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Checco66

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Il 2019 ha visto il ritorno anche degli Alliance con alle corde vocali sempre l’eccezionale Robert Berry (e già questo basterebbe a farci un pensierino su). Nati nel 1997, questo è il loro quarto album in studio ( […]

    • Disco ormai assimilato, è passato un po’ di tempo ma ricordo che mi era piaciuto.

    • Solo una piccola annotazione, perdonami Denis…
      Nell’elenco dei lavori della band manca “Bond of Union” del1996 (uscito solo in Giappone se non erro)

      • Hai perfettamente ragione Fulvio, effettivamente non ho citato Bond of Union perchè “erroneamente” non l’ho considerato come uscita ufficiale proprio per il fatto che era stato pubblicato solo in Giappone… 😉

    • Per me grande delusione questo FAG…mi aspettavo molto di più dal ritorno degli Alliance dato che l unico pezzo veramente degno di nota è Uncertain…il resto poca roba..e la produzione del disco è a dir poco deficitaria…dal grande Robert Berry esigo moooolto di più…..

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    “Ci sono oggetti, richiami o situazioni che la nostra mente associa direttamente e inconsciamente a eventi o cose ben precise. La musica in questo è maestra incontrastata e il richiamo evocativo che certi brani […]

    • Ora, se non esce fuori qualcosa tipo No Easy Way Out, proporrei un paliatone di massa per il Denis! 😀

      • Mi dirai, ma per me è veramente un gran bel pezzo con un’orecchiabilità e una potenzialità “anni 80” veramente notevole… 😉

    • mamma mia …ho ascoltato questo pezzo .. mi dispiace contraddire Denis ma mi pare ancora più brutto del primo singolo..suona malissimo, sound sgonfio .. lui poi ha sta voce che non è per niente adatta all’aor, infatti a me mai è piaciuto.. voto 4

      • Non sarei così drastico, ma la differenza con il primo singolo è netta anche per me.
        Purtroppo qui si risentono i problemi del primo album dei Room Experience e di un songwriting che adotta scelte sbilanciate: concordo con Leo quando dice che il brano, quando vira su sonorità puramente AOR manda in enormi difficoltà Readman, che distorce, gratta e sporca tutto…

        Scelte di songwriting: è chiaro che si tratta di punti di vista, ma perseverare sulla linea del “facciamo vedere gli attributi” per me porta sempre ad appesantire e dilatare il pezzo in modo quasi insopportabile.
        Sarò più preciso: anche a me Prisoners in Paradise piace moltissimo, e Talk to me è forse il mio pezzo preferito di sempre degli Europe… Ma credere di poter adottare soluzioni stilistiche come quella della chitarra di Kee che andava a fare praticamente da seconda voce a Joey, con accenti e miniassoli un pó ovunque, è puro azzardo. Soprattutto quando questa scelta era stata fatta in Raintimes con scarsissimo successo.
        L’assolo di Steve mi piace moltissimo, ed io ho una venerazione per Steve, ma non si può fargli fare un assolo finale in chiusura, dove va sotto i cori, e non si sente praticamente nulla…

        Si insiste anche qui in scelte che sono già risultate sbagliate in passato.

        Pezzo da sufficienza piena, per me. Ma non più di questo.

    • Al di la del pezzo che non è nè carne nè pesce ciò che veramente mi crea una sensazione di fastidio è la voce di redman che è irritante , per me i ragazzi dovrebbero cambiare cantante magari ne trarrebbero vantaggio i brani.

      • Pensavo la stessa cosa, ma per altri motivi, a proposito dei Lionville: Lars è indiscutibile, è la mia voce preferita dell’era moderna dell’Aor, ma sarà sempre la voce dei Work of Art.
        È praticamente uno strumento che dá una certa impostazione al sound della band.

        Readman non è chiaramente al livello di Lars, ma anche lui rievoca certe sonorità, che con i RE, secondo me, non c’entrano assolutamente nulla.

        Ma poi sta cosa di dover giocare con lo straniero in campo…
        Possibile non si trovi un cantante italiano sconosciuto da portare alle luci della ribalta?
        Un Pineda italiano?

    • A me Readman piace e i Room Experience mi piacciono anche perchè c’è la sua voce che li rende particolari… poi per carità, son anche gusti… ma secondo me con la band ci sta! Poi io il pezzo lo trovo bello! 😀

      • mah non lo so ,secondo me è peggiorato , l’ho apprezzavo di più con i pink cream 69 , infatti ho quasi tutti i loro dischi.

    • Fantastic chorus..my impressive

    • A me piace più questo del primo singolo, che comunque ho apprezzato.
      Per me Readman sempre validissimo, lo preferisco a Lars dei lionville .

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 8 mesi fa

    Nati nel 2007 e in questi 12 anni (ma anche prima direi 😉 ) cresciuti a pane e Journey / Night Ranger / Foreigner / FM e… e si sente! Infatti basta un ascolto distratto per riuscire a cogliere tutte le […]

    • Disco che mi è piaciuto molto da quello che ricordo ( lho ascoltato tempo fa) , consiglio anche l’ascolto ed eventualmente vorrei una rece ( se siete lenti ultimamente:-)) del nuovo degli IN-SIDE .

