

    • ..Sentito per bene (e consumato sopratutto in autoradio) non è facile dare un giudizio ma ho sentito l’intervista a Overland di MitchLafon (su YouTube) molto interessante, dice che “13” l’hanno realizzato diversamente dagli altri album(colpa del lockdown). Io sento come se le canzoni sono state scritte in periodi molto diversi (FighFireWithFire o BeLucky per esempio hanno uno stile diverso dal resto dell album!)
      ..per quello che conta ecco il mio giudizio finale(l’ultimo davvero:)

      track1: 7
      track2: 9
      track3: 6
      track4: 5
      track5: 8
      track6: 6
      track7: 5
      track8: 10
      track9: 7
      track10:10
      track11: 7

      (media matematica): 7.3 insomma un (piccolo)passo indietro rispetto agli ultimi lavori ma meritevole della vostra attenzione anche solo per quelle due canzoni da 10 e lode !

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 10 mesi fa

    Torna l’hard rock prepotente, sofisticato, heavy ed incazzato degli Indiani Girish and The Chronicles e lo fa esattamente nel loro stile che abbiamo imparato ad amare con il debutto Rock The Highway (2020, qui la […]

    • Ascoltato solo una volta. Attualmente non giudicabile.
      Voce e produzione promosse.
      Copertina sul brutto, forte.

    • Il primo lho divorato anzi per me è stato la sorpresa dell’anno. Questo è in lista d’ascolto prima di un molto probabile acquisto.
      Cover de mmerda

    • Gran botta di adrenalina (quella che servirebbe a sto paese del cazzo), nulla di innovativo ma spacca di brutto , da 300 all ora in autostrada , vice top , solos belli , suoni idem e poi sono indiani cazzo . Resta il neo di una cover anonima , potevano mettere una dea kali col chiodo di pelle cavolo.
      Ps non mi aspettavo una rece del genere da Denis complimenti!!!!:-)
      Pps shamans of time ….pezzone!!!! Voto 8 e vai si ordine!!!!!:-)

    • band che mi piace parecchio..si distinguono un pò dal resto che si trova in giro….per quanto riguarda la copertina beh…quelle frontiers sono al 90% orripilanti devono probilmente ancora imparare ad usare photoshop (ma quello è stato cosi dall’inizio quando hanno preso il filone di pianeti, soli ecc ecc)

    • Bel disco, un po’ skid row era STTG con le dovute proporzioni e differenze.

    • Si effettivamente sono diventati + metal; avrei preferito qualche tocco di hard rock più melodico, inserendo magari una canzone alla “18&life” (ovviamente paragone inarrivabile) più abbordabile.
      Per me vale 67/100

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 11 mesi fa

    Sappiamo tutti orami quanto sia prolifico ed ispirato in fase di songwriting il nostro Alessandro Del Vecchio e quindi poco stupisce ritrovarlo dopo un paio di anni dal precedente Native Soul a firmare i pezzi per […]

    • ASCOLTATELO UN PAR DI PALLE !!!!!!!!!!!! VA COMPRATO E SUBITO PURE !!!!!!!!!!!!!! Finalmente un Del Vecchio che si dedica al suo progetto madre , gli EOF che non hanno mai fatto un passo falso e che qui sfiorano il capolavoro, Alessandro ,se ce me fosse ancora bisogno si dimostra un singer di razza ed il resto della band (e che band!!!!!!) spacca di brutto. Qui tutto sfiora la perfezione , dall’esecuzione alla produzione , non ho altro da aggiungere vs onore ,la seduta è tolta !!!
      vedremo quanti si ricorderanno di questo disco a fine anno , io di sicuro.
      ps Che facciamo caro mega direttore , qui oltre alla musica c’è una copertina che i nestore se la sognano quindi ???? diamo 110/100???:-)

      • Si sente che qui Del Vecchio si esprime al meglio e soprattutto in maniera molto personale… e il risultato è per me molto molto valido, senza contare come dicevi anche tu Mark che la band è veramente una cannonata. Spero ci sia presto la possibilità di vederli dal vivo.