      • IN-SIDE lo devo recensire io… ma arrivo… 😀

      • Io ho deciso di fare lo sciopero della fame finché non vedo le recensioni di

        – Heat
        – Night Flight Orchestra
        – Harem Scarem
        – Confess

        • aggiungi pure l’ultimo House of Shakira…..gran bel disco e gran bel gruppo che ho scoperto da poco , o meglio sentito e letto tanto ma mai ascoltati, ho rimediato ascoltando tutta la loro discografia, veramente ottima!!!!!

          • Avevo ascoltato qualcosa diverso tempo fa, ma, se non ricordo male, li trovai aberranti.
            Gli ridò una possibilità solo perché me li hai consigliati tu… 🙂

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Non contate sugli Eroi, ma sui Danger Zone si! Ritornano nel 2019 in grande stile gli hard rocker Bolognesi Danger Zone dopo l’ottimo Closer To Heaven datato ormai 2016.
    Closer To Heaven, per chi li segue da […]

    • Disco che ho già assimilato appieno e che gira ancora nel mio lettore, tra tante (troppe) band tributo eccone una che ha personalità da vendere e soprattutto ha un suo sound , li riconosci subito , ciò li eleva una spanna sopra al resto delle band locali e straniere.

      • Parole sante….album che cresce ascolto dopo ascolto, nel mio podio 2019!!!! Dal vivo ottimi…Priori peraltro è un chitarrista straordinario!!!! Voto 88

    • miglior album hard rock italiano del 2019, punto e stop!
      “rise again” power balad clamorosa.

    • Io continuo a non capire l’esaltazione collettiva per questa band, che per quanto dotata di buoni mezzi, buone idee, buona tecnica, non mi dà la sensazione di aver fatto ancora quel salto di qualità che la possa fare emergere dalla massa…

      In particolare trovo il cantato molto discutibile.
      Secondo me ci sono problemi evidenti a livello di controllo. Ma probabilmente sono troppo severo, perché non ho letto critiche su questo aspetto…

      In ogni caso mi ritengo esentato da giudizi, dato che quel poco che ho ascoltato mi ha annoiato e lasciato indifferente, senza alcuna voglia di arrivare fino in fondo. Anche la ballad citata da Giulio mi è sembrata molto ordinaria e molto poco coinvolgente.
      Ecco, forse ho trovato il termine giusto per descrivere i Danger Zone: freddi.

      • Sostanzialmente allineato. Ascoltato ieri un paio di volte, di piu non ne sento davvero il motivo. Ho gradito le chitarre (soprattutto) e le tastiere. Molto meno il songwriting e la voce (pronuncia compresa). Voto assegnato “esuberante” IMHO.

        • Anche la produzione è opinabile, secondo me…la batteria è davvero brutta.

          • La voce di Gigantelli è sicuramente particolare e comunque si porta dietro anche un certo accento italiano (problema spesso comune per Italiani, ma anche per i Tedeschi per dire… l’accento di Michael Voss???) e questo può piacere o meno… sulla produzione però io sinceramente ci trovo veramente poco che non vada (batteria compresa)… ma su questo punto io e te ci scontriamo sempre… 😀

            • Denis, non saprei…”particolare” definirei la voce di Brian Johnson, di Axl Rose…
              Gigantelli ha un timbro abbastanza normale e facilmente rinvenibile in certa scena hard rock. I problemi, almeno secondo me, sono proprio a livello di controllo nelle note più basse…va sicuramente meglio quando sale.

              Comunque non si tratta di nulla di drammatico, può certamente migliorare.

              L’accento italiano invece mi irrita da sempre.
              Purtroppo è una cosa mia, che non tollero assolutamente.
              Chiaramente la cosa vale anche per i cantanti di altre nazionalità.

              Produzione: non è malissimo, eh…ma la batteria mi sembra molto plasticosa. Anche qui ho idee tutte mie riguardanti piatti e rullante…

            • Si come klause maine che dopo secoli canta ancora con l’accento tedesco o joey tempest ai tempi non è che avesse tutto sto british style.
              Ma non è una discriminante , quello che conta sono le songs e come vengono interpretate e i DZ lo fanno bene.

    • Come ho detto in altri interventi, conosco alcuni membri della band e nel 1983 andavo alle loro prove quando facevano i primi passi. Quindi mi rendo conto che il mio giudizio è piuttosto di parte e poco obiettivo e mi limito solo a dire che concordo al 101% con quanto scrive Denis, che il voto che gli da è meritatissimo e per nulla generoso. I suoni e la classe di un brano come “destiny” difficilmente (anzi mai) li ho sentiti in altri lavori italiani e dopo centinaia di ascolti ancora mi fa venire la pelle d’oca, e un brano come “faster than love” non sfigurerebbe in un disco dei Night Ranger.
      Mi fermo qui anche se vorrei dire tante cose, concludo solo dicendo che l’idea che questo semi – capolavoro sia stato prodotto, mixato, masterizzato e confezionato a pochi km da casa mia mi da un certo orgoglio, ma questo è solo basso campanilismo italiano.

    • i DZ a mio modo di vedere hanno trovato la loro dimensione naturale, un melodic rock più hard che non aor. è di piacevole ascolto ma da li a dare 93, a mio modo di interpretare i dischi, ne passa. un 70 pulito ci sta perchè non replicano proprio nessuno. hanno una loro identità !

    • Considero questo Don’t Count on Heroes il miglior prodotto italiano in ambito Hard Rock Melodico/AOR dell anno appena (più o meno) concluso.
      A me la voce del Gigantelli piace (e a mio parere ha fatto un netto miglioramento rispetto al passato) e ottimo come sempre il lavoro del Priori alle chitarre ma se proprio devo trovare un difetto al disco è la mancanza di un hit che mi faccia sobbalzare dalla sedia (ma al giorno d oggi pochi brani mi fanno quell effetto).
      Bravi Danger Zone e a breve conto di tornare a vedervi dal vivo…..

      PS Ovviamente il voto del Denis come sempre è un tantino esagerato…ma in questo periodo lo perdono 🙂 …vai Oliviaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Per il 2020 in uscita il nuovo lavoro di Jesse Demon, chitarrista simbolo dei Silent Rage (band lanciata a fine anni ’80 da Gene Simmons), che propone un ottimo rock melodico, dall’ascolto interessante e dalla res […]

    • Bel disco che entrera’ nella mia top ten annuale. Sara’ che apprezzavo molto i Silent rage e la voce di Jessie.
      Bellissima e trascinante love gone wild, divertenti tell me lilly e play to win. Da citare poi la zepeliniana flying dutchman che non mi aspettavo, ma ho gradito molto.

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    L’amatissimo super-gruppo melodic rock dei Revolution Saints , che vede riconfermate tra le sue fila Deen Castronovo (The Dead Daisies, ex-Journey, Bad English), Doug Aldrich (The Dead Daisies, Burning Rain, […]

    • Siamo soltanto a gennaio, è vero, ma questo disco difficilmente starà fuori dalle top 10 del genere a fine 2020. Scommettiamo?!
      ……ADDIRITTURA!!!!! MA VA LA…..appena ti legge il bontropi:-):-)

      • Ahahahah 🙂

        Purtroppo ancora non posso dire la mia su questo disco…perché ultimamente ho i ritmi di ascolto di un Koala. Ho in lista:

        – Revolution Saints
        – Pretty Maids (lo conosco, ma voglio approfondirlo meglio per capire se sia un gran disco…)
        – Magnum
        – Love Killers
        – Fighter V

        I Degreed onestamente non mi piacciono più….

        Quindi tornerò. 🙂

    • Da un grande trio di interpreti mi aspetto grandi cose.
      Per ora l ho sentito solo due volte e non lo commento in profondità.
      Attualmente promuovo due canzoni: Closer e la delicata Coming home. Non mi convince invece Price we pay che mi ricorda molto gli ultimi Hardline

      • Torno dopo diversi ascolti.
        Riprendo la frase “da un grande trio di interpreti mi aspetto grandi cose” e la modulo cosi; di tre album fatti ricordo alcune buone canzoni e diverse canzoni che non mi rimangono stampate dentro.
        La voce di Deen non mi entusiasma mentre mi piace quando si affianca a quella del grande Jack.
        Di questo “Rise” la mia preferita, per distacco, è “Closer”!

    • Questa band per me cresce disco dopo disco… alcuni brani veramente molto molto belli… Price We Pay, Closer, Coming Home, Talk To Me… ma è tutto l’album che per me funziona, lo sto ascoltando a ripetizione

    • Ci sono una serie di album/bands della frontiers che potrebbero tranquillamente essere presentate con la desinenza “collana frontiers” e sicuramente questa band può farne parte assieme a hardline e alla produzione “printed”del vecchio (soprattutto quella meno odierna)non capisco come per i piu questa cosa non sia chiara …..a forza di sentire questo trio con le loro ultime piatte uscite sto anche rivalutando il loro debutto che mi aveva favorevolmente colpito

      • I primi due album li avevo trovati estremamente disomogenei e frammentari. Oltre che estremamente deficitari sotto l’aspetto puramente produttivo.
        Ripeto che per me sono tre grandi individualità che c’entrano davvero ben poco l’uno con l’altro…con in aggiunta quello che per me è un grave handicap: la voce monocorde di Castronovo.

        Ascolterò al più presto anche questo lavoro, ma non ho aspettative degne di nota.

    • Il primo disco ok , va bene anche il secondo ma al terzo disco mi sono rotto le palle. Qui vi è alternanza continua tra pezzi più dinamici e ballads ancorate agli anni d oro del genere. Difendo il buon Dean come cantante ma qui il vero campione e Doug che cesella dei bridge e dei solos da paura che contribuiscono a far salire il tasso elettrico ed anche la mia valutazione finale. Non tutto mi convince e forse il disco non avrà tanta longevità in quanto alla lunga tende ad appoattirsi e stancare. Cmq un 75 se lo porta a casa ma ritengo che tale progetto doveva finire col primo album.
      Ora attendo Doug aldritch coi dead daises.