    • Alla pari dl Native Soul, ottima musica e giustificatamente più personale degli altri mille progetti dove alé scrive suona produce.

    • Veramente bello, per il momento ascoltato su itunes music, ma presto sarà mio. Sono francamente stanco (non per colpa sua) dei mille progetti in cui scrive, ma qua siamo di fronte davvero ad un lavoro sopra le righe!!!

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa

    Due cose sono chiare dopo un ascolto di questi Fans of the Dark. La prima è che i ragazzi sono amanti di un certo horror / thriller raffinato e psicanalitico con brani dai titoli che rimandano ad Oscar Wild (The […]

    • BELL’ALBUM MA, VISTE LE PREMESSE DEI SINGOLI, MI ATTENDEVO ANCORA DI +.
      POCHI I BRANI E NEI DUE PIù LUNGHI CI SI PERDE UN PO’.
      COPERTINA DA MUSEO DEGLI ORRORI, MA MAGARI ERA IL LORO INTENTO 🙂
      VOCE SICURAMENTE INTERESSANTE!
      AL PROSSIMO CAPITOLO.

    • Ho visto il voto e ho pensato subito a Denis :-):-) , disco assimilato da tempo ma io mi fermo a 70 o 6.5 al massimo in quanto dopo forse una decina di ascolti resta sempre una sensazione di incompletezza generale su songwriting , voce , arrangiamenti come se il tutto fosse stato fatto di fretta ……boh , riproverò (come cerco di farlo sempre dopo un po di tempo) a riascoltarlo .
      90 andava bene ai nestor non certo a questi tifosi del buio:-):-)

    • la voce è interessante, anche se il tipo fa un po’ troppo lo splendido 🙂 , il disco è gradevole anche se secondo me saltano un po’ di palo in frasca…..cmq almeno non è banale….vedremo…

    • Fulvio replied 3 anni fa

      Mi ero già espresso in merito in un post di qualche tempo fa…confermo che è un disco interessante e non scontato.
      Curiosamente il gruppo è svedese ma il sound è a mio avviso molto “british”…non voglio scomodare i mostri sacri ma in qualche frangente l’uso delle chitarre mi ha ricordato i Wisbone Ash.
      La voce è particolare ma non mi dispiace: contribuisce in maniera fondamentale all’originalità del lavoro.
      Forse ha ragione Mark…una sensazione di incompletezza c’è ed influisce sulla durata nel tempo…
      Per l’ennesima volta ribadisco la mia perplessità sull’idea di confezionare un buon lavoro dentro un artwork abominevole e soprattutto fuorviante rispetto al contenuto…cui prodest? Se qualcuno ha una spiegazione mi illumini.

      • Confermo che l’artwork, ma anche il logo della band, sono abbastanza fuorvianti… La voce di Alex Falk a me è piaciuta parecchio, lui è bravo e non è la solita voce Svedese. Concordo sul soun più British che Nordico

    • i singoli si lasciano ascoltare che è un piacere, cosa che per me è una rarità, difficilmente oggi riesco ad arrivare fino in fondo a dei brani promozionali a meno che non siano Eclipse, Heat, o qualche progetto targato Slamer, farò un pensierino al momento di ordinare il disco degli Eclipse… a me hanno ricordato, a livello di guitarwork, i the Shock, che a fine anni ’90 pubblicarono Pinultimate, un ottimo album di hard/class metal, purtroppo rovinato da una produzione davvero pessima da parte della now&then.

      • Minchia… i The Shock! Effettivamente il paragone calza anche se forse i Fans of The Dark sono più morbidi… ma vado anche a memoria… 😀

        • in effetti la produzione di questi ultimi è più patinata.. però il rifferama del chitarrista me li ha portati alla memoria!

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 3 anni fa

    Dopo 5 lunghi anni di attesa torna l’hard rock band italiana Soul Seller.

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