    • a me questi non piacciono .. ma non è il mio genere di aor.. troppo spompati .. li lascio ai nostalgici dei journey 🙂

    • Per me è sempre un piacere ascoltare i RS merito di un tasso tecnico dei nostri indiscutibile e alla voce dannatamente efficace di Deen…però debbo anche dire che considero questo Rise l album peggiore della loro (breve) discografia per colpa di diverse canzoni che non mi hanno entusiasmato rispetto ai pochi picchi dell album (Closer e Talk to Me).
      Attendo il prox album cmq fiducioso sapendo che i nostri possono (e devono) fare di più……

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    report a cura di Lorenzo Mandirola
    foto a cura di Daniele Marchese

    In una fredda e piovosa serata di fine anno dove le feste natalizie incombono con annesso stress da corsa olimpionica agli ultimi regali […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 11 mesi fa

    Alessandro Del Vecchio è il cardine dietro agli Edge of Forever… ma prima di questo Del Vecchio è stata una delle sorprese più clamorose che l’Italia ci ha “vocalmente” regalato in questi anni! Se a questo ag […]

    • Band che seguo dagli inizi , ho tutti i loro cd e finalmente posso dire che abbiamo il disco melodicrock dell anno …..del 2020 intendo. Niente di rivoluzionario ma qui dentro c è il ben di dio ……..dai Kansas di Steve walsh ai journey a malmsteen (take your time ) et altri da scoprire mano mano con gli ascolti. Forse l’unica Pecca se vogliamo é che tutti questi riferimenti tolgono personalità al sound della band , ciò non toglie che siamo alle prese con un disco sopraffino. Lo ordino subito e lo metto assieme agli altri 3 sperando che questa band resti con questi elementi ed inizi un bel ciclo…..se lo merita !!!!!!
      Voto ? 8,5

    • Mi unisco al plebiscito, e confermo tutte le belle parole spese dal Denis per il Del Vecchio.
      È motivo di grande orgoglio, soprattutto per me, che lo ho sempre criticato anche in modo apparentemente spietato, vederlo in questo stato di forma, con delle qualità tecniche che sono finalmente esplose col tanto lavoro, la tanta dedizione…
      Sono ormai lontani gli anni delle produzioni da sottovuoto ed i pezzi scritti col copia/incolla.

      Gran disco, poco da dire: potente, vario, ben suonato, ben prodotto. Non vedo punti deboli sinceramente.
      La personalità arriverà col tempo: di fatto credo si tratti praticamente di un debutto, dato che la band è stata interamente rinnovata.
      Complimenti al Del Vecchio anche per la voce, che a tratti mi ha ricordato moltissimo Steve Lee.

      Il mio brano preferito è Take your Time.

      90/100

    • Mi unisco ai primi commenti positivi sulla prestazione sorprendete e convincente di Alessandro DV. Complimenti, bella sorpresa!
      Sul resto attendo ulteriori ascolti per giudicare/commentare l’album. A primo impatto mi è sembrato di sentire in diverse canzoni gli ultimi Hardline (del resto ADV è dentro al progetto come il prezzemolo). A livello di canzoni, per ora, tra le mie preferite Take Your time e la title track; un plauso all’opener, veramente ben confezionata e alla copertina, semplice ma azzeccata.

      • A me piace moltissimo Carry on.
        Oltre che, naturalmente, la già citata Promised land. Davvero 100% Journey.

    • no a me non è piaciuto.. ma nulla di quello che fa del vecchio mi piace mai .. dei suoi pezzi non me ne resta mai nessuno, i pezzi li trovo sempre un banale mix di roba già fatta, e molto peggio, degli originali ..

    • Arrivo con ritardo sulla recensione degli edge of forever, disco che sto ascoltando molto da un pò di giorni.
      mi sta piacendo molto, voto 75 pieno anche qualcosa di più. sicuramente dell’intera discografia il migliore e il più completo come influenze e sound.
      i miei pezzi preferiti sono “Three Rivers” (che bellissimo modo di iniziare un disco), “Take Your Time”, “Promised Land” (molto revolution saints), “Shine”, “War”.
      ho un problema col timbro dei cantanti italiani a volte .il timbro di alessandro ben si adatta ai pezzi + tirati , in qelli + soft non mi fa impazzire.
      ma ammetto che è un problema mio, sono pochi i singers melodic rock di casa nostra che mi fanno impazzire (max ordine e guido priori -perfect view – ex myland)

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni fa

    Easter Is Cancelled, il nuovo album degli inglesi The Darkness, nasce – con la solita sagace ironia che contraddistingue lo spirito compositivo del gruppo – in un universo parallelo, dove Cristo è sceso dalla […]

    • Ah ah ah ah mi aspettavo una stroncatura da sto sito ma vedo con piacere che c è sempre qualcuno a cui piace il rock con le palle ( a volte un po’ strizzate…..vedi gli acuti di Justin) , ad ogni modo questi conoscono la materia come pochi , sono “originali” e cercano di non ripetersi mai , rischiando anche .
      Qui ci sono soluzioni infinite tanti cambi ed un interpretazione vocale varia e convincente , il secondo singolo non mi aveva convinto invece ascoltando tutto il cd ( consiglio la deluxe edition con 4 brani in acustico) mi ha preso con gli ascolti . Disco di molto superiore al precedente senza dubbio . Ottima la rece di Iacopo ma io mi fermo a 85…….Ora tutti a Nonantola!!!!!

      • faccio il possibile per esserci, ultimamente non me li perdo mai quando arrivano da noi

    • Album che mi ha impressionato in positivo.
      Dalla discutibile ma bellissima copertina al contenuto di livello nettamente superiore al precedente album.
      Le mie canzoni preferite sono:
      Heart Explodes, We are the guitar men, Another life (col ritornello che prende spunto da qualcosa di presente in “Waking up…” di Bryan Adams) giusto per citarne tre.
      Confermo tutti a Nonantola!

    • Per ora ho solo un ascolto all’attivo.
      La sensazione è quella di un album enorme…

    • No comment per una band cosi’ insignificante!!!!

    • AJS replied 5 anni fa

      Ho provato ad ascoltare, per la prima volta senza pregiudizi, l’ultimo lavoro dei nuovi Cugini di Campagna.
      E l’ho ascoltato più volte, sforzandomi di trovare un qualcosa che li collocasse almeno sopra la soglia della digeribilità.
      Niente. Impossibile.
      Mi fanno cagare.

    • Colpevolmente mi sono perso questo disco, stavo vedendo ora il video di In Another Life.
      Recupero……

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Mancano tre ore circa all’inizio del loro concerto all’HT Factory di Seregno (MI), e Johnny Gioeli e Alessandro Del Vecchio accolgono me e la Mary Ferranti (che di questa intervista è stata per gran parte l’unica […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Gli Hardline scelgono la bella ed ospitale cornice dell’HT Factory di Seregno (MI) per tornare ad esibirsi dal vivo nel nostro Paese, di ritorno dalla loro grande performance al Frontiers Rock Festival, e ancor […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Pubblichiamo i nomi dei due vincitori dei biglietti messi in palio per la data dei SOTO del 20/09/2019 al Legend Club di Milano:

    Fabio Parisotto

    Carla Previtali

    Complimenti e Grazie a tutti quelli che […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    MelodicRock.it in collaborazione con Bagana Music Agency e BA City Factory mette in palio due biglietti per l’esclusivo show italiano dell’Origami World Tour dei SOTO, band del frontman Jeff Scott […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Gli storici HARDLINE di Johnny Gioeli saranno il 21 settembre sul palco dell’HT Factory di Seregno. La band si esibirà con l’attuale formazione che vede fra le sue fila:

    Johnny Gioeli – voce
    Mario Pe […]

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Il Tony Mills Festival è una celebrazione della vita e della musica di Tony Mills, noto cantante rock inglese (Shy, Siam, TNT, Docker’s Guild), a cui è stato diagnosticato un cancro terminale nell’aprile del 201 […]

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa

    Agosto 2019 è da ricordare come il mese delle grandi voci: esce infatti per Frontiers Music il nuovo album degli Unruly Child, formazione ormai più o meno stabilmente riunita dal 2010, che vede alla voce Marcie M […]

    • Io mi fermo a 75 /77 , buon disco ma a tratti soporifero o col freno a mano ( parte centrale del disco da dopo breacking the chain diciamo) avrei gradito un po’ più di verve cmq disco elegante e personalissimo lontano dai soliti cliché aor.

    • Come largamente anticipato in altra sede, per me si tratta dell’ennesimo disco anonimo di cui presto ci dimenticheremo senza tante preoccupazioni…
      I motivi di questo sconcertante anonimato sono tanti, ma mi piace pensare che le responsabilità principali di questa debacle siano da imputare a quella che, tanti anni fa, poteva tranquillamente considerarsi come una delle più grandi voci Aor di sempre. La scarsissima ispirazione di Free è tangibile sin dalle prime note, e non è un problema limitato a questa ultima pubblicazione targata “Unruly Child”: rabbrividisco ancora al pensiero di quando al FrontiersFestival si mise a cantare col MacBook accanto al microfono…
      Per me sono scene patetiche e prestazioni penose. Se bisogna fare qualcosa, bisogna dare sempre il massimo…preparati, allenati, suda, metti passione in quello che fai.
      Il suo cantato non mi trasmette assolutamente nulla. La sensazione che mi trasmette è anzi quella di avere perso qualunque interesse per questa musica…e allora mi viene da dire “resta a casa a fare la calza…”.
      Concordo con Iacopo sul passo in avanti a livello di produzione, ma non basta: le canzoni sono squallide.

      58/100

      Consiglio ai giovani lettori di recuperare Waiting for the Sun, con un epico Kelly Hansen alla voce.
      Se volete ascoltare il vero Free, il grande Loud and Clear degli inarrivabili Signal vi aspetta a braccia (dello sconosciuto) aperte.

    • ridicoli … e sfregio massimo alla solennità di quello che fecero nel 91 ..se devono essere questi, pensione …

    • Personalmente sono in linea con Jacopo…a me questo Big Blue World non è affatto dispiaciuto…anzi…eliminati un paio di brani il disco procede che è un piacere grazie alla pur sempre valida voce di Marcie (ovviamente non paragonabile alla inarrivabile beltà dei Signal) ed alla bravura del duo Gowdy-Allison…e poi il marchio Unruly Child è sempre riconoscibilissimo…

      • Meno male che ci sei anche tu mimmo, iniziavo a preoccuparmi :-):-) 🙂

        • Sono piu attivo in inverno … 🙂

          PS per me gli UC sempre troppo criticati dopo i primi 2 album…ce ne fossero come loro….

          • Infatti cosa si aspettavano tutti un disco METAL??? Boh …..tra l’altro in giro nel web è stato molto apprezzato.

            • Mi sembri la Cirinná…. 🙂
              Ti vorrei vedere mentre ascolti questa sola…secondo me, stacchi dopo mezzo pezzo perché non ce la fai a sollevare il bilanciere, tanto è soporifero… 🙂

              Lo puoi dire che è una super-sola di disco.
              Mia previsione: 5 euro nel cestone di una qualunque fiera del disco tra un mese o giù di lì…

              • Eccola la comare gelosa che si intromette tra me e il mimmo, fatti gli affari tuoi e poi a 5 euro non trovi più nulla di sti tempi ,anche nei cestini i cd vanno dagli 8 in su porca Troia …..pensa allu pilu te :-):-) 🙂

    • Concordo completamente con il Bro Iacopo sempre competente e sincero…Disamina perfetta..cheers

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa

    Tutte le foto del Mitico ed Unico Frontiers Rock Festival, festival organizzato dalla Frontiers Music, giunto ormai alla sua VI edizione e che si è tenuto nei giorni del 27 e 28 aprile al Live Music Club di […]

    • Ma io manco mi ero accorto caro il mio bellimbusto (Denis) che tu avessi pubblicato coteste foto!!!!

      E allora visto che ho ancora gli appunti di aprile via ai commenti della sesta edizione del mittico FFestival….

      Giorno 1

      CREYE….tanta energia sul palco..non male (6.5)
      AIRRACE…sorpresona del festival ed una grande voce live (7.5)
      SOTO…alterna buoni pezzi ad altri tamarrissimi…peccato sia poi senza voce (6)
      TEN…solo la conclusiva THE NAME OF THE ROSE vale da sola lo show…peccato che la scaletta non includa piu pezzi dai primi 2 album..cmq bravi (6/7)
      HARDLINE…sempre bravo Gioeli e il resto della band…soprattutto la mia Annetta 🙂 (7- …il – è perche oramai li ho gia visti troppe volte 🙂 )
      DEFIANTS….partono male (colpa anche del mixer) ma grazie alla comparsa del grande TED e ad un paio di ottimi pezzi dal primo album riescono a risollevarsi (6+)
      (PS…Steve West uno dei batteristi piu ingessati della storia….)
      ALAN PARSON….la scaletta dei brani potrebbe essere opinabile ma per suoni (sembrava di stare in un altro concerto) e strumenti (impressionante la chitarra di
      Kellmann) non ce n è per nessuno…grande ALAN CANAVACCIUOLO PARSON (8.5)

      Giorno 2

      KING OF COMPANY…non il mio genere ma piacevoli (6)
      LEVERAGE….Manco sapevo ci fosse KIMMO BLOOM…e lui è stato na forza….(6.5)
      FORTUNE…sono venuto x loro e non hanno deluso le attese anche se i tanti problemi al mixer hanno un po minato la loro prova (7+)
      KEEL…mai piaciuti…e dopo aver sentito la cover di BECAUSE THE NIGHT sono scappato…. (S.V.)
      BURNING RAIN….Tecnicamente non si discutono (grande scoperta la batteria di Elias) ma pochi pezzi mi hanno preso… (6+)
      WET…a parte i soliti problemi vocali di SOTO una buona prova del resto della band (6/7)
      AUGERI…in tutto il concerto solo 4 pezzi suoi…per il resto è partito il Karaoke Journey (non suoi)…mamma mia che tristezza…delusione del Festival (5) PS ma poi ci
      voleva tanto a tira fuori pezzi da Arrival (secondo me bellissimo) o dal primo Tall Stories?!?! Bo….

      Come al solito un ringraziamento a quelle facce da pirla che hanno seguito il FFestival con il sottoscritto tra cui quel culattone di Denis, quel gay di Iacopo, Cap Andy, il Fede, le tre gnocche svizzere/tedesche, il mago di Segrate, Pinpiripettenusa e tanti tanti altri….a presto nella speranza che il 2020 ci porti ancora un grande FFestival!

      • Secondo me le tre gnocche svizzere erano in realtà tre obese….ma va be’…. ahauhauhau 🙂

  • Iacopo Mezzano ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa

    Adoro la voce di Larry King, è un dato di fatto. Sento il suo timbro vocale caldo ed esplosivo, il suo vibrato pazzesco, la sua estensione ed intonatura da manuale, e mi sento come sbalzato indietro nel tempo di […]

    • Classe superiore , l Ho ascoltato già tre volte e dimostra che c è ancora gente che l’Aor lo fa ancora bene. Voce calda , suonano personali ed originali, stessa cosa potrei dire dell’ ultimo unruly child ma con un dieci punti in meno. Aspetto la rece. Qui sono in linea con te Iacopo.

    • Cavoli lo sto consumando e tra poco scatta l’ordine, ma il pezzo u and i solo a me ricorda il mitico al jarreau??? Fantastico

    • Mah, guardate, inizio a pensare di avere io qualche serio problema di sordità…
      L’ultimo Unruly Child addirittura consumato…boh…
      Guardate, vi confesso seriamente che non ricordo album più soporifero e poco ispirato come quello degli Unruly Child…forse solo i Europe sono riusciti a fare peggio con Walk The Earth. Ma ne riparleremo quando ci sarà la recensione.

      Soleil Moon: secondo me si tratta di un album con poche luci e tante ombre.
      Le luci sono rappresentate dalla voce di King, sempre ottima, e dall’evidente tentativo di volersi riproporre con sonorità intelligentemente più attuali.
      Le ombre: le canzoni davvero buone sono poche. Ne salverei tre in tutto l’album. Per il resto si galleggia in una noia mortale.
      Ovviamente la produzione è discutibilissima, ma questa parte ve la risparmio…perchè ormai mi conoscete.

      Infine la copertina è qualcosa di orrido: mi ha ricordato le immagini preinstallate che si potevano trovare in Windows 95…

      Non supererei il 61/100.

      • il problema è tuo caro bontropi , 61/100 a sto disco e poi dai 90 ad altre cagate vabbè ……io sto “consumando ” questo soleil moon e non l’ulimo unruly child poi tutto dipende da cosa ci si aspetta se anche tu la meni con who cries now allora siete in tanti qui ad avere problemi e francamente sto iniziando a stufarmi di commentare su queste pagine , poi qui si parla di aor di un certo livello non di quello sterotipato tipico svedese , cmq ognuno ascolta quello che vuole e come vuole ma ti aspetto per un giudizio sui volbeat:-)

        • Minchia, quanto sei pesante ad Agosto! 🙂
          Quando ho dato 90 a cagate io!? 🙂 Ora me lo dici… 🙂
          Comunque ribadisco che questo Soleil Moon per me è un fritto misto di pezzi che non sfigurerebbero in una possibile colonna sonora da tipico telefilm americano per adolescenti…
          Qualche pezzo buono c’è, ma il resto è di un soporifero che non so dire…

          Gli Unruly Child poi è assolutamente demenziale…e mi viene da ridere quando si esalta, perché vuol dire che siamo davvero alla canna del gas. E ti dico in tutta sincerità che il tuo apprezzamento mi sorprende non poco. Per me è davvero una cagata pazzesca.

          • Per me il caldo ti sta facendo strani effetti:-) non ho mai detto che uc è un capolavoro ma non è neanche un brutto disco , potevano fare meglio di sicuro ma lo prefersco a cant go home fine. A proposito di adolescenziale….cosa mi dici dell’ultimo volbeat:-):-):-):-)

            • Dei Volbeat posso dirti ancora poco: non l’ho ascoltato proprio…ma ho letto che Fabiana ne ha parlato freddamente su Loud and Proud…
              Però a me il singolo era piaciuto un sacco!
              Lo ascolto per bene e ti dico…

              P.s.: il fatto è che, non so perché, ultimamente ci sto dando dentro con Machine Head, Lamb Of God, Sepultura, Pantera….sono tornato alle origini! 🙂

              • Io aspetto i tool …..intanto potresti provare con i WHEEL, poi sto ascoltando killswitch engage e ultimo slipknot che non mi è piaciuto.

                • Metto anche i Wheel in lista! Prima non ho aggiunto “Killswitch Engage” perchè pensavo mi avresti perculato dandomi del “quindicenne in calore”, ma ora che hai fatto outing, posso dirti che sto ascoltando anche loro…ahahahah 🙂

                  P.s.: li ho sempre considerati merda, ma devo dire che i primi album sono notevoli….gli altri mi sembrano un pò ripetitivi…

                • Eluveitie? A me l’ultimo è piaciuto molto.
                  Tool: preso in preorder la versione limited con schermo 4″, speakers ecc… (can’t wait…)

                  • Cazzo …..bella botta ti andrà via un centino, io aspetto la versione in vinile.
                    Eluveite gli darò un ascolto.

                    • In realtà l’ho preso su amazon.com il giorno di apertura pre-order: per alcune ore è stato disponibile a 37$ (l’ho pagato 44$ con spedizione). Subito finito o, come dice qualcuno, ritirato per prezzo errato. In effetti ora su amazon.it è a 83,69€. Speriamo arrivi regolarmente

                  • Io prego la Madonna che non faccia schifo…
                    Non ho voluto ascoltare neanche il singolo.
                    Non mi dite nulla! 🙂

                    • Mah schifo sarà difficile….al.massimo sarà il “solito” disco alla tool senza grandi sorprese nonostante tutto il battage pubblicitario fatto finora.

                      • facciamoli su MelodicMetal.it sti discorsi, no? XD

                        • Hai ragione Iacopo, ci è scappata la mano… Approfitto per segnalarti un problema (forse solo mio): su melodicmetal non mi accettava più la password ed ho usato la procedura “Password dimenticata?”. Mi è arrivata regolarmente la mail ma il link allegato, invece di aprire la procedura di reimpostazione password, riapre la pagina dove si inserisce il nome utente per ottenere la mail di reimpostazione (punto di partenza). Di fatto non riesco più ad sccedere. Puoi cortesemente verificare? Grazie!
                          Ciao.

      • ti do pienamente ragione sulla copertina , degna del peggior gruppo symphonic orchestral tamar metal 🙂

    • L’unica cosa veramente fuori posto di quest’album è la copertina… ma secondo me è marketing… han fatto una copertina metallusa in modo da far cadere in trappola qualche mega metallaro che appena ascolterà 30 secondi di ’72 Camaro sarà ormai irrimediabilmente perso verso la via dell’AOR… Brutale ma Geniale!!!

    • una qualita’ media per un disco che si assesta sull’attesa e l’ntrospettivo.Ribadisco il fuori luogo di uno dei cantanti piu’ bravi dell’hard moderno
      (soprattutto in sede live) con propensione personale di fatto all’aor che non ha nel sangue, ma probabilmente nelle sue idee di ideale musicale,per quanto riguarda l’ultimo degli unruly child mi tengo stretto il bontropi pensiero unico disco degno di nota dopo la reunion “scarpetta*
      e’ a mio avviso world collide il resto non lo sa’ neanche chi acquista i loro dischi in fiducia dove cazzo si stiano dirigendo….aor d’estate? direi di provare WATER dei LAVA sicuramente derivativo ci mancherebbe ma almeno fatto a mestiere…..buon mare amici

    • Adoro la voce di Larry King, l’album per me è carino, ma non mi entusiasma….ma solo io ho notato che Nothing matters nel ritornello è uguale spiccicata a Tears of the dragon????

      • C’è qualche sequenza molto simile, è vero…ma la linea vocale si discosta da quella di Bruce in maniera molto “furba”.
        Pezzo che non definirei plagio, ma molto ambiguo certamente sì…

        • Ambigua una fava …..Cazzo le note sono 7 cmq è vero può richiamare ma il tutto dura pochissimo.
          Cmq come si fanno le pulci agli album su questo sito non si riscontra altrove …. …MAMMAMIA:-):-)

    • Artwork a parte… top 2019<<<
      9

    • madonna che bruttezza di album .. ma quanto è loffio… ahahahah …

    • Troppo soft per i miei gusti.
      Il cantante e’ bravo e alcuni pezzi sono notevoli.
      Se suonassero al frontiers resterei volentieri a 15 metri da Iacopo in prima fila.

    • 4 5 pezzi rimangono dentro, e vista la qualità della proposta sarà nella mia top ten del 2019.
      Before the rainbow dal testo penso sia dedicata a un figlio /a.
      Aor di classe, intimo e purtroppo per pochi.
      Ho fatto ascoltare 2 pezzi ad un amica, che non mastica aor, le sono piaciuti un casino.
      Larry King fuori classe.
      78

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Tanti ospiti, AOR & Melodic Rock con sfacettature Symphonic e Progressive, tre amici di vecchia data (Guido Ponzi – voce, Marco Bartoli – tastiere e basso, Emiliano Belletti – chitarre) e l’ambizioso progetto di […]

    • Grazie denis!! purtroppo la gioventù se n’è andata da un pò.. 🙂

      • Ha ha ha… siete giovani dentro Guido, comunque l’album è stata una bella sorpresa, soprattutto per la composizione dei pezzi in cui le idee sono state veramente ben sviluppate… complimenti!

        • bene dai mi fa piacere spero che la tua recensione lo faccia scoprire un pò in giro così vediamo se ci insultano o se piace…!!!

    • Messo in lista su itunes music…appena riesco ascolto!!!

    • Tralasciando il discorso della produzione si tratta a mio avviso di un signor album.

      • Grazie davvero 101 South!!!

        • Ci sono idee validissime, fresche, che non hanno nulla da invidiare dalle migliori band del settore. Mio parere, ovviamente.

          • Grazie si abbiamo cercato di fare qualcosa un Po fuori dagli schemi e mi fa piacere che la cosa sia arrivata.

  • Denis Abello ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Finalmente disponibile il bill completo del Tony Mills Festival, evento benefico che si terrà sabato 21 settembre 2019 presso il Al Luppolo Saloon di Roletto (TO).
    Organizzato da Black Swan Productions, il Tony […]

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